ROMA, CONVEGNO ROTARY ALLA CAMERA DEI DEPUTATI "ETICA PUBBLICA E PARTECIPAZIONE":APPUNTAMENTO DA NON PERDERE

Redazione

Roma – La redazione de L'osservatore Laziale consiglia vivamente di partecipare al "Etica Pubblica e partecipazione: Il contributo personale alla società civile". L'iniziativa si terrà venerdì 11 Ottobre a partire dalle 15 per finire alle 19:30 presso la Camera dei Deputati, Aula dei Gruppi Parlamentari Via di Campo Marzio, 74 Roma. Il convegno è organizzato da molti club Rotary, compreso il Rotary Club Roma Castelli Romani, ed è guidato con maestria da Maria Novella Tacci, oggi Presidente del Rotary Club Roma Sud e psicoterapeuta. I relatori, per gli addetti ai lavori, sono figure di elevato rilievo internazionale, quali Ervin Laszlo e Nitamo Montecucco.

Il programma dell'evento è in allegato e si può scaricare. Per partecipare all'evento è necessario prenotarsi presso la segreteria del Rotary Club Roma Sud.
Tel. 06 97277731 – rotary.romasud@tiscali.it
Per l’accesso in sala è indispensabile esibire un documento in corso di validità




CIAMPINO: IL NUOVO ASSESSORE ALL'AMBIENTE E' GUGLIELMO ABBONDATI

Redazione

Ciampino (RM) – Il 25 settembre, il Vice Sindaco Carlo Verini, ha conferito la delega all’Ambiente, viabilità, trasporti e protezione civile al neo Assessore Guglielmo Abbondati, in sostituzione dell’Assessore Sabatino Mottola che ha lasciato l’incarico nella stessa giornata per motivi personali.

Abbondati, 53 anni, è coniugato e padre di tre figli. Ricopre la carica di coordinatore regionale del Lazio di SEL (Sinistra, Ecologia e Libertà) ed esercita l’attività di architetto, con particolare riferimento al settore della bioedilizia e della cura del paesaggio.

Da sempre attivo nel campo della protezione dell’ambiente, Abbondati è stato in prima linea negli ultimi anni nella battaglia contro l’inquinamento provocato dai voli low cost sull’Aeroporto di Ciampino e la privatizzazione dell’acqua.

“Mentre ringrazio Sabatino Mottola per il prezioso lavoro svolto in questi anni”, precisa il Vice Sindaco Carlo Verini, “desidero rivolgere il benvenuto all’Arch. Abbondati, certo che la competenza e l’impegno civile a tutto campo a difesa dell’ambiente e del territorio di cui si è reso protagonista in tutti questi anni, faranno del neo Assessore un valido interlocutore all’interno della Giunta comunale, impegnata ad affrontare e risolvere i delicati problemi che investono la nostra città ed il territorio, augurando allo stesso un proficuo lavoro”.

 




COLLEFERRO: INTITOLATA LA SCUOLA ELEMENTARE A “GIOVANNI PAOLO II”

Redazione

Colleferro (RM) – Alla presenza di una moltitudine di alunni della scuola dell’infanzia e della primaria, del Sindaco Mario Cacciotti, dell’Amministrazione comunale e del Consiglio, del Vescovo della diocesi Vincenzo Apicella, dei parroci di S. Barbara Luciano Lepore e San Bruno Don Antonio, delle direttrici scolastiche dei due Circoli Gaetana Di Ruzza e Antonella Romani, è stata ufficialmente intitolata la scuola elementare e materna di via Petrarca.

Dedicato a Papa “Giovanni Paolo II”, l’istituto scolastico ha finalmente un nome. “Non abbiamo cancellato nessun nome precedente – ha tenuto a precisare la dirigente Di Ruzza – perché la scuola era genericamente indicata come Petrarca ma non era stata mai intitolata. Seguendo la norma di legge sono state fatte più proposte, tra cui anche Francesco Petrarca, e il Consiglio di istituto ha infine scelto il nome del Papa”. “Mi auguro che questa scelta vi sia di buon auspicio – ha detto il sindaco Cacciotti, prima di togliere il drappo che copriva la targa posta sull’edificio – per aiutare gli insegnanti e il personale tutto a svolgere il proprio lavoro con rinnovato entusiasmo, come già fanno ogni giorno, con grande professionalità e tanto amore”. Oltre la benedizione del Vescovo e un momento di preghiera l’allegra cerimonia è stata colorita dai canti dei piccoli alunni che hanno più volte intonato delle canzoni che avevano preparato per l’occasione.
 




