Il Politecnico di Milano è la migliore università italiana

Il Politecnico di Milano si conferma la prima università italiana e raggiunge il suo miglior risultato fino ad oggi, salendo di dodici posizioni per occupare l’111mo posto nella classifica del QS World University Rankings 2025.

   L’Università di Roma La Sapienza sale di due posizioni per occupare il 132mo posto – è il suo secondo miglior risultato assoluto, dopo il 125mo posto nel 2006 -, seguita dall’Università di Bologna che sale di ventuno posizioni al 133mo posto, ottenendo anch’essa il suo miglior risultato nella storia della classifica.

Queste sono le uniche università italiane tra le prime 150 al mondo.

Delle 42 università italiane classificate, quindici salgono in classifica, nove mantengono la stessa posizione dell’anno scorso, e le restanti diciotto perdono posizioni in questa edizione. Questi i risultati della 21ma edizione del World University Rankings, la classifica universitaria il cui ranking include sia i fattori di occupabilità che di sostenibilità.

   Questa edizione comprende 1.500 università in 106 Paesi.

   A livello mondiale, il Massachusetts Institute of Technology celebra tredici anni al primo posto; l’Imperial College London raggiunge il secondo posto, mentre l’università di Oxford rimane al terzo posto e Harvard al quarto. L’ateneo di Cambridge scende al quinto posto, perdendo tre posizioni.

   In Italia, l’Università Vita-Salute San Raffaele è quella che ha ottenuto il più grande avanzamento in classifica in Italia e il secondo a livello mondiale, grazie all’impatto della sua ricerca scientifica; ora si posiziona tra le prime 400 università nel mondo.

   Anche l’Università di Roma Tor Vergata ha registrato un progresso significativo, salendo di quasi 100 posti; ha mostrato un miglioramento notevole in quattro dei nove indicatori utilizzati da Qs, in particolare per quanto riguarda l’occupabilità dei suoi laureati, la stima dei datori di lavoro e l’influenza delle citazioni e della ricerca scientifica prodotta, questo progresso l’ha portata tra le prime 400 università.

   La Cattolica del Sacro Cuore è salita di 63 posti ed è ora tra le prime 450 università al mondo; questo miglioramento è dovuto alla considerazione dei datori di lavoro, alla qualità della ricerca prodotta e alla rete di collaborazioni scientifiche internazionali. L’università di Pavia mostra una crescita grazie alla reputazione che gode tra i datori di lavoro e all’impatto della ricerca che produce.

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna sale al 133/mo posto, il più alto che abbia raggiunto in questa classifica.

   Il Politecnico di Torino continua a crescere e si colloca ora tra le migliori 250 università al mondo. Mentre il Politecnico di Milano inizia a intravedere la possibilità di raggiungere l’obiettivo di entrare tra le prime cento al mondo.

   Se è buona e intensa l’attività di ricerca degli atenei italiani (per 41 su 42), due punti dolenti sono il rapporto docente-studente e la capacità di attrazione di studenti e docenti internazionali.

   Solo 3 delle 42 università classificate appaiono infatti tra le prime 700 al mondo, indicando una dimensione media delle classi troppo elevata come anche solo 3 università italiane appaiono tra le prime 700 al mondo per la proporzione di studenti internazionali e 7 per capacità di attirare docenti dal mondo. 




Satanismo e chiesa evangelica: due poli opposti. Analisi di alcuni singolari casi di cronaca

Il satanismo e la chiesa evangelica rappresentano due poli opposti del panorama religioso. Tuttavia, in alcuni casi, si sono verificati episodi di crimini efferati commessi da individui legati alla chiesa evangelica, i quali hanno talvolta giustificato le loro azioni con un fervore religioso che, sebbene non legato al satanismo, mostra tratti di fanatismo simili.

Chiesa Evangelica: caratteristiche e dottrina

La chiesa evangelica è un ramo del cristianesimo protestante, caratterizzato da un’enfasi sulla Bibbia come unica fonte di autorità religiosa, la necessità della conversione personale e un forte impegno missionario. Alcuni gruppi evangelici adottano posizioni estremamente conservatrici su temi morali, sociali e politici.

Crimini efferati e legami con la Chiesa Evangelica

Nonostante la chiara separazione tra satanismo e fede evangelica, si sono verificati episodi di crimini violenti commessi da individui legati alla chiesa evangelica. Questi casi non implicano un legame diretto con il satanismo, ma mostrano un fanatismo che può portare a comportamenti estremi.

