ARICCIA ELEZIONI, IL TAR ACCERTA IRREGOLARITA' NELLE OPERAZIONI ELETTORALI

Chiara Rai

Il centrodestra di Ariccia si prende la rivincita sulle scorse elezioni amministrative perse per uno scarto di soli 32 voti: il Tar Lazio ha accertato diverse irregolarità nelle operazioni elettorali che hanno portato il centrosinistra alla vittoria. Infatti a seguito dei ricorsi proposti da Roberto Di Felice ed Enrico Indiati, rappresentati dal legale Massimiliano Brugnoletti, e da Giorgio Fabi, rappresentato dal legale Giovanni Corbyons, sono stati emessi i dispositivi di sentenza dal Tar che di fatto annulla le operazioni elettorali che hanno portato all'elezione a sindaco Emilio Cianfanelli col 50,1 per cento di voti. In attesa della pubblicazione delle sentenze per conoscere nei particolari le motivazioni della decisione del TAR, è innegabile la reazione inaspettata dell’attuale sindaco in carica Cianfanelli: “Stiamo aspettando di leggere le motivazioni della sentenza – dice il sindaco – certamente, letta la sentenza, ricorreremo al Consiglio di Stato. E’ chiaro che è una notizia del tutto inaspettata, anche se rimaniamo sereni perché non siamo certamente noi che abbiamo fatto presunti brogli; adesso qualcun altro dovrà rispondere al magistrato penale. Noi non abbiamo fatto nulla, questa vicenda non ci tocca, d'altronde Di Felice e i suoi hanno fatto tanti ricorsi, perché mossi da grandi interessi, mi auguro solo politici”. Soddisfatto Di Felice che non si sbilancia in attesa del deposito delle motivazioni: “Ribadisco la totale fiducia nella magistratura – dice il leader di Patto sociale per Ariaccia –  che almeno per ora ha accertato diverse irregolarità nello svolgimento delle operazioni elettorali, irregolarità che hanno danneggiato la mia parte politica. Nel caso ci sarà il ricorso al Consiglio di Stato da parte del fronte politico opposto, ribadiremo tutte le nostre ragioni che riteniamo valide e fondate. D’altronde si tratta di tutti atti che abbiamo depositato e che ci ha fornito il Comune, nonostante purtroppo qualcuno sia andato perso e a tal proposito formulo una domanda: la segretaria comunale, che da statuto comunale ha il compito di presiedere l’ufficio elettorale durante le elezioni, ha vigilato a sufficienza o in modo da non farsi oggetto di censure?”.  Di Felice ribadisce che in sede di verificazione, avvenuta il 31 gennaio scorso, si è dimostrato che le presunte irregolarità documentate erano fondate: “Non potevamo non ricorrere – conclude Di Felice –  quando ci siamo resi conto della mancanza di schede elettorali o del fatto che dei fac simile fossero stati considerati scheda valida”.
 




