PIAZZAMENTI E "CASINI": AL SENATO UDC CAPOLISTA IN CINQUE REGIONI E PIERFERDY TROVA PIAZZAMENTO ANCHE PER I PARENTI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}


Alberto De Marchis


Roma – Al Centro i piazzamenti sono quasi pronti e mentre ci sono dei “non colpi di scena” da parte dell’ormai noto Fini che sulla vicenda Montecarlo è colato a picco. Il protagonista è Pier che non si è tenuto nel scegliere i candidati e ha preferito cogliere i parenti. Silvia Noè, moglie di Federico, fratello minore di Pier Ferdinando, grande capoccione dell'Udc e tra gli autori principali della «salita» in politica di Monti.


Casini, da voci di corridoio, vorrebbe che il numero due alla Camera in Emilia Romagna fosse proprio la cognata. Democristiana, capogruppo alla Regione e titolare di un'azienda di maglieria,  Silvia Noè è miele per tutti i casiniani bolognesi. E nel Parlamento ci sarebbe anche posto per Fabrizio Anzolini, il vicepresidente friulano dell'Udc, ma soprattutto il fidanzato di Maria Carolina Casini, figlia dell'ex presidente della Camera e della prima moglie Roberta Lubich.


Intanto, un vertice con Monti, Fini, Casini e Riccardi ha partorito la lista per il Senato che vede il leader Udc capolista in cinque regioni. Dunque si completa il quadro della Lista Monti con l'elenco dei 'selezionati' per andare a Palazzo Madama. Un solo candidato tra i ministri uscenti, Enzo Moavero. Giulia Bongiorno, già candidato governatore nel Lazio, è, sempre nella stessa regione, al secondo posto dopo Casini. Mentre gli altri finiani: Alessandro Ruben (quarto in Puglia), Giuseppe Consolo (quinto in Campania) e Mario Baldassarri (quarto in Sicilia) risultano con un discreto piazzamento. Al centro: Roberto Rao (quarto in Lazio), Mauro Libé (secondo in Emilia-Romagna), Antonio De Poli (secondo in Veneto), Michele Trematerra (secondo in Calabria) e Salvatore Ruggeri (secondo in Puglia). E nella Lista del premier uscente trovano posto, tra gli altri, anche tre ex Pd: Pietro Ichino, secondo in Lombardia; Alessandro Maran, capolista in Fvg e Paola Merloni prima nelle Marche. Intanto dall'Udc si 'sfilano' nomi quali Savino Pezzotta, Francesco Bosi, Enzo Carra, Armando Dionisi, Renzo Lusetti e Pierluigi Mantini. Mentre Nicola Rossi fa sapere di non poter accettare la candidatura che gli ha proposto Montezemolo.    




NEMI VILLA DELLE QUERCE, C'E' PREOCCUPAZIONE TRA I 500 LAVORATORI DELLA POLIGEST

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}


Chiara Rai


Nemi (RM) – Cinquecento lavoratori dell’Istituto Clinico Riabilitativo Villa delle Querce di Nemi sono molto preoccupati  perché non gli è stato ancora accreditato lo stipendio di dicembre. Per loro non è stata una sorpresa perché il direttore generale Maurizio Pigozzi ha provveduto ad informare dei ritardi i dipendenti della Poligest, società di gestione di Villa delle Querce.


Venerdì 11 gennaio si è tenuta una riunione alla presenza di lavoratori e sindacati ed è stato loro riferito dalla direzione che ci sono problemi per i pagamenti di dicembre ma che gli stessi, sarebbero in via di risoluzione. Di fatto il nodo da sciogliere è con la Regione la quale è responsabile del mancato riconoscimento di circa 120 posti letto, su un totale di circa 500, che sono stati convertiti a seguito dei noti tagli alla sanità laziale e conseguenti riconversioni.


La Asl ha dato parere favorevole all’accreditamento, adesso, manca soltanto la ratifica della Regione Lazio che avrebbe dovuto essere già pervenuta se non si fosse verificato il cambio di guardia Bondi – Palumbo. Lo stato di agitazione dei dipendenti è comunque legittimo e comprensibile, soprattutto perché la società Poligest è da sempre estremamente precisa nell’erogazione dei pagamenti. Proprio per questo, le 500 famiglie dei dipendenti della clinica di Nemi hanno paura che i problemi sorti possano essere di difficile risoluzione. Al contempo, c’è da dire, mantengono una salda professionalità e un atteggiamento di collaborazione, continuando a lavorare nel rispetto delle tante persone malate e disabili che si trovano a Villa delle Querce.  Intanto la direzione generale ha aggiornato il prossimo incontro con i lavoratori per mercoledì 16 gennaio .




GENZANO KARATE E KOBUDO, OCCASIONE IMPERDIBILE: A MARZO IL M° OSHIRO ZENEI VERRA' IN ITALIA PER DIFFONDERE LA DISCIPLINA

Redazione

"Ci siamo – annuncia il direttore Tecnico Nazionale della Scuola Italiana Budo M° Pietro Bernardi –  a Marzo ci sarà l'8° seminario internazionale del M° Oshiro Zenei. Dopo un giro in Europa per diffondere il Karate e Kobudo di Okinawa si fermerà anche in Italia. Non perdete questa occasione…".

