“SANITA’, MARUCCIO (IDV): “SUBITO CONSIGLIO STRAORDINARIO SU EMERGENZA”

Redazione

"L'inchiesta della procura sul funzionamento di alcuni pronto soccorso della Capitale denota il punto critico raggiunto, che è un'emergenza per il cittadino ma anche per la giunta regionale che dovrebbe assicurare il funzionamento delle strutture. La magistratura svolge il suo ruolo, ma la Regione deve comunque fare la sua parte. Per questo torniamo a chiedere la convocazione urgente di un Consiglio regionale straordinario dedicato all'emergenza sanità della nostra regione, che affronti finalmente i problemi e operi i cambiamenti nelle scelte compiute dalla Polverini che sono ormai indifferibili. Ne va della salute dei cittadini, innanzitutto, ma anche della credibilità dell'istituzione regione". Lo dichiara in una nota Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori.

 




ARSIAL: ENZO DE SANTIS NUOVO VICEPRESIDENTE

Redazione

Enzo De Santis è il nuovo vice presidente dell’Arsial, nominato durante la seduta di ieri del Cda. Ex presidente della società Multiservizi di Roma, De Santis, membro del Cda dell’Agenzia, è attualmente sindaco di Ponzano Romano.
“Sono sicuro che la nomina di Enzo De Santis”, ha commentato il presidente dell’Arsial, Erder Mazzocchi, “che conosco da anni e apprezzo per la sua esperienza di amministratore, sarà un’energia in più per fare in modo che l’Agenzia superi le difficoltà del passato e ritorni ad avere un ruolo centrale nel comparto agricolo della nostra regione”.
 




BRACCIANO IRROMPE IL CARNEVALE

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E.G.

Entra nel vivo il Carnevale di Bracciano e cresce l’attesa per la sfilata dei Carri per le vie del paese. Dopo l’annullamento della sfilata del 12 febbraio causa neve l’appuntamento con i carri è fissato per sabato 18 febbraio alle 14.30 e non più il 19 febbraio a causa della pioggia prevista per la giornata di domenica.

Nel capannone di Prato Pianciano il Comitato per il Carnevale presieduto da Peppe Negretti e la Pro Loco di Bracciano presieduta da Salvatore Pierini stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli sui carri preparati.

“Quest’anno il Carnevale  – sottolinea il vicesindaco con delega alle Politiche Culturali Gianpiero Nardelli – è giunto alla quinta edizione. La manifestazione e finanziata dal Comune di Bracciano. Col tempo – dice ancora l’amministratore – siamo riusciti a mettere in atto delle economie di scala che ci consentono oggi di ammortizzare le spese. Si fanno infatti degli scambi con organizzazioni varie che da tempo si occupano di Carnevale, si vendono interi carri o parti di carri, meccanismi vari. Nell’edizione 2011 – dice ancora Nardelli – abbiamo avuto oltre 400 persone che hanno preso parte alle mascherate, grazie anche alla partecipazione delle scuole al Premio Bracciano in Maschera che viene riproposto anche quest’anno”.

16 febbraio 2012 ore 17,30
Teatro in …. Maschera – Spettacolo di burattini alla Sala Conferenze dell'archivio Comunale

18 febbraio 2012 inizio ore 14,30
Sfilata carri allegorici e gruppi mascherati
partenza da Bracciano Nuova al centro urbano
Esibizione Scuole di Ballo in piazza IV Novembre
Consegna premi concorso "Bracciano in Maschera"

21 febbraio 2012
Carnevale dei bambini in Piazza IV Novembre
ore 15,00 – Spettacolo di burattini e giochi
ore 17,30 cremazione di Re Carnevale

"Premio Bracciano in Maschera"
Il concorso è aperto a gruppi spontanei auto-organizzati. Le sezioni di concorso individuate sono due: "Adulti in maschera" e "Scuole in maschera" (riservata agli alunni delle scuole materne, elementari e medie inferiori di Bracciano). I gruppi mascherati saranno giudicati da apposita giuria individuata dai competenti Assessorato e Servizio comunale e nominata con apposito atto.




VITERBO L'ADISU DEPOTENZIATO E SENZA PIU' AUTONOMIA

Redazione

“Depotenziato, indebolito e senza più autonomia. E’ l’Adisu di Viterbo, dove tra pochi giorni il personale sarà di sole 7 unità”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, che sul tema ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e all’assessore all’Istruzione, Gabriella Sentinelli.