BRACCIANO, IL FUTURO DEL PADRE PIO NEL LIMBO FINO AL 13 APRILE

Chiara Rai

Resterà nel limbo ancora per pochi giorni il futuro dell’ospedale di Bracciano dopo che il Consiglio di Stato ha confermato la sospensiva concessa lo scorso 15 febbraio della sentenza del Tar del Lazio del 20 dicembre che rigettava la richiesta di annullamento del Piano di riordino ospedaliero del Lazio (concernente Bracciano), avanzata dai sei Comuni del territorio. La trattazione del merito dell’appello verrà discussa il prossimo 13 aprile. La magistratura è intervenuta in maniera fulminea su una annosa questione, quella della possibile riconversione di una grande struttura ospedaliera di 15 mila metri quadri e dotata di pronto soccorso, in un ospedale distrettuale di II livello che dovrebbe rispondere alle esigenze sanitarie di circa 130 mila abitanti. Le motivazioni della conferma della sospensiva cautelare del giudice di secondo grado della giustizia amministrativa, in merito al ricorso proposto dai Comuni di Bracciano, Anguillara, Trevignano, Ladispoli, Canale Monterano e Cervetri, sono certamente uno specchio importante dell’attuale situazione nella quale versa il territorio braccianense: “Rilevato che sussistono i presupposti del danno grave e irreparabile per la sospensione dell’esecuzione della sentenza impugnata – si legge nel provvedimento – e tenuto conto dell’interesse alla tutela della salute della popolazione appartenente al bacino di utenza. Considerato che esistono evidenti e pressanti esigenze di una definizione nel merito della presente controversia". Insomma, alla fine è la magistratura che dovrà mettere ordine e prendere posizione. Questa riflessione è stata fatta dal primo cittadino di Bracciano Giuliano Sala che commenta con raziocinio la conferma della sospensiva: “Ci sono due aspetti – dice Sala –  uno di grande positività che è quello che promana dalla sentenza e dai contenuti molto importanti della motivazione. Poi, però, c’è una delicatezza legata a questo brevissimo tempo, parlo della decisione nel merito fissata per è il 13 Aprile, che comunque rende difficile presentare ulteriore documentazione, sebbene sia chiaro e più che comprensibile che la magistratura, proprio nel rispetto di una questione che riguarda la salute pubblica, intenda pronunziarsi al più presto”. In pratica il sindaco sa bene che il 13 aprile sarà l’ultima spiaggia e che rimane ciò che è stato depositato, “mi auguro che si arrivi ad un esito positivo, soprattutto perché siamo un territorio in fortissimo incremento di residenti e se dovesse accadere che un ospedale del genere venga riconvertito, e non sappiamo neppure come, sarebbe un grave danno per la salute dei cittadini. Purtroppo, tutta questa questione che mi preoccupa molto, fa emergere un triste fatto, cioè che la politica non riesce a prendere delle decisioni alle quali deve sempre metter mano la magistratura. La questione si poteva risolvere in altro maniera, pensando ad un risparmio alternativo, ad esempio con la messa a reddito”. Intanto il comitato in difesa del nosocomio incrocia le dita e spera di vincere la guerra dei “tagli indiscriminati del decreto 80”.

 




ANGUILLARA, IL LABORATORIO DI POLITICA E CULTURA ARGO PLAUDE ALLA GIUNTA PIZZORNO

Redazione

Il laboratorio di politica e cultura Argo manifesta la propria soddisfazione per l’operato della giunta Pizzorno. In una nota diffusa da "Argo" si legge:  "La Giunta Pizzorno che ha recentemente scongiurato il dissesto finanziario dell’amministrazione chiudendo con successo un’annosa controversia economica. Questo risultato, frutto del buon governo anguillarino, ribadisce ancora una volta la capacità e la competenza della squadra amministrativa, alla quale Argo contribuisce con l’Assessore allo Sviluppo Matteo Flenghi. Nuove  e importanti sfide attendono il comune di Anguillara: il laboratorio Argo continua il proprio lavoro per il bene collettivo e per l’interesse pubblico dei cittadini."




LATINA, UOMO MUORE FOLGORATO

Redazione

Terribile incidente attorno alle 13,30 di oggi in via Lungo Botte a Pontinia. Un uomo è rimasto folgorato all’interno di una cabina dell’Enel. Sul posto si sono recati i sanitari del 118 ma per il malcapitato non c’è stato nulla da fare. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente, non è ancora chiaro cosa stesse facendo la vittima all’interno della cabina.




