CASTELLI ROMANI, SCOSSA DI TERREMOTO

Castelli Romani (RM) – momenti di paura ai Castelli Romani per una scossa di terremoto che si è verificata intorno alle 22: 18 minuti. Non si sà bene ancora l'epicentro perché il sito dell'Ingv ancora non ha aggiornato la scossa. A Nemi e Velletri si è sentita molto bene. Ma anche a Frascati e Roma.




ROMA CANILE VITINIA, ALLARME CHIUSURA PER L'UNICO PARCO CANILE COMUNALE

Redazione

Roma – Ormai da diversi mesi il Canile Vitinia, ex Poverello, l’unico Parco canile comunale di Roma, è a rischio chiusura e 130 cani rischiano di passare dai recinti del Parco a fredde gabbie di cemento.

Per sostenere questa realtà, vedere concretamente qual è la situazione, e conoscere alcune azioni che il prossimo governo regionale potrà mettere in campo per la tutela del benessere animale e per impedire ogni piccola o grande “Green Hill” nel Lazio, l’appuntamento è per  Domenica 17 alle ore 10.30 presso il canile Vitinia ex Poverello, via del Mare km 13,800 Roma.

Saranno presenti: Cristiana Avenali, candidata alla Regione Lazio nel listino di Nicola Zingaretti,  Simona Novi, presidente AVCPP, Maurizio Gubbiotti, coordinatore segreteria nazionale di Legambiente, Antonino Morabito, resp. Fauna Legambiente




CANALE MONTERANO CASO DELIBERE E RISERVA: IL SINDACO INVECE DI REVOCARE… REVISIONA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

[ LETTERA DEL MINISTERO ALLA REGIONE E PER CONOSCENZA AL COMUNE DI CANALE MONTERANO ]

 

Chiara Rai

Canale Monterano (RM) – Braccio di ferro tra Comune e Regione che sostanzialmente intima al sindaco di Canale Monterano Angelo Stefani di annullare tutti gli atti deliberati dall’amministrazione indirizzati a stimolare l’edificazione all’interno della Riserva, attraverso l’applicazione del Piano casa su l’88 per cento dell’area protetta. Fumata nera anche per quest’ultimo acceso Consiglio Comunale: Stefani è fermo nelle sue convinzioni e anziché annullare d’urgenza le delibere, come chiesto dalla Regione, intende revisionarle.

Ma di fatto non seguendo le indicazioni intimategli. Anche il ministero dell’Ambiente ha iniziato ad interessarsi della vicenda, perché di fatto Canale monterano è un paradisiaco polmone verde della provincia romana.

La Regione ha scritto dure note nelle quali si parla di “procedure illegittime ed incapacità dell’Ente a disporre della materia”. Insomma, una storia che va avanti da quasi un anno il cui vulnus consisterebbe nel tentativo del Comune di modificare il regime di salvaguardia di un area protetta, senza che neppure sia stato richiesto il parere del direttore della Riserva, una modifica che non spetta al Comune ma alla stessa Regione: “E’ nelle intenzioni del Comune – recita la nota regionale – sanare opere abusive e consentire interventi di edilizia previsti nel cosiddetto piano casa nella maggior parte della Riserva”. Inoltre il Comune verrebbe ad adottare, con procedure illegittime, il piano paesaggistico della Regione non ancora definitivamente approvato.

Come andrà a finire? Intanto Stefano Ciferri, consigliere di Voci di Strada, esorta il primo cittadino Stefani a fare un passo indietro per il bene della comunità: “Che il sindaco faccia quanto prima un gesto di responsabilità – ha detto – annullando tutti gli atti illegittimi”. Di seguito il resoconto del Consiglio Comunale di ieri venerdì 15 febbraio 2013, inviatoci dal gruppo consiliare Voci di strada.

