ROMA RIFIUTI, IL GIALLO DI MONTI ORTACCIO E L'OMBRA DI UNA EMERGENZA DA RISOLVERE

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Chiara Rai

Roma – La paura di non riuscire a bloccare i danni derivanti dall’emergenza rifiuti di Roma e provincia incombe sui cittadini costretti a sopportare il peso di una mala gestione.

Il giallo di Monti Ortaccio? Sì, può chiamarsi così. Questa è la nuova del giorno. Domenica, improvvisamente appare un cartello, scoperto dai residenti di Valle Galeria, dov'è scritto chiaramente che i lavori inizieranno l’11 marzo. Un colpo di scena dato che proprio il presidente del consorzio laziale rifiuti Manlio Cerroni ha deciso di sospendere il cantiere «in attesa della pronuncia degli organi giurisdizionali aditi dal Comune di Roma». Questo perché il Campidoglio ha presentato un ricorso al Tar chiedendo la sospensiva dell’Autorizzazione integrale ambientale (Aia) concessa da Sottile il 27 dicembre 2012 ai fini di una discarica provvisoria a Monti Ortaccio. Ma lo stesso Sottile nega: «è una sciocchezza» dice il commissario per l'emergenza rifiuti, «Non so nulla del cartello». Il 20 marzo ci sarà il verdetto di Palazzo Spada. I lavori per la discarica a Monti Ortaccio per ora non partono. Dopo l'intervento del ministro Clini, il quale ha imposto l’”alt” sull’inizio dei lavori, minacciando anche l'invio dei carabinieri, è arrivato l'annuncio di Cerroni: «i lavori sono sospesi fino al 31 marzo».

Il cartello appare, quindi, una provocazione? Clini ha parlato chiaro: «Non è prevista una discarica a Monti dell'Ortaccio nè altrove. È esclusa l'operatività dell'autorizzazione». Per Clini, prima di ricorrere alla soluzione estrema di ricorrere alle discariche ha in mente l’obiettivo di centrare due priorità: aumentare la raccolta differenziata e fare funzionare a pieno regime tutti gli impianti nel Lazio,Tmb e inceneritori, fino a oggi sottoutilizzati così come evidenziato dalle ispezioni e rapporti dei carabinieri del Noe.

A proposito interviene il consigliere di opposizione di Bracciano Elena Carone Fabiani: “Sembra, dalle dichiarazioni del presidente CO.LA.RI, avv. Cerroni – dice Carone –  che i lavori siano stati sospesi fino al 30 marzo. Lo stesso ci comunica che a giugno Malagrotta chiuderà, con tutto ciò che ne consegue. Appare una minaccia, in realtà è la conseguenza della totale inerzia e mancanza di interesse ed impegno delle amministrazioni e delle istituzioni a voler attivare, negli anni, una seria politica sulla gestione dei rifiuti, attivando la raccolta differenziata porta a porta e tutto ciò che la filosofia delle 4R recita. Se dovessero ripartire i lavori per la realizzazione del nuovo invaso, avremmo la conferma di una modalità che non prevede assolutamente la condivisione con cittadini e comitati che da anni si oppongono a tale progetto. La questione ci preoccupa non poco. – Continmua Carone –  Anche qui, a Bracciano, siamo rimasti con una comunicazione inviata all'allora Presidente della regione Lazio, Renata Polverini, dalla nostra municipalizzata Bracciano Ambiente, che dava disponibilità ad accogliere 1.200.000 tonnellate di rifiuti e a realizzare un impianto di Trattamento Meccanico Biologico da 135.000 tonnellate. Lo stesso sindaco, lo ha confermato, esponendo le linee programmatiche della sua coalizione; crediamo, quindi, che occorra mantenere alta l'attenzione e spingere ancora la nostra amministrazione a voler istituire il Comitato per la Trasparenza e la Partecipazione che, come movimento politico BBC (Bracciano Bene Comune) abbiamo chiesto e ci è stato rifiutato. Vorremmo francamente evitare di arrivare, come sempre accade, a dover gestire situazioni e relativi piani d'emergenza, tristemente noti per i loro effetti devastanti”.

