VITERBO PROVINCIA, PARTONO I LAVORI DI POTENZIAMENTO DEL DEPURATORE DEL COMUNE DI TUSCANIA

Redazione

“Lunedì prossimo prenderanno il via i lavori di ristrutturazione e di potenziamento del depuratore del Comune di Tuscania”. Lo annuncia l’assessore all’Ambiente e vice presidente della Provincia di Viterbo, Paolo Equitani.

“Si tratta di un’opera indispensabile – continua l’assessore -, per la quale era stata bandita una gara mesi fa. Sarà la Provincia, in qualità di ente gestore della Riserva Naturale di Tuscania, a farsi carico dei lavori, grazie a un progetto di Palazzo Gentili finanziato dalla Regione Lazio con un milione di euro”. L’intervento fa parte di un più generale programma di tutela delle acque e di riqualificazione delle risorse idriche del territorio della Tuscia.

“Ristrutturando il depuratore di Tuscania – riprende l’assessore Equitani – riusciremo a migliorare la situazione del fiume Marta, dove si riversa l’attività dell’impianto, e più in generale a difendere l’intero bacino idrografico del territorio”. Il programma degli interventi, infatti, non si limita al solo depuratore comunale, ma, proprio perché è orientato a riqualificare le risorse idriche locali, prevede anche il ripristino di un’antica sorgente d’acqua in località Sant’Angelo.

Grande soddisfazione per l’iniziativa della Provincia è stata espressa anche da parte dei consiglieri provinciali di Tuscania, Roberto Staccini e Fabio Bartolacci, che della questione depuratore si sono a più riprese interessati in questi mesi. “Si tratta di un’opera di ammodernamento fondamentale per il nostro territorio – affermano -, soprattutto se consideriamo che Tuscania è comunque uno dei pochi centri della Tuscia ad avere un depuratore proprio. Ottenere il finanziamento regionale è stato certamente un risultato importante messo a segno dalla Provincia, un risultato che ci permetterà di proseguire sul percorso di salvaguardia e di tutela delle risorse idriche”.

“Al termine dei lavori – conclude l’assessore Equitani – il depuratore vedrà aumentare le proprie capacità con una maggiore efficienza del processo di depurazione. Con un miglioramento dei relativi processi biologici saremo in grado di garantire la tutela dell’ambiente e la qualità delle risorse idriche”
 




RIETI, FRASSO SABINO APPUNTAMENTO COL MERCATO AGRICOLO

Redazione


Ogni prima domenica del mese a Frasso Sabino in provincia di Rieti in concomitanza con il mercato di Osteria Nuova, c’è l’appuntamento col mercato agricolo di vendita diretta“La Piazza del Contadino” che si svolge a 300 mt. dallo svincolo del km. 52,300 di Via Salaria.
Un appuntamento sempre più apprezzato nato grazie alla collaborazione tra Arsial, Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Rieti, Camera di commercio di Rieti, Comune di Frasso Sabino, Apa, Adiconsum, Confcooperative e Lega coop, Slow Food, Confagricoltura e Cia che porta a Frasso Sabino 60 produttori ed artigiani che vendono direttamente al pubblico i loro prodotti, raccontando la qualità di ciò che fanno. Non quindi solo un mercato, ma una vera e propria “piazza”, un grande spazio dove oltre agli stand del mercato ci sono spazi in cui poter trovare molte proposte di attività: laboratori per i bambini in collaborazione con il Parco dei Monti Lucretili (www.parcolucretili.it), esposizione del prodotto del mese, degustazioni, conferenze tematiche, musica e proposte di conoscenza della bellezza della provincia di Rieti.
Ed ancora: la Piazza del Contadino è anche scoperta del territorio. Nel pomeriggio della domenica verrà proposta la gita al Parco Faunistico di Piano dell’Abatino a Poggio San Lorenzo: 10 ettari che ospitano moltissimi animali (scimmie, pappagalli, pavoni, gru, cicogne,gufi, asini sardi, linci, caprioli, canguri, emù, pellicani). Con La Piazza del Contadino sarà possibile usufruire dello sconto del 30% sul biglietto d’ingresso (www.parcoabatino.org).
Note per raggiungere il mercato: “La Piazza del Contadino” è un’area particolare nel mercato di Osteria Nuova. È nello spazio in cui c’è il padiglione esagonale, dopo l’area degli animali, e dove vi sono circa 70 stand fissi bianchi, risalendo la via Mirtense dalla Salaria verso Poggio Mirteto, sulla sinistra, all’altezza del vecchio consorzio agrario.

