ROMA, OMICIDIO VIA POMA. I PERITI NOMINATI DALLA CORTE D'ASSISE: "NON SI TRATTA DI MORSO LA FERITA SUL SENO"

Redazione

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Non e' riconducibile ad un morso la ferita individuata sul capezzolo sinistro di Simonetta Cesaroni, uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 in via Poma a Roma Le tracce biologiche individuate sul corpetto di Simonetta Cesaroni, , identificano ''con certezza la presenza di almeno tre soggetti maschili''. Questo quanto risulta dagli esami condotti dai periti nominati dalla corte d'assise d'Appello per chiarire le cause della morte della ragazza. . Il morso era stato uno degli aspetti chiave per la condanna in primo grado dell'ex fidanzato della Cesaroni  condannato  a 24 anni di reclusione con l'accusa di omicidio volontario.




GENZANO, RIPRISTINATA LA FERMATA ALLA STAZIONE SAN GENNARO

Redazione

A seguito della delibera del consiglio comunale di Genzano e grazie alla stretta collaborazione tra il capogruppo del Popolo della Libertà, Fabio Papalia, e del capogruppo della Lista Barbaliscia Arnaldo Melaranci con l’Assessore regionale al trasporto pubblico, Francesco Lollobrigida, verrà ripristinata la fermata a San Gennaro per i treni in partenza da Roma. In una nota il capogruppo consiliare e coordinatore Pdl, Fabio Papalia: “Ringraziamo il Presidente della Regione Renata Polverini ed in particolar modo l’assessore regionale al trasporto pubblico Francesco Lollobrigida per quest’intervento da tempo atteso dai cittadini non solo di Genzano.
Era necessario un intervento in quanto erano diversi i disagi che i pendolari erano costretti a subire a causa della mancanza di questa fermata. Ci siamo da subito interessati nel risolvere questo problema e l’assessore, del Popolo della Libertà, Francesco Lollobrigida con la sua disponibilità ed il suo intervento ha dato una chiara risposta ed un importante segnale ai cittadini genzanesi.”
 




ROMA ELEZIONI, FRANCESCO STORACE INVITA GIANNI ALEMANNO A RIFLETTERE SULLE AMMINISTRATIVE DEL 2013

Redazione

Francesco Storace segretario nazionale de LA DESTRA, invita nuovamente il Sindaco di Roma a una seria riflessione sulle amministrative che si terranno il prossimo anno.

Ecco quanto dichiarato oggi da Storace:

"Mi piacerebbe capire che cosa frulla nella testa di Alemanno ogni volta che gli fanno leggere un sondaggio. E’ evidente che non si rende conto della realtà. A Roma, con lui, si perde e di brutto. E poi, anche se fosse vincente, non interpreta una politica che possa piacerci, quindi non potremmo votarlo. Se bastasse vincere per fare le alleanze, ci dovremmo chiedere perché abbiamo rinunciato a votare Dc per mezzo secolo…
Eppure, il sindaco insiste. E periodicamente sbandiera i gagliardetti del terzo millennio, i sondaggi appunto, e con quelli scatena i suoi cantori.
Invece Alemanno dovrebbe prendere atto che ha il dovere di costruire una strada diversa, se davvero tiene al centrodestra della Capitale e più in generale del Paese.
Non c’e’ nessuno che scommetta un solo soldo bucato che il Pdl da solo sia sufficiente, come nel 2008, a vincere le comunali del 2013. Il primo ad ammetterlo e’ proprio lui, che non a caso si da’ il compito di allargare la coalizione. All’Udc e anche a noi, che a Roma siamo stati avanti al partito di Casini sia alle comunali 2008 (tremila voti in più come candidato sindaco e mille come lista) e alle regionali 2010 (1000 voti di lista in più anche allora). Ovvero, senza La Destra finisce in malo modo.
Per avere i voti de La Destra bisogna cambiare candidato sindaco. L’ho detto ai ventimila del 3 marzo, non c’e’ una sola ragione per cambiare idea. E siccome nessuno vuole mortificare Alemanno, sia lui a fare il lavoro di ricerca della rosa di candidati da proporre alle forze politiche: non avremmo nulla in contrario a che la proposta venga dal sindaco. Che deve solo capire che non si può capeggiare un monocolore con la stessa leggerezza con cui si possa guidare una coalizione diversa. Anche perché, ad esempio, a me non andrebbe affatto di dover rispondere delle scelte di un’amministrazione che mi ha visto all’opposizione.
Riponga i sondaggi il sindaco, dunque, e se permette anche le ambizioni. Alemanno ha comunque un’intelligenza che può servire al suo partito a livello nazionale. Se vuole che dopo di lui non venga la sinistra, la strada da percorrere gliel’abbiamo indicata. Con maggiore sincerità di quanti ogni giorno fingono di tifare per lui."




