TUSCIA: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CONVEGNO NAZIONALE “NUOVE PROSPETTIVE NELLE MALATTIE RESPIRATORIE”

Luca Pagni

Viterbo – L'obiettivo è mantenere una tradizione di incontri biennali su argomenti attuali di Pneumologia, di Allergologia e di Medicina del Lavoro. Patrizia Scavalli ci spiega che questa IV edizione si prefigge lo scopo di affrontare le principali tematiche riguardanti le patologie respiratorie in un contesto sanitario che sta rapidamente cambiando e che deve rispondere a mutate esigenze assistenziali, che oggi sono quelle tipiche delle società avanzate quali soprattutto la cronicità, l’invecchiamento della popolazione, l’inquinamento ambientale, la globalizzazione. Tutto questo in un grave momento di crisi economica per il nostro paese in cui il Servizio Sanitario Nazionale ed in particolare quello della Regione Lazio devono fare i conti con la “spending review” vale a dire carenza di personale, tagli alla spesa Sanitaria, a fronte invece di un aumentato bisogno di assistenza. La necessità quindi di un migliore utilizzo delle risorse, esaminando nuovi modelli assistenziali come l’integrazione ospedale territorio, l’assistenza domiciliare e la telemedicina è ormai evidente a tutti. Nella provincia di Viterbo vi è una prevalenza di malattie respiratorie che si avvicina molto alla media nazionale sia per motivi epidemiologici, climatici e geografici (sono infatti la prima causa di ricovero ospedaliero), che socioeconomici. Le mutate condizioni demografiche dell’Italia ed i flussi migratori degli ultimi anni hanno portato ad una trasformazione anche del panorama sanitario. Gli effetti dell’inquinamento e le infezioni respiratorie emergenti sono oggi un problema di salute pubblica che la classe medica deve tenere presente, specie quando ad esserne colpiti sono le fasce deboli della popolazione. Mutato altresì il panorama del mondo del lavoro: mentre ancora alto è il numero di malattie respiratorie professionali (silicosi ma anche asbestosi) nel Distretto Industriale di Civita Castellana, importanti oggi sono diventati gli effetti delle nuove sostanze utilizzate in agricoltura, responsabili dell’aumento di malattie respiratorie allergiche o da pesticidi, o di nuove sostanze introdotte nel ciclo produttivo industriale. Saranno discussi anche argomenti emergenti quali le patologie legate ai disturbi del sonno, come la sonnolenza diurna, una delle più frequenti conseguenze dell’OSA, alla guida di autoveicoli. La città di Viterbo è stata scelta ancora una volta per questa edizione del Convegno Nazionale per la necessità di presentare gli argomenti delle malattie respiratorie ad una cerchia sempre più ampia di operatori che sono accomunati da interesse scientifico e da finalità di prevenzione e di educazione sanitaria e che si prefiggono lo scopo di diffondere, soprattutto fra i giovani, nel mondo della scuola e del lavoro, la conoscenza dei rischi per la salute causati dall’abitudine al fumo e dall’inquinamento nelle società dallo stile di vita occidentale. La prestigiosa e solenne sede del Palazzo dei Papi sarà la cornice di questo Convegno, che sarà rivolto ai medici, al personale sanitario infermieristico, ai tecnici di fisiopatologia respiratoria, ai fisioterapisti attraverso la partecipazione alle sessioni scientifiche ai dibattiti ed alle tavole Rotonde. La partecipazione di numerosi relatori fra i più esperti della materia, provenienti da tutta Italia, garantiranno l’alto contenuto scientifico della manifestazione.  Domani venerdì 24 maggio 2013 saranno trattate tematiche delicate ed importanti anche per la salvaguardia della natura e della salubrità dell’aria. Si parlerà infatti della correlazione tra malattie respiratorie ed  inquinamento indoor/ outdoor.
Nella trattazione del tema “Inquinamento industriale ed effetti sulla popolazione generale: i dati più recenti”, il Prof. Francesco Forastiere, del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazioesperto di inquinamento atmosferico e salute, verrà sollecitato dall’imprenditore agricolo bassanese Carlo Leoni, il cui papà soffre di enfisema polmonare ed abita a ridosso della Tuscia Prefabricati ad illustrare tutti i potenziali rischi alla salute ed all’ambiente, con i possibili interventi di prevenzione, qualora a Bassano Romano (VT) si autorizzasse un’attività industriale per la realizzazione di conglomerati cementizi in CLS dove al posto della sabbia si potrebbero utilizzare ceneri sottili e pesanti, scorie e rifiuti pericolosi derivanti dalle centrali termo elettrice ed a carbone di Civitavecchia contro l’utilizzo delle quali si sono già espressi diversi consigli comunali del Lazio.
Il prossimo venerdì 7 giugno 2013 si terrà una diretta RAI TV di “Buongiorno Regione” da Bassano Romano per dare voce a quanti chiedono a gran voce di scongiurare il DISASTRO AMBIENTALE e di tutelare preventivamente la SALUTE di tutti.

 




ROMA: OMOFOBIA NELLE SCUOLE E IN STRADA

Luca Pagni

Roma – A fronte degli ultimi atti di violenza omofoba, sia fisica che sotto forma di scritte sui muri di scuole e circoli omosessuali, sarebbe bene ritornare alla centralità della dignità di ogni essere umano e favorire il riconoscimento delle differenze culturali, religiose, di genere e di orientamento sessuale. La diffusione di fenomeni di violenza sessuale e di genere, l’omofobia, le diverse forme di nuova schiavitù vanno affrontate attraverso specifiche politiche come una Legge regionale sulla cittadinanza di genere, per garantire la realizzazione delle pari opportunità tra gli uomini e le donne del Lazio, una Legge contro la violenza di genere, per promuovere attività di prevenzione e garantire adeguata accoglienza, protezione, solidarietà e sostegno alle vittime di maltrattamenti, ed un Piano di azione contro l’omofobia.

