DERBY: ZINGARETTI, SPERO DIVENTI SPOT PER CALCIO ITALIANO

Redazione

“Spero che il derby di domenica possa diventare uno spot per il calcio italiano, uno spettacolo in campo e una festa sugli spalti. Per questo mi auguro che Roma e Lazio con le rispettive tifoserie dimostrino ancora una volta che la nostra città è anche la capitale dello sport, riuscendo a far dimenticare i veleni e le polemiche che stanno macchiando l’immagine del calcio italiano”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

 




LAZIO, ENTI FORMATIVI RISCHIANO IL CROLLO

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“Nessuna garanzia sui trasferimenti di risorse dovute dalla Regione Lazio alle Province per la gestione e il finanziamento delle attività formative e per le politiche attive del lavoro. Nessun riferimento ad una programmazione dei futuri interventi della Giunta per promuovere e gestire la formazione nei nostri territori.
Oggi l'assessore Zezza ha chiarito una volta per tutte che questa Giunta ha poche idee e molto confuse su tutte le questioni che riguardano la formazione. Non vi sono certezze di copertura per i bandi della Regione, tutte le risorse FSE sono state dirottate verso gli ammortizzatori sociali e, dopo aver annullato il Piano Economico Triennale, anche le convenzioni annuali sono a rischio. Le Province aspettano circa 162 milioni di euro, gli enti formativi, quelli accreditati e quelli direttamente gestiti dai Comuni, rischiano il tracollo con inevitabili e drammatiche ripercussioni sui posti di lavoro. Di fronte a questa situazione di incertezza abbiamo richiesto un'audizione per poter ascoltare tutti i presidenti delle Province del Lazio, alla presenza dell'assessore Zezza con la speranza di comprendere le vere intenzioni di questa Giunta.”
 




ANGUILLARA, L'ASSESSORE PROVINCIALE CECILIA D’ELIA INCONTRA VOLONTARI CHE HANNO SALVATO ARCHIVIO STORICO

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Venerdì 2 Marzo alle ore 19 nel palazzo Comunale di Anguillara Sabazia, l'assessore provinciale alla Cultura, Cecilia D'Elia, incontrerà le volontarie e i volontari che hanno lavorato all’eccezionale opera di recupero dell’archivio storico della città devastato dalla pioggia.  Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre tutto il territorio di Anguillara Sabazia fu investito da un violento nubifragio che causò ingenti danni a strade, abitazioni ed edifici pubblici. Una delle situazioni più drammatiche causate dal nubifragio si verificò nei locali che ospitavano l’Archivio storico dove l’acqua raggiunse il metro e mezzo di altezza devastando il 90% dei documenti. Antichi codici, registri anagrafici, documenti di storia locale valutati di estremo valore anche dalla Soprintendenza dei beni archivistici del Lazio. Da allora decine di uomini e donne del paese si stanno impegnando quotidianamente nella delicata asciugatura dei volumi, operazione che prelude necessariamente al loro salvataggio. “La tempestiva e appassionata mobilitazione dei volontari ha reso possibile questo importante recupero – dichiara D'Elia – Di questo voglio ringraziare la delegata alla cultura del Comune di Anguillara che ha saputo coinvolgere e coordinare questo slancio di cittadini di tutte le età. Quanto si è verificato è anche un mirabile esempio di impegno civile e culturale che dimostra quanto la memoria storica sia viva nelle nostre comunità locali”. Durante l’incontro sarà spiegato l'iter dei prossimi interventi di restauro e la catalogazione dell'archivio resi possibili grazie al contributo straordinario di 20.000 euro stanziato dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma.

 




