PARCO DEI CASTELLI, MOBILITAZIONE DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ CONTRO RESTRINGIMENTO CONFINI

Redazione

"Per porre all'attenzione della comunità dei Castelli Romani lo scellerato tentativo della gestione commissariale dell'Ente Parco di restringere i confini del parco. una palese violazione del perimetro dell'area protetta già stabilito da Ravaldini e confermato dalle sentenze del Tar.  Per denunciare una procedura irregolare e dannosa per il territorio. È per questi motivi che giovedì prossimo manifesteremo". Lo dice Andrea Tupac Mollica, Coordinatore territoriale per l'Area Metropolitana di Roma.

"È un tratto distintivo della destra al governo – spiega Mollica – la sistematica aggressione alla rete di tutela e conservazione del territorio, un atteggiamento che costringe i cittadini e le comunità ecologiste ad una continua allerta. L'idea di sviluppo che c'è dietro il saccheggio del territorio – prosegue il Coordinatore – genera grandi profitti per le tasche dei costruttori di turno e disagio e impoverimento per le comunità locali, perché un territorio massacrato dall'asfalto e dal cemento è un non-luogo senza più prospettive di crescita sana e diffusa".

"Invece di tagliuzzare il Parco – ribadisce Mollica – sarebbe doveroso che la Regione si decidesse ad approvare il Piano d'Assetto regolarmente adottato dalla precedente amministrazione ordinaria dell'Ente e che giace ad ammuffire in chissà quale cassetto. Uno spreco di denaro pubblico insopportabile".

"Nel presidio lanceremo le nostre parole d'ordine – conclude il Coordinatore di SEL. Approvazione del Piano d'Assetto del Parco, in cui sono contenute non solo le norme di tutela, ma anche la pianificazione dello sviluppo possibile. Secco no ad ogni ipotesi di riduzione dei confini del Parco, come il Commissario dell'Ente vorrebbe fare. Chiusura della fase commissariale e regolare nomina del Consiglio Direttivo del Parco, per restituire democrazia e partecipazione all'Ente. Ed infine che si esca da questa fase di stallo nel Parco, che riprendano i controlli e le attività di promozione ed educazione ambientale, che si torni a vigilare sul territorio per porlo al riparo da abusi, bracconaggio e sversamento dei rifiuti."

"Chiediamo a tutti i cittadini, alle associazioni e alle comunità ecologiste dei Castelli Romani di incontrarci in questa iniziativa, per condurre insieme la battaglia in difesa del nostro territorio, del nostro diritto ad un'economia sana ed autocentrata, della nostra identità culturale".

 




CASSINO, TRIBUNALE: VANNA MARCHI PROSCIOLTA CON FIGLIA E MAGO

Redazione

L'ex regina delle televendite Vanna Marchi, la figlia Stefania Nobile e il 'mago' Mario Pacheco do Nascimiento sono stati prosciolti dal Gup di Cassino per non aver commesso il fatto dall'accusa di avere truffato una donna di Cassino, che aveva denunciato il terzetto per averle sottratto, a suo dire, prima 1500 euro per acquistare in diretta tv un talismano contro il malocchio per lei e i familiari, e poi a consegnare in piu' riprese altri 150.000 in contanti per evitare guai seri.(




ROMA, VENDITA QUOTE ACEA

Redazione

''La mia proposta e' di fare un patto con i sindacati per accompagnare questo processo e fare in modo che in questa delibera di consiglio vi sia la costituzione della holding con la rappresentanza dei lavoratori e il processo di privatizzazione di Acea''. Lo ha detto il sindaco di Roma Alemanno dopo un incontro con le parti sociali sul bilancio. ''Un processo – ha aggiunto – che guarderà a investitori istituzionali, a soggetti di carattere pubblico per vendere un 21 per cento delle quote e tenere il Comune al 30 per cento''.




