POMEZIA, SANTA PALOMBA: PRESTO I RESIDENTI AVRANNO L'ACQUA POTABILE

Redazione

Pomezia (RM) – Novità sul fronte acqua potabile a Santa Palomba. Dopo il collaudo, conclusosi positivamente ad opera dell'Ing. Stefano Rocco, sono partiti i lavori di impermeabilizzazione della torre piezometrica che porteranno, nel giro di un mese, alla conclusione delle prove di funzionamento. In seguito si potrà procedere alla presa in carico della struttura da parte di Acea. 

"Come dichiarato fin dall'inizio – afferma il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – stiamo seguendo attentamente e costantemente la questione. Il collaudo statico della struttura si è concluso a metà agosto, con esito positivo. Ora si procederà a tutte le prove di funzionamento necessarie a consegnare la torre piezometrica ad Acea. Stiamo lavorando ininterrottamente affinché i residenti di Roma Due-Santa Palomba possano finalmente avere accesso all'acqua potabile".




ROMA, VIMINALE: 74ENNE MOLESTA UNA DONNA SULL’AUTOBUS

Redazione

Roma – La vittima, una donna di 44anni, era appena salita sull’autobus della linea 64,  quando, lo scorso pomeriggio, un uomo ha iniziato a molestarla. Approfittando del gran numero di passeggeri a bordo del mezzo, le si è subito avvicinato ed ha iniziato a “strofinarsi” ripetutamente.

La donna quando si è accorta di quanto stava accadendo ha iniziato ad urlare richiamando così l’attenzione degli agenti del Commissariato Viminale  che, in servizio  antiborseggio, l’hanno subito bloccato.

Il molestatore C.V., DI 74 anni,  è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato, diretto dal dr. Antonio Pignataro, dove è stato denunciato per violenza sessuale.




CIVITAVECCHIA, POLIZIA IN AZIONE: SEQUESTRA E MINACCIA CON PISTOLA E COLTELLO I VICINI DI CASA

Redazione

Civitavecchia (RM) – Sequestro di persona e porto abusivo di armi. Questi i reati commessi da un 40enne civitavecchiese P.S., arrestato la notte scorsa da una pattuglia del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal Dr. Giovanni Lucchesi.

L’uomo, armato di pistola, appurato poi essere ad aria compressa, ha minacciato una coppia, vicini di casa, tenendoli in ostaggio.

L’odissea della coppia, che è andata ad abitare nello stabile da poco tempo,  è iniziata verso le 22.00, quando l’uomo, sentendo delle urla provenire  dalle scale,  si è affacciato per capire cosa stesse succedendo.

Ha così notato che l’inquilino del piano sottostante, ancora a lui sconosciuto, stava litigando animosamente con due persone che nel frattempo si erano allontanate.

Quando si è avvicinato all’uomo per capire cosa stesse succedendo,  il P.S., tornato alla calma, ha approfittato del momento per presentarsi all’altro invitandolo nel suo appartamento per prendere un caffè  e far conoscere così anche le rispettive consorti.

Poco dopo P.S., ricevuta una telefonata,  ha chiesto al nuovo vicino di accompagnarlo per una commissione, lasciando le mogli a conversare tra di loro.

Accettato l’invito, i due sono usciti dall’appartamento per recarsi in centro città dove il P.S. si è incontrato con una persona mentre il vicino di casa lo ha atteso sullo scooter.

Ritornati a casa, l’uomo che l’aveva accompagnato e al quale non era piaciuta la situazione in cui si era trovato, ha chiesto alla moglie di tornare nel loro appartamento.

Quando però si è diretto alla porta, ha trovato il proprietario di casa, che, dopo avergli puntato prima la pistola alla testa e poi un coltello alla gola,  l’ha minacciato impedendogli di uscire dall’appartamento.

Dopo più di mezz’ora, P.S., convinto dalla propria moglie, ha lasciato andare la coppia. I due malcapitati hanno così telefonato al 113 raccontando l’accaduto.

Prontamente la volante del Commissariato si è portato all’indirizzo dell’uomo, dove ha trovato la porta dell’appartamento del P.S. socchiusa, ma all’interno non c’era nessuno.

Sono iniziate così le ricerche dell’uomo, rintracciato poco dopo seduto in un bar.

Immediatamente i poliziotti gli hanno intimato di alzare le mani e hanno notato che aveva ancora la pistola alla cinta dei pantaloni.

Gli agenti, dopo aver bloccato l’uomo, sono riusciti a recuperare la pistola.