Il mercato mensile di merci e bestiame, che si svolge ogni prima Domenica del mese in località Osteria Nuova, è stato istituito nel comune di Frasso Sabino con Decreto prefettizio nel 1955 ed è diventato un’importante realtà commerciale non solo a livello locale e provinciale ma anche regionale. Ad ogni giornata di mercato partecipano più di 300 operatori e si registra la presenza di circa 20.000 visitatori che affluiscono da tutta la regione. E’ possibile acquistare prodotti del settore merceologico, alimentare, animali di bassa corte, bovini, equini, suini.

 




NEMI ELEZIONI, OSMARI (PD-FDS): "CI STIAMO IMPEGNANDO PER VINCERE"

Chiara Rai

La prima tornata di interviste de l’osservatore laziale ai candidati a sindaco di Nemi sta volgendo al termine. Adesso è la volta dell’insegnante Stefania Osmari, candidato condiviso dal Pd e da Fds e che gode il sostegno della lista civica Nemi per Sempre. Osmari ha risposto alle stesse domande rivolte a Beatrice Faina, candidato sostenuto da Sel. Ecco l’intervista:

Perché ha deciso di scendere in campo, a prescindere dal fatto che diverse persone l'hanno scelta, Le chiedo quali sono le motivazioni che l'hanno spinta ad accettare la sua candidatura a primo cittadino di Nemi?
Più che “scendere in campo”, ho accolto l'invito di tante persone  stanche di divisioni  e conflitti, che  come me  desiderano riportare Nemi alla “normalità”,  desiderano un'alternativa alle amministrazioni di centrodestra che si sono succedute e vogliono restituire al Paese il valore e l'attenzione che merita, così che possa tornare ad essere “La Perla dei Castelli Romani”.
Sono orgogliosa di guidare una coalizione di centro sinistra  e di mettere a disposizione la mia persona, con la determinazione, la sensibilità, le competenze e la professionalità che ho maturato sul campo, in tanti anni di lavoro con i bambini, di rapporti con le famiglie e con lo studio. Sono pronta a  lavorare con impegno e senso di responsabilità, consapevole   delle difficoltà in cui versano le amministrazioni locali e lo sono tutti gli altri componenti del gruppo, tutte persone che come me vivono il paese e ne conoscono i limiti e le risorse e che come me si impegneranno per riprendere quel processo di valorizzazione del patrimonio storico, archeologico,naturalistico interrotto ormai da troppi anni, per costituire un circolo virtuoso che produca occupazione ed economia, valorizzando la storia e la cultura di Nemi.

Quale, ritiene, possano essere le criticità di Nemi che andrebbero affrontate con urgenza?
Ovunque si guardi c'è da fare.  A partire dalla scuola: completare l'edificio scolastico, evitare l'istituzione di altre pluriclassi per scongiurare di perdere, oltre agli alunni che si trasferiscono, anche la Scuola, istituzione educativa che trasmette l'identità culturale del posto e che costituisce un servizio di primaria importanza. Il castello cade a pezzi, la strada del lago chiusa da anni è ancora inaccessibile; la piazza è diventata un grande e scomposto parcheggio; l'incuria e l'abbandono caratterizzano le zone alte del paese, le aree periferiche e i sentieri naturalistici; la valle del lago, poi è sotto gli occhi di tutti;  Tutto questo ha una ricaduta nefasta sull'economia del paese ed impedisce a Nemi di eccellere nel turismo ed anche per questi motivi il  commercio langue. Occorre realizzare infrastrutture che rendano possibile e più agevole la presenza dei turisti. Abbiamo la fortuna di essere a un passo da Roma, di essere immersi nella storia dobbiamo fare tesoro del patrimonio storico archeologico e far funzionare meglio il museo. Inoltre:  bisogna attivare la raccolta differenziata porta a porta e controllare il territorio per evitare discariche.
Mi ha chiesto criticità e queste sono all'attenzione di tutti i cittadini. Altre criticità sono anche quelle  relative all'agibilità del campo di calcio e al “centro canoa” che vanno subito affrontate.