 




SICUREZZA, MENO FURTI MA LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE IN CRESCITA

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Italia – A partire dagli inizi degli anni Novanta la criminalità registra una generale diminuzione sia per i reati contro il patrimonio che per gli omicidi. Per gli omicidi, i furti di auto e gli scippi il trend decrescente è stato continuo (dal 1992 al 2011 i tassi per 100.000 abitanti passano per gli omicidi da 2,6 a 0,9, per gli scippi da 100,2 a 29,1, per i furti di autoveicoli da 572,6 a 327,3). Per i borseggi il calo si è interrotto nel 1998 e negli anni successivi l’andamento è rimasto oscillante. Per i furti in abitazione, il trend è in crescita dal 2006 (con forte variabilità), dopo la decisa flessione registrata fino ai primi anni Duemila (da 341 nel 1992 a 296 nel 2002). Il calo delle rapine si interrompe già nel 1995 (da 55,9 del 1992 a 50,3 nel 1995) quando si evidenzia un’importante ripresa che dura fino al 2007 (86,2) e si interrompe negli anni successivi. Sulla base dei dati recenti, nel 2011 borseggi e furti in appartamento sembrano essere nuovamente in crescita.

Dal 2002 al 2009 il senso d’insicurezza aumenta in tutte le classi di età, in modo più accentuato fra le donne (la quota di persone che si sentono molto o abbastanza sicure passa da 64,6% a 59,6%). Il senso d’insicurezza della popolazione non deriva necessariamente dal livello di diffusione della criminalità, ma anche dal degrado del contesto in cui si vive: era pari al 15,6% nel 2009 la percentuale di cittadini che hanno visto spesso situazioni di degrado nella propria zona. Le donne sono particolarmente impaurite dal rischio di subire una violenza sessuale, paura che accomuna più di metà del loro genere (52,1%), in decisa crescita rispetto al 2002 (45%). D’altro canto la violenza contro le donne, anche se poco denunciata, è un fenomeno ampio e si esprime sotto varie forme: fisica, sessuale, psicologica dentro e fuori la famiglia. Mentre gli omicidi di uomini diminuiscono, ciò non accade per i femminicidi.

Adesso possiamo misurare il progresso grazie ad un nuovo strumento. questa relazione è il frutto di una nuova intesa. Il Cnel, organo di rilievo costituzionale, al quale partecipano rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e del terzo settore, e l’Istat, dove operano esperti della misurazione dei fenomeni economici e sociali, hanno unito le proprie forze per giungere alla definizione di un insieme condiviso di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del nostro Paese. Per questo è stato costituito un comitato insieme all’associazionismo femminile, ecologista, dei consumatori e all’associazionismo in senso lato. L’obiettivo è stato quello di misurare il “Benessere Equo e Sostenibile” (Bes) analizzando livelli, tendenze temporali e distribuzioni delle diverse componenti del Bes, così da identificare punti di forza e di debolezza, differenze di genere, nonché particolari squilibri territoriali o gruppi sociali avvantaggiati/svantaggiati, anche in una prospettiva intergenerazionale (sostenibilità). Al comitato si è affiancata una commissione scientifica. La consultazione con i cittadini è stata ampia.

Il risultato è sintetizzato in questo primo rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia; gli indicatori selezionati per rappresentarlo aspirano a divenire una sorta di “Costituzione statistica”, cioè un riferimento costante e condiviso dalla società italiana in grado di segnare la direzione del progresso che la medesima società vorrebbe realizzare.

 




FORMIA, PRIMARIE PD: QUATTRO CANDIDATI SOTTO LA LENTE DEI GIOVANI

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Angela Carretta

Formia (LT) – “Con straordinario anticipo avevamo individuato nelle primarie per la scelta del candidato sindaco uno strumento per ridestare passione e interesse in città. Le alterne vicende di questi mesi, invece, hanno creato qualche perplessità nella cittadinanza, offrendo un valido argomento di polemica agli avversari già in campo. Questo percorso che doveva divenire un’opportunità di confronto tra i diversi candidati sulle questioni, sul tema del coinvolgimento della cittadinanza e le scelte costituenti da operare, ha tradito le aspettative. Dobbiamo correre al riparo.”

Questo è quanto scrivono i giovani democratici del Pd di Formia, a seguito dell’ultima assemblea di direttivo cittadino tenutasi lunedì scorso.

