Da oggi finisce il supporto Microsoft per la prima versione di Windows 10

 

di Francesco Pellegrino Lise


Utenti della prima versione di Windows 10 attenzione. Microsoft oggi lancia la "Patch Tuesday" di maggio. Ma questa data non segna solo la distribuzione di tutta una serie di aggiornamenti per l’intero ecosistema dei software della casa di Redmond. Infatti, oggi giunge al capolinea il supporto ufficiale della versione originale di Windows 10. La versione interessata dallo stop, più precisamente, è quella che fu lanciata il 29 luglio del 2015 quando la nuova piattaforma debuttò in forma ufficiale. All’atto pratico, per tutti gli utenti che ancora oggi ne fanno uso, significa che il sistema operativo potrà continuare ad essere utilizzato come sempre, ma sarà maggiormente esposto a rischi in quanto non riceverà più alcun update. Il problema, ovviamente, si può risolvere facilmente: gli utenti non dovranno fare altro che effettuare l’upgrade alla versione successiva di Windows 10. Tale aggiornamento, renderà così possibile continuare a ricevere il supporto da parte di Microsoft e poter continuare anche in futuro ad installare i futuri update del sistema operativo. Sono passati solo due anni dal lancio di Windows 10 versione 1507, ma Microsoft ha già deciso di interrompere il suo ciclo vitale. Una scelta figlia della nuova strategia commerciale di Microsoft, la cosiddetta “Windows as a service”, con cui il colosso di Redmond vuole mantenere il suo sistema operativo costantemente aggiornato come se fosse un servizio e non un semplice programma. Aggiornare Windows 10 alla versione più recente può essere fatto comodamente tramite internet, ma per chi non disponesse di una connessione sufficientemente può optare per l’update via chiavetta USB o DVD con una procedura ad hoc illustrata da Microsoft. La prossima, chiamata "Windows 10 Redstone 3", sarà disponibile a settembre.




Sniper: Ghost Warriors 3, tutti cecchini su Pc, Xbox One e PS4

 

di Francesco Pellegrino Lise


Sniper: Ghost Warrior 3, ultima incarnazione della serie, è arrivato su Pc, Xbox One e PlayStation 4 per far felici tutti gli appassionati dei fucili di precisione e dell’arte del cecchinaggio. Il nuovo capitolo del titolo sviluppato da CI Games propone un titolo open-world stravolgendo totalmente la natura del brand e proponendo qualcosa di diverso dal solito. L’avventura del cecchino Usa Johnathan Nort è interessante e impegnativa, grazie a una struttura ludica non particolarmente originale, ma che comunque riesce a stimolare sia gli amanti degli shooter in prima persona che i più curiosi grazie al mondo aperto condito da una buona dose di quest secondarie. Venendo alla trama, le vicende di Jonathan North, si svolgono in Georgia, un territorio sull'orlo di una guerra civile con un governo instabile, corrotto e con eserciti di separatisti che attuano i peggiori crimini di guerra. Il cecchino deve quindi prendere parte ad una serie di missioni ad alto rischio, infiltrandosi dietro le linee nemiche per eliminare una serie di bersagli e intrufolandosi in strutture altamente sorvegliate per recuperare documenti di fondamentale importanza. Il comparto narrativo di Sniper Ghost Warrior 3 non si limita però a raccontare solo le vicende di un paese martoriato da rappresaglie e corruzione ma narra anche la storia di due fratelli.Jonathan non è figlio unico e la sua decisione di accettare la missione in Georgia va ben oltre il semplice incarico militare. Il protagonista ha infatti visto rapire suo fratello, a seguito di una missione che non si è conclusa nel migliore dei modi. Nonostante tutti siano convinti della sua morte, Jonathan, dopo aver ricevuto un rapporto dalla CIA, crede invece fortemente che suo fratello sia vivo e si trovi proprio in Georgia. Ed è da qui che ha inizio l’avventura. Parlando di gameplay, Sniper: Ghost Warrior 3, offre una diversità d’approccio convincente. Rintanarsi su una zona sopraelevata, usare il piccolo drone per mappare la zona e i nemici e poi decidere come e quando agire sarà comunque solo il punto di partenza: eliminare dalla distanza, provare un attacco più stealth o gettarsi nella mischia in stile Chuck Norris sarà poi la scelta successiva. Naturalmente le dinamiche da puro cecchino saranno quelli più gratificanti e, purtroppo anche quelle più facili da affrontare, complice anche un’IA non del tutto convincente. Ad ogni modo è bene considerare che in situazioni di grande affollamento, uccidere dalla distanza risulterà vincente su tutta la linea; al contrario le altre soluzioni oltre che essere più pericolose, sono state sicuramente trattate con più superficialità e quindi non appagano mai come un bel centro in mezzo agli occhi da 500 metri di distanza. La situazioni fortunatamente cambia radicalmente quando la missione da affrontare richiedere l'uccisione di un solo individuo, oppure alcuni più particolari dove seguire le traccie di un cecchino avversario, tracciarne la posizione d'appostamento e addirittura ricreare il percorso del proiettile. Tutta questa fase di ricognizione è favorita della modalità esplorazione, ovvero la capacità di evidenziare a schermo tracce, nemici e altre informazioni utili a pianificare l'azione. Se la giocabilità è fatta di alti e bassi, il sistema di gestione dell'inventario e dei oggetti è invece complesso e ben studiato per rendere le battaglie più interessanti. Prima di ogni missione infatti si potranno portare solo una quantità limitata di munizioni e oggetti che si esauriranno presto nel corso dell'incarico e non saranno per nulla facili da trovare sul campo di battaglia, senza contare che anche il vento e la gestione del respiro di John avranno il loro peso specifico, sia in positivo che in negativo. A questo si aggiunge l'usura del silenziatore del protagonista, ciò vuol dire che se i primi colpi saranno pressoché inudibili, i seguenti rimbomberanno invece in tutta la valle, dato che la bocca di fuoco sarà priva del silenziatore di cui sopra. Insomma se uccidere i nemici dall'alto è facile, gestire invece la quantità e la qualità dei proiettili a disposizione sarà diametralmente il contrario. Ed è proprio qui che il titolo trova un punto d’equilibrio fondamentale per mantenere l’esperienza di gioco tutto sommato stimolante e appagante, evitando cosi di trasformarla in una mera routine meccanica.

