VITERBO COMUNALI: E' BAGARRE POLITICA PER I SOSTEGNI AL CANDIDATO MICHELINI

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Alberto De Marchis

Viterbo – La campagna elettorale per le prossime elezioni comunali di Viterbo è già entrata nel vivo. A far scoppiare la miccia le parole del neo consigliere regionale eletto nel listino di Zingaretti Riccardo Valentini il quale sostanzialmente avrebbe attribuito al candidato sindaco di centrosinistra Leonardo Michelini i consensi, in termini elettorali, dell'Università degli studi della Tuscia. Dura a proposito la nota del Pdl di Viterbo che commenta così le parole del neo consigliere della Regione Lazio.

NEMI CASO PRO LOCO, INSIEME PER NEMI: "DA PRO LOCO A PRO – BERTUCCI"

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Redazione

Nemi (RM) – sul caso "nuova Pro Loco a Nemi" interviene "Insieme per Nemi" con una nota pervenuta alla nostra redazione.

Riceviamo e Pubblichiamo

Caro direttore, se la notizia sulla presunta assemblea per pochi dove si è eletto un nuovo direttivo Pro Loco senza avvisare tutti gli iscritti dovesse corrispondere a verità, i cittadini di Nemi avrebbero la prova, l’ennesima, di un tentativo palese di mettere le mani sulla città da parte della “brigata Bertucci” che tenta di riempire ogni spazio disponibile. Una vera e propria piovra che allunga i propri tentacoli ovunque.

Ora tocca alla Pro Loco nata a suo tempo “per il bene di Nemi”, quando veramente ci si credeva. Venne fondata nei primi anni 2000, chiamando a raccolta tutte le Associazioni operanti sul territorio, nessuna esclusa, insieme a tutte le forze politiche ed ai cittadini di buona volontà.

Il notaio incaricato, venne in Comune e nella Sala Consiliare venne redatto e sottoscritto l’atto costitutivo ed i soci fondatori dotarono la neonata Associazione di uno statuto, tutt’ora vigente, che la “brigata Bertucci" ha calpestato senza ritegno. La Pro Loco è dei cittadini e non di pochi carbonari congiurati che l’hanno trasformata in “Pro – Bertucci” senza pudore alcuno. La denominazione Pro Loco indica la chiara intenzione di operare in favore di un territorio ed il rischio, ora, è che diventi operativa soltanto in favore di qualcuno.

I cittadini di Nemi, ma è solo l’ultimo esempio in ordine temporale, hanno assistito alla performance di Bertucci consistita nel manifesto con il quale il Sindaco invitava alla “rottura dell’uovo di Pasqua”, utilizzando il logo della propria lista elettorale. Eppure, questo uovo è stato acquistato con i soldi di tutti i cittadini, come risulta dagli impegni di spesa del Comune. E’ talmente ovvio che si fa fatica anche a commentare siffatti eventi. Solo la protervia, l’arroganza, l’ignoranza e lo spirito predatorio di questa “brigata Brancaleone” consentono di calpestare questi principi.

A quante rotture di….uova di Pasqua dovranno assistere ancora i cittadini? Quali saranno i compiti e le più che probabili derive della neonata "Pro –Bertucci" (ex Pro Loco di Nemi)?

Una cosa è certa: noi non ci arrenderemo e faremo di tutto per combattere un degrado che ormai ha investito ogni aspetto della vita di Nemi, invasa da cialtroni e ciarlatani.

Mala tempora currunt caro direttore, grazie per l’ospitalità

Insieme per Nemi

 

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MENTRE BERSANI "GIOCA A MELINA" RENZI GLI SUGGERISCE LA RICETTA ANTIUMILIAZIONE

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Chiara Rai

L’avevamo detto e continuiamo a dirlo, al Pd serve Renzi che piaccia o no, che sia considerato filo berlusconiano (voce messa in giro ad hoc) o no.

Renzi ha le idee chiare mentre Bersani ha elemosinato senza vergogna consensi dai Cinque Stelle che gli hanno dato picche e continuano ad umiliarlo.