 

 

 

 

Tornati nell’appartamento hanno sequestrato anche il coltello, utilizzato per minacciare  la coppia e trovato conficcato nel tavolo della cucina.

All’interno di un piatto i poliziotti hanno trovato anche alcuni residui di cocaina.

E sempre gli uomini del Commissariato di Civitavecchia, nel corso dei servizi di prevenzione dei reati e controllo del territorio hanno arrestato una giovane rumena di 21 anni residente a Perugia che, dopo aver avvicinato e raggirato un pensionato civitavecchiese, adescato in un bar del centro, approfittando della sua giovane età e dalla sua avvenenza ha convinto l’uomo a portarla presso la sua abitazione.

Subito dopo l’uomo, mentre riaccompagnava la giovane al luogo dove si erano incontrati,  si è accorto che gli era sparita  la collana in oro e la medaglia con sopra inciso il proprio nome, che portava al collo.

L’anziano, già per strada con la ragazza, si è insospettito dall’improvvisa fretta mostrata dalla giovane e quando l’ha accusata del furto lei ha negato ogni accusa.

E’ iniziata così una discussione che ha provocato l’intervento dei poliziotti.

Quando sono arrivati, gli agenti hanno accompagnato le due persone in ufficio e durante la perquisizione, la collana della vittima è stata ritrovata occultata nella biancheria intima indossata dalla ragazza.

Gli inquirenti stanno ora indagando per accertare eventuali responsabilità della giovane nel compimento di altri furti commessi qualche giorno fa, con le stesse modalità e sempre ai danni di uomini soli e anziani.

 

 




ROMA, DISCARICA FALCOGNANA AL DIVINO AMORE: SI FARA' E I SINDACI DEI CASTELLI ROMANI INSORGONO

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Redazione

Roma / Castelli Romani – La discarica di Falcognana si farà. È questa la desolante risposta che si sono sentiti dare ieri mattina (13 settembre 2013) il presidente del Consiglio comunale di Marino, Stefano Cecchi, e il vice sindaco di Castel Gandolfo, Giacomo Moianetti, dal commissario Goffredo Sottile, durante l’incontro che si è tenuto a Roma negli uffici del ministero dell’Interno. Sottile ha in pratica confermato le indiscrezioni di stampa di ieri mattina secondo cui delle 1.500 tonnellate di rifiuti prodotti a Roma ogni giorno, 1.200 verranno mandate dall’Ama fuori città, e le altre 300 verranno ammassate nella discarica della Falcognana con un transito di circa 12 camion giornaliero. Il commissario ha poi cercato di tranquillizzare i due amministratori sulla sicurezza del nuovo sito che “non creerà rischi per la salute e per l’ambiente” oltre al fatto che “i rifiuti trattati non inquinano e non emanano cattivi odori”. Molto preoccupati, invece, Cecchi e Moianetti, hanno ribadito la loro estrema contrarietà a Falcognana: “Le parole del commissario ci preoccupano e fanno capire che la decisione è ormai presa. Ieri mattina abbiamo cercato in tutti i modi di fargli capire la pericolosità del sito in questione e che siamo disposti, insieme anche a Ciampino e Albano, ad andare avanti in questa battaglia in tutte le forme consentite. È assurdo sentirci dire che i rifiuti non emanano odori e non sono inquinanti, nessuno potrà mai convincerci del contrario, tanto meno Sottile, perché la salute e la sicurezza dei nostri cittadini, oltre alla salvaguardia dei nostri territori, vale più di ogni semplice rassicurazione che ci possa essere data. Per questo non ci fermeremo, resteremo al fianco dei comitati e faremo valere le nostre ragioni in tutte le sedi, istituzionali e non. Ringraziamo il commissario per averci ascoltato, ma non possiamo ritenerci affatto soddisfatti delle sue parole. Perché non aggiungere le 300 tonnellate destinate alla Falcognana alle 1.200 che andrebbero fuori Roma? Forse per dire che si è trovata la soluzione alternativa a Malagrotta? Tutto questo è assurdo e noi non possiamo accettarlo e faremo di tutto per evitarlo”. Nel frattempo è arrivato l’invito ufficiale anche da parte del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando che, a breve, riceverà i rappresentanti dei quattro comuni (Marino, Castel Gandolfo, Ciampino e Albano).  




