COLLEFERRO, GAIA: IL SINDACO CACCIOTTI SCRIVE AL PREFETTO

Redazione

“Scriverò oggi stesso una lettera al Prefetto di Roma per rappresentargli la criticità della situazione che stiamo vivendo e i rischi ad essa connessi”. Lo afferma il Sindaco Mario Cacciotti, al termine dell’incontro tenutosi questa mattina nell’aula consiliare tra i sindacati di categoria del Gaia, i sindaci afferenti alla discarica e i vertici della Società, rappresentata dal commissario straordinario Andrea Lolli e da Marino Galuppo, vicedirettore del Consorzio. Nonostante fossero stati chiamati a raccolta tutti i sindaci degli oltre trenta comuni che utilizzano il servizio Gaia, solo cinque comuni erano presenti alla riunione: oltre Colleferro c’erano solo i rappresentanti di Frascati, Gavignano, Olevano e Valmontone. Il rischio è che i lavoratori incrocino le braccia mettendo a repentaglio per giorni la raccolta in tutti i comuni, visto che non ricevono più lo stipendio da che il Gaia non ha fondi liquidi disponibili, soprattutto a causa del mancato introito da parte dei molti comuni debitori. “Tutto questo è inaccettabile – ha detto il Sindaco Cacciotti – ci sono amministrazioni serie che pagano e fanno sacrifici per essere in regola mentre altre, che pure riscuotono i soldi dai cittadini per il servizio che ricevono, non hanno la coscienza di fare altrettanto. Alla fine a rimetterci sono i lavoratori che non hanno lo stipendio correttamente guadagnato e, in caso di sciopero, quei comuni virtuosi che hanno tutto il diritto a vedersi pulire regolarmente la città. Allora, smettete di fare la raccolta in quei comuni che sono fortemente morosi, senza penalizzare chi non ha colpe. Se siete d’accordo – ha detto rivolto ai sindacati e ai sindaci presenti – andiamo in discarica e lasciamo passare solo chi è in regola. Se necessario sono pronto a farlo da domani stesso”. Perché il problema dei debiti arretrati non riguarda ormai solo l’immediato ma anche il futuro del Gaia. Nel corso dell’incontro si è affrontata, infatti, anche la prevista cessione dell’azienda alla Società di emanazione regionale Lazio Ambiente, costituitasi allo scopo, dalla quale si attende in questi giorni la proposta di acquisto. Al proposito Cacciotti si dice fiducioso che la presidente Polverini porti a termine gli impegni presi, bisognerà solo attendere il 14, quando ci sarà la riunione del Consiglio di amministrazione della Lazio Ambiente SpA, per sapere come si pronuncerà, ma è chiaro che i debiti devono essere saldati al più presto.
 




REGIONE LAZIO – RODANO (IDV): “PER SALVARE I MUSEI E LE BIBLIOTECHE DEL LAZIO BASTEREBBE PICCOLA VARIAZIONE DI BILANCIO”

Redazione

“Ripristinare la competenza di bilancio regionale a favore dei servizi culturali spostando, attraverso una variazione di bilancio, un prelievo di pari importo da altri capitoli di spesa. Come ad esempio il capitolo R31902 relativo alle spese di comunicazione della presidenza che attualmente dispone di €. 3.600.000 ancora non impegnati oppure l’UPB T21 ‘Fondo di riserva per le spese obbligatorie’ sul quale si trovano €. 146.000.000 ancora non spesi”. E’ questo l’oggetto della lettera inviata oggi dal consigliere regionale di Italia dei Valori Giulia Rodano alla Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e per conoscenza all’assessore alla Cultura Fabiana Santini.

Nella circostanza, il consigliere Rodano annuncia di voler presentare in merito una mozione in Consiglio regionale: rispetto alla quale, dichiara, “spero di trovare una convergenza anche delle forze politiche della maggioranza che governa questa Regione e della Giunta che lei presiede”.