CASSINO, TRIBUNALE: CONCESSI I DOMICILIARI PER STUPRO DI GRUPPO

Redazione

Concessi i domiciliari a due ventenni del Frusinate, in carcere dal 6 agosto scorso per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una minorenne. Ha cosi' trovato applicazione una recente sentenza della Cassazione, secondo la quale sono possibili misure alternative al carcere in caso di stupro di gruppo.La decisione e' stata adottata dal Tribunale del riesame di Cassino. I 2 giovani fecero salire la ragazzina sull'auto per accompagnarla a casa ma poi deviarono verso le campagne.

L'avvocato Giulia Bongiorno ha così commentato la recente sentenza della Cassazione: «Questa sentenza rischia di trasformare la violenza sessuale di gruppo in un reato di serie C. E non è giusto dal punto di vista giuridico né sostanziale. Perché se lo stupro è un reato abominevole, l´aggressione del branco è, se possibile, ancora peggio. Ma in Italia c´è un problema culturale, molti considerano più grave un furto o uno scippo che uno stupro».




SABAUDIA, CADAVERE NEL LAGO DI PAOLA. APPELLO CARABINIERI, CHI RICONOSCE ABITI CI CONTATTI

Redazione

E' ancora mistero sull'identità dell'uomo il cui cadavere è affiorato lunedi' mattina dalle acque del lago di Paola, a Sabaudia, in provincia di Latina. I carabinieri non sono ancora riusciti a identificare l'uomo, che ha una profonda ferita sotto l'orecchio destro compatibile con un foro causato da un colpo di pistola. I militari hanno quindi deciso di diffondere le fotografie degli indumenti che l'uomo indossava lanciando un appello ai cittadini e sperando che qualcuno riesca a riconoscere gli abiti.

Il caso finisce anche su "Chi l'ha visto che riassume la vicenda:

La mattina del 12 marzo è affiorato dalle acque del lago di Paola, presso Sabaudia (Latina), il cadavere di un uomo di età compresa tra i 55 e i 65 anni. È stempiato e ha i capelli brizzolati, corporatura robusta, statura circa m. 1,79. Il nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Latina ha chiesto la collaborazione del pubblico di “Chi l’ha visto?” per identificarlo. La causa della morte presunta è un colpo di arma da fuoco alla testa: il proiettile è entrato nella tempia destra ed è uscito a sinistra,all’altezza della nuca. L’uomo, che aveva due cinture da sub con pesi in piombo legate intorno al torace, indossava un maglioncino con collo a V marrone – nocciola, con motivi geometrici, una camicia nocciola – beige, una maglietta intima bianca in cotone, un pantalone di tela nero tipo jeans, slip neri, calzini di lana scuri, scarpe marroni sportive in cuoio con la parte inferiore in gomma. Sull’etichetta della camicia è ancora attaccata una piccola targhetta applicata da una tintoria. Con il corpo è stato trovato un borsello nero, marca “THE BRIDGE”, vuoto e rivoltato. Gli inquirenti hanno rinvenuto in una delle tasche del pantalone due piccoli oggetti: una croce del Nilo dorata senza catenina, chiamata anche croce ansata, e un anello d’oro da uomo con pietra verde. L’autopsia indica che il corpo è rimasto in acqua non più di cinque giorni. Domenica 11 marzo il tempo era bello e dalle 9 alle 15 si è tenuta nelle acque del lago di Paola una gara regionale di canottaggio, con 500 atleti partecipanti e migliaia di spettatori accalcati sulle rive. I canottieri del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle si sono allenati inoltre la mattina di lunedì 12 marzo dalle 7:30. Nessuno ha visto nulla. Intorno alle 10, facendo ritorno a riva, gli atleti della Guardia di Finanza hanno notato a pochi metri dall’imbarcadero le due gambe dell’uomo che riaffioravano.




LATINA, CONTINUANO LE SCOSSE DI TERREMOTO INIZIATE A LUGLIO 2011

Un terremoto di magnitudo 2.4 si è verificato nella mattina del 14 marzo prestissimo in mare. Registrato alle 3.39, ore italiane, ad una profondità di circa 10 chilometri dai sismografi dell'Ingv, ha interessato la zona della costa laziale.

L'epicentro potrebbe essere individuato circa 30 chilometri a nord delle isole ponziane e ad una quarantina da Sabaudia e San Felice Circeo.

