ALBANO LAZIALE: UN'AMMINISTRAZIONE ANTIFASCISTA, ANTINAZISTA

Redazione

Albano Laziale (RM) – L’amministrazione comunale di Albano aderisce al corteo organizzato dalla sezione locale dell’Anpi che si terrà sabato 9 novembre alle ore 15 con partenza da piazza Mazzini.
“Sarà un’occasione per ribadire ancora una volta i valori Democratici, Antifascisti, Antinazisti della nostra Città”, dichiara Il Sindaco di Albano, Nicola Marini che invita la cittadinanza a partecipare al corteo, al termine del quale verranno ricordate le vittime del bombardamento di Propaganda Fide e i partigiani caduti nella lotta di liberazione.

 




FORMIA, EDIFICAZIONE E SPECULAZIONE: POLITICA, INDAGINI E FUSTI TOSSICI

Redazione

Formia (LT) – “Affermazioni farneticanti rese da chi ha interesse a montare il caso, a costruire un teorema che non sta né in cielo né in terra”. Così il sindaco Sandro Bartolomeo dopo le notizie trapelate in merito alla presunta indagine per concussione che lo vedrebbe coinvolto sugli sviluppi della vicenda Valerio. A quest’ultimo, spiega, “è stato chiesto di uscire dalla maggioranza esclusivamente per i rapporti professionali, testimoniati da documenti ufficiali, che il consigliere ha con esponenti di famiglie storicamente legate alla criminalità organizzata”. La vicenda dei fusti tossici “è del tutto autonoma e estranea” e lo stesso Valerio in tema “non mi pare abbia espresso nulla di particolare”. Bartolomeo fissa i paletti: “Non possiamo sovvertire l’ordine delle cose ed è ora che qualcuno faccia chiarezza sulla vicenda delle compravendite di terreni e della variante al piano regolatore generale che la precedente amministrazione si apprestava a varare. Negli tabella di stampa, si fa riferimento ai terreni dell’Acervara. Oltre agli acquisti dell’ultima ora su terreni che, senza variante, non avrebbero alcun valore, farei luce anche su terreni a Santa Maria La Noce, sull’asse Formia-Maranola e su tutta via Rotabile, per i quali la variante conteneva previsioni edificatorie enormi. Non vorrei che tali attacchi siano la risposta al mio successivo intervento che, insomma, l’aver impedito questa colossale speculazione a danno del territorio di Formia abbia innescato l’esigenza di gettare fango sulla mia persona e sull’amministrazione che ho l’onore di guidare. Sono comunque a totale disposizione di chi indaga – spiega Bartolomeo – perché si chiariscano fatti che ritengo assolutamente allarmanti. Con tutti gli attori di questo vergognoso teorema ci vedremo in tribunale”. Quanto ai rapporti col prefetto: “E’ pura fantasticheria che nell’incontro che ho avuto con lui si sia parlato di indagini presunte. Ho informato il prefetto D’Acunto della situazione che si era venuta a determinare e della decisione di escludere dalla maggioranza Valerio. Il prefetto ne ha semplicemente preso atto. Si è poi parlato d’altro e nello specifico, di beni confiscati alle mafie che intendiamo restituire alla città. Sulla verità di quanto dico, chiamo a testimoni il Questore, il colonnello dei Carabinieri e della Finanza che erano presenti all’incontro. Le decisioni su Valerio – conclude – sono state prese nel corso di una riunione di maggioranza alla presenza di consiglieri, assessori, delegati e responsabili di partito. Benché invitato, Valerio non s’è mai presentato”.
 