ROMA ANTISEMITISMO, STATO DI MASSIMA ALL'ERTA

A.P.

Dopo i fatti di Tolosa, che hanno visto morire svariate persone tra cui bambini a colpi d’arma da fuoco di un folle, a Roma la vigilanza nei luoghi  legati alla comunità ebraica è stata incrementata, anche tenendo conto della pubblicazione su internet di una lista antisemita contenente 163 nominativi. Questo quanto stabilito dal questore Francesco Tagliente, dopo un incontro con la comunità ebraica e aver ricevuto una circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza inviato a prefetti e questori. I livelli di guardia sono altissimi nei “siti d’interesse” che vengono monitorati continuamente dalle forze dell’ordine con particolare attenzione ai luoghi di culto e alle scuole ebraiche. Gianni Alemanno ha dichiarato: "E' inaccettabile che sulla rete circolino liste che incitano all'odio xenofobo, al razzismo e all'antisemitismo. Dopo la terribile strage di Tolosa non si possono piu' pronunciare solo parole di solidarieta' e di circostanza ma occorre agire per attivare tutti gli strumenti utili a combattere questi crimini sul web, a partire da una normativa di livello internazionale, tanto piu' necessaria in quanto molti di questi siti vengono registrati all'estero. E' una iniziativa di cui l'Italia e Roma Capitale devono farsi portatrici nel quadro di un impegno concreto che ci viene richiesto anche dalla Giornata mondiale contro il razzismo che sara' celebrata domani".




MARINO GIUNTA PALOZZI, DURE CRITICHE DAL MOVIMENTO PER IL CAMBIAMENTO

Redazione

 

Il Movimento per il Cambiamento (www.noicambiamo.it) si rivolge ai cittadini di Marino con una lettera aperta, in cui vengono evidenziate svariate tematiche legate agli attuali amministratori  marinesi.

Riportiamo il testo della lettera aperta.

Lettera aperta ai marinesi: "è ora di metterci in moto, tutti insieme ce la faremo!"

Cari Cittadini Marinesi, mi permetto di rivolgermi a Voi per riflettere ad alta voce, per analizzare la situazione del nostro Territorio e della nostra Città.
Ogni giorno mi capita di pensare a come è la nostra Città e a come dovrebbe e potrebbe essere, se tutti noi ce ne occupassimo, come faremmo per una qualunque cosa che ci appartenga e ci teniamo a conservare: sana, integra, pulita, presentabile, magari anche allegra, colorata, vivace, efficiente, aperta. Insomma, un posto dove è bello stare, un posto che è bello mostrare agli amici che non abitano qui, un posto che ci fa sentire orgogliosi e soddisfatti.

Oggi, cari Amici, Marino non è questo posto. I Cittadini marinesi hanno eletto democraticamente i loro rappresentanti proprio per dare soluzione ai tanti problemi della comunità, dunque per affrontare e risolvere insieme, con la partecipazione attiva di tutti, delle associazioni sul territorio, dei giovani e delle scuole, dei partiti e dei movimenti, delle forze del volontariato e delle persone comuni, tutte quelle questioni che ci riguardano tutti e che non possiamo più ignorare e sopportare.