CIAMPINO, ASP: IL 31 OTTOBRE GLI ASILI NIDO COMUNALI DIVENTANO PRIVATI

Redazione

Ciampino (RM) – “Il 31 ottobre gli asili nido pubblici, finora gestiti dal Comune di Ciampino attraverso l’Asp, passeranno in mano ai privati mettendo in grave difficoltà le famiglie e le lavoratrici”. Dichiara Teresa Pascucci USB Roma e Lazio

“E’ una operazione che ha un fine preciso: tagliare i costi –prosegue la sindacalista- e le prime a pagare saranno le lavoratrici con una drastica riduzione salariale e il rischio molto concreto di perdere il posto di lavoro. Ma ancora di più pagheranno i bambini che non avranno più garanzia di essere accolti in luoghi educativi ma in strutture assistenzialistiche, baby parking che non assolveranno sicuramente la funzione di sostegno alla crescita di cui i bambini hanno bisogno. La nostra Organizzazione non starà certamente a guardare e già l’8 ottobre saremo davanti alla sede Municipale, insieme alle lavoratrici dei nidi e le famiglie, per protestare contro queste scellerate operazioni; la nostra protesta continuerà fino allo sciopero indetto per il 18 ottobre che vedrà il blocco dei servizi educativi di Ciampino.” conclude la rappresentante della USB.

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CASTELLI ROMANI ENTE PARCO, CARACCI CRITICO:"SI VALUTA L'OPERATO DI UN ENTE IN SOLI DUE MESI?"

Castelli Romani – Ente Parco (RM) Sandro Caracci – commissario straordinario dell'Ente Parco, risponde alla lettera delle associazioni ambientaliste pubblicata su questo quotidiano in data 5 ottobre 2013

( CASTELLI ROMANI, ENTE PARCO: ABUSIVISMI, MOTOSCAFI AL LAGO ALBANO, PIANO D'ASSETTO DORMIENTE )

Nota del Commissario Straordinario dell'Ente Regionale Parco dei Castelli Romani

Castelli Romani – Sono disponibile a rispondere alle domande di singoli, associazioni e giornalisti circa i miei obiettivi per questo Parco.
Ritengo, infatti, che non voler ascoltare cosa ho da dire, continuando a pubblicare polemiche fini a se stesse, sia fare il gioco di qualcuno che da tutto è spinto tranne che dall'interesse per lo stato di salute del Parco dei Castelli Romani.
Avrei ben accettato la lettera aperta quale contributo alla discussione e all'approfondimento di tematiche relative alla vita del Parco ma, per come è stata impostata, sembra essere rivolta più al Commissario precedente che non al sottoscritto, visto che ho assunto questo incarico soltanto il 5 agosto 2013.

Se, come sono certo, siamo tutti in perfetta buona fede, mi chiedo, e chiedo alle associazioni e personalità firmatarie della Lettera aperta, come sia possibile valutare l'operato di un Ente, di un qualsiasi Ente, in due mesi, e senza aver mai chiesto a chi quell'Ente è stato chiamato a gestirlo cosa sta facendo e farà.

Rinnovo, quindi, la disponibilità a incontrare chi voglia sapere da me cosa intendo fare per questo Parco e chiedo, a chi invece desidera dare i voti sul mio operato, o ascoltare il chiacchiericcio da bar, quantomeno di aspettare che la mia politica all'interno del Parco dia i suoi frutti. Poi sì, sarà lecito dire, criticare, contestare e, mi auguro, plaudere, sostenere e rilanciare.

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ANZIO, MALTEMPO: ALLUVIONE STRADA, 15 INQUILINI SALVATI DAI POLIZIOTTI.

Redazione

Anzio (RM) – Sono state numerose le richieste di intervento da parte di cittadini in difficoltà che sono giunte al 113 la notte tra sabato e domenica in seguito ai disagi provocati dalle forti piogge che hanno generato allagamenti in alcuni punti della cittadina.

Particolarmente critica la situazione in Via delle Calcare dove a causa della presenza di 1,5 mt di acqua , tutti gli inquilini di uno stabile e di alcune abitazioni tra cui alcune persone anziane e dei minori erano rimasti bloccati.

