CASTELLI SANITA', ORMAI E' INIZIATA LA RIVOLTA: CHE LA POLVERINI INTERVENGA, ADESSO.

Angelo Parca

Con una nota congiunta, Bruno Astorre (vicepresidente Consiglio regionale Lazio), Tonino D’Annibale, (vicepresidente Commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali), Carlo Ponzo, (presidente Comitato regionale controllo contabile) dichiarano che la situazione della Asl Rm H si fa sempre più insostenibile. Il 31 marzo hanno cessato il proprio servizio alcuni dirigenti sanitari impegnati in ruoli rilevanti all’interno di diversi presidi del territorio. Il mancato rinnovo di questi incarichi e le imminenti scadenze di altri contratti, oltre 500 tra medici e infermieri, mettono a serio rischio la funzionalità di molti servizi.
Il direttore sanitario della Asl Rm H, Vittorio Amedeo Cicogna, ammettendo che in queste condizioni non si possono garantire i servizi minimi, ha annunciato le proprie dimissioni. I sindaci del territorio hanno dichiarato che emetteranno diffide contro i responsabili delle Asl e ordinanze di ripristino del servizio qualora la Regione non rinnovasse i contratti dei precari. L’intera rete sanitaria del territorio rischia il collasso. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione urgente alla Presidente Polverini, affinché intervenga sul rinnovo dei contratti del personale sanitario della Asl Rm H. Serve un impegno serio e chiaro della Regione, un’azione immediata per salvaguardare la salute dei cittadini e garantire loro la dovuta assistenza, messa in serio pericolo da una sempre più grave carenza di personale.

Anche il sindaco di Ciampino Simone Lupi chiede il rispetto dei minimi servizi di assistenza sanitaria ed esprime solidarietà al direttore sanitario della Asl Rm H.  L'Amministrazione comunale di Ciampino esprime profonda preoccupazione per la graduale chiusura e per il generale ridimensionamento dei servizi sanitari e socio-assistenziali prestati dalla Asl, con particolare riferimento nel Distretto RM H 3. Dopo la chiusura improvvisa del Servizio di Diabetologia, posto all'interno della struttura di via Calò a Ciampino, si è assistito al depotenziamento del servizio di Riabilitazione Territoriale, causato dalla mancanza di personale dell' Unità Operativa di Fisiocinesiterapia, che offriva un servizio prezioso e fondamentale per i giovani afflitti da scoliosi minori e per gli adulti ed anziani con problemi cranici e riabilitativi. Ennesimo caso di una situazione che volge all'implosione per effetto di sovraffollamento, visto che il bacino di utenza si allarga sino al X Municipio di Roma, è rappresentato dal taglio delle prestazioni dell'Ambulatorio di Odontoiatria e della SPDC dei poli ospedalieri di Frascati e di Albano Laziale, per effetto dell'accorpamento delle strutture dovuto alla carenza della dotazione organica minima. “Chiediamo al Presidente della Regione Lazio, ha dichiarato Simone Lupi, Sindaco di Ciampino e Presidente del Comitato di rappresentanza dei Sindaci della Asl Rm H, di prendere concreti e tangibili provvedimenti finalizzati a risolvere una situazione giunta ormai al collasso e che richiede l’adeguamento organico del personale, in deroga al blocco delle assunzioni, nelle misure atte a salvaguardare la salute della nostra cittadinanza. E’ necessario, – prosegue Lupi, – imprimere un nuovo slancio alle attività dell'Azienda sanitaria RM H al fine di rispettare il piano della perfomance che, a tutt'oggi,  sembra più una lista di  buoni propositi che un valido strumento di rilancio delle attività sanitarie del nostro territorio. Reclamiamo, per tutta l'utenza assistita, il rispetto dei minimi servizi di assistenza sanitaria garantendo professionalità adeguate, continuità ed efficacia degli stessi, così come previsto nel Decreto del Presidente della Regione Lazio. In questa delicata fase – conclude il Sindaco – desidero inoltre esprimere la mia solidarietà al Direttore Sanitario dell'Asl Rm H, Dott. Vittorio Amedeo Cicogna, che si è visto costretto a rassegnare le proprie dimissioni per richiamare l’attenzione sulla grave situazione in cui versa la sanità pubblica nei Castelli e nel Litorale romano”.

