ROMA, CRIMINALITA': TREDICENNE IN FIN DI VITA ALL'UMBERTO I

Redazione

Roma – La criminalità dilaga e servono maggiori controlli e pochi spot. Un ragazzo bengalese di tredici anni è in gravi condizioni ricoverato all'ospedale Umberto I, dopo essere stato accoltellato la scorsa notte durante una lite a Roma, nel quartiere Africano. Altri due connazionali del ragazzino, di 23 e 29 anni, anche loro colpiti con un coltello, sono rimasti feriti più lievemente. Quattro ambulanze e un auto medica hanno portato i tre in ospedale. Non risale a molto tempo fa, si parla soltanto di giugno la maxi rissa ad Ostia. Una ventina di ragazzi, alcuni dei quali armati di spranghe metalliche e bottiglie di vetro, in strada, sotto gli occhi di tutti.




LAZIO, DEBITI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONE: AL VIA I PAGAMENTI E DA IERI I DATI SONO ONLINE

Redazione

Lazio – Sono consultabili da ieri sera, in un link nella sezione dell’assessorato al Bilancio sul sito istituzionale della Regione Lazio, i dati sui pagamenti della prima tranche di anticipazioni di liquidità ottenute grazie al decreto 35, nonché gli importi che saranno pagati entro marzo 2014. Proprio in queste ore l’amministrazione sta provvedendo ai primi pagamenti verso fornitori diretti ed Enti locali, secondo la graduatoria stilata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e in accordo con Anci e Upi. In questo modo la Regione si mette in regola con le prescrizioni del decreto, che prevedeva che i dati sui pagamenti fossero resi disponibili on line proprio entro il 5 luglio.

Per questa prima tornata di pagamenti (destinati come prescritto dalle norme per almeno due terzi ai residui passivi verso altri Enti locali, e nel rispetto dell’anzianità del credito vantato) la Regione Lazio redistribuisce alle imprese, alle Province e ai Comuni del territorio un totale di 924,5 milioni di euro.

Proprio rispetto alla ripartizione delle risorse tra gli enti locali, durante la riunione conclusiva all’assessorato al Bilancio della Regione con Anci e Upi, i partecipanti hanno trovato un accordo sulla redistribuzione delle anticipazioni di liquidità. Rispetto alle difficoltà di bilancio palesate dai piccoli Comuni e dalle Province, il Comune di Roma sì è reso disponibile a cedere una quota delle proprie risorse, pari a circa 45 milioni di euro, mettendola a disposizione delle altre amministrazioni.

“Questa è una bella dimostrazione di trasparenza amministrativa e di solidarietà tra istituzioni – afferma Alessandra Sartore, assessore a Bilancio, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio – tanto più significativa se pensiamo che arriva in un momento difficile per gli Enti locali, che hanno tutti, a livelli e in proporzioni diverse, estremo bisogno di liquidità”.

“Completato anche questo passaggio – commenta Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio – abbiamo potuto provvedere a pubblicare sul sito istituzionale i dati sulla liquidazione dei creditori. Una scelta di trasparenza, insieme a quella che nelle scorse ore ci ha consentito di mettere on line i dati sulla prima tranche di pagamenti ai creditori della Sanità per 832 milioni di euro, prevista espressamente dal decreto 35, con cui mettiamo a disposizione dei cittadini il resoconto del nostro lavoro degli ultimi mesi”.




ROMA STALKING: NON SI RASSEGNA ALLA FINE DI UN AMORE SBOCCIATO ON LINE E TRASFORMA IN UN INFERNO LA VITA DELLA EX COMPAGNA.

Redazione

Roma – Protagonista della vicenda una 61enne romana che, dopo essersi iscritta qualche mese fà ad un noto portale di incontri online, ha conosciuto un uomo con il quale ha poi intrapreso una breve relazione sentimentale.

Un mese di frequentazione e la donna ha capito di non essere innamorata dell’uomo, ed ha così deciso di interrompere la relazione.