“A Viterbo – dice Parroncini – perfino l’Adisu è trattato peggio che nelle altre province. Negli altri centri infatti il personale è di circa 20 unità. Ma c’è di peggio: chi ci lavora è stato infatti pure esautorato, poiché per la direzione e il coordinamento c’è un funzionario di Roma. Per i 227 alloggi di via Cardarelli e San Sisto è stato inoltre ridotto il contratto di custodia e pulizia, cosa che ha portato al taglio di 8 posti di lavoro e a un ovvio peggioramento delle condizioni”.

E poi ci sono i ritardi dei pagamenti ai fornitori, ad aggravare ulteriormente la situazione. “Mentre l’Università della Tuscia è un patrimonio unico, da tutelare e salvaguardare – continua – assistiamo di contro a un insostenibile indebolimento dell’Adisu, che comporta inefficienze e disfunzioni operative e organizzative. Il tutto si ripercuote in maniera negativa sulla qualità dell’offerta agli studenti e se si va ancora avanti è solo grazie allo spirito di abnegazione del personale, che subisce un carico di lavoro insostenibile”.

La sede di Viterbo va riorganizzata. “Le leggi regionali sull’autonomia organizzativa e funzionale – conclude Parroncini – sono state ampiamente disattese: è ora che la presidente Polverini e l’assessore Sentinelli rimettano le cose su un binario giusto. La Tuscia e i suoi studenti non possono essere ulteriormente penalizzati”.

 




MINORI, FORTE: “APPROVARE CONVENZIONE LANZAROTE PER CONTRASTARE MALTRATTAMENTI”

A.P.

“Le aziende del web dovrebbero fare di più per rendere internet un luogo più sicuro per i minori. Così come è importante che il governo recepisca in fretta la convenzione di Lanzarote”. Lo dichiara l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, in occasione della conclusione del programma ‘Diversi da chi – maltrattamento infantile e empowerment scolastico’. ‘Diversi da chi’, realizzato dal Comune di Sezze (LT), è uno dei dieci progetti contro il maltrattamento infantile  realizzati nel Lazio grazie a un finanziamento complessivo di 500 mila euro della Giunta Polverini. Un progetto che ha fatto della “scuola il luogo privilegiato dove prevenire e individuare casi di maltrattamento sui minori”.

“Nel Lazio – dichiara l’assessore regionale Aldo Forte – ogni anno sono circa seicento i minori vittime di gravi violenze. Un numero che in realtà si presume più elevato, perché diversi sono i casi di maltrattamento che non vengono denunciati. Da qui la necessità di mettere in campo progetti che contribuiscano a far emergere sia le situazioni a rischio, sia i casi taciuti di violenza.  Ecco il merito del programma ‘Diversi da chi’, che ha creato una vera e propria rete di prevenzione qualificata attraverso la formazione degli insegnanti, del personale delle scuole, degli operatori sociali e delle famiglie. Una strategia intelligente, perché proprio nei comportamenti in classe spesso emergono quei segnali che, se intercettati, possono rivelare l’esistenza di situazioni problematiche”.

 Nel dettaglio, il progetto ‘Diversi da chi’ oltre alla formazione del personale scolastico, ha previsto anche specifiche sessioni di osservazione in classe a cura di una équipe  psicopedagogica con cui sono stati raggiunti oltre 160 alunni delle scuole elementari e medie. Laddove, anche in seguito alla segnalazione dei servizi sociali del Comune, sono state individuate situazioni di rischio, sono stati realizzati specifici incontri formativi per le famiglie.

 

“Nell’era di internet, – aggiunge Aldo Forte – l’informazione e la formazione anche sul tema della violenza va finalizzata a colmare il gap tecnologico tra le generazioni, tra genitori e figli. La pedopornografia online e il cyber bullismo sono fenomeni in crescita, così come l’adescamento delle vittime sui social network è ormai una triste consuetudine. Purtroppo c’è sempre meno controllo su quello che fanno i ragazzi in rete. Per questo anche le grandi aziende del web, non solo le istituzioni, dovrebbero fare di più”.

 




SAN CESAREO: OPERAIO DI 52 ANNI SCHIACCIATO DA UNA LASTRA DI MARMO

E.G.