Tutto questo è stato messo nero su bianco nel programma pre-elettorale del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha espresso “piena solidarietà a Rossana Praitano, vittima di un’aggressione vigliacca e assolutamente da condannare . Le scritte apparse  sui muri del Circolo Mario Mieli rappresentano infatti un grave atto di inciviltà contro tutte le donne e sono  frutto di una cultura arcaica legata a vecchi stereotipi.  Non possiamo accettare questa deriva di violenza che le Istituzioni tutte devono condannare con fermezza soprattutto in una città come Roma  che deve diventare un modello di convivenza civile contro ogni forma di discriminazione e intolleranza. La difesa dei diritti civili è un impegno preso con le cittadine e i cittadine del Lazio per il quale continueremo a batterci senza mai abbassare la guardia”.
Già due giorni fa il governatore regionale aveva espresso solidarietà agli studenti del liceo Socrate, dove erano comparse delle scritte contro i gay. 

“Care ragazze e cari ragazzi, ancora una volta dei vigliacchi provano a colpire le vostre vite, le storie di molte e molti vostri compagni di classe. Siamo al vostro fianco, nessuno potrà fermare il vostro impegno e il vostro entusiasmo. Ricordo la bellissima esperienza che abbiamo fatto quando ero presidente della Provincia di Roma, quando al liceo Socrate abbiamo costruito insieme un laboratorio contro l’omofobia e la transfobia, contro quella discriminazione odiosa che impedisce di essere se stessi, di essere felici. In questi anni abbiamo visto nascere e crescere le vostre bellissime iniziative per ribadire che nessuno può e deve vivere nel timore di ciò che è. Avete portato avanti il vostro impegno per i diritti delle persone lesbiche, gay e trans con conferenze e dibattiti e con il progetto europeo Niso che abbiamo voluto alla Provincia, grazie al quale centinaia di studenti hanno realizzato dei video che oggi sono proiettati e discussi in molte altre scuole di Roma, del Lazio e italiane. Grazie a questo metodo innovativo – ricorda Zingaretti – il Socrate è diventato un’avanguardia, un modello da tutelare e diffondere. Il 17 maggio, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia, abbiamo presentato il Piano della Regione per i diritti e contro le discriminazioni delle persone lesbiche, gay e trans. Un’ampia strategia che parte dalle scuole e dalla formazione delle ragazze e dei ragazzi perché molti non sanno cosa significa essere presi in giro per il proprio orientamento sessuale, non conoscono quella sensazione di esclusione che può portare anche a lasciarsi andare, come è successo qualche mese fa in un altro liceo di Roma, il Cavour, a un ragazzo additato per aver indossato ‘pantaloni rosa’. Nell’esprimervi la solidarietà mia e della Regione, vi chiedo di andare avanti, anche a nome di tanti genitori e di tanti vostri coetanei che guardano al lavoro che state portando avanti con fiducia e con speranza. Non siete soli, siamo con voi. Forza !”.

Il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio ha dichiarato che “Il nuovo episodio omofobo al liceo Socrate, dopo le scritte apparse lo scorso febbraio, va condannato con forza, a maggior ragione a pochi giorni dalla grande mobilitazione avvenuta in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia. Il Socrate è un istituto evidentemente preso di mira da forze politiche ben individuabili perché è all’avanguardia nella lotta proprio all’omofobia a alla transfobia, con progetti che continueremo a sostenere convintamente, perché siamo certi che proprio dai banchi di scuola nascano gli anticorpi per combattere ogni forma di razzismo e discriminazione.”

Per l’Assessore alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Concettina Ciminiello “Le differenze non possono essere un problema. Vogliamo cambiare le cose, per dare ai giovani, ai nostri figli e alle nostre figlie la possibilità di vivere un futuro felice. E’ il nostro obiettivo. Tra gli strumenti che abbiamo messo in campo c’e’ l’adesione a RE.A.DY, la Rete delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, per condividere strumenti e buone prassi a livello nazionale e non solo. Il Lazio vuole essere avanguardia in Italia”.

In occasione del 17 maggio, ‘Giornata Mondiale contro l’Omofobia e la Transfobia’, la Regione Lazio ha lanciato un piano per i diritti e contro le discriminazioni delle persone lesbiche, gay e trans. Vogliamo una strategia nuova, non lasceremo mai solo chi viene discriminato. Nessuno deve vivere nel timore di essere ciò che è. Vogliamo partire dall’educazione nelle scuole per coinvolgere gli studenti e le loro famiglie in percorsi di conoscenza. Porteremo avanti la sensibilizzazione contro ogni forma di intolleranza anche attraverso campagne di comunicazione rivolte ai cittadini e iniziative di formazione per il personale della Regione e delle sue aziende. Con un’attenzione particolare al mondo del lavoro e dell’economia. Troppo spesso, infatti, la crisi colpisce chi è meno tutelato. Noi vogliamo – ha aggiunto – assicurare uguali servizi e sostegno a tutte e a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”. Tra gli obiettivi del Piano anche la promozione del il diversity management per le imprese, ossia la promozione di accordi e protocolli di intesa con associazioni datoriali e sindacati per la creazione di un ambiente lavorativo inclusivo per omosessuali e transessuali, il rilancio dei servizi sociali e degli eventi culturali a tematica gay rivolti a tutti i cittadini, il monitoraggio dell’informazione e dei mass media attraverso gli enti regionali, parità d’accesso ai servizi pubblici per tutte le coppie nel rispetto delle norme nazionali e anche per quanto riguarda la sanità, con la possibilità per i cittadini di indicare una persona a cui le strutture sanitarie possono riferirsi per tutte le comunicazioni relative al suo stato di salute.

 

