GENZANO, MOVIMENTO CINQUE STELLE: "AGRICOLTURA, AGRI-CULTURA IN MOVIMENTO"

Redazione

Genzano di Roma (RM) – Il MoVimento 5 Stelle di Genzano organizza per lunedi 11 febbraio 2013, alle 20:30, presso il Centro Anziani di Campoleone in Via Cisternense 11 (adiacente Campo sportivo) un incontro pubblico sul tema della Agricoltura dove interverranno il candidato alla presidenza della regione, Davide Barillari e i candidati alla Camera dei Deputati, Adriano Zaccagnini ( Agricoltore ) e la candidata al Senato della Repubblica, Elena Fattori ( Biologa ).

Un settore di primaria importanza, vista la grande fertilità del terreno vulcanico dei Colli Albani, ha rappresentato, insieme alla pastorizia, praticata soprattutto nell'area della Valle Latina, per lungo tempo, la principale risorsa economica dei Castelli Romani, attraverso le attuali vie Pedemontana e Nettunense utilizzate per la transumanza dai pascoli invernali appenninici ai pascoli estivi.

L'agricoltura è incentrata da secoli sulla produzione vitivinicola, che è universalmente riconosciuta.
Il Frascati ed il Marino DOC sono considerati due dei cinque migliori vini del Lazio, entrambi molto conosciuti e apprezzati sono un esempio della prosperità della zona, anche con tutte le loro varianti (Frascati superiore, Frascati novello, Marino superiore, Marino spumante). Tuttavia, altri vini di qualità sono i vini di Velletri (Velletri rosso riserva, Velletri bianco) e di Lanuvio (Colli Lanuvini, Colli Lanuvini superiore), assieme a quelli di Monte Porzio Catone, Monte Compatri e Colonna (Montecompatri Colonna).
Inoltre, la Denominazione di Origine Controllata è assegnata anche al Castelli Romani bianco, al Castelli Romani rosso e al Colli Albani spumante.

Negli ultimi vent’anni nel nostro territorio si e’ sviluppata anche la coltivazione del kiwi,a polpa verde e successivamente a polpa gialla.

Questa coltura purtroppo, è infestata dal diffondersi di epidemie di “cancro batterico” causate da Pseudomonas syringae, meglio conosciuta come Batteriosi del Kiwi che sta costringendo gli agricoltori ad eradicare le piante colpite, non appena si registrano i primi segni dell’infezione; attualmente e l’unico strumento per fermare la diffusione del batterio.

Inceneritori, inquinamento delle falde acquifere e antropizzazione scriteriata, con conseguente consumo di territorio, hanno messo in ginocchio il settore, che è fonte di sostentamento di numerose famiglie e fiore all'occhiello dei prodotti locali.

Ad introdurre i lavori con una disamina di problemi e soluzioni per il settore primario, sarà il giovane attivista e anch'egli agricoltore, Giovanni Tomei.

I cittadini tutti sono invitati a partecipare per conoscere meglio e apprezzare quanto possa offrire il Km0 e la produzione autoctona, sempre più messa in pericolo dalla proliferazione di una grande distribuzione che rischia di soffocare i produttori locali.
 




NEMI, C'E' UN PROGETTO PER UNA TERRAZZA FOTOVOLTAICA AL MUSEO DELLA NAVI ROMANE

Riceviamo e pubblichiamo

Nota a cura delle Associazioni Picchiorosso Nemi ed Italia Nostra Castelli Romani. Carlo Testana, Franco Medici, E. Del Vescovo.