Sicura che ciò avrebbe creato uno scontento da parte dell’uomo certo non si aspettava di vivere un vero e proprio incubo.

L’uomo, N.F., 70enne, infatti, non accettando l’abbandono della donna, ha iniziato a tempestarla di telefonate  e messaggi a qualsiasi ora del giorno e della notte, prima solo con ingiurie e poi anche con le  minacce.

La situazioni è andata sempre più aggravandosi fino a quando l’uomo ha iniziato anche a seguirla facendole scenate di gelosia in pubblico.

Quando poi ha continuato a minacciarla malgrado gli sforzi della stessa di riportarlo alla ragione, la vittima ha deciso di presentare una denuncia al Commissariato di zona e di rivolgersi anche ad un centro antiviolenza.

Sono così iniziate le indagini da parte degli Agenti del Commissariato “Colombo” diretto dalla dr.ssa Agnese Cedrone per raccogliere ogni elemento utile a comprovare quanto stesse accadendo alla vittima.

Gli investigatori hanno così messo insieme moltissime prove, tra cui le denunce della vittima e di alcuni testimoni,  i tabulati telefonici e le varie registrazioni audio delle telefonate, peraltro sempre più minacciose,  fatte dall’uomo alla vittima.

Durante le indagini i poliziotti hanno scoperto anche che l’indagato, già in passato era stato coinvolto in una vicenda analoga e che risultava possessore di una pistola lanciarazzi.

Gli Agenti hanno deciso quindi di recarsi a casa dell’uomo. Informato della denuncia a suo carico, questo ha iniziato a dare in escandescenza accusando la vittima di avergli “mandato la Polizia in casa”.

L’arma in possesso dell’uomo è stata sequestrata insieme a numerose cartucce cal.32 illegalmente detenute.

Dopo l’invio di una dettagliata relazione da parte della Polizia, il Giudice del Tribunale ha deciso di emettere nei suoi confronti una ordinanza di divieto di avvicinamento e comunicazione nei confronti della vittima.

Al primo tentativo dell’uomo di contravvenire a quanto disposto dal Giudice, si spalancheranno per lui le porte del carcere.

 




COTRAL, PAGATI GLI STIPENDI: UNA RISPOSTA CON I FATTI ALLE PAROLE E ALLE STRUMENTALIZZAZIONI

Il fatto che i pagamenti della 14esima mensilità non fossero legati ai mancati versamenti di Atac della quota parte dei titoli metrebus spettante a Cotral spa, dimostra anche che questa tesi argomentata da Libanori non aveva fondamento. E' dunque evidente anche la scarsa conoscenza delle dinamiche Cotral spa da parte del Consigliere di amministrazione in quota Udc Giovanni Libanori.

 

Chiara Rai

Roma – Come volevasi dimostrare. Le parole strumentalizzazione, le asserzioni che i pagamenti della 14esima mensilità ai dipendenti Cotral non hanno nulla a che fare con il mancato versamento da parte di Atac spa della quota da parte dei titoli metrebus spettanti a Cotral S.p.a., è la chiusura di una convinzione che abbiamo sempre portato avanti: Il consigliere Giovanni Libanori facendosi promotore (come ha asserito lui stesso) della manifestazione di circa una decina di dipendenti pur sapendo che la Regione avrebbe pagato l’azienda di trasporto regionale entro l’8 luglio e la questione si sarebbe, quindi sbloccata, si è dimostrata una strumentalizzazione politica che non ha portato a nulla se non a polemiche su polemiche.

Infatti, fa sapere il presidente di Cotral spa, Domenico De Vincenzi, che l’azienda sta pagando la 14esima mensilità ai dipendenti, anche in anticipo rispetto alla data dell’8 luglio. Ciò, ha sottolineato il presidente Cotral: “grazie all'impegno del presidente Nicola Zingaretti  e dell'assessore Michele Civita che ha consentito di avere una rapida disponibilità delle somme necessarie.