ALTRI tabella:

03/04/2012 CASTELLI SANITA': FILIBERTO ZARATTI (SEL) SCRIVE AL PREFETTO DI ROMA
03/04/2012 SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO
02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!

26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.

 




CASTELLI SANITA': FILIBERTO ZARATTI (SEL) SCRIVE AL PREFETTO DI ROMA

Redazione

“Valutare l’opportunità della convocazione di un tavolo con Regione Lazio, Asl RmH e Sindaci del comprensorio al fine di garantire i servizi sanitari ai cittadini dei Castelli romani, messi a rischio dal mancato rinnovo di circa 500 contratti del personale medico e paramedico in prossima scadenza”. Lo ha chiesto Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia e libertà alla Regione Lazio, in una lettera al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. “L’intera rete sanitaria del territorio, a partire dai pronto soccorsi di Albano, Velletri e Frascati, potrebbe rischiare il collasso – spiega Zaratti – Se nei prossimi mesi i contratti di lavoro dei medici e infermieri dei nosocomi castellani non saranno rinnovati, potremmo infatti trovarci di fronte alle stesse terribili condizioni che si sono verificate in alcuni ospedali romani”. “Il decreto della presidente Polverini con il quale è stata imposta la razionalizzazione degli ospedali del Lazio – conclude Zaratti – non può tradursi nella compromissione della sicurezza e della salute delle popolazioni. Le dimissioni annunciate dal direttore sanitario della Asl RmH e l’allarme lanciato dai primi cittadini del territorio sono elementi che inducono a valutare l’opportunità di un intervento del Prefetto Pecoraro”.

tabella PRECEDENTI:

03/04/2012 SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO
02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!

26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.


 




DIRITTO DI REPLICA: PRECISAZIONI CANDIDATO SINDACO LISTA "PASSIONE CIVICA" LUCIANO NATALI

Redazione

Ai sensi dell'art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 riceviamo e pubblichiamo

In merito all’articolo apparso in data 29 marzo 2012 “MONTALTO DI CASTRO ELEZIONI, UNA CORSA DALLE SFUMATURE COMPATTE”, il candidato sindaco per la lista “Passione Civica” Luciano Natali ha inviato la seguente nota alla nostra redazione che pubblichiamo di seguito: 
   
"Il sottoscritto Luciano Natali candidato a sindaco per la lista civica "Passione Civica" con la presente intende chiarire l'articolo fatto dalla vostra corrispondente del territorio Teresa Pierini, nel quale traspariva l'intento di mettere in ridicolo il sottoscritto facendo apparire i candidati Peruzzi Paola e Caci Sergio come gli unici ad essere in corsa per la probabile carica di sindaco di Montalto di Castro. Questi mezzi sono adottati da persone che non hanno contenuti e che temono il proprio avversario, io e la mia squadra non abbiamo questo modo di operare, non ci passa nell'anticamera del cervello pensare di denigrare o calunniare un nostro avversario.
Deve sapere che ho inviato loro un invito mezzo raccomandata A/R per un incontro confronto in piazza Giacomo Matteotti risultato: Sergio Caci ha accettato, Paola Peruzzi ancora no! Rifiutare un invito di questo genere manifesta in maniera inequivocabile di avere qualcosa da nascondere e di  avere paura dell'avversario!"
Luciano Natali




