TUSCANIA: SENZA L'ENERGIA ELETTRICA IL DEARSENIFICATORE NON PUO' FUNZIONARE!

Redazione

Tuscania (VT) –  Il sindaco risponde alle polemiche sollevate dal consigliere regionale Silvia Blasi: “Prendo atto con piacere dell’interessamento del Consigliere Regionale Silvia Blasi circa la situazione del dearsenificatore realizzato a Tuscania, anche perché forse lei può spingere affinchè tale impianto sia al più presto ufficialmente funzionante, dato che il tutto dipende dalla Regione Lazio. Mi spiace però che la stessa affermi cose non vere, infatti, non abbiamo comunicato al pubblico l’effettivo cambiamento delle cose in quanto la Regione, che è l’ente che ci deve consegnare la struttura collaudata e perfettamente a norma, non lo ha ancora fatto e, infatti, malgrado abbiamo adempiuto a quanto disposto circa le nostre competenze e i continui solleciti che facciamo giornalmente, non è ancora attiva l’erogazione della energia elettrica.

Rifiuto, inoltre, l’accusa di poca trasparenza nell’informazione del nostro Comune ai cittadini, abbiamo, infatti, un sito aggiornatissimo e molto chiaro, con tanto (evento piuttosto raro), di una rubrica dove rispondiamo alle istanze dei cittadini, dove, peraltro, in data 20 luglio 2013 abbiamo comunicato dell’avvenuta istallazione del dearsenificatore in questione e abbiamo sottolineato che avremmo aspettato il collaudo e la consegna ufficiale da parte della regione per ufficializzare i cambiamenti relativi alla potabilità dell’acqua, precedentemente avevamo dato notizia a tutte le agenzie di informazione del territorio circa l’iter che si stava seguendo per giungere a questo traguardo, indicando anche i tempi di massima. Sarebbe opportuno che non si dessero informazioni fuorvianti alla cittadinanza su temi così delicati, rischiando di far passare messaggi non attentamente verificati che mostrano una realtà distorta.”

 



MONTALTO DI CASTRO: GRANDE ATTESA PER IL 14 SETTEMBRE CON FIORELLA MANNOIA IN CONCERTO

Redazione

Montalto di Castro (VT) – Il 14 settembre alle ore 21:00 grande appuntamento con Fiorella Mannoia allo stadio comunale Martelli di Montalto di Castro. Dopo l’uscita lo scorso anno del disco di inediti “Sud”e il grande successo di pubblico ottenuto dal relativo tour nei palasport e nei teatri, Fiorella Mannoia torna ad esibirsi in concerto.

Ad accompagnare Fiorella Mannoia la band composta da Carlo Di Francesco (percussioni, produttore artistico e arrangiamenti), Davide Aru  (chitarra e arrangiamenti), Fabio Valdemarin (pianoforte), Luca Visigalli (basso), Diego Corradin (batteria) e Natty Fred (cori).

Oltre ai brani dell’ultimo album Sud e al suo repertorio, Fiorella Mannoia riserverà al suo pubblico molte sorprese con interpretazioni inedite tutte da scoprire.

L'evento è organizzato dall'assessorato alla Cultura del Comune di Montalto di Castro.  Fiorella Mannoia, consacrata come la voce e il controcanto femminile della canzone d'autore italiana, si farà certo apprezzare dai suoi fans già in fermento in attesa del concerto.

Biglietto unico a €25,00.

I ticket si possono acquistare utilizzando la rete Listicket (Lottomatica) sul sito www.lisclick.it o chiamando il call center 892 982 (a partire dal pomeriggio di giovedì 5 settembre 2013)

Per informazioni: Comune di Montalto di Castro – Ufficio Cultura e Turismo telefono + 39 0766 87 01 95 mobile + 39 335 87 63 382

Come arrivare a Montalto di Castro (Vt) – Stadio comunale Martelli, Strada Campomorto:

DISTANZE Viterbo 50 km, Roma 110 km, Tarquinia 18 km, Tuscania 26 km, Canino 18 km, lago di Bolsena 35 km  COLLEGAMENTI STRADALI Da Roma: SS. 1 Aurelia fino al km 110, seguire le indicazioni per Montalto di Castro.  Da Viterbo: Cassia nord e deviazione in direzione di Tuscania, seguire le indicazioni per Montalto di Castro. Da Nord: S.S. Livorno-Grosseto, poi Via Aurelia fino all'uscita di Montalto di Castro.  Da Est:superstrada Orte-Viterbo fino a quest'ultimo centro poi la S.S. Viterbo-Tuscania-Montalto di Castro.  TRENO Linea Roma-Pisa-Torino/Torino-Pisa-Roma, stazione di Montalto di Castro  AUTOBUS MONTALTO DI CASTRO Linea COTRAL Viterbo-Montalto di Castro/Montalto di Castro-Viterbo (da Viterbo e da Civitavecchia)