Con questo si chiude, pertanto, la fase di strumentalizzazioni e di polemiche sollevate nei giorni scorsi sul ritardo dei pagamenti, e soprattutto si dimostra definitivamente che la vicenda non era affatto collegata al mancato versamento da parte di Atac spa della quota parte dei titoli metrebus spettante a Cotral spa. giungere a un accordo per il ripianamento di tale debito resta, comunque, un obiettivo che Cotral spa continuerà a perseguire con la collaborazione dell'assessorato regionale alla mobilità e del comune di Roma".

Giovanni Libanori, dopo le asserzioni del Governatore Nicola Zingaretti il quale ha dichiarato che è necessario cambiare governance, vede messa a rischio la propria poltrona e a conti fatti sembra abbia agito più per apparire che per “essere”. Altrimenti, perché farsi paladino di un gruppo sparuto di lavoratori dopo aver avuto certezza dell’erogazione di pagamenti da parte della Regione? I giornali hanno scritto di lui, è finito al Tg3 apparendo come salvatore dei diritti dei lavoratori. Si sarebbe potuto fare concretamente altro? Meno apparizione mediatica e più lavoro sodo dietro le quinte, lontano dai riflettori.

In una precedente richiesta di rettifica [ COTRAL, IL CONSIGLIERE CDA GIOVANNI LIBANORI CONTESTA TITOLO E PARTE DELL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE LAZIALE ] che il consigliere Cotral spa Giovanni Libanori si è affrettato ad inviare, quando abbiamo eccepito il fatto che da paladino avrebbe potuto rinunciare all’autista e al suo facoltoso stipendio, ha asserito che il suo stipendio di (circa 4mila euro lordi mensili più l’autista secondo i dati Regione Lazio 2012) non consiste in “una cifra così facoltosa come subdolamente si vuole far credere all'opinione pubblica”.

Vogliamo commentare questo schiaffo alla miseria? Lo sa il consigliere Giovanni Libanori che ci sono famiglie che vanno avanti con meno di mille euro al mese? Lo sa che ci sono anziani che prendono 400 euro di pensione e non riescono neppure a condirsi l’insalata?

Giovanni Libanori ha infine asserito che “la dotazione di un autista é legata alle esigenze di servizio: Cotral, come tutti sanno, é un'azienda di trasporto extraurbano, con strutture e impianti presenti in tutto il territorio del Lazio e va da se che si rendono spesso necessari spostamenti per risolvere le problematiche che, di volta in volta, si possono verificare”. Ad esempio, spesso si è visto con l’autista al seguito a scorrazzare in giro per Nemi, comune dove Libanori era ex aspirante presidente del Consiglio e attuale consigliere di maggioranza. Tra l’altro Nemi è un comune che da sempre subisce disservizi Cotral, nonostante le sfilate in auto del consigliere.

Dunque, la domanda sorge spontanea in un momento dove persino il Comune di Roma ha tagliato le auto blu, dove la Regione ha tagliato le auto blu e persino i buoni taxi, può un semplice consigliere d’amministrazione che occupa la poltrona grazie all’ex influenza del proprio partito pensare di rinunciare all’autista e al limite optare per un rimborso dei chilometri effettivamente percorsi per lavoro?

Meglio finirla qui, questi sono gli ultimi colpi di coda di nomine fedelissime. 

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ALBANO LAZIALE: PIENONE PER I CONTROLLI STRAORDINARI DELLA POLIZIA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Controlli davvero straordinari per la polizia di Albano (Castelli Romani), tanto che la questura di Roma ne ha dato diffusione immediata. Cosa è successo? Nel corso dei controlli straordinari predisposti in modo particolare nelle ore serali e notturne nei centri di Albano e Ariccia,  le Volanti e le pattuglie “civetta” del Commissariato di Albano Laziale, diretto dal dott. Massimo Fiore, hanno identificato nr. 65 persone, controllando 33 veicoli.