Casi di Cronaca

  1. Delitti di matrice religiosa: In alcuni casi, individui con forti convinzioni evangeliche hanno commesso crimini violenti giustificandoli con motivazioni religiose. Ad esempio, omicidi di familiari o di persone ritenute “peccatori” o “posseduti”.
  2. Omofobia e crimini contro la comunità LGBTQ+: Alcuni crimini violenti sono stati commessi contro persone LGBTQ+ da individui legati alla chiesa evangelica, motivati da interpretazioni estreme delle Scritture che condannano l’omosessualità. Questi crimini non sono legati al satanismo, ma al fondamentalismo religioso.

Motivazioni e Contesto

Le motivazioni dietro questi crimini spesso includono:

  1. Fondamentalismo Religioso: Una rigida interpretazione della Bibbia può portare alcuni individui a giustificare azioni violente come “giudizio divino” o “purificazione”.
  2. Psicopatologie: Disturbi mentali non diagnosticati o mal gestiti possono contribuire a comportamenti violenti, aggravati dal fanatismo religioso.
  3. Pressione Sociale e Isolamento: In comunità chiuse o isolate, l’indottrinamento e la pressione dei pari possono spingere gli individui a compiere atti estremi per conformarsi alle aspettative del gruppo.

Differenze tra Satanismo e Fondamentalismo Evangelico

Nonostante alcune somiglianze superficiali nel comportamento estremo, il satanismo e il fondamentalismo evangelico differiscono radicalmente nei loro principi e obiettivi:

  1. Credenze di Base: Il satanismo razionalista vede Satana come simbolo di libertà e ribellione, mentre il fondamentalismo evangelico vede Satana come il male assoluto.
  2. Obiettivi e Pratiche: Il satanismo promuove l’individualismo e il piacere personale, mentre il fondamentalismo evangelico promuove l’obbedienza a Dio e la diffusione della fede.
  3. Origine della Violenza: La violenza nel satanismo è rara e solitamente simbolica, mentre nel fondamentalismo evangelico può derivare da interpretazioni estreme della Bibbia.

Sebbene esistano episodi di crimini efferati commessi da individui legati alla chiesa evangelica, questi non sono collegati al satanismo. Entrambi i fenomeni possono dare origine a comportamenti estremi, ma le loro radici e motivazioni sono profondamente diverse. È fondamentale distinguere tra il fanatismo religioso e le pratiche sataniche per evitare malintesi e stigmatizzazioni.

Bibliografia

  1. LaVey, A. S. (1969). The Satanic Bible. New York: Avon.
  2. Introvigne, M. (1997). Il ritorno del satanismo. Torino: Einaudi.
  3. Boyer, P. (1992). When Time Shall Be No More: Prophecy Belief in Modern American Culture. Harvard University Press.
  4. Balch, R. W., & Taylor, D. (2002). Seekers and Saviors: Group Dynamics and Mass Suicide in a Millennial Sect. American Sociological Review.
  5. Jenkins, P. (2000). Mystics and Messiahs: Cults and New Religions in American History. Oxford University Press.

Questa bibliografia include fonti che esplorano sia il fenomeno del satanismo che il fondamentalismo religioso, offrendo un contesto utile per comprendere le dinamiche dei crimini efferati associati a tali movimenti.




Satanismo e strage di Altavilla: nel 1996 successe un caso analogo

La strage di Altavilla, avvenuta nel 1996, è uno dei casi più emblematici associati al satanismo in Italia. Il massacro coinvolse la morte di tre persone: Nadia, un’adolescente, e i suoi genitori. Gli omicidi furono eseguiti con una brutalità che suggerì immediatamente un movente rituale.

Dettagli del Caso

  1. Le Vittime: Nadia, 16 anni, e i suoi genitori furono trovati morti nella loro abitazione. I corpi presentavano segni di tortura e mutilazione.
  2. Il Contesto: Nadia era nota per essere coinvolta in un gruppo satanico locale. Gli investigatori scoprirono che il gruppo organizzava rituali notturni nei boschi circostanti Altavilla.
  3. Le Indagini: Le indagini portarono all’arresto di diversi membri del gruppo satanico. Fu scoperto che Nadia voleva abbandonare il gruppo, il che potrebbe aver innescato la vendetta mortale.

Ora si parla di una strage di Altavilla recente, avvenuta questo maggio. Ancora nello stesso territorio e ancora una triste cronaca legata al satanismo.