NEPI: NUOVE REGOLE PER SOSTA E CIRCOLAZIONE, IL COMANDANTE GIOVANALE FIRMA UN'ORDINANZA

Redazione
 
Nepi (VT) – Il comandante di Polizia Locale del Comune di Nepi Massimo Giovanale ha regolato sosta e circolazione, a seguito di polemiche e lamentele. Perciò ha siglato una ordinanza. Ecco il testo:   Considerato che pervengono lamentele da parte di cittadini residenti in zona San Paolo, circa i disagi causati da auto lasciate in sosta lungo Via Mazzini, Via 7 Fratelli Cervi e Via Della resistenza, auto che in alcuni casi ostacolano il regolare svolgimento della circolazione; Verificato che l'Amministrazione Comunale ha predisposto ed attivato lungo la Via San Paolo e Via della Resistenza un'ampia area adibita a parcheggio senza limitazione oraria; Fatte proprie le direttive date in merito dall'Amministrazione Comunale; Considerato che dalla data del 22 luglio 2013, risulta già essere stata posizionata in loco idonea segnaletica verticale indicante le area escluse dalla sosta; Ritenuto necessario intervenire in merito al fine di regolamentare quanto sopra Visti gli artt. 5, comma III°, art. 7 e art. 37 del D.L. 30 aprile 1992, n.385 (nuovo C.d.S.); Visto l'art. 107 del D.Lgvo 18 agosto 2000, n. 267; Visto il decreto di nomina Responsabile di Settore prot. n. 13 del 02.01.2013; ordina che la circolazione é' consentita la circolazione in entrambi i sensi di marcia in Via Mazzini e Via della Resistenza; é vietata la sosta di tutti i veicoli entrambi i lati in Via Mazzini e Via 7 Fratelli Cervi ; é vietata in Via Della Resistenza, la sosta sul lato destro con immissione da Via Mons. G. Gori e sul lato sinistro come da segnaletica ivi posizionata; La Polizia Locale si riserva di apportare qualsiasi modifica alla circolazione stradale che ritenga necessaria ed opportuna ai fini della sicurezza e della viabilità. Gli agenti della Forza Pubblica sono tenuti a far osservare la presente Ordinanza; 1) che a norma dell’art. 8 della legge 241/90 si rende noto che il Responsabile del Procedimento è il Comandante della Polizia Locale
di Nepi.



APRILIA: IL 15 SETTEMBRE IN PIAZZA CONTRO LE MAFIE

Redazione

Aprilia (LT) – A conclusione del percorso “CittAnimate”, che ha visto la realizzazione di 6 giornate presso i parchi di Aprilia, i comitati provinciali di Latina del Centro Sportivo Italiano e di Libera contro le mafie, insieme al comitato locale della Croce Rossa Italiana, in collaborazione con Studio93 ed il patrocinio del Comune di Aprilia domenica 15 settembre 2013 organizzeranno una giornata di animazione e sport per giovani e meno giovani ad Aprilia in Piazza Roma.

La giornata inizierà alle 10 con le varie attività di animazione, burraco, ginnastica artistica, pallavolo, tiro a segno, mini volley, calcio a 5, dodgeball, scacchi, bocce e diversi altri sani passatempi.

Alle 15, in ricordo del ventennale dalla morte di Don Pino Puglisi, presso l’aula consiliare del Comune di Aprilia, sede municipale di Piazza Roma, si svolgerà il convegno sul tema “In Piazza contro le mafie”.

Al termine del convegno, fino alle 20, riprenderanno le attività sportive e culturali in Piazza Roma accompagnate da alcune esibizioni musicali.

Ad oggi hanno dato adesione all’evento: Acqua Acetosa Ciampino, Aisa di Aprilia, Ardea Volley, Astil Fondi, AttivaMente Insieme Aprilia, Butterfly club Aprilia, Centro Umanistico di Solidarietà Ciampino, Eur T.M. Roma, I Triangoli Latina, L’Approdo Paulus Anzio, Le Ginnaste Aprilia, Pianeta Volley Aprilia Team, Rainbow Città di Aprilia, Rinascita Parco Toscanini, Ss. Pietro e Paolo Aprilia, Virtus Ss. Lorenzo e Giovanni Battista Formia, Volley Città di Aprilia, Volley Team Pomezia, Unione Italiana Tiro a Segno.




ROMA, ESPOSIZIONE: COCAINA SU ORDINAZIONE

Redazione 

Roma – Sono state le minuziose e attente indagini degli agenti del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico,  a portare all’arresto di un 40enne romano, dedito allo spaccio di stupefacente.

E venerdì sera, durante uno dei tanti servizi di appostamento, gli agenti della squadra investigativa, in via Tommaso Marinetti, hanno notato un motoveicolo parcheggiato sul ciglio della strada e, poco distanti, proprio di fronte alla moto,  due uomini fermi a parlare tra di loro.