A dare l’allarme poco dopo le 4, un cittadino tunisino che risiede in una palazzina con la sua famiglia e che con grande difficoltà è riuscito ad avvisare gli agenti del Commissariato di Anzio per richiedere soccorso.

Quando i poliziotti hanno raggiunto il luogo segnalato , la strada era invasa dall’acqua e nonostante il crollo del muro di una delle abitazioni sotto la forte spinta delle acque e dei detriti, che hanno investiti gli agenti, sono riusciti a trarre in salvo una persona anziana rimasta bloccata nella sua abitazione.

Via via i poliziotti, anche con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, hanno raggiunto le abitazioni limitrofe riuscendo a portare in salvo altre 14 persone tra cui alcuni bambini, anch’ essi rimasti bloccati all’interno delle loro abitazioni a causa del livello raggiunto dalle acque.

Al termine delle operazioni, poco dopo le 7 del mattino veniva anche ripristinata la circolazione dei treni sospesa temporaneamente a causa dell’invasione di numerosi detriti sulla strada ferrata, vicina alla zona degli allagamenti.
 




ALBANO, DISCARICA RONCIGLIANO: NON SI VIVE DALLA PUZZA

Maria Lanciotti

Albano Laziale (RM) – Nel comune di Albano Laziale si vive col naso tappato. L’aumento dei “livelli odorigeni” – come elegantemente il sindaco Nicola Marini definisce il puzzo ripugnante esalato dalla discarica di Roncigliano e più precisamente dal VII invaso – ha reso quella zona ormai invivibile, e si espande sempre di più nell’area castellana.
Le ultime vicende sono note, i residenti che scendono in strada e presidiano la discarica per tre giorni – 24, 25 e 26 settembre – chiedendo l’interessamento del sindaco, l’esasperazione che diventa disperazione e induce la cittadinanza a recarsi nella serata di venerdì 29 sotto la casa del sindaco per chiedere udienza, sempre rifiutata da Marini. È gente che lavora, che sta male, che non può sedersi a tavola per cenare perché tutti hanno lo stomaco sottosopra e il fegato a pezzi. Il sindaco si trova fuori casa impegnato per una cena di beneficienza presso i Frati Cappuccini, e intanto nel suo territorio la gente è impegnata a vomitare o a sorreggere la fronte di chi vomita, specialmente i più piccini. Poi il sindaco arriva intorno a mezzanotte e scortato dai carabinieri parte con i suoi assessori alla volta della discarica, prende atto dell’atroce fetore:"Colpa del “vento” e della fiamma brucia odori andata fuori uso, la grande spiegazione offerta dopo il sopralluogo forzato da parte di sindaco e assessori, e qui finisce la storia.
Anche perché l’attenzione si sposta all’altro dramma che si sta consumando a Falcognana, sito prescelto per il Malagrotta bis. Ma qui i signori delle alte sfere si scontrano con una vera testa d’ariete e fanno quatti quatti retromarcia, come volevasi dimostrare da parte del Presidio No Discarica al Divino Amore, una muraglia di gente bene organizzata, compatta e decisa.
Ora giunge notizia che Nicola Marini unitamente ai sindaci di Ciampino, Marino e Castel Gandolfo, esprimono la loro soddisfazione per il fatto che al Divino Amore nessun camion è andato finora a riversare i rifiuti di Roma alla discarica di Falcognana. Forse i quattro primi cittadini dovrebbero chiedersi perché. E comunque strana alleanza, dopo che il sindaco Marini ha dimostrato in tanti anni di non volere o non saper far squadra con gli altri sindaci di bacino dei Castelli Romani.
Tanti interrogativi si pongono a questo punto sui troppi aspetti di una vicenda fluttuante e scivolosa, mossa da una rete d’interessi di cui sfugge la portata, e non certo rivolti al bene comune. Che cosa bolle in pentola lo sa solo il coperchio, che però non è a tenuta stagna. Ad ogni buon conto continua la vigilanza più serrata che mai, con i comitati cittadini sempre allertati e i presidi permanenti a difesa del territorio. Sempre col naso tappato, e non solo per i miasmi delle discariche, ma con gli occhi e le orecchie bene aperti.