C’è il fanatismo religioso dietro alla Strage di Altavilla Milicia. Una famiglia distrutta perché Giovanni Barreca, padre e marito delle vittime, era convinto che i figli fossero possseduti dal demonio. E’ stato Barreca a chiamare i carabinieri e a costituirsi. Lui, muratore di 54 anni, nella sua casa di Altavilla Milicia ha massacrato (e forse torturato) i due figli maschi, Emanuel di 5 anni e Kevin di 16. La terzogenita, 17enne,  è stata risparmiata ma avrebbe assistito ai delitti. L’ultima vittima, la moglie del muratore, Antonella Salamone, di 13 anni più giovane, viene trovata dopo ore.  E’ stata uccisa diversi giorni prima e i l suo corpo dato alle fiamme. Oltre a Giovanni Barreca, sono sospettati di aver preso parte all’omicidio della moglie e dei due figli dell’uomo, Sabrina Fina e Massimo Carandente, due fanatici religiosi. Come per il muratore 54enne reo confesso dei delitti, le accuse sono di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. La coppi avrebbe conosciuto Barreca durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica. Un rapporto quello tra i due fermati e l’uomo che ha alimentato l’ossessione mistica del muratore, anche lui un fanatico religioso. Sarebbero stati i due palermitani a istigarlo a uccidere i familiari per liberare la casa da presenze demoniache.

Altri Casi di Cronaca in Italia

Oltre alla strage di Altavilla, ci sono stati altri casi in cui il satanismo è stato collegato a crimini violenti.

Il Delitto di Chiavenna

Nel 2000, tre adolescenti uccisero suor Maria Laura Mainetti a Chiavenna. Le giovani erano coinvolte in pratiche sataniche e dichiararono di aver ucciso la suora come parte di un rituale.

I Delitti delle “Bestie di Satana”

Tra il 1998 e il 2004, una setta satanica conosciuta come “Le Bestie di Satana” fu responsabile di diversi omicidi nel nord Italia. I membri della setta, principalmente giovani, praticavano rituali violenti e sacrifici umani.

Il Caso di Erica e Omar

Nel 2001, Erica e il suo fidanzato Omar uccisero la madre e il fratellino di lei a Novi Ligure. Sebbene non direttamente collegato al satanismo, il caso presentava elementi di fascinazione per il macabro e l’occulto, con riferimenti a simboli satanici trovati nei diari di Erica.

Impatto Sociale e Mediatico

Questi episodi hanno avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, alimentando un clima di paura e sospetto verso i giovani e le subculture alternative. La copertura mediatica ha spesso enfatizzato l’aspetto satanico dei crimini, talvolta esagerando o distorcendo i fatti.

Bibliografia

  1. Introvigne, M. (1997). Il ritorno del satanismo. Torino: Einaudi.
  2. LaVey, A. S. (1969). The Satanic Bible. New York: Avon.
  3. Guiley, R. E. (2009). Encyclopedia of Witchcraft. Checkmark Books.
  4. Bell, R. (2002). Deliver Us from Evil: A New York City Cop Investigates the Supernatural. St. Martin’s Press.
  5. Antichi, A., & Bisi, R. (2011). Satanismo. Un’indagine tra cronaca e leggenda. Armando Editore



Satanismo oggi: a Nemi pratiche oscure

Nemi, un piccolo comune nei Colli Albani vicino a Roma, è avvolto da un’aura di mistero e fascino, dovuta in gran parte alle sue antiche tradizioni religiose e leggende.

Storia e Mitologia di Nemi

Nemi è famoso per il suo lago, noto come il “Lago di Diana”, e per il tempio dedicato a Diana Nemorensis, la dea della caccia e della luna. Nel periodo romano, il culto di Diana a Nemi era uno dei più importanti e misteriosi dell’Italia antica. La leggenda narra che il sacerdote di Diana, chiamato “Rex Nemorensis”, doveva conquistare il suo titolo uccidendo il precedente sacerdote in un duello rituale.

Riti Pagani a Nemi

Il Culto di Diana

Il culto di Diana a Nemi era caratterizzato da vari riti, tra cui:

  1. Rituali di Caccia: Diana, essendo la dea della caccia, vedeva i suoi devoti impegnarsi in riti che coinvolgevano sacrifici simbolici di animali, spesso rappresentati da statue o effigi.
  2. Feste della Luna: Durante le fasi lunari, specialmente la luna piena, si svolgevano celebrazioni in cui i partecipanti invocavano la dea per la protezione e la fertilità.
  3. Riti di Passaggio: Il famoso duello per il titolo di Rex Nemorensis era il rito di passaggio supremo. Questo simbolizzava la morte e la rinascita, un ciclo eterno di vita che rispecchiava i ritmi della natura.

Pratiche Oscure e Moderne

Con il passare dei secoli, i riti pagani si sono evoluti e, in alcuni casi, hanno preso una connotazione più oscura, legata all’esoterismo e al satanismo. Oggi, Nemi è talvolta associato a pratiche occulte che attraggono sia curiosi che devoti.