Nato ad Okinawa nel 1953, il M° Oshiro Zenei è attualmente 8° dan di Karate stile Goju-ryu e 8° dan di Kobudo della scuola del M° MATAYOSHI. Il M° Zenei OSHIRO inizia la pratica del Karate all’età di 15 anni sotto la guida del M° Eiichi MIYAZATO uno dei maestri più conosciuti ad Okinawa.

Il M° MIYAZATO che insegnava Goju-ryu, fu uno degli allievi diretti del M° Chojun MIYAGI, fondatore di questa scuola. A 18 anni, Zenei OSHIRO si dedica allo studio del Kobudo com M° Shinpo MATAYOSHI. Nel frattempo egli continuò parallelamente la pratica del Karate e, due anni più tardi, entra nell’università. Diventa quindi allievo del M° Seikichi HIGA, e del figlio M° Saiko HIGA anche loro Maestri di Karate stile Goju-ryu. Attualmente segue l’insegnamento del M° Choyu KIYUNA.

A 25 anni, il M° Zenei OSHIRO parte per la Germania, insegnando sia Karate che Kobudo per 4 anni a Dusseldorf per poi ritornare di nuovo ad Okinawa. Finalmente, nel novembre 1986, il M° OSHIRO decide di ritornare in Europa, questa volta per fermarsi in Francia, dove risiede tuttora.

Il M° OSHIRO è il responsabile di Karate stile Goju-ryu della Federazione francese di Karate, FFKAMA, ed è il responsabile della scuola Shodokan di Okinawa per tutta l’Europa. é,’ inoltre, il responsabile tecnico di numerosi dojo in Europa: Portogallo, Svizzera, Italia (Scuola Italiana Budo) ed in tutta la Francia, nonchè dell’Accademia Internazionale di Kobudo di Okinawa.




CRISI, CGIL: IL 2012 CHIUDE CON 520 MILA IN CASSA INTEGRAZIONE. MENO 8 MILA EURO A TESTA

Redazione

Lazio – Poco più di 520 mila lavoratori in cassa integrazione a zero ore (ben oltre il milione se consideriamo il 50% del tempo lavorato) per un totale nel 2012 di un miliardo e novanta milioni di ore di cig. Lavoratori costretti così a rinunciare a 8 mila euro in busta paga, pari a un taglio complessivo di 4,2 miliardi di euro al netto delle tasse. Questo in estrema sintesi il bilancio degli effetti determinati dalla crisi sullo scorso anno (il secondo peggiore, dietro soltanto al 2010, degli ultimi trentadue, ossia dal 1980 anno di inizio delle serie storiche) in termini di ricorso alla cassa integrazione secondo l’elaborazione delle rilevazioni dell’Inps da parte dell’Osservatorio Cig della CGIL nazionale nel rapporto di dicembre 2012.

Con questo ultimo dato record relativo allo scorso anno è così possibile tracciare un bilancio di cinque anni di crisi, da quando cioè gli effetti della crisi finanziaria scoppiata nell'estate del 2007 si sono riversati sull'economia reale negli ultimi quattro mesi del 2008. Il totale di ore di cassa integrazione registrate a partire dal 2008 per arrivare al 2012 è di circa 4,4 miliardi di ore, così suddivise in dettaglio: nel 2008 si sono registrate 188.821.707 (ma con una poderosa crescita a partire dall'ultimo quadrimestre dell'anno con 87.396.558 di ore registrate); per il 2009 la cig ha raggiunto le 918.146.733 ore richieste; nel 2010, con l'introduzione della cassa in deroga, si è toccato il picco con 1.203.638.249; e, infine, il 2011 si è chiuso con 953.506.796 ore. Ecco quindi che con 1.090.654.222 di ore richieste nel 2012 il totale di questi ultimi 5 anni di ore di cig richieste è di 4.354.767.707.

Numeri che, secondo il segretario confederale della CGIL, Elena Lattuada, “descrivono un sistema produttivo letteralmente frantumato dagli effetti della crisi e dalla cecità di chi prima ha negato e di chi poi non ha agito. Così come la condizione di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori è di grandissima sofferenza”. Per la dirigente sindacale “serve un'opera di ricostruzione, che deve partire dal lavoro: sarà questo il compito del prossimo governo”. Per quanto riguarda la CGIL, fa sapere Lattuada: “Noi non ci sottrarremo alle responsabilità e faremo la nostra parte presentando, alla conferenza di programma di fine gennaio, un 'Piano del Lavoro', perché solo il lavoro può dare al Paese una prospettiva di sviluppo e di crescita”.

Dati cig 2012 – Le ore di cassa integrazione complessive, richieste e autorizzate, lo scorso anno hanno sfiorato il picco record del 2010 assestandosi a 1.090.654.222 di ore con un aumento sull'anno precedente del +12,07%. Nel dettaglio, scorporando le ore di cassa integrazione tra ordinaria (cigo), straordinaria (cigs) e in deroga (cigd), questi i numeri segnati lo scorso anno: 335.603.725 per la cigo (+46,25%), 400.284.270 per la cigs (-5,53%), 354.766.227 per la cigd (+10,87%). Numeri che hanno coinvolto lo scorso anno a vario titolo (a partire cioè dalla singola giornata di cassa integrazione) più di 2 milioni di lavoratori. Solo però una quota parte, sottolinea lo studio della CGIL, degli oltre 4 milioni di lavoratori che hanno avuto a che fare con gli ammortizzatori sociali sui 12 milioni e mezzo di assicurati all'Inps, pari cioè a un terzo dei lavoratori.