ANGUILLARA, PIROGA E MUSEO DEL NEOLITICO: C'E' ANCORA IL LUCCHETTO

Emanuel Galea

Il 14 marzo scorso pubblicavamo l’articolo “ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO”  dove Vanessa Roghi, consigliere con delega alla Cultura del Comune di Anguillara, interveniva con una sua relazione rilasciando tra l’altro la seguente: “I lavori di recupero sono iniziati comunque, dopo anni di abbandono, se le interessa la tengo al corrente degli interventi così può venire a vedere”.  Occorre spiegare, almeno per coloro che non conoscono la vicenda, che i lavori in questione si riferiscono alla riapertura del museo del neolitico che è chiuso da svariati mesi e non è dato saperne il perché. Il consigliere nelle conclusioni alla sua relazione (che alleghiamo questo articolo)  scrive “la corta memoria dei cittadini che quotidianamente passano davanti alla Piroga ma non una volta  negli anni passati hanno domandato quale fine avesse fatto.” Dichiarazione quest’ultima che ha suscitato più di una protesta da parte di qualche residente.  M.G. cittadina di Anguillara, dichiara di aver telefonato per ben due volte al Comune chiedendo informazioni al riguardo  e ricevendo risposte vaghe ed imprecise. Sulle pagine di Facebook sono presenti svariati post in cui si evidenzia lo stato di abbandono e dell’inopportuna allocazione della piroga in quel  luogo. In attesa di ricevere l’invito ufficiale da parte del responsabile dell’ufficio Cultura, ci siamo recati personalmente al museo del neolitico per verificare la situazione dei lavori di recupero annunciati da Vanessa Roghi. E ad oggi, 3 aprile, quasi un mese dopo l’annuncio del consigliere che i lavori di restauro erano iniziati comunque,  riscontriamo, purtroppo, l’ennesimo esito: un cancello chiuso con un lucchetto e nessun segno d’attività in corso all’interno della hall dove si trova la teca con la preziosa piroga. Notiamo, pertanto,  la stessa situazione d’abbandono e di degrado di cui avevamo scritto il 6 marzo scorso “ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO", stesso abbandono, degrado ed incuria denunciati e meglio descritti dalla stessa Roghi in quella relazione inviata a L’osservatore laziale. Importante sottolineare che ci siamo recati al museo del neolitico più di una volta e in orari differenti. Ma ogni volta, malgrado tutto, il risultato è sempre stato quello di un cancello chiuso con il solito lucchetto. Nel piazzale antistante il museo,  un parcheggio, invaso da macchine che, certo, non sono la cornice ideale per attirare, eventualmente, il turismo verso il museo. Ovunque si notano atti vandalici e mura imbrattate.   Tutto il complesso presenta una scena impressionante di incuria e disaffezione. Sarà un bel gran parcheggio, senza meno idoneo per il Mercato della Terra di ogni prima domenica del mese ma sicuramente è il posto meno adatto  e meno dignitoso per ospitare un reperto archeologico del 6000 a. C. Qualcuno dice che , considerato che al Comune mancano  mezzi e  possibilità  si suggerisce di  cercare un’intesa, se possibile,  con il Museo Storico dell'Aeronautica Militare "Vigna di Valle" per allestire uno spazio per la piroga dove sarà meglio conservata ed apprezzata da chi la vuole visitare. A seguito delle spiegazioni del consigliere Roghi , le difficoltà di mandare avanti i lavori di recupero sono di natura finanziaria,  si parla di circa euro 6 mila, necessari per coprire i costi del recupero. Risulta strano, però,  che non risultino richieste di contributo agli Enti sovracomunali.  La provincia nel passato è stata molto prodiga nel concedere un contributo , assai più consistente per il Sistema Bibliotecario. (Vedi G.C. 90 del 14.06.2011)   La Regione, per conto suo, non è stata per niente avara quando le è stato chiesto di dare un contributo per il progetto piano di sterilizzazione per frenare il randagismo.  (G.C. 96 del 21.06.2011). Il “museo neolitico” è Cultura e merita pari dignità degli altri casi, pur anch’essi meritevoli. In attesa che il consigliere con delega alla Cultura informi i cittadini in maniera esatta sullo stato dei lavori di recupero al museo neolitico , vogliamo richiamare l’attenzione dei cittadini su questa pregiata branca della Cultura, con la “ci!” maiuscola, sperando di non offendere la suscettibilità di alcuno.