ROMA METRO C: MORTE CEREBRALE PER IL LAVORATORE DI 26 ANNI

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Non ce l’ha fatta il lavoratore di 26 anni precipitato ieri sera in un pozzo della profondità di 30 metri mentre effettuava il turno delle ore 14.00/22.00 presso il cantiere Metro C di via Casilina, altezza via dei Colombi. Estratto vivo ieri sera è stato trasportato in codice rosso al policlinico Casilino e poi trasferito all’Umberto I, dove questa mattina è sopraggiunta la morte cerebrale. I medici e il personale ospedaliero dell’Umberto I hanno dunque avviato le procedure sanitarie di accertamento della morte. Le organizzazioni sindacali provinciali  Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil di Roma, esprimono la più sentita vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore, vittima di quello che appare un drammatico infortunio sul lavoro.In stato di agitazione, gli oltre 120 lavoratori del cantiere Metro C presso cui si è verificato l’incidente si sono riuniti in assemblea già dalle ore 7.30 di questa mattina e hanno seguito con apprensione l’evolversi delle condizioni di salute del collega, fino ad apprendere la fatale notizia. In assemblea, presieduta dai rappresentanti sindacali delle tre federazioni provinciali di categoria, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, protrattasi per oltre 3 ore, si è dibattuto sulle condizioni di lavoro e l’ampio impiego dei contratti atipici, facile strumento di ricatto, sui turni massacranti, le lavorazioni e le misure di sicurezza presenti all’interno del cantiere, oltre alle prossime iniziative da intraprendere. La prevenzione, la formazione e la consapevolezza del rischio sono fra gli strumenti più importanti che abbiamo a disposizione per evitare questa infinita catena di incidenti nel settore delle costruzioni. Oggi i sindacati di categoria e i lavoratori rimarranno in presidio per 8 ore, fino alle 16.30. Per domani 2 marzo, le OO.SS., assieme alle rappresentanze sindacali aziendali, proclamano il blocco di tutte le attività lavorative in essere in tutta la tratta della linea metropolitana di Roma Metro C. Il concentramento è previsto presso il campo base di via dei Gordiani dalle prime ore del mattino. “Nel presidio le OO.SS assieme a tutti i lavoratori chiederanno con forza un tavolo di confronto serrato su sicurezza, trasparenza, legalità, condizioni e turnazioni di lavoro con Metro C e Roma Metropolitane”, dichiarano i sindacati provinciali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil
“Non è assolutamente possibile tollerare oltre, le condizioni del lavoro e della sicurezza nei cantieri subiscono un progressivo scivolamento verso il basso a causa della crisi. La regolarità è ormai quasi un miraggio. Il fatto che accadano simili tragedie nei cantieri della più importante opera pubblica della Capitale rappresenta l’indicatore più drammaticamente lampante dello stato dei fatti nel settore delle costruzioni di Roma”.
 




ROMA, UOMO TENUTO CHIUSO IN GABBIA DAI SUOI FAMILIARI

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Chiuso in una sorta di gabbia dai suoi familiari, tenuto in cattivita' come un animale a causa dell'aggressivita' scatenata dai suoi problemi psichici. Cosi' viveva un uomo di 30 anni scoperto stamani dagli agenti della polizia di Roma. L'uomo era recluso in una stanza chiusa a chiave dall'esterno con una cancellata di ferro e senza finestre. Viveva tra i suoi stessi escrementi. Nella stessa abitazione vivevano la madre, la zia, il fratello con la propria convivente e il figlio di 4 mesi




VITERBO PROVINCIA, LA REGIONE TAGLIA I FONDI PER LA CULTURA

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Il consigliere regionale Pd Giuseppe Parroncini accusa la giunta Polverini in merito ai tagli ai fondi destinati alla cultura della Provincia di Viterbo. "Purtroppo l’assessore provinciale Giuseppe Fraticelli ha usato la parola giusta: catastrofe. Non ne esistono altre, i numeri stanno lì nudi e crudi. I fondi per la cultura erogati alla Provincia di Viterbo dalla Regione Lazio sono passati dagli oltre 800.000 euro del 2010 agli attuali 89.900. Dieci volte meno. – ha dichiarato il Consigliere in una nota che prosegue – Un po’ alla volta ci stanno togliendo tutto, la Polverini si dovrebbe rendere conto di cosa sta facendo ai danni della Tuscia viterbese. Quanto prospettato dall’assessore regionale Fabiana Santini a Fraticelli è un colpo mortale, perché se fare cultura con una somma così irrisoria è impossibile, non immagino cosa possa accadere a musei, archivi e biblioteche, dove i finanziamenti sono stati letteralmente azzerati. E anche in questo caso fino a un paio di anni fa andavano ben oltre i 400.000 euro. Tutti sono concordi nell’affermare che il nostro patrimonio artistico, archeologico e culturale può essere anche un valore economico. Ma così si indebolisce la possibilità di puntarci. Si rischia al contrario sia il suo degrado, sia la possibilità di finanziare eventi. Questa giunta è una disgrazia caduta sulla testa di ogni viterbese. Hai voglia a dire che si farà di tutto per incrementare la cifra nell’assestamento di bilancio, non si rendono conto di quello che stanno facendo. Però i soldi da buttare dalla finestra in un modo o nell’altro, chissà perché quelli li trovano sempre".
 




PROVINCIA DI ROMA PUNTUALE NEI PAGAMENTI

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"Dato ufficiale: la Provincia di Roma nel 2011 ha pagato tutti i fornitori in 29 o massimo 59 giorni.   Il buon governo paga… in tutti i sensi". Lo scrive su Twitter il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti




LAZIODISU, SITUAZIONE DISPERATA

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In una nota congiunta i consiglieri regionali Esterino Montino e Marco Di Stefano hanno dichiarato:

