ALBANO LAZIALE, ALTRO SCHIAFFO DEL PDL AL CIGNO: "SIAMO UN PARTITO VIVO E VEGETO CHE CONTA NUMERI IMPORTANTI E FA OPPOSIZIONE "

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

A.P.

Albano Laziale (RM) – Mentre il Cigno ha scagliato le pietre contro il Pdl colpevolizzandolo, sostanzialmente, di aver perso tempo e messo scuse nel firmare l’atto di richiesta di convocazione del consiglio comunale per affrontare i problemi Albafor, il gruppo azzurro di Albano non rimane inerme. C’è la volontà di vederlo spaccato, finito. Un gruppo allo sfacelo quando dalle reazioni e compattezza pare, invece, ben altro. Dopo il commento dell’ex sindaco e consigliere Pdl Marco Mattei, arrivano le precisazioni del capogruppo Pdl in consiglio comunale Massimo Ferrarini il quale, chiamato in causa, si è visto costretto ad intervenire e quindi a ricostruire i fatti per maggiore esigenza di chiarezza. Ciò che critica Ferrarini è il metodo utilizzato dal Cigno per la richiesta di convocazione e soprattutto la tempistica  in quanto “quel documento – parole del capogruppo Pdl –  doveva (così come concordato) essere oggetto di discussione da parte dell'insieme della minoranza, questo per tentare di migliorarne i contenuti ma soprattutto di condividerne la sostanza e pianificare unitamente l'azione politica che sarebbe scaturita, per questo non c'e' stata convocazione dei gruppi in quanto il documento era diciamo così ancora in fase embrionale quindi dopo una prima sottoscrizione si era convenuti su quanto sopra descritto”.

Riguardo all'azione dell'opposizione e soprattutto del Pdl, Ferrarini intende rammentare le numerose mozioni, interrogazioni e richieste di consigli comunali straordinari che, come capogruppo e insieme al partito, hanno promosso in questi tre anni di opposizione “ad una giunta incapace – sostiene Ferrarini – di trovare soluzioni ai problemi che affliggono la nostra cittadina”.

Insomma il capogruppo azzurro ribadisce che “il gruppo del Pdl  oggi sicuramente e più di ieri e' unito e coeso nell'identificare le responsabilità derivanti dall'incapacità amministrativa della giunta Marini. Credo che da qui – ribadisce Massimo Ferrarini –  si debba partire con chi si riconosce opposizione e sotto questa condizione politica  gioca una partita che serva in concreto al paese, dando il proprio convinto contributo per creare un nuovo progetto  fatto magari di sensibilità diverse ma che  tenda a dimostrare attraverso capacità e visione d'insieme che il futuro non può essere lasciato nelle mani di chi ha dimostrato di non essere all'altezza. Mi spiace che c'è chi si chiede dov'e' finito il Pdl  ed a questi amici rispondo che il Pdl esiste e' vegeto e in buona salute: c'e' un capogruppo, c'e' un coordinatore e un direttivo composto dai consiglieri comunali ed ognuno di questi soggetti e' rappresentate di un partito che conta ed ha sempre contato numeri importanti nella nostra cittadina, non voglio scendere ulteriormente in questioni di lana caprina perché in questo momento il nostro primo obbiettivo e' quello di condizionare una maggioranza che continua a "non fare scelte" in nessun ambito e quando si propone di farne invece di tentare di unire un paese lo divide creando guerre tra poveri e liste di proscrizione atte alla salvaguardia di non si sa bene quali principi morali o amministrativi. Credo che quanto sopra descritto sia esaustivo e contribuisca a farci rendere conto che siamo tutti responsabili del futuro  di Albano Laziale, chiedo uno sforzo teso a rasserenare il clima perché siamo chiamati  insieme a dare prova di grande maturità politica e perché soltanto così riusciremo nell'intento di metterci nella condizione di trovare soluzioni concrete alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini di Albano”.