CAMPAGNANO: SITUAZIONE ACQUA ALL'ARSENICO SOTTO CONTROLLO

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Chiara Rai

Campagnano di Roma (RM) – Il sindaco di Campagnano di Roma Francesco Mazzei torna sulla questione dell’acqua con percentuale di arsenico e fluoro oltre la norma. Nella cittadina ai confini con la Tuscia, con i suoi oltre 12 mila abitanti di cui duemila circa risiedono in campagna, si combatte ancora con l’acqua all’arsenico che oscilla tra i 10 e i 20 microgrammi litro. La Regione Lazio, nel 2010, quando ha dichiarato lo stato di emergenza arsenico ha posto il comune di Campagnano nella seconda fascia.

Il primo cittadino spiega che finalmente a novembre del 2012 sono arrivati i finanziamenti richiesti dal 2006, parci a circa 800 mila euro: “E’ in corso la gara di appalto – ha detto Mazzei – iniziata ad agosto. Se gli uffici si muovono rapidamente, ritengo che non debbano passare tempi biblici prima  di vedere l’impianto in funzione. Per la realizzazione ci vogliono all’incirca 4 mesi”. Insomma Mazzei garantisce che la situazione è monitorata e ricorda che per tamponare l’emergenza sono state installate ben sei fontanelle leggere dove l’approvvigionamento è gratuito. Inoltre, per ogni plesso scolastico, c’è un filtro ad hoc installato nelle mense  oltre a distributori d’acqua a disposizione. “Mi chiedo – prosegue il sindaco – a cosa possa servire un’autobotte quando abbiamo ben sei fontanelle a disposizione e a breve avremmo alche il tanto atteso impianto pronto”.

Ma non è tutto perché il primo cittadino ha speso anche qualche parola rispetto al mutuo preso per il campo da calcio destinato ai ragazzi del paese. “C’è qualcosa di male a pensare i nostri ragazzi?, dice Mazzei mentre ricorda che l’intento dell’amministrazione è proprio quello di riqualificare il paese attraverso le infrastrutture, la scuola affinché sia un ambiente “salubre” e proprio per questo è in corso la ristrutturazione dei plessi, la cultura che viene promossa attraverso diverse iniziative finalizzate anche all’accrescimento del senso civico individuale. “La tutela della salute pubblica – conclude Mazzei – è per noi una priorità, proprio per questo non l’abbiamo mai sottovalutata”.  

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31/08/2013 CAMPAGNANO: EMERGENZA ARSENICO NELL’ACQUA “NELLA NORMA

 

 




LAZIO, SERVIZI SOCIALI: UNA RIFORMA ATTESA DA 13 ANNI… SARA' REALTA' NEL 2014!

Redazione

Lazio – Una riforma attesa da 13 anni che la Regione vuole portare avanti con l’aiuto di tutte e di tutti, partendo dall’ascolto dei bisogni dei protagonisti del settore: cittadini, associazioni, amministratori e volontari.

Per questo ci sono state in passato scelte segnate dalla discrezionalità e non da una pianificazione. “E i risultati – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti – si vedono: sono cresciute le ingiustizie e la solitudine”. 

La Regione ha avviato il percorso per una grande riforma del welfare. Una riforma attesa da 13 anni. Lo fa partendo con una grande giornata di ascolto e partecipazione insieme ai rappresentanti del terzo settore, associazioni, volontari,  sindacati e cooperative, e anche a numerosi sindaci e assessori del territorio. "Tutti inclusi", è il tema della giornata. 

Gli obiettivi? Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, rafforzamento dei distretti socio-sanitari, incentivi ai Comuni per la gestione associata dei servizi, introduzione del Piano sociale regionale per la programmazione triennale delle politiche di settore. 

“Vogliamo aprire una nuova stagione – ha detto ancora Zingaretti – per dare al Lazio una legge sui servizi sociali degna di questo nome, per essere vicini alle persone quando ne hanno bisogno”. 

Entro ottobre la Giunta presenterà le linee guida di questo grande progetto al Consiglio regionale che potrà approvare la legge entro l’inizio del 2014.




ROMA, OSPEDALE TOR VERGATA: MUORE A DUE ANNI PRIMA DI ESSERE OPERATA

Redazione

Roma – E' morta a due anni e mezzo mentre le stava per essere trapiantato il midollo osseo che le avrebbe permesso una vita normale. Si tratta di una bambina siciliana con una grave forma di leucemia, ricoverata da circa 15 giorni al policlinico Tor Vergata.

Il cuore della bimba ha smesso di battere mercoledì pomeriggio nelle fasi precedenti all’intervento chirurgico. I genitori che non riescono ad accettare questa tragedia hanno presentato una denuncia ai carabinieri della stazione Tor Vergata contro ignoti. La famiglia vuole sapere se il personale medico ha sbagliato. I militari hanno sequestrato la cartella clinica e la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Mancava davvero poco all’operazione che l'avrebbe resa una bimba senza problemi. La piccola sarebbe morta durante le fasi di preparazione dell’operazione. Il sospetto è che il decesso possa essere legato a una errata manovra per una tracheotomia o nell’inserimento di cateteri o altri dispositivi medici necessari per l’intervento.