Il 17 marzo si avvicina, e le Primarie della Coalizione Pd-Sel-Idv rappresentano per la cittadinanza una dinamica di consapevolezza nella potenzialità dell’occasione.

Si interrogano ancora in un’analisi ragionata dicendo “ E invece le primarie rischiano di trasformarsi in una resa di conti tra opposte correnti e in un ragionamento tutto interno alla coalizione. Tutto questo non interessa, non affascina, al contrario contribuisce a rafforzare il pregiudizio che non siamo in grado di sdoganare. Stiamo correndo il rischio di compromettere quanto di buono fatto fino ad oggi, con tentativi di ridurre la partecipazione cittadina e di ricondurre il percorso ad una logica di contrapposizione tra i candidati nella quale non si affrontano le questioni della quotidianità. Ancora oggi non ci è dato sapere quali siano i programmi dei candidati e quali le risposte ai temi fondamentali. Cosa diciamo sullo sviluppo della città, viabilità, sanità, futuro dei giovani?

Forse, quella nota introduttiva  “Ragionare sul futuro della città, ora e non domani” è  diventata necessaria proprio per questo, per fissare un tempo certo in cui le parole diventino azioni, cose, oggetti, ma più di tutto, ci fa intuire quanto per i giovani pd le parole rappresentino quelle emozioni che si  portano dentro, e ognuno potrà fermarsi all’angolo che preferisce, e riflettere su questi interrogativi, ricordando che a volte una scelta vuol dire migliorare, o rimanere fermi, ed altre volte può voler dire anche tornare indietro.

Sicuramente è “vietato deluderli”, i giovani.

I concorrenti alle primarie che chiederanno domenica prossima all’elettorato di riporre la fiducia con un gesto di democrazia individuando quale sarà il politico che si presenterà alle comunali del prossimo maggio sono Sandro Bartolomeo, Erminia Cicione, Ernesto Schiano, Maria Rita Manzo. La sfida avverrà tra i due candidati con il più alto numero di voti. Si potrà votare dalle ore 8 alle 20. Potranno votare coloro che sottoscriveranno l'appello al voto per il programma e la coalizione. I seggi saranno allestiti presso le seguenti sedi: Sala Falcone e Borsellino (ex Officina Culturale) piazzetta Municipio , Scuola Elementare Via Rubino, Scuola elementare Edmondo De Amicis (Mola), Scuola Elementare San Giulio, Scuola Media San Pietro, Scuola Elementare Gianola, Piazza Ricca (Maranola), Trivio, Castellonorato, Scuola Elementare Penitro.




ROMA, PENTALGIA A CINQUE STELLE: NO MARCIA, NO INTESA COL PD, NO AL TAGLIO DI TUTTI I BENEFIT

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Chiara Rai

Roma – La marcia dal Colosseo al Parlamento per i pentastellati è stata stroncata sul nascere. L'assemblea dei neoeletti ha bocciato a maggioranza la proposta. Il Pd, nonostante tutto ha continuato a corteggiare spudoratamente i grillini e qualcuno di loro, che in un primo momento è sembrato aperto al dialogo, dopo la seconda riunione a Roma, stavolta all’Eur, esce con le idee piuttosto chiare. Mentre il ventiseienne Catalano, eletto per la circoscrizione Lombardia e di professione disegnatore e progettista meccanico, nel pomeriggio ha detto “si può fare tutto, non ci sono vincoli”, sottolineando la necessità di fare un Governo per il bene del Paese, Vito Crimi, capogruppo al Senato gela ogni apertura: «Al presidente Napolitano chiederemo un governo del M5S. Se Napolitano accetta un governo 5 stelle deve accettare 20 punti di programma non un nome. Prima viene il programma, poi il nome». Non sono valsi a nulla gli ammiccamenti del Pd nelle ore precedenti. La senatrice Pd Puppato, sull’orlo di essere collettivamente criticata e ignara del pacchetto Crimi, ha lanciato l’idea di condividere un blog Pd /Movimento Cinque Stelle per ragionare insieme: non per accettare gli otto punti di Bersani come un vangelo, ma per trovare una intesa. Sta andando in scena una spersonalizzazione spaventosa del centrosinistra che stagna alle stalle mentre la scena è per ben altre stelle: si tenta di mettere in piedi un anno di governo ibrido e il bello è che gli ingredienti li abbiamo scelti noi elettori. La doccia fredda di Crimi, caso vuole, arriva coincidente con la twittata di messer Grillo: “Qualora ci fosse un voto di fiducia dei gruppi parlamentari del M5S a chi ha distrutto l'Italia, serenamente, mi ritirerò dalla politica”. Ma i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno fatto il punto sull'agenda politica della settimana che si apre e al momento sembrano escludere alzate di testa. Probabilmente le decisioni verranno pubblicate sul blog del loro mentore che assieme a Casaleggio non ha partecipato all’assemblea dei Grillini, ma si sa che i neo onorevoli hanno affidato all’ex comico le loro ambizioni e aspettative prima di buttarsi in questa grande ed emozionante esperienza. Un po’ come hanno fatto i circa 8 milioni di elettori con lui, Mentore genovese (anziché itacese) al quale si è affidato il futuro dell'Italia. Intanto le votazioni per decidere il nome del Presidente della Repubblica si eseguiranno online. Si è discusso, tra critiche e rigidità in merito a lasciar andare tutti i privilegi: i viaggi e spostamenti costano e i grillini sono disposti a rinunciare ma non a rimetterci di tasca loro. L’importante è che da 25 al mese di cui parlavano non si arrivi a contarne 10 mila per le spesucce extra che servono agli onorevoli pentastellati. L'auspicio è che la Nutella se l'acquistino con i dindi propri. I sacrifici i non onorevoli li hanno fatti abbastanza e adesso si attende l’inversione di rotta dal profondo dell’oasi del benessere.