Nemi (RM) – E' apparso sul numero 104/2012 di A/R bimestrale dell'Ordine degli Architetti di Roma e Provincia a firma di Massimo Locci un articolo che illustra un progetto che interessa gli spazi davanti il Museo Nazionale delle Navi Romane a Nemi. Si tratta di un lungo terrazzamento a cui si accede da delle pensiline che contengono pannelli fotovoltaici. Due livelli uno per accedere alle terrazze panoramiche rialzate ed uno per la discesa al lago che conformano dei non bene identificati spazi protetti (dalle mareggiate? anzi dalle lagheggiate o dal vento che increspa appena il vitreo lago?). Il Museo della Navi è una costruzione dell'arch. Vittorio Morpurgo che ospitava gli scafi recuperati da Mussolini e poi bruciati dai Tedeschi in ritirata nella notte tra il 31 maggio ed il 1° giugno 1944 (si vedano i risultati della apposita commissione ministeriale istituita per fare luce sul delittuoso misfatto riportati nel testo di G.Ucelli " Le Navi di Nemi" 1940, a pagina 321 si legge la conclusione dei rilievi  fatti da B. Nogara, E.P. Galeazzi, e altri tra cui Gustavo Giovannoni: " Si può concludere che, con ogni verisimiglianza, l'incendio che distrusse le due navi fu causato da un atto di volontà da parte dei soldati germanici che si trovavano nel Museo la sera del 31 maggio 1944").

L'edificio con il tempo ha assunto, si dice, caratteri di monumento che va giustamente preservato e le attività culturali del Museo rilanciate data l'importanza che investe il "Bacino del Lago di Nemi" a livello Nazionale ed Internazionale per la sua storia, per l'archeologia, il mito, il Paesaggio. Ecco, appunto, è proprio il Paesaggio il Monumento principale del sito dentro cui sta il Museo; un paesaggio che con amara fatica è stato preservato nella sua  totale interezza nel passato  ma che è oggetto di sconsiderati attacchi da alcuni anni a questa parte. Un Paesaggio tutto ancora da riscoprire per far luce su molti interrogativi.

– Che consistenza avevano le ville Romane e soprattutto quella di Caligola?

– Dove portano le enormi opere idrauliche che attraverso cunicoli alti più di 3.50 metri prendono la direzione della zona di Villa delle Querce e del cimitero scoperte ed ispezionate dagli speleologi nel 2011? 

(Opera Ipogea 1/2-2011 di Carlo Germani e Pio Bersani).

– Il Santuario ed altre notevoli consistenze storico-archeologiche presenti sono del tutto scavate e conosciute?

Limitandoci a questo, viene da pensare che l'area è ancora ricca di misteri che presupporrebbero l'avvio ed il finanziamento di ricerche e scavi per l'altissima potenzialità culturale e di visita intuibile anche da un bambino. Il fotovoltaico può benissimo farsi altrove.

Invece di tutelare l'ambiente circostante, il fronte del lago, le aree pubbliche limitando al massimo le costruzioni abbiamo assistito prima ad un recente concorso di idee (Comune di Nemi 2007) per collegare il Centro storico con la valle del lago (che dista dieci minuti a piedi per il sentiero di Diana se fosse pulito) fatto di ascensori, passerelle, teleferiche, terrazzamenti, funivie etc. ora da questo strano e inutile progetto invadente a cura di A.P. Briganti (Soprintendenza Archeologica del lazio) R. Cherubini (Sapienza Università di Roma) e Andrea Lanna (CSIAA). Non è questa, a nostro parere, la strada del rilancio del sistema archeologico del Bacino del Lago.

  

 




LAZIO, STORACE E ZINGARETTI NEI CALCOLI DI "FARE"

Redazione

Lazio –  “Lascia di stucco ascoltare le “ricette” di Storace e Zingaretti sul dissesto dei conti Regionali. Sotto la sua presidenza, l’ex governatore ha incrementato un buco di oltre dieci miliardi di euro con  ospedali venduti e  riaffittati a prezzi raddoppiati alla stessa Regione. “ lo dichiara in una nota  Roberto Amiconi, capolista nella Lista "Fare per Fermare il declino"  alle Elezioni di rinnovo del Consiglio della Regione Lazio.

“Contemporaneamente a ciò la Sinistra lasciava 12 miliardi di debiti sulle spalle dei cittadini romani.

