FROSINONE, CASSINO, ANAGNI, PONTECORVO: CARABINIERI IN AZIONE SUL TERRITORIO

Redazione

Frosinone – Il controllo dei carabinieri di Frosinone sul territorio hano portato alle seguenti operazioni:

COMPAGNIA DI ANAGNI
Nel tardo pomeriggio di ieri, in Anagni, i militari del NORM della Compagnia di Anagni, collaborati da quelli della locale Stazione, traevano in arresto un 44enne del luogo già censito, responsabile di “maltrattamenti in famiglia continuati, lesioni personali e danneggiamento”.

Lo stesso, in evidente stato di ubriachezza, minacciava e aggrediva i propri genitori, entrambi 80enni, arrecando gravi danni al portone d’ingresso e suppellettili della loro abitazione. L’uomo, alla vista dei militari operanti, allertati da vicini, sferrava un pugno ad un quadro appeso alla parete procurandosi una lieve ferita alla mano destra, medicata dai sanitari del 118. La madre dell’arrestato, visitata dai medesimi sanitari, riportava lievi lesioni oltre ad un grave stato d’ansia.

In Ferentino, i militari della locale Stazione, traevano in arresto un 40enne del luogo, già censito, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Frosinone, dovendo scontare la pena detentiva di gg. 15 per “truffa”.

COMPAGNIA DI CASSINO

Nella serata di ieri, in Sant’Elia Fiumerapido, i militari della locale Stazione, collaborati da personale del NORM della Compagnia di Cassino, traevano in arresto nella flagranza di reato di “maltrattamenti in famiglia e lesioni personali” un 43enne del luogo. Lo stesso, a seguito di un diverbio avvenuto per futili motivi, colpiva al volto con schiaffi la propria moglie tanto da procurarle vistose ecchimosi. I militari operanti, prontamente intervenuti, accertavano altresì che la donna, già nell’anno scorso, era stata oggetto di aggressioni fisiche e verbali da parte del marito, sebbene lei non avesse mai sporto denuncia. La stessa, trasportata presso il locale Ospedale Civile veniva riscontrata affetta da “stato ansioso reattivo, escoriazione ed ecchimosi emivolto sinistro e contusione polso destro” e giudicata guaribile in gg. 3 s.c..

L’arrestato, ad espletate formalità di rito, come disposto dall’A.G., veniva ristretto in regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

COMPAGNIA DI PONTECORVO

Nel pomeriggio di ieri, in Roccasecca, i militari della locale Stazione, impegnati in servizio di ordine pubblico presso il locale stadio comunale “Lino Battista”, nel corso delle operazioni di bonifica effettuate prima dell’incontro di calcio tra l’A.S.D. Roccasecca T.S.T. e la società sportiva Lupa Castelli Romani, valevole per il campionato di eccellenza, rinvenivano occultata sotto la gradinata della tribuna riservata ai tifosi locali, una borsa in nylon contenente:

– Nr. 2 bastoni in legno della lunghezza complessiva di cm. 45;

– Nr. 3 coltelli a serramanico, tutti della lunghezza complessiva di cm. 20;

– Nr. 14 bulloni;

– Nr. 7 corpi contundenti di metallo.

Tutto il materiale rinvenuto veniva posto sotto sequestro.
 




ITALIA, GREEN ITALY 2013: LAZIO QUARTA REGIONE PER NUMERO DI IMPRESE VERDI

Redazione

Italia / Lazio – Tre milioni di green jobs. 328mila aziende italiane (il 22%) dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente che dal 2008 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia. Dalle quali quest’anno arriverà il 38% di tutte le assunzioni programmate nell’industria e nei servizi: 216.500 su un totale di 563.400. Con i green jobs che diventano protagonisti dell’innovazione e copriranno addirittura il 61,2% di tutte le assunzioni destinate alle attività di ricerca e sviluppo delle nostre aziende: la ricerca e l’innovazione che, dunque, parlano green. E’ questa la green economy italiana, cui si devono 100,7 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 10,6% del totale dell’economia nazionale, esclusa la componente imputabile al sommerso.

A restituirne l’istantanea è GreenItaly 2013. Nutrire il futuro: il rapporto annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola che ricostruisce la forza e racconta le eccellenze della green economy nazionale e che è stato presentato oggi a Milano presso la sede di Expo 2015.