ALTRI tabella:

14/03/2012 ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO
06/03/2012 ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO
19/01/2012 ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO


 




SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO

Redazione

Amedeo Cicogna ha detto di essere dimissionario e non dimesso – ha detto il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini – e si può capire anche il perché, fermo restando che sarà il diretto interessato a dare spiegazioni. Perché? Perché ormai la situazione della sanità sta diventando insostenibile. Fatto gravissimo è che fino ad oggi la Regione non ha autorizzato la proroga di quattro precari. E quattro precari, nella condizione in cui ci troviamo, fanno saltare i pronto soccorso di Albano e Velletri. Senza contare l’imminente accorpamento dei reparti di pediatria, ginecologia ed ostetricia di Genzano e Marino con ripercussione anche su Amzio. Domani cosa succederà? Non sono più assicurati i servizi essenziali, è una continua emergenza che pesa sui cittadini che trovano più risposte, sui medici che svolgono questo lavoro e soprattutto sul direttore sanitario del distretto RmH, perché se succede qualcosa le denunce arrivano al direttore sanitario che non è in grado, non per sua volontà, di garantire sicurezza e servizi minimi.  C’era un piano di ristrutturazione aziendale che è stato attuato – aggiunge Gabbarini –  ma per poter espletare questi servizi rimasti c’è bisogno di un minimo di personale garantito.  La Regione permettesse almeno che funzioni ciò che ci è rimasto. Se soltanto verrà compiuto un ulteriore accorpamento – conclude Gabbarini –  che significa chiusura degli ospedali,  scendiamo in piazza e sarà rivolta di sindaci e civili. Ormai è diventato difficile avere degli interlocutori, gli amministratori eletti sono diventati tecnici”.

tabella PRECEDENTI:

02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!
26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.



ARICCIA ELEZIONI, RINVIATO IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Redazione

Ancora tarda ad arrivare il giorno del giudizio per la politica di Ariccia. Oggi il Consiglio di stato ha rinviato al 17 Aprile l'udienza per la decisione nel ,merito che riguarda l'accogliemento o meno della riforma della sentenza del Tar, emanata in seguito al ricorso dell'ex candidato a sindaco Roberto Di Felice e di Enrico Indiati. Dunque c'è ancora da attendere. L'ex sindaco Emilio Cianfanelli e gran parte della sua squadra avevano chiesto due sospensive: il provvedimento monocratico cautelativo  che è stato respinto formalmente e il provvedimento collegiale per motivi gravi e irreparabili. Quest'ultimo verrà discusso il 17 aprile, quando verrà emessa la sentenza riguardante anche il ricorso presentato da Giorgio Fabi. E' chiaro che il rinvio può significare, ma questa è soltanto una deduzione, che sia la "gravità" che l'"irreparabilità" appellate non sono così impellenti da non essere rimandate.

 

ALTRI tabella SULL'ARGOMENTO :