Bisogna riprendere e accelerare – continua Amiconi –  il processo di riordino della sanità nel Lazio per riportare sotto controllo la spesa sanitaria, seguendo non solo una logica quantitativa, ma modificando profondamente  la spesa sanitaria e Costruendo  le reti dei servizi a partire dal medico di famiglia capaci di rispondere dai bisogni di salute del cittadino, assicurando la qualità della selezione dei primari e dei manager realizzata secondo criteri di imparzialità trasparenza e merito”




VELLETRI CASO SEQUESTRO DAVIDE CERVIA, SLITTA AD APRILE LA CAUSA CONTRO I MINISTERI DELLA MARINA E DI GIUSTIZIA

Redazione

Velletri (RM) – Per una improvvisa indisponibilità del giudice Eugenio Curatola, della seconda sezione civile del tribunale di Roma, è slittata al 30 aprile 2013 l'inizio della causa intentata contro i ministeri della Marina Militare e della Giustizia dai familiari di Davide Cervia. Un sit-in, cui hanno preso parte familiari, amici e conoscenti di Cervia, si e' tenuto davanti l'ingresso di viale Giulio Cesare per "chiedere verità" sulla sorte di Cervia. "Ho paura che la gente dimentichi – ha detto la moglie Marisa Gentile – quanto avvenuto a mio marito deve avere una risposta". Alla base della citazione a giudizio dei due dicasteri i "ritardi – sottolineano i familiari – i depistaggi e le omissioni'' che hanno impedito di accertare la sorte del loro congiunto soprattutto alla luce del decreto di archiviazione del 5 aprile 2000 nella quale si parla di sequestro dell'esperto elettronico.

Davide Cervia è stato sequestrato. Non ci sono dubbi: era un esperto di armi elettroniche, talmente bravo che faceva gola a quanti hanno bisogno di addestratori. Il giorno della sua scomparsa il vicino di casa vide alcuni uomini caricare Davide a bordo di un’auto, ma non fu creduto: aveva problemi di vista ed era un anziano. La moglie e la figlia di Cervia hanno lanciato  un appello al pubblico di “Chi l’ha visto?”. E si è fatto avanti un altro testimone. Dopo 23 anni si riaprirà il caso di Davide Cervia?

Davide Cervia, nato a Sanremo (Imperia) nel 1959, sposato con Marisa, dalla quale ha avuto due figli, viveva con la famiglia a Velletri (Roma). La mattina del 12 settembre del 1990 è uscito di casa presto per recarsi alla Enertecnel Sud di Ariccia, l’azienda dove lavora come perito elettronico, a circa un quarto d'ora di auto. Alle 17, finito il turno, ha salutato i colleghi ed è salito sulla sua Volkswagen Golf bianca per tornare a casa, dove non è mai arrivato. Gli inquirenti hanno parlato subito di allontanamento volontario, anche quando, circa due mesi dopo, un vicino di casa ha dichiarato di aver visto alcuni uomini caricare a forza Davide Cervia su un’auto di colore verde scuro. Posizione mantenuta anche dopo la testimonianza dell’autista di un autobus, che il giorno della scomparsa fu costretto a effettuare una brusca frenata a causa di una Golf bianca e di un’auto verde che non avevano rispettato lo stop e gli avevano tagliato la strada a forte velocità, provenendo da via Colle dei Marmi, dove si trova casa Cervia. L’1 marzo 1991, una lettera anonima recapitata a “Chi l’ha visto?” ha permesso di ritrovare l’auto di Cervia, parcheggiata a Roma nei pressi della stazione Termini. Un ex commilitone del periodo in cui Cervia era arruolato nella Marina Militare, contattato dalla moglie, ha ipotizzato che la scomparsa sia da mettere in relazione con le conoscenze sulle armi elettroniche che lui aveva acquisito. Dopo il diploma di perito elettronico, nel 1978, all'età di 19 anni, si era arruolato come volontario entrando a far parte come sottufficiale degli addetti agli armamenti tecnologici della nave Maestrale. Nel 1980, inoltre, aveva frequentato il corso di specializzazione che lo aveva qualificato esperto in guerra elettronica con la sigla ETE/GE. Un precedente, ignoto fino a quel momento alla famiglia, sul quale è stata basata l’ipotesi del possibile movente di un rapimento alla vigilia della prima Guerra del Golfo, la prima guerra elettronica. Le lettere anonime che la famiglia di Davide Cervia ha ricevuto nei messi successivi alla sua scomparsa, sembrano portare in quella direzione. In una chi scrive indica Davide Cervia come vittima di un bombardamento a Baghdad. In un’altra si dice invece che è vivo, prigioniero in Libia o in Arabia Saudita. Il 5 aprile 2000 il caso è stato archiviato dalla magistratura come “sequestro di persona a opera di ignoti” per l’impossibilità di rintracciare i responsabili. I figli Erika e Daniele insieme alla madre Marisa la settembre del 2102 hanno citato a giudizio i ministeri della Difesa e della Giustizia davanti al Tribunale civile di Roma, chiedendo il risarcimento dei danni subìti “per la violazione di ciò che può definirsi il diritto alla verità”.