“Laziodisu, riprendiamo il discorso: oggi, 29 febbraio, i mandati di pagamento ampiamente sbandierati dalla Giunta nei giorni scorsi arrivano nella disponibilità dell’ente e, a seguire, nei prossimi 15 giorni si potranno finalmente sbloccare i pagamenti arretrati agli studenti che ancora aspettano la prima rata della loro borsa di studio per l’anno accademico in corso.
Bene, ed è già qualcosa per gli studenti strozzati da affitti e spese di ogni tipo ormai da mesi per colpa del comportamento irresponsabile della Regione. Bisogna però anzitutto ricordare che se questo è avvenuto lo si deve alla forte e tenace mobilitazione degli studenti stessi e del Partito Democratico. Ma la vera questione, che ci preme ricordare a tutti è un’altra: per dirla in termini correnti, Laziodisu ‘avanza’ dalla Regione fondi per oltre 79 milioni di euro, una quantità imponente di denaro che sta letteralmente strozzando l’ente e che ne mette il funzionamento drammaticamente a rischio.
E, si badi bene, qui non è questione di opinioni, parlano i numeri: da quando è entrata in carica la Giunta Polverini i trasferimenti di risorse a Laziodisu hanno subito un drastico crollo, tanto che oggi mancano all’ente per il diritto allo studio oltre 48 milioni di euro necessari per finanziare le sue attività istituzionali (stiamo parlando delle mense, delle residenze universitarie, dell’assistenza agli studenti disabili ecc.), per non parlare degli arretrati pagamenti da parte della regione per oltre 20 milioni di euro per le spese di funzionamento dell’ente.
La situazione è a dir poco disperata: una struttura importante come Laziodisu si regge oggi ormai solo su risorse proprie, sullo scoperto bancario e sui mancati pagamenti ai fornitori, i quali, allo stato attuale, sono fermi a dicembre 2010; praticamente, quindi, i mancati trasferimenti della Regione sono in buona parte pagati dai fornitori…
Ma il nostro autorevole esecutivo regionale quanto pensa che si potrà andare avanti così? Quanto pensa che potrà resistere Laziodisu con quasi 80 milioni di euro che gli mancano? Questo è un disastro annunciato, entro pochi mesi tutto potrebbe collassare e con Laziodisu finirebbero a bagno tutti i fornitori, già in drammatica sofferenza, per non parlare degli studenti…
A questo punto viene da chiedersi, ma il diritto allo studio esiste ancora nel Lazio? Ma questa Giunta ai giovani ci pensa oppure si limita a fare cassa sul loro futuro?
Dopo i 9 milioni di oggi, che peraltro la Regione aveva ricevuto dal Ministero dell’Università già nell’agosto del 2011, ne servono quasi altri 80. E di corsa. Poi non dite che non ve lo avevamo detto…”

 




ROMA TOR VERGATA, STUDENTE PRECIPITA DAL 4 PIANO CAMPUS. GRAVE

Redazione

Un giovane di 30 anni e' in ospedale in prognosi riservata dopo essere precipitato dal quarto piano di una struttura del campus universitario di Tor Vergata a Roma, in via Passo Lombardo. Lo studente, che frequenta un dottorato di ricerca, e' ricoverato all'ospedale di Tor Vergata. E' da chiarire se lo studente sia scivolato accidentalmente o abbia tentato il suicidio. La polizia ha avviato accertamenti




ALBANO, MULTE FINO A 3 MILA EURO PER GLI INCIVILI

Chiara Rai

Pioveranno multe salatissime, fino a 3 mila euro,  per chiunque lasci i sacchetti di immondizia e rifiuti sparsi a terra o nelle immediate vicinanze dei cassonetti nell’intero territorio comunale di Albano. L'ordinanza di divieto, firmata ieri dal sindaco Nicola Marini, è rivolta, soprattutto, ai cittadini dei comuni limitrofi che gettano di continuo rifiuti ad Albano. Infatti il sindaco ha ordinato il “divieto assoluto di conferimento di qualsiasi tipo di rifiuti nei cassonetti e contenitori dislocati nelle aree del territorio comunale da parte di cittadini non residenti e dei titolari di attività non insediate sul territorio comunale”. Pugno duro dunque da parte dell’amministrazione rispetto alla condotta illegale dei “forestieri”: “stiamo lavorando anche all’istituzione di ispettori ambientali all’interno di Volsca  – sottolinea il consigliere delegato Luca Andreassi – per coadiuvare l’operato della polizia municipale. Con questo sistema di sanzioni siamo già riusciti a risolvere il problema nella zona industriale di Pavona. Siamo quindi fiduciosi che possa funzionare anche sul resto del territorio, andando a debellare una pratica incivile e illegale».
 




REGIONE LAZIO, CONSIGLIO: SI' A LEGGE TRACCIABILITA' AGRICOLA

Redazione

Il consiglio regionale del Lazio ha approvato all'unanimita' la proposta di legge sulla tracciabilita' dei prodotti agricoli. ''La legge che nasce dall' esigenza di assicurare ai consumatori una qualita' dei prodotti agricoli ed agroalimentari sempre maggiore'', commenta il presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese. ''La legge va nella direzione di garantire qualità e sicurezza dei nostri prodotti, con attenzione a chi produce e a chi compra e consuma'', spiega la presidente della Regione Polverini