Nell’ambito di tali controlli è stato tratto in arresto il cittadino rumeno E. M., di  38 anni, colpito da mandato di arresto europeo in quanto condannato dalle autorità giudiziarie rumene per reati di violenza sessuale e stupefacenti,  condotto alla Casa Circondariale di Velletri.

Veniva altresì denunciato in stato di libertà S. M. di 33 anni, di Albano laziale che, nella notte di domenica, nella centrale piazza Mazzini, aveva minacciato un gruppo di ragazzi con una pistola a gas,   per banali diverbi. Arma recuperata e sequestrata.

Denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio, nei pressi di Villa Doria,  anche un minorenne di 17 anni, di Lanuvio, sorpreso con indosso oltre alle 5 dosi preconfezionate di hashish, anche un bilancino elettronico, evidentemente per una precisa pesatura della “merce”; affidato ai genitori.

Segnalato  amministrativamente al Prefetto  per uso di sostanze stupefacenti anche un maggiorenne di Lanuvio, di 21 anni.           

Elevate anche  5 contravvenzioni al Codice della Strada.




ROMA, EVENTO AL SENATO DEL 22 LUGLIO "VIOLENZAinFINITA" DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS SI TIRA FUORI

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Redazione

Roma – Quando qualcosa nasce senza quel giusto spirito umanitario e di intenti, poi si rompe e non rimane nulla. Doveva tenersi un evento il prossimo 22 luglio dal nome, ideato dal presidente di Donne per la Sicurezza Onlus Barbara Cerusico “VIOLENZAinFINITA”. Ma dopo che l’associazione “rosa” impegnata in trincea per la difesa dei diritti ha preso atto di una determinata serie di spiacevoli fatti, ha da subito preso le distanze dall’evento organizzato con un partner che loro definiscono inidoneo rispetto agli obiettivi che da sempre Donne per la Sicurezza Onlus persegue.

Pertanto Se l’evento si terrà ugualmente non importa, ma per una lodevole questione morale e di principio, l’associazione presieduta da Barbara Cerusico, dal vicepresidente Roberta Sibaud e dal segretario nazionale Anna de Sanctis preferisce prendere le distanze. 

Di seguito il testo che l’associazione ha inviato al Senato per disdire la loro presenza all’evento.

L’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus prende le distanze dal convegno “ VIOLENZAinFINITA” che si terrà presso la Biblioteca Giovanni Spadolini del Senato della Repubblica, location richiesta a nostro nome dalla signora V. C. (Intellexi) per il prossimo 22 luglio 2013 dalle ore 15.00 alle 20.00.

La nostra Associazione, nata ed operativa sul territorio nazionale dal 2009 con i suoi centri anti violenza, che persegue obiettivi esclusivamente solidaristici, di tutela dei diritti civili e da sempre è di ausilio alle donne vittime di violenza, avendo compreso che l'evento in questione è strumentale al fine di una mera visibilità d'immagine da parte del partner Intellexi, associazione nata solo a dicembre 2012, ha ritenuto opportuno informare la Vostra prestigiosa sede che non parteciperemo più ne in qualità di partner all'evento e tantomeno saremo presenti allo stesso.

Tanto Vi dovevamo per correttezza, per consentire a tutti/e di conoscere esattamente i promotori dell'evento e per evitare possibili spiacevoli imprevisti relativi l'andamento e l'esito dell'evento stesso di cui non ci riteniamo più responsabili.

Si comunica altresi’ che si e’ provveduto a diffidare Intellexi anche dall’utlizzo del nostro titolo “Violenza Infinita”, deciso dalla nostra Associazione, cosi’ come dimostrano le innumerevoli comunicazioni intercorse tra noi e la sopracitata.