 




PARCO REGIONALE DEI CASTELLI, MEDICI E DEL VESCOVO SU PRESUNTO RESTRINGIMENTO DEI CONFINI: VERREBBE ESCLUSO IL VERSANTE SUD DEL MONTE ARTEMISIO, AREA S.I.C.

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Riceviamo e pubblichiamo da Italia Nostra Castelli Romani – Consiglio direttivo Enrico Del Vescovo e Franco Medici

Castelli Romani (RM) – Recenti notizie apprese da varie fonti starebbero a confermare voci insistenti circa l’intenzione  dell’Ente Parco dei Castelli Romani, nella persona del Commissario Straordinario Matteo Orciuoli, nominato dalla Giunta Polverini, circa l’adozione di una delibera  finalizzata a sottrarre al territorio del Parco ben 2.300 ettari di bosco.

Ci permettiamo di dire che questa appare come  una manovra elettorale dell’ ultimo momento, per giustificare un atto così deleterio verso l’ambiente e il territorio, il Commissario ha conferito l’ incarico, a professionisti esterni al Parco, di redigere una relazione di V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) che, nel suo insieme, presenta numerose carenze, nonché veri e propri errori, sia da un punto di vista tecnico che scientifico.

La relazione appare , inoltre,  priva di un adeguato approfondimento  normativo e non tiene conto della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso giugno.  La scarsa ed approssimativa base scientifica di riferimento rende la relazione palesemente orientata non a rendere un parere oggettivo, scientificamente valido e qualificato, ma a creare un presupposto, volto verso un’ altro obiettivo: il restringimento dei confini del Parco Regionale dei Castelli Romani.

 Un solo elemento è sufficiente a dimostrare la inammissibilità di tale VAS: verrebbe escluso dai confini del Parco il versante sud del Monte Artemisio, area  che la Comunità Europea ha ritenuto opportuno tutelare come zona S.I.C. (Sito di Importanza Comunitaria) in applicazione della Direttiva Europea “Habitat”.

Come Italia Nostra Castelli Romani, vogliamo comunque chiarire un aspetto fondamentale: questa delibera al di là degli effetti puramente elettoralistici, non produrrà alcuna conseguenza concreta, perché i confini del Parco resteranno gli stessi, cioè quelli adottati a maggio 2009,  fino a quando una legge regionale non approverà qualcosa di diverso.

Invitiamo, quindi, gli uffici del Parco, e soprattutto il direttore Dr. Tommaso Mascherucci, a riflettere prima di avvallare una iniziativa del genere e a vigilare affinchè non sia consentita una riduzione del perimetro del parco.

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UNA VITA DI SUCCESSI: PRINCIPI E POTERI

Sara Desirèe Galea

La vita è regolata da  sette principi e da sette poteri …
 
I sette principi                                                       I sette poteri
 
Il mondo è ciò che pensi che sia                     Consapevolezza
 
Non ci sono limiti                                                  Libertà
 
L’Energia fluisce dove va l’attenzione              Concentrazione
 
Adesso è il momento del potere (ora)             Presenza
 
Amare è essere felici con …                              Amore
 
tutto il potere viene da dentro                             Fiducia
 
L’Efficacia è la misura della verità                   Flessibilità
 
Questi sono i poteri che  servono a vivere con successo la vita.
Alcune filosofie, tra cui l’Huna, sono nate  per portare armonia tra corpo, mente e spirito.
I sette principi, assimilandoli e usandoli nella quotidianità della nostra esistenza ci portano ad ottenere i sette poteri, che in realtà sono già dentro di noi, allo stato latente, ed hanno bisogno di essere riscoperti e incoraggiati  perchè nella nostra natura basata sulla fisicità, e l’evidenza, le abilità interiori non vengono prese in considerazione, e sono a mala pena tollerate in una piccolissima minoranza di persone classificate poi come ”sensitivi” o ”strani”.
Purtroppo le nostre convinzioni sono orientate, fin dalla nascita, dagli ambienti in cui siamo cresciuti, la scuola, la chiesa,  i mass media,  le figure autoritarie, verso una visione prevalentemente materiale dell’esistenza.
 