LEGGI ANCHE:

24/06/2013 ALBANO LAZIALE: IL CIGNO FA LO STRUZZO E MATTEI LO STANATORE

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}




CERVETERI, COMUNE: ENERGIA VERDE AL 100 PER CENTO

Redazione


Cerveteri (RM) – Il 100% della fornitura elettrica del Comune di Cerveteri proviene da fonti rinnovabili. In occasione della Settimana Europea dell'Energia, il Consorzio CEV, struttura di supporto per il Patto dei Sindaci, ha predisposto e conferito al Comune di Cerveteri la Certificazione 100% Verde che attesta la provenienza da fonti rinnovabili della fornitura d'energia elettrica per illuminazione stradale e degli edifici pubblici.
“Questo importante riconoscimento – ha spiegato Andrea Mundula, Assessore alla Tutela e l’Organizzazione del Territorio – certifica che il gestore energetico da cui si rifornisce il Comune di Cerveteri, cioè l’azienda Global Power S.p.A, utilizza energia verde certificata ai sensi della deliberazione ARG/elt 104/11, dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas”.
“Inoltre – ha proseguito l’Assessore Mundula – nella Tabella del Calcolo della CO2 risparmiata da quando l'Ente è socio del Consorzio CEV, per la fornitura elettrica di tutte le utenze comunali si legge che il nostro Comune ha immesso in atmosfera, in quattro anni, 5 tonnellate di anidride carbonica in meno di quella che avrebbe prodotto rifornendosi da un gestore che tratta energia prodotta da fonti non rinnovabili. Questo è sicuramente un passo avanti per la tutela del nostro ambiente e per il rispetto del Protocollo di Kyoto, ma tanto si può e si deve fare ancora fare. Come Amministrazione comunale stiamo perseguendo tutte le strade utili al progressivo abbattimento dei consumi e l’efficientamento energetico. A breve sarà avviata la gara per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre scuole, in questo modo, producendo direttamente l’energia necessaria, contribuiremo direttamente a ridurre le emissioni inquinanti. Insieme ad altre Città europee e a partner privati, inoltre, stiamo partecipando al programma della Commissione europea Life+ Home, presentando un progetto per l’efficienza energetica nel settore della mobilità e degli usi domestici. Come Comune abbiamo già avviato, con la collaborazione della Multiservizi Caerite, azioni di contenimento degli sprechi come la chiusura delle fontane che non sono dotate di motore per il ricircolo dell’acqua, che quindi finirebbe in modo inaccettabile nelle fognature, e l’installazione dei rubinetti sulle fontanelle dell’acqua potabile. Da pochi giorni, inoltre, abbiamo completato e avviato il nuovo impianto fotovoltaico sul Cimitero dei Vignali”.
Per maggiore chiarezza in merito ai parametri utilizzati per la Certificazione 100% Verde, si consideri che il calcolo delle emissioni di CO2 risparmiate utilizza il Fattore di emissione “Standard”, in linea con i principi del’IPCC, che comprende tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione dei carburanti all ’interno dell’autorità locale, che indirettamente, attraverso la combustione dei carburanti nell’area comunale. Il Fattore di emissione nazionale è pari a 0,483 t CO2/MWh. COM.


 




ROMA, SERVIZIO DI MOBILITA' PER I DISABILI OFFERTO DAL COMUNE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

Angelo Parca

Roma – Il servizio di mobilità dedicato ai disabili nel Comune di Roma è veramente un disastro. Premesso che i mezzi pubblici dotati di pedana funzionante per i disabili sono merce rara. Inoltre, fa acqua da tutte le parti il servizio di trasporto dei disabili, istituito dal Comune di Roma fin dal 1983, svolto a favore di cittadini disabili motori gravi o non vedenti, impossibilitati all’uso dei comuni mezzi pubblici di trasporto. Certamente non è stato annullato ma è in sofferenza anche perché l’Atac (vetture attrezzate come servizio integrato ai taxi 35 70) con una lettera del 18 dicembre scorso, ha rifiutato le condizioni poste dal Comune di Roma per gestire il nuovo servizio. Un servizio che ha lasciato una scia di critiche. Il numero verde ‘Pronto Nonno', questo inverno, non è stato in grado di ovviare (nonostante il grande impegno) alle lacune del servizio di trasporto a chiamata rivolto a persone con disabilità. Prima di tutto l’assurdità del ridotto plafond a disposizione. La rivoluzione Belviso ha prodotto insoddisfazione. Nonostante le sbandierate 3.600 vetture taxi e  i 100 pulmini prodotte da un uovo sistema di trasporti per disabili, il risultato nel piatto è l’aver allontanato gli stessi dai servizi, basti pensare che la mobility card è sempre in rosso per i portatori di handicap che hanno più esigenze rispetto all’offerta del Comune. Se il disabile ha intestato un mezzo privato attrezzato non può usufruirne. Per i disabili che usufruiscono del servizio di mobilità per sottoporsi a “terapia” il budget non potrà superare la somma di euro 500 mensili ma questo plafond si riduce drasticamente a sole 160 euro per i disabili che intendono usufruire del servizio per “attività sociali”.