Ho sempre cercato di essere presente alle sedute del Consiglio Comunale, la sede istituzionale deputata a deliberare su tutte le questioni di cui stiamo parlando e purtroppo devo constatare che la situazione che ho potuto vedere non è incoraggiante.
La maggioranza dei Consiglieri Comunali, delegati ad occuparsi dei problemi di tutta la Cittadinanza, non svolge alcun ruolo, non mostra alcun interesse, non presenta nessuna proposta, non fa alcun intervento; sembra essere lì per caso, come un ingranaggio muto di un meccanismo che cammina da solo.
Questi ingranaggi si muovono all'unisono, alzando semplicemente la mano, per dire SI alle proposte della maggioranza, e NO (quasi sempre) alle proposte dell'opposizione.

Cari Consiglieri Comunali, cari Signori Manni, Cherri, Chiappa, Cianci, DeAcetis, De Simone, Del Mastro, La Manna, Marchetti, Pasqualini, Prinzi, Pagliarini, Silvagni, Trinca, è veramente questo il Vostro ruolo?
È per questo che avete chiesto la fiducia dei Cittadini di Marino? È per questo che siete stati eletti?
Per presenziare (a volte), per ascoltare (quando non giocate col cellulare o non chiacchierate col vicino di banco), per votare a senso unico tutte le proposte della maggioranza, senza domandarVi cosa questo significhi per TUTTI i Cittadini di Marino, senza fare mai alcuna obiezione?
È possibile che non abbiate mai nulla da dire o che dobbiate dirlo, raramente, sottovoce, solo su alcuni fogli locali, con il timore di essere bacchettati dai caporioni della Vostra coalizione?
Non sentite la responsabilità e la dignità del Vostro ruolo?
Pensate veramente che i Cittadini marinesi siano soddisfatti del Vostro operato?
Credete veramente che la delega che essi Vi hanno concesso, Vi sia stata data per operare in questo modo, come il buon Marchetti ci tiene a puntualizzare nei suoi folcloristici interventi?

Io non credo che il nostro Sindaco Palozzi o il Presidente del Consiglio Comunale possano pensarla in questo modo. Mi sbaglio? E' così che si intende per buona amministrazione?

COSA NE PENSANO VERAMENTE I CITTADINI DI MARINO?

Abbiamo dato ai nostri Amministratori una delega in bianco o pensiamo di dovere chiedere conto del loro operato?
Li abbiamo votati spinti da promesse e da lusinghe o perchè risolvessero i tanti problemi che ci affliggono?
Pensiamo di poter restare in silenzio davanti alla situazione che viviamo quotidianamente o pensiamo che sia giunta l'ora di chiedere spiegazioni?

Cosa pensiamo del milione di metri cubi di cemento deliberati in Consiglio Comunale e in arrivo a S. Maria delle Mole? Ce n'è davvero bisogno? Ci migliorerà la vita? Cosa ne pensano i Commercianti di Marino Centro e delle frazioni? Cosa ne pensano i costruttori che hanno ancora centinaia di case finite ed invendute? Non pensiamo che questa immensa colata di cemento servirà ad arricchire poche persone e a peggiorare la vita di tutte le altre? Non è possibile che questo grande affare possa attirare anche da noi gli appetiti delle mafie?
Non pensiamo che siano possibili soluzioni diverse, orientate alla riqualificazione del nostro territorio e non al consumo?

Non crediamo che su questi fondamentali argomenti che interessano il nostro futuro e quello dei nostri figli sia indispensabile un confronto con tutti i Cittadini?
Pensiamo che basti una delega in bianco?

Cosa pensiamo del fallimentare sistema di Raccolta rifiuti, ostinatamente contrario alla soluzione porta a porta, per la quale erano previsti incentivi che l'Amministrazione Marinese ha rifiutato, investendo in altra direzione.
Sappiamo che questa scelta scellerata ci impedirà di raggiungere gli obiettivi previsti e ci obbligherà a pagare delle multe salate, che porteranno inevitabilmente ad un ulteriore aumento delle tariffe?