 

 

Ovviamente il caro vecchio John, a seconda di come opererà sul campo, potrà sviluppare diverse abilità nel corso del gioco tramite i punti esperienza guadagnati a fine missione che potranno essere investiti nei tre diversi rami di specializzazione, ovvero Cecchino, Fantasma e Guerriero. A livello di audio, il comparto sonoro risponde sempre bene e musiche ed effetti sonori sono quasi sempre credibili e ben azzeccati. Peccato per il doppiaggio italiano completamente assente, una vera pecca per i giocatori più giovani o che non conoscono bene la lingua. Dal punto di vista della grafica, il titolo di CI games, offre degli scorci davvero suggestivi, grazie al CryEngine e a un buon level design, che si rivela abbastanza variegato da offrire zone discretamente diversificate tra loro, e che spaziano da aree boscose ad altre più pianeggianti, fino ad agglomerati urbani e basi militari. Ma soprattutto il risultato è positivo grazie alla buona implementazione di effetti particellari, atmosferici e di luce e ombra, che agendo in combinazione tra loro e col meteo dinamico e il ciclo giorno e notte, regalano agli utenti una bella visione d’insieme. Dove invece il motore non rende come dovrebbe, è nella resa degli edifici, che appaiono rozzi e dall'aspetto abbastanza piatto, oltre che poveri di texture. Queste ultime sono generalmente di buona fattura, specie per quanto riguarda quelle legate ad elementi naturali, ma purtroppo deludono sui personaggi, protagonisti e comprimari. A completare il quadro dei difetti ci sono poi alcuni movimenti dei personaggi che appaiono spesso rigidi, e le lunghe schermate di caricamento che possono durare fino a quattro o cinque minuti a volta. Un vero peccato perché l’idea di base era davvero buona. Tirando le somme, questo Sniper: Ghost Warriors 3 è un titolo che naviga tra alti e bassi. Se quello che si cerca è un buon gioco con cui sparare qualche cecchinata in maniera seria, ma non si vuole perder tempo con una trama troppo approfondita e realistica, allora è il titolo che fa per voi. Contrariamente se quello che si desidera è il realismo puro, un’IA perfetta e la fluidità, allora il gioco potrebbe non soddisfarre a pieno. In ogni caso, nel complesso, l’ultima fatica di CI Games non è affatto un brutto gioco, ma anzi è un ottimo connubio fra uno shooter puro e un rafting game. Un vero appassionato di giochi di guerra non dovrebbe lasciarselo sfuggire.

 


GIUDIZIO GLOBALE:


Grafica: 8
Sonoro: 7
Gameplay: 7,5
Longevità: 7,5


VOTO FINALE: 7,5




iPhone 8 a rischio ritardo, potrebbe slittare al 2018

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

L'iPhone 8 potrebbe non arrivare in autunno come in molti speravano, ma potrebbe addirittura slittare al 2018. A sostenere questa tesi è Deutsche Bank. Gli analisti della banca tedesca ritengono infatti che "la scarsità di componenti chiave e le difficoltà tecnologiche" possano determinare il posticipo del lancio dell'iPhone 8. Stando a questa tsi, il colosso di Cupertino lancerebbe in autunno solo gli iPhone 7S e 7S Plus. Ritardi nell'arrivo del melafonino del decimo anniversario della casa californiana  sono già stati ventilati da altri analisti, da Ming-Chi Kuo di Kgi Securities al quotidiano giapponese Nikkei. Per tutti la causa è legata da una serie di difficoltà tecnologiche che Apple si troverebbe a fronteggiare per produrre un dispositivo innovativo. Uno degli ostacoli maggiori per la casa di Cupertino, che ha appena presentato dati di vendita sotto le attese per gli smartphone, sembra rappresentato dall'integrazione del tasto home e della fotocamera frontale sotto il display. Le ultime indiscrezioni, rilanciate dal sito iDrop News, ipotizzano la sostituzione del tasto home con un'area funzioni, simile alla Touch Bar che equipaggia i nuovi MacBook Pro. Anche la fotocamera frontale potrebbe aggiornarsi e diventare doppia, per migliorare i selfie. I rumrs descrivono poi un iPhone 8 interamente in vetro bordato in alluminio, con cornice sottilissima del display, ricarica wireless, doppia batteria per aumentare l'autonomia e tecnologia di riconoscimento facciale. Insomma se queste indiscreziooni si rivelassero vere, i fan della Mela morsicata dovranno aspettare qualche mese in più per mettere le mani sul prossimo smartphone delle meraviglie.