SORA: DA MARTEDI' 12 NOVEMBRE RIPRENDONO GLI INCONTRI D'ARTE, CULTURA E STORIA

Redazione

Sora (FR) – Riprendono gli incontri d’arte, cultura e storia promossi dal Centro di Sudi Sorani “V. Patriarca”, previsti nell’ambito delle iniziative dell’Università per la Promozione Culturale del Tempo Libero, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali della città di Sora, di Alvito e di Veroli. Il preside Luigi Gulia, presidente del Centro di Studi Sorani “V. Patriarca”, ha così illustrato il progetto che si svilupperà per tutto l’anno accademico 2013/2014:”Pane quotidiano è il titolo di un intelligente programma televisivo, incontro di libri e di autori con studenti. Quanto basta per un nutrimento di proposte, interrogativi, possibili risposte. Significativi spazi di riflessione sul senso delle cose e della vita. Di questo “pane quotidiano” c’è grande penuria e, dunque, grande bisogno. Anche i nostri incontri, sebbene non quotidiani, si prefiggono uno scopo analogo. Offrire un po’ di “farina” per quel “pane” e un po’ di “sale”, affinché le giornate non scorrano prive di sussulti spirituali, di emozioni interiori e di memoria attiva. Lo spunto è suggerito abitualmente dalla storia, cioè dalle alterne vicende, più o meno vicine nel tempo e nello spazi,si pensi, ad esempio, al ’43-’44: occupazione tedesca, sfollamento, deportazioni, resistenza e liberazione, che fanno il nostro vissuto umano. Qualche appuntamento è un invito ad attingere dal patrimonio di risorse umane e culturali del nostro territorio. Con un po’ di buona volontà non costerà troppa fatica organizzarci per assecondare queste proposte di incontro “fuori sede”, grati agli amici che ci accoglieranno. Un ringraziamento particolare alla disponibilità generosa dei relatori. L’invito ai nostri incontri è esteso a tutti coloro che sono interessati ai temi proposti”.
Sono tanti, allora, i motivi per partecipare alle valide iniziative degli incontri d’arte, cultura e storia, promosse dal Centro di Studi Sorani “V. Patriarca”. Per questo mese di novembre si inizia martedì 12, alle ore 17.00, a Sora, presso la Biblioteca Comunale. L’incontro verterà sul tema:“Sotto le stelle alla vigilia della Liberazione: l’eccidio di Sora del 27 maggio 1944”, con le testimonianze di Basilio Accettola e Felice D’Orazio. Introdurrà i lavori il preside Luigi Gulia. Venerdì 22 novembre 2013, ore 18.00, presso il Teatro del Palazzo Ducale di Alvito, Ivano Capocciama interverrà su:”Madame Bovary di Gustave Flaubert”. Ed ancora martedì 26 novembre 2013,ore 17.00, sempre a Sora, presso la Biblioteca Comunale, il prof. Gianni Gasbarrini Fortuna parlerà su “Storia sanitaria del territorio provinciale. Dagli albori al primo ‘900”.
 




ROMA, PIGNETO: CHIUSO UN NEGOZIO DI ALIMENTARI IN GRAVI CONDIZIONI IGIENICO – SANITARIE

Redazione

Roma – Numerosi esposti e segnalazioni da parte dei residenti avevano già richiamato l’attenzione del personale del Commissariato “Porta Maggiore” nei confronti del locale di rivendita di generi alimentari sito in via Ascoli Piceno.

Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti, il marciapiede davanti al locale, spesso diventava luogo di raduno di numerosi cittadini extracomunitari in stato di ebbrezza alcolica, soprattutto nelle ore notturne, e di aggressioni violente, nel corso di una delle quali, nello scorso febbraio, era avvenuto l’omicidio di un tunisino da parte di un suo connazionale.

La scorsa settimana, inoltre, il suo proprietario, un cittadino bengalese di anni 49, era stato denunciato per il reato di favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina.

Nella mattinata di ieri, sono scattati i controlli.  Gli uomini del Commissariato “Porta Maggiore”, diretto dal Dr. Giovanni Di Sabato, con la collaborazione di personale della A.S.L. , si sono recati presso il negozio di alimentari, constatando che l’esercizio commerciale, gestito da extracomunitari, versava in uno stato di condizioni igienico sanitarie precarie, sia per quanto riguarda la struttura stessa sia per le condizioni degli alimenti posti in vendita.

Al termine dei controlli, pertanto, ne è stata pertanto disposta la chiusura che sarà in vigore fino al ripristino delle idonee condizioni per la vendita degli alimentari.