È così difficile imitare le virtuose amministrazioni di Ciampino ed Ariccia per trovare una soluzione a questo problema?
È possibile che i cittadini di Marino debbano differenziare al 15-20 % mentre i nostri vicini riescono a raggiungere il 65 % ? Non si può ragionare tutti insieme di questi argomenti per fare scelte migliori per tutti ?

Cosa pensiamo dei problemi causati dall’ Aeroporto di Ciampino, con l’esagerato numero dei voli, che provocano un sensibile aumento di patologie a tutti i Cittadini? Riteniamo sufficienti gli sforzi operati dalle Amministrazioni di Ciampino e Marino, oppure pensiamo che si possa e si debba fare di più?
Che opinione abbiamo dei gravi problemi legati alla mobilità e al trasporto pubblico del nostro territorio?
Siamo a conoscenza che l’Amministrazione ha bocciato senza appello qualunque proposta di discussione per un raddoppio della linea ferroviaria Roma- Velletri, solo perché avanzata da un Consigliere dell’opposizione?
E cosa pensiamo delle innumerevoli corse del Cotral soppresse senza preavviso, oppure del fantomatico servizio di Schiaffini attivo sul nostro territorio?
Dove sono le fermate, le paline con gli orari ed i percorsi?
Cosa ne pensiamo degli altri innumerevoli problemi che affliggono la nostra Città e delle soluzioni che l’Amministrazione intende adottare per risolverli?

Qualcuno conosce l’attuale situazione del Pronto Soccorso, oppure del nuovo cimitero, originariamente previsto a Mazzamagna e i cui lavori non sono mai iniziati?
Qualcuno ci sa spiegare perché uno dei monumenti più rari al mondo come il Mitreo di Marino sia sconosciuto totalmente ai marinesi e non sia ancora fruibile?

Qualcuno sa spiegarci perché è così difficile riuscire a trasmettere on-line i Consigli Comunali, per avvicinare così il Cittadino ai suoi rappresentanti?
Ricordate la famosa “casa di vetro” promessa dal Sindaco in campagna elettorale?
Ricordate la promessa di istituzione di una Consulta con le Associazioni e le realtà del territorio per promuovere una vera partecipazione alla vita pubblica della Città?

Promesse … appunto.

Qualcuno conosce il motivo per cui gran parte degli appartamenti già costruiti ed invenduti nel comune di Marino sembra non siano mai stati chiamati a pagare l’ICI?

Qualcuno conosce il motivo per cui non abbiamo ancora a Marino un Piano Antenne, oppure un serio Piano energetico a costo zero, con l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, così come avviene in molti comuni d’Italia?
Qualcuno conosce le reali intenzioni del nostro Sindaco, in riferimento alle prossime Elezioni nazionali del 2013, e al futuro di incertezza politica che interesserà il nostro Comune?
È possibile occupare più poltrone contemporaneamente?
E’ possibile che non vi siano donne in Consiglio Comunale e nella Giunta?
E la Scuola, e l’acqua, e il lavoro, e il commercio locale, e la lotta all’evasione?

….Ecc….ecc….ecc…..

Abbiamo accettato che Marino si riducesse così, abbiamo subito il decadimento verticale del nostro territorio, ci siamo abituati ad una politica irresponsabile gestita da persone poco qualificate, concentrate a perseguire l’interesse politico personale più che il bene comune.
Dispiace dirlo, ma la colpa di tutto ciò è da ricercare in tutti noi! La nostra Società è attanagliata dall’indifferenza, dal menefreghismo, dalla mercificazione e dall’opportunismo; ci si chiude nell’egoismo e nel disinteresse, arrivando alla rassegnazione e all’apatia.

Cari Concittadini, verrebbe da pensare che LA POLITICA LOCALE CI RAPPRESENTA ALLA GRANDE!