La scossa che ha in qualche modo interessato la provincia pontina, fa seguito alle tre che nella giornata di domenica 11 marzo sono state avvertite nel capoluogo.

 




ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO

Emanuel Galea

Vanessa Roghi consigliere comunale ad Anguillara con deleghe alla cultura e centro storico, in merito a due tabella pubblicati su l’osservatore laziale (ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO pubblicato il 19 Gennaio 2012 e ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO pubblicato il 6 Marzo 2012) scrive alla nostra redazione: “Gentile signore la ringrazio di aver posto attenzione sulle vicende della Piroga solo che nel suo articolo ci sono un po' di lacune, quindi ci tengo ad inviarle una relazione che ho scritto sull'argomento se le interessa”. Ricevuta la relazione di 6 pagine che abbiamo letto con interesse, viene descritta nei minimi dettagli tutta la vicenda storico/politica della piroga. Dobbiamo quindi precisare che nei due tabella in questione, non si intendeva affatto presentare una relazione tecnica del reperto e tanto meno una relazione storico/politica delle varie amministrazioni che hanno avuto a che fare con questa vicenda. Non l’abbiamo fatto in quanto le notizie che volevamo dare erano altre. Nell’articolo del 19 gennaio che la Piroga avrebbe meritato, per il suo alto valore archeologico ben altro spazio espositivo anziché quello dell’ex consorzio agrario. E che il museo centro espositivo del neolitico languiva nella solitudine e con il passare del tempo nell’incuria e disinteresse comune. Mentre nell’articolo del 6 marzo si evidenziava il fatto di non incentivare il turismo attraverso questo bene prezioso per Anguillara a causa della mancata apertura del museo. Evidenziando infine  la proposta di un residente che lanciava un appello all’assessore Flenghi di aprire quantomeno il museo una volta al mese in contemporanea con il mercato della terra. Nella relazione di Vanessa Roghi, a pagina 4 leggiamo che a seguito di un sopralluogo da parte di alcuni tecnici della Soprintendenza, presenti in rappresentanza dell’amministrazione la Capo area del Comune Vanda Filzi e la signora Joanna Horvath. si è manifestata l’urgenza di un approfondimento dato lo stato di abbandono ormai manifesto in cui versa non solo la Piroga stessa, la cui teca in vetro è danneggiata, ma l’intera area museale che è ricoperta di muffa. Nella relazione tecnica si suggerisce altresì di provvedere nel frattempo alla rimozione dei pannelli di cartongesso ricoperti di muffe e al lavaggio della moquette. L’articolo dell’osservatore laziale del 19 gennaio veniva concluso: “In attesa che si riapra, le erbacce crescono, i vandali imbrattano e la polvere copre parte della preistoria di questa bella cittadina lagunare”. Vanessa Roghi pare quindi confermare ad litteram quanto da noi pubblicato, scrivendo a pagina 3 della relazione : “L’area subisce un progressivo degrado dovuto ad atti di vandalismo ed all’abbandono di fatto dell’area dell’Ex Consorzio che ospita la Piroga”. Se i beni culturali si valorizzano con l’abbandono si spiegano i crolli delle mura a Pompei. Il fatto di non aver inventariato numerosi reperti archeologici, non è affatto una scusante perché si debbano tenere nascosti al pubblico. La cultura non ha colore politico e pertanto si deve evitare di tingere le problematiche con sapori partitici.                 
Ci duole evidenziare che il consigliere Roghi, mentre denuncia questi fatti ed altri più gravi, come i documenti importanti di cui non si trova traccia nell’archivio del Comune, chiude la sua relazione affermando: “siamo consapevoli della ricchezza non solo materiali,in termini di ‘beni culturali’, ma umana che questo Comune custodisce. A noi il compito di valorizzarla”. Mentre volentieri evidenziamo la notizia che i lavori di recupero sono iniziati. Vanessa Roghi fa infatti sapere: “I lavori di recupero sono iniziati comunque, dopo anni di abbandono, se le interessa la tengo al corrente degli interventi così può venire a vedere”. Ringraziamo il consigliere Roghi per l’invito e aspettiamo di sapere quando poter visitare il museo per poter riportare lo stato dei lavori. Fino a qualche giorno fa il cancello ci risultava chiuso con catena e lucchetto e non siamo potuti entrare. Se vero com’è vero che ci sono associazioni, giovani e competenze che sono pronti a trasformare la loro passione in un lavoro di volontariato è compito del consigliere alla Cultura di valorizzarne le energie in nome e per il bene della cultura.