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29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE

28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)

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ROMA, APPELLO A TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA ITALIANA: NON MANCARE AI DUE GIORNI DI "FAREINNOVAZIONE DIDATTICA"

Redazione

Roma – Quest’anno il X School Day eLearning Day di Know K. Centro Studi e Ricerche, verrà organizzato nell’ambito di una manifestazione più articolata, della durata di due giorni: #FareInnovazione Dirattica.
Know K. raddoppia e nei prossimi 15-16 ottobre 2013, invita tutto il personale della scuola italiana a non mancare alla due giorni di FareInnovazione Didattica, presso l’ATAHOTEL Villa Panphili di Roma. L’ingresso è gratuito ed è previsto l’esonero dall’insegnamento per tutti e due i giorni. Sono previsti premi tecnologici prestigiosi.
Partecipare alla due giorni non significherà solo seguire relazioni interessanti, corsi di aggiornamento, per i quali sarà possibile parteciparvi con l’esonero dal servizio previsto dal MIUR, ma poter visitare gli stand dei più grandi brand dell’informatica che si sono avvicinati al mondo dell’Education, fornendo strumenti hardware e software alla scuola italiana per far sì che sia allineata sempre di più alla scuola europea.
I dirigenti scolastici, i docenti, il personale ATA, potranno non solo vedere le novità sulle nuove tecnologie, ma potranno utilizzarle, perché saranno messe a disposizione da Know K..
E’ un’occasione unica e da non perdere.
Sarà possibile utilizzare gli strumenti e i software a disposizione dei più grandi brand , seguire interessanti relazioni, seguire corsi di aggiornamento per i quali sarà possibile usufruire dell’esonero dall’insegnamento, essendo Know K. organismo accreditato dal MIUR per l’erogazione della formazione, si potranno visitare gli stand. La zona exbition sarà a disposizione nei due giorni dalle ore 9.00 alle 18.30 e si potrà, inoltre, vincere interessanti premi.
Il 15 ottobre 2013 sarà possibile iscriversi alla 1° Giornata Nazionale del Registro Elettronico e alla 1° Giornata Nazionale di Liber Cloud, la piattaforma interattiva per la gestione dei contenuti multimediali, mentre il 16 ottobre si potrà iscriversi al X School Day e Learnig Day, convegno ormai giunto alla sua 10° edizione e fin dalla prima edizione propone novità tecnologiche e non solo…ai dirigenti, docenti e personale ATA che ogni giorno fanno scuola.
Quest’anno i lavori del X School Day saranno aperti dalla dott.ssa Melina direttore generale dei sistemi informativi del MIUR e moderati dal prof. Mainetti ordinario dell’Università di Lecce. Si parlerà di attacco ai minori sulla Rete e a farlo sarà la dott.ssa Scala, vice presidente dell’associazione nazionale MOIGE, dell’aspetto psicologico della comunicazione scuola-famiglia parlerà la dott.ssa Stroppa, psicologa dell’AS.SO.RI., della robotica come strumento educativo del 21° secolo, parlerà Molina professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo (Regno Unito), ma si parlerà anche di registro elettronico Portale KK2.0 e di Liber Cloud piattaforma interattiva multimediale, per la condivisione dei contenuti e/o per la realizzazione dell’e book argomenti che tratteranno la dott.ssa Iafelice di Know K. e il Presidente di Know K. CSR dott. Venturino. La LIM di ultima generazione di Promethean con doppia tecnologia (elettromagnetica e capacitiva), da usare contemporaneamente farà da direttore d’orchestra all’intera manifestazione. Dunque, si parlerà di passato, di presente, ma soprattutto di futuro.
 




ROMA, CASILINA, GRAVE INCIDENTE: TRENO CONTRO TRENO, PASSEGGERI FERITI

Redazione

Roma – Redazione – Intorno alle ore 9.30, all'incrocio tra via Casilina e via Tobagi un treno della ferrovia Termini-Giardinetti, per cause da accertare ha urtato il convoglio che lo precedeva diretto a Termini. Alcuni passeggeri sono rimasti contusi in maniera lieve e sono stati soccorsi dai sanitari del 118. Sul posto e' presente una squadra di assistenza ai clienti Atac.

Sono in corso i rilievi tecnici e le procedure di rimozione dei treni, la linea e' quindi interrotta nella tratta Centocelle-Giardinetti e viceversa. Per ridurre i disagi e' stata potenziata la linea di bus 105.