Su quale fronte, a suo dire, la sua squadra potrebbe apportare un rinnovamento alla cittadina?
La mia squadra è composta da un gruppo di persone che come me amano Nemi, che hanno maturato esperienza e competenza attraverso l' impegno nel lavoro e  nel tessuto sociale del paese, nel volontariato e nell'associazionismo,  ed è composta da giovani competenti e motivati, con tanta voglia di crescere, di apprendere, di conoscere di impegnarsi nel civile che è tipico dei giovani. Coniugando la visione storica dell'esperienza dei primi con la curiosità e lo sguardo rivolto al futuro dei secondi,  Nemi si avvierà senz'altro verso un'epoca di rinnovamento e di crescita, poiché con la mia squadra saprò analizzare le questioni affrontandole  da prospettive diverse. La nostra attenzione sarà così rivolta  ai giovani che sapremo ascoltare, ai più grandi per non disperdere la memoria storica e per fornire loro l'assistenza di cui necessitano quando occorre e sarà rivolta ai bambini, il nostro futuro.   Inoltre, ci chiamiamo “ Partecipazione democratica”, un nome che ha insito il concetto di democrazia, quale forma di potere che riconosce al popolo, ai cittadini, la capacità di autodeterminarsi.
L'ascolto dei cittadini, il loro coinvolgimento nei momenti più significativi della vita dell'Ente, la possibilità di esprimere la propria opinione sarà il segnale che la politica può essere ancora uno strumento per la crescita della persona e della collettività invece di essere sinonimo di corruzione e scandali.

Come commenta l'attuale situazione dei candidati che concorrono alla poltrona di sindaco di Nemi?
Si commentano da soli: il nostro obiettivo è battere il centrodestra che aveva ereditato un paese, mi ripeto, considerato la perla dei Castelli Romani, con un conto in attivo e che ci restituisce con le criticità e la trascuratezza che tutti possono vedere. Abbiamo formato uno schieramento che coinvolge il centro sinistra e tutte le persone stanche della vecchia politica animata da un pensiero complottistico o che pone  condizioni irrinunciabili. Mi auguro  che  la scelta  di una parte di sinistra di correre da sola non debba  essere  pagata da tutti  coloro che volevano un cambiamento nell'amministrazione del comune.

Perché i cittadini dovrebbero votare Stefania Osmari?
I cittadini dovrebbero votarmi perché mi conoscono e sanno che so lavorare in gruppo e so delegare;   sanno che sono una  cittadina tra i cittadini  e continuerò ad essere tale quando dialogherò con loro; sanno che mi farò intermediario tra loro e le Istituzioni e saprò essere Istituzione quando dialogherò con le altre Istituzioni per promuovere i nostri progetti e cercare il supporto necessario per realizzarli o quando dovrò rappresentali; dovrebbero votarmi perché sarò il sindaco di tutti, essendo il Comune “la casa di tutti” e garantirò un'amministrazione della cosa pubblica chiara e trasparente, dove troveranno una precisa collocazione i valori propri della sinistra, condivisi dal mondo cattolico; principi etici condivisibili da tutti: rispetto, solidarietà, accoglienza, attenzione per i più deboli, giustizia, equità sociale.
 
Quali sono i suoi diretti rivali politici, se ne ha? E se non dovesse vincere chi avrebbe il piacere di vedere alla guida della nuova amministrazione?
I miei rivali sono le passate amministrazioni di centrodestra che hanno trascurato Nemi e i suoi cittadini. Io sono abituata a lavorare PER e non contro. Io, il mio gruppo e tutti quelli che ci sostengono e hanno fiducia in noi, ci stiamo impegnando per vincere.

 




LAZIO RIFIUTI, QUALE FUTURO PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DOPO IL VIA LIBERA AL TERMOVALORIZZATORE DI ALBANO?

Angelo Parca

Il capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio interviene con una nota sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato il via libera alla costruzione del termovalorizzatore, ponendo l’accento sul dato oggettivo che l’impianto di Albano è una decisione dell’ex Presidente Marrazzo. "Alla notizia del via libera del Consiglio di Stato al termovalorizzatore di Albano mancava il commento della presidente Polverini. Che omette di dire che la realizzazione dell'impianto, decisa all'epoca della giunta precedente, era data in forte dubbio e tenuta i margini del piano rifiuti regionale: ennesima prova di come il piano, in realtà non fissi alcun punto fermo. – Anzi – prosegue Maruccio –  nonostante quello che ama ripetere la Polverini, questa sentenza riafferma che non è vero che prima del suo salvifico arrivo non erano state prese decisioni: l'impianto di Albano, è una decisione di Marrazzo. Adesso Polverini e Alemanno, unendo le potenzialità delle due linee di Malagrotta, inspiegabilmente ferme, con quelle di Albano, potrebbero smaltire il 100 per cento del combustibile derivato da rifiuti. Speriamo soltanto che questa novità- conclude il segretario Idv –  anticipata nei giorni scorsi dal ministro Clini, non allontani ancora di più la Regione dalla via maestra dell'incremento della raccolta differenziata."."