Pratiche Esoteriche

  1. Riti di Invocazione: Alcuni gruppi esoterici utilizzano il lago e i boschi circostanti per invocare spiriti o entità antiche, spesso tramite cerchi magici e incantesimi basati su testi antichi.
  2. Sacrifici Simbolici: Anche se non si tratta di sacrifici reali, vengono utilizzati oggetti simbolici come frutta, fiori o effigi per rappresentare offerte agli spiriti.
  3. Meditazioni e Rituali di Purificazione: Questi rituali coinvolgono spesso bagni nel lago durante specifiche fasi lunari, accompagnati da canti e preghiere.

Partecipare ai Riti

Entrare in contatto con queste pratiche e partecipare ai riti può essere un processo complesso, spesso riservato a coloro che dimostrano un genuino interesse e rispetto per le tradizioni.

Contattare i Gruppi

  1. Reti Sociali e Forum Online: Esistono forum e gruppi sui social media dove appassionati di esoterismo e antichi culti si scambiano informazioni e organizzano incontri.
  2. Eventi Pubblici: Alcuni gruppi organizzano eventi aperti al pubblico durante particolari festività pagane, come il solstizio d’estate o Samhain (Halloween).
  3. Biblioteche e Librerie Esoteriche: Luoghi specializzati in testi esoterici spesso hanno bacheche o eventi dove è possibile incontrare persone con interessi simili.

Partecipazione ai Riti

Per partecipare ai riti, è spesso necessario:

  1. Riservatezza e Discrezione: I partecipanti devono mantenere segrete le informazioni sui luoghi e sui dettagli dei rituali.
  2. Preparazione Spirituale: Alcuni gruppi richiedono ai nuovi membri di passare attraverso un periodo di preparazione, che può includere studi, meditazione e prove rituali.
  3. Rispetto delle Tradizioni: È fondamentale rispettare le usanze e i leader del gruppo, mostrando devozione e partecipazione attiva.

Nemi rimane un luogo di grande interesse per studiosi di religioni antiche e appassionati di esoterismo. Le sue antiche tradizioni pagane e le moderne pratiche oscure continuano ad attrarre persone da tutto il mondo, mantenendo vivo il mistero e il fascino di questo luogo unico.

Bibliografia

  1. Frazer, J. G. (1922). The Golden Bough: A Study in Magic and Religion. Macmillan.
  2. Pennick, N. (1992). The Pagan Source Book. Rider & Co.
  3. De Martino, E. (1959). Sud e magia. Feltrinelli.
  4. Guiley, R. E. (2009). Encyclopedia of Witchcraft. Checkmark Books.
  5. Introvigne, M. (1997). Il ritorno del satanismo. Einaudi



Il satanismo oggi: le radici affondano nel Medioevo

Il satanismo è un fenomeno complesso e controverso, che ha suscitato un ampio dibattito in Italia, specialmente nella regione Lazio. Questo articolo si propone di esplorare le radici storiche, le pratiche e i simbolismi associati al satanismo in Italia, con un’attenzione particolare alle attività nella regione Lazio. Verranno inoltre esaminati i luoghi noti per essere associati a rituali satanici e i codici utilizzati dai gruppi per comunicare.

Radici Storiche del Satanismo in Italia

Il satanismo, inteso come culto organizzato del diavolo, ha radici che risalgono al Medioevo, sebbene la sua forma moderna abbia preso piede principalmente nel XX secolo. In Italia, le prime tracce di pratiche sataniche sono spesso collegate a eresie medievali e movimenti esoterici rinascimentali. La Chiesa cattolica ha a lungo combattuto queste pratiche, etichettandole come eresie e stregoneria.

Il Satanismo Contemporaneo

Il satanismo moderno in Italia può essere suddiviso in varie correnti principali:

  1. Satanismo Razionalista: Fondato da Anton LaVey con la sua Chiesa di Satana nel 1966, questo movimento vede il diavolo come simbolo di ribellione e individualismo. Non crede in un’entità sovrannaturale, ma utilizza il satanismo come una filosofia di vita.
  2. Satanismo Teistico: Questo gruppo crede effettivamente nell’esistenza del diavolo come entità reale e venera Satana come un dio.
  3. Sette Sataniche: Gruppi che praticano rituali magici e possono essere coinvolti in attività illegali, tra cui sacrifici di animali o umani, anche se questi ultimi sono estremamente rari e spesso oggetto di esagerazioni mediatiche.

Il Lazio come Centro di Attività Sataniche

Il Lazio, con la sua ricca storia di antichi culti e misticismo, è diventato un centro per alcune attività legate al satanismo. Diversi luoghi nella regione sono noti per essere punti di ritrovo per pratiche esoteriche e sataniche.