 




RIETI: DOMENICA 10 NOVEMBRE TAGLIO DEL NASTRO PER LA CICLABILE EST – OVEST

Redazione

Rieti – Sarà inaugurato domenica 10 novembre l'asse ciclabile est-ovest che collega Porta d'Arci alla Giorlandina. Si tratta di un'opera strategica che permette di valorizzare il nuovo ponte ciclopedonale di piazzale Leoni, inaugurato a luglio, e di collegare il centro della Città con la ciclovia della Piana reatina.

Un percorso pedonale e ciclabile, unico dal punto di vista paesaggistico, che incrocia cinque ponti cittadini valorizzando il Velino, che potrà essere vissuto non più come confine e argine della Città ma come cuore pulsante ed elemento naturale da attraversare e vivere.

L'inaugurazione avverrà in più fasi a partire dalle ore 10 con il ritrovo a Leoni Square (nei pressi del ponte ciclopedonale della Giorlandina).

Alle ore 11.20 al Ponte Romano, per una sosta culturale a cura dell'Associazione "InterArt" e alle 11.40 ci sarà il taglio del nastro del nuovo tratto ciclabile che va dalla Fornace al Ponte Cavallotti percorrendo l'argine del Velino.

Intorno alle 12 è previsto l'intervento del Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e dell'Assessore all’Ambiente, Carlo Ubertini.

Lo svolgimento della manifestazione è ovviamente vincolato alle condizioni meteorologiche.




RIETI, PIAZZA TEVERE: LUNEDI' 11 NOVEMBRE PARTE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI "PORTA A PORTA"

Redazione

Rieti – Si concluderà tra venerdì e domenica 10 novembre la distribuzione dei materiali per la raccolta differenziata porta a porta nel quartiere di Piazza Tevere, comprese viale Canali, viale Morroni, via Padule e via Porrara.

La distribuzione dei kit destinati alle famiglie avverrà sempre in Piazza Lago di Ventina (di fronte alla parrocchia) dalle ore 15 alle 19 (venerdì) e dalle ore 9 alle 19 (sabato e domenica).

In occasione delle ultime giornate di consegna dei kit, le associazioni che partecipano al progetto Ricreate (Legambiente Centro Italia, Italia Nostra, PostTribù e Rieti '93), insieme al Comune e all'ASM, informeranno i cittadini sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti.

Il kit in distribuzione alle famiglie, oltre il materiale informativo sul progetto Ricreate, contiene 4 mastelli da 40 litri e uno da 10, uno per ogni tipologia di frazione riciclabile (carta, vetro, organico e residuo) e le buste necessarie per conferire plastica, alluminio e umido. Da lunedì 11 novembre nel quartiere di Piazza Tevere ASM Spa inizierà le operazioni di raccolta dei rifiuti differenziati presso le utenze singole e quelle commerciali, successivamente i vecchi cassonetti stradali verranno progressivamente rimossi.

Nel frattempo prosegue la consegna dei materiali condominiali anche nel quartiere di Regina Pacis, dove dalla prossima settimana verrà allestito un punto informativo a Piazza Angelucci (di fronte il Centro Commerciale Futura).

Con l'ampliamento a Piazza Tevere e Regina Pacis della raccolta differenziata porta a porta, a regime vengono serviti ulteriori 12 mila residenti, oltre quelli già raggiunti dal servizio nei quartieri di Campoloniano, Villette e Villa Reatina.




VITERBO, VIABILITA' RURALE: LA GIUNTA APPROVA IL BANDO PER L'ACCESSO AI CONTRIBUTI

Redazione

Viterbo – La Giunta provinciale ha approvato il programma della viabilità rurale presentato dall’assessore all’Agricoltura Roberto Staccini.
Il programma prevede la concessione di contributi ai Comuni, ai Consorzi e alle Università Agrarie che ne faranno richiesta attraverso la partecipazione ad un apposito bando pubblico.