 

Qualche informazione in più su DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS

“DONNE PER LA SICUREZZA ONLUS” da sempre impegnata nel sociale a difesa delle categorie svantaggiate. Costituisce l’Associazione a seguito della barbara recrudescenza della violenza sulle donne (alla quale stiamo assistendo in questo ultimo periodo), che torna a far riflettere su ciò che accade in silenzio sia dentro le mura domestiche che fuori, e sulla mostruosa aggressione proveniente da culture straniere che, come comune denominatore, ha il disprezzo per il genere femminile.
L’Associazione Donne per la Sicurezza Onlus si occupa di fornire assistenza legale-socio-sanitaria, formazione, istruzione, sport dilettantistico, tutela dei diritti civili e tutte le attività connesse alla tutela della donna. (come da Art.10 del Decreto Legislativo 460/97).
Con questa Associazione vuole chiamare ad un confronto diretto le donne che oggi, combattono in vari modi le ingiustizie, le violenze, i fondamentalismi, i regimi e le guerre, affermando con il proprio operato è possibile affrontare le diverse violazioni dei diritti delle donne: dalla violenza domestica alla tratta, dagli stupri durante i conflitti alle mutilazioni genitali.
La violenza sulle donne è uno scandalo per i diritti umani. In molte società questo problema si scontra con la mancanza di interesse, il silenzio e l'apatia dei governi. Sia in tempo di pace che in tempo di guerra, le donne subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne. A milioni vengono picchiate, aggredite, stuprate, mutilate, assassinate, in qualche modo private del diritto all'esistenza stessa. Donne per la Sicurezza chiede ai governi, alle organizzazioni e ai privati cittadini di impegnarsi pubblicamente per rendere i diritti umani una realtà per tutte le donne. Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, tutti i Governi hanno la responsabilità di prevenire, indagare e punire gli atti di violenza sulle donne in qualsiasi luogo si verifichino: tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, nella comunità o nella società, durante i conflitti armati.
E' fondamentale che i governi e le istituzioni si impegnino per rendere più forti le donne, garantendo loro indipendenza economica e protezione dei diritti fondamentali. Ci si rivolge a loro per chiedere che i trattati internazionali sui diritti umani vengano ratificati e attuati ovunque.

In questa battaglia per i diritti umani, sono essenziali anche la solidarietà degli uomini e il loro coinvolgimento nella campagna Mai più violenza sulle donne.
L’Associazione si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi sociali, barriere architettoniche, urbanistiche, archeologiche, culturali, storiche, politiche ed intende fungere da stimolo nei confronti delle amministrazioni pubbliche locali tessendo un filo diretto fra utente e gestori della cosa pubblica, proponendo, ove possibile, risoluzioni anche tecniche e operative, elevando il livello generalizzato di attenzione e spingere verso una "normale" e diffusa Cultura dell'accessibilità.
Si batte per una società basata sulla sicurezza della donna e dei soggetti più deboli: minori, disabili, anziani.
Persegue la protezione della vita umana, promuove la tutela del patrimonio archeologico, architettonico, monumentale, culturale e ambientale della propria terra. Promuove la partecipazione dei cittadini alla difesa ed alla definizione della propria qualità della vita, favorendo una migliore organizzazione sociale ed una modifica dei comportamenti individuali e collettivi.
Finalizza le proprie iniziative alla socializzazione, alla maturazione di una coscienza critica , al discernimento etico delle responsabilità, all’espressione ed alla salvaguardia della dignità della persona. Interviene nel campo dell’educazione, della formazione e della didattica per favorire lo sviluppo nei giovani, di una coscienza sensibile ai problemi della società moderna.


CONVEGNI
Giugno 2010 relatrice e organizzatrice del Convegno” Donne in Sicurezza” c/o il Centro Sportivo ARTIGLIO di Roma, patrocinio III Municipio e Comune di Roma

Settembre 2010 organizza la “Giornata dell’Altruismo” a Segni con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Roma

Ottobre 2010 relatrice al Convegno “La ferita in fondo all’Anima” c/o il Teatro Comunale di Narni, promuovendo il libro “Donne a Perdere”

Novembre 2010 in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle Donne, sponsorizza lo spettacolo teatrale “Io non sono Wonder woman” presso il Teatro LO SPAZIO di Roma patrocinato dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Roma