ANGUILLARA – S.O.S. INFORMAZIONE

Emanuel Galea

Dal programma elettorale della lista Pizzorno (Centro Sinistra), elezioni amministrative 2011, si riporta il passaggio , che rileggendolo oggi, pare ,oltre che una beffa persino un insulto all’intelligenza dei cittadini . Il passaggio recita precisamente: “La democrazia dovrà essere veramente partecipata. Come istituzione comunale, i nostri rappresentanti s’impegneranno a far diventare il Comune 'un palazzo di vetro', in cui tutti potranno vedere quello che accade al suo interno, essi non dovranno avere come d'altronde non hanno, nulla da nascondere”. Sono di oggi le discussioni sui media locali riguardo al tentativo da parte della giunta Pizzorno di limitare l’accesso ai documenti pubblici. Trovandosi davanti ad una sonante opposizione il consiglio ha ritirato il punto dall’ordine del giorno. L’informazione è la base della democrazia e chi uccide l’informazione uccide la democrazia. L’attuale giunta di centrosinistra, la stessa che nel suo programma elettorale sbandierava a quattro venti la volontà di voler fare del Comune “un palazzo di vetro”, dai primi istanti della sua investitura, non ha operato che in senso diametricalmente opposto. L’opacità di questa giunta è all’ordine del giorno ed il sindaco è bersagliato d’interpellanze da parte dell’opposizione che pretende chiarimenti inerenti alla ditta che ha eseguito i lavori di piazza del Molo, risposte che il Sindaco Pizzorno non sembra intento a fornire.  Se poi si vuole misurare con accurata precisione la bassa considerazione in cui l’attuale amministrazione tiene l’informazione non c’è da fare altro che  visitare il sito ufficiale dell’Ente (http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/). Nonostante che i cittadini paghino una società privata per questo sito, non è mai aggiornato e ultimamente consultare l’Albo Pretorio è diventato una "mission impossible". Questo mezzo d’informazione, del resto voluto dal legislatore, favorisce gli inquilini del “palazzo di vetro” di poter partecipare la democrazia con i loro concittadini e di fare vedere agli stessi che dentro quel palazzo non ci sta nulla da nascondere. Questo un amministratore intelligente lo capisce e cerca di facilitare il veicolare dell’informazione. Purtroppo, e duole doverlo constatare, questa giunta ha deciso di imitare lo struzzo, mettendo la testa dentro la sabbia per non sentire nessuno. Sarà una soddisfazione per gli amministratori, molto di meno per Anguillara e la sua gente.   

 




NEMI, ALBERTO BERTUCCI E' IL CANDIDATO SINDACO PER "UNITI PER NEMI"

Chiara Rai

Oggi a Nemi si è costituito il Comitato civico “Uniti per Nemi” che dopo un dibattito animato e pieno di contenuti ha proposto all’assemblea la candidatura a sindaco di Alberto Bertucci. Bertucci fa sapere che l’assemblea è costituita da decine di residenti di Nemi, cittadini comuni e rappresentanti di varie frazioni di Nemi tra cui dottori, imprenditori. “C’è un comitato direttivo che si sta costituendo in questo momento – dice il neo candidato sindaco Bertucci –  che dirigerà i lavori. L’adesione al comitato rimane comunque aperta a tutte le realtà rappresentative del nostro territorio che possono sottoscrivere il documento successivamente condividendone i principi ispiratori e dando così contributo per la crescita di Nemi”. Soddisfatto e emozionato il neo candidato esprime la sua gratitudine ai cittadini: “Ringrazio tutti i cittadini che hanno riconosciuto l’impegno che in questi anni ho profuso per Nemi. Sento tutta la responsabilità di questa investitura che mi è stata data e sono certo che con la collaborazione di tutti coloro che mi sostengono e vorranno sostenermi riusciremo a risollevare Nemi da questo stato di degrado e abbandono nel quale versa e che è sotto gli occhi di tutti.” Nelle motivazioni della scelta civica si legge: “Per la capacità di ascolto delle problematiche di ogni singolo cittadini e per la determinazione nel portare una risposta positiva ad esse mantenendo un dialogo continuo con la Regione Lazio, la provincia di Roma ed altri Enti a livelli superiori. Ha promosso l’immagine del nostro territorio organizzando innumerevoli iniziative ed eventi di portata nazionale”.
 