Dunque anziché incentivare il disabile ad essere attivo nel sociale lo si incentiva a blindarsi in casa.  Fare gli interessi dei disabili è ben altra cosa. Se si iniziasse con il controllare che le pedane dei mezzi pubblici siano davvero funzionanti, non ci sarebbero le tante discriminazione che ogni giorno succedono.

Oggi una disabile è stata sollevata di peso alla stazione Piramide e messa sul autobus 30. e’ possibile che la pedana non funzioni? I fondi da destinare al trasporto pubblico dovrebbero essere impiegati dopo una attenta indagine sulle reali esigenze dei disabili. Roberta Sibaud denuncia da sempre questa situazione: "I miei disagi odierni alla Piramide – dice Sibaud – si verificano tutti i giorni. Oggi poi, tra sciopero e autobus perennemente senza pedane funzionanti".

L'auspicio è che la nuova giunta capitolina faccia qualcosa per sistemare questa situazione.  




APRILIA, RINNOVO AIA CENTRALE TERMOELETTRICA DI CAMPO DI CARNE: SI ASCOLTINO LE OSSERVAZIONI DEI COMITATI E DELLE ASSOCIAZIONI

Redazione

Aprilia (LT) – Legambiente torna a chiedere che vengano prese in considerazione le osservazioni di associazioni e comitati prima di procedere a qualsiasi rinnovo dell'AIA per il turbogas, la Centrale Termoelettrica a Ciclo Combinato di Campo di Carne ad Aprilia. Alla vigilia della Conferenza dei Servizi che si terrà domani mattina presso il Ministero dell'Ambiente, torna a puntare il dito sugli impatti della centrale.

Già ad inizio anno, in occasione della precedente riunione della Conferenza dei Servizi, Legambiente Lazio col Circolo Legambiente di Aprilia avevano presentato le proprie osservazioni facendo notare come le mitigazioni ambientali proposte sembravano piuttosto deboli ed andavano pertanto riconsiderate in favore di misure più incisive; le modalità relative ai controlli e alla comunicazione dei dati per le componenti aria e rumore apparivano poco chiare e risultava insufficiente il sistema di monitoraggio; la tubazione per scaricare all’esterno del lotto il troppo pieno della vasca di seconda pioggia in un collettore acque bianche nel Fosso Caronte risultava non idoneo al recapito di reflui.

“Il rinnovo dell'Autorizzazione deve passare per serie valutazioni sull'impatto ambientale della centrale e la predispozione di adeguate misure di contenimento senza le quali sarebbe irresponsabile andare avanti –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Su questo occorre una stretta vigilanza della Regione Lazio che deve pretendere stringenti prescrizioni che andranno recepite e fatte osservare.”




NEMI, RAVE PARTY: POLIZIA E CARABINIERI INTERROMPONO PARTY SUL LAGO CON RUMORI ASSORDANTI

Redazione

Nemi (RM) – Sono stati gli agenti dei Commissariati di Polizia di Genzano e Albano in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Nemi ad interrompere un “rave party” nella notte tra sabato e domenica sulle rive del Lago.

Le circostanze hanno infatti richiesto l’intervento delle Forze dell’ Ordine.

Numerose sono arrivate infatti le chiamate dei cittadini per rumori “assordanti” provenienti da “ La Fiocina “, una località nell’area sud-est del lago, presso un fondo agricolo in disuso.

I poliziotti e i carabinieri intervenuti hanno constatato la presenza di una trentina di giovani – 6 dei quali minorenni – nel pieno di una festa con musica ad altissimo volume.

Tutti identificati, molti dei presenti sono apparsi in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta presumibilmente dall’assunzione smisurata di bevande alcooliche.

I minorenni, terminati gli accertamenti di rito – alcuni provenienti da Roma e altri dalla provincia – previo avviso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale peri i Minorenni, sono stati affidati ai rispettivi genitori.

Rintracciato inoltre il proprietario del terreno, che ora verrà ascoltato in merito all’accaduto.