Alle 17.00 del giorno 15 febbraio 2013 presso la Casa Comunale di Canale Monterano si è tornato a discutere delle delibere di urbanistica duramente contestate dalla Regione Lazio Direzione Urbanistica e Direzione Ambiente. Con due punti all’ordine del giorno il Sindaco Angelo Stefani ha scelto di revisionare le delibere n. 13 e 37 invece di accogliere i ripetuti inviti degli organi di vigilanza a revocarle in autotutela.


Questa la considerazione del gruppo consiliare Voci di Strada che insieme all’altro gruppo di minoranza si sono duramente opposti a tale revisione. Revisione che anche dagli uffici comunali (Area Finanziaria) ha avuto parere contrario in ordine alla regolarità contabile.


“La proposta di revisione delle delibere contestate passata oggi in consiglio propone in premessa una articolata citazione di sentenze amministrate e di stralci di normativa che avrebbe lo scopo di chiarire ed allontanare definitivamente comportamenti ostativi e dubbiosi confermando quindi la validità delle delibere in oggetto. Ma il risultato è invece un nuovo testo deliberativo che non affronta gli importanti rilievi regionali limitandosi a ribadire principi generali mai messi in discussione nella corrispondenza tra Area tecnica Regionale e comune di Canale Monterano.


Approfondiamo meglio i temi contestati e non risolti dalla amministrazione di Canale


1) Piano territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) ed adeguamento degli strumenti urbanistici


Su questo argomento vale la pena ricordare innanzitutto il parere dell’Area legislativa regionale del 5 gennaio 2011 (prot. N. 62969) «il vincolo imposto dal PTP o PTPR non modifica automaticamente la destinazione di zone prevista nel piano regolatore, ma impedisce l’applicazione delle norme del PRG contrastanti». L’ Art. 145, comma 3, del D. Lgs. 42/04  aggiunge e chiarisce che: “Le previsioni dei piani paesaggistici […], sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell’adeguamento degli strumenti urbanistici […]”. Ovvero per il recepimento dei piani paesaggistici la norma prevede due distinti momenti procedurali.


Il primo momento, dopo l’adozione del PTPR ma prima della sua definitiva approvazione, nel quale le norme dei piani paesaggistici pur provvisorie sono immediatamente applicabili nel senso che ogni previsioni contenuta nei PRG difforme da essi deve essere da quel momento disapplicata (ecco la cogenza e prevalenza richiamata nella sentenza TAR Lazio n. 626/2012). Il parere del Dipartimento territorio regionale prot. 124078 del 2010 – dice proprio questo – “le previsioni dei PRG discordanti dal PTPR devono essere immediatamente disapplicate prima che vengano rimosse a seguito dell’adeguamento dello strumento urbanistico stesso

Il secondo momento procedurale che scatta a seguito della definitiva approvazione del PTPR prevede invece ai sensi e per gli effetti dell’art. 64 delle NTA del PTPR che i comuni entro due anni devono adeguare i propri strumenti urbanistici alle previsione del PTPR. L’art. 21 della legge regionale n. 18 del 9 dicembre 2004 disciplina le modalità di conformazione: i comuni adeguano lo strumento urbanistico alle previsioni del PTPR approvato secondo le procedure previste dalla normativa vigente in materia, ovvero chiaramente attraverso “varianti” cioè procedimenti partecipati. Il D.Lgs 63/2008 conferma proprio quanto più riassunto. Art. 2 comma p)  paragrafo 9: “A far data dall’adozione del piano paesaggistico non sono consentiti sugli immobili e nelle aree di cui all’art. 134, interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela del piano stesso. A far data dalla approvazione del piano stesso le relative previsioni e prescrizioni sono immediatamente cogenti e prevalenti sulle previsioni dei piani territoriali ed urbanistici (PRG)”. Ovvero è la norma che definisce due atteggiamenti procedurale diversi tra la fase di sola adozione e la fase di effettiva approvazione del Piano paesaggistico. Proprio quanto la Regione sta contestano al Comune di Canale Monterano. L’adeguamento degli strumenti urbanistici al PTPR ha senso quando questo viene approvato e quindi perde la sua natura “precaria” ovvero suscettibile di correzioni come ribadito dal parere del Ministero dei beni e delle attività culturali n. 0018886 del 18.10.2011. Ciò che la Delibera 13/2012 di Canale Monterano pretende di fare quindi è intempestivo ed illogico.  