Dati causali cigs 2012 – In leggero calo invece per il 2012 il di numero di aziende che hanno fatto ricorso ai decreti di cassa integrazione straordinaria. Lo scorso anno si sono registrati infatti 6.191 decreti con un -9,59% sull’anno precedente che riguardano 11.024 unità aziendali territoriali, in sul dato del 2011 per un +2,62%. Nel merito delle motivazioni, i ricorsi per crisi aziendale, seppure in calo del -14%, sono con 3.447 decreti, pari però al 55,68% del totale. Registrano un aumento i ricorsi al contratto di solidarietà: sono 1.556 per un +5,56% sul 2011, sul totale dei decreti la percentuale è del 25,13%. Se rimane pressoché invariato il dato sulle domande di ristrutturazione aziendale (240 per un -0,42%), pari al 3,88% del totale, calano ancora quelle per la riorganizzazione aziendale che sono 268 per un -10,37%, ovvero il 4,33% del totale. “Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento delle aziende – spiega il rapporto della CGIL – nell'insieme non migliorano e rappresentano solo l'8,21% del totale dei decreti, mentre il totale complessivo dei decreti ha raggiunto il numero delle aziende coinvolte nel 2011, con un aumento nelle unità aziendali territoriali coinvolte”.

Dati regioni 2012 – Pesante il bilancio per le regioni del nord in termini di ricorso alla cassa integrazione nel 2012. Dal rapporto della CGIL emerge che al primo posto per ore di cig autorizzate c'è la Lombardia con 238.363.723 ore che corrispondono a 114.159 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 143.184.093 ore per 68.575 lavoratori e il Veneto con 102.866.768 ore di cig autorizzate per 49.266 lavoratori. Nelle regioni del centro primeggia il Lazio con 85.962.185 ore che coinvolgono 41.170 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Puglia la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 62.778.930 ore per 30.067 lavoratori.

Dati settori 2012 – Si conferma ancora una volta la meccanica il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione nel corso dall'anno passato. Secondo il rapporto della CGIL, infatti, sul totale delle ore registrate da gennaio a dicembre 2012, la meccanica pesa per 349.766.585, coinvolgendo 167.513 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 169.031.098 ore di cig autorizzate per 80.954 lavoratori coinvolti e l'edilizia con 107.221.123 ore e 51.351 lavoratori.

Occupazione e lavoratori in cig 2012 – Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti, considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (26 settimane), sono risultati essere 1.004.688 i lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 52 settimane lavorative, si è determinata un’assenza completa dall’attività produttiva per 522.344 lavoratori, di cui 190 mila in cigs e 170 mila in cigd. Dai calcoli dell’Osservatorio cig si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 4 miliardi e 200 milioni, pari a 8 mila euro (sempre al netto delle tasse) per ogni singolo lavoratore.

 

Scheda/Di seguito la classifica delle regioni in termini di maggiore ricorso alla cassa integrazione nel corso del 2012

Regioni: Ore di cig – Posizioni di lavoro a zero ore

1) Lombardia: 238.363.723 – 114.159
2) Piemonte: 143.184.093 – 68.575
3) Veneto: 102.866.768 – 49.266
4) Emilia Romagna: 92.486.192 – 44.294
5) Lazio: 85.962.185 – 41.170
6) Puglia: 62.778.930 – 30.067
7) Campania: 61.387.580 – 29.400
8) Toscana: 53.851.323 – 25.791

9) Marche: 38.185.244 – 18.288
10) Sicilia: 36.060.462 – 17.270
11) Abruzzo: 32.309.285 – 15.474
12) Umbria: 27.846.644 – 13.337
13) Sardegna: 27.580.504 – 13.209
14) Friuli V.G.: 24.151.410 – 11.567
15) Basilicata: 16.928.588 – 8.108
16) Liguria: 16.081.542 – 7.702
17) Calabria: 14.180.608 – 6.791
18) Trentino A.A.: 9.959.557 – 4.770
19) Molise: 5.275.438 – 2.527
20) Valle d'Aosta: 1.214.146 – 581




ROMA, ENRICO MENTANA IN ROTTA CON LA MOGLIE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4


Isabella Giannini


Roma – Proprio Enrico Mentana che non ama il gossip c’è finito in mezzo grazie a Twitter.


E’ su twitter infatti che è partito il messaggio della separazione tra i due dopo un botta e risposta fitto e ruvido sotto capodanno. Il giornalista, dopo aver cinguettato un messaggio di auguri per il nuovo anno pieno di speranza per i giovani, aveva ricevuto una risposta decisamente "acidula" dalla moglie: "Belle parole, ma hai lasciato moglie e figli per festeggiare il capodanno con i tuoi amici vip".  


Michela Rocco di Torrepadula è la terza moglie di Mentana e ha twittato parecchio senza ricevere risposte da Mentana sui grandi temi come la separazione. La signora dopo diverse trattative sarebbe riuscita ad ottenere la conduzione del programma di cucina Su La 7 “Ti ci porto io”, condotto assieme allo chef Gianfranco Vissani, questo fatto avrebbe provocato non poche chiacchiere in ambito lavorativo e avrebbe raffreddato ancora di più il rapporto tra i due coniugi, ormai in crisi da un anno. I due erano sposati dal 2002 e hanno due figli, Giulio e Vittoria.  