C’è qualcuno tra di noi che non condivide questo pensiero? Io sono convinto e mi auguro di sì.
È giunto allora il momento di CAMBIARE, di invertire la rotta, non c’è più tempo da perdere! Si riparte da noi stessi, dalle persone comuni, le uniche in grado di cambiare il proprio destino e quello del mondo; ne va della nostra esistenza, della qualità della nostra vita e di quella dei nostri figli.
Dobbiamo ripartire, mettendoci insieme agli altri che la pensano come noi, dobbiamo ricostruire la Comunità, la partecipazione, la solidarietà.

Il CAMBIAMENTO è qui e ora, basta volerlo attuare. Il Cambiamento è davanti ai nostri occhi, ma soprattutto dentro di noi, tra i nostri amici e conoscenti, in ogni nostra azione quotidiana.

È ORA DI METTERCI IN MOTO ! NOI, TUTTI INSIEME, CE LA FAREMO!




FRASCATI, ANDREA CAMILLERI PRESENTA LA SUA ULTIMA CREATURA «IL DIAVOLO, CERTAMENTE»

Redazione

Sabato 24 marzo 2012 alle ore 17 nelle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati, con ingresso libero fino ad esaurimento posti, il grande scrittore Andrea Camilleri presenta il suo nuovo libro, edito da Mondadori, Il diavolo, certamente. Per l’occasione Andrea Camilleri e Piero Dorfles dialogano con gli studenti del Liceo Classico M.T. Cicerone di Frascati, coordinati dalla prof.ssa Teresa Barberio, e dei Licei Classico e Scientifico dell’istituto Salesiano di Villa Sora, coordinati dalla prof.ssa Laura Ferrante e dal prof. Salvatore Mangiapane. L’evento nasce da un’idea di Gianna Clemente, Anna Lisa Gariglio e Ludovico Suppa. Intervengono Stefano Di Tommaso, Sindaco di Frascati, Gianpaolo Senzacqua, Assessore alle Politiche Culturali, Armanda Tavani, Assessore alle Politiche Educative. L’evento è ripreso da Rai Scuola.

«Sono contento che il grande scrittore Andrea Camilleri abbia voluto tornare a Frascati per presentare il suo ultimo libro «Il diavolo,certamente» – dichiara il Sindaco Stefano Di Tommaso –, intessendo un fitto e serrato dialogo con le scuole del territorio. Sono felice inoltre che ad accompagnare Camilleri ci sarà ancora una volta Piero Dorfles, un grande intellettuale e critico letterario, che seguiamo sempre con passione su Rai Tre. Ringrazio pertanto la mia cara concittadina Gianna Clemente, insieme a Anna Lisa Gariglio e Ludovico Suppa, che hanno ideato l’evento, l’Istituto salesiano di Villa Sora e il Liceo Classico Cicerone per il lavoro svolto dagli insegnanti e dagli studenti di Frascati, una metodologia seguita da questa Amministrazione per promuovere le iniziative culturali».

Due filosofi in lotta per il Nobel, un partigiano tradito da un topolino, un ladro gentiluomo, un magistrato tratto in inganno dal giallo che sta leggendo, un monsignore alle prese col più impietoso dei lapsus, un bimbo che rischia di essere ucciso e un altro capace di sconvolgere un'intera comunità con le sue idee eretiche. E ancora: una ragazza che russa rumorosamente, un'altra alle prese con il tacco spezzato della sua scarpa, una segretaria troppo zelante, una moglie ricchissima e tante, tante donne che amano. 33 racconti di 3 pagine ciascuno: 333 e non 666, perché questo, come tutti sanno, è il numero della Bestia, e non si discute sul fatto che mezzo diavolo sia meglio di uno intero.