E’ gravissimo l’operaio che stamattina è rimasto schiacciato sotto una lastra di marmo che stava scaricando da un camion a San Cesareo. L’uomo, residente Zagarolo, ha 52 anni e lavorava per la Caminetti Scacco srl. La sua condizione è parsa da subito drammatica, con gravi ferite alla testa e al corpo ed è stato trasferito in eliambulanza al Policlinico Gemelli di Roma dove è ora ricoverato.
I carabinieri della stazione di Colonna hanno posto sotto sequestro la zona e c’è stato un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro di Palestrina.
“E’ il secondo incidente in meno di una settimana ai Castelli Romani” dichiara Gianni Lombardo, Segretario della Fillea Cgil Pomezia-Castelli, “di cui il primo è stato mortale. Siamo stanchi di dover contare morti sui posti di lavoro. Il problema della mancanza delle condizioni di sicurezza nei cantieri si pone ormai quotidianamente e alla fine sembra si cominci a considerare ‘normale’ il fatto di andare a lavorare e rischiare la propria vita. Questo è inaccettabile e amorale. Come abbiamo detto più volte noi della Fillea, non si può morire per portare a casa il pane. Chi deve controllare? Chi davvero controlla e ogni quanto? Fino a che non saranno chiare le responsabilità su queste faccende e i nostri appelli sulla sicurezza e sui diritti non saranno ascoltati, questa tragica conta non avrà fine”.
 




SANITA’, RODANO (IDV): “DA CONSIGLIO DI STATO ENNESIMA BOCCIATURA DEL DECRETO 80”

Redazione

“Ennesima bocciatura per il decreto 80: a un anno e mezzo dalla sua emanazione, il piano di Renata Polverini è ancora materia di indagine ai tribunali. La sospensiva del Consiglio di Stato riconosce infatti piena legittimità e credito alle ragioni dei sette Comuni del Lazio che contestano la chiusura dell’ospedale di Bracciano”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. “Del resto” continua Rodano “le notizie che si susseguono di ora in ora attestano il fallimento inconfutabile della gestione commissariale di Renata Polverini. E i disagi non sono affatto circoscritti o isolati, ma si ripercuotono di territorio in territorio: le difficoltà del Sant'Andrea sono legate anche alla decisione del depotenziamento di Bracciano. Se si vuole far uscire il sistema dalla confusione, dalla paralisi, dal sovraffollamento di cui abbiamo letto in questi giorni la revisione del decreto 80 è ormai indifferibile”.

“Le scelte sbagliate possono e devono essere riviste: in primis in Consiglio Regionale e in Commissione Sanità e poi in sede di tavolo tecnico con il nuovo governo” conclude Rodano. “Non serve a nulla ricevere approvazione per le cura di tagli e chiusura se poi il paziente, ovvero il sistema, muore per asfissia”.
 




LAZIO SANITA', IL FALLIMENTO DEL DECRETO POLVERINI

Chiara Rai

Il decreto 80 del 30 settembre 2010 tanto contestato fa acqua da tutte le parti. I casi di decesso, aggravio delle condizioni di salute, attese estenuanti ai pronto soccorso, mancanza di barelle e posti letto nei punti di prima emergenza, infarti mal gestiti e parti di fortuna, liste d’attesa per visite specialistiche, acuzie in tilt, manifestazioni e sit in con persone su tetti e gru in segno di protesta sono episodi all’ordine del giorno.

Il Lazio vale da solo oltre il 50 per cento del debito sanitario nazionale. Anche il 2011 si chiude con un disavanzo non coperto di 75 milioni,  come ha denunciato il segretario regionale della Cgil del Lazio. A conclusione il saldo negativo tra entrate e uscite nel 2011 sarà lo stesso di quello del 2010. Pertanto il disavanzo economico annuo in sanità è ormai “cristallizzato”: circa 1.400 milioni pari al 14% delle entrate, e che la Regione è obbligata a farvi fronte con l’aumento dell’addizionale IRPEF, dell’IRAP e con proprie risorse di bilancio.