“Gentile presidente” inizia la lettera “come forse saprà si è tenuta nei giorni scorsi un’iniziativa dal titolo ‘Festa dei mezzi musei’, promossa da molti servizi culturali del Lazio per sottolineare il taglio molto rilevante al settore (-77,6%) che la sua giunta ha disposto in meno di due anni. Molti dei musei, archivi e biblioteche del Lazio, che spesso rappresentano in alcuni territori l’unico presidio culturale, l’unico punto di accesso al sapere, veri e propri presidi di welfare della conoscenza, molti di questi presidi appunto rischiano concretamente la chiusura. La competenza della UPB G21 (Servizi culturali, parte corrente) è scesa dal 2010 al 2012 da 1.115.000,00 euro a 250.000,00 determinando di fatto il tramonto del sostegno regionale ai servizi culturali del proprio territorio, mentre il trasferimento alle Province dei fondi per il funzionamento ordinario é scesa da €. 2.900.000,00 ad €.500.000,00”.

“É possibile tuttavia ancora salvare questa importante rete di servizi culturali pubblici dall’estinzione e restituire un servizio alla cittadinanza e la dignità ai lavoratori che lo animano” continua la lettera di Giulia Rodano, membro della commissione cultura del Consiglio Regionale. “Basterebbero anche solo due milioni di euro. Come Lei ed io sappiamo bene, questa è una cifra che presa in sé può sembrare rilevante, ma che nel bilancio della nostra regione rappresenta una vera goccia del mare, pari circa allo 0,000008%. Ma questa goccia potrebbe far sopravvivere decine di servizi, consentire a migliaia di ragazzi di incontrare l'arte, l'archeologia, la tradizione delle loro terre, a decine di comunità di salvaguardare e nutrire la propria identità”.

 




ARSIAL TRA INDISCREZIONI E ANTICIPAZIONI

Redazione

Il tempo di un caffè per il presidente dell’Arsial Erder Mazzocchi che ha concesso un intervista, dinamica e ricca di notizie relative l’andamento dell’Arsial, il suo futuro, i successi messi a punto, i progetti di birra e di vino, senza sottrarsi ad argomenti più spinosi come l’attuale quadro economico dell’ente. Una piacevole chiacchierata a 360° per il primo appuntamento con l’esclusiva e attesissima rubrica “pausa caffè con….”. Buona visione 

(http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=803&arg=31&red=7 oppure scegliere Pausa caffè con…  da menù de L'osservatore laziale)


 




ARSIAL TRA INDISCREZIONI E ANTICIPAZIONI.

Chiara Rai

Il tempo di un caffè per il presidente dell’Arsial Erder Mazzocchi che ha concesso un'intervista dinamica e ricca di notizie relative l’andamento dell’Arsial, il suo futuro, i successi messi a punto, i progetti di birra e di vino, senza sottrarsi ad argomenti più spinosi come l’attuale quadro economico dell’ente. Una piacevole chiacchierata a 360° per il primo appuntamento con l’esclusiva e attesissima rubrica “pausa caffè con….”. Buona visione  
 




PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE, NEL 2011 REGIONE LAZIO HA EROGATO 100MILIONI DI EURO

Redazione

"Per il secondo anno consecutivo la Regione Lazio ha superato l’obiettivo di spesa programmata dei Fondi europei per lo sviluppo dell’agricoltura: nel 2011 l’Amministrazione regionale ha erogato 100 milioni di euro dal Programma di Sviluppo Rurale, raggiungendo 6.632 beneficiari”. E’ quanto ha annunciato la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presentando presso la sede della Giunta regionale i risultati 2011 del Psr del Lazio, insieme all’assessore alle Politiche agricole, Angela Birindelli. “In particolare – ha sottolineato Polverini – in soli 18 mesi la nostra Giunta ha erogato risorse pari a 169,49 milioni di euro, contro i 70,88 milioni di euro del periodo gennaio 2007 – aprile 2010”. Per l’assessore Birindelli i risultati hanno evidenziato “una migliore qualità progettuale e una maggiore capacità di soddisfare i fabbisogni del sistema agricolo. La maggior parte dei pagamenti erogati nel 2011, infatti, in controtendenza rispetto al passato, hanno riguardato infatti le misure ‘a investimento’, ovvero il 68% per cento contro il 28% del periodo gennaio 2007 – aprile 2010”. Le misure ‘a investimento’ prevedono interventi strutturali da parte delle imprese agricole, volti all’innovazione ed alla crescita aziendale. Tra le spese erogate, circa 30 milioni di euro sono andati agli investimenti per l’ammodernamento dei processi produttivi delle aziende agricole, 15 milioni di euro per il sostegno della commercializzazione e della trasformazione dei prodotti agricoli e oltre 10 milioni di euro per i nuovi insediamenti di giovani agricoltori sotto i 40 anni di età. Il tema del ricambio generazionale si conferma al centro del Psr Lazio. “Un’attenzione testimoniata – ha aggiunto Birindelli – da ben 430 beneficiari, di cui 200 donne, che hanno aderito al Pacchetto Giovani, con investimenti medi aziendali pari a circa 120mila euro. Un dato importante in quanto le imprese guidate da giovani/donne si caratterizzano per essere economicamente valide, solide, stabili nel tempo e con forte propensione all’innovazione, alla qualità e all’ambiente”. Il Psr laziale, inoltre, è l’unico tra tutti quelli regionali che ha assegnato il 50% delle proprie disponibilità finanziarie all’Asse I, quello che più direttamente ha come obiettivo l’aumento della competitività del sistema agricolo ed agroalimentare regionale, con interventi strutturali capaci di sviluppare investimenti da parte delle imprese agricole ed incidere sul loro posizionamento competitivo e su quello dei territori all’interno dei quali operano. "Costante attenzione è stata riservata al miglioramento della qualità dei prodotti locali, alla valorizzazione del territorio, alla sostenibilità dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica" è stato spiegato nella conferenza stampa odierna.  Per quanto riguarda i dati territoriali, la provincia di Latina e Viterbo hanno ricevuto pagamenti pari rispettivamente al 26% e al 25% del totale complessivo, seguite dalle province di Roma (19%), di Frosinone (15%) e di Rieti (11%). In relazione alla crisi economica e finanziaria che attraversa il Paese, nel corso del 2011 è stato aperto più di un negoziato con l’Europa per la rimodulazione di alcune misure del Psr: è stata aperta la misura 215 sul benessere animale a sostegno del settore zootecnico e avviata la raccolta di domande nell’ambito della misura “Produzione integrata” dedicata esclusivamente alle aziende tabacchicole del Lazio. Per attivare quest’ultima misura, la struttura regionale ha dovuto svolgere un impegnativo negoziato con i servizi dell’Unione europea, tanto che in Italia, oltre il Lazio, solo l’Umbria è riuscita a chiudere la trattativa con l’Ue ed attivare la misura. "Tra le novità introdotte dal Psr del Lazio: la progettazione integrata. Circa 20 milioni di euro di spesa pubblica – hanno spiegato Polverini e Birindelli –  sono stati già destinati alle 23 Progettazioni Integrate di Filiera autorizzate nel Lazio, mentre sono operativi i Piani di Sviluppo Locale presentati dagli 8 Gruppi di Azione Locale che interessano ben 96 comuni delle cinque province, oltre il 25% della superficie complessiva regionale". "Obiettivi per il futuro – hanno conlcuso – centrare il traguardo anche nel 2012 per il quale è prevista una spesa complessiva di oltre 100 milioni di euro. Risultati che si intendono perseguire attraverso la concertazione con i territori e il confronto con gli istituti di credito per promuovere la concessione dei prestiti e il rilascio delle garanzie; ma anche attraverso la velocizzazione delle istruttorie, lo snellimento della burocrazia, il taglio dei finanziamenti inutili, a vantaggio degli imprenditori".
 