Anche Adriano Bartolucci Proietti, Presidente di Gaycs

"Esprimo solidarietà e vicinanza all'amica Rossana Praitano, già presidente del Mieli per le ingiurie scritte sui muri del circolo all'Ostiense. Ormai è quotidiana la lettura di notizie come questa che sottolineano la gravità di una mancanza nella legislazione che ponga un freno alla dilagante omotransfobia. Rossana è una militante storica del movimento e merita rispetto e protezione da tutti noi. Le istituzioni debbono intervenire energicamente per spezzare questa spirale di odio e violenza che oggi più di ieri caratterizza la nostra società. Gaycs è vicina a Rossana e se necessario è pronta a scendere in piazza per protestare. Il 15 giugno 2013 saremo al fianco delle altre associazioni per il Gay Pride di Roma per rivendicare insieme equiparazione dei diritti per tutti". Il GAYCS è il dipartimento nazionale di AICS che coordina le attività sul territorio nazionale per il settore LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender).  Già lo scorso anno a fronte della stage di Brindisi il coordinatore nazionale Gaycs dichiarò che "Serve uno scatto collettivo contro l'inutile violenza che non ci piegherà.  Dobbiamo rimanere tutti uniti, sensibilizzare le coscienze e impegnarci in ogni momento e con qualunque mezzo affinché notizie di questo genere diventino storie passate, legate ad un'altra epoca e ad un'altra civiltà". Tutta la nostra solidarietà va alle famiglie delle vittime coinvolte. Ci assale una lunga lista di domande ma una sola è quella che ci lascia maggiormente perplessi: perche? Gaycs ha dunque ribadito la ferma condanna contro tutte le forme di abuso della vita umana. In merito ai diritti della comunità LGBT, Gaycs chiede pari diritti per le coppie etero e le coppie gay, ritenendo necessario promuovere azioni concrete che riescano in modo dirompente ad abbattere il muro del pregiudizio e del tradizionalismo che ancora si staglia nel nostro Paese. Gaycs si batte ogni giorno affinché l'Italia possa divenire, in un futuro prossimo, all'altezza del livello di apertura e modernità instaurato già da tempo nella Comunità Europea.

Curiosamente nella Chiesa cattolica spira aria di rivoluzione in materia di famiglia e diritti dei gay. Se ne è fatto portavoce, a sorpresa, l'arcivescovo Vincenzo Paglia, neo presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, che ha dichiarato: "No alle nozze gay, ma sì al riconoscimento dei diritti per le coppie di fatto e omosessuali secondo il Codice civile e all'ammissione dei divorziati risposati alla Comunione". Anche se il presule – storico prelato della Comunità di Sant'Egidio – puntualizza che il "vero" matrimonio è solo quello celebrato tra un uomo e una donna, la sua è una apertura inaspettata.

Parlando di Chiesa non si può non parlare di LOBBY GAY che secondo FRANCO GRILLINI esiste veramente in Vaticano ed << è capace addirittura di favorire carriere e posti di potere nonché di mettere veti sui documenti e sulle decisioni al più alto livello? A me pare che il gran parlare che se ne fa in questi giorni sui giornali da parte dei "vaticanisti" sia più simile ad una spy story che ad una analisi basata su elementi certi. Il documento che vi fa riferimento sarebbe la "Relationem" redatta da tre cardinali incaricati dal Papa in persona per indagare sugli scandali di Vatileaks, lo spagnolo Joseph Herranz, l’italiano Salvatore De Giorgi e lo slovacco Josef Tomko. In questo documento si parla di «Impropriam Influentiam », cioè di ricatto vero e proprio basato sulle frequentazioni "mondane" di molti altri prelati d'oltretevere persino in alcuni locali palesemente gay della capitale. Non sappiamo quanto ci sia di vero in tutto ciò ed è curioso che molti giornali, anche di sinistra o progressisti, pubblichino queste notizie senza citare le fonti e senza commentarle come se fossero oro colato. Che in Vaticano ci sia qualcuno che si da molto da fare anche dal punto di vista gayo è cosa risaputa e confermata pure da alcuni scandali come la famosa trasmissione di Exit su la 7 che ha impallinato il capo della congregazione dei preti Stenico mentre parlava di una prestazione sadomaso con un finto prostituto. O dell'oscuro episodio dell'omicidio del capo delle guardie svizzere Eloise Esterman per finire con le "marchette" che il gentiluomo papale Balducci, capo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed esponente della famosa "cricca", ordinava via telefono al responsabile del coro vaticano.
Basta questo per parlare di una lobby organizzata? Ne dubito. La mia opinione è che in Vaticano ci siamo tanti gay quanti etero e che non essendo sopprimibile la sessualità in una persona adulta e in buona salute il 6° comandamento sia tranquillamente e ipocritamente violato nelle segrete stanze da chiunque indipendentemente dalla propria sessualità. Il chiacchiericcio sulla presunta lobby gay serve per nascondere il clamoroso fallimento di un Papa fragile e incapace di reggere il timone di un Vaticano gestito dai pescecani della curia che intrallazzano con la politica e con la finanza e che gestiscono la fede, per usare una recentissima espressione dello stesso Ratzinger, a scopi di potere e interessi personali. Più che l'oppio dei popoli la religione romana si rivela come l'oro di pochi intrallazzoni siano essi gay o eterosessuali".

Secondo IMMA BATTAGLIA “in Vaticano esistono tante correnti e tanti poteri pesanti ben lontani dalla spiritualità e dalla legge di DIO. Ci sono tantissimi gay e lesbiche ma non credo che siano un lobby di potere tale da destituire il Papa e influenzare il Conclave….”

Nel libro dialogo tra Jorge Bergoglio (ora Papa Francesco) e Abraham Skorka "il cielo e la terra", c’è un bel capitolo “sul matrimonio fra persone dello stesso sesso”
“Se nella creazione Dio ha corso il rischio di renderci liberi, chi sono io per intromettermi ?”
“A volte il ministro religioso richiama l’attenzione su certi punti della vita privata o pubblica perché è la guida dei fedeli.
 Non ha il diritto di intromettersi nella vita privata di nessuno.”
“Dio ci ha lasciato addirittura la libertà di peccare.
Occorre parlare con chiarezza dei valori, dei limiti, dei comandamenti, certo, ma l’ingerenza spirituale, pastorale, non è consentita.”
“L’omosessualità è sempre esistita. L’isola di Lesbo per esempio era nota per ospitare donne omosessuali.
Ma non era mai successo nella storia che si cercasse di darle lo stesso status del matrimonio.
Veniva tollerata ”oppure non tollerata, era apprezzata o non apprezzata, ma mai equiparata.”