WhatsApp bloccato, ecco cos'è accaduto

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

WhatsApp, la popolarissima piattaforma di instant messagging, si è fermata per alcune ore nella serata di ieri causando non pochi disagi er i milioni di utenti. Poche le informazioni diffuse dai responsabili dell'app che si sono limitati a dichiarare di "essere a conoscenza del problema e di essere al lavoro per risolverlo il prima possibile", salvo inviare delle scuse stamattina: "Ci scusiamo per il disagio", così un portavoce che spiega come il disservizio "ha interessato utenti in tutte le parti del mondo per poche ore, abbiamo risolto il problema". Il blackout ha riguardato sia i sistemi operativi per dispositivi mobili di Apple sia di Google sia di Microsoft, impedendo di inviare o ricevere messaggi o chiamate. Purtroppo, per gli utenti che cercavano spiegazioni, non è stato possibile capire cosa stava accadendo dai profili Twitter di WhatsApp che non sono aggiornati: l'ultimo tweet sull'account principale risale ad agosto 2016. L'ultimo crash importante della chat è stato nel febbraio 2014, subito dopo l'acquisizione da parte di Facebook, per problemi al server. Qualche mese dopo, a giugno, un altro disservizio ma di entità inferiore. Le cause del misterioso blackout secondo alcune fonti sarebbero da ricondurre a due nuovi aggiornamenti, che molto presto interesseranno la celebre applicazione per dispositivi mobili. Secondo quanto si apprende, infatti, ieri sera il crash sarebbe stato causato proprio da un test dei suddetti aggiornamenti, che in fase di prova prima del rilascio avrebbero mandato in tilt il server di WhatsApp.




Cities: Skylines, è ora di costruire la propria città

 

di Francesco Pellegrino Lise


Amanti dei giochi gestionali, ma soprattutto, fan dei videogame “city Builder”, è in arrivo una vera bomba per voi. Cities Skylines è infatti diventato realtà su Xbox One. Il titolo si presenta come un’esperienza molto stratificata e complessa, non tanto a livello di interfaccia, che anzi è stata resa in maniera più semplice e intuitiva, quanto più nel gestire già dopo qualche ora di gioco una quantità enorme di aspetti legati alla propria città. Il titolo richiama fortemente il vecchio Sim City di Maxis, ma naturalmente è in grado di offrire tantissime feature in più. Come da rito in questo genere di videogames, dopo aver scelto il terreno su cui edificare la città guardando a caratteristiche come la vicinanza a corsi d’acqua, la quantità di terreno coltivabile, di petrolio e di risorse estrattive, si inizia subito con la costruzione delle strade per collegare lo svincolo dell’autostrada al nuovo centro abitato. Già da qui la scelta è molto ampia e c’è il rischio di perdersi tra diversi tipi di strade a più corsie, rotonde e curve. Per fortuna allestire un tracciato stradale dentro e ai lati della città è semplificato dai pratici comandi e lo stesso vale per le risorse energetiche, visto che costruire una linea elettrica e una idrica è un altro passo fondamentale. Le cose iniziano poi a farsi ancora più interessanti con il posizionamento delle centrali elettriche, con la costruzione dell’impianto fognario e con le prime costruzioni. Insomma di carne al fuoco ce n’è davvero tantissima. Il sistema di sviluppo e crescita della propria città in Cities Skylines non è diverso dal solito sistema basato sulle aree RCI (ovvero residenziali, commerciali e industriali) reso famoso fin dal primo SimCity. Queste tre aree sono come sempre intrecciate tra di loro attraverso il semplice ma efficace modello della domanda e dell'offerta. Più case si costruiranno e più posti di lavoro serviranno, più attività commerciali apriranno e più prodotti le industrie dovranno produrre, e così via. Bilanciare questi aspetti è essenziale per riuscire a tenere in piedi la città e per renderla appetibile all'esterno, in modo da attirare non solo turisti, ma anche nuovi abitanti. In più, Cities: Skyline permette di creare veri e propri quartieri, e a ognuna di queste zone si possono assegnare nomi e regole diverse: si può per esempio abbassare le tasse alle attività commerciali solo in determinati luoghi, creare zone in cui è tollerato l'uso di droghe leggere per incentivare il turismo dove si è meglio attrezzati a riceverlo, stabilire un limite d'altezza alle costruzioni per contenere il proliferare di grattacieli in luoghi dove non si è ancora pronti a gestire così tanti abitanti, bandire il traffico di mezzi pesanti laddove rappresenta un inutile problema… tante opzioni diverse che permetteranno una messa a punto fin nei minimi dettagli della città per un’esperienza completa, complessa e soprattutto appagante. Naturalmente sono presenti anche i tipici problemi di una metropoli, come il traffico, l'inquinamento, il fabbisogno energetico e idrico, lo smaltimento dei rifiuti e delle acque scure. In più, Cities: Skylines, aggiunge ai soliti ingredienti altre due preoccupazioni: l'inquinamento acustico e la gestione dei defunti, che i cimiteri dovranno essere in grado di accogliere attraverso un numero sufficiente di carri funebri per il trasporto e loculi per la sepoltura. Anche se inizialmente la prima area in cui si potrà costruire sarà alquanto limitata, man mano che la popolazione crescerà si potranno comprare nuove aree circostanti: ogni mappa è composta da 25 caselle, il giocatore ne potrà sbloccare un massimo di 9, per un totale di 36 km quadrati di terreno edificabile: davvero una cifra considerevole e decisamente sufficiente per creare qualcosa di davvero immenso e d'effetto. Cities: Skylines gestisce però un massimo di un milione di cittadini individualmente, un numero ragguardevole ma che una volta raggiunto bloccherà l'arrivo di nuovi abitanti. Sia la grandezza dell'area edificabile che il numero massimo di cittadini sono limiti che Colossal Order ha inserito per avere la certezza che il gioco sia sempre e comunque giocabile entro i requisiti minimi richiesti.