CALCATA, CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CORSO DI RICONOSCIMENTO DELLE ERBE SPONTANEE

Redazione

Calcata – In molti attendevano il corso di riconoscimento delle erbe spontanee e adesso è realtà nel magnifico scenario di Calcata nel viterbese.

Il corso si svolgerà tra marzo e aprile 2013, presso la sede degli ufficio del Parco del Treja, nel palazzo Baronale dell’antico borgo di Calcata. L’obiettivo è quello di fornire informazioni di base per il riconoscimento di erbe spontanee commestibili ed officinali e il loro utilizzo in cucina e nella cura del corpo.Sono previsti quattro incontri in aula e tre uscite sul campo, lungo percorsi non lontani da Calcata.I docenti sono Salvatore Bozzo, medico omeopata. Franco De Santis, esperto di erbe spontanee commestibili; docente di Fitoalimurgia presso l'Accademia delle Arti Erboristiche di Roma. Marco Sarandrea, titolare dell'azienda “l'Orto del Centauro”, che produce medicamenti Fitoterapici: docente di Erboristeria tradizionale presso l'università La Sapienza di Roma.

Alla fine del corso è prevista una degustazione di piatti a base di erbe, cucinati dai partecipanti stessi. È prevista una quota di iscrizione di 40 euro, ridotta a 35 per due componenti dello stesso nucleo familiare. Per i ragazzi fino a 12 anni la partecipazione è gratuita.

Per informazioni rivolgersi al Parco allo 0761 587617 o inviare una mail a  corsoerbe2013@parcotreja.it, o al fax 0761 588951.




RIETI, GRANDE ATTESA PER LA MEZZA MARATONA: APPUNTAMENTO IL 25 APRILE

A. De M.

Rieti – Dopo quindici edizioni gestite da altra società, per questa sedicesima subentra nell’organizzazione il Forhans Team.

Logistica e percorso saranno simili a quelli della passata edizione:

ritrovo  allo stadio di Atletica di Rieti “ Raul Guidobaldi “, stadio dove viene effettuato il meeting di Rieti (2° meeting in Italia dopo il golden gala!); Rieti ha infatti un’ottima tradizione nell’atletica, tenuta viva anche dal fatto che è sede di allenamento della Forestale e delle Fiamme Azzurre (Andrew Howe e Carosi due tra gli atleti più conosciuti) e della CARIRI Rieti, società che cura molto i giovani talenti.

La mezza maratona di Rieti vuole inserirsi in questo contesto di grande tradizione colmando un piccolo vuoto, quello delle corse su strada dedicate anche agli amatori.

All’interno dello stadio saranno a disposizione docce e spogliatoi; sarà predisposto anche uno spazio per stand delle società.