Claudio Bucci consigliere dell'Italia dei Valori alla Regione Lazio pone dei seri interrogativi riguardo il futuro dei rifiuti nel Lazio. E in merito all’incontro tenutosi ieri (22/3/2012) col Ministro Cini ha dichiarato: "Dall'incontro con il ministro Clini, in merito ad un aspetto fondamentale per la vita dei cittadini de Lazio, ci aspettavamo più trasparenza. Lo spostamento della sede dell'incontro e le bocche cucite alla fine non giovano al clima di concertazione che invece dovrebbe esserci in questi casi e alimenta dubbi sempre più forti circa i criteri sui quali si deciderà il futuro dei rifiuti nel Lazio. – Bucci, riguardo la sentenza del Consiglio di Stato sull’impianto di Albano ha inoltre dichiarato – Questa poca chiarezza, unita alla decisione del Consiglio di Stato sull'inceneritore di Albano, crea davvero una situazione molto pericolosa: il plauso con cui il Presidente Polverini saluta la sentenza su Albano dimostra come questa amministrazione non voglia investire sulla differenziata, ma sul piano B, quello delle discariche e dei gassificatori. La decisione del Consiglio di stato infatti non dovrebbe esimere questa amministrazione dal perseguimento degli obiettivi di raccolta differenziata che ci impone l'Europa. Invece si coglie l'opportunità per avallare la politica delle discarica per produrre materiale da dare in pasto agli impianti, dannosi per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Tutto questo é davvero scandaloso e svela l'enorme inganno contenuto nel piano rifiuti che ha reso necessaria l'aggiunta del così detto 'scenario di controllo'." conclude Bucci.
 




GENZANO, RIPRISTINO STAZIONE SAN GENNARO: MOVIMENTO CIVICO CITTA' FUTURA RIVENDICA LA PATERNITA'

Redazione

Dal 25 marzo i treni in partenza da Roma torneranno a fermarsi presso la stazione San Gennaro di Genzano. "È un altro grande successo per noi" commentano dal Movimento civico Città Futura che da mesi si sta battendo per questa causa. Una battaglia vinta, ormai si può dire, una battaglia che ha visto in prima linea, nelle varie piazze di Genzano e nella Frazione Landi, proprio i ragazzi di Città Futura che tra ottobre e novembre sono riusciti a raccogliere 657 firme di cittadini che chiedevano, appunto, il ripristino della fermata di San Gennaro. Alla raccolta firme è seguito poi l'ordine del giorno presentato in Consiglio comunale dal Capogruppo del Movimento civico Paolo Previtali, ordine del giorno approvato nell'assise del 12 dicembre scorso. E così l'attività di Città Futura prosegue tra obiettivi centrati e obiettivi da centrare, iniziative sociali, culturali e incontri con i cittadini.

«Papalia e Melaranci – dichiarano dal Movimento civico – hanno tentato di strumentalizzare una battaglia che non hanno vinto né, tantomeno, portato avanti. In un comunicato, entrambi i consiglieri di minoranza sostengono che il ripristino della fermata di Genzano della linea Roma-Velletri sia una loro vittoria dovuta alla “stretta collaborazione con l’assessore regionale alle Politiche della Mobilità  Francesco Lollobrigida”. [ Articolo del 21/3 GENZANO, RIPRISTINATA LA FERMATA ALLA STAZIONE SAN GENNARO]

"Talmente stretta – prosegue la nota di Città Futura – che a smentirli è stato l’assessore stesso. Con una nota inviata al sindaco di Genzano Flavio Gabbarini e al presidente del Consiglio comunale Sandro Giannini il 20 marzo 2012 (prot. 390), Lollobrigida comunica il ripristino nella stazione di San Gennaro di tutte le fermate dei treni in partenza da Roma, “in riferimento alla vostra nota prot. 64 del 2/01/2012”. Lollobrigida fa riferimento quindi alla lettera che il presidente del Consiglio, Sandro Giannini, ha inviato alla presidente della Regione Lazio il 2 gennaio, dopo che il Consiglio comunale aveva votato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Movimento civico Città Futura. Ci sembra strano,nonché fuori luogo, che Papalia e Melaranci facciano propria la battaglia per la fermata di San Gennaro quando nel Consiglio comunale del 12 dicembre scorso durante la votazione dell’ordine del giorno erano assenti dall’aula e quindi non hanno votato».

«Ci sembra strano anche che questa loro ritrovata "passione civica" sia concomitante proprio con l’iniziativa portata avanti da Città Futura: perché le pressioni sull’assessore Lollobrigida, che tanto decantano, non le hanno fatte prima, visto che la giunta Polverini si è insediata nel 2010 e la fermata di San Gennaro è stata soppressa nel 2007?».
 




ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE

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Chiara Rai

Via libera alla costruzione del termovalorizzatore di Albano dal Consiglio di Stato che accoglie il ricorso del consorzio Colari-Acea-Ama contro la sentenza del Tar del 2010 che annullava la Via positiva all’impianto da parte della Regione sotto la giunta Marrazzo. La sentenza del Consiglio di Stato legittima l’operato della Regione e al contempo capovolge la pronunziazione del Tar. Il controllo del giudice amministrativo, menziona il Consiglio di Stato, deve attenersi a verificare eventuali "vizi di legittimita'" e non sostituirsi all'amministrazione. La notizia dello sblocco delle procedure dell’opera è stata anticipata in via ufficiosa dal ministro all’Ambiente Corrado Clini che per questa esternazione ha ricevuto diverse denunce sia dalla sinistra politica, sia dal comitato “No Inc”. Il Consiglio di Stato ha, dunque, confermato il decreto commissariale del 2007 che ha “valore di dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori, nonché di variante allo strumento urbanistico del comune di Albano”. I magistrati amministrativi, evidenziano inoltre che una volta emanata l’Aia – Autorizzazione Integrata Ambientale – sono "venute meno le ragioni ostative alla concreta realizzazione e successiva messa in esercizio dell’impianto".  Daniele Castri Referente legale del Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano fa sapere che “che tutti i cittadini, le associazioni e molti dei sindaci dei Castelli Romani, già ricorrenti contro l’inceneritore di Albano sia al Tar che al Consiglio di Stato, presenteranno un ricorso agli organi competenti della giustizia europea per bloccare l’inceneritore”. Per il capogruppo Pd di Roma Capitale Umberto Marroni lo sblocco alla realizzazione dell’impianto è una “notizia positiva, un passo avanti verso il superamento della discarica e la trasformazione del rifiuto in risorsa. È necessario proseguire per questa strada – aggiunge Marroni –  valorizzando, come ha ben sottolineato oggi il Ministro Clini, il ciclo industriale della differenziata che a Roma è ferma al palo ormai da quattro anni. Per questo abbiamo proposto, come Pd, un indirizzo per il potenziamento della raccolta differenziata e la costituzione di una società pubblico privata per lo sviluppo degli impianti di trattamento con Acea ed Ama". A dire del capogruppo regionale e il portavoce romano Fds, Ivano Peduzzi e Fabio Alberti, le dichiarazioni Marroni sarebbero incredibili: “Vorremmo sapere – dicono gli esponenti di sinistra –  se parla a titolo personale o del Pd. Tale affermazione non solo si muove in senso diametralmente opposto a quello dei comitati che si oppongono alle discariche e agli inceneritori ma anche all’indirizzo espresso dai dieci sindaci dei Castelli”. Il sindaco di Albano Nicola Marini commenta così la sentenza:“La sentenza ci lascia sconcertati – dice Marini – si tratta di una sentenza pesante, soprattutto per le ricadute igienico-ambientali di tutto il nostro territorio e che non riguarda solo il Comune di Albano Laziale. Ricadute che invece erano state chiaramente individuate dal Tar e che invece il Consiglio di Stato ha completamente ribaltato, sostenendo la tesi, molto discutibile, di una amplissima discrezionalità amministrativa che fa riferimento esclusivamente agli interessi pubblici e privati coinvolti, senza controllo di legittimità. Cioè, individua nella sola Regione Lazio il soggetto incaricato di decidere sulla tematica rifiuti, eliminando la possibilità da parte del giudice amministrativo di entrare nel merito. La nostra battaglia – continua Marini – proseguirà alla Corte europea, per far valere i nostri diritti. Convocheremo con urgenza il tavolo dei sindaci dei Comuni di bacino che conferiscono nella discarica di Roncigliano. Inoltre, proseguirà il nostro impegno per la realizzazione della raccolta differenziata, unica vera alternativa per una gestione virtuosa dei rifiuti».




ALBANO TERMOVALORIZZATORE, LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO SULLA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO

Redazione

«La sentenza del Consiglio di Stato ci lascia sconcertati». Questo il primo commento a caldo del Sindaco di Albano Nicola Marini dopo aver appreso della sentenza del Consiglio di Stato sul via libera al termovalorizzatore.  «Non abbiamo ancora potuto valutare nel dettaglio le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato. Siamo venuti a conoscenza della notizia solo tramite agenzie giornalistiche, pratica quanto mai discutibile dal punto di vista amministrativo e legale. Certo si tratta di una sentenza pesante, soprattutto per le ricadute igienico-ambientali di tutto il nostro territorio e che non riguarda solo il Comune di Albano Laziale. Ricadute che invece erano state chiaramente individuate dal Tribunale Amministrativo di primo grado e che invece il Consiglio di Stato ha completamente ribaltato, sostenendo la tesi, molto discutibile, di una amplissima discrezionalità amministrativa che fa riferimento esclusivamente agli interessi pubblici e privati coinvolti, senza controllo di legittimità. Cioè, individua nella sola Regione Lazio il soggetto incaricato di decidere sulla tematica rifiuti, eliminando la possibilità da parte del giudice amministrativo di entrare nel merito. – Marini prosegue concludendo – La nostra battaglia proseguirà alla Corte europea, per far valere i nostri diritti. Convocheremo con urgenza il tavolo dei sindaci dei Comuni di bacino che conferiscono nella discarica di Roncigliano. Inoltre, proseguirà il nostro impegno per la realizzazione della raccolta differenziata, unica vera alternativa per una gestione virtuosa dei rifiuti».




RIETI, MULTE PAZZE? INTERROGAZIONE URGENTE DEI CONSIGLIERI IMPERATORI E RUGGERI

Angelo Parca

Multe pazze a Rieti? Questo quanto sembrerebbe emergere dalle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini del capoluogo,  che si sono viste arrivare a casa multe per l'ingresso in zone ZTL in orari in cui il divieto di transito non sussiteva.

I Consiglieri Moreno Imperatori e Sandro Ruggeri in merito alla questione hanno presentato immediatamente un interrogazione urgente che riportiamo di seguito:

Oggetto:  Interrogazione Urgente
Art. 43  T.U. 267/2000 e art. 60 capo IX regolamento del consiglio comunale

Preso atto, che nei giorni scorsi, numerosi Cittadini ci hanno segnalato di avere ricevuto notifiche di verbali di multa, comminate per l’ingresso nella ZTL in orari prossimi all’ora di attivazione della stessa.
Tenuto conto, che i Cittadini consultati, sostengono che l’orario d’ingresso apposto sui verbali di multa, non risponde al vero, e che in ogni caso il cartello elettronico all’ingresso della ZTL segnalava “varco non attivo”

Considerato, che  il sistema elettronico consente di verificare l’orario di ingresso e la relativa fotografia dell’autovettura interessata.

Si chiede, di conoscere;

•    Con quale sistema viene rilevata l’ora d’ingresso.
•    Se i cartelli elettronici di segnalazione di “varco attivo” o “varco non attivo” sono sincronizzati con l’orario elettronico risultante  dalle fotografie rilevate dalle telecamere.
•    Se la fotografia dell’infrazione rilevata riguarda sia la dicitura del cartello posto all’ingresso della ZTL sia l’autovettura interessata.
•    Se è stata prevista una tolleranza per l’orario d’ingresso ed in tal caso di quanti minuti.

Si richiede risposta scritta per quanto previsto dal regolamento vigente       

Distinti saluti                                              I  Consiglieri

Moreno Imperatori
Sandro Ruggeri
 




ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO

Redazione

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Daniele Castri Referente legale del Coordinamento Contro l’Inceneritore di Albano attraverso una nota fa sapere che il Consiglio di Stato ha sbloccato le procedure per la costruzione del termovalorizzatore ad Albano.

Ecco la nota:

 