BRACCIANO OSPEDALE ULTIMO MINUTO: IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA LA SOSPENSIVA

Chiara Rai

Per il momento è salvo l’ospedale di Bracciano: le notizie ufficiose dell'ultimo minuto fanno sapere che il Consiglio di Stato ha confermato la sospensiva concessa lo scorso 15 febbraio della sentenza del Tar del Lazio del 20 dicembre 2011 che rigettava la richiesta di annullamento del decreto 80 del Piano di riordino ospedaliero del Lazio, avanzata dai sette Comuni del territorio. La sentenza del giudice di secondo grado della giustizia amministrativa verrà pubblicata domani mattina. Secondo indiscrezioni, l’udienza per decidere nel merito avverrà a stretto giro, probabilmente entro il mese di Aprile. La sospensiva, presumibilmente, ripeterà a grandi linee la motivazione precedente: “l’esecuzione della sentenza appellata – si legge nell’ultimo provvedimento – comportando la dismissione della struttura ospedaliera attiva nell’area di Bracciano, arrecherebbe danno grave ed immediato alle popolazioni residenti nei territori dei comuni che hanno impugnato il provvedimento di riconversione e considerato, altresì, che quanto al tempo necessario per raggiungere ospedali limitrofi entro la golden hour non c’è concordanza”. Momenti di gioia per comitato cittadino che da oltre un anno lotta per la difesa del nosocomio: “è una prima piccola vittoria – racconta un membro del Comitato –  ma ce la meritiamo. Proprio l’altro ieri abbiamo fatto fronte ad un emergenza riuscendo a far partorire una donna arrivata da Trevignano in un pronto soccorso in pieno restauro dove il personale è carente. Se non avesse raggiunto il Padre Pio non sappiamo dove e come avrebbe fatto a partorire. Fortunatamente, alle 10 del mattino erano di guardia un ginecologo, un pediatra e un’ostetrica. Di notte questi specialisti non sono di guardia. E’ il quinto parto, da quando l’ostetricia è chiusa, che l’ospedale riesce a gestire nel migliore dei modi. Questo sta a significare che un ospedale come il nostro, anche se ridotto al minimo, riesce comunque a dare una risposta a quello che altrimenti sarebbe un grave vuoto sanitario”. I cittadini criticano fortemente la paventata possibilità di far fronte alle emergenze con l’elisoccorso: “Abbiamo bisogno di un pronto soccorso a Bracciano – ribadiscono i membri del Comitato – se c’è vento forte l’elicottero non si alza in volo e le persone possono morire. In questo momento è importante un impegno comune di tutte le forze politiche per raggiungere l’unico scopo che è quello di mantenere in piedi il pronto soccorso del Padre Pio”. Non si sbottona il sindaco di Bracciano Giuliano Sala finché non ha notizie ufficiali: “Spero che la giornata di oggi possa essere davvero positiva – dice Sala – aspetterò con ansia notizie ufficiali prima di palesare la mia enorme soddisfazione per una battaglia portata avanti dal Comune insieme ai cittadini”.
 




BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO. SI ATTENDE IL VERDETTO DEL CONSIGLIO DI STATO

Chiara Rai

Oltre 130 mila abitanti sulle spine aspettano, pieni di speranza, di conoscere il verdetto del consiglio di Stato che decreterà il futuro dell’ospedale di Bracciano Padre Pio. Oggi il Consiglio di Stato è stato chiamato a confermare o meno in camera di consiglio la sospensiva del decreto regionale di riconversione, per poi, successivamente fissare una udienza nel merito. Il collegio si è riunito in mattinata e adesso istituzioni e cittadini attendono ansiosi la notifica. Sulla riconversione del Padre Pio, infatti, il giudice di secondo grado della giustizia amministrativa, ha voluto vederci chiaro tanto da aver concesso lo scorso 15 febbraio la sospensiva, richiesta dai sette Comuni del territorio, della sentenza del Tar del Lazio del 20 dicembre 2011 che rigettava la richiesta di annullamento del decreto 80 del Piano di riordino ospedaliero del Lazio. La sospensiva recita chiaramente che “l’esecuzione della sentenza appellata – si legge nel provvedimento – comportando la dismissione della struttura ospedaliera attiva nell’area di Bracciano, arrecherebbe danno grave ed immediato alle popolazioni residenti nei territori dei comuni che hanno impugnato il provvedimento di riconversione e considerato, altresì, che quanto al tempo necessario per raggiungere ospedali limitrofi entro la golden hour non c’è concordanza”. Sul braciere freme l’intero comitato cittadino che da oltre un anno lotta per la difesa del nosocomio: “proprio l’altro ieri – racconta un membro del Comitato – abbiamo fatto fronte ad un emergenza riuscendo a far partorire una donna arrivata da Trevignano in un pronto soccorso in pieno restauro dove il personale è carente. Se non avesse raggiunto il Padre Pio non sappiamo dove e come avrebbe fatto a partorire. Fortunatamente, alle 10 del mattino erano di guardia un ginecologo, un pediatra e un’ostetrica. Di notte questi specialisti non sono di guardia. E’ il quinto parto, da quando l’ostetricia è chiusa, che l’ospedale riesce a gestire nel migliore dei modi. Questo sta a significare che un ospedale come il nostro, anche se ridotto al minimo, riesce comunque a dare una risposta a quello che altrimenti sarebbe un grave vuoto sanitario”. I cittadini criticano fortemente la paventata possibilità di far fronte alle emergenze con l’elisoccorso: “Abbiamo bisogno di un pronto soccorso a Bracciano – ribadiscono i membri del Comitato – se c’è vento forte l’elicottero non si alza in volo e le persone possono morire. Auspichiamo tutti che il Consiglio di Stato possa confermare la sospensiva. In questo momento è importante un impegno comune di tutte le forze politiche per raggiungere l’unico scopo che è quello di mantenere in piedi il pronto soccorso del Padre Pio”.