“La Provincia di Viterbo – spiega l’assessore Staccini – nell’ambito delle funzioni relative ai progetti di area vasta nel campo dello sviluppo economico, con particolare riguardo al comparto agricolo, intende promuovere l’ammodernamento della viabilità rurale attraverso la concessione di contributi ai Comuni, ai consorzi e alle università agrarie. Questo investimento è stato possibile recuperando le risorse residue del precedente bando dell’anno 2009, rimaste nella disponibilità della Provincia non essendo stati completati i progetti presentati all’epoca. Altre risorse sono invece ricavabili da un mutuo contratto, sempre nel 2009, con la Cassa Depositi e Prestiti. Le opere da realizzare – aggiunge l’assessore – dovranno ricadere in zone prettamente agricole, a vocazione rurale e con una pluralità di aziende. Un programma che punta da un lato a favorire lo sviluppo del comparto agricolo attraverso il miglioramento delle infrastrutture di collegamento da e verso le aziende, e dall’altro a rendere fruibili le strade rurali anche per l’esercizio venatorio e la raccolta di funghi. Ogni Comune o consorzio stradale potrà presentare fino a tre progetti, dando priorità alla rete viaria maggiormente compromessa dagli eventi atmosferici avversi degli ultimi periodi”.

L’importo totale dei contributi erogabili ammonta a 153.639 euro, di cui 131.777 ricavati dal mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per i soli Comuni; i restanti 21.862 euro, residui del precedente bando, saranno invece destinati agli altri soggetti beneficiari.

Saranno dichiarati ammissibili gli interventi indirizzati al rifacimento del fondo stradale, delle banchine laterali e delle cunette, alla realizzazione dei tombini, degli attraversamenti e degli accessi, la costruzione o il consolidamento dei muri di sostegno, la sistemazione delle scarpate e l’adeguamento delle sezioni; la progettazione e l’esecuzione di nuove strade compatibilmente con le situazioni di fatto per ciò che riguarda i tracciati e la larghezza.

La Provincia coprirà il costo degli interventi in questa misura; fino al 50% per i progetti con un valore non superiore a 25mila euro; fino al 40% per quelli compresi fra 25 e 40mila euro; fino al 30% per quelli compresi da 40 a 50mila euro; fino al 20% per quelli da 50 a 75mila euro. L’erogazione materiale delle risorse avverrà in questo modo: 10% come anticipo contestuale alla presentazione del progetto esecutivo; 60% in base allo stato d’avanzamento dei lavori; ulteriori 30% a conclusione dei lavori.

Le domande in carta legale dovranno essere presentate alla Provincia entro le ore 12 del 31 dicembre 2013 (farà fede il timbro di posta in arrivo apposto presso l’apposito ufficio dell’Ente in via Saffi n. 49).