GAETA, GIUSTIZIA: IL SINDACO AUTORIZZA IL PRESIDIO PRESSO IL TRIBUNALE

Redazione

Gaeta – Il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ha autorizzato la permanenza di presidio da parte di avvocati presso il Palazzo di Giustizia di Gaeta, sotto la diretta responsabilità dell'Associazione Avvocati Sud Pontino, esonerando l'amministrazione da qualsiasi responsabilità.

L'occupazione del Palazzo di Giustizia è stata decisa, su proposta del Primo Cittadino, dall'Assemblea pubblica, organizzata dall'Associazione Avvocati Sud Pontino, tenutasi a Calegna l'11 settembre scorso, con ampia partecipazione della cittadinanza, delle forze politiche e sociali, degli avvocati del Foro locale.

Il presidio di avvocati all'interno del Tribunale vuole essere una forma di disobbedienza civile, una reazione forte ai recenti provvedimenti governativi sulla revisione della "geografia giudiziaria". Decisioni dello Stato che penalizzano fortemente l'area sud pontina, per la quale il Tribunale rappresenta il principale baluardo per  la sicurezza e salvaguardia del territorio.




FORMIA: LA CITTA' SI E' GEMELLATA CON BARLETTA NEL SEGNO DI "PIETRO MENNEA"

Redazione

Formia (LT) – Una delegazione di amministratori formiani capitanata dall'assessore Eleonora Zangrillo e dal delegato Luigi De Santis hanno partecipato al "Mennea Day", l'evento organizzato dal Comune di Barletta in collaborazione con il Coni per celebrare la memoria del campione di atletica recentemente scomparso, già insignito della cittadinanza onoraria del Comune di Formia. L'occasione è il 34esimo anniversario del primato del mondo sui 200 metri che il velocista barlettano, formiano di adozione, stabilì a Città del Messico il 12 settembre 1979. Alle 17, presso la sala Rossa del Castello Svevo è stato celebrato celebrato il gemellaggio sportivo tra le due città che Mennea amò di più: Barletta, la casa e l'origine; e Formia, il luogo dove visse per anni e dove costruì i suoi successi allenandosi sulla pista del centro Coni. Alla cerimonia, cui il sindaco Sandro Bartolomeo non ha potuto prender parte per improrogabili impegni istituzionali, hanno partecipato anche Francesco Mascolo, primo allenatore di Mennea e NicolaPerrone, direttore del Centro di Preparazione Olimpica "Bruno Zauli" di Formia. E' seguita la proiezione del cortometraggio "Diciannove e settantadue", realizzato dal regista Sergio Basso e il confronto tra Stefano Savella e Renato Russo, autori di due recenti opere dedicate al campione pugliese dai titoli: "Soffri,ma sogni. Le disfide di Pietro Mennea da Barletta" e "Quella maledetta voglia di vincere". Il programma di celebrazioni è continuato presso lo stadio di Barletta con gare di velocità riservate a varie categorie. Chiusura con l'intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso il quale procederà alla posa della targa celebrativa dedicata al "Record del mondo dei 200 metri sul livello del mare di 19.96", stabilito il 17 agosto 1980 da Pietro Mennea sulla pista dello stadio barlettano".




FROSINONE, SANITA' RIUNIONE SINDACI: LA RIORGANIZZAZIONE E' TUTTA DA RIVEDERE

Redazione

Frosinone – Nel pomeriggio di ieri, giovedì 12 settembre 2013, nella sala convegni della Asl di Frosinone, si è svolta la conferenza dei sindaci, presieduta dal Sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, che era chiamata ad esaminare una nuova ipotesi di riorganizzazione della sanità provinciale in previsione della redazione del nuovo atto aziendale. L’ultima soluzione prospettata dal management dell'Asl consisteva nel creare un unico polo ospedaliero integrato con quattro sedi distinte, una per ogni ospedale, e quindi, oltre a Frosinone, Alatri, Sora e Cassino, ognuna con un Dea di I livello, con struttura semplice, insieme al Dea di I livello del capoluogo, quale struttura complessa.

