NEMI ELEZIONI, CONTINUA LA BAGARRE TRA PD-FDS E PENSIERO CIVICO-SEL

E.G.

Stefania Osmari candidato Sindaco per Pd – Fds risponde a Beatrice Faina candidato Sindaco per Pensiero Civico – Sel dopo l'articolo de L'osservatore laziale "NEMI ELEZIONI, SLOGAN SULLA BACHECA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA: FORZA AZZURRA! BIAGGI CONTA SU DI TE! del 26 marzo 2012" in cui Beatrice Faina (Pensiero Civico – Sel) invitava Stefania Osmari (Pd – Fds) a fare attenzione alle goliardie di una parte della sua colazione. “E’ un vero peccato che il bon ton e lo stile personale che la dr.ssa Faina – da noi sempre apprezzato, anche in seguito alla sua intervista di oggi apparsa sulla stampa – debba essere banalizzato e strumentalizzato da alcuni suoi giovani collaboratori. – Dichiara la Osmari a mezzo una nota inviata all'osservatore laziale che prosegue – Ormai, da diverse settimane, riceviamo con inquietante sistematicità attacchi “personalizzati” (vedi art. Osservatore Laziale e Castelli News del 12/03/2012.) "Il candidato o piace a Vairo o non va bene … Osmari candidato voluto da Vairo…"Deus ex macchina", "I Baroni"…) che lasciano interdetti per l’esplicita provocazione alla quale, purtroppo, è difficile non rispondere con decisione. Vorremmo, sinceramente, un confronto diverso e più alto con SEL, quantomeno con quella parte più matura, dotata di senso di realismo e di pensiero strategico, che sappia stemperare inutili drammatizzazioni e che sappia rispondere almeno a questa semplice domanda: a chi giova la nostra divisione e gli attacchi “ad personam”?”

 

12/03/2012 NEMI INTERVISTA AD AZZURRA MARINELLI (SEL)
26/03/2012 NEMI ELEZIONI, SLOGAN SULLA BACHECA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA: FORZA AZZURRA! BIAGGI CONTA SU DI TE!
 


 




CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!

Angelo Parca

Gli tabella de L'osservatore laziale (CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA. del 26 marzo 2012 di Chiara Rai) e de IL TEMPO (CASTELLI AL COLLASSO del 27 marzo 2012 di Chiara Rai)  hanno acceso i riflettori sulle prossime scadenze di ulteriori contratti ex art. 15 septies (contratti a tempo determinato per funzioni di "particolare rilevanza e di interesse strategico"). Negli tabella si evidenziano le ulteriori sforbiciate che la Asl RmH è costretta ad operare in quanto la Regione Lazio, almeno per il momento, non ha inteso rinnovare i contratti in scadenza. Sforbiciate che daranno il colpo di grazia ad una sanità già in ginocchio.


Immediata la reazione del Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini.


"Non possiamo assistere impotenti alla costante riduzione dei servizi sanitari": è il commento a caldo del Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, appena dopo essere venuto a conoscenza della lettera inviata alla Regione Lazio dalla Direzione generale della Asl RmH che, preoccupata della mancata conferma di alcuni medici in servizio ad Albano, Anzio e Velletri, paventa una nuova "riorganizzazione" con spostamenti di personale e accorpamenti di servizi.Nello specifico, nella lettera indirizzata al Sub Commissario Regionale alla Sanità, al Direttore del Dipartimento Programmazione Economica e sociale, al Direttore della Programmazione e Risorse, al Dirigente dell'Area Risorse Umane e al Commissario Renata Polverini, la Direzione sanitaria della Asl RmH fa riferimento alla cessazione dal servizio, al prossimo 31 marzo, di quattro medici: due nei pronto soccorso di Albano e Velletri, uno specialista in neuropsichiatria infantile in servizio presso l'Ospedale Villa Albani di Anzio e un medico di ostetricia e ginecologia sempre in servizio ad Anzio. Le azioni che saranno intraprese a partire dal primo aprile prevedono dunque, da un lato, degli spostamenti di personale da Albano a Velletri, per riportare l'organico ai livelli minimi, e dall'altro l'accorpamento delle strutture di ostetricia, ginecologia e pediatria degli ospedali di Marino e Genzano per recuperare risorse da assegnare all'ospedale di Anzio.