ALBANO LAZIALE, PIANO PARCHEGGI: PROSEGUE LA RIVOLTA. RACCOLTE 1.500 FIRME IN TRE SETTIMANE

Redazione

Albano Laziale (RM) – La Petizione contro la delibera n. 122 del 5 luglio 2013, meglio nota come il “NUOVO PIANO-PARCHEGGI”, ha raccolto i favori dei cittadini ed è stata sottoscritta, in sole tre settimane, da 1500 persone. Del resto, il costo dell’abbonamento per parcheggiare sulle strisce blu, imposto indiscriminatamente a tutti i residenti e commercianti, pari a 610 euro all’anno (o 370 euro all’anno, nella formula “agevolata” per soli residenti, con 12 “mini-abbonamenti mensili” da 30 euro l’uno, più 10 euro per il certificato di residenza), Non è solo il più caro d’ Italia (tariffe molto minori sono in vigore a Milano, Torino, Firenze, Rimini, Riccione, Parma, Roma, Napoli, Bari, Lecce, Palermo, Cagliari, quando non addirittura abbonamenti gratuiti per residenti), ma anche il più caro d’Europa, visto che a Madrid, Lisbona, Parigi, Berlino, Bruxelles e Vienna, anche nel centro-città, il prezzo è molto inferiore a quello praticato ad Albano’. Proprio per questo, giovedì 31 ottobre, davanti Palazzo Savelli, sede del Comune, si è tenuta una nuova assemblea pubblica del Comitato, che ha illustrato ai presenti, circa 100 persone, quanto accaduto.
Ma che ci abbiamo fatto con queste 1500 firme?
Visto che il Consiglio Comunale, un anno fa, ha adottato il Regolamento sulla Partecipazione Popolare per favorire la trasparenza e la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, abbiamo pensato di utilizzarlo ora per sostenere la nostra Petizione. Del resto, abbiamo raccolto e depositato il triplo delle firme minime necessarie (500) per portare la petizione all’attenzione del sindaco e del Consiglio Comunale. Così, giovedì scorso 31 ottobre 2013, alle ore 17,30 abbiamo RICHIESTO, con due protocolli distinti (46772 del 31.10.2013 e 46773 del 31.10.2013):
1) al Sindaco Nicola Marini ed alla giunta (articolo 3, comma 1 del Regolamento) di annullare immediatamente la delibera.
2) alla Commissione Consiliare Bilancio (art. 3, comma 5), competente in materia, di ascoltare tre referenti del comitato e, poi, di portare la questione in Consiglio Comunale, per un voto pubblico e motivato da parte dei consiglieri.
Vogliamo abbonamenti gratuiti per residenti, lavoratori e commercianti! Vogliamo discutere con l’amministrazione un vero piano parcheggi, con la partecipazione attva di cittadini e associazioni!
Questo piano-parcheggi, inoltre, è stato attuato, stranamente (!?), solo ad Albano-centro, dove girano, dalla mattina alla sera, dipendenti dell’Albalonga spa intenti a fare multe e cassa. Ma non, invece, nelle frazioni di CECCHINA e PAVONA. Per quale motivo? Anche per le due note e popolose frazioni, difatti, la contestatissima delibera n. 122 del 5 luglio 2013 prevede una vera e propria invasione di strisce blu, che però non è stata ancora attuata. Esistono forse cittadini di serie A e cittadini di serie B? O la delibera vale per tutti, o non vale per nessuno. Sbagliamo?
Il comitato, infine, lamenta ancora nel settore A, centro storico, cartine topografiche e rilevamenti alla mano, 175 posti totali: 112 blu, pari al 65%; e 63 bianchi, pari al 35% . Una violazione delle prescrizioni del codice della strada e di recenti sentenze della Cassazione, che stabiliscono che i posti gratuiti non possono essere inferiori al 50% del totale.
Staremo a vedere, ora, la risposta dei nostri amministratori!
La raccolta firme prosegue per un altro mese, perché sia impossibile, per chi ci amministra, ignorare la voce sempre più forte dei cittadini!




LATINA: ECOMAFIE IN PROVINCIA

Redazione

Latina – È la provincia del Lazio con il litorale più esteso e ricco di zone a tutela ambientale, ma anche la provincia preferita dagli ecomafiosi. Qui, tra Latina, Sabaudia e San Felice Circeo, le cosche mafiose sono ormai ben radicate e strutturate sul territorio e da anni concentrano i loro affari d’oro legati al ciclo illegale del cemento, dei rifiuti e delle agromafie, causando gravi conseguenze all’ambiente e alla salute dei cittadini. Una situazione allarmante confermata anche dall’ultimo Rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente, secondo il quale la provincia di Latina si colloca al 9° posto nella classifica delle province italiane per reati ambientali. Le infrazioni accertate nel capoluogo pontino nel 2012 sono state 744, il 2,2% del totale nazionale. A ciò si aggiunge la pesante vicenda della discarica di Borgo Montello anche alla luce delle dichiarazioni desecretate, in questi giorni, del boss Carmine Schiavone sui veleni e le scorie del Clan dei Casalesi. Nel Lazio, invece, nel 2012 sono state accertate 2.800 infrazioni, ossia l’8,2% del totale nazionale, pari a 7,7 illegalità al giorno, con un aumento di 463 infrazioni accertate rispetto al 2011.
Eppure le ecomafie si possono e si devono combattere. Dalla città pontina, dove oggi ha organizzato la tavola rotonda “Le ecomafie in provincia di Latina”, Legambiente presenta le sue proposte per fermare le illegalità ambientali e liberare il territorio pontino dall’ecomafia. Per l’associazione ambientalista è fondamentale: 1) l’istituzione di una Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) a Latina; 2) fare degli abbattimenti degli abusi edilizi una prima strategia di contrasto alle illegalità; 3) investire in termini di uomini e mezzi in favore delle Procure e delle forze dell'ordine; 4) investire su azioni investigative soprattutto di carattere patrimoniale; 5) Promuovere progetti di educazione ambientale e alla legalità per costruire, rafforzare e diffondere la cultura della legalità soprattutto tra le giovani generazioni.