"Apprendiamo l’esito della sentenza  N. 01640/2012 del Consiglio di Stato relativa all’inceneritore di Albano che, di fatto – proprio come aveva prospettato, malauguratamente, il Ministro Clini – sblocca le procedure per la costruzione dell’impianto.
Al di là del rammarico per un atto che sembra scritto più dal gruppo Cerroni che da giudici super parte e terzi, apprendiamo con piacere che la stessa sentenza accoglie, viceversa, la richiesta d’annullamento dell’ordinanza del Commissario straordinario dell’emergenza rifiuti  (Marrazzo) n. 3 del 22 ottobre 2008: ovvero quella che permetteva la cantierizzazione – nonostante l’iter amministrativo d’approvazione dell’impianto non fosse concluso – utile all’avvio dei lavori per la costruzione del tristemente noto inceneritore di Albano. La carica di Marrazzo a commissario straordinario dell’emergenza rifiuti, difatti, siamo soddisfatti il Consiglio di Stato ne abbia preso atto, era “scaduta” il 30 Giugno 2008.
Perché questa ordinanza “fuori tempo massimo” di Marrazzo? ’Unione Europea, proprio in quei mesi, aveva emesso un provvedimento col quale vietava, tassativamente, a partire dal 1 Gennaio 2009, l’uso della contribuzione pubblica per la costruzione di inceneritori e gassificatori (Cip 6) ad eccezione degli impianti definitivamente approvati a livello amministrativo o cantierizzati entro e non oltre il 31 Dicembre 2008.
L’impianto di Albano fu approvato definitivamente a livello amministrativo il 13 Agosto 2009, con l’AIA B-3695. La cantierizzazione – che poi consistette in pochi pali ed una semplice rete metallica – ebbe luogo il 28 Dicembre 2008 ma già allora, per tutti gli addetti ai lavori, appariva nulla di più che una vera e propia truffa ai danni dell’erario pubblico . Ora che il Consiglio di Stato ha, a tutti gli effetti, bocciato l’ordinanza “impropria” (perché ben 4 mesi fuori tempo massimo) di Marrazzo, con quali soldi il monopolista dei rifiuti della Regione Lazio costruirà l’inceneritore di Albano? Non vorrà mica, ci chiediamo – a disprezzo delle regole comunitarie – in ogni caso, “provare” ad utilizzare i soldi pubblici (Cip-6) destinati ad energie verdi e fonti rinnovabili?
Vi annuncio già da ora, con molto piacere, che tutti i cittadini, le associazioni e molti dei sindaci dei Castelli Romani già ricorrenti contro l’inceneritore di Albano sia al Tar che al Consiglio di Stato, presenteranno, nelle prossime settimane,  agli organi competenti della giustizia europea, un ricorso per bloccare   l’inceneritore di albano almeno al fine di evitare che soldi pubblici (Cip6) vengano utilizzati, ancora una volta,  per costruire un impianto di incenerimento oltre il limite di tempo massimo fissato dall’Unione Europea e, cosa altrettanto grave, che soldi pubblici vengano utilizzati, in assenza d’una regolare gara d’appalto pubblica europea; gara obbligatoria, per legge, da diversi anni, in tutti gli stati membri UE."

 

ALLEGATA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO




BRACCIANO ELEZIONI, INTERVIENE IL CONSIGLIERE PROVINCIALE DEL PD EMILIANO MINNUCCI

In merito alle prossime amministrative a Bracciano, il Consigliere provinciale del Pd Emiliano Minnucci ha concesso un'intervista all'osservatore laziale

Chiara Rai direttore del quotidiano gli rivolge 4 domande.

 

Come commenta l'attuale situazione politica a Bracciano in vista delle prossime amministrative?
Con la Giunta uscente il Pd è compatto. Si va verso la riconferma del sindaco Sala e del proseguimento di un’ancorata tradizione di centrosinistra, aperta a forze civiche indipendenti e con il contributo delle forze moderate, come l'Udc. Si prefigura una coalizione di alleanza fra la sinistra democratica e le forze moderate con l’obiettivo comune di crescita e buon governo. L’aspirazione è  governare bene e a lungo mentre non comprendiamo la strana 'convergenza' che si sta delineando tra estrema sinistra e destra.


Cosa intende?
Abbiamo assistito a tentativi di diffamazione, ad attacchi frontali, quasi ossessivi nei confronti della figura del sindaco, peraltro con povertà di idee e assenza di confronto e dibattito pubblico.  Finora la destra ha fatto un opposizione pregiudiziale, poco costruttiva e lontana dagli standard maturi di una coalizione degna di una realtà di governo. In questa fase pre-elettorale sta prevalendo la rissa interna, tesa a placare gli appetiti di potere a costo di dar vita a una ammucchiata elettorale. Le spaccature e i rancori personali nella destra rischiano di trascinarsi fino alla fase conclusiva delle elezioni e lasciano presagire altre future divisioni. Paradossale però anche l'atteggiamento dell’estrema sinistra che nella Giunta ha avuto un ruolo piuttosto preminente, con assessorati importanti come quello ai Servizi sociali. Non so come si possa giustificare davanti  a chi ha votato la contraddizione politica di 'alleanze' tardive e male assortite, incomprensibili per l'elettorato. Un appello a quest'area politica va dunque rivolto da chi ha un ruolo provinciale affinchè non si disperda il consenso, soprattuto in presenza di una legge elettorale come quella attuale del turno secco.


 Ritiene che ci siano molte idee per Bracciano? oppure poche e confusionarie?
 Ritengo che manchi ancora il confronto sulle idee. La destra ha posto barriere, rifiutando un dialogo col  sindaco e l'amministrazione uscente e, per questo, accumulando debolezza sul piano strutturale e incapacità di esprimere una visione di insieme. Per quanto riguarda l'estrema sinistra la visione risulta invece poco pragmatica e aderente alla realtà. Si privilegia il confronto su idee tematiche generali  tralasciando le questioni locali. Prendiamo la vicenda della discarica di Cupinoro. Non è possibile arroccarsi nella logica del 'nimby',  senza però proporre alternative o aprire un spazio di trattativa. L’amministrazione ha  tuttavia  potuto proseguire sull’indirizzo di Alessandro Baroni, compianto presidente di Bracciano Ambiente, al quale si deve l’impostazione moderna di far tramontare il ciclo storico dell’indifferenziata per aprire una nuova fase di trattamento dei rifiuti. Su questi temi si chiede anche alla cosiddetta sinistra antagonista un approccio meno ideologico e proposte più concrete.