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}




NEMI, SERVIZIO COTRAL IN GINOCCHIO: CITTADINI STANCHI DEI DISSERVIZI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}


Chiara Rai


Nemi (RM) – Nemi è una comunità, una grande famiglia e quando il capo famiglia promette benessere e lascia tutti i parenti a patire il malessere, significa che non è in grado di condurre. Non è in grado di gestire circa duemila anime in un paese che è un gioiellino che potrebbe luccicare e che invece sembra un pezzo di vetro opaco e frantumato.


Voci ufficiose sono arrivate fino alla nostra redazione: sembrerebbe che a palazzo si dica ai cittadini:"risolviamo la cosa tra di noi, senza mettere in mezzo la stampa".


Ecco i cittadini ci provano a segnalare i disservizi direttamente ai responsabili della gestione amministrativa di palazzo, ma non trovano risposte. E’ il caso della signora Rosa che ha scritto più volte al sindaco Alberto Bertucci e ha parlato anche con il consigliere di maggioranza ed ex aspirante presidente del Consiglio Comunale Giovanni Libanori.


Rosa a ragion veduta, ha segnalato più volte l’annoso problema del trasporto Cotral a Nemi, oggetto di continue lagnanze dei cittadini. Questo problema è stato anche oggetto di una interrogazione del consigliere di opposizione Stefania Osmari.


L’interpellanza ha avuto risposta in occasione dell’ultimo consiglio comunale di fine novembre, una seduta animata, come al solito, più da autocelebrazioni della giunta che da resoconto di fatti concreti.  [ Cfr. Articolo del 29/11/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI ]


Si ricorda che partendo dall’interrogazione di Osmari, Alberto Bertucci ha riassunto in maniera approssimativa la richiesta avanzata in forma di interrogazione (senza chiedere alla Osmari di leggere il testo della interrogazione) che concerne il trasporto pubblico a Nemi. Ovvero i problemi continui di Cotral che sovente salta le corse.


Bertucci non ha specificato che la Osmari ha sollevato il problema delle continue carenze nella corsa Nemi – Genzano delle 7:20 del mattino, ma si è limitato ad annunciare in pompa magna, coadiuvato da Libanori, che ha provveduto ad annoverare la corsa Nemi – Velletri come tratta protetta, garantendo che in futuro non si verificheranno più disservizi e mancate corse se non per motivi di malattia del conducente o guasto del mezzo.


Il sindaco ha detto che non essendo pervenute lamentele rispetto la corsa Nemi – Genzano non può affidarsi a lagnanze non circostanziate e riportate dal consigliere Osmari in maniera strumentale.


Purtroppo la realtà è un’altra e nel 2013 non si può contare su una rete di trasporto pubblico efficiente pur avendo un amministratore, Giovanni Libanori, che è addirittura consigliere di amministrazione Cotral e percepisce un lauto stipendio garantito direttamente dalle nostre tasche. [ Cfr. Articolo del 25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA ]


Eppure questo non basta neppure a far funzionare due misere tratte: Nemi – Velletri e Nemi – Genzano. 


Per opportuna conoscenza riportiamo le lettere inviate a mezzo posta elettronica dalla signora Rosa C. indirizzate al sindaco Alberto Bertucci e al Consigliere Giovanni Libanori rimaste a tutt'oggi senza riscontro e al contempo garantiamo che torneremo su questo argomento.


Ecco le due lettere:


 


———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Rossella C………… <rosa………………@gmail.com> (Indirizzo email indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
Date: 09 gennaio 2013 08:20
Oggetto: trasporti cotral
A: segreterianemi@pec.provincia.roma.it

All'attenzione del sindaco Bertucci e dell'assessore Libanori

Sono finite le feste natalizie ed è ricominciata la scuola e tutto è ritornato nella normalità,compresi i trasporti……..magari fosse vero……
L'8 gennaio 2013 l'unica corsa cotral delle 14.10 che da Velletri porta a Nemi è saltata con il risultato di dover andare a prendere i ragazzi ,ma non basta, anche questa mattina alle 7.15,sempre unica corsa,la corsa è saltata.
Non c'è che dire ogni qualvolta parliamo di trasporto pubblico che coincide con gli orari scolastici,siamo veramente allo sbando.
Oggi alle 14.15 ci sarà il cotral per riportare i ragazzi a casa? Booh è un enigma e via con lo spreco di telefonate e disagi per noi genitori che ci preoccupiamo di andarli a riprendere nonostante i nostri impegni.
Venite a vedere la mattina alle 7.00 in piazza De Santis alle Colombe il gruppo numeroso di ragazzi che aspettano alla fermata con annessi genitori in macchina che sgombrano la piazzetta con le loro macchine solo all'arrivo del pullman……..noi non viviamo in un paese civile.
Nemi è stato insignito come comune arancione e ribadito da questa amministrazione…noi genitori che viviamo di realtà e non di belle parole riteniamo che Nemi sia il paese zimbello dei castelli romani, il paese jolly sul quale si può giocare a proprio piacimento.Sarebbe più corretto denominarlo così.