L’atteggiamento dei due è subito sembrato sospetto. Uno dei due infatti, dopo aver preso dalla tasca dei pantaloni alcune banconote, le ha consegnate all’altro che, riposto il denaro in tasca gli ha consegnato in cambio un involucro.

A questo punto gli agenti sono intervenuti immediatamente bloccandoli entrambi.

Identificati, entrambi romani, T.A. di 35 anni e T.C. di 40 anni, si sono mostrati da subito molto nervosi ed agitati.

A seguito della perquisizione, indosso al T.C., sono state trovate 5 dosi di cocaina per un peso complessivo di circa 3 grammi mentre l’altro nascondeva 3 dosi di cocaina per circa 2 grammi , 240 euro in contanti e 2 telefoni cellulari.

Nella sottosella del motoveicolo è stata sequestrata sostanza da taglio per un peso di circa 4 grammi, un bilancino di precisione e alcune buste di cellophane per il confezionamento delle singole dosi.

Il T.C., ha raccontato agli agenti di essere un consumatore abituale di cocaina ed ha confermato di rifornirsi abitualmente dall’uomo fermato. Nella serata di ieri, dopo avergli ordinato telefonicamente lo stupefacente, si sono accordati sul luogo dello scambio.  

Gli agenti nel corso dell’operazione, hanno eseguito anche altre perquisizioni, la prima a casa dell’uomo e successivamente anche nell’abitazione della madre e sul posto di lavoro dell’uomo.

Al termine delle operazioni, sono stati ritrovati alcuni ritagli circolari di cellophane utilizzati per confezionare le dosi di stupefacente mentre,  a casa della madre  gli agenti hanno sequestrato una pistola semiautomatica calibro 9 completa di caricatore e anche 50  proiettili che l’uomo aveva regolarmente acquistato quando svolgeva la professione di guardia particolare giurata.

Il motoveicolo, utilizzato per l’attività illecita di spaccio di stupefacente, è stato sequestrato.

Accompagnato negli uffici del Commissariato Esposizione, T.A. è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.




FORMIA, ACQUA PUBBLICA: SI FISSANO LE BASI PER LA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA

Redazione

Formia (LT) – Un confronto tra i sindaci dell'Ato 4 favorevoli alla ripubblicizzazione del servizio idrico. A convocarlo è stato il primo cittadino di Formia Sandro Bartolomeo e il suo assessore delegato Claudio Marciano. L'incontro, fissato per sabato 5 ottobre alle 11 presso la sala Sicurezza del Comune di Formia, è il primo passo verso la formazione di un coordinamento di sindaci e consigli comunali che condividano iniziative volte al comune obiettivo di uscire da Acqualatina. "I referendum popolari del giugno 2011 – ricorda la lettera recapitata ai 28 comuni dell'Ato 4 – hanno espresso chiaramente l'opinione degli elettori italiani in merito alla gestione del serivizio idrico integrato.
Oltre a rigettare la privatizzazione forzata prevista dal Decreto legislativo, gli elettori hanno infatti votato contro la quota di remunerazione del capitale investito, prevista fino ad allora dalle tariffe dei gestori, decretando di fatto l'incompatibilità di un interesse privato rispetto al bene comune acqua".
Riflettori puntati sui risultati prodotti da Acqualatina, da più di dieci anni gestore del servizio idrico integrato nei Comuni dell'Ato4. "

A nostro parere – scrive il tandem Bartolomeo-Marciano -, Acqualatina costituisce un completo fallimento, da almeno tre punti di vista: industriale, finanziario e politico. Gli investimenti ordinari e straordinari sugli impianti sono stati insufficienti e mal spesi, come dimostrano i continui black-out idrici in occasione di siccità o grandi piogge. Il bilancio della società vede perdite annuali preoccupanti: in occasione dell'ultimo bilancio, il recupero dei debiti pregressi e di quelli accumulati durante il 2012 ha prodotto un dimagrimento del capitale sociale di circa due milioni di euro".