A noi la scelta, quando ci liberiamo di questa visuale limitata e limitante, abbiamo il libero arbitrio di scegliere se uscire fuori dai condizionamenti sociali, o se proseguire in una falsa vita.
Molte persone si limitano a dire che non è possibile uscire fuori da questo circolo, e a quelle persone dico che non è vero, evidentemente non si ha abbastanza voglia di desiderare le  verità, e abbastanza coraggio per ribellarsi e riprendersi la propria vita in mano.
  
In questi poteri risiede L’Amore puro, incondizionato che, purtroppo, è stato visto, e sentito, per lungo tempo come una fonte inesauribile di dedizione sacrificale verso il  prossimo che amavamo, verso  i sofferenti, i deboli, e coloro che per paura, timore, pigrizia, non hanno mai voluto prendersi la responsabilità della loro vita.
 
Sappiamo tutti che eravamo arrivati al punto in cui in nome dell’amore, secondo la credenza collettiva buonista, pretendevamo il benessere  dagli altri  senza la nostra personale collaborazione, diventando una fonte inesauribile di sacrifici di taluni verso gli altri, dove i taluni erano sempre gli stessi come anche gli altri erano sempre gli stessi.
Abbiamo creato un mondo di ricevitori felici della forza e opera altrui,   dei perdenti, deboli e sottomessi costretti  a rifugiarsi nel dramma di malattie degenerative, psicosi, esaurimenti nervosi, e ansie con infinite patologie annesse.
Il Dramma della  vita è radicato nella coscienza umana, coscienza in cui la sofferenza ha raggiunto un radicamento talmente profondo da trasformare  il senso della vita in: amore = accettazione totale e sottomissione all’altrui volere,  piacere e bisogno.
Se noi attuiamo i sette principi entreremo in un flusso in cui sarà l’amore a condizionare la nostra vita, qualunque cosa si voglia realizzare per la nostra vita.
 
Il primo potere ci spinge verso la nostra integrità interiore, che ci vuole consapevoli di ciò che realmente noi siamo, gli altri sono, e nella vita  esiste e si crea.
La consapevolezza ci conduce a oltrepassare i limiti che sopraggiungono dal fatto che noi trasformiamo la realtà che vediamo per paura di viverla, impedendoci di viverla, attraverso il pensiero.
Quanti giochini ci propina la mente rendendoci ‘’Nessuno’’ e obbligandoci, in nome dell’Amore, a fare quello che non vogliamo  fare.  Rendiamoci conto che le nostre azioni dipendono dai nostri pensieri, e da questi derivano anche i risultati che otteniamo.
 
Il secondo potere è la Libertà, ne ho parlato settimana scorsa, questo è il link(     ) ma anche libertà di usare le nostre energie, quelle che permettono l’attivazione dei talenti psichici dell’essere umano,  le qualità sensitive della telepatia e della chiaroveggenza. La telepatia è l’abilità di comunicare con gli altri senza usare le parole, e la chiaroveggenza è la possibilità di ricevere o inviare immagini mentali.
 
Il terzo potere è invece la concentrazione. La concentrazione è un potere? Vi chiederete! ebbene si, perché soltanto essendo completamente presenti a se stessi, e a quello che si fa, si vuole, si pensa, o dice, si può bloccare l’interferenza da parte delle paure, degli agenti esterni ( persone, situazioni) e  dei programmi limitanti, (vi state chiedendo cosa siano i programmi limitanti? Tante convinzioni radicate nel nostro dna che instradano la nostra vita, a scanso di noi, facendoci agire in una determinata maniera, e preparandoci ad attrarre ciò che è in risonanza con le stesse convinzioni, (es. Io sono un incapace, Io non riuscirò mai a fare questo, io  sono brutto, etc…) Concentrandoci, quindi focalizzando l’attenzione su un progetto,  l’occhio della mente si tramuta in una lente d’ingrandimento, convogliando l’energia universale verso il nostro obiettivo. Avete già usato questo potere, anche senza saperlo, ogni volta che siete riusciti a portare a termine qualche iniziativa alla quale tenevate.
 