Aprile 2011 relatrice al convegno “Violenza… oltre ogni limite” presso la sala Mons. L. di Liegro – Palazzo Valentini

Aprile 2011 attiva il primo gruppo di ascolto online “Donne per la Sicurezza – Insieme per riprenderci la vita”

Giugno 2011 partecipa come relatrice al convegno “Violenze (In)visibili” presso l’Aula Magna dell’Ospedale Forlanini San Camillo di Roma


Novembre 2011 partecipa promuove il libro “Mobbing – Storia di una donna che non si arrende” presso la sala conferenze del Museo criminologico di Roma, evento a favore di Telethon.
Febbraio 2012 partecipa come relatrice al convegno “Minori scomparsi, quali strategie di prevenzione” presso l'Aula Giubileo dell'Universita' LUMSA di Roma

Aprile 2012 partecipa e promuove il convegno “Disabili in catene” presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati Aula Magna dell’Ospedale Forlanini San Camillo di Roma

Giugno 2012 promuove il convegno tavola rotonda sulla Sclerosi Multipla presso la sala Consiliare del Comune di Monterotondo

Luglio 2012 partecipa alla manifestazione Apertamente Caffeina Convegno “L'utopia delle pari opportunita'”

Aprile 2013 promuove e organizza il convegno “Fiori rubati dal vento” promuovendo il libro “Il bambino rubato dal vento” di Stefania Jade Trucchi presso il Museo Criminologico di Roma

Maggio 2013 partecipa come relatore al Convegno “Violenza Familiare, psicologica, economica e fisica”
presso il Forte Sangallo di Nettuno (Roma)

Maggio 2013 partecipa come relatore al Convegno “ L’investigazione privata nel contesto del reato di stalking” organizzato da CONIPI presso l’Aula magna dell’Istituto Nazareno di Roma

Luglio 2013 partecipa alla manifestazione Apertamente Caffeina Convegno “Donne, madri e bambini rubati”

Luglio 2013 partecipa al Congresso AISS come relatrice presso Spazio Novecento

PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITA
Promotrice del progetto “Percorsi di legalità” presentato da Donne per la Sicurezza O.n.l.u.s., in collaborazione con Associazioni partners del settore presso la Regione Lazio approvato con delibera dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, per l’attuazione del programma di progetto per la seguente tematica: “educazione alla legalità, con riguardo a profili educativi e formativi degli studenti della scuole medie inferiori e superiori, volto ad accrescere il senso civico dei giovani e la sensibilità degli stessi rispetto all’ etica del fare”

PROGETTO “CENTRO DI ASCOLTO”
Promotrice del progetto “Centro di ascolto” presentato da Donne per la Sicurezza O.n.l.u.s., e finanziato dalla Regione Lazio




LAZIO PISANA SU FEMMINICIDIO, CHIACCHIERE IN CORRIDOIO: "LE DONNE NON VANNO UCCISE VANNO SCOPATE"

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A.P.

Roma – Che nei corridoi della Pisana così come per le strade di Roma e d’Italia e del mondo esistano ancora frasi da condannare e che ledono la dignità della donna per la quale addirittura si è dovuta approvare una mozione per tutelarla non è uno scoop e tantomeno qualcosa che dovrebbe stupirci. Chi conosce davvero bene la problematica, i numeri delle donne uccise, le richieste d’aiuto, le scarcerazioni facili sicuramente non si stupisce ma condanna ed è ancora più convinti che si stanno facendo dei passi in avanti per la parità dei diritti che non esiste. Non c’è nulla da fare, ancora non esiste. Ieri in Pisana si è detto no al femminicidio con una mozione proposta dai consiglieri Bonafoni, Avenali, Bianchi, Giancola, Petrangolini, Lena, Patanè e Favara. Solo un consigliere si è astenuto: Giuseppe Emanuele Cangemi. E nel frattempo qualcuno per i corridoi avrebbe fatto dell’umore di bassa lega  “le donne non vanno uccise, vanno scopate”. La consiglira regionale Daniela Bianchi non ci ha pensato un attimo a condannare il gesto e denunciare le frasi sessiste udite. Bianchi non ha voluto dire “il peccatore” ma ha ritenuto doveroso concentrarsi sulla frase che ha siscitato innumerevoli reazioni e naturalmente indignazione.  