C'è poi il capitolo relativo al contratto di project financing stipulato con la Depfa Bank, oggetto di un'altra lettera recapitata da Bartolomeo e Marciano alla Segreteria Tecnica Operativa dell'Ato 4. Lettera che cerca di fare luce sulle motivazioni che hanno spinto la Depfa Bank a negare ad Acqualatina l'assenso richiesto per apportare modifiche alla Convenzione di gestione e al Piano d'Ambito, paventando un incremento del rischio e una riduzione del merito creditizio del progetto. Altre due lettere saranno recapitate alla Sto per chiedere l'applicazione di penali a carico del gestore per il mancato rispetto del contratto in occasione delle varie crisi idriche che hanno colpito la città di Formia, l'ultima delle quali nel quartiere di Castellone. "L'enorme debito contratto con la banca irlandese, le spese su personale e consulenze, il contenzioso con i consorzi di bonifica del
Lazio – spiegano il sindaco e l'assessore – sono alcune tra le questioni che rendono problematico il ripristino di una serenità finanziaria nella società.
Acqualatina ha soprattutto fallito nel rapporto con i cittadini. Lo scarso livello di comunicazione, le continue inchieste della magistratura, le critiche
alla gestione mosse dai vari comitati locali, hanno creato un clima di sfiducia da cui difficilmente si potrà tornare indietro". Per il 51%, la società appartiene ai Comuni dell'ambito. E quindi, ricordano sindaco e assessore, "parte della responsabilità di questo fallimento ricadrà su di noi se non ci
attiviamo per trovare una soluzione condivisa, che non può certamente prescindere dal rispetto della volontà popolare e dal ripristino di una totale
gestione pubblica del servizio".




APRILIA: RIAPRONO LE SEDI DI POLIZIA LOCALE A CAMPOLEONE E CAMPOVERDE

Redazione

Aprilia (LT) – Riapriranno, in giorni ed orari prestabilisti a partire dal prossimo 10 settembre, le delegazioni di Polizia Locale in periferia, più precisamente nelle borgate di Campoleone e Campoverde.

La nuova disposizione di servizio, assunta dal comandante della Polizia Locale maggiore Massimo Marini d’intesa con l’amministrazione comunale, prevede l’impiego di un operatore per due giorni alla settimana, martedì e giovedì, per l’esecuzione dei compiti di Istituto.

La riapertura delle sedi distaccate dei vigili urbani di Campoleone e Campoverde è stata posta in essere con l’obiettivo di potenziare l’attività di controllo del territorio periferico e sopperire alle numerose richieste di intervento dei cittadini ivi residenti.
Le delegazioni saranno aperte al pubblico secondo il seguente orario di servizio:
– Campoleone: martedì dalle 9.30 alle 11 e giovedì dalle 11.30 alle 13;
– Campoverde dalle 11.30 alle 13 e giovedì alle 9.30 alle 11.
Per quanto concerne la frazione di Campoleone è in corso di predisposizione il calendario dei servizi per la gestione associata della delegazione attraverso l’impiego del personale di Polizia Locale dei Comuni di Aprilia e Lanuvio che riguarda anche la vigilanza dei plessi scolastici.




RIETI, ASILI NIDO COMUNALI: ARRIVA IL SUPPORTO PSICO – PEDAGOGICO PER LE FAMIGLIE

Redazione

Rieti – L'Assessore alle Politiche Socio-sanitarie comunica che è attivo, all'interno degli asili nido, il servizio di consulenza psicologica per i bambini e le famiglie e di formazione per il personale educativo.

Il progetto, che si inserisce nell'ambito delle iniziative destinate a offrire alle famiglie e ai bambini servizi articolati e di qualità, prevede l'attivazione di un servizio psico-pedagogico che si occuperà della promozione del benessere dei bambini che frequentano gli asili nido comunali.

Il progetto prevede anche la creazione di una rete tra i servizi territoriali e la partecipazione e il confronto fra le figure educative di riferimento.

ltre alla promozione del benessere e della cultura dell'infanzia il servizio ha tra gli obiettivi anche la prevenzione e l'individuazione precoce del disagio sociale e psichico nell'infanzia e il miglioramento delle relazioni interpersonali.

Le attività offerte sono:

colloquio di ingresso con i genitori;
osservazioni programmate periodiche e intervento psicoeducativo;
consulenza psicologica per i genitori che ne fanno richiesta;
interventi di sensibilizzazione nei confronti dei genitori e gruppi di sostegno alla genitorialità;
consulenza psicologica in favore del personale educativo e relativa formazione e aggiornamento.
 




RIETI, POLEMICA SINDACATI: NESSUN TAGLIO AI SERVIZI SOCIALI

Redazione

Rieti – In merito al comunicato delle Organizzazioni sindacali si precisa che i contenuti a cui fa riferimento sono stati ampiamente discussi sia con i sindacati sia con il personale.

Non stiamo operando nessun nuovo taglio ai servizi, si tratta, nell'intenzione dell'amministrazione, esclusivamente di una riorganizzazione funzionale che vuole mettere al centro dell'attenzione le esigenze dei bambini e delle loro famiglie.

Le economie che si verranno a creare, secondo le volontà di indirizzo, saranno finalizzate a incrementare i servizi offerti dagli asili nido comunali. Dall'anno educativo 2013-2014 il nido rimarrà aperto fino al 31 luglio e abbiamo intenzione di attivare una serie di esperienze educativo-formative per i bambini al fine di riqualificare l'offerta.