Per completezza di informazione alleghiamo all'articolo la relazione del consigliere con deleghe alla cultura e centro storico Vanessa Roghi




GIOVANNI LIBANORI, DA NEMI AL COTRAL PASSANDO PER ARICCIA

 

Chiara Rai

 

Giovanni Libanori, leader dell'Udc locale e componente di maggioranza del cda Cotral, argomenta diverse tematiche nel corso dell'intervista rilasciata all'osservatore laziale.

 
Che possibilità ha l’ex vicesindaco di Nemi Alberto Bertucci di vincere alle prossime amministrative di Nemi?
Secondo me ne ha molte perché quello che vedo io è una Cinzia Cocchi debole, Stefania Osmari è uno strumento in mano a Canterani e la farmacista Beatrice Faina, senza entrare in giudizi personali, non so quanto sia radicata nel territorio.

Visto che lei e Bertucci avete fatto parte dell’amministrazione Cocchi che adesso criticate in toto, con quale tipo di contributo politico e amministrativo pensate di ripresentarvi ai cittadini?
Scegliendo di sostenere Alberto Bertucci, finalmente i cittadini potranno scegliere il vero cambiamento. Dopo quarant’anni di duopolio Biaggi – Canterani i cittadini di Nemi hanno una grande possibilità di eliminare quella incrostazione di potere e accanimento morboso sulle poltrone comunali. Ritengo Alberto, con tutti i difetti, un candidato spendibile in quanto attento conoscitore delle problematiche del paese. Un paese che ama profondamente e verso cui ha deciso fermamente di dare il suo personale contributo.

Pensa di candidarsi anche lei nella squadra di Bertucci?
Dovrei candidarmi anche io, rimetto la mia faccia davanti agli elettori essendo fermamente cosciente  e convinto di poter dare un contributo grazie alla mia passione politica e ai rapporti consolidati negli anni con le istituzioni e la politica. Sono in grado di poter raccogliere quei fondi necessari ad un comune piccolo come Nemi per poter fare opere e mettere a segno investimenti mirati. Ho canali preferenziali con chi governa oggi la Regione e il mio contributo può essere molto importante in tal senso.

Chi avete nel gruppo? E di quale novità ritenete essere promotori?
La nostra è una lista civica aperta a tutti coloro che vogliano dare un proprio contributo di idee, passione politica e responsabilità civica. Noi intendiamo rimettere l’amministrazione a servizio del cittadino e possiamo farlo soltanto delegando dei cittadini responsabili per ciascuna zona di Nemi. In questo modo riusciremo a stabilire quel filo diretto essenziale che permetterà all’amministrazione di intervenire prontamente sulle diverse problematiche che presenta ciascuna zona. Solo coinvolgendo direttamente il cittadino saremo in grado di operare in maniera tempestiva e positiva. Il comune sarà presente così nelle varie zone di Nemi. Inoltre intendiamo puntare sul rilancio turistico di Nemi attuando scelte condivise e studiate insieme ai commercianti che possano favorire il turismo e permettere a Nemi di diventare un polo turistico di riferimento per i Castelli Romani. E’ chiaro che vanno realizzate infrastrutture e create manifestazioni ad hoc per incentivare i visitatori.
Bisogna, inoltre, riparare i danni fatti dalla vecchia amministrazione Biaggi, cercare di risistemare lo stadio che per colpa di Elisabetta Cicerchia (ex responsabile dell'ufficio tecnico del Comune) versa in uno stato disastroso. E soprattutto il settore giovanile ha patito le sette pene  a causa dell’inagibilità del campo. E’ una vergonga che non sia stato chiuso l’iter che prevede pareri e permessi vari. Non per niente, abbiamo combattuto tanto Cicerchia che ci ha lasciato mille lacune, ma era una protetta di Biaggi!