03/04/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL GIORNO DEL GIUDIZIO
27/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, UN ALTRO "NO" DAL CONSIGLIO DI STATO PER GLI EX AMMINISTRATORI DI CIANFANELLI
22/03/2012 ARICCIA ELEZIONI, IL CONSIGLIO DI STATO DICE NO A EMILIO CIANFANELLI
19/03/2012 ARICCIA COMMISSARIATA, IL VICEPREFETTO ENZA CAPORALE SI OCCUPERA' DELL'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE ARICCINA
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI: "RICORREREMO IN CONSIGLIO DI STATO, LE IRREGOLARITA' RIGUARDANO LA MANCATA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE 15"
16/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, DI FELICE: "CIANFANELLI E' IN POLITICA PER DIFENDERE GLI INTERESSI, QUESTI SI' VERI, DEI PROPRI FIGLI"
15/03/2012 ARICCIA, ELEZIONI TAR. GIOVANNI LIBANORI ESPRIME LA MASSIMA SODDISFAZIONE PER LA SENTENZA
15/03/2012 ARICCIA, ELEZIONI TAR. SI TORNA ALLE URNE
15/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, LIBANORI: " CIANFANELLI INFLUENZATO DAL TEURGO OTELMA"
15/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, CIANFANELLI A LIBANORI: "LIBANORI JUNIOR SI PRENDE TROPPO SUL SERIO"
12/03/2012 ARICCIA, IL TAR ANNULLA LA PROCLAMAZIONE A SINDACO DI EMILIO CIANFANELLI
11/03/2012 ARICCIA ELEZIONI TAR, IL SINDACO: IRREGOLARITA’ SOLO FORMALI”



RIETI, RITEL DICHIARA FALLIMENTO, INTERVENGA LA POLVERINI

Redazione

Ieri pomeriggio alle 18, i lavoratori della Ritel e i rappresentanti sindacali del territorio si sono ritrovati nella piazza centrale di Rieti per tenere un’assemblea e riportare l’attenzione della città sulla vertenza. Durante l’incontro è stato chiesto alle istituzioni di firmare un esposto alla Procura per accertare le responsabilità che hanno portato a questa situazione e, come sollecitato dalle parti sociali e dal segretario provinciale del Partito Democratico, Vincenzo Lodovisi, è necessario affrettare i tempi che sembrano essere ulteriormente precipitati dopo la dichiarazione di fallimento dell’azienda dove lavoravano oltre 200 dipendenti. “Per queste motivazioni ribadiamo l’importanza di una realtà che rischia di cancellare il futuro di moltissime famiglie e per la quale, dopo mesi e mesi di trattative che non hanno portato a nulla di concreto – dichiarano in una nota Esterino Montino, e i Consiglieri regionali Mario Perilli e Tonino D’Annibale – evidenziamo la necessità di riconvocare in tempi brevissimi il tavolo di crisi ministeriale. Alla governatrice Polverini la nostra richiesta e l’appello di un intero territorio di farsi interprete delle istanze ormai note per imporre al Governo e ai partners industriali un’agenda stringente in grado di sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento.” Concludono.

Vincenzo Lodovisi, segretario provinciale del Pd di Rieti, sulla questione scrive una nota a Esterino Montino:

Caro Esterino,
è di questi giorni la notizia della messa in liquidazione dello stabilimento Ritel di Rieti decretata dal Tribunale.
Il fallimento della Ritel rappresenta un momento di grave sconfitta in primo luogo per i lavoratori ma anche per tutti coloro che in questi anni hanno profuso impegno per  far avverare  un progetto di riconversione e rilancio di uno stabilimento di  rilevanti potenzialità, già sede di attività per multinazionali quali  Alcatel e Telettra.
Un progetto,  condiviso dalle istituzioni locali, in primis la Provincia di Rieti,  che in questi anni sono state al fianco dei lavoratori , ma sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico che in questa maniera ha assunto impegni nei confronti del territorio affinché il comparto dell'elettronica non risultasse depotenziato.
Preoccupa il fatto che il fallimento di Ritel possa rappresentare il culmine di un declino del settore.  Per questo riteniamo necessario non rassegnarsi agli eventi, pur nella straordinaria difficoltà del momento, e battersi ancora per trovare una soluzione alternativa per i lavoratori. Crediamo che la Governatrice della Regione Lazio in questa fase abbia la possibilità di evitare che la vertenza RITEL sia solo una riga nell'elenco delle innumerevoli crisi industriali del Paese e d'imporre al Governo ed ai partners industriali un'agenda stringente in grado di sostenere la ripresa produttiva dello stabilimento di Rieti. Consapevole della attenzione per i problemi di questo territorio, testimoniato proprio in questi giorni, e della capacità politica di individuare percorsi utili alla risoluzione di vertenze complesse, ti chiedo di voler intervenire nei confronti della Regione affinché vengano soddisfatte le attese dei lavoratori e delle rispettive famiglie. Sono certo che non lascerai inascolata tale richiesta.
 