Oltre a questo c’è da dire che la Regione si è avvantaggiata di maggiori entrate dal Fondo sanitario nazionale in ragione dell'aumento della popolazione. A Bracciano si lotta per tenere in vita l’ospedale, il Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del Tar apre un margine di speranza affinché si possa evitare un declassamento che rischia di mietere altre vittime. I cittadini rischiano sulla propria pelle. Ai Castelli Romani, intanto che si attende il Nuovo Ospedale che arriverà a cifre stratosferiche, perché 500 milioni non basteranno per tagliare realmente il nastro, la sanità è in ginocchio e sono stati buttati altri soldi per agevolare le campagne elettorali. A Marino i lavori del pronto soccorso mai conclusi sono una fotografia di altri soldi impiegati per un punto di prima emergenza che avrebbe dovuto radere al suolo quello di Frascati, ma anche lì il Tar non ha permesso che il decreto 80 cancellasse la storia della sanità frascatana. E’ un vero flop in tutti i sensi. Non si è risparmiato e si sono fatti dei gravi danni. Le proposte del Commissario Polverini per la famigerata riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, si fondano sulla suddivisione “geografica” del territorio in 4 Macro Aree:

I° macroarea

Comune Roma – Asl RmA (Municipi I,II,III,IV dove sono stati tagliati 295 posti letto),

Provincia di Roma – Asl RmG (Monterotondo, Guidonia,Tivoli,Poli Subiaco, Palestrina, Colleferro dove dono stati tagliati 349 posti letto e chiusi 2 ospedali), Provincia Frosinone – Asl FR (taglio  di 302 posti letto e chiusi 8 ospedali), Roma (mun. III) Policli. Umberto I° (tagliati 105 posti letto)

II° Macroarea

Roma – Asl RmB (municipi. V,VII,VIII,X taglio di 5 posti letto)

Roma (municipio I) A.O. S Giovanni (taglio di 73 posti letto)

Roma – Asl RmC (municipi. VI,IX,XI,XII taglio di 270 posti letto)

Provincia di Roma-Asl RmH (Frascati, Albano, Ciampino,Velletri tagliati 446 posti letto e chiusi due ospedali)

Roma (municipio X) A.O. U. Tor Vergata (aumentati 46 posti letto)

Roma (VII) pol. Camp. Bio Medico (aumentati 20 posti letto)

Roma (XI) IRCCS Santa Lucia (tagliati 146 posti letto)

Roma (XII) I.F.O. (tagliati 53 posti letto)

III° Macroarea

Comune Roma – Asl RmD (municipi XIII,XV,XVI Comune di Fiumicino tagliati 372 posti letto)

Roma (XVI) A.O. S Camillo Forlanini (aumento di 25 posti letto)

Provincia di Roma-Asl RmH (Anzio e Pomezia, tagliati 113 posti letto)

Roma (XVI) IRCCS Spallanzani (tagliati 10 posti letto)

Roma (XVI) IRCCS S. Raffaele Pisana (tagliati 93 posti letto)

IV° Macroarea

Roma IDI (tagliati 93 posti letto)

Comune Roma – Asl RmE (XVII,XVIII,XIX,XX tagliati 595 posti letto)

Provincia di Viterbo – Asl VT tagliati 226 posti letto e chiusi 3 ospedali

Roma A.O. S. Filippo Neri (tagliati 42 posti letto)

Roma (XIX) policlinico Gemelli (tagliati 158 posti letto)

Roma (XX) A.O S. Andrea (aumentati 24 posti letto)

Provincia di Rieti – Asl RI (tagliati 82 posti letto e chiuso 1 ospedale)

Provincia di Roma – Asl RmF (Civitavecchia,Cervetri,Bracciano, Fiano tagliati 48 posti letto e chiuso 1 ospedale)


Da questo quadro si capisce chiaramente che ad essere penalizzate sono le province. E si fa avanti un modello di ospedale distrettuale che lascia il tempo che trova perché sono una sorta di vecchia guardia medica col vestitino nuovo di zecca.

Di seguito il bollettino degli ospedali che in queste ore, mentre si parla, vivono momenti difficili da raccontare e difficilmente raggiunti da un'assidua cronaca mediatica. 

Ho evitato di fare distinzioni tra le varie sfumature dell’ospedale distrettuale di II livello (ci sono i tipi A, B, C, ma la musica non cambia per gli acuti penalizzati e per tutte quelle specialistiche rase al suolo. 