Tra i presenti alla tavola rotonda Rossella Muroni, direttrice Legambiente, Peppe Ruggiero, Libera, Marco Omizzolo, ufficio ambiente e legalità Legambiente e coordinatore provinciale Legambiente Latina, Fabrizio Marras, responsabile provinciale Libera, Cristiana Avenali, consigliere Regione Lazio, Valentina Romoli, vice presidente Legambiente Lazio, Alessandro Loreti, presidente Legambiente Latina.

“ La diffusione delle ecomafie in provincia di Latina – dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – dimostra che la Terra dei fuochi non è questione campana ma una questione nazionale. Il ciclo illegale dei rifiuti e il loro interramento è un problema che riguarda e coinvolge diverse regioni italiane. Pertanto chiediamo che vengano rafforzate le attività di controllo, prevenzione e contrasto delle attività illegali, che vengano dati alla magistratura e alle forze dell’ordine strumenti adeguati e che vengano accelerati i tempi dei giudizi. È fondamentale che le indagini proseguano in tutt'Italia ed esemplificativa è proprio la vicenda delle navi dei veleni che resta di grande attualità ed ha dimostrato come l’Italia sia un nodo nevralgico nel traffico internazionale dei rifiuti. Per questo ci opponiamo ad esempio alla richiesta di archiviazione dell’esposto che abbiamo presentato nel 2009 sul ruolo della città di La Spezia nelle rotte delle navi dei veleni e chiediamo nuove verifiche sulla presenza di rifiuti tossici interrati o affondati in mare”.

“ Nella provincia di Latina – spiega Marco Omizzolo, ufficio ambiente e legalità Legambiente e coordinatore provinciale Legambiente Latina – il ciclo illegale del cemento, dei rifiuti e agromafie sono il core business di un sistema criminale consolidato e spesso sottovalutato o sminuito dalla classe politica locale. Siamo costituti parte civile nel processo per disastro ambientale che riguarda la discarica di Borgo Montello, sulla quale abbiamo presentato esposti e dossier. Le dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone, evidenziano quanto denunciamo da anni e non vanno sottovalutate. Il nostro punto di riferimento resta però Don Cesare Boschin, parroco della parrocchia di borgo Montello ucciso nella sua canonica nel 1995 perché aveva denunciato il traffico notturno e illegale di rifiuti e di droga che interessava la relativa discarica”.

In questi ultimi anni le numerose inchieste giudiziarie, i processi e le condanne emanate da Procure e tribunali hanno dimostrato la drammatica pervasività delle mafie in provincia di Latina. Preoccupa a questo riguardo l’attuale riforma della geografia giudiziaria, avviata il 13 settembre, e che prevede la chiusura delle sedi distaccate di tribunali, procure e uffici del giudice di pace che saranno accorpati con uffici dello stesso distretto. Un provvedimento pensato da Via Arenula per risparmiare circa 80milioni di euro e per ammodernare la macchina giudiziaria, ma che invece, in realtà, andrà ad appesantire e a sovraccaricare di lavoro le sedi accorpanti dei tribunali, senza contare la lentezza dei processi a cui si andrà incontro. In questo modo si farà un grande “regalo” agli ecomafiosi.