“Nella nostra epoca è la prima colta che si pone il problema giuridico di assimilarla al matrimonio,
 cosa che giudico un disvalore e u regresso antropologico. Uso queste parole perché il tema trascende la questione religiosa,
è prettamente antropologico. Di fronte ad un’unione privata, non c’è un terzo o una società danneggiati.
Se invece le si attribuisce la categoria di matrimonio e le si dà accesso all’adozione, ciò implica di danneggiare i bambini.
Ogni individuo ha bisogno di un padre maschio e una madre femmina che lo aiutino a plasmare la propria identità.”
“Non ho mai usato termini dispregiativi nei loro confronti… Non ho mai usato parole irriguardose nei confronti degli omosessuali,
 mi sono limitato a porre l’accento su una questione legale.”
“In genere si sostiene che per un bambino sarebbe meglio essere cresciuto da una coppia di persone dello stesso sesso,
piuttosto che vivere in un orfanotrofio o in un istituto per minori. Va da sé che nessuna delle due istituzioni è ottimale.
Il problema è che lo Stato non fa ciò che dovrebbe.
 Occorre guardare i casi dei bambini che vivono in certi istituti dove si fa di tutto salvo recuperarli.”
“Più che una legge che consenta l’adozione alle persone dello stesso sesso,
 è necessario migliorare le norme sull’adozione, eccessivamente burocratiche e la cui attuale applicazione favorisce la corruzione.”
“Un sacerdote di mia conoscenza diceva che Dio ci ha fatti uomo e donna perché amassimo e ci amassimo.
Di solito, nell’omelia per il matrimonio dico allo sposo che deve rendere lei più donna,
 e alla sposa che deve rendere lui più uomo.”




CERVETERI: ATTESA L'INAUGURAZIONE DEI CAMPI SPORTIVI PUBBLICI DI VIA LUNI A CERENOVA

 Redazione
 
Cerveteri (RM) – Taglio del nastro per i nuovi campi sportivi di Cerenova. La Giunta comunale di Cerveteri invita la cittadinanza, sabato 25 maggio alle ore 17.00, all’inaugurazione dell’area pubblica sportiva e ricreativa di Via Luni, obiettivo raggiunto con entusiasmo dall’Amministrazione comunale del Sindaco Alessio Pascucci che consegna ai cittadini un’area verde profondamente riqualificata. Questa area verde, dove è quasi giunto a conclusione un altro importante intervento per l’ampliamento del Centro Polivalente di Marina di Cerveteri, sarà finalmente a disposizione di tutte le famiglie, con spazi ricreativi destinati a tutte le generazioni.
“È un punto prioritario del nostro programma – ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri – creare le prime aree sportive polivalenti per la nostra Città veramente aperte e gratuite per tutti. Avevamo preso l’impegno con i cittadini di creare nuovi spazi di socializzazione e aggregazione a cominciare dalle nostre Frazioni. Portando a completamento già prima della stagione estiva questo progetto, diamo una risposta concreta ai tanti ragazzi che chiedono da anni spazi dove trascorrere in sicurezza il tempo libero. Esprimo sinceri ringraziamenti a tutte le persone che hanno lavorato sodo per realizzare quest’opera pubblica di importanza storica per Cerenova. Presto, inoltre, consegneremo ai cittadini anche il terzo locale del Centro Polivalente, che stiamo anche a attrezzando come sala di video-proiezione”.
“Il progetto originario approvato nel 2011 – ha spiegato Andrea Mundula, Assessore all’Organizzazione e Tutela del Territorio – è stato da noi migliorato ed implementato. Al contributo concesso dalla Regione Lazio, infatti, la nostra Amministrazione ha aggiunto le risorse utili a rendere l’area sicura, con la recinzione perimetrale con doppio accesso e il sistema dei vialetti interni, confortevole, con la valorizzazione della zona alberata con il trasferimento delle giostre dei bambini, ed esteticamente più gradevole. Abbiamo anche predisposto gli impianti elettrici per poter procedere, con interventi futuri, anche all’illuminazione serale. Vorrei sottolineare che se i lavori hanno subito dei rallentamenti in questi mesi, è stato solamente a causa delle frequenti piogge”.
“Stiamo organizzando per i prossimi giorni una festicciola a cui inviteremo anche tutte le associazioni sportive del territorio – ha anticipato Lorenzo Croci, Assessore allo Sviluppo Sostenibile – il nuovo campo da basket e quello da pallavolo, entrambi realizzati in resina colorata, e il campo da bocce realizzato in materiale EPDM, attendono solo di essere utilizzati. Stiamo portando avanti un importante percorso di riqualificazione delle aree sportive pubbliche. I prossimi interventi che vorremmo effettuare sono il completamento del campo comunale da Rugby e dell’impianto di illuminazione del Campo delle Due Casette. Auspichiamo poi altri interventi in altre zone del nostro territorio come Parco Borsellino, Largo Giordano e Via Corelli a Valcanneto”.



ALBANO: AL MUSEO DIOCESIANO UN REPERTO ARCHEOLOGICO DI 2.500 ANNI

Redazione

Albano Laziale (RM) – Appuntamento da non perdere martedì 28 maggio 2013, alle ore 11:00, presso il Museo Diocesano di Albano, il Comandante del Gruppo Carabinieri di Frascati, Colonnello Rosario Castello, consegnerà al Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Marcello Semeraro un reperto archeologico risalente a più di 2500 anni, sequestrato dai Carabinieri di Castel Gandolfo, nell’ottobre scorso, a due appartenenti al clan Casamonica. Il reperto sarà ospitato nel Museo Diocesano di Albano.




GENZANO DI ROMA, MEETING SPORTING CLUB: SABATO 25 MAGGIO SI PARLA DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

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Redazione

Genzano di Roma (RM) –  Prosegue il progetto “Informa Giovani In-Forma” promosso dall’ Italian Hospital Group, società che da poco ha rilevato la gestione del Regina Apostolorum, in collaborazione con l’associazione culturale GAP – Giovane Acuto Pensiero (il cui presidente e responsabile organizzativo del progetto è la dottoressa Enrica Bellomo) e patrocinato dai comuni di Genzano, Albano e Lanuvio. Il progetto, finalizzato alla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, vedrà lo svolgersi dell’ultimo incontro previsto, sabato 25 Maggio 2013 alle h.10.30 presso la struttura Meeting Sporting Club, che da subito ha voluto aderire al progetto per dare un servizio informativo efficiente alla sua clientela. Durante l’incontro un’ equipe di medici professionisti terrà interventi finalizzati a dare utili nozioni sulla corretta alimentazione per chi vive il mondo dello sport, e sul come mantenere un adeguato approccio ad esso. Nell’equipe sono previsti: un medico endocrinologo, una dietista, una fisioterapista, una psicologa e uno psichiatra, tutti professionisti appartenenti alla struttura dedicata Villa Pia dell’ Italian Hospital Group, prima in tutto il centro Italia per grandezza e professionalità nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. L’Italial Hospital Group, l’associazione GAP e il Meeting Sporting Club rivolgono l’invito a tutti coloro che svolgono attività sportiva, o hanno figli che la praticano, e che vogliono avere nozioni esatte sul giusto comportamento alimentare da affiancare al mondo dello sport.