Rosa C………….. (Cognome indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
3…………………………(Numero di cellulare indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)

 


———- Messaggio inoltrato ———-
Da: Rossella C………… <rosa………………@gmail.com> (Indirizzo email indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
Date: 11 gennaio 2013 09:58
Oggetto: cotral
A: segreterianemi@pec.provincia.roma.it

All'attenzione del sindaco Bertucci e dell'assessore Libanori

questa mattina alle 7.00 tutti alla fermata cotral in attesa del pullman.
Alle 7.25 noi genitori li abbiamo dovuti trasportare con le varie macchine (anche a rischio patente) a Genzano anche se un ragazzo è tornato a casa poiché più di 6 persone in una macchina era veramente impossibile .
Alle 7.30 incrociamo su via Nemorense un pullman  GENZANO-NEMI in prossimità del parcheggio del ristorante La panoramica.
Probabilmente dopo la sosta a Nemi ha proseguito alle Colombe per poi andare a Velletri, MA SICURAMENTE UNA CORSA A VUOTO DA GENZANO A VELLETRI….QUESTE SONO LE INEFFICIENZE E I COSTI.
Arrivo alle 7.35 a Genzano per poter prendere il pullman.
Alle 7.50 i ragazzi stanno ancora alla fermata e quindi si entrerà a scuola in seconda ora.
A VOI SEMBRA NORMALE?
L'ORARIO UFFICIALE COTRAL ESPONE LA CORSA ALLE 7.10……..
LA SERIETA' DI UN'AZIENDA SI ESPRIME ANCHE CON IL RISPETTO DELLE REGOLE ANCHE SE HA PROBLEMI FINANZIARI.
Non so se mai mi risponderete , non c'è problema, perché ormai noi tutti abbiamo la nostra idea
e anche se vi mascherate dietro delle scusanti citando il vostro impegno io me lo ricorderò a tempo debito.
Distinti saluti e buon lavoro se siete ancora capaci.

Rosa C………….. (Cognome indicato sulla email originale e non riportato su questo articolo)
 

tabella PRECEDENTI:

29/11/2012 NEMI CONSIGLIO COMUNALE: POCHE RISPOSTE, TANTE AUTOCELEBRAZIONI
21/11/2012 LAZIO, TRASPORTO PUBBLICO: COTRAL E LA SINDROME DEL TERSICOREO
27/10/2012 NEMI, GIUNTA BERTUCCI: PAROLE, NON FATTI
02/10/2012 NEMI DISAGI COTRAL, PUNTUALIZZAZIONI DI GIOVANNI LIBANORI
02/10/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO, GIOVANNI LIBANORI: "IO HO RESO UN BUON SERVIZIO AI CITTADINI DI NEMI" (DICHIARAVA AD APRILE 2012)
31/07/2012 NEMI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE COLABRODO: LA REGIONE, IL COMUNE E I CITTADINI PAGANO, SCHIAFFINI INCASSA E IL TRASPORTO DOV'E'?
26/06/2012 NEMI, DOPO LA "PROVA GENERALE" DOMANI SI BISSA COL CONSIGLIO COMUNALE: BUONA LA SECONDA….FORSE!
25/05/2012 COTRAL: ECCO GLI STIPENDI DEL CDA



SAVIANO A DE MAGISTRIS: NAPOLI, SIGNOR SINDACO, NON SEMBRA PER NULLA DIVERSA!

Redazione

 

Pubblichiamo la lettera di Saviano a De Magistris:

 

Caro Sindaco De Magistris,

sono consapevole che qualsiasi forma di critica venga rivolta a lei e al suo operato viene interpretata come una critica personale. O si è con lei in tutto o si è un suo nemico. Chi le parla è una persona che l'ha sostenuta, come hanno fatto in tanti.

Chi le parla, a maggio di due anni fa, durante la sua campagna elettorale, con un editoriale in prima pagina su "Repubblica", la sostenne sperando che la sua amministrazione avrebbe inaugurato un nuovo progetto per la città. E non abbia l'ingenuità di accomunarmi a chi l'accusa di essersi corrotto con la politica, né a chi ritiene che abbia fatto questa scelta per interessi privati. Non lo penso. Allo stesso modo lascia interdetti ascoltare che le parole di analisi e di critica che le ho rivolto sarebbero secondo lei il frutto di una campagna elettorale o di finalità elettorali. E' cosa assai ambigua da ascoltare, come quando parla di masso-mafie in maniera tanto generica da suscitare ilarità più che preoccupazione. Non mi sono mai candidato, né ho mai preso parte a una militanza. Il mio mestiere è un altro. Quindi le analisi al suo operato non sono ispirate da nessuna campagna elettorale. Non banalizzi.

Caro Sindaco, amministrare una città come Napoli è forse uno degli impegni più complessi che ci si possa consapevolmente assumere. Città caotica, piena di debiti, con mille difficoltà. Impegno che ha avuto il coraggio di prendere. Ma ciò che fa più male è vedere come non sia stato iniziato nessun percorso di riforma. A meno che per riforma non si intenda cambiare uomini e mettere i propri. Certo, anche questo è parte di un piano di cambiamento, ma non può essere il solo cambiamento possibile. Il sottotesto di ciò che spesso dice sembra essere: "Napoli è diversa perché ci sono io".