Santissimo Gonfalone Monte Rotondo ospedale distrettuale di II livello e dista 27 km da Tivoli

Angelucci Subiaco ospedale distrettuale di II livello e dista 43 km da Tivoli

Santissimo Salvatore Palombara Sabina ospedale distrettuale di II livello

Giovanni Battista Zagarolo Poliambulatorio specialistico

Spolverini di Ariccia ospedale distrettuale di I livello

Cartoni di Rocca Priora Poliambulatorio specialistico 10 km da Albano

Padre Pio di Bracciano ospedale distrettuale di II livello a 51 km da Civitavecchia

Civile di Anagni ospedale distrettuale di II livello a 18 km da Colleferro

Pasquale del Prete Pontecorvo ospedale distrettuale di II livello a 44 km da Frosinone

Civile di Ceccano assistenziali e finalità sociali

Ferrari di Ceprano assistenziali e finalità sociali

Riabilitativo Ferentino assistenziali e finalità sociali

Santa Croce Arpino finalità sociali

Della Croce Atina finalità sociali

In memoria dei Caduti Isola Liri Hospice

Sezze ospedale distrettuale di II livello

Gaeta ospedale distrettuale di II livello (sono già chiusi gli acuti)

Minturno ospedale distrettuale di II livello (sono già chiusi gli acuti)

Regina Margherita (Roma) ospedale distrettuale di II livello

Paraplegici Ostia rimane riabilitazione per mielolesi

Acquapendente ospedale distrettuale di II livello

Monte Fiascone ospedale distrettuale di II livello

Ronciglione ospedale distrettuale di II livello

Marzio Marini Magliano (Rieti) ospedale distrettuale di II livello

Grifoni Amatrice ospedale distrettuale di II livello

E i nuovo ospedali? Secondo il PSR approvato con DC87/2009 la loro costruzione è bloccata, eppure nel caso del nuovo ospedale dei Castelli, pare che il cantiere proceda e anche la Regione ha confermato di recente la sua intenzione di prosecuzione.

Nuovo Ospedale dei Castelli ad Ariccia :La realizzazione del progetto è subordinata alle dinamiche di pianificazione in accordo con il Ministero della Salute

Nuovo Ospedale del Golfo a Formia: E’ stato tolto il riferimento alle modalità di finanziamento per la costruzione, chedovrà avvenire entro 5 anni.

Nuovo Ospedale della Valle del Tevere a Monterotondo: Non è più prevista la sua costruzione.

 

Il fatto grave è che non vengono quantizzati i risparmi conseguenti alle riconversioni e si continua a parlare di trasferire attività di acuti ma non si dice dove come giustamente ha affermato Giorgio Cerquetani, del dipartimento sanità CGIL Roma Lazio che ha raccolto questi e tanti altri dati. Tutte le specialità sono concentrate a Roma. Manca inoltre una valutazione delle emergenze. Si riducono le rianimazioni in periferia quando patologie emergenti come l’infarto trovano soluzione positiva se si interviene in pochi minuti, altrimenti aumentano del 60% le mortalità. L’ospedale di distretto deve essere correlato con ospedali di riferimento sufficientemente vicini. Ma neanche a parlarne. E’ essenziale calcolare la popolazione di riferimento indici ISTAT aggiornati e 1.01.2009 come fa il piano di riordino. Occorre realmente girarsi ad uno gli ospedali, parlare con i sindaci, ascoltare e valutare le reali necessità e vocazioni del territorio in base a superficie e popolazione e bacino d’utenza. Occorre sì tagliare, ma con criterio.
 




FROSINONE, GUARDIA DI FINANZA SCOPRE INGEGNOSA FRODE FISCALE

Redazione

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Frosinone ha portato alla luce una frode fiscale perpetrata da una cooperativa di trasporti, realizzata attraverso l’indicazione nella dichiarazione dei redditi di costi non veritieri derivanti da fatture per operazioni inesistenti emesse da una società romana.
Le fiamme gialle ciociare, nel corso di una complessa ed articolata attività di verifica fiscale svolta nei confronti di una cooperativa operante nel settore del trasporto di merci su strada, con sede nel capoluogo, hanno scoperto un ingegnoso meccanismo di utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti ed indebite compensazioni d’imposta, riuscendo a recuperare a tassazione circa 25 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi, a constatare violazioni all’IVA per circa 5 milioni di euro e violazioni all’IRAP per circa 1 milione di euro. Sono state accertate,  inoltre,   responsabilità penali nei confronti del legale rappresentante della cooperativa, deferito alla competente Autorità Giudiziaria per  reati tributari previsti dal D.Lgs.  74/2000 (evasione fiscale e utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti).