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4


 


2) Regimi di tutela nella Riserva Naturale Monterano e delibera n. 37


La revisione della delibera 37 presentata in consiglio comunale a Canale nulla risponde ai rilievi fatti dalla Direzione Ambiente Regionale sul capitolo 2, rilievi, che si possono riassumere nella seguente affermazioni: “La delibera 37/2012 è un atto di pianificazione comunale assolutamente inidoneo" ovvero “pretende di modificare i regimi di salvaguardia di un area protetta potere che esula dalle competenze comunali”.


La revisione inoltre non affronta assolutamente neanche il recente parere dell’Area legislativa del 30 gennaio 2013 che ha negato validità alla disposizione di equiparazione tra le aree I e II della Riserva Monterano e la zona A e B della L.R. 29/97 nonché quindi ha negato la conseguente applicabilità, nella forma stabilita dalla delibera, del “piano casa” ricordando che nelle aree protette non sono sanabili alcun tipo di opera.


Il gruppo consiliare Voci di Strada ha portato all’attenzione del Consiglio in supporto alla tesi di annullare immediatamente la delibera n. 37 una nota del Ministero dell’Ambiente del 11.02.2013 nella quale la Direzione generale Tutela della Biodiversità, invita la Regione Lazio a valutare in sostanza le ricadute negative della Delibera di Canale sui siti Natura 2000 ricadenti nella Riserva Naturale di Canale Monterano. “si invita codesta autorità (Regione Lazio) a voler rassicurare questa Direzione Generale riguardo alle determinazioni e alle misure che si è ritenuto o che si riterrà opportuno adottare [..] al fine di scongiurare il degrado degli habitat e degli habitat di specie”. Il Ministero conferma quindi il suo interesse e preoccupazione per la vicenda di Canale e della sua Riserva.

LEGGI ANCHE:

  01/02/2013 CANALE MONTERANO ALLARME TERRITORIO, LA REGIONE SI PRONUNCIA SULLA DELIBERA 37 DEL 9 AGOSTO
  10/01/2013 CANALE MONTERANO, VOCI DI STRADA: IL NOSTRO OBIETTIVO DARE CERTEZZA AMMINISTRATIVA A TUTTI I NOSTRI CONCITTADINI
14/12/2012 CANALE MONTERANO, LA DIREZIONE AMBIENTE DELLA REGIONE METTE FINE ALLA QUESTIONE DELLA FAMOSA DELIBERA 37
05/12/2012 CANALE MONTERANO "VIVA LA RISERVA", DANIELE NATILI TENDE LA MANO AL SINDACO: SALVAGUARDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO
03/12/2012 CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE: IL SINDACO TORNA SULLA QUESTIONE "VIVA LA RISERVA"
09/11/2012 CANALE MONTERANO, DIMISSIONI "SPONTANEE" O "SPINTANEE" DEL SEGRETARIO COMUNALE?: IL SINDACO INVITO' IL SEGRETARIO AD "ALLINEARSI"
08/11/2012 CANALE MONTERANO, CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO: PINOCCHIO E IL PAESE DEI BALOCCHI
02/11/2012 CANALE MONTERANO, IL 6 NOVEMBRE CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SULLE DELIBERE CHE INTERESSANO LA RISERVA

  24/10/2012 CANALE MONTERANO, INVIATA A TUTTI I DESTINATARI LA PETIZIONE "VIVA LA RISERVA NATURALE DI CANALE MONTERANO”