Napoli signor Sindaco non sembra per nulla diversa. Ha deluso il comportamento verso i collaboratori "licenziati": Raphael Rossi, Giuseppe Narducci, Riccardo Realfonzo, Silvana Riccio. In molti casi l'unica colpa era un disaccordo con lei non nel progetto generale, ma in scelte particolari. Scelte che non erano mancanze di lealtà nei suoi confronti, ma erano proposte per evitare che Napoli finisse dinanzi la Corte dei conti o che si legasse a progetti economici poco chiari. E' sembrato che queste persone da un giorno all'altro dall'offerta migliore che in quel determinato campo ci fosse, siano diventati peggiori collaboratori possibili. Allontanati senza spiegazioni, senza motivi che non fossero clientele da conservare, bilanci da approvare e status quo da mantenere. Allontanati per dei contrasti che se superati sarebbero stati la prova di una reale volontà di essere discontinui rispetto a un passato insostenibile.

L'attitudine spesso è importante, e questo suo atteggiamento un po' guascone sicuramente non rende le cose più facili in una città in cui chi ci vive deve sopportare una serie infinita di difficoltà. Sull'emergenza rifiuti nessun sistema virtuoso. Non sono state raggiunte le percentuali di differenziata promesse all'inizio del suo mandato. I rifiuti non sono diventati una risorsa, come in un circolo virtuoso potrebbero essere, ma una spesa e si spediscono altrove.

A breve, Sindaco, lei lo sa, il problema tornerà urgente come in passato. Le operazioni che adesso verrebbe da definire "di facciata" sono importanti: liberare il lungomare dalle automobili, portare la Coppa America in città, ma non le devo insegnare io cosa è successo a Valencia con la Coppa America.

Non devo essere io a dirle come il volto di una città può realmente cambiare approfittando in maniera virtuosa dei finanziamenti che vengono stanziati per grandi opere e grandi eventi. Inutile accusare Roma di inefficienza, che la gestione di Napoli fosse impresa complicatissima si sapeva dall'inizio. Ha accettato una sfida incredibile e avrebbe dovuto farlo con un piano strutturato, progetti concreti sul lavoro e sulle periferie.




CIAMPINO, VIA SUPERGA: IL TAR ACCOGLIE LA DOMANDA DI SOSPENSIVA DELL'ORDINANZA DI DEMOLIZIONE DELLA CLUB HOUSE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

[ ORDINANZA DEL TAR LAZIO ]

 

C.R.

Ciampino (RM) – La Polisportiva Città di Ciampino è a posto. Il Tar del Lazio ha accolto la domanda cautelare di sospensiva dell’ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Ciampino rispetto alla Club House di via Superga.

La società sportiva vede come presidente onorario il Consigliere comunale del Pd Mastroianni. A confermare l’esito del Tribunale Amministrativo è l’avvocato Giuseppe Petrillo, difensore della Polisportiva Città di Ciampino, il quale raggiunto al telefono afferma con soddisfazione: “Il Tar ha ritenuto di accogliere la nostra domanda cautelare di sospensiva – dice Petrillo – rispetto alle opere oggetto di Dia, ovvero rispetto la Club House”. Ciò significa che le due Dia richieste dalla polisportiva sarebbero legittime e quindi, di fatto, tutte le polemiche sui presunti abusi trovano un rigetto da parte della giustizia. 

Di fatto si devono ancora conoscere le motivazioni che verranno depositate in seguito, ma resta comunque una prima vittoria per i membri della Polisportiva che hanno sempre sostenuto di aver operato con procedure legittime. Il sindaco di Ciampino Simone Lupi ha annunciato tempo fa, l’avvio di una procedura di rescissione del contratto nei confronti della società e nel contempo ne ordinò la demolizione. Sostanzialmente il Comune non ha ritenuto esaustive le documentazioni fornite dalla Polisportiva: una D.I.A. (dichiarazione inizio attività) in data 27/10/2011 e una successiva variante in data 18/05/2012, contestualmente alla richiesta di autorizzazione all’ufficio patrimonio. Ma nei fatti il ricorso presentato dall'avvocato Giuseppe Petrillo ha dato un esito diverso dall'azione intrapresa dall'amministrazione Lupi.

tabella PRECEDENTI:

08/11/2012 CIAMPINO, RISTORANTE ABUSIVO IN VIA SUPERGA: IL TEMPO PUO' CURARE LE FERITE?
06/11/2012 CIAMPINO, ABUSO RISTORANTE VIA SUPERGA: E' POLEMICA



ROMA, PORTA MAGGIORE: PUSHER AGGREDISCE GLI AGENTI CON UN COLTELLO

Redazione

Roma – Sono stati i quotidiani controlli su strada della Polizia a far scattare l’arresto di un giovane pusher trovato con un panetto di 100 grammi di hashish.

E.A.S.A  25enne di origini egiziane, è stato arrestato ieri, dagli agenti del commissariato San Lorenzo diretto dalla dott.ssa Giovanna Petrocca, per i reati di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale.

Nella serata di ieri, gli agenti hanno notato un giovane che dopo essere sceso da un tram alla vista della polizia tentava di nascondersi.

Gli agenti insospettiti hanno deciso di fermarlo per un controllo, ma l’egiziano si è dato alla fuga inseguito dai poliziotti.