In ogni racconto, il diavolo suggella la storia con il suo inequivocabile zampino: nel bene o nel male, a noi lettori l'ardua sentenza. Perché questi racconti sono percorsi da una meditazione accanita e sottile sul senso delle umane sorti, del nostro affannarci per mentire o per apparire, della nostra idea di felicità; i due apologhi filosofici che aprono e chiudono la raccolta non sono che il disvelamento di una trama che sottende tutta la narrazione. Un dettaglio luciferino può cambiare segno a una vita intera, ma proprio per questo quella vita – sembra dirci sorridendo Camilleri – vale sempre la pena di viverla senza risparmio.
 




SABAUDIA, IDENTIFICATO IL CADAVERE TROVATO NEL LAGO DI PAOLA LO SCORSO 12 MARZO

A.P.

Identificato l’uomo trovato cadavere nel lago di Paola (Sabaudia) lo scorso 12 marzo.I Carabinieri sono riusciti a identificare l’uomo grazie alle varie testimonianze raccolte che si sono fatte avanti dopo aver visto le fotografie degli indumenti indossati dall’uomo diffuse anche nella trasmissione Chi l’ha visto? Si tratterebbe di Valerio Quarneti di 68 anni originario di Lugo di Romagna in provincia di Ravenna. L’uomo si era trasferito a Viterbo dove rimase per 2 anni insieme alla sua compagna Milena Grimaldi di 63 anni anche lei originaria di Lugo. di cui da tempo si è persa ogni traccia. E forse la chiave di volta del caso potrebbe essere proprio la donna che a quanto sembra avrebbe posseduto una pistola e pure di grosso calibro e che potrebbe essere quella che ha sparato. Il reparto subacqueo dell’Arma continua a scandagliare i fondali del Lago alla ricerca dell’arma del delitto. Intanto per fine settimana sono previsti i risultati dell’esame sul Dna prelevato ai figli dell’uomo che risiedono a Treviso e che non vedevano il padre  più di un ventennio. Dall’esame del Dna arriverà la certezza riguardo l’identità dell’uomo. Inizia quindi a mettersi a fuoco la scena, da chiarire la scomparsa di Milena.

15/03/2012 SABAUDIA, CADAVERE NEL LAGO DI PAOLA. APPELLO CARABINIERI, CHI RICONOSCE ABITI CI CONTATTI
12/03/2012 SABAUDIA, TROVATO CADAVERE NEL LAGO DI PAOLA CON PIEDI LEGATI E PIOMBI INTORNO AL PETTO E COLLO


 