VELLETRI ELEZIONI, LADAGA: MENO TASSE E UN OCCHIO CRITICO SU SERVADIO

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C.R.

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Salvatore Ladaga, candidato di centrodestra, imprenditore e politico già dagli anni ’90. Salvatore Ladaga nasce a Velletri il 18 gennaio 1957 e ama definirsi figlio di questa terra. Conosciuto a Velletri come imprenditore e uomo politico di lungo corso, non rinnega le origini umili avendo svolto vari mestieri tra cui cameriere, muratore e fisioterapista, impieghi che durante gli anni di studio gli hanno consentito l’indipendenza economica ed il conseguimento del diploma di laurea. Eletto da giovane studente con l’avvento dei Decreti Delegati è amministratore pubblico di esperienza trentennale, con profonda conoscenza del territorio in cui vive e dei suoi concittadini. Già Assessore, Vice Sindaco e Sindaco F.F. nel periodo giugno/luglio del 1990, oltre alle esperienze politiche.

 

In cosa avrebbe fallito il sindaco Servadio?

Ha considerato le istituzioni come un’azienda privata e messo al centro l’esasperazione del risparmio. L’Amministrazione non deve guadagnare ma gestire servizi eccellenti a prezzi bassi. Avrà risparmiato su alcuni affitti ma in zona 167 ha chiuso una scuola e spostato dalla città i ragazzi meno fortunati del centro diurno in una scuola periferica.

 

 

Lei dove li avrebbe trasferiti?

All’antica sede delle suore della Neve di proprietà pubblica dove c’era un centro anziani oggi in abbandono. Questo per contrastare il disagio sociale.

 

Troppo risparmio o scelte sbagliate?

Scelte sbagliate. Una? Abbiamo perso polizia stradale Velletri

 

Insomma, un fallimento?

Servadio è meglio di quello che sembra ma non ha grandi capacità comunicative. Ci ha considerati nemici non avversari. Non è in grado di elaborare soluzioni alternative aldilà di quelle che passano per i conti.

Ladaga come avrebbe gestito l’emergenza sicurezza?

Coinvolgendo la caserma dei sottufficiali. Abbiamo mezzi e uomini sul nostro territorio e con un piano organico possiamo chiedere qualcosa in più. Con grande umiltà parleremo anche col Questore.

 

A Velletri la sanità è al collasso. Che ha in mente?

Il privato accreditato al sistema sanitario deve coesistere col pubblico per garantire i servizi essenziali. Nel momento in cui si è deciso di fare l’ospedale dei Castelli, il sindaco Servadio, non ha messo in atto una politica contrattuale nonostante la sua veste di presidente dell’assemblea dei sindaci della Asl.

 

Lei come avrebbe contrattato?

Avrei difeso un progetto più ampio, non solo il mio campanile.

 

Le sue priorità?

Diremo no all’Imu sulla prima casa ad Equitalia. La Velletri Servizi sarà riprogrammata per assicurare un trattamento equo che venga incontro ai più deboli. Istituiremo una commissione di esperti per la verifica della dichiarazione del dissesto. Dal risultato della commissione inizierà una graduale riduzione delle tariffe Tarsu e tributi locali. Costituiremo un ufficio per reperire fondi europei, statali, regionali finalizzati per ogni specifica attività. Forniremo a Velletri servizi idonei per una città di oltre 50 mila abitanti

 

Cultura e sport. Quest'ultimo meno presente a Velletri. che fara in proposito?

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Le bellezze della Città, patria di Cesare Ottaviano Augusto, di Ciro Menotti, i siti recuperati, quale il palazzo dei conservatori, il tempietto del Bramante, il Tempio Volsco, il museo cittadino con le meravigliose opere, e tutte le altre opportunità che la Città offre, dovranno esser poste in una vetrina mediatica al fine di attrarre quel turismo che si ferma alle Città vicine in maniera immotivata. Il potenziamento delle attività di gemellaggio servirà a rendere più presente la nostra Città nel contesto Europeo, attraendo flussi turistici vitali per l’economia della città .Il monte Artemiso, libero dal parco dei castelli dovrà essere fruibile ai cittadini anche attraverso i percorsi pedonali già approvati. Si riprenderà il cammino della cultura, interrotto da Servadio, con la chiusura del teatro Tognazzi, che per cinque anni ha privato soprattutto i giovani che si cimentano nelle attività teatrali, di danza, di laboratorio scolastico, di canto e musica, di poter avere un palco verso la Città. Saranno recuperate le manifestazioni che hanno dato lustro alla Città, come il festival della canzone (Velester festival) e le feste locali, mostre artigiane, mercatini rionali. Lo sport , a Velletri, ha subito un declino innegabile, che ha tolto nelle varie attività, la nostra Città dai livelli più ambiti. Dopo le grandi opere del centrodestra, la sinistra si è limitata ad una gestione delle stesse strutture, in modo discutibile e nel malcontento. Si è arrestato, con la sinistra, il potenziamento delle strutture sportive con grave ricaduta sulle attività stesse. La domanda di sport ormai è superiore all’offerta di strutture idonee e tale lacuna deve essere prontamente colmata. Creazione di nuove strutture sportive polivalenti decentrate nelle zone attualmente sprovviste.




BISOGNI UMANI: UNA PIRAMIDE DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA FELICITA'

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Sara Galea

La vita si muove intorno ai bisogni umani. Tutto è frutto della creazione  che scaturisce da un momento di mancanza, ovvero dalla spazio in cui si muove l’assenza, dal punto in cui si muove la crisi, ciò che  manca, a ciò che desideriamo.

Esistono vari tipi di bisogni, i primari, secondari, superiori.

I primari sono quelli che soddisfano i nostri istinti di sopravvivenza, quindi la fame, la sete ed il desiderio sessuale.