Luoghi di Ritrovo

  1. Nemi: Conosciuta per il suo lago e il bosco sacro a Diana, Nemi ha una lunga storia di leggende legate a riti pagani che si sono evoluti in pratiche più oscure.
  2. Parco dei Mostri di Bomarzo: Questo parco, con le sue statue enigmatiche e atmosfere surreali, è stato associato a pratiche esoteriche e occulte.
  3. Grotta dei Massacci: Situata nei pressi di Rieti, questa grotta è stata citata in vari racconti come luogo di riti satanici.

Simbolismo e Messaggi in Codice

I gruppi satanici spesso utilizzano simboli e codici per comunicare e per marcare i luoghi dei loro rituali. Alcuni dei simboli più comuni includono:

  1. Pentacolo Invertito: Utilizzato come simbolo del rovesciamento dell’ordine divino e della ribellione contro la tradizione cristiana.
  2. Croce Rovesciata: Spesso erroneamente associata al satanismo, è in realtà un simbolo più complesso con radici cristiane, ma utilizzata da alcuni gruppi satanici per rappresentare l’anti-cristianesimo.
  3. 666: Conosciuto come il “Numero della Bestia”, è uno dei simboli più riconoscibili del satanismo.

Messaggi Codificati

I messaggi codificati possono variare notevolmente tra i gruppi. Alcuni utilizzano cifrari semplici basati sull’alfabeto latino, mentre altri possono creare complessi sistemi simbolici per evitare la decodifica da parte di estranei. Questi codici sono spesso utilizzati per pianificare incontri, scambiarsi informazioni su rituali e proteggere l’identità dei membri.

Il fenomeno del satanismo nel Lazio riflette un intreccio di storia, cultura e miti che si evolve costantemente. Sebbene spesso dipinto in modo sensazionalistico dai media, la realtà del satanismo è variegata e spesso meno drammatica di quanto si creda. L’importanza di un approccio critico e informato è fondamentale per comprendere appieno questo fenomeno.

Bibliografia

  1. Introvigne, M. (1997). Il ritorno del satanismo. Torino: Einaudi.
  2. LaVey, A. S. (1969). The Satanic Bible. New York: Avon.
  3. Rudgley, R. (2006). Pagans: An Investigation into the Dark Side of the Ancient Religions. London: Arrow Books.
  4. Pasi, M. (2009). Aleister Crowley and the Temptation of Politics. London: Routledge.
  5. Guenon, R. (2004). The Reign of Quantity and the Signs of the Times. Baltimore: Penguin Books.



Istat, picco di suicidi tra i giovani: è il massimo osservato dal 2015

“Complessivamente la mortalità” in Italia “per cause esterne è diminuita nel 2020 per poi aumentare nel 2021: si passa da un tasso medio di 3,3 decessi per 10mila nel 2018-19 a 3,2 del 2020 e 3,4 nel 2021″. E’ quanto si rileva nel report dell’Istat ‘Cause di morte in Italia anno 2021’.

“Il tasso di mortalità per suicidio era diminuito lievemente (-4%) nel 2020 considerando tutte le età, ma oltre i 65 anni risultava in lieve aumento. Nel 2021 c’è stato un aumento in quasi tutte le classi di età, con l’eccezione dei 50-64enni – si sottolinea – Particolarmente rilevante è l’aumento fra i più giovani (0-49 anni) per i quali il livello raggiunto nel 2021 di 0,40 suicidi ogni 10mila abitanti è il massimo osservato dal 2015″.

“L’andamento delle morti violente è stato determinato in gran parte dall’andamento degli accidenti di trasporto, soprattutto nelle classi di età più giovani, dove causano una quota molto rilevante di decessi. La mortalità per questi eventi si è ridotta del 23% nel 2020, ma nel 2021 è tornata ai livelli del 2019 – prosegue il report – Questo andamento si riscontra soprattutto al di sotto dei 65 anni, mentre nei più anziani il tasso di mortalità del 2021 risulta inferiore a quello pre-pandemico”. “Tra le altre cause accidentali, le cadute fanno registrare negli anni di pandemia un notevole aumento di mortalità: complessivamente si passa da 0,52 decessi per 10mila nel 2019 a 0,61 nel 2021 – aggiunge il report – Queste sono cause di morte che riguardano prevalentemente la popolazione anziana e tra gli ultra-ottantenni il tasso di mortalità, pressoché stabile tra il 2015 e il 2019, passa da un valore di 6,6 decessi per 10mila nel 2019 a 7,9 nel 2021”.