“ Nel Lazio, a partire dallo scorso 13 settembre, – spiega Valentina Romoli, vice presidente Legambiente Lazio – con l'entrata in vigore del d.lgs 1152012 cesseranno la loro attività 15 sedi distaccate di tribunale, tra le quali Ostia, Gaeta e Terracina. Per questi ultimi due è stato autorizzato per un periodo di due anni l'utilizzo dei locali della soppressa sezione distaccata di Terracina per la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti presso l'ufficio stesso e presso la sezione distaccata di Gaeta. I tribunali sono fondamentali ed irrinunciabili presidi di legalità sul territorio, per questo ci auspichiamo che in contesti ad alto tasso di criminalità organizzata come quelli di Ostia, Terracina, Gaeta , si intervenga con determinazione per invertire la rotta dando un segnale chiaro di contrasto alle mafie, scongiurando la chiusura di questi tribunali e rafforzando invece l'azione della magistratura, a partire dalla istituzione di una Direzione Distrettuale Antimafia nella provincia di Latina” .




LATINA: FERMO PER UN OPERAIO RITENUTO RESPONSABILE DELL'OMICIDIO DELL'ENOLOGO CAPPIA

Redazione

Latina – Nelle prime ore della mattinata odierna, personale del Comando Provinciale CC di Latina, ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto ex art. 384, emesso dal P.M. dott. Giuseppe BONTEMPO, della Procura della Repubblica di Latina, nei confronti di RUGGIERI Giuseppe, nato a Itri (LT) il 16.03.1958, operaio, pregiudicato, ritenuto responsabile dell’omicidio di CAPPIA Ulrico, nato a Roma il 9.6.1956, enologo ed amministratore presso l’azienda agricola “MONTI CECUBI S.A.S” di Itri, ove nella serata del 4 settembre u.s., veniva rinvenuto completamente carbonizzato all’interno della propria autovettura, dopo essere stato attinto da numerosi colpi di pistola cal. 7,65. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo provinciale e dalla Compagnia CC di Gaeta, con il supporto specialistico di personale del RACIS (Reparto Analisi Criminologiche ) e del ROS ( Reparto crimini violenti) di Roma, hanno permesso di configurare un solido impianto indiziario nei confronti dell’arrestato che, confortato da esami tecnico- scientifici del R.I.S. di Roma, hanno permesso al P.M. inquirente di emettere il provvedimento restrittivo. Il movente dell’efferato delitto è verosimilmente riconducibile a sentimenti di forte rancore che il Ruggieri, noto per la sua indole particolarmente violenta, nutriva nei confronti del Cappia per essere stato da quest’ultimo licenziato dalle sue mansioni di lavoratore stagionale all’interno della citata azienda, dopo reiterate incomprensioni e contrasti sul luogo del lavoro.




BRACCIANO, SCOPERTA ARCHEOLOGICA; RITROVATO L'"AVANZO DI UN SEPOLCRO ANTICO" SCOPERTO IN PASSATO DAL PROFESSOR NIBBY

Luca Pagni

Bracciano (RM) – Enzo Ramella, presidente dell'associazione "Terre degli Orsini" ci segnala una recente scoperta archeologica fatta nell’area del Lago di Bracciano.

Protagonista della scoperta archeologica è l’“Antica Pisciarelli”, l’area boschiva e misteriosa a nord della piccola frazione di bracciano, racchiusa dentro i margini occidentali del Parco Regionale di Bracciano e Martignano. Mimetizzati tra l’amena vegetazione del luogo abbondano i resti, suggestivi e solitari, dell’antica Forum Clodii, la famosa mansio tardo repubblicana della via Clodia, e le maestose rovine di tre acquedotti antichi.

Il percorso, studiato e documentato dal presidente dell’associazione, dott. Enzo Ramella, archeologo recentemente addottoratosi in storia moderna, è un organismo vivo in continua evoluzione, per il susseguirsi di nuove scoperte sul territorio o per il rinvenimento nelle fonti d’archivio di notizie inedite.

La scoperta più recente, un monumento funerario romano, ha il sapore del calamaio e della carta ingiallita: essa è avvenuta, infatti, seguendo le parsimoniose indicazioni di Antonio Nibby.

Il famoso professore dell’Archiginnasio della Sapienza, attorno agli anni ’20 del XIX sec., visitò il territorio di Pisciarelli in due distinte occasioni: la prima per ricercare le sorgenti dell’Acquedotto Paolo, colossale opera di ingegneria idraulica seicentesca che recuperava (parzialmente) l’antica Acqua Traiana; la seconda per rintracciare i resti dell’abitato romano di Forum Clodii.