 




ROMA, LEGGE 416 SUL VOTO DI SCAMBIO POLITICO MAFIOSO: 250 MILA ITALIANI CHIEDONO LA MODIFICA

Redazione
 
Roma – “Duecentocinquantamila italiani – afferma Celeste Costantino, deputata Sinistra ecologia libertà – ci chiedono a gran voce di modificare la legge 416 ter sul voto di scambio politico-mafioso. Un atto importante che ci farebbe intraprendere la vera strada contro la corruzione e permetterebbe all’Italia di mettersi al pari degli altri paesi europei”. “Sarà – continua Costantino – il primo grande risultato che otterremo nell’intergruppo braccialetti bianchi, composto da 250 parlamentari che hanno aderito alla campagna ‘Riparte il futuro’ promossa da Libera e don Luigi Ciotti”.

“Il voto di scambio politico-mafioso non avviene solo mediante denaro, ma spesso l’alleanza si basa su appalti pubblici, posti di lavoro, informazioni riservate. Siamo riusciti già a calendarizzare la modifica della norma, che speriamo venga discussa già a luglio in aula. Vogliamo dare un segnale concreto il più presto possibile – conclude la deputata di Sel –. La politica dirà in questo modo delle parole chiare sugli strumenti legislativi per combattere i clan e la corruzione. L’antimafia dovrà essere il prerequisito dell’agire politico, su tutte le questioni riguardanti la vita delle persone, come per esempio l’economia, il lavoro, l’ambiente e la sanità”.



ROMA, SANTA MARIA IN ARA COELI: UNICA REPLICA PER "CURLEW RIVER. A PARABLE OF CHURCH PERFORMANCE"

Redazione

Roma – “Curlew River. A Parable for Church Performance” di Benjamin Britten andrà in scena giovedì 27 giugno, alle 21, nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli in Campidoglio in una replica unica, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. L’appuntamento è organizzato dal Teatro dell’Opera in collaborazione con il Vicariato di Roma per il progetto culturale “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”

Giovedì 27 giugno, alle 21, nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli in Campidoglio calerà il sipario sulla seconda stagione di “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, il progetto culturale promosso dall’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma in collaborazione con il Teatro dell’Opera. L’occasione sarà offerta dalla serata evento con il “Curlew River. A Parable for Church Performance”, lo spettacolo scritto da Benjamin Britten nel 1964 per essere messo in scena in una chiesa e scelto dal Teatro dell’Opera di Roma per festeggiare il centenario della nascita del compositore britannico. L’appuntamento di giovedì 27, realizzato in collaborazione con il Vicariato di Roma per la rassegna “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, è una nuova produzione eseguita per la prima volta dall’Orchestra e dal Coro dell’Opera di Roma e firmata da due nomi di prestigio della musica e del teatro: sul podio, James Conlon, raffinato interprete britteniano, alla regia e impianto scenico Mario Martone. Maestro del Coro: Roberto Gabbiani. I costumi sono di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari.

La musica di Britten su libretto di William Plomer prende spunto dal nō-drama giapponese “Sumidagawa” di Juro Motomasa e dai drammi religiosi medievali europei, dai quali mutua il linguaggio musicale scarno, la forma di rappresentazione rituale e l’essenzialità della storia dal carattere  simbolico e moraleggiante, che ruota  attorno a quattro personaggi principali Madwoman (Benjamin Hulett), Traveller (Phillip Addis), Ferryman (Anthony Michaels-Moore), Abbot (Derek Welton) interpretati da cantanti maschili, e Spirit of the boy (Laura Catrani).

Una composizione di rara esecuzione dalla partitura raffinata e particolarmente sentita da Britten, frutto di un suggestivo viaggio del musicista in Giappone. Una parabola sul traghettare verso un altro mondo e sulla disumanità dell’uomo.

L’evento di giovedì 27 giugno, come tutti gli appuntamenti di “Una porta verso l’Infinito. L’uomo e l’Assoluto nell’arte”, è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.




ARDEA, EVENTO STRAORDINARIO: SABATO 29 GIUGNO VERRA' APERTO IL NINFEO – IPOGEO PALEOCRISTIANO

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Ardea (RM) – Il Museo Diocesano di Albano, in collaborazione con il parroco di Ardea, Don Adriano Gibellini, ha organizzato per sabato 29 giugno un evento dedicato all’apertura gratuita del Ninfeo-Ipogeo Paleocristiano di Ardea.