Secondo lei quale criticità non è stata ancora affrontata, perlomeno, nella dialettica politica dei candidati?
L’auspicio è che si inizi a parlare al più presto delle cose da fare. Il dibattito deve uscire dallo scontro personale per concentrarsi sulle prospettive, il futuro di Bracciano, per interrogarsi su come migliorare la qualità della vita dei cittadini. L’amministrazione ha trovato il sostegno della Provincia di Roma, ha avviato e portato avanti battaglie importanti, ricordiamo quella per l’Ospedale Padre Pio, ha accolto la sfida di modernizzare il ciclo dei rifiuti, ha investito in opere pubbliche, lavorato affinché in tempi di crisi lo standard dei servizi non diminuisse, ha promosso politiche culturali che favorissero l’associazionismo e lo sport. E il test efficienza l’amministrazione l’ha superato anche con l’emergenza neve, per cui a Bracciano cooperazione e solidarietà sono state parole d’ordine.
Ora si va verso le elezioni ed è tempo di cominciare a discutere le questioni di merito senza attardarsi in tattiche. Sono certo che prevarrà la volontà di una continuità del buon governo e di una prospettiva salda e lungimirante per la città.
 
 
 




NEMI ELEZIONI, LIBANORI: “…QUANDO LA CULTURA NON E' ACQUA…"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanni Libanori al nostro direttore Chiara Rai

Carissimo direttore,
…sono costretto a chiederTi  un piccolo spazio sul Tuo giornale per rispondere – per l’ultima volta – al dott. Biaggi dopo aver letto il Suo commento sul mio precedente intervento.
Faccio ricorso al Suo titolo accademico in quanto, all’esito della lettura detta, emerge nel dott. Biaggi una Sua profonda conoscenza della sintassi e della grammatica italiana ed un qualche riferimento a latinismi (…la conoscenza del latino è altra cosa) che sicuramente è frutto degli studi universitari del nostro caro ex Sindaco.
…chiedo scusa a tutti i lettori per i miei errori … non posso che riconoscere l’errore evidenziato a me esclusivamente imputabile ….
Per “provare” a restare sugli elevati livelli dell’eloquio del dott. Biaggi osservo che la responsabilità talvolta è addebitale in via oggettiva e solidale ad alcuni soggetti, la tua persona esclusa, indipendentemente dall’autore del fatto pregiudizievole…questo è uno di quei casi…e per tale increscioso (…ma innocuo e comunque comprensibile a tutti) motivo rinnovo ai lettori le mie scuse.
Non posso, tuttavia, esimermi dallo svolgimento di un’altra considerazione: la retorica antica conosce il cosiddetto “argomentum ad hominem”.
Esso è uno strumento utilizzato da un contraddittore che trovatosi in difficoltà in un confronto con altro contendente sposta il livello della contesa dall’oggetto di essa al soggetto proponente la tesi prevalente.
All’esito della lettura dell’articolo che si commenta non può che rivolgersi un invidiato (forse…) applauso al dott. Biaggi, che a differenza di me, oltre ad avere avuto bravi insegnanti molto si è applicato …forse troppo …ed infatti deborda: …egli è un maestro nell’uso dello strumento dialettico testè citato….(sono sicuro che questa mia ultima espressione molto sarà apprezzata dal dott. Biaggi …me ne compiaccio con anticipo).
…???…ma sui contenuti della nostra ultima contesa però il dott. Biaggi nulla ha detto….
…arrivederci a presto…

P.S.
Caro direttore,
mia zia sessantenne mi ha chiesto cosa significa “Vox populi” e chi era Lord Byron. Puoi chiedere al dott. Biaggi di spiegarglielo…non voglio sottrargli questo piacere. Mia zia ha bisogno di tali spiegazioni in quanto nella vita non ha potuto dedicarsi agli studi …è rimasta orfana di guerra e, dopo il matrimonio e 3 figli è, altresì, rimasta vedova. La vita è stata con lei avara …oggi ha un lavoro precario. Malgrado i suoi …non studi …mi ha però assicurato che aveva ben capito il concetto malevolmente espresso nel mio precedente articolo…