Il quarto potere è la Presenza, in un certo senso potrebbe sembrare che sia pari alla concentrazione ma la presenza ci coinvolge per defenestrare completamente dalla nostra mente i pensieri che vagano dal passato al futuro, senza farci passare mai dallo stop o dallo start, facendoci godere diciò che accade e fluisce nel momento in cui siamo vivi, evitando così di vivere in uno stato narcotico di sofferenza, o falso benessere. Una tecnica interessante per rimanere sempre nel momento presente è portare la propria attenzione nel respiro, nel flusso dell’aria che entra ed esce dal nostro naso, sentendo il movimento dei polmoni che spostano la cassa toracica, insomma ascoltando la vita che si svolge in quell’istante, scoprirete e noterete tante cose intorno a voi che non avete neanche mai visto J nonostante pensiate di vivere dove vivete …
 
Il quinto potere è l’Amore, Amare significa vivere nel benessere, nella serenità, acquisendo la   bacchetta magica che ci garantirà il benessere totale, assumendoci la totale responsabilità di noi stessi e di ciò che creiamo. Ma l’Amore è anche relazioni, amicali o interpersonali. Chi di noi non ha un Amore o una grande Amicizia? I rapporti sociali fanno parte della vita perché ci permettono di specchiarci e confrontarci, nonché di condividere il grande bene che c’è dentro di noi. La cosa più importante è apprezzare, apprezzare tutti, lodare, augurare, partendo dal cuore, con sincerità e convinzione. Non mi soffermo oltre perché anche questi saranno motivo di riflessione in uno dei prossimi tabella…
Una cosa però voglio intanto dirla qui, mai e poi mai dobbiamo volere che le nostre certezze ci arrivino dalle relazioni, perché nessuno mai ci può garantire la realizzazione di noi stessi, se non noi stessi…
 
Il sesto potere è la fiducia. È il potere che ha creato l’Universo e ciò che ha permesso ai santi di fare i miracoli.
Avere fiducia significa affidarsi alle proprie intuizioni, alle proprie idee, alla propria emotività, e tutto quanto abbia origine da una nostra ispirazione. Ovviamente una meravigliosa fiducia in noi stessi ci garantisce solidità anche nel rapporto con gli altri, con le situazioni, e con tutto quanto debba entrare a fare parte della nostra vita, quindi creazione.
Gli altri ci possono, se vogliono, dare gli strumenti per camminare  da soli, non dobbiamo pretendere sempre l’elemosina di ogni cosa, non dobbiamo pretendere proprio niente, noi ci dobbiamo fidare di noi stessi.
 
Il settimo potere è la Flessibilità. Fondamentale questo potere, per acquisirla bisogna essere mentalmente aperti verso qualsiasi proposta, e rendersi conto che c’è sempre una soluzione alternativa davanti a qualsiasi sfida. Non tutti i metodi sono validi per chiunque, ma ce n’è sempre uno valido per ciascuno.
Non bisogna mai bloccarsi su di una unica solozione, ma bisogna osservare tutte le varie possibilità.  Se non si raggiungono gli obiettivi non bisogna  rinunciare, ma applicare il potere   della flessibilità e cambiare strada, o tecnica, o azione, pensiero o qualsiasi cosa necessiti in quel dato momento.
 