L’ipogeo fu scoperto casualmente all’inizio del 1964, all’interno di una vigna nei pressi dell’ingresso alla rocca ardeatina. Durante l’esplorazione delle gallerie si ritrovò in una struttura sotterranea decorata con pitture. L’ipogeo di epoca romana, scavato all’interno del banco di tufo, ha pianta rettangolare di circa 3 x 3,60 metri. In epoca altomedievale l’antica struttura fu riutilizzata come luogo di culto cristiano. Nel vano absidale è raffigurata, tra due figure femminili identificabili come Sante o come Allegorie, la Madonna in Trono con il Bambino. Sul pilastro destro del vano è raffigurato S. Giovanni Battista, e al centro della volta, all’interno di un clipeo, l’Agnus Dei.

Sul pilastro sinistro si conserva un clipeo con il Cristo Pantocrator a mezzo busto.

All'interno dell'ipogeo sono presenti anche altri affreschi, in uno dei quali sono raffigurati due cavalieri; uno di essi è stato identificato con S. Giorgio, mentre l’altro potrebbe essere S. Demetrio o S. Teodoro.

Dichiara il dr. Roberto Libera, direttore del museo,: “l’iniziativa rientra nell’ambito delle attività di collaborazione tra il Museo Diocesano di Albano e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, al fine di promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico e la storia delle origini della comunità cristiana nel territorio diocesano”.

Il Ninfeo-Ipogeo Paleocristiano sarà aperto al pubblico, per la visita guidata gratuita, sabato 29 giugno, dalle 10:00 alle 12:00 di mattina; nel pomeriggio l’apertura sarà dalle 16:00 alle 18:00. L’ingresso del sito è su via del Tempio, 1




ALBANO LAZIALE: IL CIGNO FA LO STRUZZO E MATTEI LO STANATORE

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Angelo Parca

Albano Laziale (RM) – Di solito è il Pavone che si mette in mostra e non il cigno il cui canto, secondo credenze antiche, si ode e percepisce come ultimo segno di vitalità. Poi c'è lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia e agendo in questa maniera pensa di non essere visto da nessuno. Il “Cigno” partito politico ha giocato in anticipo, in bruciata, o come si vuole chiamare. Hanno indossato la maglietta Albafor e cercato di fare luce sulla questione. Ma la questione Albafor è ormai oggetto di contesa politica. Ci si crede, come non negare il contrario ma dall'esterno, è evidente, che è un caso strumentalizzato. Così il consigliere comunale Mario D’argento, preso dalla smania dell'agire, "si è visto costretto" a convocare un Consiglio Comunale, aiutato da cinque Consiglieri che hanno contribuito ad avere i numeri necessari per convocare la seduta per discutere il caso Albafor che vede coinvolti 160 lavoratori. Il Cigno avrebbe trovato delle difficoltà nel reperire le firme necessarie. E per questo in una nota ha posto degli interrogativi alquanto sinuosi quali: “il cigno si chiede quale gruppo o quali gruppi, dove e’ finito il pdl?con quale gruppo ci dobbiamo confrontare? Se per una convocazione di Consiglio Comunale su un punto così delicato dove si discute il futuro di circa 160 lavoratori di Albano non si aderisce mettendo una firma, cosa deve pensare il cigno di questi signori? Perché tutte queste scuse per non firmare?”.

A Mattei, ex sindaco di Albano e attuale consigliere di opposizione Pdl non è andata giù la “mis en scène” del Cigno soprattutto perché, a suo dire, già due componenti del suo gruppo avevano firmato (capogruppo compreso). “Avevamo concordato che ci saremmo visti oggi insieme a tutta l'opposizione – afferma Mattei –  per integrare il documento di richiesta di convocazione del consiglio comunale. Ma qualcuno ha pensato di fare il “bravino” e di presentare un documento per farsi bello agli occhi dei lavoratori. Non a caso dopo aver carpito il numero minimo necessario di firme (6) non ha aspettato le altre non per il bene dell'Albafor ma per rimarcare un fatto inesistente, la divisione del Pdl. Io, Brunamonti e Ginestra avremmo firmato certamente dopo una riunione e una integrazione seria di un documento che, come è stato presentato, non servirà a nulla. Ma sembra che lo sport più in voga in questo periodo sia fare opposizione al sottoscritto e al Pdl invece di contrastare la giunta Marini. Così caro Mario non si va lontano. Unità, serve unità nell'opposizione se si vuole veramente il bene del paese. È inutile procedere da soli con documenti estemporanei su argomenti che neanche si conoscono, così si rischia solo di fare il gioco della maggioranza e di danneggiare i 166 lavoratori che già vivono una situazione drammatica. Comunque il dibattito in aula chiarirà tutte queste chiacchiere. Mi meraviglia il silenzio degli altri firmatari del documento di fronte ad un attacco così chiaro al Pdl”.