  19/10/2012 CANALE MONTERANO, I VERDI TIRANO DRITTO: CHE IL COMUNE ANNULLI SUBITO LA DELIBERA DEL 9 AGOSTO 2012"

  17/10/2012 CANALE MONTERANO, DELIBERE "FAI DA TE": LA REGIONE POTREBBE CONTESTARE AL COMUNE ANCHE LA DELIBERA DEL 9 AGOSTO

   16/10/2012 CANALE MONTERANO, LA REGIONE FA TREMARE LA GIUNTA STEFANI

  08/10/2012 CANALE MONTERANO, GIU' LE MANI DALLA RISERVA: I VERDI CHIEDONO L'ANNULLAMENTO IN SEDE DI AUTOTUTELA DELLA DELIBERA CHE LASCEREBBE SFOGO AL PIANO CASA

  25/09/2012 CANALE MONTERANO, L'OSSERVATORE LAZIALE INVITA TUTTI I CITTADINI DEL LAZIO A FIRMARE LA PETIZIONE

21/09/2012 CANALE MONTERANO, INTERPRETAZIONI DEL PIANO CASA E POSSIBILI EFFETTI NEFASTI
19/09/2012 CANALE MONTERANO, NATILI: ECCO IL PERCHE’ LA NOSTRA RISERVA VERREBBE GRAVEMENTE COMPROMESSA
19/09/2012 CANALE MONTERANO, RISERVA NATURALE O PARCO DEL MATTONE?
18/09/2012 CANALE MONTERANO, LO SPETTRO DEL "PIANO CASA" SULLA RISERVA NATURALE

 




VELLETRI, MOLESTATA VENTICINQUENNE: UN UOMO LE SI AVVICINA E SI CALA LE BRAGHE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

 Angelo Parca

Velletri (RM) – Un altro caso che ha aumentato il panico nella città di Velletri, Castelli Romani, dove ancora si cerca il presunto “maniaco seriale” che in un mese circa si sarebbe macchiato di tre casi di rapina e violenza sessuale. Questa volta però, il balordo seriale non avrebbe nulla a che fare con la vicenda. Una venticinquenne è stata molestata nel parcheggio dietro l'ospedale "Paolo Colombo" a Velletri. La giovane tornava a prendere l'auto dopo una visita medica quando un uomo le si è avvicinato e tutto d’un tratto si è calato i pantaloni. La ragazza si è molto spaventata, soprattutto perché negli ultimi tempi un gruppo di donne ha creato una pagina sul famoso social network Facebook mettendo in allerta: «Attenzione! stupratore a Velletri! Sono state violentate tre ragazze nel giro di una settimana – si legge nel post di Fb – Lo stupratore le ha picchiate, messe in macchina e portate vicino le giostre di Velletri (sotto la villa) e le ha violentate. Fate attenzione! Agisce anche vicino piazza Garibaldi!».  Dunque terrorizzata la ragazza ha subito chiesto aiuto in ospedale. A tranquillizzarla in medico e una guardia giurata in servizio al nosocomio. La Polizia, immediatamente allertata, arriva in pochi minuti ma dell'uomo, italiano sui 35 anni, non c'è più traccia. Di sicuro quest’ultimo individuo, non corrisponde alle descrizioni del “maniaco seriale”: è alto, robusto e avrebbe la pelle scura. Si muove col buio ma presto potrebbe finire nella rete delle forze dell’ordine.




FORMIA "HOT SPOT WI – FI": CON UNA SOLA REGISTRAZIONE I CITTADINI POTRANNO NAVIGARE DA FONDI, FORMIA E SPERLONGA

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

A. C.

Formia (LT) – E' stato  concluso in questi giorni il primo step di attivazione del progetto  progetto "HotSpot WiFi – Terra di Ulisse" nel Comune di Formia, in cui, viene fornito gratuitamente ai cittadini l'accesso ad internet, ricordando che a breve verrà ultimata l'intera copertura prevista .