"Torno a dire – afferma il primo cittadino di Genzano – che non possiamo restare inermi mentre vengono attuati 'provvedimenti di riorganizzazione' che nascondono soltanto la chiusura di interi reparti, concentrati in singole strutture, quindi ridotti, mentre la popolazione dei Castelli Romani, che sfiora i 500mila cittadini, continua a crescere. Mi chiedo quindi: se vengono tolti all'ospedale di Marino o a quello di Genzano i reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria, cosa ne rimane? Dobbiamo forse aspettarci la definitiva chiusura di una delle due strutture?". Due le richieste del Sindaco di Genzano alla Regione Lazio: "la prima – afferma – è quella di rispettare gli atti aziendali degli anni precedenti, che prevedono la presenza di questi due ospedali con le relative specializzazioni; la seconda è quella di espletare le procedure concorsuali per l'assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, stavolta – sottolinea Gabbarini – a tempo indeterminato perché la stabilizzazione garantisce efficienza e funzionalità, ma soprattutto permette di mantenere stabile il numero minimo di risorse necessarie per tenere in piedi i reparti. Al Direttore generale della Asl RmH chiedo invece consultare tutti i Sindaci interessati prima di prendere provvedimenti. Noi vogliamo essere ascoltati e non soltanto essere messi al corrente di decisioni già prese. Per questo mi appello anche i miei colleghi Sindaci e alle forze politiche perché non possiamo permettere che siano dei burocrati o dei Commissari a decidere le sorti di un territorio che non conoscono. Mi appello a loro – conclude Gabbarini – perché la politica, quella vera, con la 'P' maiuscola, deve essere protagonista sui singoli territori, occupandosi delle problematiche e trovando soluzioni per risolverle. In difesa della sanità dei Castelli Romani credo dunque che sia arrivato il momento di intraprendere dei percorsi comuni".
 




LETTERA ASL DEL 20 MARZO 2012

LETTERA ASL 20 MARZO 2012




NEMI ELEZIONI, L'ASSESSORE REGIONALE MALCOTTI A NEMI DA CINZIA COCCHI

Redazione

Cinzia Cocchi è in costante contatto con un altro autorevole e apprezzato amministratore regionale, al fine di proporre un incontro di rilievo con lo stesso, nel momento più intenso e decisivo della campagna elettorale.