Se la Maratona riparte con grande impulso, grande merito è anche  della nuova amministrazione Comunale, con il Sindaco Simone Petrangeli, l’assessore allo sport Alessandro Mezzetti e l’assessore  al turismo Diego di Paolo.

Percorso

Il Percorso è molto veloce, con una prima parte (5Km) che prevede un passaggio nel centro di Rieti, ed seconda parte nella piana reatina; altimetria vicina allo zero rende la gara ideale per tentare di  fare il tempo!!! L’arrivo è posto all’interno dello stadio di atletica: sembrerà l’arrivo della maratona olimpica.

Dedica

la manifestazione è intitolata a Mauro Mattucci, indimenticato atleta ed amico della città di Rieti.

La stra-cittadina: novità 2013

La stra-cittadina sarà la novità del 2013. Servirà ad avvicinare tutti coloro che amano correre e far sport ma non hanno allenamento, così come le famiglie ed i bambini.

La stra-cittadina permetterà anche di conoscere meglio la nuova pista ciclabile ed avrà scopo benefico: il ricavato sarà infatti devoluto al progetto Oltre Confine per la realizzazione di pozzi d’acqua nello stato del Malawui; il referente del progetto sarà Aldo De Michele.




FROSINONE, ATTIMI DI TERRORE: SI BLOCCA L'ASCENSORE INCLINATO CON CINQUE PERSONE DENTRO

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A. De M.

Frosinone – Attimi di terrore per cinque persone, tre adulti più un bambino e un neonato, rimaste bloccate all’interno dell’ascensore inclinato a Frosinone. Venti lunghi minuti di paura. A metterli in salvo i vigili del fuoco. E’ successo sabato pomeriggio nel capoluogo ciociaro, dopo soltanto sette giorni dalla riapertura dell’impianto che collega la parte bassa con quella alta della città. L’ascensore è stato fermo per svariati mesi a causa proprio della carenza dei requisiti di sicurezza. Ma dopo verifiche e sopralluoghi tecnici, ecco che l’ascensore è stato considerato idoneo a tornare al servizio della cittadinanza con tanto d’inaugurazione da parte del primo cittadino Nicola Ottaviani.  L’episodio è accaduto intorno alle 16, quando improvvisamente si è sentita saltare una corda e l’ascensore si è immediatamente bloccato così come le porte.  una corda ha ceduto e l’impianto si è fermato. Le porte si sono bloccate. Da subito è partito l’allarme ma le manovre di ripristino del guato non sono state semplici. I vigili del fuoco hanno impiegato circa venti per liberare i cinque malcapitati. Hanno aperto le porte e hanno fatto scendere le persone dalle scale di emergenza. Fortunatamente è stato un episodio a lieto fine, senza feriti. Domenica l’ascensore è tornato in piena funzione a seguito dell’intervento della ditta di manutenzione. ''L'ascensore inclinato – dicono dal Comune – si è bloccato temporaneamente a causa dell’attivazione di un dispositivo di sicurezza, che probabilmente aveva rilevato una variazione termica su una delle corde di trazione. Questi sono giorni di regolare rodaggio in quanto l’ascensore è stato rimesso in funzione da poco tempo e sono in corso una serie di verifiche sui nuovi dispositivi di cui è stato dotato l'ascensore”.




MONTALTO DI CASTRO, GIALLO MARCO VENTO: L'UOMO AVEVA AVUTO UN PRINCIPIO D'ISCHEMIA

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Alberto De Marchis

Montalto di Castro (Vt)Marco Vento, l’imprenditore originario di Montalto di Castro non stava bene. Prima della sua scomparsa, il giorno antecedente, scopre, a seguito di una Tac eseguita all’ospedale di Cisanello, di aver avuto un principio di ischemia e nonostante i sanitari gli consigliano il ricovero, Marco si rifiuta. L’uomo di 45 anni sparisce nel nulla l’8 marzo, dopo aver fatto visita alla moglie ricoverata nell’ospedale di Cisanello, in provincia di Pisa.