Abbiamo voluto riportare le reazioni del presidente di Donne per la Sicurezza Onlus Barbara Cerusico che ha parlato a nome di tutti i suoi associati: “La nostra seppur  giovane associazione è già matura e adulta, per compiere azioni concrete, alcune delle quali  già messe in atto con largo consenso.

E’ sembrato quasi profetico il nascere di questa Associazione “Donne Per La Sicurezza Onlus”, alla luce del bollettino di guerra al quale siamo costretti ad assistere ad ogni TG – continua Cerusico –  non siamo in guerra eppure le donne muoiono come  mosche, talvolta anche con i figli. Le donne vengono violate come nulla fosse e, spesso, i figli subiscono le conseguenze di tali violenze, sopravvenendo in essi problemi di origine psicologica o…allontanamento dalla famiglia di origine ecc.

L’Italia ha un triste primato e un colpevole ritardo nel contrasto di questo scempio, legato anche, e soprattutto, alla mancanza di una politica volta alla tutela della donna e un welfare che abbracci la famiglia. La donna oggi, in Italia, è subalterna all’uomo, una volta madre, per la mancanza della certezza di poter raggiungere una sua autonomia materiale. Spesso, la donna che subisce violenze all’interno del proprio nucleo familiare, non può  allontanarsi dal suo eventuale carnefice perché non ha dove andare e non ha sostegno economico. Questo accade per la carenza legislativa,  per la pessima applicazione delle normative, per il pregiudizio sociale e per la carenza del  welfare a misura di donna.

La  ciliegina sulla torta della cecità dei rappresentati politici, oggi è stata messa a dura prova dalla frase di cui veniamo a conoscenza, durante la presentazione della mozione contro il femminicidio e durante l’intervento di Marta Bonafoni, la proponente,  affermando “le donne non vanno uccise, vanno scopate”

Noi siamo indignate moralmente, eccome! Stiamo lottando con tutte le nostre forze per eliminare le violenze dalle strade – conclude –  dalle mura domestiche, siamo contro ogni forma di violenza tra le persone. Se permettiamo che passi  inosservata una tale dichiarazione,  verrà  meno la nostra finalita’. Siamo pronte ad incontrare la persona che ha osato proferire questa frase squallida, magari per raccontargli dei casi che si sono rivolti a noi, e per ricordargli che e’ nato/a da una donna!”




FIUMICINO: “APRIVA” LE AUTOVETTURE ALL’INTERNO DI UN PARCHEGGIO

Redazione

Fiumicino (RM) – Erano giunte negli ultimi tempi, negli uffici del Commissariato di Fiumicino, diverse le segnalazioni inerenti dei furti che avvenivano all’interno del parcheggio di un noto centro commerciale di via Portuense.

Proprio ieri gli agenti di Polizia sono riusciti a bloccare un giovane ladro sorpreso – con un complice poi riuscito a fuggire – con la refurtiva.

L’episodio è accaduto ieri mattina quando gli investigatori –  coordinati dal dr. Filiberto Mastrapasqua – effettuando dei servizi di appostamento, hanno notato un autovettura, con due persone a bordo, girare “senza meta” all’interno del parcheggio.

Accortisi di essere “sotto l’occhio” dei poliziotti, i due hanno accelerato cercando di andarsene; ne è nato un inseguimento a seguito del quale i due malviventi hanno abbandonato l’autovettura proseguendo la fuga a piedi.

Uno di loro è stato raggiunto e bloccato, mentre il complice è riuscito a dileguarsi nei campi adiacenti.