ANGUILLARA, IL VERDE E I RICORDI LASCIANO IL POSTO AL “FINTO” PROGRESSO

Emanuel Galea / Angelo Parca

Pare che finalmente sia scoccata l’ora di inizio dei tanto agognati lavori di messa in sicurezza sulla via Anguillarese. Un inizio triste, quantomeno per un vecchio albero di pino,  che senza possibilità di appello è stato abbattuto. Il pino faceva da guardiano all’incrocio tra la via Anguillarese e via Ponte Valle Trave ed era conosciuto  dalla maggior parte dei residenti come “il pignetto”. Uno degli ultimi testimoni dell’Anguillara “di una volta”, quella per intenderci che per molti residenti del luogo fa ormai parte dei ricordi dell’infanzia. Così come, volendo fare un analogismo, gli abitanti del quartiere capitolino conosciuto come l’Alberone  riconoscevano l’identità del proprio rione nella quercia plurisecolare situata sulla via Appia Nuova tra Ponte Lungo e l’Appio Latino. Era un qualcosa di grande e poderoso, la sua ombra d'estate, gli uccellini che a frotte cinguettando davano il benvenuto ai viandanti sulla via Appia Nuova. Anche quest’albero fu abbattuto, ma a differenza del “pignetto” era malato. E a differenza dell’attuale amministrazione di Anguillara, si pensò bene di piantarne immediatamente uno più giovane, affidandogli il compito di continuare a rappresentare il rione romano, così come aveva fatto per tanto tempo l’antica quercia. Il “pignetto” di Anguillara non risulta che fosse malato, eppure gli è stato imposto di soccombere per fare posto a che cosa? “Esiste una cosa chiamata zollatrice ad esempio, la suddetta macchina non taglia l'albero ma lo preleva con la sua zolla di terreno in maniera tale che possa essere ricollocato nello stesso luogo od altrove, questo avrebbe permesso di salvare il pino – scrive F.F., un residente del luogo, sulla pagina FB del gruppo Anguillara. Il cittadino prosegue poi affermando il concetto di perdita di identità legato all’abbattimento del povero albero – una volta eravamo un paese che poteva dire andiamo alla Mandola….  oggi diciamo andiamo a fare una passeggiata dietro a dove stava la paninoteca. Fino a ieri dicevamo ‘si trova lì…  al Pignetto’ da domani diremo ‘si trova lì… alla prima rotatoria’. La strada per essere borgata mi sembra oramai spianata”.   Ora all’incrocio è rimasto solo soletto l’unico semaforo esistente in tutto il comprensorio cittadino e sembra funzionare pure bene, tanto che non risultano incidenti automobilistici di particolare rilievo per questo incrocio. Tale circostanza viene confermata telefonicamente  dal Comandante della Polizia Municipale Francesco Guidi il quale conferma che l’incrocio in questione non rientra tra i punti in cui statisticamente avvengono la maggior parte degli incidenti automobilistici, ma che esistono due progetti esecutivi già in atto che prevedono la predisposizione di una rotatoria che andrà a sostituire il semaforo. E riguardo l’abbattimento del “Pignetto” dichiara che sono stati abbattuti, anche nel recente passato, altri alberi di pino e che l’abbattimento di questa specie non richiede autorizzazioni da parte della Forestale o di altro Ente, in quanto non appartenente a specie autoctone. Peccato, per chi ha deciso questo scempio di alberi, che il problema posto non sia quello relativo a questioni di autorizzazioni o a questioni riconducibili alla mera propaganda politica. Bensì a questioni legate all’amore per valori come il rispetto dell’ambiente, l’identità e il mantenimento della memoria storica legata alle proprie origini e ad altri sani valori che la società moderna ha ormai dimenticato. Quindi, stabilito che allo stato attuale dei fatti non esiste e non è mai esistita una pericolosità rilevante per questo incrocio, non si comprende il bisogno di dover smantellare un semaforo abbattendo pure un albero icona di un intero quartiere, per fare posto ad una rotatoria che dovrebbe migliorare una situazione. Manca un presupposto: la situazione da migliorare. Una seconda rotatoria, secondo i piani illustrati dal Consigliere Di Gioia, andrà poi piazzata al posto di un’edicola che attualmente si trova davanti ad un supermercato in Via Pizzo Moronto, sempre lungo l’Anguillarese. E a suo tempo, per fare posto a quest’edicola, tanto per cambiare, furono abbattuti altri alberi. Ora l’edicola sfrattata sarà trasferita nel piazzale dove ogni Lunedì si tiene il mercato e più precisamente al posto di due bagni chimici che saranno arretrati dentro la macchia verde (vedi foto).  A questo punto molti cittadini si augurano che non venga disboscata pure questa macchia verde per far posto ai due bagni.  




LATINA, COMPLETATI I LAVORI AL PARCHEGGIO DELL’UNIVERSITA’: DOMANI L’INAUGURAZIONE

Redazione

Domani mattina, mercoledì 21 marzo, sarà inaugurato il parcheggio di via Andrea Doria, a ridosso delle facoltà universitarie di Economia ed Ingegneria, sottoposto a lavori di ristrutturazione ed adeguamento.

I lavori programmati per rendere l’area usufruibile al pubblico nelle migliori condizioni sono stati completati con i relativi collaudi.

L’inaugurazione del parcheggio è fissata alle ore 10,00.

Sarà presente il Sindaco Giovanni Di Giorgi e i rappresentanti dell’Università La Sapienza.  
 