Le zone oggetto dei copertura sono: Piazza della Vittoria (antistante l’edificio comunale); Piazza Santa Teresa; Villa Comunale e la Biblioteca comunale,a breve verrà ultimata l'intera copertura prevista.

Il punto di forza del progetto è costituito dalla possibilità offerta agli utenti di potere, mediante un’unica registrazione, accedere in tutte le zone WiFi (aderenti al progetto) della Provincia di Latina. Ad esempio, registrandosi nel Comune di Sperlonga, sarà possibile connettersi con le stesse credenziali anche da Formia o da Fondi. Attualmente il servizio è attivo nelle tre città di Fondi, Formia e Sperlonga.

Le zone coperte dal servizio sono chiaramente indicate e riconoscibili grazie al logo dell’iniziativa.

Il progetto è coordinato dal servizio e-Government della Provincia di Latina




LANUVIO, ASL RMH: QUINTO PASSAGGIO DI SCREENING MAMMOGRAFICO E SCREENING COLON RETTO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Lanuvio (RM) – Così come già avvenuto nei precedenti passaggi di screening mammografici, l'azienda sanitaria Asl RmH comunica che dal 18/02/2013 al 22/02/2013 e nei giorni 4 e 5 marzo 2013 sarà presente con le sue Unità Mobili presso il Comune di Lanuvio, Istituto comprensivo Marianna Dionigi, via S. Maria della Pace 59, per eseguire gli esami mammografici come da programma di Screening regionale a tutte le donne appartenenti alla fascia di età compresa tra 50 e 69 anni.

Nei giorni 7, 8, 11 e 12 lo screening mammografico sarà eseguito presso l’Istituto E. Majorana in via Carlo Marx 2 a Campoleone.

Si informa, inoltre, che e’ attivo il programma di screening anche per il colon retto che riguarda uomini e donne in età compresa tra i 50 e 74 anni.




ALBANO, POLENTA IN PIAZZA: TUTTI PAZZI PER MERCATO CONTADINO DEI CASTELLI ROMANI

Redazione

Albano Laziale (RM) – Continua a espandersi per il Lazio l'epidemia per la succulenta polenta che stavolta approda in piazza ad Albano. Una polenta, come sempre, a Km 0, nel pieno spirito del Mercato Contadino dei Castelli Romani. L’appuntamento è per domenica 17 febbraio, ore 11.30, a piazza Pia.

L’ottima farina di mais dell’Azienda agricola Poggi di Ciciliano verrà condita grazie all’azienda Petriglia di Artena, con sugo e salsicce e spolverata con il pecorino dell’azienda Il Vecchio Ovile di Anzio. Ma ci sarà spazio anche per i vegetariani: la polenta per loro verrà condita con i broccoletti ripassati in padella delle aziende agricole Cellucci di Velletri e Sacconi di Ardea.

Non soltanto sapori che ci riportano indietro nel tempo, ma soprattutto la testimonianza della sinergia fra i produttori, il loro amore per i “loro” consumatori, tra convivialità e incontro di sapori e saperi, per conoscere le ricette direttamente da chi produce il cibo che mangiamo.

La polenta sarà donata. Perché il dono è il modo dell’incontro con l’altro, avvicina le persone, consente di vedere il volto dell’altro. Il Mercato del Contadino, quindi, non è soltanto scambio di merci, ma un luogo in cui, assieme al cibo, si scambiano idee, passioni e culture.

Un piatto sano e genuino, la polenta, di antica tradizione contadina e dalle infinite varianti di condimenti possibili. La tradizionale polenta contiene carboidrati, in misura leggermente inferiore alla farina di grano, con il vantaggio di essere facilmente digeribile. É un piatto assai nutriente e al tempo stesso equilibrato, contiene anche proteine, fibra alimentare ed un notevole apporto di ferro e fosforo, superiore rispetto a quello degli altri cereali e derivati. È anche una buona fonte di vitamine, soprattutto di vitamina A e di vitamina PP (che hanno tra le loro funzioni principali anche quella antiossidante, quindi di mantenere giovane la nostra pelle).