I Secondari sono quelli che vanno a contentare il bisogno di sicurezza, affetto, stima, approvazione.

I Superiori  sono i bisogni   legati all’autorealizzazione, ovvero l’aspirazione individuale a diventare ciò che vuole diventare, sfruttando completamente le proprie capacità, potenzialità  e quindi sono quelli che, adempiuti i bisogni ‘’vitali’’, portano un essere umano in uno stato di benessere totale. Il grado di soddisfazione cui un individuo può arrivare è condizionato dalla propria intima natura, dalle potenzialità, emozioni, dall'educazione familiare, e dal contesto storico, politico e sociale in cui nasce e vive.

Ovviamente questi tre bisogni non hanno un ordine di importanza perché qualora ne venisse a mancare soltanto uno si creerebbe una Crisi di governo, ovvero sorgerebbe un problema.

A questo punto possiamo capire il perché uno stato emotivo positivo induca all'ottimismo : Mayer e Volanth (1985), infatti, hanno trovato una correlazione diretta tra grado di buonumore e probabilità stimata di eventi positivi.  Chi sta bene e soddisfa tutti i suoi bisogni diventa psicologicamente forte.
Essere felici induce anche ad essere più audaci.

A questo proposito, Isen e Patrick (1983) hanno messo in luce come la gioia tendenzialmente porti a sottovalutare la gravità dei rischi e quindi porti ad agire in modo meno prudente.
In ogni caso si è anche visto che questo accade solo se la decisione da prendere non comporta dei rischi seri. In presenza di uno stato d'animo positivo, non solo il mondo sembra più colorato e desiderabile e le azioni più facili, ma anche le persone che ci circondano sembrano migliori. E' forse per questo che molti esperimenti rilevano come le persone felici siano più disponibili, generose e altruiste e provochino negli altri una maggior simpatia.
In ultimo, per quanto riguarda gli aspetti cognitivi, si è visto che il buon umore ha degli effetti positivi sulle capacità di apprendimento e di memoria e sulla creatività: in sostanza quando si è felici si apprende con più facilità, in misura maggiore e in modo più duraturo (Ellis , Thomas e Rodriguez , 1984; Ellis , Thomas McFarland e Lane , 1985) e inoltre si è maggiormente creativi nella soluzione dei problemi.

Ed a tale riguardo quali istruzioni ci potremmo dare per avere delle istruzioni per l'uso? visti i vantaggi che essere felici comporta, ci  potremmo aiutare a raggiungere questo stato con qualche strategia, soprattutto nei momenti in cui  perdiamo la capacità di vivere con un umore  quanto meno decente.  In questo senso D'Urso e Trentin (1992) riportano una serie di attività e atteggiamenti che  accompagnano o favoriscono uno stato di benessere. Tali attività o atteggiamenti sono catalogabili su per giù nell’elenco che segue:

comprendere che sia gli eventi spiacevoli che quelli piacevoli vedono sempre anche una componente esterna alla realizzazione dell’evento stesso, e quindi non prendersi mai totalmente la responsabilità;

che stare in compagnia di persone felici ci predispone ad una sensazione positiva,  quindi di felicità;

che dobbiamo prenderci cura di noi stessi, del nostro corpo, della nostra mente, del nostro equilibrio, cultura, ascolto di noi stessi, abbigliamento;

che non dobbiamo mai confrontare la nostra situazione fisica, materiale etc con quella degli altri; 

che dobbiamo individuare quali sono le nostre potenzialità per valorizzare la nostra capacità di dedicarci al nostro lavoro e ottimizzarlo; 

fare una lista delle attività che personalmente ci fanno stare di buon umore e praticarle.

Insomma la felicità non è un evento fine a se stesso, possiamo darci veramente una mano per raggiungerla e viverla. 

Molto spesso accade, però, che non riusciamo ad essere noi stessi, amarci e prenderci cura di noi  perché contro di noi remano una marea di convinzioni sabotanti, ovvero sbagliate, che sono radicate dentro di noi e instradano la nostra vita senza  che  ce ne rendiamo conto, soltanto inserendo  il  pilota automatico.

 Alla prossima settimana per approfondire le convinzioni e acquisire, in questo modo, un nuovo strumento per rendere la vita gradevole e gioiosa.




POMEZIA – SANTA PALOMBA – ALBANO: INFRASTRUTTURE PER OLTRE 6 MILIONI DI EURO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Chiuso un importante accordo tra Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Comune di Albano Laziale e Comune di Pomezia per la realizzazione di importanti infrastrutture  che interesseranno in particolare la realizzazione del nuovo collegamento Pomezia – Santa Palomba – Albano. Al Comune di Albano Laziale è stato riconosciuto un finanziamento da 6 milioni 500 mila euro. L’accordo prevede che lo stesso Comune possa impegnare parte dei finanziamenti per la realizzazione di opere complementari e funzionali agli interventi proposti. In particolare gli interventi previsti per il Comune di Albano Laziale sono la realizzazione del sottopasso di via Pian Savelli; la strada di collegamento da via del Mare (altezza via Latina) a via Cancelliera e di una rotatoria di raccordo tra via Pian Savelli, via Nettunense e via Valle Pozzo. Il termine per la conclusione dei lavori è previsto per dicembre 2015. «La realizzazione di queste opere – dichiara il vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Sementilli – risulterà fondamentale per l’assetto viario di zone più periferiche della nostra città anche in ottica futura. La strada che andremo a realizzare da via Latina a via Cancelliera, ad esempio, servirà anche il nuovo cimitero che proprio lì sorgerà». Soddisfazione anche per il Sindaco Nicola Marini: «Si tratta di un accordo importante che contribuirà a dare alcune infrastrutture ad Albano, nel caso specifico a zone più periferiche, dal momento che verrà realizzato il sottopasso su via Pian Savelli. Questo finanziamento risale al 2003, abbiamo rischiato di perderlo visto l’assoluta mancanza di atti amministrativi da parte della precedente Amministrazione. Grazie ad una sinergia collaborativa tra RFI, Regione Lazio e Comune di Albano abbiamo rimesso in piedi l’accordo che abbiamo appena firmato. Ringrazio i nostri uffici perché hanno svolto davvero un grande lavoro e questa Amministrazione – conclude il Sindaco – aggiunge un tassello importante al programma amministrativo che sta portando avanti da tre anni».