L'Atac ha aperto un'indagine amministrativa interna per accertare le cause del tamponamento ed eventuali responsabilità.
 




LANUVIO, 60 MILA EURO ALL'ASP: SOLDI SPESI MALE?

Nazareno Ferrazza – coordinatore Castelli Romani del Partito Liberale Italiano.

È dal 2001 e precisamente dal 28/09/2001 che il Comune di Lanuvio versa la quota associativa al fondo consortile dell’Agenzia Sviluppo Provincia. Nel 2013 la quota è stata di ben 5.197 euro. In 12 anni sono stati spesi più di 60.000 euro, ma le attività locali non hanno avuto nessun beneficio. È il caso dell’ex Consorzio Agrario di Campoleone, che nell’intenzione di un imprenditore deve essere trasformato in un centro commerciale. L’altro insediamento è un centro commerciale, con annessa area artigianale posta al bivio di Campoleone, entrambi, non riescono a partire. L’Agenzia di Sviluppo della Provincia di Roma per le Colline Romane aveva il compito di coordinare ogni intervento per ridurre al minimo i tempi burocratici, ma questi non sono stati ridotti, sono passati nel frattempo ben dieci anni. Vediamo insieme i due interventi: l'ex Consorzio Agrario di Campoleone al km 15,400 della Via Nettunense, dove si nota il cantiere fermo, si è sostituito il tetto in eternit, un po' di pulizia annuale, ed è fermo da anni. Da quest’intervento di 11394 mq poteva arrivare lavoro per un milione d’euro, ce da costruire per il locale commerciale di 1302 mq, il magazzino di 394 mq, una banca di 264 mq, altri 1000 mq per una palestra, ma la cosa più importante per i cittadini residenti nel Comune di Lanuvio è di 377 mq d’immobile che è a disposizione del Comune di Lanuvio, si parla di spostamento della farmacia comunale, inoltre saranno a disposizione dei cittadini 3580 mq tra aree verdi, percorsi pedonali e parcheggi pubblici. Non meno importante è l'intervento denominato Parco Artigianale Commerciale al bivio di Campoleone (davanti la rotatoria se si proviene da Aprilia) proposto da molti commercianti e artigiani locali, nel progetto sono previsti edifici commerciali per 21868 mq e 14272 mq di capannoni artigianali, quindi un intervento edilizio che supera abbondantemente i due milioni d’euro, per costruire le strutture ecc. inoltre come per l'altro intervento sono a disposizione dell'Amministrazione Comunale 195 mq per un ambulatorio medico e la delegazione comunale, inoltre sono messe a disposizione del Comune due ampie aree per la realizzazione di servizi d’interesse pubblico, quali verde pubblico, autoparco e qualsiasi altra destinazione. Nell’accordo di programma sottoscritto tra Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Lanuvio si legge: “Che in data 4 novembre 2002 la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed altri soggetti hanno siglato il protocollo d’intesa del “Patto Territoriale delle Colline Romane “; che il medesimo prevede l’impegno, da parte della Regione Lazio, ad accelerare tutte le procedure legate agli investimenti produttivi del Patto, attraverso l’esami fuori protocollo, le corsie preferenziali, nonché gli eventuale Accordi di Programma”. Dal sito delle Colline Romane si legge: “Il patto territoriale ha avviato un processo di crescita socioeconomica nelle Colline Romane, che ha raggiunto in pochi anni, risultati di grande rilievo in termini di numero di progetti imprenditoriali presentati ed “attivati” che procedono cioè nell’iter amministrativo e, soprattutto, in termini di investimenti ed impatto occupazionale per il territorio. I progetti fanno riferimento a due tipi di avvisi: quelli “amministrativi”, aventi come beneficio un pacchetto completo di agevolazioni (essenzialmente iter accelerato per l’ottenimento di varianti e/o autorizzazioni) a seguito di un iter istruttorio modulato su quello standard previsto a livello nazionale per i patti territoriali “con finanza”; ”. Tutti si sono impegnati a ridurre l’iter e sono passati 10 anni, pensate senza che questo accadesse. Noi liberali siamo da sempre per l’abolizione degli enti inutili, con l’abolizione delle Province togliamo tutta la burocrazia di quest’ente inutile, in più togliamo l’Agenzia di Sviluppo della Provincia e le altre strutture create da quest’ente, in un baleno abbiamo risparmiato un bel po’ di soldi, che possiamo utilizzare per altri treni oppure per dare credito o fondi alle imprese che vogliono investire. La Regione Lazio ha già un ente che svolge quest’attività si chiama Sviluppo Lazio. Intanto il Comune di Lanuvio tolga questa spesa inutile dal bilancio, le dia a chi è in difficoltà e ne ha veramente bisogno.
 