Nonostante il nome così poco altisonante questo panettone dorato acquista ogni volta, appena versato sul tagliere rotondo, una forza ancestrale, uno splendore antico, una benedizione divina, come se ogni polenta arrivasse dalla notte dei tempi” per far arrivare nei piatti dei frequentatori del mercato domenicale una fetta saporita di “sole domestico”.

LEGGI ANCHE:

31/01/2013 SERMONETA, PROSEGUONO LE FESTE DELLA POLENTA
23/01/2013 LAZIO, TUTTI PAZZI PER LA POLENTA: DUE APPUNTAMENTI DA NON PERDERE A SERMONETA E A ORVINIO
17/01/2013 SERMONETA, SAGRA DELLA POLENTA: SI CELEBRA IL PIATTO TIPICO NAZIONALE, NATO PROPRIO IN QUESTE TERRE 5 SECOLI FA
15/01/2013 ORVINIO, TUTTI PAZZI PER LA POLENTA. TORNA LA SAGRA DEL POLENTONE



LAZIO RIFIUTI: DOPO VIA LIBERA ALL'IMPIANTO DI ROCCA CENCIA L'EUROPA AVVIA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER LA REGIONE LAZIO

Angelo Parca

Lazio – Siamo sulla bocca dell'Europa. Nel Lazio siamo considerati delle cicale che non sanno programmare neppure la gestione dei propri rifiuti. Risultato? ci prendiamo le multe e i beffeggi e ci ritroviamo con un cumulo d'immondizia che ci consente di giocare al rimpallo tra le varie province. I cittadini parano come possono le scellerate decisioni: ricorsi, sit in e intanto cala un velo di pietas su questa regione che, solo nel male, finisce sempre in cronaca dalla notte dei tempi. Servono tutti questi impianti? oppure è sufficiente differenziare correttamente i rifiuti?

All'indomani del via libera alla realizzazione di un nuovo impianto di trattamento di rifiuti a Rocca Cencia, e' in arrivo dal Parlamento europeo una bocciatura – e conseguente avvio di procedura di infrazione – per la Regione Lazio e la sua gestione dei rifiuti ''fatalistica''. E' il termine utilizzato dalla commissione di eurodeputati autrice della relazione che verra' adottata dall'aula mercoledi' prossimo e della quale il Messaggero pubblica alcuni stralci.

''Totale contrarieta' alle politiche nel Lazio'' viene espressa dalla commissione di eurodeputati – la relatrice e' la democratica olandese, Judith Merkies – che lo scorso ottobre hanno verificato lo stato dell'emergenza rifiuti in Lazio. I deputati manifestano profonda preoccupazione ''per una gestione dei rifiuti cosi' fatalistica'' si legge nella relazione che, una volta approvata, condurra' di fatto alla procedura di infrazione.

Il prossimo 11 aprile scade la proroga della discarica di Malagrotta, la piu' grande d'Europa, per i rifiuti non trattati della Capitale. Nel frattempo, accogliendo il ricorso di alcuni comuni della provincia Roma, il Tar del Lazio ha sospeso l'applicazione del decreto d'emergenza Clini-Sottile per lo sversamento dei rifiuti di Roma in eccedenza in siti alternativi provinciali. In un vertice, ieri a Roma, tra il prefetto (e commissario straordinario per i rifiuti) Goffredo Sottile, Comune, Provincia, Regione e dirigenza Ama e' stato deciso di controricorrere presso il Consiglio di Stato alla decisione del Tar e di accelerare la realizzazione dell'impianto di tritovagliatura di Rocca Cencia.