 

Per quanto riguarda i controlli, gran parte del lavoro effettuato sulla Xbox One Edition si è concentrato sull'adattamento dell'interfaccia, trasformata per essere utilizzata interamente attraverso controller. La fedeltà alla struttura e allo spirito originali ha portato a una soluzione classica, ossia una sorta di riproposizione semi-diretta del puntatore del mouse: con lo stick analogico sinistro si sposta una sorta di puntatore che assume varie forme e funzioni a seconda dello strumento prescelto, agendo in coordinazione con i tasti. Una sorta di supporto intelligente automatizza in parte il movimento effettuando dei leggeri sbalzi in corrispondenza di elementi sensibili e aiutando così il giocatore a rendere più preciso e veloce lo spostamento del cursore, un sistema che in linea di massima funziona bene e consente di utilizzare la stessa varietà e complessità di opzioni della versione PC anche su Xbox One. Naturalmente la precisione non è la stessa garantita dal mouse e la cosa risulta piuttosto evidente quando c’è da disegnare elementi a "mano libera" come nel caso delle strade o dell'organizzazione delle linee degli autobus, tanto per fare due esempi che possono mettere anche a dura prova la pazienza dei giocatori in questa versione. Menù radiali, tasti che innescano controlli alternativi e uno snellimento generale nell'organizzazione delle opzioni fanno comunque del loro meglio per non far sentire il peso si un sistema di controllo così profondamente legato a un altro tipo di input rispetto al controller di Xbox One e con un po' di pratica e pazienza la situazione migliora sensibilmente col tempo. Cities Skylines su PC ha attraversato un processo di evoluzione che l'ha portato ad arricchirsi notevolmente di contenuti a qualche mese di distanza dal lancio, e su questo fronte la Xbox One Edition è al passo pur rimanendo chiaramente indietro rispetto ad alcuni aspetti più avanzati dell'ambiente Windows. Per quanto riguarda le espansioni ufficiali, questa versione comprende il primo DLC "After Dark" che ha introdotto una maggiore profondità nella gestione della vita notturna in città e una maggiore continuità nell'attività cittadina dal giorno alla notte, nonché alcune opzioni legate ai trasporti pubblici e al turismo, ma mancano quelle successive come Snowfall e Natural Disasters e non sono chiare al momento le intenzioni sull'implementazione di queste e delle prossime espansioni. Il passaggio da Pc a Xbox One dal punto di vista tecnico è stato fortunatamente indolore:il gioco risultava già piuttosto ottimizzato e scalabile su PC e questo ha portato a una versione console ben bilanciata dal punto di vista grafico, aggiornata alle ultime evoluzioni ufficiali dell'edizione originale con una notevole ricchezza di dettagli e particolari che emergono nelle inquadrature più ravvicinate. La complessità che si può raggiungere nella costruzione della città tende ovviamente a rendere instabile il frame rate, ma questo si nota quasi esclusivamente ai livelli maggiori di zoom, mentre la situazione resta sempre piuttosto gestibile con le inquadrature più distanziate, necessarie per una visione di gioco ottimale. Tirando le somme Cities Skylines è un validissimo city builder. Il team finlandese di Colossal Order è riuscito a creare un titolo gestionale cittadino profondo, complesso e vasto ma mai eccessivo in maniera da diventare confuso o ingestibile. Il titolo è a tutti gli effetti un prodotto in grado do donare tantissime possibilità e di dare sfoggio alla propria fantasia. Di certo, gestire una città di vaste dimensioni non sarà un’opera sempre, ma l’alto livello di sfida garantito e il senso di soddisfazione che si ha riuscendo a completare i propri obiettivi, ripagheranno pienamente gli sforzi sul campo. Se si ha pazienza e voglia di fare, Cities Skylines è un gioco da non perdere.

GIUDIZIO GLOBALE:


Grafica: 8,5
Sonoro: 8
Gameplay: 8
Longevità: 9


VOTO FINALE: 8,5




Un nuovo algoritmo da Google contro le fake news

 