In ogni caso gli stessi indirizzi e i programmi ancora da realizzare saranno oggetto di discussione e trattativa con le Organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda la questione dei pasti riservati al personale, gli stessi saranno sostituiti con i ticket restaurant.

E' quanto dichiara l'Assessore alle Politiche Socio-sanitarie, Stefania Mariantoni.
 




ROMA, SIT IN INSEGNANTI: IL PARADOSSO DELLA "CHIAMATA" E DELLE GRADUATORIE

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Claudio Cerroni

Ieri, sabato 7 settembre, a Roma, in Viale Trastevere, si è svolto il sit-in dei professori abilitati con il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) ed aspiranti ad un posto di lavoro nell'anno scolastico che sta per iniziare.

L'obiettivo principale della manifestazione è stato quello della spendibilità immediata del titolo, una delegazione è stata accolta dal dott. Luigi Fiorentino, capo di Gabinetto del Ministro On. Maria Chiara Carrozza – impegnata a Gonzaga (Mn) per presenziare all'inaugurazione di una scuola.

Quello che gli abilitati TFA (11.000 circa in tutta Italia) chiedono è di essere inseriti già da quest'anno nelle graduatorie d'istituto in seconda fascia, così da avere la possibilità di essere chiamati dalle scuole: <

Oltre all'obiettivo a breve termine (la spendibilità del titolo) i manifestanti chiedono anche l'inserimento nel GaE (Graduatorie ad Esaurimento) come i vecchi abilitati SISS (Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario) e una distinzione dai PAS (Percorso Abilitativo Speciale) che stanno per essere attivati e destinati ad insegnati non-abilitati che possano vantare un determinato numero di ore di servizio nella Scuola Pubblica o Paritaria.

Due sono le graduatorie per gli insegnati, una di Provveditorato (GaE) con tre fasce distinte, e una d'Istituto, sempre di tre fasce. Dal Provveditorato in base alla GaE vengono fatte le immissioni in ruolo, mentre dalle graduatorie d'Istituto (ogni docente può indicare solo 20 istituti) vengono assegnate le supplenze. Se nell'anno in corso gli abilitati del TFA chiedono, quantomeno, di essere inseriti nella seconda fascia d'Istituto, così da avere una priorità di chiamata rispetto ai non abilitati inseriti nella terza fascia, nel lungo periodo auspicano di essere inseriti nella terza fascia del GaE (come gli abilitati della SISS), unica graduatoria che dà la speranza di avere, in un futuro lontano, la possibilità di essere inseriti di ruolo. << Il nostro obiettivo a lungo termine – chiosa il prof. Ricci – è quello, chiaramente, di avere una parità di trattamento rispetto ai vecchi abilitati SISS, perché crediamo che la nostra abilitazione abbia pari valore e per questo dovrebbe dare accesso alla terza fascia della Graduatoria ad Esaurimento, come è sempre stato per la SISS, e che ci possa quindi permettere di accedere al ruolo>>.

Oltre all'inserimento nel GaE è necessaria anche una distinzione dai PAS secondo il Prof. Ricci, che così spiega la differenza dei due percorsi abilitanti: << mentre il TFA prevedeva una triplice prova di accesso, per i PAS è previsto il semplice requisito di servizio; quindi, non è, secondo noi, una garanzia di saper insegnare e per questo chiediamo una distinzione netta che sia una distinzione di fascia all'interno del GaE o proprio una distinzione di graduatoria. Crediamo che il nostro TFA debba avere valore concorsuale dato che sono state superate tre prove di accesso che non sono previste per i PAS >>.

In merito all'impressione avuta dall'incontro con Capo di Gabinetto, il dott. Luigi Fiorentino, il prof. Ricci riferisce: << noi crediamo che, effettivamente, il Ministro e il Capo di Gabinetto stiano lavorando ed abbiano compreso la problematica, una nostra delegazione verrà ricevuta entro il 20 settembre per essere informata sul tipo di soluzione, attraverso un atto normativo, che potrà essere adottata per la spendibilità del titolo fin da quest'anno >>.

Dal canto nostro siamo invece più scettici riguardo alle reali intenzioni del Ministro, le dichiarazioni che oggi ha rilasciato a Repubblica vanno nella direzione opposta, ha infatti affermato il Ministro: << non bandirò più un concorso pubblico per assumere docenti in queste condizioni. In Toscana e Lazio le commissioni non hanno concluso il lavoro, altrove mancavano classi di concorso, mancavano discipline. Prima di pensare a nuovi concorsi dobbiamo ridare certezza a chi già nella scuola lavora >>. Quindi in controtendenza rispetto al suo predecessore, il Ministro Profumo, che voleva fare del concorso la base del reclutamento al fine di premiare il merito e ringiovanire la classe docente. A questo punto quale sarà il destino degli abilitati tramite TFA se non potranno entrare nel GaE, unica graduatoria che consente l'immissione in ruolo, e non avranno più a disposizione i concorsi? Saranno forse costretti a restare precari a vita?