Quanti consensi avete? Come commenta l’attuale quadro dei candidati?
Prendo atto che la sinistra si è spaccata. Non ne ho ben capito i motivi, forse perché Canterani fa ancora il padrone, ma comunque mi dispiace che gente mentalmente e anagraficamente giovane si sia appiattita su Canterani che è la faccia opposta della stessa medaglia di Biaggi. Dunque a Nemi chi supera i 450 voti vince. Noi partiamo da 280 voti di base e riteniamo che attraverso la continua adesione di persone e la credibilità e innovazione del nostro programma, ce la giocheremo fino all’ultimo voto. Cinzia Cocchi mi sembra debole, è soltanto una bambina che viene presa per mano da Biaggi e non la ritengo all’altezza di ricoprire la carica di sindaco. Certo, se lei fosse stata libera e autonoma sarebbe stato un altro discorso. La verità è che l’ora dei boss a Nemi è finita! E ormai sappiamo bene che Biaggi ti fa l’amico finché gli dai ragione. Non è certo questo il modo di fare politica, Nemi ha bisogno di gente che si mette a totale servizio della cittadinanza, bisogna aprire le finestre del Comune e far entrare aria nuova. A tal proposito, ringrazio il Commissario Fabio Maurano per il lavoro che ha svolto in totale autonomia. Ribadisco che il commissariamento è un fatto positivo per Nemi e il Commissario Maurano si è adoperato tanto per ripristinare la via Nemorense e per non perdere i finanziamenti in piedi. Lo ritengo una persona in gamba anche se l’ho visto solo due volte e ho evitato di andare spesso in Comune a differenza di tanti altri che hanno fatto avanti e indietro numerose volte. A Maurano gli auguro soddisfazioni professionali ancora più importanti per il futuro. Chiudendo il capitolo Nemi vorrei rivolgere un appello affinché tutti si comportino bene in campagna elettorale. Ho notato che nel quartier generale Cocchi è stato messo un manifesto, sarebbe bene placare i toni.  Comunque, io Giovanni Libanori risponderò colpo su colpo su tutti gli eventuali attacchi che potranno essere fatti.

Come commenta l’attuale situazione ariccina?
Riconfermo che Emilio Cianfanelli deve andare a casa. I cittadini meritano da parte delle istituzioni il massimo rispetto. A Cianfanelli chiedo di fare un atto coraggioso e dimettersi. Dico pure che dovrebbe stare attento a fare atti amministrativi e limitarsi a gestire l’odinario se proprio non vuole andare a casa prima che si pronunci il Consiglio di Stato. In ultimo, dico a chiare lettere che Cianfanelli si deve scordare l’Udc, sull’insulto non transigo! E spiegasse alla cittadinanza cosa ha fatto con le cubature che ha dato in più a Panorama, per non parlare di tutte le altre azioni fatte. Io sono un garantista e lui facesse il bravo dimettendosi prima che si pronunci il Consiglio di Stato. Se poi quest’ultimo dovesse dargli ragione sarò il primo a stringergli la mano.  Ripeto che qui c’è una sentenza esecutiva e siccome credo fortemente nel lavoro della magistratura, ritengo che il diretto interessato debba prendere coraggio e rispettare la legge che ha annullato la sua elezione a sindaco.