Vincenzo Lodovisi, segretario provinciale del Pd di Rieti, sulla questione scrive una nota a Mario Perilli:

Caro Mario,
le notizie di queste ore che investono la Ritel sono fonte di straordinaria preoccupazione. Sono convinto peraltro che un'iniziativa della Regione, nella persona della Governatrice del Lazio, possa assicurare la soluzione a breve  della vertenza, come auspicato da lavoratori e sindacati, ad evitare che la situazione scivoli su un terreno irrecuperabile. E' sensazione diffusa che  un intervento del nostro capogruppo in Regione possa essere di ausilio nell'auspicata iniziativa. Di seguito la nota che, sono certo,  vorrai rimettere sul tavolo di Esterino con ogni sollecitudine. Con la consueta stima

 




ROMA RACCOLTA DIFFERENZIATA, C'E' CHI DICE NO…

Redazione

“Sulla raccolta differenziata a Roma si è formato uno partito del no che rema contro il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle normative europee e nazionali: il partito è composto dal Sindaco di Roma Alemanno, dalla presidente della Regione Polverini e dal Commissario straordinario Pecoraro”. Lo dichiara Filiberto Zaratti, Consigliere di Sinistra ecologia e libertà alla Regione Lazio. “Il trio – spiega Zaratti – manifesta scetticismo sulla proposta avanzata dal ministro Clini, che ha voluto invece richiamare ciascuno alle proprie responsabilità istituzionali per un nuova gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio in linea con l’Europa”.
“Ma se non si rompe il cortocircuito del sistema arcaico della raccolta dei rifiuti, impostato ancora sul sistema duale e sul conseguente conferimento in discarica – conclude Zaratti – l’esito non potrà che essere quello di replicare altre discariche come Malagrotta. Ed è per questo che le resistenze manifestate fin qui dal partito del no di Alemanno, Polverini e Pecoraro sono ingiustificate e hanno come diretta conseguenza quella di far perdurare il sistema di monopolio della gestione dei rifiuti a Roma”.
 




MARINO SANITA', SI SMANTELLA LA STRUTTURA IN VIA COSTA BATOCCHI

Redazione


Riceviamo dall'Idv Marino e pubblichiamo:

"E’ passato un anno dalla promessa dell’apertura del pronto soccorso, dalla venuta della Polverini in elicottero ad inaugurare il nulla, mentre i cittadini pagano caramente i disservizi e le mancate promesse, ed è il caso di dirlo, materialmente proprio sulla loro pelle. Sono passati mesi in attesa che si sappia quando la Polverini farà un nuovo decreto per poter aprire il pronto soccorso, e nel frattempo i marinesi che avevano un fior di ospedale devono vagare per la provincia in cerca di adeguata assistenza. E da qualche giorno apprendiamo anche dello smantellamento della struttura in Via Costa Batocchi, con i servizi trasferiti a Ciampino, l’unico a salvarsi sarà forse il solo Consultorio, ci chiediamo allora quale sia la logica che impedisca ai cittadini marinesi che gli sia garantito degnamente il diritto alla cura, che almeno si parli chiaro. Ci chiediamo perché dall’amministrazione non abbiamo letto un solo rigo al riguardo, dove sono quelli che tagliavano nastri? Quelli che promettevano in campagna elettorale che avrebbero garantito servizi sanitari adeguati? Non leggiamo neanche un rigo di protesta. Prendere il 61 per cento significa poi anche rispettare le promesse elettorali, altrimenti si chiama inganno, e la vicenda sanitaria a Marino ha tutte le caratteristiche del “grande Bluff” che oramai è stato scoperto dai marinesi, che aspettano fatti concreti, e non silenzi o bugie."
 