ROMA, CASO STAMINA: BATTAGLIA UNIVERSALE

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Cinzia Marchegiani

C’è una chiave di lettura molto preoccupante che sta emergendo dalle notizie sul caso Stamina e la protesta che dal 13 luglio ad oltranza i malati, con gravi patologie neurodegenerative, stanno conducendo davanti a Montecitorio. Gravi le mancanze di un’informazione, soprattutto delle tv di stato, che presenti sui luoghi hanno sempre censurato questa battaglia per il riconoscimento alla libertà di cura poiché la medicina ufficiale non ha rimedi a disposizione; malattie genetiche che spesso compaiono anche in età avanzata e che con il metodo Stamina di Vannoni stanno ottenendo importanti risultati. La protesta è riuscita a scardinare questo muro di gomma,   ha invaso i social network e grazie ad un tam tam e il lavoro di persone incredibili riescono a mantenerla viva. Un presidio a Montecitorio è sempre presente. E’ “il CIVICO 117 A”, così battezzata una tenda dove con uno straordinario coraggio questi eroi, oltre le infinite difficoltà fisiche, la stanchezza e l’indifferenza istituzionale hanno deciso che questa era una battaglia troppo importante e soprattutto (che sia ben chiaro), è una battaglia universale che coinvolge le vite di tutti. Accanto a loro persone speciali, che gli fanno compagnia, persone che hanno deciso che la vigliaccheria non è nel loro dna, che la solidarietà è un impegno per proteggere il prossimo che potrebbe avere il volto di chiunque. Al civico 117 A le televisioni non hanno il coraggio di mostrare le vite, le storie e i dolori immensi di persone affette da malattie per ora incurabili, cristallizzati in un corpo che trova nemici crudeli soprattutto nel tempo e nell’indifferenza della classe politica che senza responsabilità è riuscita  a votare una legge senza conoscerne il significato. I filmati di senatori usciti a parlare con i malati testimoniano questa grave mancanza di serietà, oltraggiando con fesserie allucinanti, non solo i malati, ma l’essenza dei loro ruoli fondamentali per la vita legislativa di questo paese.  Il 5 agosto segna la tappa fondamentale che tutti i malati stavano aspettando. Si è votato assieme al Decreto del Fare, l’ordine del giorno (ODG) proposto dalla senatrice Bonfrisco (dovuto all’impossibilità di interagire e modificare il testo uscito dalla Camera) in virtù della valutazione che importanti esigenze erano sfuggite alla norma, appunto quelle delle cure compassionevoli. Il suo appello al senato ha centrato il cuore della protesta di Montecitorio:- “Dobbiamo chiederci se nel legiferare stiamo davvero considerando la centralità dell'uomo, la centralità del paziente.” L’ODG accolto da tutti i partiti, tranne che dal M5S, darà la possibilità, se riesce a passare la votazione,  di modificare l’attuale legge, e finalmente permettere ai malati con patologie incurabili con le medicina tradizionale, di ricevere trattamenti compassionevoli nelle strutture sanitarie pubbliche con cellule staminali mesenchimali…previa autorizzazione di un giudice. Miracoli delle condivisioni su Facebook…l’appello di Sandro Biviano e tutti  gli abitanti del civico 117 A fa il giro della rete, e in tanti ormai sanno che il 10 settembre a Montecitorio ci sarà una grande manifestazione nazionale, una partita che non può essere giocata solo da loro, ma da tutti che in coscienza si sentono defraudati di un diritto sacrosanto, poiché laddove la medicina ufficiale non ha terapie e non ha prodotto risultati, al malato no si può precludere  la libertà di cura. Il dottor Villanova in una nota spiega come in uno stato civile, in attesa di attestazioni scientifiche e di verifiche biologiche, spetta al medico, cioè colui che ha competenza e professionalità nel comprendere le opportunità terapeutiche più confacenti al singolo e specifico paziente, somministrare una terapia alternativa nel momento in cui questa costituisce un “elemento non deleterio”, considerando che la medicina tradizione non è scevra da equivoci. I miracoli finalmente si moltiplicano poiché la rai decide che sia arrivata l’ora di fare servizio pubblico…ma su Rai 2, la trasmissione Virus del 28 agosto ha lasciato interrogativi pesati sulla competenza e serietà delle istituzioni e dell’informazione stessa. Il ministro Beatrice Lorenzin,  fa delle gaffe pesanti, dimostrando di non essere competente in materia, offendendo la verità, danno non marginale se si pensa  al numero elevato degli spettatori. Lo stesso ministro della salute, informa tra l’altro, che il Dott. Vannoni non ha consegnato il protocollo all’ISS (Istituto Superiore di Sanità) che invece è avvenuto lo scorso 1° agosto, il quesito unanime e ironico che si è scatenato ha ipotizzando che il ministro fosse ancora in vacanza. Gli altri ospiti, tra giornalisti, politici hanno fatto il resto, il conduttore/giornalista Porro ha invitato personalità che, per loro ammissione, non hanno competenze e non sanno nulla di cure compassionevoli. Per finire la perla di Flavio Tosi,  con una banalità imbarazzante spiega agli italiani una verità agghiacciante:-“se uno ha un callo, non può pretendere di curarsi con la chemioterapia.” Questa è l’informazione che  smarrisce le persone a digiuno di materia e invece  dovrebbe essere indirizzata sulle reali questioni che coinvolgono l’intera nazione. Purtroppo e in netto ritardo, è andata in onda una trasmissione che con fughe rocambolesche, ha tracciato una pagina scadente  della nostra storia. Non si fa attendere la replica sia Roberto Meloni (viene mandata in onda solo una parte della sua intervista) e del presidente Bruno Talamone del Movimento Vite Sospese, il comunicato inviato aigiornali fa luce su tutte le ambiguità e gravi inesattezze registrate:-“La Ministra Lorenzin, con Tosi e gli altri ospiti, non solo sono male informati, ma si sono permessi di dire in una TV di stato tante falsità senza avere il contraddittorio, ricordo alla Lorenzin che io ero presente all'ospedale Santo Spirito quando andò a trovare Sandro Biviano ricoverato per un malore in piazza Montecitorio, promettendogli che si sarebbe fatta carico per la sua famiglia, ad oggi sono passati 28 giorni non si è degnata di fare nemmeno una telefonata in merito; ricordo a Tosi e alla Lorenzin che le cure compassionevoli non possono essere riconosciute perchè non è una cura riconosciuta, lo capirebbe anche un bambino della scuola elementare che se lo fossero già sarebbe una terapia applicata sia dal Sistema Sanitario Nazionale, che la terapia presso la struttura Ospedaliera di Brescia sono tutte a carico della STAMINA del Prof. Davide Vannoni e non a carico del Sistema Sanitario Nazionale; ricordo inoltre che la Regione Abruzzo e Sicilia hanno già firmato una risoluzione a favore del metodo STAMINA da applicare presso le strutture nelle loro Regioni (potete andare nei vari siti Regionali e scaricare le risoluzioni firmate dalle loro Giunte) e anche altre Regioni come Marche, Toscana e Lazio stanno cercando di seguire la stessa risoluzione; ricordo a Staderini che l'Associazione Luca Cascioni che decanta tanto, con la quale io ho avuto a che fare in merito non mi ha mai proposto soluzioni quando mi sono rivolto a loro, ma non perdono tempo a chiede costantemente donazioni per la propria Associazione attraverso il loro sito; infine a lei Signor Porro voglio segnalarle che non si può permettere di fare una trasmissione con tanti ignoranti e faziosi soprattutto parlando di un argomento così delicato e drammatico."