POMEZIA – SANTA PALOMBA ALBANO: infrastrutture per oltre 6 milioni di euro

Albano Laziale (RM) – Chiuso un importante accordo tra Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Comune di Albano Laziale e Comune di Pomezia per la realizzazione di importanti infrastrutture  che interesseranno in particolare la realizzazione del nuovo collegamento Pomezia – Santa Palomba – Albano. Al Comune di Albano Laziale è stato riconosciuto un finanziamento da 6 milioni 500 mila euro. L’accordo prevede che lo stesso Comune possa impegnare parte dei finanziamenti per la realizzazione di opere complementari e funzionali agli interventi proposti. In particolare gli interventi previsti per il Comune di Albano Laziale sono la realizzazione del sottopasso di via Pian Savelli; la strada di collegamento da via del Mare (altezza via Latina) a via Cancelliera e di una rotatoria di raccordo tra via Pian Savelli, via Nettunense e via Valle Pozzo. Il termine per la conclusione dei lavori è previsto per dicembre 2015. «La realizzazione di queste opere – dichiara il vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Sementilli – risulterà fondamentale per l’assetto viario di zone più periferiche della nostra città anche in ottica futura. La strada che andremo a realizzare da via Latina a via Cancelliera, ad esempio, servirà anche il nuovo cimitero che proprio lì sorgerà». Soddisfazione anche per il Sindaco Nicola Marini: «Si tratta di un accordo importante che contribuirà a dare alcune infrastrutture ad Albano, nel caso specifico a zone più periferiche, dal momento che verrà realizzato il sottopasso su via Pian Savelli. Questo finanziamento risale al 2003, abbiamo rischiato di perderlo visto l’assoluta mancanza di atti amministrativi da parte della precedente Amministrazione. Grazie ad una sinergia collaborativa tra RFI, Regione Lazio e Comune di Albano abbiamo rimesso in piedi l’accordo che abbiamo appena firmato. Ringrazio i nostri uffici perché hanno svolto davvero un grande lavoro e questa Amministrazione – conclude il Sindaco – aggiunge un tassello importante al programma amministrativo che sta portando avanti da tre anni».




ROMA PRIMA PORTA: PAPA FRANCESCO ALLA PARROCCHIA DEI SANTI ELISABETTA E ZACCARIA

Redazione

Roma – Domenica 26 maggio, solennità della Santissima Trinità, Papa Francesco si recherà in visita nella parrocchia dei Santi Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana, dove presiederà la Santa Messa alle 9.30. Durante la celebrazione il Santo Padre amministrerà il sacramento dell’Eucaristia a 16 bambini e darà la Comunione ad altri 28. «Per il 26 maggio – spiega don Benoni Ambarus, parroco di questa comunità di 15mila abitanti dal 1° settembre 2012 – avevamo in programma la terza domenica di prime comunioni ma vista la straordinarietà dell’evento abbiamo pensato di far partecipare alla festa con il nostro vescovo anche i ragazzi dei turni precedenti. Così tutti e 44 saranno in veste bianca e riceveranno il Corpo di Cristo dal Papa».

 L’arrivo del Pontefice nella parrocchia di via Sulbiate è previsto per le 9 circa, ma i varchi per accedere negli spazi allestiti per la celebrazione saranno aperti già dalle 7.30. Papa Francesco presiederà la liturgia eucaristica su un palco allestito sul piazzale antistante la chiesa. Concelebreranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare del settore Nord, monsignor Guerino Di Tora, il parroco don Benoni Ambarus e il vicario parrocchiale don Giovanni Franco. Saranno inoltre presenti una ventina di sacerdoti che distribuiranno la comunione. Tra loro, don Tomas Álvarez Sánchez e don Santiago Alonso, rispettivamente parroci dei Santi Elisabetta e Zaccaria dal 2009 al 2012 e dal 2002 al 2009. La liturgia sarà animata musicalmente dal coro della parrocchia, formato da 25 cantori.

I tanti fedeli attesi avranno a disposizione diverse aree per partecipare alla Messa e all’accoglienza del Santo Padre: sul sagrato della chiesa, sulla collinetta antistante il sagrato, nella zona dei campi sportivi, nell’area del parcheggio del supermercato adiacente la parrocchia e su via Sulbiate, nella misura in cui gli stessi spazi lo consentiranno. Il piazzale antistante il palco sarà riservato ai bambini delle prime comunioni. Con loro quelli del catechismo e i giovani con le famiglie. I malati, i diversamente abili e gli anziani, insieme ai propri accompagnatori, prenderanno posto in chiesa e, come anticipa don Benoni, «a loro sarà data la possibilità di partecipare alla Messa ed essere salutati dal Papa al termine della celebrazione». Mentre i genitori con bambini piccoli, aggiunge il parroco, «saranno invitati a sistemarsi nella zona dei campi sportivi, perché è da lì che arriverà il Papa». Infine, per consentire a tutti di partecipare all’evento al meglio, ci saranno due maxischermi posizionati alla fine di via Sulbiate e nell’area dei campi sportivi.

 




VELLETRI ELEZIONI, SERVADIO: DALLA SICUREZZA AI RIFIUTI PASSANDO PER SANITA' E STRADE COLABRODO

C.R.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Il sindaco uscente Fausto Servadio si ricandida col centrosinistra per il secondo mandato. Servadio, nel 2008 vinse col 53 per cento di voti dopo un ballottaggio che registrò un’affluenza in calo pari al 64 per cento rispetto l’84 del primo turno.

 

La storia del “rapinatore e maniaco di Velletri”, i furti nel centro che hanno visto crescere la paura nei cittadini ad uscire di casa, è la prova che c’è una esigenza di maggior sicurezza. Solo adesso Lei parla di “cittadella della sicurezza”. Che intende fare a proposito e cosa ritiene di aver fatto finora?