L’uomo raggiunto dagli agenti ha cominciato a urlare minacciando gli agenti, e nel contempo ha estratto dalla tasca un coltello a serramanico e cercando di aprirlo lo puntandva contro gli agenti.

Raggiunto dai poliziotti l’uomo ha continuato ad aggredire gli agenti cercando di liberarsi, finchè non è stato bloccato  e messo in sicurezza.

Durate la colluttazione l’uomo faceva cadere dalle tasche del giubbotto un involucro, poi raccolto dagli agenti al cui interno vi era un panetto di 100 grammi di hashish.

Sequestrato anche il coltello a serramanico lungo 20 centimetri.

Alla fine, per l’egiziano sono scattate le manette.        




SANREMO FESTIVAL 2013, ANTEPRIMA DEI PROMO VIDEOSPOT DELLA LETIZIETTO E LE ANTICIPAZIONI DI FABIO FAZIO

[ LUCIANA LETIZIETTO PRIMO VIDEOSPOT SANREMO 2013 ]

[ LUCIANA LETIZIETTO SECONDO VIDEOSPOT SANREMO 2013 ]

[ LUCIANA LETIZIETTO TERZO VIDEOSPOT SANREMO 2013 ]

 

Redazione

Sanremo – Anticipazioni ed indiscrezioni sul prossimo Festival di Sanremo 2013, che andrà in onda dal 12 al 16 febbraio, le fornisce proprio il suo futuro conduttore:

Fazio ha pubblicato una foto sul suo profilo Twitter in cui su un foglio di carta è scritta la scaletta delle cinque serate a Sanremo. Nello schema scritto a mano sono evidenziate cinque colonne, ognuna delle quali indica ciascuna serata, e si evince che si vedranno nella serata di martedì sul palco solo 7 dei 14 big in gara e canteranno due canzoni; invece nella puntata di mercoledì si esibiranno gli altri 7 big e nella stessa serata si avvicenderanno sul palco dell’Ariston anche quattro degli otto giovani in gara. Giovedì invece sarà la volta delle esibizioni dei 14 big che stavolta proporranno un unico brano, la canzone più votata, e si assisterà anche alla performance degli altri 4 giovani.

Nella serata di venerdì si inaugurerà, probabilmente, la serata “Sanremo Story”: I big si esibiranno con una canzone che ha fatto la storia del Festival, portando sul palco dell’Ariston dei brani scelti dalla stessa direzione artistica di Sanremo 2013; inoltre si assisterà alla finale dei giovani. Sabato invece conosceremo il vincitore del Festival di Sanremo 2013.




IL CAVALIERE FA STRIKE DI ASCOLTI E PROVOCA LA "RISSA"

Redazione

Roma – L'incontro tv tra Santoro e Berlusconi e' finito in rissa. Dopo tanti colpi di fioretto, scambi di battute anche simpatiche, molti temi politici – crisi, Imu, alleanze, comunisti – l'intervento di Travaglio e la "contro-lettera" letta da Berlusconi ("me l'hanno data prima di entrare in trasmissione", racconta sorridente) in cui elenca presunte colpe del direttore del 'Fatto', tra cui quella di aver causato la lite tra l'ex premier e Montanelli, costituisce la scintilla.

Michele Santoro interviene a criticare duramente il Cavaliere fino a dirgli "vergogna!". Poi aggiunge: "Si rende conto di che figura sta facendo lei..". "Ma che figura?", chiede Berlusconi. "Sta leggendo una scartoffia che le hanno scritto e non sa nemmeno cosa sta leggendo. E' vergognosa", insiste Santoro. "Lei si dovrebbe vergognare – replica Berlusconi – e' un diffamatore professionista e lei se lo tiene qui". Poi si alza per dargli la mano ma Santoro non gliela porge.

Quindi, l'ex premier torna al suo posto, occupato per alcuni minuti da Travaglio e la pulisce accuratamente con il fazzoletto, sotto i fischi del pubblico. "Non sapete nemmeno scherzare", si difende. Ma Santoro chiosa: "Lei non sta rispettando le regole che ci siamo dati". Fino alla "rissa" finale" quello di Berlusconi su ring di Servizio Pubblico e' stato un match vero con Santoro, Travaglio e la redazione. La puntata e' iniziata sulle note di 'Granada' e il giornalista salernitano che spiega: "C'e' sempre un momento in cui c'e' chi sente di avere il carattere del torero e si sente di lanciarsi nell'arena per una sfida definitiva.
  Noi da tempo abbiamo detto addio a Granada, citta' dei toreri.
  Non abbiamo bisogno di un torero che ammazza un toro". Nell'arena di Servizio Pubblico Berlusconi subisce fendenti da ogni parte. Ma si difende da provetto uomo di spettacolo e politico navigato. Il tema piu' caldo, affrontatoa meta' serata, riguarda l'Imu. "Monti ha messo l'Imu sulla casa, ma noi la contrastammo. Ci riunimmo nella notte – spiega l'ex premier -.
  Abbiamo fatto tutti i tentativi per farla cambiare, ma non ci siamo riusciti. Ci siamo chiesti se fosse opportuno fare cadere il governo e assumerci la responsabilita' di un disastro.
  Altrimenti si guastavano tutti i rapporti che ci tenevano al governo…". In precedenza si era parlato della crisi.
  "Se il governo non interviene in modo appropriato, si produce qualcosa di disastroso. Le famiglie italiane sono colpite. Ogni famiglia ha una spesa di 2.500 euro, si e' vista sfilare due mensilita' solo per gli aumenti che ci sono stati", dice Silvio Berlusconi ribadendo che la responsabilita' della crisi e' del governo Monti.