“Esiste una politica buona. E quella che non si concepisce come casta ma come dono di sé, del proprio tempo, della propria intelligenza ad una comunità”. Queste parole sono state lette da Cinzia Cocchi, candidato sindaco di Nemi, in occasione del recente incontro nella città delle fragole, con l’ospite d’eccezione
Luca Malcotti, assessore regionale ai Lavori Pubblici (Pdl).  Il concetto di “politica buona”, ha fatto da filo conduttore dell’incontro con Malcotti: l’autore di questo pensiero è proprio l’assessore regionale, il quale ha raccolto condivisione ed entusiasmo da parte dei numerosi cittadini di Nemi presenti all’incontro e che ha aperto la campagna elettorale di Cocchi, ex primo cittadino e “primo sindaco donna eletto nel 2009 con un plebiscito di voti”, così come ha evidenziato l’altro storico ex sindaco a fianco di Cocchi, Alessandro Biaggi, in apertura incontro che si è tenuto in piazza Umberto I, presso il ristorante i Cacciatori a Nemi. Biaggi ha ricordato con quanta forza d’animo Cocchi ha dovuto affrontare tutti gli attacchi e i colpi bassi del duo Bertucci – Libanori che ostacolavano la realizzazione del programma politico del centrodestra. “Ricordo che mentre veniva sfiduciato il sindaco – ha detto Biaggi – poche ore dopo si consumava una profanazione ai danni della figura di Cinzia Cocchi primo cittadino. Qualcuno, infatti, ha sottratto la fascia da sindaco dal Municipio, utilizzando le chiavi”. Così, Cinzia Cocchi a fianco di Malcotti,  ha ricordato, in pochi passaggi, la recente esperienza politica che l’ha portata a prendere delle scelte forti pur consapevole che avrebbero potuto portare anche alla caduta della giunta: “Ho dovuto revocare le deleghe al vicesindaco Alberto Bertucci – ha detto Cocchi – perché mi sono trovata a dover scegliere tra legalità e il compromesso che mi avrebbe garantito la prosecuzione del mandato. Non ci ho pensato due volte a scegliere la legalità e la trasparenza amministrativa e quindi a revocare le deleghe ad una persona che remava nella maniera opposta alla nostra. Sapevo in cuor mio che questa scelta avrebbe potuto anche provocare la caduta della giunta, ma mai avrei potuto patteggiare in tema di legalità”. Cocchi ha ricordato all’assessore regionale, tutte le volte che, da amministratore, è andata in Regione a “bussare” per i finanziamenti per le opere pubbliche. E a tal proposito, l’ex sindaco ha elencato uno ad uno tutti i lavori che avrebbero dovuto completarsi e che invece sono stati interrotti. Purtroppo sono ferme – spiega Cocchi – ancora circa 12 opere finanziate e progettate, sul finire della giunta Biaggi: undici sono ancora da cominciare e una è ancora da ultimare (edificio di Corso Vittorio), ed il rischio concreto è che di tali opere si perdano i finanziamenti e con essi le opportunità faticosamente cercate: progetto marciapiedi Nemorense fino alla 167, progetto parcheggio vicino ai padri Mercedari, progetto sistemazione di piazza Roma, progetto completamento scuola media, progetto ascensore piazza risorgimento, progetto illuminazione via di Perino, progetto parcheggio via delle Colombe, progetto sistemazione delle facciate del centro storico, progetto sistemazione parco di via Giulia, definitiva sistemazione dell’edificio di corso Vittorio, sistemazione fosso di san Nicola, sistemazione giardinetti, sistemazione locali campo sportivo e ztl elettronica. E’ per questo che voglio tornare ad amministrare Nemi – ha concluso Cocchi – per impegnarmi a recuperare tutto ciò che è stato interrotto e per portare altri benefici concreti alla cittadina”. Malcotti ha subito commentato il gravissimo episodio della fascia del sindaco: “Non ero a conoscenza di questo fatto davvero grave che ha leso il simbolo di una istituzione e carica che in quel momento era ricoperta da Cinzia Cocchi. La politica “buona” non è questo. La politica buona è donare se stesso alla comunità e non scendere a simili bassezze. Mi ricordo benissimo tutte le volte che Cinzia Cocchi è venuta in Regione, e in particolare mi ricordo quando con gli occhi luminosi, pieni di passione e convinzione mi ha detto: “Ho un sogno nel cassetto che è quello di acquistare palazzo Ruspoli e quindi restituire a Nemi un bene di inestimabile valore affettivo e di appartenenza del nostro paese. Sarebbe un sogno poter regalare a noi cittadini questo patrimonio, emblema di Nemi”.  Ecco – ha proseguito Malcotti – questo intendo per politica, questo intendo per servizio alla comunità e Cinzia Cocchi personifica in pieno detti valori e ha la grinta e la forza giusta per amministrare Nemi. Adesso dobbiamo pensare vincere queste elezioni e tornare alla guida del paese, il mio sostegno ci sarà sempre”.

VIDEO DELL'INTERVENTO DI CINZIA COCCHI: http://www.youtube.com/watch?v=-4cW3RxzAfA




CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.