 




ALBANO E FRASCATI CHIUSURA PRONTO SOCCORSO PSICHIATRICI, CINQUE SINDACI DEL POLO H2 DIFFIDANO LA ASL RMH

Chiara Rai

Rischiano la chiusura i pronto soccorso psichiatrici di Albano e Frascati. Appresa la notizia, cinque Comuni dei Castelli hanno fatto scudo e diffidato i vertici della Asl RmH dal chiudere la struttura di Albano. A firmare l’atto sono stati i sindaci di Genzano, Ariccia, Albano, Lanuvio e Castel Gandolfo, “questa decisione – dicono gli attori della diffida – arriva a seguito della nota firmata dal direttore generale Asl RmH Alessandro Cipolla e dal direttore sanitario Amedeo Cicogna, lo scorso primo marzo, nella quale si paventava la chiusura di tale servizio. Noi, come Sindaci del polo H2, in quanto unici responsabili per la Costituzione italiana della salute dei nostri cittadini, non possiamo permettere che questo accada. Si verrebbe a creare una situazione gravissima, con enormi disagi per le famiglie dei pazienti psichiatrici e per gli operatori del pronto soccorso psichiatrico di Frascati che si troverebbero a dover servire, oltre ai pazienti che arrivano da Roma,anche tutti coloro che al momento si rivolgono alla struttura di Albano”. Di fatti, la direzione dell’azienda sanitaria ha provveduto per tempo a mettere al corrente i sindaci del polo H2 in merito a questa concreta ipotesi di chiusura non solo del servizio di Albano ma anche di quello di Frascati: “Gli standard della Regione – dice il direttore sanitario Amedeo Cicogna – fissano una dotazione organica di personale superiore a quella che noi, di fatto, abbiamo. Dovrebbero esserci almeno nove medici per struttura, invece ce ne sono a malapena cinque ad Albano e sei a Frascati. Dunque non possiamo far lavorare un servizio così delicato rimanendo sottopersonale. Inoltre dovremmo fare anche dei lavori di messa a norma”.  Il direttore sanitario informa inoltre che l’azienda sta adottando tutta una serie di spostamenti di personale, destinato ad altri servizi, per assegnarlo ai due pronto soccorso, al fine di continuare a garantire l’assistenza, “è una soluzione tampone – conlude Cicogna – che può avere una durata limitata nel tempo. L’azienda ha richiesto alla Regione ulteriore personale al fine di poter mantenere in piedi le strutture, ma non abbiamo ancora avuto risposta”. Dunque la paura dei primi cittadini del polo H2 che da un giorno all’altro i due pronto soccorso possano chiudere è fondata. Se non arriveranno i rinforzi dalla Regione, non ci sarà diffida che tenga: “come abbiamo anche scritto nella nota indirizzata alla Asl – evidenziano i sindaci – crediamo che la chiusura possa portare anche delle gravi tensioni sociali e problemi di ordine pubblico. Noi non intendiamo essere complici della progressiva chiusura, con la scusa del blocco delle assunzioni, dei servizi sanitari del Polo H2 della Asl RmH”.




FRASCATI, CENTRO ENEA: LO SVILUPPO DELLE SORGENTI LASER

A.P.

Dispositivi per il telerilevamento di sostanze nocive presenti nell’aria e nell’acqua, sistemi di marcatura per l’anticontraffazione, apparati per il monitoraggio e la diagnostica delle opere d’arte, metodi non invasivi per il riconoscimento di cibi adulterati o per il rilevamento di metalli nelle derrate alimentari sono solo alcuni dei progetti realizzati nel Centro ricerche Enea di Frascati. Risultati di rilievo che, pur spaziando nei più variegati settori, si basano sull’utilizzo della stessa tecnologia: le sorgenti laser.
 