CASTEL GANDOLFO: LA CITTA' SCALDA I MOTORI PER IL "GANDOLFESTIVAL, IL BORGO IN ARTE"

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

st1:*{behavior:url(#ieooui) } /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – L'estate gandolfina è ora realtà. A partire dal 05 luglio all’11 agosto Castel Gandolfo sarà travolto dai ritmi della prima edizione di GandolFestival – Il borgo in arte. L’iniziativa curata per conto del comune dal Maestro Armando Bertozzi si svolgerà presso la Sala Petrolini (Via Prati 6) e coinvolgerà artisti di chiara fama impegnati in diverse forme artistiche, dal ballo alla musica etnica, dal rock alle percussioni. Fino alla metà di agosto ogni week-end sarà animato da concerti, esibizioni e stage che sapranno entusiasmare gli amanti della musica ed i semplici curiosi. Il programma, ricco e articolato, spazia dalla musica etnica al rock, dal jazz alla danza.

Il programma è consultabile al seguente link:

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}

http://www.comune.castelgandolfo.rm.it/index.php/newsflash/165-gandolfestival




ROMA, CENTRO: TURISTI VITTIME DI BORSEGGIATORI. SEDICI "MANOLESTA" IN MANETTE

Redazione

Roma – I Carabinieri delle Compagnie di Roma San Pietro e Roma Centro impegnati nei quotidiani controlli antiborseggio svolti nelle zone turistiche, a bordo di mezzi pubblici e nei pressi delle relative fermate, hanno arrestato altri 16 borseggiatori, intenti ad alleggerire ignari turisti. Stazione Termini, via della Concilizione, piazza Venezia, Barberini, largo di Torre Argentina e via della Propaganda, questi i punti preferiti dai "manolesta". Nei pressi della fermata metropolitana "Barberini" i Carabinieri della Stazione Roma Prati hanno arrestato un 35enne, cittadino romeno, subito dopo aver borseggiato una turista italiana. Poco dopo, gli stessi gli stessi militari dell'Arma, a bordo del famigerato autobus "64", hanno scoperto altri due borseggiatori. Due cittadini della Repubblica Ceca che avevano borseggiato un turista lombardo. I due ladri, entrambi di 28 anni, sono stati ammanettati ed accompagnati in caserma. Sempre a bordo dell'autobus della linea 64, nei pressi di largo di Torre Argentina, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato due cittadini georgiani, di 28 e 34 anni, mentre asportavano il portafogli ad un turista straniero. In via della Cociliazione, sempre i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro, hanno arrestato una 33enne ed un 28enne, entrambi nomadi provenienti dal campo di via Pontina, che, sempre con la stessa tecnica, avevano borseggiato 1200 Pound ad un turista malesiano. Nei pressi della fermata metropolitana "Termini" i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romeni di 24 e 25 anni, sorpresi dopo aver sfilato il portafogli ad un turista Ungherese. All'interno di un vagone della Linea "A" della metropolitana, all'altezza della fermata "Barberini", i Carabinieri della Stazione Roma Vittorio Veneto, hanno arrestato due nomadi di 18 e 20 anni, fermate dopo aver sfilato un'I-Phone 5 e 500 euro ad una turista cinese. Quattro nomadi, due 19enni, un 18enne ed un 27enne, tutti provenienti dal campo di via Salone sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, dopo aver sfilato un'I-Phone 5 ad un turista svedese. Infine, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia, in Piazza Venezia, a bordo di un bus della linea urbana hanno arrestato un cittadino romeno, di 42 anni, sorpreso dopo aver alleggerito del portafogli con 150 euro un turista irlandese sotto gli occhi dei militari. I 16 arrestati, accusati di furto aggravato e tentato furto, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa di essere processati con il rito direttissimo. Tutta la refurtiva è stata recuperata dai Carabinieri che provvederanno a riconsegnarla alle vittime.