di Francesco Pellegrino Lise


Google si schiera in campo a favore della lotta alle "fake news" e ai contenuti online offensivi, violenti o fuorvianti che talvolta compaiono nei risultati del motore di ricerca. Il colosso del web ha infatti annunciato cambiamenti "strutturali" all'algoritmo che ne regola il funzionamento. Grazie all'introduzione di questo algoritmo, il motore di ricerca online punterà a privilegiare sempre più pagine web di qualità, ad esempio assegnando un peso maggiore a fonti autorevoli e tenendo sempre più conto delle segnalazioni "umane" sui contenuti inappropriati. Ma non finisce qui, infatti anche gli utenti avranno un ruolo fondamentale nel creare la credibilità di un determinato sito. La novità che coinvolge più direttamente gli utenti riguarda gli strumenti di feedback su due funzioni di Google: il completamento automatico delle ricerche, finito sotto i riflettori per aver dato anche suggerimenti razzisti e sessisti, e gli "snippet", letteralmente "frammenti", che estrapolano dal motore di ricerca brevi contenuti, non sempre da siti pertinenti o autorevoli. Da oggi gli utenti potranno segnalare i testi dei suggerimenti e degli "snippet" indicando se li reputano violenti, offensivi, sessualmente espliciti, inutili o falsi. Altri cambiamenti riguardano il sistema di posizionamento di una pagina nel motore di ricerca che tiene conto e bilancia centinaia di fattori diversi. L’annuncio dell'introduzione del nuovo algoritmo è stato fatto, in un post sul blog di Google, da Ben Gomes, Vicepresidente dell’Engineering delle Ricerche di Google, che ha descritto in quale modo saranno migliorati i risultati delle ricerche e spiegato in quale modo verrà data agli utenti la possibilità di indicare i risultati offensivi o inappropriati. "Lo scorso mese – scrive Gomes – abbiamo aggiornato le nostre Linee guida per i valutatori della qualità della Ricerca con esempi più dettagliati di pagine di scarsa qualità in modo che i valutatori le segnalino appropriatamente; gli aggiornamenti includono informazioni ingannevoli, risultati inaspettatamente offensivi, bufale e teorie cospiratorie non dimostrate. Queste linee guida cominceranno ad aiutare i nostri algoritmi a far retrocedere simili contenuti di scarsa qualità e ad introdurre ulteriori miglioramenti nel tempo". "Abbiamo modificato i segnali" presi in considerazione per fornire risultati di ricerca a chi ne effettua su Google, "per aiutare a far emergere più pagine più autorevoli e far retrocedere contenuti di scarsa qualità", ha concluso Gomes.D'ora in poi al fattore dell'autorevolezza sarà assegnato un peso maggiore. Un modo per far "retrocedere" contenuti di scarsa qualità e per evitare situazioni spiacevoli come quella scoppiata a dicembre sui risultati che negano l'Olocausto.




Siri legge i messaggi di Whatsapp e risponde su iPhone

 

di Francesco Pellegrino Lise


Era da tempo che se ne parlava, ma adesso, grazie al nuovo aggiornamento di WhatsApp, tutti gli utenti iPhone potranno godere delle nuove feature dedicate a Siri. La versione 2.17.20 dell'app di instant messagging, infatti, permetterà all'assistente vocale della Mela di leggere i messaggi con i comandi vocali. Per fare ciò, basterà chiedere a Siri "Leggi messaggi WhatsApp". Inoltre verranno indicati il nome del mittente e il contenuto del messaggio. E' bene sottolineare che la feature in questione potrà però funzionare solo nel caso in cui i messaggi risultino ancora non letti. Dopo aver ascoltato il testo del messaggio si potrà anche rispondere attarverso un comando vocale. Questa rappresenta una novità davvero importante nonché utile in alcune situazioni che si possono vivere tutti i giorni, come ad esempio leggere un messaggino durante la guida senza correre rischi. L'aggiornamento prevede anche un miglioramende del design delle schermate riguardanti le Chiamate, Info contatto e Info gruppo. Per attivare il tutto si dovrà andare in Impostazioni, scorrere fino a trovare la sezione Siri, entrare in supporto app e spostare la relativa barra su On di Whatsapp. La nuova feature potrà funzionare solo nei dispositivi che hanno installata la versione 10.3 o superiore del sistema operativo iOs.




Lego City Undercover, il grande ritorno

 

di Francesco Pellegrino Lise


Nell’ormai lontano Marzo 2013: Nintendo lanciò la sua WiiU. In questo mese inoltre, fu rilasciata una delle poche esclusive esterne della console: Lego City Undercover. Il titolo, ben recepito dalla critica, è passato piuttosto in sordina, probabilmente anche a causa della sorte non proprio fortunatissima della console del colosso nipponico. Adesso, a quattro anni di distanza, il gioco, ovviamente non più esclusiva, è stato riproposto su Nintendo Switch, PS4, Xbox One e PC, e come quasi tutti i videogame targati Lego, il titolo in questione è un vero e proprio spasso. Il nuovo titolo di TT Games e Warner Bros. trasporta dunque i giocatori all'interno della vasta Lego City, ovvero la città composta da tutte le classiche costruzioni, abitata dagli storici omini gialli e percorsa dai mezzi che quasi tutti conoscono nelle loro versioni giocattolo. Dentro a questa ampia ambientazione strutturata come un vasto sandbox il giocatore vestirà i panni di un poliziotto di nome Chase McCain, disposto a tutto pur di dar la caccia ai criminali e che sarà catapultato in un turbine di avventure incredibili. Come di consueto nei prodotti targati Lego, il software ironizza e ridicolizza i canoni stilistici di ogni detective story che si rispeti, ricollegandosi, piuttosto, a fortunate serie comiche come Scuola di Polizia e Una Pallottola Spuntata, mettendo in scena comprimari goffi, un capo della polizia burbero e isterico al punto giusto, una love story che più che sul romanticismo, poggia su equivoci e simpatici siparietti. In questo porting per PlayStation 4, Nintendo Switch, PC e Xbox One, nulla è stato aggiunto o sottratto dal punto di vista narrativo. Chi ha già avuto modo di completare l'avventura su Wii U, difatti, saprà sin dall'inizio come procederà e si concluderà l'indagine di Chase McCain. Nemmeno dal punto di vista contenutistico, tuttavia, si segnalano modifiche o aggiunte. Escludendo l'ovvia assenza del Game Pad di Wii U, comodo all'epoca per visualizzare la mappa e richiamare al volo alcune funzioni, il titolo non ha subito alcun taglio, risultando persino più convincente sotto il profilo grafico, nonostante tempi di caricamento insospettabilmente prolungati e qualche magagna tecnica, come bug di ogni genere e frequenti casi di pop-up, che rovinano, ma solo in parte, l'esperienza di gioco.