Chiara Rai

Dal primo aprile un’altra sforbiciata al personale medico dei pronto soccorso di Velletri e Albano ridurrà letteralmente al collasso i due nosocomi castellani. Ieri il pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Albano si presentava come uno stabulario, un girone infernale con file di barelle per i corridoi e decine di persone in attesa da ore di essere visitate. C'è un conteiner come sala d'aspetto dove l'aria è viziata e i malati aspettano per ore. Ci sono le impalcature all'ingresso della struttura di primo soccorso, che da diverso tempo fanno parte dell'arredo. Le persone in barella, sostano giorni e giorni, in attesa di un posto letto che spesso non si riesce a trovare. E questo è niente. Dalle sei alle otto ore è il minimo di tempo che si deve attendere per essere medicati. Annamaria ha avuto un incidente stradale intorno alle otto del mattino ed è stata portata con l’autoambulanza al San Giuseppe. Dalle nove è rimasta in attesa con un collare al collo fino a oltre le 14:30. Ennio, in carrozzina è rassegnato: “ormai non so più da quante ore aspetto – dice il malato – il personale medico si fa in quattro ma il problema è proprio che mancano i medici e l’ospedale è colmo”. Riccardo, per controllare il gesso alla gamba, ha atteso oltre sei ore. Filomena, stessa storia, più di sei ore d’attesa. La Asl RmH ha comunicato alla Regione che nei prossimi giorni dovranno essere “riorganizzati i servizi” alla luce della cessazione di due contratti ex articolo 15 septies (a tempo determinato per funzioni di "particolare rilevanza e di interesse strategico"). Il primo soccorso di Albano, ormai, conta circa 35 mila accessi l’anno. Il personale lavora 38 ore settimanali. Due unità in meno ai pronto soccorso già sotto organico significa decretare lo sfacelo: A Velletri ci sono nove unità e dal 1 aprile saranno in otto a causa della cessazione del contratto di un dirigente medico di chirurgia all’accettazione urgenza. Dal mese di novembre saranno in sette a causa di un’altra cessazione ex art. 15. Al pronto soccorso di Albano ci sono 13 unità. Dal primo aprile saranno in undici a causa cessazione di un dirigente medico di chirurgia e dell’assenza per ricovero per grave malattia di un altro medico. Pertanto le misure che l’azienda sanitaria locale dovrà necessariamente prendere, salvo che la Regione non reintegri qualcuno, saranno drastiche: si dovrà spostare almeno un medico da Albano a Velletri per avere un’organico di nove medici più un direttore a Velletri e dieci più un direttore ad Albano. La situazione si aggraverà quando scadranno altri 3 contratti al pronto soccorso di Frascati. Per quanto riguarda, invece, ostetricia e ginecologia si prospetta l’idea di accorpare le strutture di Marino e Genzano allo scopo di recuperare risorse per Anzio che ad agosto vedrà ridurre le unità da otto a sei. 

 




CASTEL GANDOLFO ELEZIONI, CAPORICCI: "NOI RAPPRESENTIAMO FORZA ITALIA E CONSEGUENTEMENTE L’AREA DI CENTRODESTRA E DEL PDL DAL 1994"

Redazione

Le ultime dichiarazioni dell’onorevole Petrocchi, il quale puntualizza che per le prossime amministrative a Castel Gandolfo il simbolo Pdl appartiene al candidato Raffaele Dalessandro non sconvolge più di tanto la coesa squadra di centrodestra che porta come candidato il Consigliere uscente De Angelis: Non polemizziamo con gli amici di partito – dice lo storico coordinatore di Forza Italia Luigi Caporicci –  Petrocchi parla a titolo personale e tale rimane il suo i ntervento. Noi rappresentiamo Forza Italia e conseguentemente l’area di centrodestra e del Pdl dal 1994, e se serve, siamo pronti a parlarne nelle sedi opportune e senza polemiche, nell’interesse comune. Rinnovo pertanto cordiali saluti a Petrocchi. 

24/03/2012 CASTEL GANDOLFO ELEZIONI, INTERVIENE PERSINO PETROCCHI SULLA PATERNITA' DEL PDL GANDOLFINO



NEMI ELEZIONI, SLOGAN SULLA BACHECA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA: FORZA AZZURRA! BIAGGI CONTA SU DI TE!