L’attività di Polizia Economico-Finanziaria ha consentito di appurare che l’amministratore della cooperativa verificata, con l’intento di rendere quanto più redditizia possibile l’attività, aumentando fittiziamente i costi di gestione,  ha fatto ricorso a vari “accorgimenti” e “stratagemmi” di natura contabile che gli hanno consentito di ottenere rilevanti vantaggi di natura fiscale in capo alla medesima cooperativa. Nello specifico, è stato rilevato che la cooperativa in trattazione, per evadere le imposte sui redditi e l’IVA, abbatteva i ricavi mediante la contabilizzazione di costi fittizi derivanti da fatture totalmente false emesse da una cooperativa di Roma, che ha avuto la funzione di vera e propria cartiera: tale termine, infatti, è utilizzato per indicare le imprese che esistono solo sotto il profilo formale e non sostanziale, in quanto, di fatto, non operano sul mercato per assoluta mancanza della struttura operativa idonea a produrre, fruire o prestare i relativi beni e servizi.

Tali imprese fungono esclusivamente quale strumento delle organizzazioni dedite alle frodi fiscali e si limitano all’emissione di fatture false per operazioni inesistenti al fine di generare costi fittizi ed I.V.A. a credito, a favore delle società destinatarie delle fatture stesse, nel caso di specie la cooperativa di Frosinone.
Nell’ambito dell’attività investigativa, inoltre, è stato rilevato che la cooperativa verificata aveva a sua volta emesso fatture per operazioni inesistenti nei confronti di altre società con sedi a Frosinone, il cui operato è tuttora al vaglio degli inquirenti.




LATINA, TERREMOTO NELLA PIANURA PONTINA

Angelo Parca

Una scossa di terremoto è stata avvertita nella serata di ieri verso le 21.46 a Latina e provincia. Epicentro del sisma la pianura pontina. I sismografi dell'Ingv hanno registrato una scossa di intensità pari a 3,8 di magnitudine. Non si registrano al momento danni a persone o cose, solo tanta paura per i residenti. Segnalazioni del sisma anche sulle pagine facebook di molti cittadini, ecco alcuni tra i post: Manuela: "un boato e il divano che ballava… spavento". Daniela: "bella scossetta!!! ma ho provato di molto peggio vi assicuro che non e' stato nulla!!!"  Mihaela: "mamma mia che paura.. 2,5km da casa mia".

 

 




BRACCIANO LICEO IGNAZIO VIAN: AL VIA LA COGESTIONE FINO A SABATO 18 FEBBRAIO

A.P.

Fino a sabato 18 febbraio, al Liceo Ignazio Vian di Bracciano, si terranno tre giorni di cogestione: un’opportunità per sperimentare una didattica alternativa e puntare sull’approfondimento di tematiche nuove rispetto a quelle delle materie curriculari. Attraverso un capillare sondaggio rivolto a tutti gli studenti del liceo, i rappresentanti d’istituto hanno rilevato la volontà, quasi unanime, di sperimentare una modalità alternativa di fare lezione, attraverso la formula della cogestione. Per questo motivo abbiamo elaborato un progetto che, proposto al collegio docenti, è stato approvato con molta difficoltà. Ciò non ci ha scoraggiato, ma anzi, ci ha stimolato a modificare e perfezionare la nostra proposta.
Ottenuta l’approvazione, ci siamo concentrati sui contenuti che avremmo voluto discutere e approfondire attraverso le molteplici modalità comunicative che noi giovani preferiamo: il cinema, la stampa, la musica e il confronto diretto con gli esperti.
Abbiamo deciso di proporre attività creative come il teatro o l’approfondimento di modalità espressive corporee e tecniche di meditazione, coinvolgendo professionisti che volentieri hanno messo a nostra disposizione le loro competenze.
Affronteremo tematiche di attualità importanti cercando di stimolare e promuovere un confronto costruttivo e democratico.
Da oggi fino a sabato, quindi, il liceo Vian diverrà un laboratorio di idee e di creatività attraverso, il quale vorremmo dimostrare che la scuola può rappresentare un luogo a disposizione dei ragazzi, non solo per apprendere le materie curriculari, ma anche per discutere e ampliare la nostra conoscenza e la nostra capacità critica.