LANUVIO, BORSA INTERNAZIONALE TURISMO ARCHEOLOGICO: STORIA E CULTURA LANUVINA IN EVIDENZA

Redazione
 

Lanuvio (RM) – Dopo lo straordinario successo ottenuto dal Comune di Lanuvio, Castelli Romani, alla Borsa Internazionale del Turismo Archeologico tenutasi a Paestum nel mese di Novembre con la presentazione dello scavo archeologico dei Pantanacci, l'Amministrazione Comunale ha presentato alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano due nuovi percorsi turistici: la Stipe votiva dei Pantanacci e il Santuario di Iuno Sospita . La rassegna milanese sul turismo e' senz'altro il primo appuntamento europeo per importanza e presenza di addetti ai lavori dove sono presenti i piú qualificati tour operator e le maggiori societa' che offrono servizi turistici e di ospitalita'. I rappresentanti del Comune di Lanuvio, unici tra gli amministratori dei Castelli ad essere presenti, sono stati ospitati all'interno dello spazio allestito da Colline Romane nel quale sono stati proiettati diversi video riguardanti la storia, la cultura, il paesaggio e le attività presenti su tutto il territorio. Sono state inoltre distribuite 5000 nuove guide dei siti archeologici lanuvini vero e proprio traino per interessati e semplici curiosi. Risulta doveroso segnalare che la Provincia di Roma e la Regione Lazio non si sono presentate con i propri stand a questa importante rassegna abdicando al ruolo primario di motore per il Turismo e la condivisione di eventi e iniziative legate alla promozione del territorio. " Crediamo fortemente che Lanuvio possa crescere tantissimo in termini di ospitalità e turismo, dichiara Andrea Volpi Assessore al Turismo del Comune di Lanuvio, per questo abbiamo fatto l' impossibile per essere presenti col nostro materiale orgogliosi della nostra storia e del nostro territorio. Senza investimenti, continua Volpi, sara' complicato mettere in rete e far primeggiare le eccellenze del nostro territorio e notare l' assenza della Provincia e della Regione fa male per chi come noi sta facendo i salti mortali per rilanciare un paese anche e soprattutto con il Turismo". Turismo, Enogastronomia, Cultura e Ambiente sono stati i quattro temi ispiratori dello stand allestito da Colline Romane all'interno di una teca immaginaria nella quale sono state racchiuse tutte le bellezze del territorio dei Castelli Romani.





FIUMICINO, ROVINATO DALLE SLOT MACHINE SIMULA RAPINA DA 50 MILA EURO.

Redazione       

 

Fiumicino (RM) – La scorsa settimana in un centro commerciale di Fiumicino un cassiere, addetto al recupero del denaro dei parcheggi sotterranei, ha denunciato di aver subito una rapina.

L’uomo ha riferito alla Polizia che, mentre si trovava negli uffici della cassa, è stato rapinato da due persone che con una scusa si sono fatti aprire la porta, dopo di che, minacciandolo, gli hanno sottratto 50mila euro in banconote di piccolo taglio.

Ma la sua versione non ha convinto del tutto gli uomini del Commissariato di Fiumicino, diretti dal dott. Filiberto Mastrapasqua.

Gli agenti, dopo aver svolto le prime indagini, si sono convinti che il racconto della presunta vittima, appariva fumoso sotto molti aspetti e cosi’ hanno deciso di approfondire l’ accertamento.

Di fronte alle richieste di chiarimento degli investigatori, il cassiere, A.F., romano di 32 anni, si è sentito messo alle strette e ha confessato tutto.

L’uomo ha ammesso di aver sottratto personalmente il denaro dalla cassa della società per pagare i suoi debiti di gioco e per continuare in quella che ormai per lui era diventata una vera e propria dipendenza.

Chiarita l’intera vicenda, per A.F. è scattata la denuncia.

Dovrà rispondere di appropriazione indebita, procurato allarme e simulazione di reato.