 

 

Per quanto riguarda la giocabilità, essa non si discosta dalla formula classica che ha decretato il successo della serie Lego nel corso delle diverse generazioni di console. Si tratta, come al solito, di risolvere semplicissimi enigmi ambientali: a volte distruggendo e ricostruendo alcune strutture dello scenario, altre combattere sparuti gruppi di nemici, fino a scovare un numero sterminato di collezionabili, tra cui monete e pezzi lego con cui sbloccare e ottenere bonus di ogni genere. Inoltre è possibile sfruttare le abilità uniche che otterrà l’agente Chase grazie ai moltissimi abiti che potrà indossare in qualsiasi momento che gli permetteranno di affrontare diverse situazioni di gioco. Nonostante nelle missioni manchi la varietà di un free roaming vero e proprio, nonostante l'interazione con la città e le sue strutture sia tutto sommato limitata, Lego City Undercover riesce a tenere incollate le persone allo schermo, facendole entrare in un tunnel di assuefazione fatto di farming di monete, strutture da distruggere per ottenere nuovi pezzi, brevi missioni in cui abbattere ogni nemico a suon di manate gialle. La presenza di una mappa di discrete dimensioni liberamente esplorabile, inoltre, rende il tutto più eccitante ed appassionante. Proprio le dimensioni di questa, invogliano i giocatori a ficcare il naso ovunque a caccia di segreti e bonus soprattutto se si è soliti completare i videogames al 100 per 100. L'unica vera novità introdotta da questo porting è il comparto cooperativo che riesce nell'impresa di rendere la produzione ancora più divertente. Graficamente parlando, il gioco è stato ovviamente tirato a lucido e appare ora più consono agli standard di PC, PlayStation 4, Switch e Xbox One anche se la distanza dalla sua versione originale non è abissale. La risoluzione è stata portata a 1080p e l'arricchimento di elementi sullo schermo è visibile con un incremento generale dei dettagli e inquadrature di più ampio respiro che restituiscono un'immagine più vivace e movimentata di LEGO City. Il lavoro svolto per rendere attuale un gioco di quattro anni fa uscito su una console dalle caratteristiche più basse è visibile e Lego City Undercover risulta perfettamente godibile in queste nuove versioni, ma essendo rivenduto praticamente a prezzo pieno sarebbe stato apprezzabile un impegno aggiuntivo, volto magari alla soluzione di un paio di problemi che affliggevano già l'originale tra fluidità e tempi di caricamento. Ridotti, ma comunque ancora sensibilmente presenti, anche i lunghi caricamenti nei passaggi da esterni a interni e viceversa, anche se nel vasto sandbox all'aperto il gioco scorre senza interruzioni. Ottima la localizzazione in italiano, sia per quanto riguarda i testi che i dialoghi, particolare da tenere in considerazione visto che non tutti i giochi Lego ne sono provvisti. Tirando le somme: Undercover, nonostante l’età rappresenta uno dei migliori titoli del Brand. Naturalmente se si è già giocato alla versione originale non va presa in considerazione l’idea di acquistarlo a prezzo pieno, ma laddove invece non si siano mai vestiti i panni dell’agente McCain, allora la situazione è diversa e il titolo merita di essere spolpato fino all’osso.

GIUDIZIO GLOBALE:


Grafica: 8
Sonoro: 8,5
Longevità: 8,5
Gameplay: 8,5


VOTO FINALE: 8,5




Amazon Pay arriva anche in Italia, e il pagamento digitale è più facile

 

di Francesco Pellegrino Lise


Grazie al connubio fra Internet e i dispositivi mobile, il sistema dei pagamenti sta mutando in maniera repentina. Il colosso di cupertino ha dato inizio a tale rivoluzione, e proprio dopo Apple Pay, arriva in Italia anche Amazon Pay. Con esso e il proprio account di e-commerce diventa un  vero e proprio portafoglio. In pratica, gli utenti di Amazon hanno la possibilità di pagare prodotti e servizi su siti terzi usando le informazioni del proprio profilo Amazon, "risparmiando così tempi di acquisto ed eliminando il bisogno di ricordare tutte le password", ha sottolineato la società di Seattle. "Con l'aumentare dei clienti che scelgono di effettuare i propri acquisti online con dispositivi mobili crescono le loro aspettative in termini di velocità, comodità e sicurezza nel pagamento di prodotti e servizi – spiega Giulio Montemagno, GM Amazon Pay EU – Amazon Pay semplifica la finalizzazione del processo d'acquisto per chi fa shopping online e permette ai venditori di raggiungere i milioni di clienti Amazon nel mondo". Ma come funziona Amazon Pay? Al momento della finalizzazione dell'acquisto, tutti i possessori di un account Amazon possono semplicemente inserire username e password sul sito del merchant e la transazione verrà così completata, in totale sicurezza, utilizzando le informazioni di pagamento e spedizione collegate automaticamente all'account del cliente. Semplice e sicuro quindi, il servizio si propone sul mercato come un ottimo modo per comprare online. Nel mondo più di 33 milioni di clienti hanno utilizzato Amazon Pay per fare acquisti, il 32% delle transazioni effettuate con Amazon Pay sono state realizzate da un dispositivo mobile. Tra i partner che aderiscono al progetto nel nostro paese figurano anche: la compagnia aerea Vueling e la compagnia assicurativa Europ Assistance Italia.