Berlusconi ha preso 10 milioni di voti e Renzi ritiene, in questa fase così delicata per il Paese, che bisogna trattarlo non da “impresentabile” come ha decretato la buona Annunziata ma da interlocutore per mettere a punto le riforme necessarie e tornare al voto. Renzi dice: “in sei mesi una nuova legge elettorale, trasformare il Senato in una camera delle autonomie con rappresentanti di Regioni e Comuni, abolire le province e il finanziamento pubblico ai partiti, sburocratizzare la pubblica amministrazione e fare un “piano per il lavoro” senza stare a fare i funamboli su doppi binari fumosi e inconcludenti aspettando che il nuovo uomo del Colle gli riaffidi le flebili redini. Caro Pierluigi il “bischeraccio” ti ha fatto la lezioncina anche se in realtà, di facciata, non vorrebbe fartela. Ma come è possibile che pur essendo stato investito dell’incarico “perlustrativo” da Napolitano sei riuscito a portare un pugno di mosche e una ripresa streaming con Crimi & Co che ti hanno guardato come un Ufo, ridicolizzandoti via web?

Bersani sarebbe meglio tu ti dimettessi per come hai gestito il tuo essere arrivato primo senza aver vinto. Il ghepardo non solo ti ha scuoiato ma anche reso ridicolo ed ha acquistato la credibilità perduta. E non credo che se ci fosse stato Renzi al tuo posto il Cavaliere avrebbe fatto questa strage di consensi guadagnando circa due punti percentuali in pochi giorni, dopo il tuo show. Il quadro è molto chiaro gli pseudo tecnici hanno le ore contate, Bersani ha fallito e i Cinque Stelle stanno sgocciolando consensi da tutte le parti, basta vedere i Comuni che amministrano, dove i governanti grillini vanno sì in giro coi mezzi pubblici ma hanno comunque dovuto pescare nelle tasche dei cittadini per fare cassa. Altro che microcredito, nulla è cambiato ed è inutile che Mister Grillo continui a denigrare la stampa che non si prostra ai suoi piedi.Renzi premier, il prima possibile.

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ANGUILLARA, SI E' DIMESSO L'ASSESSORE AL BILANCIO DI GIOIA

Redazione

Anguillara (RM) – Si è appena dimesso l'assessore al Bilancio e Manutenzioni del Comune di Anguillara Nicola Antonio Di Gioia, 52 anni di professione Architetto e candidato nel 2009 alla carica di sindaco con la Lista Civica "Di Gioia per Anguillara, già membro di diverse commissioni comunali. Sentito Di Gioia, motiva le sue dimissioni in questo modo: "motivazione strettamente personale – dice senza esitazione l'ormai ex assessore al Bilancio del Comune di Anguillara Di Gioia –  ne per motivi politici ne per altri oscuri problemi di cui molti già chiacchierano ma esclusivamente mi sono dimesso per motivi legati alla mia salute".

Intanto il Capogruppo per Anguillara Sergio Manciuria Udc commenta così l'atto di Di Gioia: "Le dimissioni dell'Assessore Di Gioia – dice Manciuria –  sinceramente non ci sorprendono alla luce di quanto era emerso nel passaggio di deleghe nel Consiglio Comunale del 31 Gennaio con la presunta incompatibilità all' art.78 del Dlgs 267/2000. Prima di esprimere un giudizio politico vogliamo leggere le motivazioni contenute nella lettera protocollata e se confermate le indiscrezioni giornalistiche sullo stato di salute siamo umanamente vicino all'uomo. Notiamo comunque delle coincidenze che approfondiremo e che lasciano preludere ad una profonda spaccatura nella maggioranza nonostante le parole di Pizzorno : prima l'esautoramento dell'Arch. Carucci dalla gestione della gara sugli impianti di dearsinificazione (passata all'Urbanistica) e ora l'allontanamento "volontario" dell'Assessore. L'emergenza arsenico sembra il filo conduttore, tema che quest'Amministrazione sta conducendo con superficialità e in maniera deprecabile e per i quali esiste un solo responsabile : il Sindaco. Auguriamo ad Antonio una pronta ripresa anche se nel ruolo assessorile ha deluso ogni aspettativa considerato lo stato di manutenzione delle strade e di tutte le opere pubbliche rimaste al palo (piscina,anguillara-cesano,dearsinificatori)".