GAETA, 50 ESUBERI PER POZZI GINORI

Redazione

“Ieri, presso gli uffici di Confindustria Latina la POZZI-GINORI visto il calo di commesse, ha dichiarato  un esubero di 50 lavoratori  dello stabilimento di Gaeta. Per la giornata di oggi la  UGL- Chimici ha proclamato un’ assemblea di tutte le maestranze. Durante la riunione la Ugl si è impegnata  a chiedere un nuovo incontro per trovare percorsi alternativi agli esuberi. Il tutto dovrà  prevedere accordi di solidarietà e strumenti che non prevedano il licenziamento coatto dei lavoratori." Lo ha dichiarato il segretario provinciale dell’Ugl Chimici di Latina, Armando Valiani e il Responsabile provinciale della  Settore Ceramica UGL  Marco Simeone, contestualmente alla RSU Antonio Di Nucci, Gianni Ciaramella, spiegando che “se non avremo risposte positive  in merito metteremo in campo ogni azione possibile affinché vengano salvaguardati i livelli occupazionali."

 




ROMA,INCHIESTA VIGILI: VERTICE IN PREFETTURA CON ALEMANNO

Redazione

Vertice in Prefettura sul presunto racket delle licenze che vedrebbe coinvolti anche dei vigili urbani. Tra i partecipanti, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, rappresentanti delle forze dell'ordine, dei commercianti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il comandante della Polizia municipale Angelo Giuliani. Al tavolo del prefetto anche il questore Tagliente, il comandante provinciale di Carabinieri Mezzavilla, i presidenti di Confcommercio e Confesercenti.




GIANNI CHIEDE AIUTO AI PROFESSORI

Redazione

''Dopo che il Tar ha impugnato l'ordinanza che avevo fatto per la regolamentazione dei cortei mi accingo a scrivere al presidente Monti e al ministro Cancellieri per chiedere loro di difendere Roma da una eccessiva 'alluvione' di manifestazioni senza regole che non permette di rispettare il diritto alla mobilita' dei cittadini''. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno interpellato a margine del vertice in Prefettura con i commercianti sul presunto racket delle licenze.




ROMA, UCCISE INFERMIERA CON PUGNO: CHIESTA CONDANNA A 20 ANNI

Redazione

La procura di Roma ha chiesto una condanna a venti anni di reclusione per Alessio Burtone, il ventiduenne romano che colpi' con un pugno, l'8 ottobre del 2010, l'infermiera romena Maricica Hahaianu causandone la morte dopo alcuni giorni trascorsi in coma. Al giovane viene contestato il reato di omicidio preterintenzionale con l'aggravante dei futili motivi. Il fatto avvenne alla stazione della metropolitana di Anagnina.
 




CRISI COLPISCE ANCHE 'NASONI' ROMA, COMUNE PAGA IN RITARDO

Redazione

La crisi colpisce anche i nasoni, le tipiche fontanelle in ghisa delle strade romane. A produrle e' rimasta solo la Fonderia Carnevali ma, visti i tempi, le amministrazioni, Campidoglio compreso, ''pagano in ritardo''. E tenere viva la tradizione e' una vera e propria impresa. ''Spesso ci sono ritardi nei pagamenti – si lamentano i proprietari della fonderia – Veniamo pagati anche ogni 8-10 mesi. Per fortuna abbiamo molte richieste di lavoro, non solo in Italia ma anche nel mondo dove riusciamo ad esportare''.




LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA

Chiara Rai

Il governo ha prorogato lo stato d'emergenza per l'acqua all'arsenico fino al 31 dicembre 2012, così come richiesto dalla Regione. “Prorogando il commissariamento – ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente Marco Mattei – si potrà rientrare nei limiti previsti dalla Ue entro la fine di quest’anno”. Sebbene continui la corsa delle amministrazioni all’abbassamento di arsenico, nella provincia romana ci sono ancora 18 Comuni con valori di arsenico nell’acqua oltre il limite di legge di 10 microgrammi litro. Difatti, sono ancora sotto deroga a 20 mg, concessa dalla Ue e che scade senza più proroghe e rinnovi il prossimo 31 dicembre,Anguillara Sabazia, Bracciano, Ardea, Lanuvio, Lariano, Velletri, Genzano di Roma, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Civitavecchia, Santa Marinella, Anzio, Nettuno, Campagnano di Roma, Magliano Romano e Mazzano Romano. L’Unione Europea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori di arsenico compresi tra 10 mg/litro, effettivo limite di legge, e 20 mg/litro sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3 anni. Il periodo “limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 mg. Quest’ulteriore proroga appena concessa, servirà a garantire il completamento degli interventi di potabilizzazione di carattere straordinario e urgente approvati il 14 marzo 2011, finalizzati a ricondurre i parametri di arsenico entro i limiti di legge oltre che a salvaguardare i cittadini da possibili gravi rischi di salute. Secondo il direttore del reparto di Prevenzione Agostino Messineo, è in atto un forte impegno da parte dei sindaci dei Comuni del distretto RmH al fine di rientrare nei valori di legge: “Abbiamo la certezza che non ci saranno più deroghe – spiega Messineo – per questo l’attività è frenetica, tanto che l’assessorato regionale all’Ambiente fa riunioni di monitoraggio ogni 15 giorni. Dell’area castellana è Lariano il Comune più critico, ma va ricordato che la questione più dolosa riguarda i pozzi privati, la maggioranza dei quali, riportano valori fuori legge. I pozzi privati riguardano innumerevoli abitazioni, esercizi agricoli e industrie e il problema è che gli stessi privati, spesso, non sono a conoscenza dei valori di arsenico contenuti nei propri pozzi e soprattutto non sanno che quei pozzi non sono derogabili”.  E mentre Messineo evidenzia l’impegno dei sindaci del distretto RmH e dichiara che i valori di Anzio e Nettuno sono al momento “borderline” (cioè sforano di poco i dieci mg), non risparmia una critica alla situazione dell’arsenico nelle acque di Anguillara Sabazia: “Paradossalmente ad Anguillara, che è più critica, non c’è abbastanza sensibilità al problema da parte degli amministratori, eppure bisogna che si trovi una situazione perché Anguillara non può essere una eccezione, i Comuni del Lazio devono rientrare tutti nei parametri di legge”. Preoccupato per la situazione dell’acqua nell’area sabatina è il consigliere d’opposizione Pdl Stefano Paolessi, peraltro ex sindaco della città: “Il problema dell’arsenico c’è – dice Polessi – l’unico intervento fatto è la mia ordinanza del 2011, quando con soli 39 mila euro ho ampliato l’impianto di osmosi inversa a Colle Biadaro risolvendo due grandi problemi: quello dell’ arsenico e del fluoro e l’altro della carenza idrica. L’attuale amministrazione ha ovviato con soluzioni “tampone”, attraverso le casette dell’acqua. Oggi il Montano sta ancora a circa 14 mg/litro ma da nove mesi a questa parte nessuno dice nulla. Giace ancora la mia bozza di potenziamento per 27 litri al secondo. Se a Colle Biadaro si fosse costruito un altro impianto, avremmo debellato il problema arsenico e fluoro”. Intanto una interrogazione rivolta alla presidente della Regione Renata Polverini e all’assessore Marco Mattei arriva dal consigliere regionale Pd Giuseppe Parroncini: “L'acqua senza arsenico sarà solo per alcuni Comuni. E gli altri che devono fare? Il 31 dicembre scadranno anche le deroghe dell'Ue relative alla gestione dell'emergenza e migliaia di cittadini rischiano di trovarsi senza acqua, se il problema non sarà risolto in maniera strutturale. E per tutti. Ad oggi infatti sembrano tagliati fuori in centinaia di migliaia. L'assessore Mattei – continua Parroncini – si è impegnato per l'installazione di circa 27 potabilizzatori ma solo in 15 Comuni. Verranno infatti installati in quelli dove la concentrazione di arsenico supera i 20 microgrammi per litro, mentre risultano esclusi tutti quelli in cui la soglia oscilla tra 10 e 20. Il 1 gennaio 2013 però il limite fissato dall'Ue sarà di 10 microgrammi e tutti devono essere a norma. E anche dove è prevista la realizzazione dell'impianto non si conosce lo stato delle procedure e i tempi, perché la Regione invece di dare le risorse ai Comuni ha accentrato tutto. Dunque anche qui si rischia. Ecco i motivi della preoccupazione”.