"In questo momento – spiega – il paese e' nelle condizioni di crisi che emergono dalle risposte degli intervistati (nel servizio mandato in onda, ndr): oggi noi abbiamo subito una politica di austerita' che se applicata in economia di sviluppo produce sviluppo, ma se fatta in un periodo difficile, di economia tesa, assistiamo a un calo dei consumi e cosi' ca la produzione, le aziende hanno esuberi, il personale viene licenziato, ci si rivolge alla cassa integrazione che e' arrivata al record del miliardo di ore".
  Berlusconi, alla domanda se si sente di chiedere scusa agli italiani per aver negato la crisi quando era al governo, replica secco: "Lei anticipa con questa domanda quello che verra' fuori dalla mia risposta: non annetto nessuna responsabilita' al mio governo. Confermo parola per parola quanto ebbi a dire nel 2009, la situazione era completamente diversa". Poco prima che Berlusconi rispondesse, viene ricordato in studio il titolo del Financial Times "In nome di Dio vattene", poi si ricorda il vertice di Cannes quando Merkel e Sarkozy volevano che il governo italiano accettasse il prestito internazionale, rientra in Italia e dice "in Italia c'e' la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, ristoranti pieni", e viene mandato in onda il video. Tema caldissimo e' l'Imu, che l'ex premier ha promesso di eliminare. "Non e' in quella direzione che doveva essere l'Imu che avevamo approvato ma doveva essere un compendio di imposte locali sui fabbricati ma non sulla prima casa che per noi e' sacra – spiega Silvio Berlusconi -. Avrebbe portato nelle casse dei Comuni il necessario per la gestione dei servizi per i cittadini. Monti invece – prosegue – ha messo l'Imu sulla casa, ma noi la contrastammo. Ci riunimmo nella notte. Abbiamo fatto tutti i tentativi per farla cambiare, ma non ci siamo riusciti.
  Ci siamo chiesti se fosse opportuno fare cadere il governo e assumerci la responsabilita' di un disastro. Altrimenti si guastavano tutti i rapporti che ci tenevano al governo…". "Ma questo e' un discorso da politicante eh eh.." lo rintuzza Michele Santoro. Il cavaliere replica: "E' facile stando in tv, fare la parte che fa lei..". Berlusconi chiede poi a Santoro: "Monti era una testa dura da convincere o no? Non siamo riusciti a convincerlo", spiega il Cavaliere. "E' scemo?", osserva Santoro. "No, e' tenuto su dalla sinistra", replica il Cavaliere. Ma sono scintille a Servizio Pubblico sull'Imu. A far scaldare il clima e' il tema dell'Imu. Argomento che fa arrabbiare Silvio Berlusconi che alza la voce, accusando il governo di Monti di aver operato uno "spostamento a sinistra del governo ha provocato un allontanamento dalle direttive che noi cercavamo di dare. L'Imu non potevamo non votarla – osserva Berlusconi – perche' avremmo fatto cadere il goerno. Dovemmo approvarla e decidemmo di presentare una variazione dando indicazioni per trovare i 4 miliardi necessari ma il governo ci disse che non era possibile e allora siamo arrivati al disaccordo totale che ha portato a farci togliere la fiducia".  

'Servizio Pubblico' manda in onda il famoso servizio del vertice Nato di Strasburgo nel quale si vede Silvio Berlusconi che parla lungamente al telefono e Angela Merkel che attende impaziente che finisca. Servizio commentato ironicamente da Michele Santoro che non esita a definire "incazzata" la Merkel.
  E mentre il servizio va in onda, il leader del Pdl dice sottovoce: "Santoro si sta scavando la fossa, dategli una vanga cosi' si nasconde dentro…".
Poi, il cavaliere prende la parola e racconta la sua versione dei fatti: "Si era a Strasburgo per nominare Rasmussen segretario della Nato; erano tutti d'accordo, tranne Erdogan che doveva dare il suo benestare perche' serviva l'unanimita'. Il giorno prima avevo fatto 4 ore di telefonate con Erdogan che e' mio carissimo amico, e io sono stato testimone a matrimonio di un suo figlio; tutti mi avevano pregato di insistere con Erdogan. Cosa mi diceva al telefono? – prosegue – 'Slvio mi chiedi di stracciarmi la faccia davanti alla mia popolazione, perche' avevo detto che mai avrei consentito l'incarico a Rasmussen..' E io – ha aggiunto Berlusconi – ho dovuto penare non sa quanto le proverbiali 7 camicie. Erdogan ci ha pensato la notte e alla mattina io sono stato al telefono con lui e gli ho dovuto fare promesse per convincerlo.. Con questa telefonata, attesa dalla Merkel, l'ho convinto, e ho detto habemus papam.. Merkel era contenta". E Santoro osserva sarcastico: "Pero' dissimulava…".                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               ( Fonte: AGI) .