Angelo Parca

Iniziano le frecciatine indirizzate alla candidata di Pensiero Civico sostenuta da Sel Beatrice Faina. Uno slogan è apparso sulla bacheca di Rifondazione Comunista che sostiene Stefania Osmari candidato Sindaco del Pd – Fds. Il messaggio è chiaro: Dato che Sel ha deciso di correre da sola deve essere consapevole che Cinzia Cocchi candidato Sindaco della lista civica Insieme per Nemi sostenuta dal Pdl, da questa spaccatura, non potrà che trarne beneficio. «Voglio fermamente ribadire che la lista Pensiero Civico e Sel non intende accogliere provocazioni di bassa lega». Così la candidata a sindaco Beatrice Faina risponde agli attacchi pubblicati questa mattina nella bacheca della Federazione della Sinistra nei confronti una candidata alla lista Pensiero Civico e Sel. Attacchi arrivati dopo la presentazione della lista, del programma e della candidatura di Faina, che si è svolta nella mattinata di domenica a Nemi e che ha riscosso un buon successo da parte dei cittadini e della stampa. «Il rinnovamento di cui ci facciamo portatori – spiega Beatrice Faina –  è, non solo nelle idee e nelle persone, ma anche nelle modalità. Chi lavora con me e mi sostiene, lo fa sui contenuti e sui programmi non certo sul pettegolezzo. Alla collega candidata Stefania Osmari, che gode di mia grande stima, raccomando di  fare più attenzione alle goliardie di una parte importante della sua coalizione. Attaccare personalmente gli avversari poltici, non è educato, non sta bene e soprattutto non le fa onore». Pensiero Civico e Sel ha, nel frattempo, accolto il ditinguo da parte della segretaria del Pd Francesca Bertucci.
 




RIETI ELEZIONI, CARDUCCI (UDC) SPIEGA LE MOTIVAZIONI DELLA CANDIDATURA DI SILVIO GHERARDI

Redazione


Sulla motivazioni che hanno portato l'Udc  a scegiere come candidato a sindaco di Rieti Silvio Gherardi, Carducci (Udc) attraverso una nota ha dichiarato: 

“La scelta dell’Udc di candidare a sindaco di Rieti  il  prof. Silvio Gherardi è in linea con  il progetto portato avanti a livello nazionale da Pier Ferdinando Casini e dal segretario nazionale  Lorenzo Cesa, di costruire un nuovo polo  che, andando oltre il partito , rappresenti e rafforzi quell'area moderata che non si riconosce più nell'attuale bipolarismo. Dietro la candidatura del prof. Gherardi si può veramente realizzare un progetto politico nuovo, in grado di rilanciare Rieti e il suo territorio.  Gherardi è un grande e stimato professionista, una figura di prestigio del mondo dell’impresa reatino e un profondo conoscitore della realtà territoriale. Con grande spirito di servizio ha dato la sua disponibilità e, per il bene di Rieti,  non potevamo non cogliere questa opportunità. Desidero rivolgere un ringraziamento particolare all’amico Enzo Carra – conclude Carducci – per il lavoro svolto e per aver contribuito  ad individuare questa soluzione con il concorso unitario del partito.”




LAZIO REGIONE, IDV PRESENTERA' MOZIONE ALLA POLVERINI PER RITIRARE LE DELEGHE ALLA BIRINDELLI

A.P.