“Lo scomparso, il giorno prima – spiega in una nota la Prefettura di Pisa diretta da Francesco Tagliente – , a seguito di alcuni disturbi associati a mal di testa e fiacchezza alle gambe, aveva eseguito una tac presso l’ospedale di Cisanello, dalla quale era emerso un principio di ischemia ma, nonostante il parere contrario dei sanitari, aveva rifiutato il ricovero. Dopo aver normalmente pernottato in albergo – prosegue -, la mattina dell’8 marzo aveva fatto visita alla moglie e ricevuto una telefonata dal suocero, a seguito della quale, intorno alle ore 12 si sono perse le sue tracce”.

I carabinieri hanno ritrovato la sua auto aperta: una piazzola di sosta vicina al ponte delle Bocchette, sul fiume Arno, a circa 300 metri di distanza dall’ospedale in cui era ricoverata la moglie e dove egli stesso aveva eseguito la Tac. Si è trattato di suicidio o di un episodio di confusione che ne avrebbe decretato la scomparsa?

A dare l’allarme è stato il cognato di Vento che non avendolo visto rincasare si è preoccupato tanto da segnalare subito la scomparsa alle autorità.

Ieri mattina i sub dei vigili del fuoco di Livorno hanno perlustrato senza esito i fondali dell'Arno, nella zona del centro di Pisa.

Il prefetto Tagliente, ha attivato un'unità di crisi e ha informato dell'accaduto il prefetto Paola Basilone, commissario straordinario delle persone scomparse, e la prefettura di Viterbo. Non è escluso che l'uomo, dopo aver abbandonato la sua auto vicino al fiume nella zona del Ponte delle Bocchette, strada molto trafficata, possa avere avuto un malore con conseguente perdita di memoria e non sia dunque più in grado tornare a casa. Vento è di carnagione chiara, occhi marroni, capelli castani, stempiato, alto circa 1.74 per 87 chili di peso e al momento dell' allontanamento indossava una maglia a righe orizzontali celesti e rosse, una giacca con cappuccio marrone, jeans e scarpe da ginnastica marroni.

La responsabilità operativa delle attività di ricerca è stata affidata ai vigili del fuoco, ai quali faranno capo tutte le unità delle forze dell'ordine, della protezione civile e del volontariato.

La moglie di Vento è tornata a casa, pare che non ci fossero problemi di coppia o economici. Vento ha una impresa agricola a Capalbio. Tagliente ha rinnovato l’appello di segnalare qualsiasi particolare al 115, qualora qualcuno individui l’uomo da qualche parte.




ROMA CASILINO: BOTTE, URLA E CONTINUE AGGRESSIONI DI UN FRATELLO A SUA SORELLA PER AVERE I SOLDI DELLA MADRE

Redazione

Roma – L’ennesima lite e le minacce. Successivamente le urla e le botte.

Una storia che ormai si protraeva da anni ed ha avuto fine con l’intervento della Polizia, chiamata poco prima dalla sorella in lacrime dopo l’ultima aggressione subita dal fratello.

Quando l’equipaggio della volante è intervenuto in un’abitazione di via Ferruccio Mengaroni nel quartiere Casilino, ieri sera poco prima delle nove, dopo una segnalazione al 113 di una lite in abitazione , si è trovato ad affrontare una situazione ben diversa.

La donna 48enne, autrice della chiamata al 113, era ancora in lacrime e terrorizzata sulle scale del palazzo del proprio appartamento. Tanto che, alla vista degli agenti ha cercato rifugio dietro di essi.

Dapprima rassicurata, gli agenti hanno raccolto le prime informazioni dalla donna, la quale ha mostrato i segni delle percosse subite al volto ed alcuni tagli provocati con un coltello al braccio, aggiungendo loro che il responsabile di tali ferite, suo fratello, si trovava ancora all’interno dell’abitazione.

Gli agenti sono così entrati in casa trovandosi davanti l’uomo il quale, palesemente infastidito dalla loro presenza, ha tentato a quel punto di uscire ma è stato subito trattenuto per verificare quanto stesse accadendo.

All’interno, oltre l’uomo, la madre dei due, ammalata e allettata la quale necessita di cure continue e delle quali si occupa quotidianamente la figlia.

Dagli agenti è stato trovato il coltello da cucina con il quale era stata aggredita la donna che, subito dopo, ha mostrato loro anche la mazza da baseball usata dal fratello nel pomeriggio, nel corso di un’altra aggressione talmente violenta da richiedere anche in tale circostanza l’intervento della Polizia ed il trasporto in ambulanza della donna presso l’ospedale Villa Irma, dove era stata medicata e dimessa con una prognosi di dieci giorni per trauma cranico e ferita da taglio ad un avambraccio, ma nonostante ciò, al suo rientro a casa, il fratello l’aveva nuovamente picchiata e minacciata di morte.