La green economy, secondo Symbola e Unioncamere, è un nuovo paradigma produttivo che esprime, nel nostro Paese, la parte propulsiva dell’economia: “dall’inizio della crisi, nonostante la necessità di stringere i cordoni della borsa, più di un’impresa su cinque ha scommesso sulla green economy. Che è stata, quindi, percepita come una risposta alla crisi stessa, e non ha deluso le aspettative”. Chi investe green, infatti, si legge nel rapporto arrivato alla quarta edizione, è più forte all’estero: il 42% delle imprese manifatturiere che fanno eco-investimenti esporta i propri prodotti, contro il 25,4% di quelle che non lo fanno. Green economy significa innovazione: il 30,4% delle imprese del manifatturiero che investono in eco-efficienza ha effettuato innovazioni di prodotto o di servizi, contro il 16,8% delle imprese non investitrici. E significa redditività: il 21,1% delle imprese manifatturiere eco-investitrici ha visto crescere il proprio fatturato nel 2012, tra le non investitrici è successo solo nel 15,2% dei casi.

Dalla green economy nazionale arrivano segnali positivi anche sul tema dell’occupazione giovanile: il 42% del totale delle assunzioni under 30 programmate quest’anno dalle imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente verrà fatto proprio da quel 22% di aziende che fanno investimenti green. E anche sul fronte dei diritti: se guardiamo ai green jobs, l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato è del 52%, mentre scende al 40,5% per le figure non connesse al settore green.

“Non stiamo parlando, evidentemente, di un settore dell’economia – sottolineano Unioncamere e Symbola -, ma di un tracciante verde che percorre il sistema produttivo italiano e che, a ben guardare, delinea il ritratto più fedele del nuovo made in Italy”. Scorrendo l’elenco dei settori che investono green con più convinzione, infatti, si trovano proprio quelli trainanti del made in Italy, quelli più tradizionali e quelli di più recente acquisizione: il comparto alimentare (27,7% contro una media del complesso dell’industria e dei servizi del 22%), quello agricolo (49,1%), il legno-mobile (30,6%), il settore della fabbricazione delle macchine ed attrezzature e mezzi di trasporto (30,2%), e poi tessile, abbigliamento, calzature e pelli (23%).

Con oltre 28 mila imprese green, l’8,5% della imprese eco-investitrici dell’intero Paese, il Lazio è al quarto posto in Italia per numero assoluto di imprese che hanno investito o investiranno quest’anno in tecnologie e prodotti verdi. Passando dal livello regionale a quello provinciale, è Roma, con le sue 20.450 imprese green la provincia più virtuosa del Lazio. Seconda Latina con 2.940 imprese green, terza Frosinone a quota 2.655. Seguono Viterbo 1.402 imprese green e Rieti con 732. L’ottimo risultato della provincia di Roma è confermato anche su scala nazionale: Roma è al primo posto in Italia nella graduatoria provinciale per numero di imprese green.

Ma i primati della regione non si fermano qui: con 4.250 assunzioni non stagionali di green jobs previste dalle imprese per il 2013, equivalenti al 9,1% del totale nazionale, il Lazio è al terzo posto della graduatoria regionale per numerosità di assunzioni verdi programmate entro l’anno e anche su questo fronte la provincia di Roma si distingue: con 3.390 assunzioni previste, è seconda nella classica nazionale delle province per numerosità di assunzioni non stagionali green.

“GreenItaly – spiega Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere – ci racconta di un’Italia che sa essere più competitiva e più equa, perché fondata su un modello produttivo diverso. In cui tradizione e innovazione, sostenibilità e qualità si incrociano realizzando una nuova competitività. L’Italia non una delle vittime della globalizzazione ma, anzi, un Paese che ne ha approfittato per modificare profondamente la propria specializzazione internazionale, modernizzandola, proprio grazie alla green economy. Creando valore aggiunto in settori in cui ci davano per spacciati e creando nuove specializzazioni in altri settori, in cui siamo oggi leader. L’Expo 2015 è un’occasione unica per presentare al mondo questo modello di sviluppo e l’Italia come suo autorevole paladino. Se vogliamo che questo modello vincente contagi tutto il nostro sistema produttivo, dobbiamo sostenerlo. Anzitutto liberandolo dagli ostacoli che incontra lungo il cammino, primo fra tutti l’eccesso di burocrazia. E poi con politiche industriali e fiscali più green: nelle tecnologie, nella formazione, nella tassazione del lavoro, nel credito, negli investimenti.”