Continuano incessanti,  e neanche velati, gli attacchi  da parte dei giornali che alterano il senso delle notizie. Prima lo scoop del Corriere della Sera che riporta un documento privato tra il dott. Vannoni e il presidente del gruppo Medestea  mettendo in cattiva luce l’onestà del dott. Vannoni. Ma il contratto era  stato pubblicato da maggio scorso sulla pagina facebook dallo stesso Vannoni e dal quale tutti hanno potuto leggere l’infondatezza della notizia, poiché nel contratto (che si legge a chiare lettere)  il gruppo Medestea si  impegna a distribuire gratuitamente ovunque le cellule staminali a tutti i pazienti e non ci sono penali per Vannoni nel caso in cui vengano divulgate le ricerche senza autorizzazione. Altro sciacallaggio, la notizia bomba in riferimento alle presunte smentite riportate dal quotidiano Repubblica, citato in un articolo di Tempi.it, secondo cui il dr Ferlazzo, primario del Garibaldi di Catania, dove per quasi tre anni si trovava ricoverata la piccola Smeralda in coma dalla nascita (per un grave errore medico), rilasciava dichiarazioni in cui smentiva che vi erano stati miglioramenti dopo la cura con le staminali del prof. Vannoni. Il Movimento Vite Sospese è costretto a smentire categoricamente la notizia come la stessa la famiglia Camiolo: “Conosco personalmente ormai da anni il Dr. Ferlazzo e non posso credere che quelle dichiarazioni siano reali e correttamente riportate. Lo stesso Dr. Ferlazzo ha scritto e firmato di suo pugno la relazione in cui afferma che Smeralda ha avuto dei cambiamenti importanti e che e' addirittura riuscita ad andare in respirazione autonoma piu' volte oltre le 12h consecutive( di fatto e' riuscita anche per 72h di seguito a respirare da sola. Ad avallare la smentita il commento di Vannoni che respinge al mittente la scarsa onestà intellettuale, poiché lo stesso dottore gli ha comunicato di non aver assolutamente mai detto quanto riportato dal giornalista di Tempi.it