WhatsApp, presto si potranno cancellare o correggere i messaggi già inviati

 

di Francesco Pellegrino Lise


A breve WhatsApp si rinnoverà ancora e, a quanto si apprende dagli ultimi rumors del web, la novità in arrivo sarà una sorpresa molto gradita per tutti gli utenti. Tale feature, ovvero il "revoke", arriverà prima di quanto si possa pensare. Ad avvisare gli utenti è ancora una volta @WABetainfo, dando ulteriori dettagli sulla tempistica. Come riportato sulla piattaforma di micro blogging dall'esperto di WhatsApp che segue ogni aggiornamento delle versioni beta, la nuova funzione offrirà agli utenti ben cinque minuti di tempo per eliminare un messaggio inviato per sbaglio, sempre che nel frattempo il destinatario non visualizzi il contenuto. Lo stesso @WABetainfo in passato aveva informato i suoi follower che il tempo a disposizione per cancellare i messaggi inviati su WhatsApp era di due minuti ma con l'ultimo aggiornamento della beta il limite è stato esteso a cinque. Oltre alla possibilità di eliminare i messaggi il nuovo aggiornamento di WhatsApp consentirà anche di modificare i testi inviati. In attesa del rilascio ufficiale dell'update, scaricabile entro qualche settimana dall'App Store e dal Google Play Store, l'esperto fa sapere che l'aggiornamento introdurrà anche un'altra novità relativa alla formattazione del testo. Ma in cosa consiste? Nel dettaglio con la nuova versione di WhatsApp non sarà più necessario utilizzare i simboli attualmente richiesti per utilizzare il grassetto, corsivo e sottolineato, ma sarà sufficiente utilizzare un nuovo pulsante che semplificherà l'editing del testo. Al momento dagli sviluppatori al lavoro su WhatsApp Messenger non è giunta alcuna notizia circa la data di rilascio del nuovo update, ma stando alle più recenti voci di corridoio, la nuova versione della popolarissima app di instant messaging sarà rilasciata al massimo entro qualche settimana.




Ultimate Marvel vs Capcom 3, il ritorno del mito

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

A volte ritornano, e in questo caso, è un ritorno davvero gradito dalla scorsa generazione di console. Stiamo parlando degli eroi dei fumetti Marvel e dei personaggi che hanno caratterizzato le saghe più importanti dei videogames di Capcom. Ancora una volta, questi due universi si danno battaglia su Pc, Ps4 ed Xbox One nel picchiaduro bidimensionale Ultimate Marvel vs Capcom 3. Per chi non lo sapesse, il titolo è un gioco di combattimento dove due squadre composte da tre combattenti l'una, si affrontano i duelli all'ultimo sangue. Per vincere l'incontro è necessario azzerare l'energia di ogni membro della squadra avversaria, facendo affidamento su combo lunghissime opportunamente estese tramite il corretto utilizzo dei comandi che creano delle vere catene di mosse con gli assist dei personaggi fuori dallo schermo. Rispetto agli altri picchiaduro in circolazione, Marvel Vs Capcom 3 è quello che premia maggiormente l'allenamento. Passando ore e ore ad allenarsi, si possono infatti scoprire sinergie incredibili tra i numerosi personaggi del cast, riuscendo a creare combo devastanti in grado di togliere tutta l'energia a un combattente nemico. Proprio per via della sua natura estrema, Marvel Vs Capcom 3 non è un gioco per tutti.

 

 