Non è un caso, dunque, se nel 2012 siamo stati tra i soli cinque paesi al mondo (con Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud) ad avere un saldo con l’estero superiore ai 100 miliardi di dollari (per i manufatti non alimentari). Tra ottobre 2008 e giugno 2012 – mentre sul mercato domestico domanda e produzione crollavano per la crisi e l’austerità – il fatturato estero dell’industria italiana è cresciuto più di quello tedesco e francese.

Uno spread positivo che ci dice che quando si guarda al futuro, quando si parla di sviluppo, è da questi talenti che si deve ripartire. Lo spiega Ermete Realacci presidente Fondazione Symbola: “Non sarà certo la politica economica dell’Adda passà 'a nuttata, per dirla con De Filippo, a tirarci fuori dalla crisi. L’Italia deve affrontare i suoi mali antichi, che vanno ben oltre il debito pubblico e che la crisi ha reso ancora più opprimenti: le diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia spesso persecutoria e inefficace. Deve rilanciare il mercato interno, stremato dalla recessione, dall’austerità e dalla paura. E deve saper fare tesoro della crisi per cogliere le sfide, e le opportunità, della nuova economia mondiale”. Come? “Scommettendo sull’innovazione, la ricerca, la qualità, la green economy, per rinnovare il suo sapere fare, la sua vocazione imprenditoriale e artigiana. L’Italia, insomma, deve fare l’Italia. La prossima Expo di Milano, pensata dopo la crisi, può essere anche la prima esposizione mondiale della green economy”.

La green economy, insomma, fa già parte del presente della nostra economia. E può diventarne il futuro. “A questo tracciante verde dell’Italia migliore- auspicano Unioncamere e Symbola – deve guardare con più curiosità e attenzione la politica quando ragiona di sviluppo e rilancio. E non può non farlo Expo 2015: che, partendo dalle fila dell’agroalimentare e dipanandole lungo la filiera e i territori, rappresenterà una straordinaria occasione di rilancio del sistema paese, che in questa green economy ha la sua avanguardia”.

I NUMERI DI GREENITALY

Investimenti. Sono quasi 328mila le imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2008-2012 e/o investiranno entro la fine del 2013 in tecnologie green in grado di assicurare un maggior risparmio energetico e/o un minor impatto ambientale: più di una su cinque, esattamente pari al 22% dell’intera imprenditoria extra-agricola con dipendenti. Una percentuale che sale al 29,7% nell’industria manifatturiera (81mila).

Export. Il 17,5% delle imprese (57.500) che investono in eco-efficienza (quelle che hanno investito nel 2008-2012 e/o investiranno nel 2013 in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico o a minor impatto ambientale) sono esportatrici (anno 2012, tendenza che sale al 42% nel manifatturiero, con 34mila imprese), contro il 10% di quelle che non investono (25,4% nel manifatturiero).

Innovazione. Circa 23 imprese che hanno fatto nel 2008-2012 o faranno nel 2013 eco-investimenti su 100 hanno effettuato innovazioni di prodotto/servizio nel corso del 2012 (74mila imprese), contro le 11 circa su 100 nel caso delle imprese non investitrici. Nell’industria manifatturiera, le imprese eco-investitrici e innovatrici sono addirittura il 30,4% (più di 24mila), sostanzialmente il doppio di quanto rilevato tra le imprese che non investono nel green (16,8%).

Addirittura il 61,2% di tutte le assunzioni previste nel 2013 e destinate alle attività di ricerca e sviluppo (R&S) delle nostre aziende sarà coperto da green jobs.

Redditività. Mentrecirca 17 imprese che investono nell’eco-efficienza su 100 hanno visto crescere, in maniera moderata o elevata, il fatturato nel 2012 (rispetto al 2011), solo in 12 casi su 100 tale situazione è riscontrabile tra le imprese non investitrici.

Occupazione/assunzioni. La dinamicità delle imprese che hanno fatto eco-investimenti è evidente anche sul fronte occupazionale. Con ben il 21,3% delle imprese che prevede di assumere nel 2013 (circa 70mila) le imprese di industria e servizi che fanno eco-investimenti doppiano quelle non investitrici (10,9%). Più del 38% delle assunzioni programmate da tutte le imprese dell’industria e servizi (con dipendenti) per il 2013 proviene proprio dalle aziende che investono nella sostenibilità(sempre con riferimento alle imprese che hanno investito nel 2008-2012 e/o investiranno nel 2013): in valori assoluti si tratta di circa 216.500 assunzioni sul totale delle 563.400 previste.