MANZIANA: TUTTO PRONTO PER FESTEGGIARE GIUSEPPE VERDI

Redazione

Manziana (RM) – Il 10 ottobre 2013 alle ore 21 presso la Chiesa di S. Giovanni Battista, l’associazione Settimana Nota, in collaborazione con il Comune di Manziana, presenta il concerto per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi “10 Ottobre 1813 – 10 Ottobre 2013 – La grande musica di Verdi”.

Biografia di Verdi tratta dal sito ufficiale Giuseppe Verdi, Provincia di Parma, regione Emilia Romangna

L’infanzia
Giuseppe Fortunino Francesco nasce a Roncole di Busseto, nel Ducato di Parma, il 10 ottobre 1813 da Luigia Uttini, filatrice, e Carlo Verdi, oste.
Carlo proviene da una famiglia di agricoltori piacentini, dopo aver messo da parte un po' di denaro apre una modesta osteria alle Roncole, la cui gestione alterna al lavoro dei campi.
Giuseppe fin da bambino prende lezioni di musica dall'organista della chiesa, Pietro Baistrocchi, esercitandosi su una vecchia spinetta che gli ha regalato il padre. Gli studi musicali proseguono in maniera irregolare fino a quando Antonio Barezzi, commerciante, amante della musica e presidente della locale Filarmonica, affezionato alla famiglia Verdi e al piccolo Giuseppe, lo accoglie in casa sua, pagandogli studi più regolari e accademici.
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Gli studi

Verdi fa pratica nella chiesa di Busseto, ma il piccolo paese gli sta stretto. Aiutato da Barezzi, decide di iscriversi al Conservatorio di Milano, che oggi porta il suo nome. Non riesce tuttavia a superare l’esame di ammissione per "scorretta posizione della mano nel suonare e per raggiunti limiti di età". Ha 18 anni. Non si dà per vinto e grazie a una borsa di studio del Monte di Pietà di Busseto e all’aiuto economico di Barezzi, comincia a frequentare il mondo della Scala prendendo lezioni private dal cembalista Vincenzo Lavigna e assistendo alle rappresentazioni.
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Gli inizi della carriera

Nel 1836 rientra a Busseto da vincitore del concorso per Maestro di musica del Comune, lo stesso anno sposa la figlia del suo benefattore, Margherita Barezzi, da cui ha due figli: Virginia e Icilio. Il lavoro sicuro e lo stipendio fisso si rivelano però d'intralcio al sogno milanese tanto che Verdi decide di lasciare tutto e di tornare a Milano, questa volta con la famiglia.
Del 1839 è la rappresentazione al Teatro alla Scala della sua prima opera, Oberto Conte di San Bonifacio, che riscuote un discreto successo, offuscato irrimediabilmente dalla morte dei figli e poi di Margherita, a cui Verdi era legato da un profondo affetto.
In quei giorni così tristi il Maestro porta a compimento la commissione per un’opera comica Un giorno di regno, che si rivela un clamoroso fiasco. Verdi dichiara che non avrebbe più composto musica.
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Gli anni di “galera”