Un’estate che a colpi di scoop ha seguito passo-passo questo incredibile momento storico, per la scienza, per l’affermazione di un diritto umano che il potere dello stato vuole l’esclusiva. Riverbera ancora l’appello che Sandro Bigiano il 6 agosto ha inoltrato al Presidente della Repubblica, una supplica per ricevere le cure compassionevoli, perché tutta la sua famiglia sta seguendo il triste destino che ha portato via il loro padre e lo zio. Incredibile come questa missiva non abbia avuto riscontro mentre si assiste all’annuncio dello stesso Napolitano in merito alle nominane di quattro nuovi senatori a vita, di cui una ricercatrice che ha manifestato non solo intolleranza verso uno schieramento politico, definendo la scienza  espressamente un valore di sinistra, ma le sue parole hanno tracciato una precisa volontà nel indicare il suo operato all’interno del parlamento proprio in merito alle cure compassionevoli.

In realtà molti ormai si augurano che la sua nomina non condizioni le coscienze italiane sull’opportunità di utilizzo di embrioni per la ricerca sulle staminali, il cui utilizzo pone la distruzione di una vita. Questione di etica sicuramente che costringe a scegliere tra due importanti principi morali, il dovere di alleviare sofferenza o il dovere di rispettare comunque il valore di una vita umana (embrione). Ci si chiede a pochi giorni da questa nomina, se ci sia un indirizzo a sollevare principi di etica, mentre si sta dando l’opportunità sia di sperimentare che profondere cure compassionevoli con le cellule mesenchimali (derivanti dal tessuto osseo).

L’associazione Luca Coscioni, nota per la sua lotta per l’eutanasia della vita non nasconde la stima per la senatrice Cattaneo contrapponendola a quella del ciarlatano Vannoni. La stessa senatrice  ha avuto il finanziamento record di 11.9 milioni di euro per il NEuroStemCell, il network internazionale, che coordina lei stessa in un progetto sulla ricerca sulle cellule staminali. In rassegna stampa del 13 dicembre 2008 su la Repubblica così esordiva:“Per fortuna  c’è l’Europa” spiegando che poteva stringere rapporti con laboratori stranieri da Gran Bretagna e Svezia ottenendo le cellule staminali embrionali, sottolineando che proprio in Italia è vietata la produzione. Si legge di lei sul Daily, uno dei suoi cavalli di battaglia è che la scienza deve essere libera, andare oltre i condizionamenti e le ideologie e sperimentare, sperimentare, sperimentare. Per questo si è sempre dichiarata a favore dell’impiego delle cellule staminali embrionali in laboratorio, considerandole uno strumento insostituibile nella ricerca di cure contro le malattie neurodegenerative.”

Troppi tasselli incastrati in questa cronologia estiva, con troppi interrogativi e ombre, ma un’unica consapevolezza…i malati chiedono, in funzione della loro particolare gravità di salute…che vengano chiedendo di anteporre il diritto di ognuno rispetto al potere dello stato. Per questo in un comunicato chiedono la partecipazione a questa manifestazione, che rappresenta il grido per la libertà di cura. Invitano Beppe Grillo di presentarsi a qualsiasi ora, al civico 117 A… loro ci sono sempre, il loro mancato appoggio rischia di far naufragare un’opportunità per ripristinare un codice importante…il codice del rispetto della dignità umana.

L’on. Andrea Cecconi (M5S) rispondendo in rete sul loro mancato appoggio all’ODG ha dichiarato che attendevano da Vannoni i documenti e i dati necessari per essere al corrente e trasparentemente informati su ciò che stava facendo. Dati che i suoi oppositori gli hanno prontamente fornito anche se sensibili e coperti da segreto istruttorio. Risposta incauta in quanto non solo ha dimostrano di non aver distinto la differenza sostanziale tra la fase della sperimentazione del metodo e l’opportunità ora di profondere le cure compassionevoli, ma soprattutto  devono rispondere come hanno ricevuto questi dati coperti da segreto istruttorio!!!

Il 10 a Piazza Montecitorio ci sarà una manifestazione per lottare un diritto universale, ci sarà l’occasione per parlare, per comprendersi al di là delle divisioni, per tutelare un diritto espressione di civiltà che coinvolge tutti, non solo i malati di oggi.

Le riflessioni critiche siano all’altezza delle aspettative di chi sta occupando quegli scranni…perché il cittadino  ha sentito e letto troppe parole di estrema piattezza, banalità gratuite, un vuoto che in questa decadenza non solo materiale, deve riportare alto il patrimonio dei valori…nulla è perduto se si fa per coscienza e non per interesse!

Il 10 a Roma ci sarà una grande opportunità, peccato sciuparla.