Occupazione/green jobs. Oggi nell’intera economa italiana (sia privata che pubblica) gli occupati “verdi” – i cosiddetti green jobs – sono 3.056,3 mila, corrispondenti al 13,3% dell’occupazione complessiva nazionale. Accanto a questi possiamo annoverare altre 3 milioni e 700 mila figure ‘attivabili’ dalla green economy: occupati con le carte in regola per lavorare in settori e filiere green.

Ben 90 assunzioni totali previste per quest’anno di green jobs in senso stretto su 100 hanno carattere non stagionale, contro appena 62 su 100 per le figure non green. Tra le assunzioni non stagionali, l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato è del 52% per i green jobs e scende al 40,5% per le figure non connesse al settore green.

I giovani. il 42% del totale delle assunzioni under 30 programmate quest’anno verrà fatto proprio da quel 22% di aziende che fanno investimenti green. Perché ben 36 assunzioni non stagionali su 100 (36,1%) previste nel 2013 dalle imprese eco-investitrici sono rivolte a giovani under 30, laddove nel caso delle imprese che non investono il rapporto scende a circa 30 su 100 (30,5%).

Valore aggiunto. Il valore aggiunto, in termini nominali, prodotto nel 2012 dalla green economy (calcolato a partire dallo stock dei green jobs) è pari a 100.762,3 milioni di euro, pari al 10,6% del totale della ricchezza prodotta, esclusa la componente imputabile al sommerso. Quota che nell’industria in senso stretto arriva al 12,6%, addirittura al 17,5% nel caso delle costruzioni.

Geografia degli eco-investimenti

La green Italy è diffusa in modo piuttosto uniforme lungo tutto lo Stivale. Tuttavia, vista la diversa concentrazione delle imprese nelle diverse regioni del Paese, trova nel Nord del Paese il suo punto di forza: quasi 170 mila delle nostre 327mila imprese green, ossia il 52% del totale, si trovano al Nord, di cui 94mila nel Nord-Ovest (28,7%) e circa 75.600 nel Nord-Est (23,1%). Un’altra buona fetta di imprese verdi si trovano al Meridione, ben 93.500 (28,5%), mentre nel Centro si fermano a 64.800 (19,8%).

Analogamente scendendo a livello delle singole regioni, spicca il numero di imprese lombarde che hanno fatto o faranno ecoinvestimenti: più di 60mila, ovvero il 18% delle imprese green di tutto il Paese. Nulla da stupirsi, dunque, se è la Lombardia a guidare la classifica regionale per numero delle imprese che tra il 2008 e il 2013 hanno investito o investiranno in prodotti e tecnologie verdi. Segue il Veneto con 30.670 imprese che puntano sull’eco-efficienza (9,4%), terza posizione a pari merito davanti all’Emilia-Romagna e il Lazio, dove sono presenti, in ciascun territorio, poco più di 28mila imprese (8,6%). Seguono Piemonte, Campania, Toscana e Puglia, rispettivamente con 23.690, 22.540, 21.440 e 20mila imprese attente alle loro performance ambientali. E quindi troviamo la Sicilia, a quota 19.760, e le Marche, che si attestano a 9.830 imprese green.

Passando dalle Regioni alle Province, Roma non rinuncia al suo ruolo di Capitale e guida la classifica provinciale per numero di imprese investitrici nell’eco-efficienza con 20.450 imprese green (pari al 6,2% del totale nazionale delle imprese verdi). Sul podio anche Milano, seconda a quota 18.400 imprese (pari al 5,6% del totale nazionale), e Torino, terza con 11.090 imprese (3,4%).

Le green valleys italiane: geografia dei green jobs

I territori più ricchi e ‘affamati’ di competenze verdi sono quelli a maggiore presenza di imprese eco-investitrici: il 35,6% del totale nazionale delle assunzioni non stagionali di green jobs in senso stretto previste dalle imprese per il 2013 si concentra infatti nel Nord-Ovest, con 16.600 assunzioni, grazie soprattutto alla Lombardia, dove se ne contano quasi 11.600, e al più contenuto contributo del Piemonte, regione dalla quale arrivano oltre 3.500 assunzioni di green jobs in senso stretto (quarta regione della graduatoria assoluta) che corrispondo ad un apprezzabile 7,9% del totale nazionale.