E' un libretto, una storia che funziona, a fargli cambiare idea. L’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, gli fa leggere il Nabucco. In pochissimo tempo l’opera è pronta ed è trionfo (1842). Il coro del Nabucco ha un successo popolare strepitoso tanto da venir cantato e suonato perfino per le strade. Sempre in quel 1842 Verdi conosce due donne importantissime nella sua vita: la soprano e pianista Giuseppina Strepponi, che sarebbe diventata sua compagna e poi sua seconda moglie, e la contessa Clarina Maffei, grazie alla quale gli si aprono le porte dei salotti milanesi.
Iniziano anni di lavoro durissimo e indefesso, grazie alle continue richieste e al sempre poco tempo a disposizione per soddisfarle, anni che Verdi chiamerà "gli anni di galera". Dal 1842 al 1848 compone a ritmi serratissimi. I Lombardi alla Prima Crociata (1843) è un altro successo, duramente censurato dal governo austriaco poiché, con il Nabucco, era stato rivisitato in chiave patriottica dagli italiani. E poi, Ernani (1844), I due foscari (1844), Macbeth (1847), I Masnadieri (1847) e Luisa Miller (1849). In questo periodo si consolida la sua discussa relazione con Giuseppina Strepponi. Dopo Giovanna d’Arco (1845), Verdi si allontana dalla Scala e da Milano e si stabilisce a Parigi.
Per l’Opéra trasforma I lombardi in Jérusalem (1847) confrontandosi con le esigenze ma anche con gli imponenti mezzi del grand opéra francese.
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La trilogia popolare: un successo nato in Emilia

Solo nel 1849 torna a Busseto insieme a Giuseppina. Molte le voci su questo rapporto, la soprano aveva avuto due figli da una precedente relazione, e sulla convivenza ufficializzata con il matrimonio nel 1859.
Nel 1851 è finalmente pronta la villa di Sant’Agata, a Villanova d’Arda, dove Verdi e Giuseppina si trasferiscono definitivamente: una dimora circondata da un grande parco, curato da Verdi stesso.
In questi anni, nella calma della pianura padana, Verdi scrive la trilogia popolare: Rigoletto (1851), Il Trovatore (1853), e La Traviata (1853). Ottiene un successo clamoroso.
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Gli anni dell’impegno politico e sociale
Nel 1861 Verdi si sente chiamato all'impegno politico, sollecitato da Cavour. Viene eletto deputato del primo Parlamento italiano e nel 1874 è nominato senatore. In questi anni compone La forza del destino (1862), nel 1865 riscrive Macbeth per il teatro francese e per l’Opéra compone il Don Carlos (1867). Nel 1862 compone, per l'Esposizione Universale di Londra, l'Inno delle Nazioni, su testo di Boito.
Con Aida (1871), voluta da Ismail Pascià come opera "nazionale" egiziana, Verdi rilegge in chiave italiana le esigenze spettacolari del grand opéra. La Messa da requiem è scritta e pensata nel 1873 come celebrazione per la morte di Alessandro Manzoni. Nel 1869 la seconda versione de La forza del destino segna il ritorno alla Scala, da cui Verdi non si allontanerà più. Stringe un’intensa amicizia con Teresa Stolz, la prima e grande interprete dell’Aida.
Verdi trova anche il modo e il tempo di dedicarsi agli altri, di pensare a chi ha più bisogno: nel 1888 inaugura un ospedale a Villanova D’Arda, da lui interamente finanziato e nel 1880 compra il terreno per costruire quella che ancora oggi è la Casa di Riposo per musicisti, la sua "opera più bella", dirà, terminata nel 1899 ma chiusa finché Verdi, che non desidera essere ringraziato da nessuno, è in vita.
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L’addio al teatro

Nel 1887, all'età di ottant'anni, scrive Otello, confrontandosi ancora una volta con Shakespeare. Nel 1893 dà l’addio al teatro con la sua unica opera comica, il Falstaff.
Quattro anni dopo muore Giuseppina Strepponi.
Nella tarda maturità compone quattro pezzi sacri pubblicati nel 1898: Stabat Mater, Laudi alla Vergine e Te Deum.
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L’addio dell’Italia al Cigno di Busseto
Verdi ci lascia il 27 gennaio 1901. E' al “Grand Hotel et De Milan”, in un appartamento dove era solito alloggiare durante l'inverno. Colto da malore spira dopo sei giorni di agonia, giorni in cui le strade di Milano sono state cosparse di paglia perché il rumore degli zoccoli dei cavalli non disturbi gli ultimi giorni del Maestro. I suoi funerali si svolgono come aveva chiesto, senza sfarzo né musica, semplici come era sempre stata la sua vita. Una folla silenziosa segue il feretro. Un mese dopo i corpi di Verdi e della Strepponi vengono portati alla Casa di Riposo per Musicisti. Arturo Toscanini in testa all’orchestra della Scala e ad un coro di ottocento persone disposte sulla gradinata, intona il “Va pensiero” del Nabucco, l'addio dell'Italia intera al Cigno di Busseto.