Liste d’attesa, il Governo pronto con un decreto per abbatterle

Si biforcherà in due provvedimenti la strategia del Governo per attaccare la piaga delle liste d’attesa nella sanità pubblica: in Cdm andrà subito un decreto legge ‘leggero’ che non ha sostanzialmente bisogno di risorse. Seguirà poi un Ddl più ‘ragionato’ in cui dovrebbero rientrare quei provvedimenti che hanno necessità di risorse. E’ quanto apprende l’Adnkronos Salute dopo la riunione che si è tenuta tra le Regioni e il ministero della Salute, presenti il sottosegretario Marcello Gemmato e il capo di Gabinetto Marco Mattei. Nessuno del Mef. Riunione “garbata nei toni, ma con qualche imbarazzo reciproco”, è trapelato dall’incontro, perché le Regioni hanno lamentato di aver visto le bozze del Dl solo sui giornali.

I contenuti del decreto

Il decreto conterrà alcune misure d’impatto e di riorganizzazione che non hanno necessità di corpose risorse, le visite e gli esami nel weekend, ad esempio. Ma anche la piattaforma di monitoraggio delle prestazioni che sarà in capo all’Agenas, per capire il peso di domanda e offerta di prestazione; l’interoperatività dei sistemi regionali e poi una struttura ispettiva creata ‘ad hoc’; l’implementazione dei Cup regionali con il privato accreditato e l’acquisto di pacchetti di prestazioni in intramoenia. All’interno del decreto dovrebbe essere garantito l’accesso alla telemedicina anche a medici di famiglia e pediatri. Il contributo delle ‘farmacie dei servizi’, presente nelle bozze del Dl, al momento sembra “più sfumato”.

I contenuti del Ddl

Nel disegno di legge, che avrà tempi più lunghi e metodi di confronto ‘ragionati’, perché sono necessarie molte risorse, dovrebbero confluire l‘innalzamento del tetto di spesa per il privato e le risorse aggiuntive per il personale.

Medici Ssn: “Ddl schiaffo alla coerenza”

“Se il decreto sulle liste d’attesa diventerà un disegno di legge sarà uno schiaffo alla coerenza e a questo punto il vero premier è il ministro Giorgetti. Il messaggio che arriva – afferma all’Adnkronos Salute Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao-Assomed, il sindacato dei medici dirigenti del Ssn – è che non c’è urgenza nel risolvere i problemi della sanità pubblica mentre da tempo chiediamo un riconoscimento professionale per i medici dirigenti anche con la defiscalizzazione della specificità medica. Si legge che stanno valutando le coperture, ma se hai solo tesoretto di 500 mln di euro e lo destini al privato accreditato” nella lotta alle liste d’attesa “vuol dire che non si è capito molto dei problemi del Servizio sanitario nazionale. Le risorse in più devono andare al personale”.




Tumore al polmone non operabile e in stato avanzato: c’è una cura che riduce il rischio di morte dell’84 per cento

La terapia mirata con la molecolaosimertinib ha ridotto il rischio di progressione di malattia o di morte dell’84% nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) – la forma più diffusa – di stadio III non operabile e con mutazione del gene Egfr.

I dati arrivano dal nuovo studio Laura presentato in sessione plenaria al congresso dell’American Society of clinical oncology (Asco) in corso a Chicago.

Osimertinib prolunga la sopravvivenza libera da progressione di malattia di più di tre anni. I risultati sono pubblicati contemporaneamente sul New England Journal of Medicine. Sempre all’Asco è stato presentato anche lo studio Adriatic, che dimostra come la molecola durvalumab sia la prima immunoterapia che mostra un beneficio di sopravvivenza nel tumore del polmone a piccole cellule di stadio limitato, riducendo il rischio di morte del 27%. Passi avanti importanti, dunque, nel trattamento di due forme di tumore del polmone particolarmente aggressive e caratterizzate da bisogni clinici finora insoddisfatti.

Osimertinib è un inibitore della tirosina chinasi dell’EGFR (Epidermal Growth Factor Receptor), specificamente progettato per trattare il tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato. Questa molecola ha rivoluzionato il trattamento del NSCLC, in particolare per i pazienti con mutazioni specifiche dell’EGFR.

Meccanismo d’Azione

Osimertinib si lega in modo irreversibile al dominio tirosina chinasi del recettore EGFR, che è spesso mutato nei tumori NSCLC. Le mutazioni più comuni dell’EGFR nel NSCLC includono l’esone 19 delezione e la mutazione L858R nell’esone 21. Queste mutazioni attivano in modo anomalo il recettore EGFR, stimolando la proliferazione cellulare e la sopravvivenza, contribuendo così alla crescita del tumore.