Un abbraccio di luce, Namastè
 



GENZANO LANDI, ARRIVA IL WI – FI GRATUITO DALLA PROVINCIA

Redazione

Genzano (RM) – A seguito della richiesta da parte dell’Amministrazione comunale la Provincia di Roma ha installato nella Frazione Landi a Genzano, Castelli Romani, un access point per la connessione gratuita ad internet. Per accedere al servizio, già attivo in piazza Lotte Contadine, è necessario registrarsi online all’indirizzo https://wasp.provinciawifi.it/owums/account/signup oppure direttamente da un punto di accesso compilando il modulo elettronico in tutti i suoi campi, fornendo il proprio numero di cellulare valido e un indirizzo e-mail attivo. Una volta ultimata la registrazione il sistema richiederà di effettuare una chiamata, gratuita, con il cellulare segnalato all'atto della registrazione; dopo pochi squilli la linea decadrà automaticamente, un server verificherà la validità del contatto e permetterà di scegliere una password. A quel punto, recandosi nella zona raggiunta dal segnale con un computer portatile, uno smartphone o qualsiasi altro dispositivo dotato di connessione wi-fi, si potrà navigare in internet gratuitamente.

“Abbiamo fortemente voluto l’attivazione di questo servizio nella piazza principale della Frazione Landi – ha detto il Sindaco Flavio Gabbarini – per consentire a tutti la connessione ad internet, in un luogo importante di aggregazione, di scambio e discussione quale la piazza. In un periodo in cui tutto ormai ruota intorno al web, informazione, studio, lavoro, era doveroso da parte nostra dotare una pubblica piazza di connessione wi-fi gratuita”.




 




ROMA SAN LORENZO, ESCONO DA UN LOCALE E RAPINANO UNA GIOVANE ARMATI DI UN COLLO DI BOTTIGLIA

Redazione

Roma – E.A.A. e L.A.C. di 23 e 25 anni, entrambi di nazionalità marocchina, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato San Lorenzo, diretto dalla dr.ssa Giovanna Petrocca, dopo che ieri sera poco prima della mezzanotte, avevano rapinato un giovane in Via degli Aurunci.

I due, uno dei quali visibilmente ubriaco, hanno prima avvicinato la vittima che stava tranquillamente passeggiando in strada in compagnia di amici, e con un gesto fulmineo lo hanno immobilizzato.

Armato di un collo di bottiglia uno dei due lo ha minacciato, mentre il complice lo teneva fermo.

Dopo averlo “perquisito”, i due si sono impossessati del portafoglio del giovane e sono fuggiti. 

Immediata la segnalazione al 113, e dopo alcuni minuti la sala operativa della Questura ha inviato un equipaggio che, dopo aver prestato soccorso alla vittima ed acquisito una descrizione dei due rapinatori, ha effettuato una perlustrazione nelle vicinanze del luogo della rapina.

I due responsabili sono stati individuati poco lontano e bloccati al termine di una breve colluttazione nel corso della quale i poliziotti hanno dovuto disarmare uno dei due aggressori che continuava ad agitare il collo di bottiglia cercando di colpirli.

Accompagnati negli uffici di Polizia sono stati arrestati per il reato di rapina aggravata in concorso.




SUBIACO, PRESENTATO IL PROGETTO DI RIQUALIFICA DELL'EX CARTIERA

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 Redazione

Subiaco (RM) – In un incontro aperto a tutti i cittadini, presso la biblioteca comunale di Subiaco,è stato presentato il Programma Integrato di Intervento per riqualificare l’area dell’ex cartiera. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco, Francesco Pelliccia, l’ex assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei, e i rappresentanti della società Parco Aniene.  Due gli obiettivi:  quello di ridefinire, grazie alla volontà privata di investimento di imprenditori locali, l’assetto urbanistico dell’area della cartiera, per restituire a quel luogo il vestito di motore socio-economico della città, come lo è stato dal 1587, quando Papa Sisto V fece costruire a Subiaco la più imponente cartiera dello Stato Pontificio, e quello di legare la valenza dell’area al dinamismo socio economico che sarebbe in grado di generare non solo in vesti produttive, ma in diversi ambiti rispondenti alle nuove esigenze della città. Subiaco, infatti, può aspirare a consacrarsi come città turistica a tutti gli effetti, con servizi adeguati alle necessità di oggi e di domani: ricettività, tempo libero, sport, commercio, servizi del terziario, spazi museali.

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Grande entusiasmo anche da parte dell’amministrazione comunale di Subiaco, fin dall’inizio apparsa sensibile al tema della riqualificazione. 