In particolare, oltre alla previsione di un numero dedicato di posti letto per la Cardiologia interventistica nella sede di Frosinone, ad Alatri sarebbero stati aggiunti 21 posti letto di lungodegenza, 15 di ortogeriatria, 20 di day surgery multidisciplinare, con un sensibile aumento delle unità disponibili. A Sora e a Cassino sarebbero state assegnate una serie di specializzazioni, volte ad evitare la duplicazione dei reparti nelle altre sedi, permettendo investimenti esclusivi, in campo sanitario, sulle singole realtà. All'esito dell'assemblea i sindaci presenti hanno votato quasi all'unanimità (unico voto contrario quello di Pontecorvo che chiedeva la riattivazione integrale dell'ospedale) un documento alternativo unitario con il quale si chiede, tra le principali istanze: il rispetto dei parametri di posti letto stabiliti della media nazionale; la salvaguardia dell'ospedale di Anagni, come ha sancito l'ordinanza del Consiglio di Stato del 30 agosto 2013, e una equa distribuzione dei posti letto e delle unità operative negli ospedali provinciali; integrazione nell'atto aziendale di almeno 200 posti letto rispetto ai 400 previsti dalla prima bozza del documento; redistribuzione su Anagni e Alatri dei posti letto in esubero a Frosinone; previsione e sostegno alla finalizzazione di poliambulatori specialistici in tutte le sedi ex ospedaliere, strutture di cui si dovrà tener conto nel caso di implementazione della rete ospedaliera con l'individuazione di nuovi posti letto; raddoppio del personale sanitario destinato ai servizi Cad; istituzione del Dea di II livello allo "Spaziani" di Frosinone; autonomia degli ospedali con le rispettive unità complesse di direzione sanitaria; procedure di evidenza pubblica per la selezione di primari e dirigenti dell'azienda sanitaria; rapporti di collaborazione scientifica con istituzioni universitarie presenti sul territorio regionale con cui interagire; conferma del numero dei distretti sanitari e più equa riorganizzazione dei servizi.

"Appare utile e indispensabile – ha detto il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, nella sua veste di presidente della conferenza provinciale dei sindaci sulla sanità – rivedere radicalmente le linee guida adottate dalla Regione con il decreto 80, in riferimento alle previsioni della rete sanitaria ed ospedaliera per la provincia di Frosinone. Inoltre, non è più differibile l'istituzione del Dea di II livello nel capoluogo con la creazione dei reparti di chirurgia vascolare e di radiologia interventistica, con una implementazione della medicina territoriale e con il coinvolgimento di risorse consolidate al reparto di ematologia. Una popolazione di mezzo milione di persone, come quella della provincia di Frosinone, merita standard di assistenza sanitaria consoni e di qualità elevata".




LATINA, RIFIUTI: QUANTO COSTA IL SERVIZIO DI RACCOLTA?

Redazione

Latina – Nel corso della seduta della Commissione Ambiente, presieduta da Corrado Lucantonio, che si è appena tenuta, è iniziata la discussione del nuovo PEF, il Piano Economico Finanziario della Latina Ambiente relativo alla quantificazione dei costi del servizio raccolta rifiuti.

La maggioranza che sostiene il programma del sindaco Giovanni Di Giorgi ha quindi illustrato il documento che prevede l’aumento dei costi di € 1.143.000,00 anche se, come ha affermato il presidente Lucantonio, tutto questo non comporterà aumento delle bollette per i cittadini:

“Il PEF presentato in Commissione – afferma il presidente Lucantonio – è perfettamente in linea con i punti fermi voluti dalla maggioranza fin dall’insediamento di questa amministrazione, e cioè: – mantenimento dei livelli occupazionali della Latina Ambiente;
– miglioramento del servizio di raccolta rifiuti;
– cercare di non incidere sulle bollette, senza quindi aggravi per i cittadini.

Anche questo PEF – continua Lucantonio – è in linea con questi principi. Dal 2010 le bollette dei rifiuti non sono aumentate, anzi da riscontri reali emerge che per alcune categorie sono diminuite e pensiamo di mantenere questo trend anche per il futuro, poiché il numero delle utenze accertate riteniamo andrà ad aumentare con conseguente distribuzione del costo su più utenti.

Inoltre, il nuovo PEF prevede servizi aggiuntivi, tra cui segnalo:
– aumento del numero di giorni di raccolta (da 4 a 5) in alcune zone dove è stata rilevata una carenza in tal senso;
– implementazione della raccolta “porta a porta” in zona ex Q4/Q5;
– valorizzazione del multimateriale per ottenere maggiori proventi dalla vendita;
– doppia pesa del cartone legata alle verifiche della diminuzione della raccolta di tale materiale”.