Osimertinib è particolarmente efficace contro le mutazioni T790M, una mutazione secondaria che conferisce resistenza ai precedenti inibitori della tirosina chinasi dell’EGFR di prima e seconda generazione, come gefitinib ed erlotinib. La capacità di osimertinib di superare questa resistenza è una delle sue caratteristiche distintive.

Efficacia Clinica

L’efficacia di osimertinib è stata dimostrata in numerosi studi clinici. Il trial AURA3, per esempio, ha mostrato che osimertinib ha significativamente migliorato la sopravvivenza libera da progressione (PFS) nei pazienti con NSCLC avanzato con mutazione T790M rispetto alla chemioterapia standard.

Inoltre, lo studio FLAURA ha dimostrato che osimertinib, utilizzato come trattamento di prima linea nei pazienti con NSCLC avanzato con mutazioni EGFR, ha migliorato sia la PFS sia la sopravvivenza globale (OS) rispetto agli inibitori di prima generazione come gefitinib ed erlotinib. Questi risultati hanno portato osimertinib a diventare una terapia standard di prima linea per questi pazienti.

Sicurezza e Tollerabilità

Osimertinib è generalmente ben tollerato. Gli effetti collaterali più comuni includono diarrea, rash cutaneo, secchezza della pelle e tossicità ematologica. Tuttavia, uno dei vantaggi di osimertinib rispetto agli inibitori di generazione precedente è la sua migliore tollerabilità e un profilo di sicurezza più favorevole.

Impatto sul Sistema Nervoso Centrale

Un altro aspetto importante di osimertinib è la sua capacità di penetrare la barriera emato-encefalica, rendendolo efficace contro le metastasi cerebrali, una complicazione comune e devastante nei pazienti con NSCLC avanzato. Questo distingue osimertinib dagli altri inibitori dell’EGFR che hanno una penetrazione limitata nel sistema nervoso centrale.

Osimertinib rappresenta un avanzamento significativo nel trattamento del NSCLC avanzato con mutazioni dell’EGFR. La sua capacità di superare la resistenza alle terapie precedenti, il miglioramento della sopravvivenza globale e la sua efficacia contro le metastasi cerebrali lo rendono un’opzione terapeutica cruciale. La ricerca continua a esplorare nuove combinazioni e potenziali applicazioni di osimertinib, offrendo speranza per ulteriori miglioramenti nei risultati dei pazienti con tumore al polmone.




Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.




Il Presidente Stubb in Lapponia, estremo baluardo d’Europa

Il 23 e 24 maggio il Presidente della Repubblica finlandese Alexander Stubb ha visitato la Lapponia, con tappe nella provincia più settentrionale del paese, Utsjoki e l’adiacente provincia di Inari.
 
La visita era iniziata giovedì 23 maggio nel piccolo villagio di Nuorgam, il punto più settentrionale della Finlandia e dell’UE,  per poi visitare la locale scuola elementare di Nuorgam rispondendo alle domande degli scolari. dagli studenti Successivamente, Stubb, in carica da circa tre mesi, ha incontrato gli amministratori del comune di Utsjoki e gli allevatori di renne con tematiche inerenti le questioni attuali relative alla regione ed ai mezzi di sussistenza; ed ancora, ha incontrato i cittadini e giornalisti, per poi visitare il parco naturale Kevo. Il programma prevedeva una visita alla stazione di Kevo dell’istituto di ricerca lappone, colloqui con i rappresentanti di Metsähallitus , ente che si occupa della gestione delle risorse forestali, ed un’escursione.
 
La giornata di venerdì 24 maggio è iniziata a Inari con l’incontro del Presidente Stubb con i rappresentanti delle assemblee Sámi ; argomento della discussione erano le questioni attuali che riguardano il popolo Sámi . Il presidente ha visitato Siida  il museo Sámi e centro naturale, che recentemente è stato designato come museo europeo dell’anno.
 
Ad Ivalo, centro amministrativo della provincia di Inari il presidente ha incontrato gli amministratori locali e ha discusso con loro le questioni attuali della zona, sottoposte alla sua attenzione, incontrando quindi i rappresentanti della ‘paliskunta’, associazione di allevatori di renne, di Inari, concludendo la visita anche qui  con un incontro coi cittadini.
 
La visita di Stubb in questa regione, vasta circa un terzo dell’intero paese, è stata molto apprezzata e ritenuta un segnale incoraggiante all’impegno dei Sámi nelle trattative con governo centrale per giungere ad un riconoscimento di diritti che, fino a pochi decenni fa, erano misconosciuti e ancora repressi con politiche di assimilazione che tendevano ad una integrazione annullatrice di cultura e tradizioni centenarie. Il popolo Sámi  è l’unico riconosciuto come ‘autoctono’ in Europa e sta faticosamente riprendendo consapevolezza ed uso dei propri diritti ed usanze.
 