NEMI, STANOTTE UNA FRANA SULLA VIA NEMORENSE

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Angelo Parca

Nemi (RM) – Alle 3 di notte di giovedì 4 marzo si è verificata una frana su via Nemorense, a pochi metri da piazza Roma e dalla chiesa del Crocefisso, proprio nei pressi dell’area posta sotto sequestro ad ottobre del 2012, quando i Carabinieri di Nemi  hanno messo i sigilli alle opere  murarie realizzate nel complesso immobiliare che domina piazza Roma in via Nemorense. Lì c’è un lungo muro realizzato per contenere i movimenti franosi che si sono verificati negli anni passati e che continuano a verificarsi. Anni di lavori da parte della Provincia e con l’ausilio del Comune dopo la grande frana del 2008 che ha reso inagibile metà carreggiata costringendo le auto a senso unico. Adesso, probabilmente, la Provincia interverrà sull’arteria e deciderà se ripristinare o meno il senso unico alternato in attesa che venga nuovamente rimessa in sicurezza la parte boscata oggetto di frana. Fortunatamente l’alberatura franata, si è fermata al muro di contenimento che da anni giace incompiuto.

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ROCCA DI PAPA, CRISI CENTRO EQUESTRE FEDERALE: SI LAVORA ALLA RINASCITA

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Redazione

Rocca di Papa (RM) – Si è svolto con successo l’incontro tra il sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia e la presidentessa della FISE Antonella Dallari, circa il futuro del Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, che segue quello avuto con il presidente regionale del Coni Riccardo Viola.

“Apprendo con piacere lo stanziamento di un finanziamento da parte del Comitato olimpico nazionale per effettuare i primi interventi di riqualificazione sulle strutture – dichiara il primo cittadino – e l’intento di iniziare un percorso di rilancio e riqualificazione del polo sportivo roccheggiano, che vanta trascorsi d’eccellenza nel mondo dell’equitazione”.

Sulla scia dell’allarme lanciato in merito all’instabilità occupazionale dei dipendenti, e in seguito alla recente nomina del nuovo presidente del Coni Giovanni Malagò, sono in programma ulteriori incontri che mirano a porre le basi per un nuovo percorso di sviluppo, che riporti il Centro equestre federale ai fasti di un tempo.

Dalle Olimpiadi del 1960, i più importanti nomi dell’equitazione nazionali e internazionali hanno gareggiato sugli splendidi percorsi naturalistici del centro ippico di Rocca di Papa.

“E’ giunto il momento di fare squadra – continua il primo cittadino -. E’ opportuno che il Coni, insieme al Comune e la Regione Lazio, individuino al più presto il modo di poter sfruttare a pieno le potenzialità del Centro equestre, con i suoi 145 ettari di colline e distese verdi, rilanciando da un lato  l’allevamento e le discipline del cavallo, e dall’altro aprendo alle altre federazioni che già oggi trovano nel Cef una location ideale per gare  e competizioni a livello nazionale, come la mountain-bike, l’atletica e persino il tiro con l’arco.

La nostra priorità, oltre alla stabilizzazione del personale, è quella di ridare lustro a una risorsa sportiva fondamentale per il territorio, obiettivo per cui abbiamo sempre mostrato piena disponibilità. Mi farò promotore, inoltre, di un tavolo dei sindaci del comprensorio, perché siano anch’essi protagonisti di un progetto di sviluppo condiviso, che veda nel Centro equestre federale l’elemento trainante, con risvolti fondamentali sia in termini occupazionali che turistici”.




FROSINONE TELECOM: NO ALLA CHIUSURA DELLA SEDE NEL FRUSINATE

Redazione

Frosinone – In tempi di crisi economica, anche Telecom taglia le proprio sedi, a rischio quella del Frusinate.  “La priorità è la tutela dei livelli occupazionali e il mantenimento della sede nel capoluogo per evitare lo smantellamento dei servizi presenti sul territorio”.

Così il Senatore Francesco Scalia interviene a sostegno dei lavoratori del 187 di Frosinone dopo la presentazione del piano di riordino aziendale Telecom che prevede la chiusura di 40 sedi provinciali, tra cui quella di Frosinone.

“Non possiamo accettare – continua Scalia – questa logica di tagli indiscriminati che, con la chiusura della sede di via Valle Fioretta, provocherà la perdita di 40 posti di lavoro. A Frosinone le operatrici sono per la maggior parte donne e non si può proporre loro un trasferimento nella capitale o il telelavoro in quanto tale ipotesi non tiene conto delle loro esigenze di gestione familiare.

Trovo molto più condivisibile la proposta delle organizzazioni sindacali su un trasferimento del servizio in uno stabile diverso che comporterebbe una effettiva riduzione dei costi d’affitto”.