All’interno dell’auto abbandonata i poliziotti hanno trovato numerose borse di donna e diversi “strumenti” utilizzati per aprire le autovetture parcheggiate.

Identificato per C.V. – cittadino rumeno di 21 anni – il giovane è stato accompagnato negli del Commissariato e arrestato per reati di ricettazione, possesso di arnesi atto allo scasso e resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre ad essere denunciato per guida senza patente in quanto mai conseguita.




LAZIO, CONSIGLIO REGIONALE: APPROVATA LA MOZIONE CONTRO IL FEMMINICIDIO

Redazione

Lazio – “L’approvazione della mozione dimostra un grande senso di responsabilità da parte del Consiglio regionale, sensibile su un tema di grande urgenza sociale. Sono pienamente soddisfatta del risultato ottenuto, frutto di un dibattito partecipato e approfondito. La mozione era un atto doveroso nei confronti delle tante donne uccise brutalmente per mano di un uomo, in molti casi ex compagno o marito”.

Così la consigliera Marta Bonafoni dopo l’approvazione a maggioranza con un solo astenuto, della mozione contro il femminicidio, prima firmataria Bonafoni e sottoscritta dalle consigliere del gruppo “Per il Lazio” e dai presidenti delle commissioni sanità (Rodolfo Lena) cultura (Eugenio Patanè) e sicurezza (Baldassare Favara).

“Di particolare rilievo l’impegno ribadito anche in aula dall’assessora alle pari opportunità Concettina Ciminiello – continua Bonafoni – che ha assicurato come richiesto dalla mozione, il rifinanziamento dei centri antiviolenza nel Lazio, a partire dal prossimo assestamento di bilancio, nonché la convocazione del tavolo con le associazioni e le realtà che nel nostro territorio si occupano di violenza di genere”.

“Il voto di oggi che arriva dopo poche settimane dall’avvio dei lavori del consiglio regionale, conferma la nostra volontà di porre il contrasto della violenza di genere tra le priorità del lavoro del consiglio e della giunta. E il dibattito che ne è seguito in aula ha confermato che i tempi sono maturi per puntare alla soluzione di un problema prima di tutto culturale sulla cui risoluzione la regione Lazio investirà energie e risorse”.



 




ROMA: PAPA FRANCESCO E IL SINDACO MARINO IN UN ABBRACCIO PER I PIU' DISAGIATI

Redazione

Roma – Un incontro emozionante quello tra Papa Francesco e il sindaco Ignazio Marino. Un grande abbraccio e parole condivise. Fra i temi dell'incontro, la fragilità sociale e il disagio delle periferie romane. "Abbiamo discusso del nostro impegno per una città – dice il sindaco di Roma – che offra le stesse opportunità di studio a un bimbo o a una bimba a prescindere dalla classe sociale a cui appartiene. Abbiamo anche parlato delle emergenze casa e lavoro nella Capitale. Ho concluso il nostro incontro invitando il Papa in Campidoglio. Mi ha risposto che verrà con piacere a trovare tutti i romani e le romane."

 




NELSON MANDELA IN STATO VEGETATIVO PERMANENTE

Redazione

Sudafrica – Manca poco e si dirà addio al leader sudafricano. L'amato Nelson Mandela è in uno "stato vegetativo permanente" e la sua famiglia sta esaminando "la possibilità di staccare le macchine che lo mantengono in vita". Lo scrive l'agenzia d'informazione, France presse, citando un documento giudiziario. Il premio Nobel per la Pace è ricoverato nell'ospedale di Pretoria, in Sudafrica, da diverse settimane. Tanti sudafricani sono in preghiera per lui.

"I medici hanno consigliato alla famiglia di staccare la spina della macchina che lo tiene in vita artificialmente e la famiglia sta esaminando tale possibilità". E' scritto nel documento, datato 26 giugno, e presentato dalla famiglia al tribunale di Mthatha, dove i giudici hanno esaminato il discusso dossier sul trasferimento delle sepolture dei figli di Mandela.