Ma anche il Nord-Est e il Mezzogiorno fanno segnare una presenza importante per domanda di green job: il Mezzogiorno vanta 11mila assunzioni green, mentre il Nord-Est sfiora quota 11mila. In entrambi i casi si parla di circa il 23/24% del corrispondente fabbisogno complessivo nazionale. Per il Nord-Est spicca l’Emilia-Romagna, con quasi 5mila assunzioni (seconda regione per valori assoluti) che corrispondo ad un decimo (10,4%) del totale nazionale, e il Veneto (circa 3.600 assunzioni; 7,7% del totale Italia). Per il Mezzogiorno, invece, si distingue la Campania, dove sono previste per il 2013 quasi 3.500 assunzioni di green jobs in senso stretto (7,3% del totale nazionale), seguita dalla Sicilia (2.500; 5,4%) e dalla Puglia (1.300; 2,8%). Completa il quadro dei nostri ‘distretti verdi’ il Centro, dove si concentra il 17,4% della domanda nazionale di green jobs in senso stretto (8.100 assunzioni).

Sul podio delle province per valore assoluto delle assunzioni non stagionali di green jobs in senso stretto previste dalle imprese nel 2013 troviamo Milano, al primo posto grazie a 6mila assunzioni di queste figure (12,9% del totale nazionale), Roma (3.400; 7,3%) e Torino (2.300; 5%).

Agricoltura, dove la competitività va a braccetto con qualità e sostenibilità

La nostra agricoltura è una delle più competitive a livello europeo con primati nel valore aggiunto per ettaro (2.181 euro/ha, il triplo di quello del Regno Unito, il doppio della Spagna, quasi il doppio della Francia, 1 volta e mezza di quello tedesco), occupati agricoli ad ettaro (10,1 ogni ogni 100 ha, il triplo rispetto a Francia, Germania e Spagna, quasi 6 volte quello del Regno Unito), export nel mondo e sicurezza alimentare. Riguardo a questo ultimo aspetto, basti pensare che il settore agricolo italiano vanta il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3%), inferiori di 5 volte a quelli della media europea (1,5% di irregolarità) e di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9%). Risultati importanti, raggiunti anche grazie alla scommessa sulla qualità e sulla sostenibilità. Quasi la metà (49,1%) delle imprese con produzione prevalente agricola con dipendenti, infatti, negli ultimi tre anni (2010-2012) ha adottato metodi e tecnologie per la riduzione dei consumi di energia ed acqua. Si tocca la punta del 63% nel settore delle coltivazioni di serra e dei vivai, dove il consumo di acqua ed energia è piuttosto elevato.

Start-up. Delle circa 117mila ‘vere’ nuove imprese (iscrizioni al Registro delle imprese che non siano frutto di trasformazioni, scorpori, separazioni o filiazioni) nate nel primo semestre 2013, quasi 33mila, il 28%, hanno investito in prodotti e tecnologie green nei primi mesi di vita del 2013 e/o prevede di investire nei successivi 12 mesi. Si tratta di una quota molto rilevante, se si pensa che nel corrispondente semestre del 2012 tale incidenza era pari a quasi la meta. Le start-up che fin dall’inizio della loro storia aziendale adottano approcci “green” creano maggiori spazi per assunzioni addizionali di personale: il 21,3% delle start-up nate nel primo semestre del 2013 che realizzano eco-investimenti prevede un aumento del personale nei successivi 12 mesi, quando nel caso di quelle che non investono la quota scende al 12,9%.

 




GENZANO: IL VESCOVO APICELLA AI LANDI

Redazione

Genzano (RM) – Sabato 2 novembre è ufficialmente iniziata la visita Pastorale del Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Velletri-Segni, Monsignor Vincenzo Apicella, alla comunità della Parrocchia SS Nome di Maria in Landi. Il Vescovo è stato calorosamente accolto sul sagrato della chiesa dal Parroco Don Corrado Fanfoni, da numerosissimi giovani, dalla comunità parrocchiale, dal Sindaco di Genzano Falvio Gabbarini, dal Consigliere Comunale delegato per la Frazione Paolo Previtali e dai membri del Comitato Landi. “La visita pastorale deve essere un momento di condivisione con il Vescovo dei gesti della vita quotidiana – ha detto Don Corrado durante il saluto –. Non occorre fare cose straordinarie, dobbiamo essere noi stessi, perché il Vescovo possa conoscere la nostra realtà”.