“E’ necessario – conclude Scalia – ricercare ogni possibile soluzione che possa evitare l’ennesima chiusura nel nostro territorio. Bene l’impegno del Prefetto ma è indispensabile che anche la Provincia e la Regione si attivino  presso i vertici aziendali convocando con urgenza un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per mediare in questa difficile vertenza”.




ROMA CASILINO, IN MANETTE RUMENO PER TENTATO OMICIDIO

Redazione

Roma – E’ stato chiuso con provvedimento del Questore di Roma il bar di via Acquaroni, teatro dell’omicidio avvenuto la sera del 30 marzo scorso.

Provvedimento, quest’ultimo, attuato nell’ambito di controlli straordinari del territorio svolti nella giornata di ieri dagli agenti della Questura nella zona del Casilino ed in particolare a Tor Bella Monaca.

Effettuati posti di controllo, perquisizioni e controlli amministrativi; oltre alla chiusura dell’esercizio commerciale – eseguita ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S. – sono state 2 le persone arrestate ed una quella denunciata; sequestrati, inoltre, 3 videopoker e 20 grammi di hashish.

Controllate complessivamente 110 persone – 16 delle quali straniere – e 48 veicoli; 12 inoltre le persone sottoposte al regime degli arresti domiciliari a controllo.

Ad “operare”, oltre agli agenti dei Commissariati Casilino e Prenestino e del Reparto Volanti, sono stati anche gli uomini della Squadra Mobile, della Divisione Amministrativa e del Reparto Prevenzione Crimine, con il supporto del Reparto Cinofili.

Il primo a finire in manette è stato un 32enne rumeno, che dovrà rispondere di tentato omicidio e di resistenza a pubblico ufficiale.

Le pattuglie della Polizia presenti in zona nel pomeriggio di ieri, sono state inviate dalla Sala Operativa della Questura in via Degas, dove era stata segnalata una persona accoltellata.

Giunti sul posto, dopo aver soccorso un 50enne rumeno colpito all’addome con un coltello, hanno subito iniziato ad acquisire gli elementi per cercare di risalire all’autore dell’aggressione.

Apprese le descrizioni dell’uomo, è immediatamente scattata una “battuta” in zona da parte delle pattuglie del Reparto Volanti.

Percorrendo alcune vie limitrofe, gli agenti si sono imbattuti in un uomo perfettamente corrispondente alle descrizioni dei testimoni, che alla loro vista ha palesemente aumentato l’andatura, cercando di dileguarsi.

Bloccato con non poca difficoltà dai poliziotti, una volta perquisito è stato trovato in possesso di  un coltello, ancora insanguinato, nascosto in una scarpa.

Dopo averlo condotto presso il Commissariato Casilino, grazie all’ascolto di alcuni testimoni i poliziotti sono stati in grado di ricostruire l’accaduto, accertando che tutto era  nato da una banale lite tra il ferito e il suo aggressore, iniziata con la richiesta di una sigaretta.

Dalle parole si era passati ai “fatti” e quindi all’accoltellamento del 50enne.

Identificato per L.V., è stato accompagnato negli uffici e arrestato; dovrà rispondere per i reati di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale.

Altro arresto è stato effettuato in via Casilina.

L’allarme scattato presso un negozio di materiale elettrico ha messo in allerta il proprietario che, trovandosi nei pressi, si è recato presso l’esercizio commerciale.

L’uomo, accingendosi ad entrare all’interno, ha sentito dei rumori sospetti ed ha  avvisato il “113”.

Le Volanti – inviate sul posto dalla Sala Operativa della Questura – hanno effettuato un sopralluogo all’interno scovando un uomo che, dopo essersi introdotto nel reparto cavi del negozio, stava “portando via” una matassa di quasi 100 metri di cavo elettrico in rame, del peso di oltre 40 kg.

L’uomo, identificato per O.V., di nazionalità rumena, è stato arrestato per furto aggravato, mentre il materiale rubato è stato successivamente riconsegnato al proprietario.

I controlli amministrativi – effettuati presso 6 diversi esercizi pubblici – hanno inoltre portato al sequestro di 3 videopoker; le slot erano in funzione all’interno di un bar nella zona di Torre Angela, ma non conformi con le vigenti normative che regolano il settore.