Infine, dato che lei è nel cda Cotral, vorrei chiederle se ritiene possibile e prossima una fusione Atac – Cotral.
Io non penso che questa possibilità risolva la situazione. Atac ha dei debiti che sono un quarto di quelli che ha Cotral. I nostri debiti sono certificati perché sappiamo che è la Regione che ci deve pagare. Un grosso carrozzone Atac – Cotral non porterebbe da nessuna parte. Io credo fermamente che Cotral attraverso l’esternalizzazione dei chilometri e la razionalizzazione dei costi e delle risorse possa risollevarsi. Il nostro contratto in house prevede l’esternalizzazione in tre anni del 20 per cento dei chilometri. Dunque esternalizzando e facendo full service, l’azienda potrebbe finalmente ristrutturarsi e dopo anni arrivare al pareggio . Ritengo che i costi sono tanti, per fare un esempio c’è una legge europea che dice che il costo del personale di una società deve arrivare al 40 per cento, noi siamo al 55 per cento. In un momento dove un litro di gasolio costa due euro abbiamo la possibilità di rilanciare il trasporto su gomma. E sappiamo che tanta gente si sta spostando sul trasporto pubblico, pertanto, potremmo pensare anche di gestire le ferrovie concesse come la Roma – lido, la Roma – Viterbo ecc. Inoltre la Regione ha promesso l’acquisto di 600 nuovi mezzi e quest’ulteriore operazione sarebbe una boccata d’aria. In questo modo potremmo garantire ancora di più l’efficienza del servizio pubblico ai cittadini.

Come commenta le polemiche di Idv sulla incompatibilità di Adriano Palozzi alla presidenza Cotral?
Assolutamente una polemica strumentale. Tanto è vero che l’Idv avrebbe potuto presentare ricorso alla Cassazione, ma l’hanno presentato tre giorni dopo la scadenza temporale. Oltre il limite consenstito dalla legge. Adriano Palozzi è una macchina da guerra, ha messo tanto impegno per Cotral e io gli sono al fianco facendogli capire le tante criticità che ha l’azienda. Problemi che lui recepisce immediatamente e tenta sempre di porgli rimedio. Il nostro rapporto amichevole e di lavoro è positivo. Anche l’ingegner Surace che è un tecnico, ritengo che stia affrontando un arduo e faticoso lavoro con la voglia di salvare l’azienda

 
 




VITERBO, PARTONO I LAVORI SULLA TEVERINA, SANTUCCI: “SEGUIRANNO ALTRI INTERVENTI”

A.P.

Tornato il bel tempo, ripartono i lavori sulle arterie provinciali. I primi interventi in ordine di tempo saranno quelli che vedranno oggetto da stamani (15 marzo) la Teverina nei pressi del comune di Civitella D’Agliano. I tecnici di palazzo Gentili hanno infatti previsto il rifacimento del manto stradale di due tratti della provinciale, uno all’altezza del bivio con la Graffiganese, l’altro, proprio all’interno del centro abitato di Civitella. “Partiremo nella giornata di oggi – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici e viabilità della Provincia di Viterbo, Gianmaria Santucci – con il rifacimento di due porzioni di Teverina. I lavori proseguiranno per circa due, massimo tre giorni, il tempo utile per rimettere in sicurezza una delle più importanti arterie del territorio provinciale”. Nel frattempo palazzo Gentili ha messo in calendario altri interventi sull’intero territorio: “Con l’arrivo del bel tempo potremo premere sull’acceleratore – ha chiuso Santucci  – e tornare ad effettuare importanti lavori di messa in sicurezza di alcune delle principali strade della provincia”. “Colgo l’occasione – chiude l’assessore – per scusarmi preventivamente con gli utenti della strada per i disagi che i lavori potrebbero arrecare loro. Anche qui si tratta di lavori non più prorogabili che andavano assolutamente fatti”.
 