LAZIO, SISTEMA SANITARIO REGIONALE: CENTRALE NUCLEARE DEL GARIGLIANO MONITORATA DAL DIPARTIMENTO DI EPIDEMIOLOGIA

Angela Carretta

Lazio – A novembre scorso il nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza partenopea prelevò dei campioni dalle acque del fiume Garigliano limitrofi ai canali di deflusso dei reattori della centrale nucleare di Sessa Aurunca chiusa già dal 1982.

Dalle prime indiscrezioni, emergerebbe che i risultati delle analisi effettuate dai militari del Cisam – Centro Interforze Studi Applicazioni Militari – di San Piera Grado evidenzierebbero inquinamento radioattivo del fiume riscontrato soprattutto nell’area di prelievo attenzionata, sono stati da pochi giorni consegnati al Sostituto Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Giuliana Giuliano, che, a fine novembre, aprì il procedimento penale 9664/12 per irregolarità in materia di sicurezza nucleare (DL 230/95).

Si evincerebbe comunque che gli studi predisposti sui campioni avrebbero riscontrato che la radioattività accertata non sarebbe eccessiva, anche se la ormai certezza della contaminazione radioattiva presente nel fiume obbliga ad interrogarsi su quali siano i rischi per la popolazione esposta alla contaminazione, per l’agricoltura, per gli allevamenti presenti sul territorio e sostentamento dell’economia locale.

Resta il fatto comunque che se anche in forma non elevata l’inquinamento da radioattività è presente, e sarà necessario avviare delle attività di bonifica on site che sembra siano già in via di disposizione dalle autorità competenti.

C’è da ricordare che già la cronaca riportava, nei mesi scorsi, a seguito di alcune verifiche pregresse effettuate in un’area interna al sito rinvenimento di rifiuti sotterrati quali anche materiali tecnici probabilmente adoperati dal personale dell’impianto, e che per tale motivo furono apposti i i sigilli dalle autorità nell’area denominata Trincee dal piano di bonifica. Ricordiamo che il termine per le operazioni di decommissioning dell’impianto è atteso per il 2022, e che il pericolo a cui la centrale espone la popolazione residente nell’area interessata è ancora oggetto di studi e monitoraggi, riscontrabili anche nella recente pubblicazione “Valutazione Epidemiologica dello stato salute della popolazione residente nelle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano” redatto dal Dipartimento Epidemiologia del SSR del Lazio, congiuntamente ad altri enti territoriali, ricordando che la provincia pontina da anni è oggetto di interesse per la presenza nel territorio di ben due centrali nucleari: Borgo Sabotino e Garigliano, attive dagli inizi degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta.

Lo studio epidemiologico ha di fatto evidenziato un aumento della rilevanza del tumore tiroideo nelle donne residenti entro 7 km dalle centrali nucleari, ma l’analisi dell’incidenza e della mortalità tumorale per distanza dagli impianti non ha dimostrato eccessi per patologie correlate all’esposizione a radiazioni, obbligandoci ad una accurata riflessione su quanto questi impianti anche se dismessi rappresentino un grosso peso sulle generazioni che ne hanno ereditato l’ingombrante presenza, e che devono convivere con l’esposizione continua ai fattori di rischio ancora non del tutto accertati.

LEGGI ANCHE:

24/01/2013 LATINA, CENTRALE NUCLEARE DI BORGO SABOTINO: CONCLUSO LO SMANTELLAMENTO DELL'EDIFICIO TURBINE
29/11/2012 RONCIGLIONE, OPERAZIONI DI BONIFICA DELL’EX MAGAZZINO DI DIFESA NBC.
02/08/2012 LATINA, AL VIA LO SMANTELLAMENTO DELLA EX CENTRALE NUCLEARE DI BORGO SABOTINO
10/04/2012 FRASCATI ENEA, L’ITALIA DI SUPPORTO ALLA FRANCIA PER LAVORARE SULL’ENERGIA NUCLEARE