Se si fa parte della fascia di utenza cresciuta unicamente a pane, Street Fighter e Mortal kombat, si potrebbe avere qualche difficoltà ad adattarsi ai ritmi di gioco imposti dal titolo. Questo, però, non vuol dire che non ci sia spazio per migliorare. L'importante, come accade in tutti i videogames di questo genere, è dedicare un po' di tempo allo studio dei vari personaggi, in modo da trovare quelli più adatti al proprio stile e di scendere in campo ben preparati. Per quanto riguarda la rosa dei personaggi giocabili, essa è davvero molto ricca e propone ben 50 eroi da poter comandare. Messo in chiaro ciò, in Ultimate Marvel vs. Capcom 3 è possibile giocare in due modi diversi: normale e semplificato. Il primo sistema di controllo prevede le classiche mezzelune e intrecci vari di croci direzionali e pulsanti per attivare le combo più esaltanti. Con il sistema semplificato, invece, la maggior parte delle mosse possono essere attivate con la semplice pressione di un singolo tasto. Il compromesso è che un personaggio attiverà sempre e solo una mossa speciale. Ad esempio, Ryu scatenerà, sempre e solo, la sua “shinku hadoken” e nient’altro. Questo rende il gioco adatto a giocatori di ogni livello d’esperienza, e quindi anche a partite diverse. L’azione sullo schermo poi è un piacere per gli occhi. Il titolo è assolutamente frenetico e butta il giocatore in un turbine di effetti particellari, stage da fumetto, luci e suoni da cartoon. Il gioco è una vera gioia per i seguaci dei prodotti legati ai due marchi, ognuno dei combattenti ha un moveset dedicato con meccaniche esclusive, ed elementi estetici a tema col personaggio stesso. Phoenix Wright, ad esempio, ha una serie di mosse che riguardano la caccia agli indizi per potenziarsi; She Hulk ha alcune mosse di preparazione che possono sfociare in diverse altre mosse, Ryu ha il set di mosse tipico delle sue apparizioni nei vari Street Fighter e così via per tutti e 50 i protagonisti. Il combat system fa uso dei quattro tasti frontali, invece che dei sei pulsanti di Street Fighter. Gli attacchi dei personaggi si dividono in deboli, medi o forti, mentre l'ultimo tasto permette di eseguire un attacco speciale, che proietta in aria l'avversario. Su questa base si innesta poi un sistema di mosse speciali che fa largo uso di mezzelune e modificatori di direzione, per rimpolpare i moveset di tutti i combattenti. Il sistema, come dicevamo, permette anche ai meno esperti di destreggiarsi, esibendosi in prestazioni quanto meno dignitose anche solo per aver premuto qualche tasto al momento giusto. Tuttavia per padroneggiare al meglio i lottatori è necessario uno studio meticoloso della funzione e del range di ogni mossa. Il gioco è denso di attacchi ad area, esplosioni, proiettili e prese dalla distanza, e lo stile di ogni lottatore va interiorizzato al meglio se si vogliono ottenere buoni risultati.

 


Molto spesso il carattere dei lottatori bilancia potenza d'attacco, resistenza ai colpi e mobilità, con molti combattenti che si rivelano agilissimi, veloci e capaci di contenere l'irruenza degli avversari grazie ad un numero eccezionale di spostamenti tattici, a terra o in aria. Proprio le dinamiche legate allo scaraventare in aria il nemico offrono una gran varietà di combinazioni: è possibile restare a terra e continuare a colpirlo, oppure (mantenendo la pressione del tasto d'attacco) saltare per far partire una lunga sequenza di attacchi aerei. Eseguendo un nuovo attacco speciale a mezz'aria è possibile eseguire una sostituzione al volo, così da costruire catene che coinvolgano tutti e tre i personaggi selezionati per il proprio Team di eroi. I tre combattenti, oltre ad alternarsi in battaglia, possono darsi supporto: i tasti dorsali servono per eseguire una sostituzione, ma un semplice tap coinvolge i compagni in una mossa rapida, selezionata a al momento della scelta del combattente. I più esperti, dunque, sceglieranno le mosse più utili alla causa, magari per prolungare una combo aerea o per arrestare, con un colpo rapido dalla distanza, gli assalti dell'avversario. Il sistema di parata è idealmente molto semplice, ma anche in questo caso un po' di pratica in più conduce direttamente alle parate speciali: prendendo due tasti d'attacco mentre siamo in posizione difensiva, è possibile spingere indietro l'avversario, per poi ripartire all'attacco approfittando dello spazio guadagnato. L'ultima possibilità tattica legata al gameplay riguarda l'opportunità di respingere un personaggio per "forzare" il cambio: in questa maniera è possibile costringere il nemico a schierare un eroe magari malmesso, nella speranza di poterlo mettere fuori combattimento prima che, allocato nelle retrovie, recuperi parte della sua energia vitale. Questa remastered infine include la pietra dello scandalo Jill, insieme al personaggio Shuma Gorath, e tutti i costumi alternativi usciti come DLC nel corso degli anni per tutti i personaggi. Oltre ad essere completa a livello contenutistico, Ultimate Marvel vs. Capcom 3 per PS4 e Xbox One è ovviamente all’avanguardia in termini tecnici. Il gioco scorre fluidissimo a 1080p nei 60 gloriosi frame per secondo, il che rappresenta un grande valore aggiunto per tutti gli amanti del genere. Il salto su un hardware più potente ha giovato molto alla pulizia grafica del gioco. Le animazioni sono rimaste le stesse viste su PS3 e Xbox 360, ma la qualità delle texture e degli effetti speciali è aumentata in modo evidente. Acquistando Ultimate Marvel Vs Capcom 3, con meno di 25 euro ci si potrà portare a casa un pacchetto ricco e completo, sia per il single player che per il multiplayer. Oltre alle classiche modalità versus (offline e online), è presente anche una convincente modalità arcade (con un epico scontro finale con Galactus) e la modalità Heroes and Heralds, caratterizzata da una piccola componente ruolistica nella quale si dovranno collezionare carte per potenziare i propri eroi. Sorprendentemente, andando online con questo gioco è possibile trovare diverse persone pronte a rcombattere. La community di Marvel è sempre stata molto attiva (purtroppo poco in Italia), quindi bisogna esser pronti ad affrontare giocatori molto preparati. Tirando le somme, questa edizione aggiornata di uno fra i picchia duro più frenetici di sempre, è un’occasione da cogliere al volo. Il prezzo appetitoso e la quantità di contenuti e di possibilità offerte garantiscono ore ed ore di divertimento sia per i veterani del genere che per i casual gamers. Lasciarselo sfuggire sarebbe davvero uno sbaglio.

GIUDIZIO GLOBALE:


Grafica: 8
Sonoro: 8
Gameoplay: 8
Longevità: 9


VOTO FINALE: 8