Sul caso dell’assessore regionale Angela Birindelli, l’Italia dei Valori presenterà una mozione per chiedere  alla presidente Polverini di ritirare le deleghe assegnate all’assessore. «Poichè i recenti fatti giudiziari mettono a repentaglio la credibilità e l’affidabilità dell’amministrazione regionale ci auguriamo – dichiara il segretario regionale Idv Vincenzo Maruccio – che la discussione della mozione venga calendarizzata al più presto, in quanto è interesse di tutti fare chiarezza sulla vicenda e fugare ogni dubbio. Chiederemo nella stessa occasione chiarimenti anche sull’assegnazione dell’appalto e sui costi degli allestimenti per lo stand del Lazio al Vinitaly, perchè anche in questo caso l’assessore pecca in scarsa trasparenza». I consiglieri del Pd, Giuseppe Parroncini e Mario Perilli in una comunicazione congiunta hanno dichiarato: “L’estenuante guerra in corso da oltre un anno tra l’assessore Pdl all’agricoltura Angela Birindelli e colui che l’ha scelta per l’incarico cioè il presidente Pdl della commissione agricoltura, Francesco Battistoni, oltre a interessare la magistratura sta massacrando l’agricoltura del Lazio. Sarebbe utile che entrambi lasciassero libero il campo. E sarebbe anche il caso che il Pdl si assumesse le proprie responsabilità. La faida in corso infatti è solo una brutta pagina delle lotte intestine e all’ultimo sangue tra le varie e numerosissime anime del Pdl viterbese. Non facciamo i giudici e non vogliamo intervenire in merito all’inchiesta giudiziaria in corso. La magistratura faccia il suo compito fino in fondo. Nel frattempo però è un dato di fatto che l’agricoltura di questa regione, i suoi coltivatori, le famiglie che vivono lavorando la terra, le imprese, sono ostaggio da due anni di questa Giunta e di questi personaggi. Per mesi la legge sulla tracciabilità dei prodotti è rimasta ferma al palo solo per le incomprensioni e i dissapori tra i due esponenti del Pdl viterbese. Le mancanze di comunicazione tra assessorato e commissione hanno creato sconquassi nel centrodestra e fatto mancare in aula il numero legale per tante, troppe sedute. Una legge votata all’unanimità in commissione è rimasta al palo per mesi ed è diventata terreno di scontro, specchio fedele delle guerre intestine e fratricide tra componenti locali del centrodestra. Peggio è successo per i fondi destinati alle fitopatie, alla lotta al cinipide del castagno e alla batteriosi del kiwi. Stanziamenti praticamente spariti per il 2012. Questa vicenda alla ‘Capuleti e Montecchi’, francamente, ci ha davvero stancato. Cos’ha intenzione di fare la Polverini, proseguire con il nulla? Fare al solito finta di niente?”




BRACCIANO, SUCCESSO DI PUBBLICO ALL'INCONTRO DI SABATO SCORSO ORGANIZZATO DA LIBERA E LEGAMBIENTE

A.P.

Un pubblico entusiasta ha accolto l’invito delle associazioni Libera e Legambiente, a Bracciano sabato scorso per parlare di “Territorio, diritti e legalità”. Davanti a circa 200 persone dei sei paesi del comprensorio intorno al lago e a 16 associazioni ambientaliste locali, si sono sollevati alcuni interrogativi scottanti sulla cementificazione del territorio, sul ciclo dei rifiuti, sulle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni nel Lazio. Numerosi i relatori, tra questi Antonio Turri, referente per il Lazio dell’associazione di don Ciotti, ha spiegato i meccanismi delle mafie locali, un fenomeno presente fin dagli anni ’70 e che è andato trasformandosi in mafia economica, mafia politica, fino alla mafia che spara. I figli di mafiosi sono ormai la seconda generazione cresciuta nelle migliori scuole; gli anni ’90 segnano gli  investimenti dei capitali in tutto il paese (130 miliardi il fatturato più altri 60/70 provenienti dalla corruzione) mentre, agli inizi del 2000, come risulta dai processi per associazione a delinquere di stampo mafioso, appaiono coinvolti anche cittadini con il ruolo di capi, nati in questa regione. Un fenomeno culturale, che contamina il potere, la società e l’economia diventando sistema. Ecco perché come cittadini, come persone e come associazioni, incalza Turri, “ci dobbiamo caricare della nostra responsabilità, il primo antidotto è la nostra carta costituzionale. I sindaci non sono i padroni delle città, ma amministratori pro tempore, sono i cittadini i proprietari delle loro città. Soltanto uniti si possono eliminare le mafie”. A Libera ha fatto eco Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, che ha insistito per mantenere  massima attenzione su quanto sta accadendo, sulle diverse inchieste aperte dalla magistratura, sul fenomeno dell’esodo dalla capitale previsto nei prossimi anni,  che sta condizionando le scelte urbanistiche del lago di Bracciano, del litorale Nord, dei Castelli.  In particolare, si sta discutendo su alcune zone verdi di maggiore pregio intorno al lago: 50 ettari di verde da trasformare in 125.000mc ad Anguillara, 60 ettari nel comune di Bracciano che potrebbero diventare attività sportive, ristoranti, aree giochi, e 40 ettari a Trevignano si trasformerebbero in 40.000mc di cemento. 
Enrico Fontana, giornalista noto per le battaglie con Libera e Legambiente ha insistito sulla scelta di vivere e difendere la legalità: ha fatto presente ai tanti giovani presenti e alle associazioni l’urgenza di impegnarsi tutti insieme: “chi amministra dovrebbe essere orgoglioso di avere cittadini come quelli di Bracciano, con la voglia di partecipare. Non ci sono isole felici, bisogna prevenire. Le mafie, approfittando delle crisi economiche, iniettano ingenti flussi finanziari, si comprano a pezzi  il paese e, attraverso l’economia delle imprese, si stanno comprando a pezzi anche la politica”. Tra i numerosi interventi, quello dell’urbanista  Corrado Placidi, che ha rilevato come la Regione Lazio si collochi al quinto posto nell’elenco negativo delle diciannove regioni italiane, con 80.427 edifici fantasma, e una percentuale del 7,43 per cento sul totale italiano. Mentre, le domande in sanatoria solo per i tre paesi del lago, dal 1985 al 2004 sono state 1.745 a Trevignano, 3.646 ad Anguillara e 2.516 a Bracciano. Alberto Spampinato presidente di Ossigeno, l’organizzazione a tutela dei giornalisti minacciati dalla criminalità e dalle mafie, ha deprecato le denunce mosse dall’amministrazione locale contro giornalisti e cittadini che avevano criticato alcuni cantieri edili di Bracciano, poi sequestrati dalla procura. Nel corso del lungo incontro, si è parlato anche di discariche e di ciclo della differenziata con Antonio Piras della rete Zero Waste Lazio e con Fabio Musmeci, ricercatore dell’ENEA. Tra le associazioni intervenute, Cristiana Mancinelli di Salviamo il Paesaggio ha ricordato il censimento richiesto in questi giorni a tutti i comuni d’Italia per conoscere gli edifici pubblici non utilizzati. Anguillara Bene Comune che ha posto l’accento sulla battaglia contro le mafie. Un documentario realizzato da Libera  che spiega la Quinta mafia, quella di carattere locale, fatta di potere gestito alla maniera delle mafie, ha concluso l’intensa giornata, che è stata suggellata con l’apertura di un presidio di Libera sul lago di Bracciano.