Stubb, anche a seguito della visita all’assemblea consultiva Sámi   ha invitato i dirigenti dello stessa al Palazzo Presidenziale per ulteriori discussioni. Dichiarando la sua intenzione di partecipare, il prossimo autunno,  alla Settimana ad alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite,ha comunicato di voler invitare un rappresentante del Parlamento Sámi .
 
Il presidente ha chiesto un flusso di comunicazione bidirezionale tra gli ufficiali militari e le 54 cooperative di allevamento di renne della Finlandia settentrionale, ad esempio per quanto riguarda le esercitazioni militari .Secondo Stubb, data la conoscenza delle cooperative dei terreni locali, una collaborazione è utile per ripristinare le aree stesse dopo eventuali esercitazioni. la Lapponia è sede di importanti esercitazioni militari da parte delle forze Nato, da quando la Finlandia è entrata nell’ìalleanza a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. L’ingombrante vicino russo è costante fonte di preoccupazione per i finlandesi che, nonostante la loro piccola dimensione come popolazione, conoscono sulla loro pelle come fronteggiare il famelico orso. I confini della regione con la Russia sono ora chiusi, anche per bloccare la pratica della polizia di frontiera russa di trasferire forzosamente in territorio finlandese immigrati illegali arrivati fino a quelle latitudini.
 
Stubb si è detto consapevole che all’estero c’è un crescente interesse per il modo in cui la Finlandia tratta la sua popolazione indigena e ha detto che gli sono state poste doimande in merito la settimana scorsa nel programma della BBC ‘Hard Talk’. Secondo l’esperto di diritti umani Martin Schein, le opportunità di riconciliazione tra il popolo Sámi e lo Stato finlandese sono diminuite negli anni 2010; come si desume dal rapporto preparato da Schein per la Commissione Sámi per la Verità e la Riconciliazione, pubblicato di recente.
 
Questa Commissione era stata istituita dal governo guidato da Sanna Marin alla fine del 2021. L’ONU ha presentato in diverse occasioni denunce contro la Finlandia per il trattamento riservato alle popolazioni indigene. Una nuova legge volta a garantire la rappresentanza indigena nel parlamento Sámi è bloccata da anni nel Parlamento finlandese, in parte a causa dell’opposizione del partito di centro; il governo Marin aveva tentato senza successo di far approvare una nuova legge al Parlamento Sámi, mentre l’attuale governo guidato da Petteri Orpo si è impegnato a riprovare ad approvarla. Secondo Stubb lo status dei Sámi in Lapponia deve essere garantito in conformità con la Costituzione finlandese, auspicando che il processo venga completato durante questo mandato governativo.

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Meloni a Schlein: “Orgogliosamente diversi dalla sinistra”

“La segretaria del Pd ha detto di recente che in questo e anno e mezzo starei cancellando la libertà delle persone, accusa singolare per chi ha votato i provvedimenti per chiudere la gente in casa nella pandemia ma chiedo a Schlein quali sono le libertà cancellate da questo governo.

Le nostre sono battaglie di libertà”. Lo ha detto Giorgia Meloni in diretta sui social per gli ‘Appunti di Giorgia’. “Ci dica di cosa parla ma ci dica qualcosa di concreto perché la libertà è stata sempre limitata solo alla sinistra e il punto è che i cittadini lo hanno capito”.

“Eccomi qui in una nuova puntata degli ‘Appunti di Giorgia’ che però ho deciso di ribattezzare ‘TeleMeloni’. Perché l’unica ‘TeleMeloni’ che esista è questa. Tutto il resto sono solo fake news di una sinistra che, essendo impegnata ad occupare la televisione, pensa che gli altri siano come lei. Ma poiché noi siamo molto, e orgogliosamente, diversi dalla sinistra, abbiamo già smontato questa bufala dati alla mano”, ha detto Meloni iniziando la diretta.

Parlando dell’Ue, “tra i grandi obiettivi c’è sempre stato quello del sostegno alla natalità e l’assegno unico è uno degli strumenti più efficaci per favorirla. Lo abbiamo mantenuto e ci abbiamo investito 3 miliardi di euro in più. Ve ne parlo perché la Commissione europea ha deciso di aprire una procedura di infrazione con motivazioni folli. Se dovessimo dare seguito alle indicazioni dell’Ue la misura sarebbe insostenibile e si presterebbe a diverse truffe. Spero che la prossima Commissione abbia un approccio più ragionevole, se non è così daremo battaglia”, ha detto la premier.