“Laser” è ormai una parola di uso comune nel nostro linguaggio. A tutti è noto che con questo termine indichiamo un apparecchio che emette un fascio di luce molto intenso e tutti sanno che la sua applicazione spazia dall’elettronica all’industria pesante, alla medicina, alla microlitografia fino a comprendere la protezione dell’ambiente e la tutela del patrimonio artistico.
 
Pochi però sono consapevoli che il termine Laser, è l’acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation, (Amplificazione della luce mediante emissione stimolata) e che i suoi elementi fondamentali sono il mezzo attivo, che può essere un gas o un solido, la cavità ottica cioè uno spazio di lunghezza ben definita racchiuso tra due specchi riflettenti e il sistema di eccitazione. Quando il mezzo attivo, costituito da atomi o molecole, viene “eccitato”, ad esempio tramite una scarica elettrica, assorbe energia che poi rilascia sotto forma di radiazione luminosa ovvero fotoni. Questi, a loro volta, rimbalzano nella cavità ottica e, attraversando più volte il mezzo attivo, subiscono un’amplificazione. S’innesca così una sorta di reazione a catena che, partendo da radiazioni di bassa intensità, giunge a produrre un’enorme quantità di “luce” dalle caratteristiche molto particolari.
 
A differenza della lampadina, la cui radiazione luminosa ha molte lunghezze d’onda e si diffonde in tutte le direzioni, quella del laser è una luce monocromatica, coerente e collimata. In altri termini significa che questo strumento genera onde luminose che oscillano con la stessa frequenza e che possono essere concentrate su una superficie di dimensioni inferiori al millesimo di millimetro con una densità di energia molto elevata.
 Al Centro Enea di Frascati la ricerca sulla tecnologia dei laser è iniziata intorno agli anni 60’. Eravamo agli albori degli studi sulla fusione nucleare e in quei laboratori si sperimentava la possibilità di produrre plasmi termonucleari utilizzando potenti raggi laser per portare a temperature elevatissime ghiaccioli di deuterio.
 Sfruttando la versatilità dei parametri applicabili a queste apparecchiature, quali la lunghezza d’onda, il materiale attivo utilizzato e il tempo di emissione della luce, i ricercatori del Centro di Frascati hanno sviluppato, nel corso degli anni, diversi tipi di laser ottenendo importanti risultati scientifici in ambiti applicativi molto diversi tra loro. E’ il caso di MET-EGERIA, apparato di litografia di ultima generazione basato su una sorgente di radiazioni nell’estremo ultravioletto e raggi X in grado di produrre qualsiasi disegno con un dettaglio spaziale molto spinto. La microelettronica, la fotonica, la nanobiologia potrebbero avvalersi di questa tecnologia per costruire computer molto più piccoli e potenti di quelli attuali, per creare dispositivi ottici miniaturizzati o per studiare la crescita o il comportamento di singole cellule con un dettaglio di pochi miliardesimi di metro.
 
Ma MET-EGERIA significa anche possibilità di combattere la contraffazione, un fenomeno che ha registrato negli ultimi anni una crescita esponenziale considerando che oggi vengono contraffatti non solo beni di lusso dal costo elevato ma merci di uso comune come prodotti alimentari, medicinali, giocattoli, cosmetici. Le ripercussioni sull’’economia di un Paese sono enormi e preoccupanti le conseguenze sulla sicurezza e salute dei cittadini.
 
MET-EGERIA potrebbe contribuire ad abbattere questo fenomeno. Si tratta di un dispositivo che permette di scrivere, sulle etichette applicate all’oggetto da “proteggere”, lettere e codici invisibili e impossibili da clonare; una marcatura che neanche il microscopio potrebbe evidenziare e che apparirebbe soltanto utilizzando una particolare tecnica di lettura brevettata dai ricercatori del Centro di Frascati.
 