ALBANO, DA OGGI IN VIGORE IL REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE POPOLARE

Redazione

In vigore da oggi ad Albano Laziale il regolamento per la partecipazione popolare. Con questo atto il Comune di Albano diventa una delle poche realtà nazionali dotate di uno strumento che permette ai cittadini di partecipare alle scelte che la propria Amministrazione adotterà e che riguardano la collettività. Da oggi i cittadini di Albano avranno a disposizione strumenti come le petizioni, le proposte, le consulte delle associazioni, i forum, le assemblee cittadine, i referendum propositivi. Tutti questi strumenti avranno, come risultato, la formulazione di “intenti” a cui l’Amministrazione dovrà dare riscontro in tempi fissati e con le modalità di “pari dignità”. Ovviamente tutto dipenderà dall’uso responsabile dello strumento popolare e dal reciproco rispetto dei ruoli. Un fatto è certo: chi vorrà partecipare da oggi ha lo strumento operativo e, in questo senso, è un cambiamento epocale che stravolge la cultura e pratica consolidata della “delega deresponsabilizzata” che ha caratterizzato la gestione esclusivamente partitocratica della “cosa pubblica” con il rischio, più volte accertato, che diventasse “cosa nostra”. Da oggi, almeno ad Albano e ne va dato atto all’amministrazione Marini e a tutto il Consiglio Comunale è un’altra storia … Una bella storia.
 




TIVOLI, IDV PRESENTA MOZIONE PER RITIRARE IL BANDO IN REGIME DI AUTOTUTELA IMPIANTO SPORTIVO COMUNALE RIPOLI

Redazione

"Si continua a mettere mano nelle tasche dei cittadini, – così, attraverso una nota dichiarano il consigliere Federico Colia e il segretario Riccardo Reali – nella vicenda che vede messo a bando l’impianto sportivo comunale Ripoli come se fosse un investimento imprenditoriale che mira solo al guadagno, e questa volta prendendosela con tanti ragazzi che ogni giorno praticano sport in questa città. Fare un bando a queste condizioni (canone altissimo e criteri prettamente economici che non tengono adeguatamente conto dell’esperienza sportiva) significa andare contro l’atto di permuta della signora Bulgarini del 1936 che cedeva l’impianto solo alle società tiburtine dilettantistiche con l’unico scopo di promuovere l’attività sportiva locale, significa inoltre, a nostro avviso, per seguire fini diversi da quelli appositamente regolamentati in consiglio comunale, – proseguono i due esponenti dell’Italia dei Valori – ma soprattutto significa, verosimilmente, aumentare l’iscrizione alle scuole calcio e al settore giovanile almeno di 200 euro a ragazzo, con conseguente penalizzazione soprattutto per quelle famiglie che vorrebbero far praticare il calcio a più di un figlio. E’ evidente che in questo momento di crisi economica un’ulteriore penalizzazione delle famiglie da parte del Comune, per risolvere le situazioni di difficoltà economica dell’Amministrazione a scapito della funzione sociale dello sport, non è accettabile. Proprio mentre, da un lato, si festeggia lo Sport in piazza con la grande partecipazione dell’Amministrazione, promuovendo l’attività sportiva come strumento formativo, dall’altro lato si sfrutta lo sport per fare cassa a danno della cittadinanza.Per evitare questa scellerata situazione, – concludono i rappresentanti dell’IDV – e anche per evitare che l’amministrazione vada incontro a possibili contenziosi, dovuti alla gestione nell’emissione del bando da parte dell’assessore Cerroni, come partito abbiamo presentato una mozione che invita il Sindaco a ritirare il bando in regime di autotutela.