BRACCIANO, OSPEDALE PADRE PIO, UDIENZA DI MERITO FISSATA PER IL 13 APRILE 2012

Redazione

“La conferma della sospensiva della sentenza del Tar del Lazio ci conforta e ora resta da affrontare la udienza di merito fissata per il 13 aprile 2012. Confidiamo che il decreto Polverini venga annullato in via definitiva”. Così il sindaco Giuliano Sala commenta  la decisione del Consiglio di Stato presa nell’udienza del 9 marzo scorso  di confermare la sospensione della sentenza del Tar del Lazio sulla questione del futuro dell’Ospedale Padre Pio di Bracciano. “Di fronte a una sostanziale rigidità della Regione Lazio di discutere e valutare insieme con le istituzioni, gli operatori e i cittadini le sorti dell’ospedale – dice ancora Sala – la battaglia amministrativa resta a questo punto l’unica strada possibile. Quella del Consiglio di Stato sarà una sentenza che segnerà il futuro della sanità in questo territorio. Il piano di riordino ospedaliero deciso dalla Polverini – dice Sala – è stato calato dall’alto, poggia – come si è cercato di dimostrare in sede giudiziale – su dati non completi e soprattutto priva questa area di una risposta seria in termini di prima emergenza. Non a caso – commenta Sala – il Consiglio di Stato ha adottato la sospensiva sottolineando che esistono discordanze in merito al tempo necessario per raggiungere ospedali limitrofi entro la golden hour, ovvero l’ora in cui una vita può ancora essere salvata. C’è poi da aggiungere che malgrado il depotenziamento in atto della struttura ospedaliera dove i medici ed infermieri sono ogni giorno costretti a un superlavoro e malgrado la chiusura ormai da tempo del punto nascite, al Padre Pio si continua a nascere. Un fiocco rosa c’è stato l’8 marzo. L’incognita grande, nella malaugurata ipotesi che il Padre Pio dovesse essere riconvertito resta poi la questione dell’eliambulanza visto che in tutto il Lazio, a quanto ne sappia, volano solo tre elicotteri del 118”.

 




ROMA. VISITA MERKEL: DU BIST NICHT WILLKOMMEN – NON SEI GRADITA!

Angelo Parca

Prima iniziativa unitaria per La Destra di Francesco Storace, Movimento Destra Sociale e Gioventù Italiana che ieri pomeriggio si sono dati appuntamento a largo Goldoni per manifestare contro Monti e la Merkel in visita a Roma. “Questa donna non la sopportiamo proprio, pretende di dettarci le regole su come si vive e ogni volta che i nostri governanti la incrociano ci viene da tremare al solo pensiero di che cos’altro può succedere. – scrive in una nota Storace, che prosegue – Monti farà l’inchino, speriamo tutti di non fare la fine della Costa Concordia.  A palazzo Chigi le faranno vedere qualche cartuccella, per dimostrare alla padrona d’Europa che gli italiani sono brava gente e non imbrogliano. Non le faranno vedere la sofferenza della gente, non le parleranno delle vessazioni a cui è sottoposto un popolo a cui è stato inflitto un nugolo di imposte mai viste, la rassicureranno che Monti farà il suo dovere di tassator cortese. – Il segretario nazionale de La Destra prosegue poi incalzando – Sarebbe da svaligiare le frutterie del centro storico della Capitale e prenderla a pomodori. Questa signora arrogante che ha bisogno di dimostrare quanto conta ai tedeschi che la vorrebbero cacciare dal governo, pretende che noi si viva i prossimi vent’anni esattamente come la Grecia, nella miseria e a colpi di ristrettezze inflitte dagli eurocrati di Bruxelles in accoppiata con i banchieri di Francoforte”. Riguardo l’adesione a La Destra da parte del Movimento Destra Sociale, il portavoce del Movimento Giuliano Castellino ha detto:  “Lo avevamo annunciato che la nostra adesione al corteo del 3 marzo non sarebbe stata una semplice partecipazione ad una manifestazione, ma un punto di partenza per un progetto più grande ed ambizioso. La decisione, di aderire a La Destra di Storace, è stata presa dopo un lungo percorso di allontanamento dall’attuale centrodestra e maturata dopo la scellerata decisione del Pdl di sostenere il governo Monti e perché convinti che La Destra sia oggi la casa dei nazional-popolari”. Sull’iniziativa di ieri pomeriggio anti Monti e anti Merkel, Castellino si chiede dove siano finiti gli indignati, gli studenti e soprattutto la sinistra che scendeva tutti i giorni in piazza per manifestare contro il Governo Berlusconi. “Tutti assenti. Tutti al guinzaglio del nuovo asse Pd-Pdl-Terzo Polo che, con la scusa della crisi, ha fatto come Ponzio Pilato: ha lasciato a Monti il compito di condannare a morte il popolo italiano".