Di questa seconda escursione il Nibby ci lascia traccia nel I° tomo dell’“Analisi storico-topografico-antiquaria della Carta de’ dintorni di Roma”, in cui accenna dell’“avanzo di un sepolcro antico” posto sulla sommità del colle di S. Liberato, ad oriente di una “gran cisterna quadrilunga”, già nota. L’area ove indirizzare le ricerche era così determinata, mentre il passaggio della via Clodia nei pressi della cisterna (testimoniato dall’affioramento del selciato antico) precisava ulteriormente la superficie boschiva da indagare: i romani, infatti, costruivano i monumenti funerari lungo le vie di comunicazione, affinché potessero testimoniare la potenza e la ricchezza della famiglie committenti. La battuta di ricerca è stata proposta ai partecipanti dell’“Anteprima” della “Giornata del Camminare” (promossa da Feder Trek) organizzata dalle associazioni “Terre degli Orsini” e “Tesori del Lazio” il 12 ottobre 2013 lungo i sentieri dell’archeonatura Antica Pisciarelli. La ricerca, proposta come attività ludica, ha dato luogo al rinvenimento, all’interno della fitta boscaglia, di residui di strutture murarie adagiate sull’orlo di una grande buca.

“Uscendo da questa vigna e proseguendo a salire pel sentiero, che segue un andamento del diverticolo antico, dopo un mezzo miglio, sul ripiano del monte è l'avanzo di un sepolcro antico, e ad oriente di questo una gran cisterna quadrilunga, costrutta a sacco, con scaglie di selce, divisa in due grandi aule o corsie da tredici pilastri, il che le fa dare dal volgo il nome di colonnacce, e che probabilmente servi per la villa di Mezia. Essa è lunga 180 piedi , larga 34 e verso occidente, dove il monte sfalda è sorretta da contrafforti. L'interno è suddiviso da muri e fabbricati moderni, anche essi in rovina.

La strada diretta che da Roma conduce a Bracciano è l'antica via Claudia,
della quale di tratto in tratto s'incontrano tracce del pavimento,
e che dirama a sinistra della Cassia poco dopo la stazione della Storta…”

L’associazione “Terre degli Orsini” ha immediatamente allertato l’archeologo Giuseppe Cordiano dell’università di Siena, da anni impegnato nel territorio con il progetto Sabazia Stagna. Accompagnato in situ lo studioso ha immediatamente confermato la natura della scoperta: trattasi, infatti, di un sepolcro tardo-repubblicano di tipo a torre, realizzato in opus incertum (stessa tecnica usata per le vicine Colonnacce), mentre la presenza dell’enorme fossa sarebbe da attribuirsi a scavi clandestini.

La struttura funeraria, opportunamente studiata, potrà svelare nuove e preziose informazioni sulla mansio romana di Forum Clodii.

E’ auspicabile dunque che il sito riceva la giusta attenzione da parte delle autorità, e che possa diventare oggetto di ulteriori indagini.

“Terre degli Orsini” è un’associazione di operatori culturali e del turismo che vorrebbero unificare l’offerta di ospitalità sul territorio del lago di Bracciano, per presentarla ai tour operator nelle fiere specializzate. Parallelamente l’associazione si occupa di incentivare l’interesse per il territorio proponendo riletture originali dell’offerta naturalistica e storico-artistica del circondario circumlacuale e formulando percorsi e proposte di attività di alto livello: una di queste è il percorso di archeonatura “Antica Pisciarelli”. “Archeonatura” è un concetto sviluppato da Terre degli Orsini per rispondere alla crescente domanda di turismo all’aria aperta: indica, infatti, la presenza di una rete di sentieri naturalistici, adatti a trekking e MTB, lungo i quali fanno la loro apparizione, a volte timide, a volte possenti, le vestigia del passato, sia esso prossimo o remoto, intrecciate in modo che il protagonista non sia il tempo, ma lo spazio, ovvero il luogo che le ospita.