ALTRI tabella:

22/03/2012 BRACCIANO, DON CIOTTI E LEGAMBIENTE INCONTRANO ABITANTI E ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO


 




VITERBO, LOTTA ALLE LEUCEMIE, SMANTELLAMENTO DI EMATOLOGIA

E.G.

“L’iniziativa dell’Ail di questi giorni a Viterbo ha un significato ancora più grande: è urgente che la Asl garantisca locali idonei al reparto di Ematologia”. Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, ha portato la propria solidarietà all’associazione, presente nei punti di distribuzione delle uova di Pasqua per la campagna nazionale di sensibilizzazione.

“La lotta alle leucemie – dice Parroncini – sta attraversando un periodo difficile a causa dello smantellamento di Ematologia. Nelle ultime settimane c’è stato anche l’appello lanciato dal professor Franco Mandelli, una figura di grande rilievo che ha speso parole per la situazione di Viterbo”.

Di fronte all’indebolimento del reparto ci sono state le richieste della presidente dell’associazione, Patrizia Badini, insieme a quelle del dottori Marco Montanaro, primario di Ematologia a Belcolle. “Ma dalla Asl – continua – non c'è alcuna risposta. Eppure si tratta di istanze ragionevoli: servono locali idonei all’ospedale del capoluogo per continuare un lavoro che ha reso il reparto un'eccellenza a livello nazionale”.

Un reparto che da Montefiascone è stato spostato prima a Ronciglione, poi a Belcolle, “dove però – conclude Parroncini – sono disponibili solo due locali di degenza. La parte più qualificata, quella per la cura delle leucemie acute e per i trapianti di cellule staminali, non c’è e gli utenti sono costretti ad andare fuori provincia. Non bastano le rassicurazioni del direttore generale Adolfo Pipino: per la realizzazione del corpo A3 di Belcolle i tempi infatti non sono certi e i locali servono subito. La Regione Lazio? Per arginare questo scempio irragionevole ho presentato anche un’interrogazione, ma come al solito non ha risposto nessuno”.