GAETA, MASTERPLAN CITTÀ DEL GOLFO, LA GIUNTA HA APPROVATO IL DOCUMENTO FINALE

Redazione

Il Comune di Gaeta nel 2009 ha aderito al Masterplan “Le città del Golfo e le isole pontine” uno strumento che punta a portare avanti politiche condivise su temi comprensoriali tra i quali le infrastrutture, l’innovazione tecnologica e la valorizzazione delle risorse territoriali. La Giunta ha approvato nei giorni scorsi il documento finale scaturito da due anni di lavoro dell’equipe intercomunale appositamente composta.

“Il concetto di sviluppo va pensato in ambito territoriale e in questa dimensione portato avanti. In altre parole, questo concetto deve essere ridefinito in rapporto a un determinato contesto geografico che diviene il centro di politiche locali in grado di mobilitare le risorse, le energie e gli attori che possono contribuire ad attuarlo con le proprie scelte e i propri comportamenti – dichiara l’Assessore Cosmo Di Perna – Da qui scaturisce il modo di agire sotteso alla formulazione di proposte che siano collegate alle reali esigenze del comprensorio: la soluzione ai problemi può essere gestita a livello territoriale con notevoli sinergie e con l’opportunità di sperimentare soluzioni innovative basate anche sulla cooperazione fra attori pubblici e privati. Ciò consente spesso di adottare interventi migliorativi concreti che sarebbe difficile concepire su scala più ampia”.

“Collaborare per condividere le proprie risorse, conoscenze e competenze è la strada verso la quale bisogna incamminarsi in particolar modo nei periodi di recessione come quello che stiamo attraversando durante i quali è bene non chiudersi in se stessi, ma aprirsi alle realtà comprensoriali che possono dare più forze alle singole componenti territoriali – aggiunge Di Perna – Uno dei principali obiettivi del Masterplan è di favorire i processi di attrazione e competitività territoriale non solo a livello regionale, ma anche nazionale ed internazionale. Le proposte del comune di Gaeta riguardano diversi aspetti con particolare attenzione alle infrastrutture portuali ed intermodali che costituiscono il tessuto connettivo dell’intero territorio. In quest’ambito il comune di Gaeta ha presentato un nutrito numero di proposte per un importo complessivo superiore ai 120milioni di euro queste proposte potranno avere un canale preferenziale di finanziamento, grazie alla specificità di questo strumento, anche attraverso i fondi europei che rappresentano una risorsa necessaria per superare le difficoltà finanziarie dei comuni ed oggi anche della Regione Lazio che non riescono a rispondere al fabbisogno di opere pubbliche”.
 




MARINO, BACCO JAZZ, IL RITORNO… DAVANTI AL GIUDICE

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Angelo Parca

Il legale dell’Associazione Bacco Jazz, l’avvocato Antonio Donatone rende noto al responsabile dell’associazione culturale Ivan Galea, che è stata avviata da parte dell'associazione Bacco Jazz la notifica dell'atto di citazione nei confronti del Comune di Marino. La causa, nella quale l'associazione chiede il pagamento dei famosi 5.000,00 euro, oltre interessi e spese legali, si terrà dinanzi al Giudice di Pace di Albano Laziale e la prima udienza è stata indicata per i primi di luglio. Un altro passo avanti, dunque, scandito dalla volontà di giustizia per un associazione che si sente presa in giro dal Comune di Marino. L’assessore alla Cultura Otello Bocci di suo pugno ha firmato, il 20 giugno scorso, un atto ufficiale dove vengono assegnati 5 mila euro, “da erogare non appena concluse le formalità relative l’approvazione del bilancio 2011, previa rendicontazione delle spese sostenute”. Le spese sono state rendicontate immediatamente dopo la manifestazione. Da quel momento è iniziato l’assurdo silenzio da parte dell’assessore Otello Bocci, del responsabile dell’Ufficio Cultura Sandro Capuani e dell’intera amministrazione i quali hanno letteralmente lasciato a piedi l’associazione Bacco Jazz, reduce dal grande successo del festival, senza dare più il giusto e legale peso che tutt’ora ha quell’atto del 20 giugno 2011 timbrato e firmato dall’assessore Otello Bocci.