La comunità parrocchiale ha donato al Vescovo un Pastorale in legno realizzato da un membro della comunità e alla fine della liturgia è stato firmato dai presenti. La visita pastorale continuerà per tutta la settimana durante la quale Monsignor Apicella incontrerà il consiglio pastorale, il consiglio degli affari economici, i catechisti, gli operatori della Caritas parrocchiale, i giovani, gli ammalati, visiterà due aziende agricole della Frazione e celebrerà la liturgia in una casa di riposo per anziani presente sul territorio e incontrerà i fedeli che vorranno avere un dialogo privato con lui. La visita pastorale si concluderà sabato 9 novembre alle 19,00 quando il Vescovo incontrerà la popolazione dei Landi insieme all’Amministrazione comunale di Genzano e il comitato di Frazione.
 




ROMA, ATAC: GLI AUTISTI NON FANNO STRAORDINARI, SI PREVEDONO DISSERVIZI NEI TRASPORTI

Redazione

Roma – Un determinato numero di autisti che avrebbe dovuto svolgere il servizio oggi, 4 novembre, ha comunicato di non essere disponibile a effettuare orario straordinario.
Atac, visti i potenziali disservizi che tale rifiuto può provocare alla cittadinanza, ha avvisato la Prefettura che, nella tarda serata di ieri, ha risposto sottolineando che tale astensione costituisce una forma anomala di sciopero che, come tale, è soggetta a quanto previsto dalla legge che disciplina le modalità di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Di conseguenza la Prefettura ha chiesto all'azienda di invitare i lavoratori che hanno manifestato l'intenzione di astenersi dal lavoro straordinario a desistere da tale azione che comporterebbe un'interruzione di pubblico servizio. Atac si è attivata per adempiere a quanto richiesto dalla Prefettura. L'azienda tuttavia non può escludere che nella giornata di oggi possano verificarsi dei disservizi.

 




CIAMPINO, CANE INVESTITO IN VIA MURA DEI FRANCESI: ADDIO DOLCE TEQUILA!

Redazione

Ciampino (RM) – Era davvero dolcissima la cagnolina di razza Lhasa Apso Tequila che ha perso la vita a causa di un incidente avvenuto lo scorso 11 ottobre a Ciampino in via Mura dei Francesi di fronte al Parco Aldo Moro. Barbara stava attraversando la strada sulle strisce pedonali insieme alla sua cagnolina quando è stata investita da una donna alla guida della sua Opel Corsa. All'automobilista è stata ritirata la patente. La padrona di Tequila ha gentilmente inviato una foto della cagnolina alla nostra redazione affinché venga ricordata per quello che era: socievole, molto affettuosa con tutti.

"Era voluta bene da tutte le persone che l'hanno conosciuta oltre alla mia famiglia – scrive Barbara – Con i bambini anche neonati era molto protettiva e affettuosa. Voleva bene a tutti e si faceva voler bene anche per la sua simpatia, si atteggiava specie quando indossava i suoi vestitini che io le compravo. Per me è un forte trauma averla persa in questo modo sotto i miei occhi, lei ha aspettato che io riprendessi conoscenza per andarsene. Per me era come una figlia e sto malissimo oltre ai miei danni fisici anche psicologici per la sua perdita".

La redazione tutta si stringe attorno al dolore di Barbara per la perdita della sua Tequila.




ROMA: SGOMBERATI STABILI OCCUPATI ALL' ESQUILINO

Redazione

Roma – Si sono da poco concluse le operazioni di sgombero contemporaneo di due stabili in zona Esquilino che hanno visto impegnate diverse decine di agenti delle ff.oo.

Sono stati riconsegnati alle proprieta’ uno stabile di via Ferruccio e uno di via Giusti, occupati rispettivamente da aderenti a Casapound la notte del 1 novembre u.s. e da aderenti ai Movimenti Lotta per la Casa lo scorso 13 ottobre.

Mentre il primo e’ stato liberato con una rapida mediazione da parte della Digos, per quello di via Giusti le operazioni sono state effettuate vincendo con decisione una forte resistenza da parte degli occupanti.

Sono state lanciate suppellettili e mobilio all’indirizzo delle ff.oo., e all’interno sono state trovate tra l’altro alcune mazze e un “bombone”.

Sono circa 20 le persone identificate la cui posizione e’ al vaglio.