La donna, ormai tranquillizzata dalla presenza dei poliziotti, è in tal modo riuscita a rompere il ‘muro’ di angherie alle quali da tempo era sottoposta ‘confessando’ loro che la sua storia di maltrattamenti da parte del fratello andava avanti ormai da anni, durante i quali diversi sono stati gli interventi da parte di Polizia e  Carabinieri in quanto più volte si sono verificate situazioni di liti e aggressioni da parte dell’uomo, P.M. di 49 anni,  arrivato anche a minacciare di morte la sorella se non gli avesse consegnato i soldi della pensione della madre.

Condotto presso gli uffici del  Commissariato di ‘Casilino Nuovo’, al termine delle indagini, P.M. è stato tratto in arresto per minacce, lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia ed estorsione.




ROMA, DAL COLOSSEO MARCIA SUL PARLAMENTO PER I PENTASTELLATI

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Chiara Rai

Una vera e propria presa del Parlamento da parte dei neo onorevoli in tuta pentastelle. Centosessantatre giovani e forti pronti a conquistare Palazzo Madama il 15 marzo in occasione della prima seduta di Parlamento. Dal Colosseo marceranno fino alla sede delle due camere con il popolo a fargli da scorta, gli stessi oppure qualcuno in più che di recente hanno fatto anche il giretto turistico in Parlamento. Una “marcia su Roma” annunciata dal neo deputato Simone Vignaroli durante una conferenza di attivisti del movimento nella Capitale. Sembra la storia magistralmente raccontata in "Totò, Peppino e la malafemmina" nella quale i fratelli Caponi, arrivati a Milano, si coprono con dei cappotti di pelliccia convinti di trovare una città molto fredda. I grillini in queste ore si messaggiano ad intermittenza, parlano sul socialnetwork per cercare alloggi a Roma. Una mobilitazione di massa, una conquista della Polis che più di qualcuno si augura sia “genuina”.

Anche questa volta saranno distribuiti tra amici, conoscenti e compagni di movimento, oppure in breakfast e foresterie. Il capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, facendosi anche portavoce del capogruppo al Senato Vito Crimi esorta gli studenti a trovare il modo di trasferirsi a Roma per presenziare in Parlamento senza però trascurare i loro studi. Di fumo se ne è visto in abbondanza finora. Ma per la fine di marzo il gioco si sarà fatto duro e gli italiani si aspettano azioni concrete oltre alle gite fuoriporta.




BERSANI CORTEGGIA GRILLO E VENDOLA PIGLIA BARACCA E BURATTINI E TORNA IN PUGLIA

Emanuel Galea

Una storia particolare, con un luogo e un tempo che sembrano sfuggir di mano ogni volta che pare di averli presi. Una storia con tre protagonisti, storia di alleanze, di compromessi, di scouting e di slittamenti di deputati da una sponda all’altra.

Questa è la storia di un segretario di partito, di un vincitore sconfitto sull’orlo di una crisi di nervi, corteggia follemente  l’avversario Cinque Stelle. Vistosi rifiutato, convoca il Direttivo Nazionale, incassa un mandato chiaro per andare avanti e stranamente,  dal programma di otto punti si materializzano tanti punti, colore M5S. Argomenti che ieri la stampa ignorava, oggi si possono leggere, anche se in lettere minuscole ed in una forma molto fumosa e generica. Sono tanti argomenti scritti in politichese, senza specifica di tempi, modi e luoghi.

Emerge un PD diviso in quattro frange. PD in rotta di collisione. E’ un PD che ci fa ricordare la “Balena Bianca” prima della sua implosione.

Sarà pure una coincidenza, ma proprio oggi, su un quotidiano nazionale si legge che Nichi Vendola ha dovuto decidere se voltare pagina o rimanere nella sua terra. Piuttosto che partecipare a un rapido trasloco a Roma per un futuro incerto, ha optato per restare in Puglia a governare la Regione. Forse ad accellerare la sua scelta è stata la protesta nei suoi confronti da parte dei componenti di Pdl e di centrodestra pugliesi. Questi hanno occupato l'aula del Consiglio Regionale e hanno stilato la lista dei turni per occuparla anche di notte.  Il Presidente della Regione Puglia viene additato dagli eletti dei gruppi di centrodestra a causa della sua continua assenza dalla Regione e lo hanno richiamato ai suoi impegni nazionali con Sel.