Il titolare, un cittadino albanese, è stato denunciato e sanzionato per 8.000 euro.

Controllati anche 2 “compro oro” per i quali ne è stata richiesta la sospensione; sanzionati per le  irregolarità riscontrate i due titolari per complessivi 2.000 euro.

 




NEMI, ELEZIONI DIRETTIVO PRO LOCO: MARINELLI CHIEDE SPIEGAZIONI

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C.R.

Nemi (RM) – Cambiato il direttivo della Pro Loco di Nemi in maniera fulminea? Pare di sì. Secondo la testimonianza dell’esponente Sel di Nemi Azzurra Marinelli, proprio questo pomeriggio, tre marzo 2013, si sarebbe tenuta una assemblea presso l'aula Consiliare del Comune di Nemi con all’ordine del giorno il rinnovo del consiglio direttivo. Secondo quanto si apprende, gli iscritti, quasi un centinaio, non sarebbero stati tutti convocati. Solo una manciata di iscritti sarebbero venuti a conoscenza dell’assemblea. Marinelli, tra i soci fondatori della Pro Loco nemese ad esempio non ha avuto alcuna notizia ne tramite lettera, come si converrebbe e, neppure ha notato manifesti o comunicazioni informali tali da permetterle di partecipare alla presunta elezione del direttivo. Forse sarebbe stato onere del presidente dimissionario avvertire gli iscritti? Tra i nuovi componenti del direttivo, secondo Marinelli, ci sarbbero Siro Ricci, Anna Beccia, Pietro Pazienza, Federica Cavaterra, Brecciaroli. Ancora non si conosce il nome del nuovo presidente, che prenderebbe il posto di Paola Bottacchiari. “Vorrei con esattezza – dice Azzurra Marinelli – conoscere i nuovi componenti del direttivo e inoltre vorrei sapere in quale maniera si è svolta la procedura di rinnovo del direttivo, alla cui assemblea non sono stata convocata”. Marinelli spiega che secondo regola possono far parte del direttivo gli iscritti da almeno sei mesi e tra i nomi che le sono pervenuti a conoscenza potrebbero essere annoverati alcuni soggetti freschi di iscrizione. “Ogni anno – dice Azzurra – rinnovo la tessera di iscrizione per un importo di circa 20 euro. Dunque in quanto iscritta intendo verificare la legittimità dell’operazione e vorrei delle spiegazioni in merito alla mancata convocazione”. Dunque un nodo tutto da sciogliere e se davvero si fosse insediato un nuovo direttivo in Pro Loco, probabilmente più di qualcuno farà sentire la sua voce.




LANUVIO, UNA SECCHIATA DI VERNICE AL PORTICO DEGLI ANTONINI

A.D.M.


Lanuvio (RM) – Lo storico portico degli Antonini di Lanuvio è stato preda di deturpazioni da parte di vandali tutt'ora ignoti. L'opera è salva per miracolo. Il Protico, appena riportato a nuova luce dall'amministrazione comunale, è stato completamente imbrattato con una abbondante secchiata di vernice: "Delinquenti, vigliacchi, nemici dell'intera collettività – parole dure e di condanna da parte del sindaco Luigi Galieti e dell'assessore Andrea Volpi – quando ci hanno avvertito stamattina all'alba noi e il direttore del Museo, Luca Attenni, ci siamo subito attivati per ridurre al minimo i danni a quello che è un sito dal valore inestimabile che stiamo faticosamente rivalorizzando dal punto di vista archeologico e turistico". Fortunatamente sono subito intervenuti gli operai specializzati evitando che la vernice macchiasse indelebilmente l'intero basamento del sito, ora si spera che le telecamere di sorveglianza possano dare un volto agli autori di tale scempio.E intanto l'amministrazione fa la parte del leone:"non hanno deturpato irrimediabilmente l'immagine del paese".

 




GROTTAFERRATA RIFIUTI CRISI AIMERI, L'AMMINISTRAZIONE MORI RISOLVE IL CONTRATTO

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Redazione

 Grottaferrata (RM) – Alla luce dell’interruzione del servizio posto in essere per l’inadempienza dalla società AIMERI, l’amministrazione comunale di Grottaferrata,Castelli Romani, sta agendo per la risoluzione contrattuale con la stessa e l’individuazione di un altro soggetto da incaricare per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, soggetto che entro le prossime 72 ore sarà in grado di garantire il rientro alla normalità.

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