Gli odiosi fatti di cronaca accaduti a Velletri sono stati utilizzati, squallidamente, come propaganda politica dai miei avversari che hanno in questo modo gettato discredito su tutta la città. L’epilogo, con l’arresto dei colpevoli, dimostra come la collaborazione tra sindaco a forze dell’ordine sia stata efficace; com’era doveroso ho agito con senso di responsabilità, non ho alimentato paure o comportamenti istintivi e ho rispedito al mittente qualunque tentativo di descrivere Velletri come città insicura. La domanda di sicurezza è tuttavia legittima e la mia amministrazione ha risposto con azioni concrete: un sistema di video sorveglianza che nessuna città limitrofa possiede e l’illuminazione di tutto il centro e di tutte le strade sensibili. Proprio quegli elementi che sono stati oggetto della campagna di stampa alla quale ha aderito, e questo mi rammarica, una testata nazionale solo per esigenze di audience. La “cittadella della sicurezza” è un progetto che prevede la costruzione di uno stabile che ospiterà la Polizia e la Guardia di finanza e dunque non ha nulla a che vedere con la sicurezza attiva poiché si tratta di un progetto finalizzato a dare maggiori servizi agli operatori di polizia che tuttavia già sono sul territorio e svolgono un servizio eccellente. Per il futuro avvierò il potenziamento del sistema “Velletri città sicura” con un numero maggiore di video camere di sorveglianza grazie ai fondi del progetti Plus, inoltre sarà ampliata la sala di controllo che già è uno strumento prezioso che utilizzano polizie e carabinieri per contrastare i reati in città. Inoltre, sempre con il progetto Plus, abbiamo finanziato degli aiuti per le attività commerciali che vorranno potenziare l’illuminazione e la sicurezza dei loro locali. In ultimo mi consenta una riflessione sull’uso delle video camere che sono un strumento e non una panacea a tutti i problemi della sicurezza, sono installate in punti sensibili ma non coprono tutto il territorio e i delitti possono avvenire anche al di fuori del campo di osservazione, esattamente com’è avvenuto quando sono stati commessi gli stupri.

 

Le municipalizzate Velletri e Volsca Ambiente S.p.a. sono tacciate di essere poco trasparenti e soprattutto “ente strumentale politico” nelle assunzioni. Come risponde e soprattutto ritiene che funzionino a dovere?

Chi le taccia in questo modo sta ricordando com’erano gestite in passato, noi le abbiamo prese in consegna fallite e le abbiamo rimesse in piedi. Le assunzioni sono bloccate a causa del dissesto dunque non è un argomento di attualità. In merito alla “poca” trasparenza abbiamo introdotto il controllo analogo e la Volsca ha preso due certificazioni Iso. Oltre alla propaganda invece è opportuno registrare un netto miglioramento delle due aziende che stanno erogando servizi in regime di efficacia ed efficienza grazie a un lavoro attento e meticoloso che è stato messo in atto con la mia amministrazione. La Volsca è tornata una società equilibrata, ben organizzata e che riesce a gestire un territorio complesso pur essendo sottodimensionata, ha qualificato il personale e avviato un processo di cambiamento che sta dando i suoi frutti. La Velletri servizi fornisce supporto a molte attività comunali e svolge il suo mandato di accertamento e riscossione con attenzione e nel rispetto dei cittadini. Già dal 2010, la Velletri servizi, viene utilizzata dal comune al posto di Equitalia per i tributi locali, cosa che migliaia di comuni non hanno ancora fatto e per questo oggi si trovano in difficoltà.

 

L’ospedale Colombo è al collasso, da Dea di I livello è stato declassato. Il San Raffaele ha chiuso. Adesso Lei parla di nuovo polo ospedaliero da costruire di sana pianta: quale sarebbe la sua funzione?

Sarebbe più opportuno fare riferimento ai danni cagionati dalla giunta Polverini che ha distrutto la sanità locale con particolare accanimento su Velletri. Ho già rappresentato al presidente Zingaretti le mie preoccupazioni e anche un piano di azione che intendo concordate e condividere per sanare i danni già fatti. Il riferimento al nuovo polo ospedaliero è errato, il mio progetto prevede la realizzazione di un “polo sanitario” che prevede la costruzione di un edifico a fianco dell’ospedale, su terreno comunale, per ospitare il distretto sanitario con lo scopo di riunire il servizio nello stesso luogo e di ridurre i costi di affitto sostenuti per i locali di via San Biagio.

 

I cittadini di Velletri pagano a peso d’oro l’immondizia. Eppure nelle campagne proliferano le discariche abusive. Che pensa di fare?

La tassa si rifiuti è quella che abbiamo trovato e non possiamo modificarla causa dissesto. Per contro siamo riusciti a introdurre la raccolta porta a porta e a non toccare la tariffa quando è noto che i costi aumentano. Per arginare il fenomeno delle discariche abusive, abbiamo realizzato la prima isola ecologica e progettato la seconda che sarà realizzata su un terreno confiscato alla mafia in via Appia Nord. Sul fronte del controllo del territorio vanno intensificate le azioni di vigilanza e repressione del fenomeno, tuttavia ritengo che sia necessaria una maggiore informazione per chiedere ai cittadini stessi di vigilare sul territorio.

Velletri è l’ultima città dei Castelli che ancora combatte con l’emergenza arsenico. Cosa ha impedito finora di tornare tempestivamente entro i limiti di legge?

In tutto il territorio comunale i limiti dell’arsenico sono entro la soglia di legge che è di 10 micro grammi per litro, escluso il pozzo in località Le Corti che serve circa 3000 utenti e sul quale con Acea abbiamo pianificato un intervento risolutivo.

In periferia i cittadini lamentano la carenza dei servizi essenziali ma soprattutto la scarsa attenzione alla viabilità: strade sterrate, buche e mancanza di sicurezza. Cosa ha impedito in questi 5 anni che venisse garantita una viabilità idonea anche in periferia?

Parlare di periferia a Velletri è improprio, il territorio passa rapidamente dal centro urbano alla campagna per un’estensione di 114 kilometri quadrati, più o meno come Napoli o Milano. Oltre 130 km di strade che vanno dalla cresta del Monte Artemisio fin quasi al mare, dedali che necessitano di manutenzione nonostante le poche risorse disponibili; abbiamo fatto il possibile cercando di rispettare un ordine di priorità determinato dalle condizioni del manto stradale. È stato creato un catasto delle strade, tutte sono state catalogate e suddivise in funzione della loro categoria e funzione; ciò aiuterà l’amministrazione a pianificare gli interventi e anche a sensibilizzare i cittadini che abitano in strade private a contribuire attivamente nella gestione e manutenzione.