Il secondo nostro personaggio è una specie d’Araba Fenice, rinato dalle proprie ceneri, oggi un “dead man walking”. Nato al gran pubblico a testa di un movimento di grandi speranze, guidò alla vittoria alleanze di partiti semi cotti che oggi sono si squagliati come neve al sole.

Chiude il cast dei protagonisti che muovono la scena politica attuale, un movimento in ebollizione che sta rovinando i sonni di molti, un fiume carsico, che scorre sotterraneo e sta  riemergendo con forza in superficie, tracimando partiti e luoghi comuni, dissacrando la stampa locale, beffeggiando cronisti e giornalisti, serpeggia impetuoso verso la presa della Bastiglia.

Questi scostamenti non dispiacciono per niente a Monti e gli fanno ben sperare in un ritorno di fiamma di Bersani. Non sono lontani i giorni, quando Pierluigi sosteneva, a tutto patatrac, il professore bocconiano. Liberato dal terzo incomodo, con Vendola occupatissimo in Puglia, tra PD e la Lista Civica Monti può rinascere la fiamma e riprendere il dialogo.

Il terremoto M5S si è sentito in casa Fli. Nella loro ultima riunione ci sono stati più polemiche che voti, più colonnelli che elettori. Nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sulla tragica vicenda del leader politico di Fli.

 Fli si scioglie – forse si – forse no – probabile – può darsi che si confluisca in un altro soggetto politico o forse no. Dopo la sparizione di Fli  nell'urna,  c'è l'agonia delle estenuanti riunioni di partito che decidono di non decidere.

Le urne hanno penalizzato anche il partito dell’ex magistrato DiPietro. L'Idv si trova nella bufera.  Il partito è uscito con le ossa rotte dall’esperienza di Rivoluzione civile.  Domenica c’è stato l'esecutivo nazionale. Il segretario ha ribadito che  “il partito deve andare avanti”. Il consigliere invece, avrebbe risposto che lo scioglimento sarebbe la scelta più coraggiosa e lungimirante. Secondo Dottorini lo scioglimento dell’Idv dovrebbe servire per "mettersi a disposizione di un reale progetto di cambiamento".

Casini sul banco degli imputati è accusato di aver fatto affondare l'Udc. Neppure potranno essere chieste le sue dimissioni dato che Pier Ferdinando non ricopre alcuna carica (il segretario è Cesa e il presidente è Buttiglione). Inizierà probabilmente l’azzeramento dei vertici del partito. Anche dall’Udc si guarda alla creazione di un nuovo Polo per i moderati

Intanto, mentre questi signori architettano poli e movimenti, il fiume carsico della protesta s’ingrossa. Oggi giocano a rimpiattino cercando i responsabili, incuranti che il fiume può straripare da un momento all'altro. Allora nessuno potrà più esimersi dalla propria responsabilità.

Corrono tempi difficili ma se ne possono prevedere di peggiori.

Intanto, i partiti rimasti sulla scena politica, Non hanno imparato ancora la lezione. Sfidano la gente e non rinunciano a quanto, in vent'anni, si sono prepotentemente auto – concessi.

Sarebbe lecito domandarsi, anche se forse la domanda possa sembrare ingenua: se questi partiti dovessero sciogliersi, che fine farebbero i loro patrimonio?  Si parla di beni mobili ed immobili ed in certi casi anche d’altri ingenti investimenti. Si sta parlando di somme non indifferenti.  Sarebbe interessante saperne di più .

Dall’alto del Colle il “Saggio Anziano” osserva, medita e aspetta. La notte dovrebbe portare consiglio. Questa notte buia del 2013, una notte piena di fitta nebbia, lo dice anche lui,  ha da passare. La sua saggezza ci farà attraversare il guado. Quello che fa stare in ansia è che appena il Vecchio lascia il Colle, i soliti topi ritorneranno a ballare i loro vecchi e sporchi  motivi.