 




CIAMPINO: INVESTE UNA RAGAZZA E VIENE FERMATO DALLA POLIZIA

Redazione

Ciampino (RM) – Tanta paura per un incidente stradale a Ciampino sulla via dei Laghi all'altezza del distributore di benzina Q8: un ragazzo in automobile ha investito una ragazza in prossimità delle strisce pedonali. La giovane donna è stata trasportata di urgenza all'ospedale di Tor Vergata. L'automobilista a bordo di una peugeot bianca è stato fermato dalla Polizia Locale. Sul posto oltre alla Polizia locale di Ciampino anche i carabinieri che stano effettuando i rilievi del caso. Pare che il ragazzo avesse detto che la donna stava camminando fuori dalle strisce pedonali. Le telecamere, ora al vaglio degli inquirenti, hanno ripreso l'intero incidente.




FROSINONE: ECCO IL PROGRAMMA PER LA FESTA DELLE FORZE ARMATE

Redazione

Frosinone – Lunedì 4 novembre 2013 la città di Frosinone celebra la Festa dell’Unità nazionale, la Festa delle Forze Armate e il 95° Anniversario della Vittoria. Il programma delle celebrazioni, che si svolgeranno come ogni anno in piazza della Libertà, prevede:
• Ore 10.15 inizio con arrivo delle massime autorità;
• Ore 10.20 Alza bandiera;
• Ore 10.25 onore ai caduti e deposizione di una corona d’alloro;
• Ore 10.40 lettura del messaggio del Ministro della Difesa da parte del Comandante del Presidio Militare e lettura del messaggio del Presidente della Repubblica; esecuzione degli inni patriottici;
• Ore 10.55 termine della cerimonia.
“Il 4 novembre 1918 – ha scritto il Sindaco Nicola Ottaviani nel messaggio alla cittadinanza – segnava la fine della prima guerra mondiale con l’epilogo di un conflitto bellico che richiese al nostro Paese un pesante tributo di vittime. Si celebrò una vittoria che fu frutto della dedizione e del sacrificio del popolo italiano. Una vittoria che costò la vita a seicentomila italiani, mentre un milione furono i mutilati e i feriti. Le lotte e le sofferenze condivise per il completamento dell’Unità d’Italia hanno segnato una tappa importante nel processo di formazione della coscienza nazionale. Ai caduti di quel conflitto ed a quanti, militari e civili, hanno conosciuto i sacrifici e gli orrori della guerra, la Città di Frosinone vuole esprimere rispetto e riconoscenza. Le sofferenze dell’epoca siano spunto di riflessione su quei valori che sono il nobile veicolo e il fondamento della pacifica convivenza tra i popoli e della affermazione dei principi supremi ed indefettibili della Libertà e della Giustizia, pilastri della nostra Costituzione e della nostra società. La partecipazione alla commemorazione di questa storica data deve essere un impegno personale e sociale per esaltare maggiormente questi ideali che, troppo spesso, sono messi in discussione o, peggio, non adeguatamente presi in considerazione. Il sacrificio dei Caduti deve essere di stimolo al rafforzamento di sentimenti di gratitudine verso coloro che hanno compiuto tanti eroismi per il bene dell’Italia e deve essere di monito contro ogni forma di sopruso e di violenza civile. La missione delle istituzioni, oggi, è quella di favorire un’azione di progresso nel rispetto dei principi della Democrazia, della tolleranza, della pace, della coesione sociale e dell’Unità Nazionale affinché non si rischi di perdere il senso di Patria e dello Stato che sono alla base della nostra storia”.
Il programma delle celebrazioni prevede anche una mostra statica di mezzi delle forze armate e dei corpi armati dello Stato che si svolgerà nelle giornate del 3 e del 4 novembre alla villa comunale con orari dalle 9.30 alle 19.30 il 3 novembre e dalle 9.30 alle 18.30 il 4 novembre.
Inoltre, lunedì 4 novembre, nel salone di rappresentanza della Prefettura, alle ore 18.30 si svolgerà un concerto del Cai di Frosinone.
In caso di avverse condizioni meteorologiche la lettura dei messaggi avverrà all’interno del salone di rappresentanza della Prefettura.