Si prospettano tempi duri per i falsari se le aziende, ora costrette a sopportare una concorrenza sleale, adotteranno l’innovativa tecnologia ideata dall’ Enea di Frascati.
 Un’altra attività sviluppata nel Centro riguarda la ricerca sulla tecnologia dei laser ad elettroni liberi, i FEL ( Free Electron Laser). Il loro impiego ha portato alla realizzazione – in collaborazione con l’INFN, il CNR e l’’università di Roma Tor Vergata – di un particolare laser-prototipo con capacità osservative uniche al mondo.
 Il suo nome è SPARC, acronimo di Sorgente Pulsata Amplificata Radiazione Coerente e, rispetto alle sorgenti convenzionali, utilizza come mezzo attivo un fascio di elettroni di elevata energia che si propaga in un magnete di tipo ondulatore.
 
Questo apparecchio potrebbe, potenzialmente, essere utilizzato come un supermicroscopio poichè il notevole numero di fotoni che rilasciata (10 miliardi di volte maggiore di quello emesso dalle sorgenti attuali) associato alla brevità della radiazione emessa (un decimillesimo di miliardesimo di secondo) consente non solo di osservare fenomeni biochimici ultraveloci ma anche di fotografare molecole, proteine e virus.
 Il passo successivo che sta impegnando i ricercatori del centro di Frascati è la realizzazione di SPARX, un laser che emetterà anche radiazione X; una tecnica avveniristica unica in Europa.
 
Per i non addetti ai lavori non è facile comprendere la valenza scientifica di questa innovativa tecnologia e cogliere gli effetti della sua applicazione nel settore della scienza dei materiali, della fotochimica, della spettroscopia molecolare.
 
E’ però importante sapere che, raggiunto il traguardo, sarà possibile diagnosticare tumori a uno stadio molto precoce e ottenere maggiori conoscenze su alcune malattie neurodegenerative oggi a decorso fatale.
 




GAETA, IMPRESE IN DIFFICOLTA'. IL SINDACO: "DIFENDEREMO I POSTI DI LAVORO"

Redazione

Il Sindaco Raimondi interviene sulle questioni recenti di Panapesca e Pozzi Ginori ed Italcraft che stanno attraversando momenti di difficoltà aziendali. “Seguiremo queste vicende come abbiamo fatto negli ultimi anni con tutte le realtà produttive alle quali abbiamo dato il nostro contributo per la salvaguardia dei livelli occupazionali. È bene ricordare ai cittadini che intervenire in questi contesti è sempre molto difficile perché bisogna tenere conto della situazione economica mondiale, europea e nazionale: basta vedere l’aumento della Cassa Integrazione in tutta Italia. Sono dinamiche che hanno coinvolto, per esempio, anche la nostra provincia di Latina dove, in particolar modo nella parte settentrionale, molte aziende hanno chiuso i battenti creando molti disoccupati. Ovviamente la nostra città non poteva essere esente da queste dinamiche negative, ma fino ad oggi nessuna di queste industrie ha chiuso e le varie crisi sono state comunque superate – dichiara il Sindaco – Nei prossimi giorni incontreremo, come già stiamo facendo, sia i sindacati che la parte datoriale per ascoltare entrambi i punti di vista e trovare un compromesso accettabile per tutti e che consenta di mantenere inalterato il livello occupazionale”. “Chi critica le attività industriali della nostra città, non tiene conto che anche queste realtà, che si sono consolidate nel tempo, hanno contribuito a creare occupazione e lo fanno ancora. Ma la mia Amministrazione non si è fermata solo alla salvaguardia dei posti esistenti e delle attività produttive che già esistono in città, ma in questi anni ha cercato di progettare ed organizzare il futuro della città pensando ai tanti giovani che stanno affrontando il precariato e a quelli che si affacceranno sul mercato del lavoro. Infatti, stiamo lavorando su quelle opere infrastrutturali e sui progetti, veramente fondamentali, per creare posti di lavoro: stiamo parlando dell’ampliamento e potenziamento del porto commerciale, della bonifica e messa a disposizione di 25 ettari dell’ex area Eni, del rafforzamento del distretto della nautica attraverso il riassetto della cantieristica e la creazione di nuovi porti e approdi turistici. Tutto ciò, insieme al rilancio del turismo e dell’economia collegata ad esso, ha lo scopo di creare le condizioni necessarie affinché il settore privato, l’unico in grado di dare vera occupazione, decida di investire sul nostro territorio – aggiunge Raimondi – Chi ignora che queste crisi si inseriscono in un anno di recessione, come sarà il 2012, è in malafede e cerca facili consensi in questo periodo senza tener conto delle conseguenze delle proprie parole”.