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ROMA VIA TUSCOLANA, AGGRESSIONE AD UN SEMAFORO: ROMANO PUNTA CACCIAVITE ALLA GOLA DI UN GIOIELLIERE IN AUTO

Redazione

RomaI Carabinieri hanno arrestato un uomo che aveva tentato di rapinare un automobilista fermo ad un semaforo di via Tuscolana. Il malvivente, un 34enne romano, armato con un grosso cacciavite, ha avvicinato la sua vittima, un gioielliere della zona che stava rientrando a casa e, approfittando del finestrino lato guida lasciato aperto, gli ha puntato il cacciavite alla gola per costringerlo a consegnargli il denaro in suo possesso e l'auto, una costosa Audi A5. La vittima, con grande freddezza, e' riuscita a chiudere il finestrino e a ripartire a gran velocita', allontanandosi indenne dal suo aggressore. Arrivato in piazza dei Consoli, l'uomo ha notato una pattuglia dei Carabinieri in transito: dopo averli fermati, il gioielliere ha raccontato ai militari la vicenda fornendo una dettagliata descrizione del malvivente. I militari, dopo pochi minuti, sono riusciti ad individuare e a fermare il rapinatore nei pressi di via dei Fulvi.




MONTE DEI PASCHI DI SIENA: PALAZZO FUORI NORMA, LE MOSSE DI DRAGHI, L'ATTESA PER L'INTERROGATORIO DI MUSSARI

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Redazione

In Borsa il titolo Mps viene nuovamente sospeso per eccesso di ribasso in calo teorico del 4,61%.

Un'ordinanza firmata dal questore di Siena, di fatto, fa esplicito divieto ai cronisti di salire ai piani superiori del palazzo di giustizia di Siena dove nel pomeriggio e' atteso l'interrogatorio dell'ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari. "Questo Palazzo è tutto fuori norma: è privo anche del certificato di prevenzione incendi", ha spiegato il presidente del tribunale Stefano Benini ai cronisti rimasti nell'atrio. Nel frattempo la tensione continua a salire tanto che Fabi e Fiba, sindacati dei bancari, hanno inviato una lettera aperta al presidente Napolitano chiedendo un intervento a sostegno dei dipendenti.  Sotto il profilo dell’inchiesta, il super testimone Antonio Rizzo, è ascoltato come persona informata sui fatti dalla Guardia di finanza di Roma. Rizzo è l'ex funzionario della Dresdner Bank, principale accusatore dei dirigenti Mps Gianluca Baldassarri e Matteo Pontone, suo uomo di fiducia a Londra. Rizzo ha parlato per primo al team del 5 percento che prendeva commissioni illecite su ogni operazione. In questo caso si parla di verie e proprie ''creste'' sui derivati di cui, come asserisce Il Sole 24, e' stata occultata la perdita potenziale in bilancio (500 milioni). I pm di Trani Antonio Savasta e Michele Ruggiero continuano ad indagare per truffa aggravata e usura in relazione ai derivati emessi da Mps e da Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem. Intanto l'associazione di consumatori Adusbef chiede che l'ex governatore di Banca d'Italia Mario Draghi, l'ex responsabile della Vigilanza di Palazzo Koch Anna Maria Tarantola e l'ex capo della Consob Lamberto Cardia facciano "piena luce" sullo scandalo del Monte dei Paschi di Siena. A mezzo di una nota, il presidente dell'associazione Elio Lannutti – prima senatore Idv e poi andato all'Unione democratica consumatori – chiede perché Draghi, oggi presidente della Bce, non abbia bloccato l'operazione di acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Mps pur "avendo rilevato criticità nei bilanci ed il più ampio e gravosissimo ricorso al mercato". Per Lannutti, la ragione del mancato intervento andrebbe ricercata nelle "sue ambizioni di diventare capo della Bce, evitando di intaccare un consenso bipartisan, che ne avrebbe risentito se avesse contrastato l'acquisizione di una banca di riferimento del Pd.

Silvio Berlusconi in un’intervista a un quotidiano ha ribadito che Mps «rappresenta la normalità di ciò che succede nelle cosiddette regioni rosse» e che dietro la vicenda ci sono «scandali che in campagna elettorale la magistratura si guarda bene dal sollevare, non ne hanno messo in galera uno, se si fosse trattato di noi..».

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