FROSINONE: NUOVO LOOK PER IL CIMITERO DI COLLE COTTORINO

Redazione

Frosinone – Un look rinnovato per il civico cimitero di Colle Cottorino.In occasione della festività di Ogni Santi e della commemorazione dei defunti il cimitero comunale ha assunto una nuova immagine, all’altezza delle importanti ricorrenze.Un colpo d’occhio che non è sfuggito ai numerosi visitatori di questi giorni che si sono complimentati con i gestori del servizio e con l’amministrazione comunale per l’ottimo risultato raggiunto.L’amministrazione guidata dal sindaco Ottaviani ha profuso il massimo impegno per garantire alla famiglie, che in questi giorni si recano a far visita ai propri cari defunti, il miglior decoro possibile per un luogo così importante.Se è vero che il grado di civiltà di un popolo, di una comunità, si misura anche dal rispetto dei defunti, l’amministrazione comunale di Frosinone ha davvero svolto un ottimo lavoro.




FROSINONE: FRUSINELLO, PROGETTO IN DIRITTURA D'ARRIVO

Redazione

Frosinone – Procede speditamente il progetto di realizzazione di una cittadella dello sport al servizio del vivaio giovanile del Frosinone Calcio, la principale società calcistica del capoluogo, attraverso una complessa operazione di valorizzazione urbanistica di aree comunali e private.
In questi giorni, il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, unitamente all’Ufficio Urbanistica, ed al Management della famiglia Stirpe, patron della società sportiva, hanno valutato una serie di dettagli tecnici per permettere, entro pochi mesi, il varo di un’iniziativa imponente ed assolutamente originale, sotto il profilo dell’impiantistica sportiva e della partnership tra il pubblico ed il privato.
Il centro sportivo, che sorgerà su un’area di circa 40.000 mq compresa tra lo stadio Casaleno e l’ex Mtc, sarà dotato di due campi di calcio regolamentari e di altri campi, di varie dimensioni, destinati all’attività agonistica. Nell’area, inoltre, troveranno realizzazione anche tutte le altre strutture, come gli spogliatoi, la foresteria e così via, necessarie per le esigenze del centro sportivo.
Contestualmente, saranno realizzate tutte le opere di urbanizzazione a servizio della collettività, in una zona rimasta per anni in attesa di un intervento di ricucitura e di valorizzazione del verde spontaneo.
La costruzione della cittadella dello sport consentirà alla società sportiva Frosinone Calcio di poter utilizzare una struttura moderna, come poche in Italia, ove disporre di campi di allenamento, per le squadre minori e per quella professionistica, permettendo al sodalizio di sviluppare in maniera adeguata l’attività agonistica del proprio settore giovanile, grazie ad un impianto funzionale alle varie formazioni costrette, altrimenti, a spostarsi con sacrificio in vari centri della provincia.




ROMA, TRASTEVERE: INDIVIDUATO MOLESTATORE SERIALE DI GIOVANI STUDENTESSE

Redazione

Roma – Da diversi giorni gli agenti del Commissariato di Trastevere, diretto dalla dottoressa Maria Sironi, stavano ricevendo alcune denunce che segnalavano la presenza di un uomo che, nelle ore serali in alcuni vicoli del quartiere, molestava giovani ragazze al rientro nelle proprie abitazioni.

In particolare l’uomo, secondo quanto segnalato e soprattutto nelle vicinanze dell’università americana, dopo essersi abbassato i pantaloni, iniziava a mostrare le sue parti intime.

I primi accertamenti hanno portato gli investigatori del Commissariato a sospettare di un uomo, già noto per analoghi comportamenti ed hanno quindi iniziato ad intensificare la vigilanza nelle zone segnalate.

Ed è così che è stato pizzicato ieri sera quando, dopo essersi avvicinato ad un gruppo di studentesse in via della Lungara, con i pantaloni aperti e l’”organo in bella mostra” ha iniziato a masturbarsi.

Le giovani si sono subito allontanate dal posto ma l’uomo ha iniziato a seguirle fino al residence dove queste alloggiavano.

Una volta arrivate a destinazione hanno raccontato l’accaduto al personale addetto alla vigilanza che ha telefonato al 113. Nel frattempo l’uomo però ha tentato di allontanarsi.

Immediatamente intervenuti, i poliziotti hanno ascoltato la giovane. Questa ha raccontato che l’uomo in questione già alcuni giorni fa l’aveva avvicinata e, dopo averle alzato la gonna, l’aveva palpeggiata sul fondoschiena e lei, spaventata, era rientrata a casa senza denunciare il fatto.

Acquisita così la descrizione del molestatore, gli agenti hanno iniziato una battuta nella zona.

L’uomo è stato rintracciato poco dopo in via della Lungara.

Identificato per I.P., romano di 43 anni, noto alle forze dell’ordine per aver commesso analoghi reati, è stato accompagnato negli uffici del Commissariato dove è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico.