CANONE RAI: ECCO CHI DOVRÀ PAGARLO

di Matteo La Stella

L'inserimento del canone Rai in bolletta continua a far parlare di sé. Il provvedimento, tra i più bollenti della legge di stabilità, ha prodotto negli ultimi giorni una raffica di polemiche smentite dal sottosegretario alle Comunicazioni del Governo, Antonello Giacomelli.

Le proteste. A guidare il corteo delle proteste ci aveva pensato il segretario del Carroccio Matteo Salvini, che durante la trasmissione “24 Mattina”, andata in onda su Radio 24 il 19 ottobre scorso, aveva duramente contestato le credenziali su cui si baserà la neonata disposizione per emettere l'imposta in bolletta. “Non esiste presumere che tutti debbano vivere e sopravvivere col televisore in casa – tuonava il leader leghista – uno dovrebbe pagare se ha il videocitofono o se ha l’iPad. Ma stiamo scherzando?”.

La risposta. Una visione errata secondo il sottosegretario Giacomelli, che nella giornata di giovedì ha spiegato ai microfoni della stessa trasmissione radiofonica: ”È il possesso di un televisore il requisito per il pagamento del canone, non degli altri dispositivi”. “Rimane l'impianto della normativa in vigore- sottolinea Giacomelli- abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica”. Stando alle parole del sottosegretario alla comunicazione Giacomelli, dunque, almeno per il momento la normativa rimarrà uguale, con la tassa pendente anche sulle teste dei possessori di apparecchi radio. Esclusi, invece, i computer, i tablet e gli smartphone.

Il reato. Prima di concludere, poi, Giacomelli evidenzia che :”Dichiarare falsamente che non si possiede un televisore per non pagare il canone Rai sarà reato, ma non perché modifichiamo qualcosa. Il decreto del 2000 già dice che la certificazione di un dato falso è reato. Nella legge di Stabilità esplicitiamo che vale quella regola”.




GIGI D’ALESSIO SCORTATO DALLA POLIZIA: “NON SAPEVO CHE FOSSE ILLEGALE”

di Ch. Mo.

Napoli – “Non sapevo che fosse illegale”: così il cantante partenopeo Gigi d’Alessio ha risposto alle domande degli inquirenti in merito all’episodio della scorta abusiva. Circa due settimane fa, l’inchiesta che ha portato all’arresto di 16 persone, ha coinvolto lo stesso D’Alessio in un episodio che ha dell’incredibile: doveva presentare il nuovo cd alla Fnac del Vomero ma, visto il traffico cittadino, la “civetta” della polizia lo fece accomodare nella vettura per accompagnarlo, insieme al suo manager, a destinazione. Peccato però, che quella civetta si sarebbe dovuta trovare coinvolta in un operazione antirapina a Marcianise.

Due giorni fa, il sostituto procuratore Antimafia, Luigi Landolfi, ha depositato i verbali delle dichiarazioni del cantante, del suo manager e della compagna Anna Tatangelo. Gli agenti sono finiti sotto accusa per aver usato una macchina di servizio per accompagnare senza alcuna autorizzazione il cantante e di essersi registrati in commissariato, in quelle stesse ore, come impegnati in un servizio antirapina.

Le dichiarazioni del cantante.La sera dell'11 dicembre del 2013, io ed il mio manager alloggiavamo presso l'hotel Vesuvio, in via Partenope , a Napoli. Albano arrivò con un'Alfa 156 assieme ad un suo collega e ci informò che non saremmo mai riusciti ad arrivare in tempo se ci avessero fatto da staffetta anticipando la nostra auto nel traffico, come facevano di solito, quindi ci disse che dovevamo salire in macchina con loro”. Ma, continua, “ Non credevo che fosse illegale. Conoscevo Alessandro Albano da tempo, sapevo che era un poliziotto e non avevo motivi per diffidare di lui”.


In realtà, il sovrintendente e il suo autista avevano messo a registro in commissariato un'attività sotto copertura, per poi prendere contatti telefonici col nipote del cantante, farsi dare direttive sul luogo in cui incontrare D'Alessio e partire alla volta di Napoli. A ricostruire la vicenda è stata la Procura di Caserta diretta dal Vice questore Alessandro Tocco.

Il precedente. Anche Anna Tatangelo, ha dichiarato in sede di Riesame di essere stata lo scorso 15 settembre a Marcianise per un concerto durante i festeggiamenti patronali, ed anche in quel caso, Albano fece da “accompagnatore”. Entrambi, D'Alessio e la compagna, hanno poi sottolineato che Albano non ha mai fatto parte del loro staff. 




MALTEMPO A BENEVENTO, INTERVISTATI SINDACO E PARROCO: “ E’ UNA TRAGEDIA IMMANE”

di Christian Montagna

Benevento – A pochi giorni dalla devastante alluvione che ha messo in ginocchio il Sannio, Benevento, la città più colpita, conta i danni. Con previsioni meteo non ancora incoraggianti, anche il primo cittadino, Fausto Pepe, intervistato telefonicamente dalla nostra redazione, ha effettuato numerosi sopralluoghi per verificare lo stato e l’entità del danno subito.


La popolazione di Benevento non molla, e con loro, le centinaia di volontari che in questi giorni stanno recando il proprio aiuto. Una enorme macchina della solidarietà messa in moto dal buon senso e dall’amore verso il prossimo. Si spala incessantemente, in attesa di aiuti concreti dalle istituzioni che, stando ad oggi, ancora non hanno garantito nulla di concreto. Intere abitazioni, attività commerciali, uffici, scuole e campagne sono state rase al suolo dalla violenza delle acqua straripate dal fiume Calore. Un ondata che non ha risparmiato proprio nulla. 


Gli angeli del fango. Provengono da ogni regione, da ogni parte della nazione gli aiuti giunti in questi giorni di massima difficoltà ai beneventani. Dalle Marche, dalla Campania, dal Molise: la macchina della solidarietà è partita alla grande. Il gruppo comunale di Protezione Civile di San Severino Marche è partito subito dopo l’alluvione per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal maltempo. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, ha fornito immediatamente il via libera alla partenza di un primo mezzo fuoristrada che si è reso operativo fin da subito e sul quale è montato un modulo con idrovora. Anche dai Comuni di Matelica, Fiuminata e Cingoli, sono giunti soccorsi di ogni tipo. Da Piedimonte Matese, il nucleo di Protezione Civile ha subito raccolto la possibilità offerta dalla Protezione Civile Regionale di recarsi sui luoghi più in difficoltà del Sannio. Generi di prima necessità, alimentari e quanto occorre sono già stati raccolti e diffusi nei centri della Caritas.

Danni alle industrie e ai pastifici. E’ nella produzione e nello sviluppo futuro che la città è stata colpita; nelle industrie, nelle cantine, nei vigneti. E’ da lì che bisogna ripartire per un futuro migliore. Il pastificio Rummo, attivo nel beneventano da anni, ha subito danni per un milione di euro circa. I macchinari sono stati travolti dalle acque e distrutti interamente. Anche la Cantina di Solopaca è stata distrutta dalla furia del fango. Ma, il totem con la scritta “Cantina di Solopaca, il sogno di 600 viticoltori”, è rimasto in piedi come testimonia una foto postata sul gruppo Facebook di Benevento. Ed è proprio questo, il simbolo da cui ripartire, dimenticando quella che è apparsa come una vera e propria apocalisse.  


“ Cancelli divelti, serbatoi capovolti, bottiglie dappertutto, che galleggiavano. Non si poteva entrare. Per fortuna, il vino è salvo, ma dovevano entrare ancora gli ultimi 3mila quintali. Ora dobbiamo riattivare le pigiatrici. Molti produttori però sono stati pesantemente danneggiati dall'onda di piena: ettari ed ettari sono stati travolti e distrutti. Per dare un segnale di ottimismo, siamo però aperti. Con soci e operai, che volontariamente, ci stanno aiutando a pulire. Siamo sanniti, ce la faremo anche stavolta. “ , racconta sulla sua Facebook Carmine Coletta , presidente della Cantina di Solopaca.


L’intervista al sindaco Fausto Pepe. Contattato telefonicamente dal nostro giornale, il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha ribadito l’urgenza e la drammaticità della situazione nel beneventano.


– Sono arrivati per la situazione di Benevento fondi straordinari?
– “Ho decretato lo stato di emergenza ma al momento nessun fondo straordinario è stato emanato. Dovrà essere necessario un tavolo ministeriale per poter ricevere sostegno economico. La Regione Campania con una delibera ha finanziato un milione di euro così come anche il Comune di Benevento (200 mila euro) ma, i fondi possono essere stanziati solo dal Governo centrale.”

– Al momento è possibile stimare i danni?
– “Purtroppo, al momento non si può fare una stima completa dei danni. Centinaia di mezzi e migliaia di uomini continuano a lavorare incessantemente sul territorio, scandagliando le superfici danneggiate dall’alluvione. Abbiamo ponti, strade, acquedotti, aziende, interi comparti dell’agricoltura totalmente distrutti. Si lavora giorno e notte. Abbiamo un’intera area industriale a terra, poli commerciali importanti per l’Italia ma anche per l’Europa, oltre alle decine di commercianti locali. Gli imprenditori tuttora sono a spalare fango, con la speranza di poter salvare il salvabile.”

– Come si è dimostrato il governo nei confronti di questa emergenza?
– “Purtroppo, la situazione di Benevento è stata sottovalutata. La prima grande emergenza si è registrata il 15 Ottobre ma, solo ieri abbiamo cominciato a collaborare con la Protezione Civile Nazionale. Abbiamo sostenuto per quattro giorni una tragedia sulle nostre spalle. Lo Stato è arrivato in ritardo. A Benevento ha fatto visita due volte il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.”

– E il premier Renzi?
– “No. Non è mai venuto qui”.

– Quali sono le condizioni meteo previste nelle prossime ore?
– “Resta l’allerta codice arancio. Purtroppo le previsioni meteo non sono incoraggianti. Abbiamo molti argini saltati e al momento non siamo in grado di monitorare il fiume”.


L’intervista a Don Nicola De Blasio. “Mi sento come Garibaldi in questo momento, ci metto il nome e la faccia ma, sono i mille ad essere importanti” : così ha esordito ai nostri microfoni Don Nicola De Blasio, parroco della chiesa di San Modesto e direttore della Caritas di Benevento.


– Quando è partita la macchina della solidarietà?
– “ E’ dal 15 Ottobre che abbiamo messo in moto la macchina della solidarietà, offrendo il primo servizio alla “Cittadella della Carità” e attivando la cucina e 49 posti letto per accogliere i primi sfollati. In coordinamento con il centro comunale, abbiamo proceduto alla coordinazione di volontari non organizzati e suddivisi da noi in squadre di lavoro”.

– Come state organizzando il lavoro dei volontari?
– “Abbiamo suddiviso i ragazzi in squadre: ragazzi della Curva Sud, di Azione Cattolica, immigrati, tutti stanno lavorando per uno stesso obiettivo. C’è chi riordina i materiali arrivati nei magazzini, chi pensa alla distribuzione, chi raccoglie fondi per la città e chi anima i bambini colpiti dall’alluvione portandoli in un’ area predisposta da un centro commerciale e intrattenendoli con giochi e animazione.”

– Come state operando sul territorio con gli sfollati?
– “Abbiamo fornito dal 15 al 20 Ottobre circa ottomila pasti caldi, preparati da alunni e docenti dell’Istituto Alberghiero di Benevento. I forni della città inoltre contribuiscono alle donazioni con pane e generi alimentari. Anche i detenuti, hanno raccolto fondi per comprare ai volontari le balle d’acqua. Al momento, si contano cinquecento famiglie di sfollati ma, il numero è assolutamente provvisorio. Sono intesi come sfollati, le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Proprio ieri da comuni limitrofi sono giunte notizie di altri nuclei familiari costretti ad abbandonare le abitazioni.”

– Da dove arrivano gli aiuti?
– “ Abbiamo ricevuto numerose adesioni alle richieste di soccorso. Stanno per arrivare a Benevento squadre di Bergamo, di Avellino, di Nocera e anche dalla Toscana. Siamo molto felici di questa risposta e della collaborazione sinergica che sta avvenendo con le istituzioni locali. Anche il Benevento Calcio ha provveduto ad inviare una donazione. “

– L’alluvione ha colpito l’economia della città. Pastifici, vigneti e attività commerciali sono stati distrutti.
– “Purtroppo, non è stato risparmiato nulla: i pastifici Rummo e Rosiello sono stati letteralmente distrutti, così come i vigneti di Aglianico e Falanghina nella zona della Valle Telesina. Al momento di contano già duemila operai in cassa integrazione. L’alluvione ha abbattuto tutto, ma dal fango,sta nascendo qualcosa di bello. Purtroppo, lo Stato centrale ha sottovalutato l’entità del problema e dei danni. Si stima, che occorreranno 500 milioni di euro per risanare il tutto ma, io, credo che occorrerà anche qualcosa in più.”

– Come si può aiutare la popolazione di Benevento?
– “Abbiamo bisogno di comprare elettrodomestici, pittura, materiali edili, abbigliamento e tanto altro ancora. E’ stata allestita una raccolta fondi per le famiglie Sannite. E’ possibile donare alla CARITAS DIOCESANA BENEVENTO, iban: IT03A0501803400000000160288,codice bic: CCRTIT2T84A, causale: emergenza alluvione Benevento oppure alla CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI BENEVENTO, iban: IT54I0200875590000103643119, causale: Emergenza alluvione Benevento. Provvederò io stesso a rendere pubblici gli acquisti e le spese, per rendere ancora più limpido il nostro operato.”

– Si sono registrati atti di sciacallaggio nelle zone colpite dall’alluvione?
– “Purtroppo si, è accaduto in zona che alcuni commercianti aumentassero a dismisura i prezzi di stivali, pale e lavaggi auto. Spetterà alle autorità competenti controllare i commercianti. Noi non giudichiamo, non diciamo nulla, ma ricordatevi che il Signore vi vede.”

(Foto dalla pagina Facebook "Sei di Benevento se…")




SMA 1: BATTAGLIA APERTA NEGLI USA PER LA PICCOLA VITTORIA

di Christian Montagna

Marano (Na) – Succede che quando Ministeri e Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sono assenti, due giovani genitori di Marano, in provincia di Napoli, facciano battaglia direttamente alla casa farmaceutica negli Stati Uniti. Sto parlando di Sonia Cirillo e Gerardo De Biase, i genitori della piccola Vittoria affetta da Sma 1, alla quale la casa farmaceutica Isis Pharmaceuticals ha negato il farmaco Isis Smnrx per uso compassionevole.


La sentenza del Tribunale di Napoli Nord dello scorso Agosto, non è bastata a quanto pare a procurare il farmaco salva vita alla piccola, che, tuttora attende di conoscere le sorti del suo futuro. Condannati dal giudice Ministero della Salute e Aifa a reperire il farmaco e dopo una lunga trattativa con la casa farmaceutica americana, a suon di videoconferenze ed e-mail, ancora nessuna risposta concreta è giunta finora.
Non è bastato neppure l’intervento del papà Gerardo intervistato dalla trasmissione “La Vita in diretta” a Rai 1 per far smuovere le acque ma, stavolta, sono determinati a far guerra a chiunque volesse continuare ad ostacolare questo impervio percorso.


L’appello su Facebook. I genitori di Vittoria, in un video postato alcuni minuti fa sulla pagina Facebook, chiedono a tutti coloro che finora hanno sostenuto la battaglia, un piccolo aiuto economico per sostenere le onerose spese legali richieste dagli avvocati statunitensi. Una spesa che si attesta intorno ai sessanta mila euro e che, purtroppo, da soli non riescono a sostenere. On line è stata indetta una raccolta fondi e sostenuti da alcune associazioni , a breve, si terranno sul territorio campano eventi a scopo benefico per la causa di Vittoria. Ulteriori aggiornamenti, saranno forniti dalla pagina Facebook “Una speranza per Vittoria” che, ad oggi, conta più di ventimila seguaci. 

Ecco il link del video postato sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/parrucchieregerardo.debiase/videos/1051473771531361/




MALTEMPO IN CAMPANIA, ESONDATO IL VOLTURNO NEL CASERTANO: MASSIMA ALLERTA A CASTEL VOLTURNO

di Christian Montagna

Caserta – Non si placa l’ondata di maltempo che solo ieri aveva fatto della Campania la sua più grande preda. Strage e campagne allagate, danni e tanta paura anche nel Casertano . Il fiume Volturno che fino a ieri non mostrava alcun segnale di pericolo, da questa notte è esondato in più punti nelle zone di Ailano e Castel Campagnano, nell’alto Casertano e a Santa Maria La Fossa. Invasi dall’acqua anche tratti di strada che collegano con Capua. Proprio nella città di Capua, la stessa angoscia degli abitanti di Castel Volturno è stata vissuta per ore da circa duecento persone che risiedono a pochi passi dal fiume.


Inondata di detriti via Porta Fluviale e altre strade limitrofe. Il sistema fognario è saltato in alcune arterie del vicino centro storico. Il sindaco di Capua, Carmine Antropoli, ha ordinato la chiusura di tutte le scuole della città per la giornata di oggi.


Massima allerta a Castel Volturno. Questa mattina gli abitanti di destra Volturno si sono svegliati con una brutta notizia: dovranno lasciare al più presto le proprie abitazioni a causa della piena del fiume. A lanciare l’allarme è stato anche il sindaco Dimitri Russo tramite la sua pagina Facebook: “Urgente: tutti i cittadini della località Destra Volturno devono allontanarsi, con urgenza, dalle proprie abitazioni e recarsi presso località più sicure o presso il palazzetti comunale.”. Un messaggio che non lascia spazio ad interpretazioni: a momenti, il fiume potrebbe esondare anche a Destra Volturno e trascinare con se tutto ciò che trova. Evacuate anche le scuole.

Alcuni minuti fa, il sindaco Dimitri Russo, ci ha comunicato tramite messaggio che l'allarme a Destra Volturno è rientrato e che pian piano si torna alla normalità.


Danni a Pompei. Il maltempo non ha risparmiato neppure Pompei. Nella domus di Giulio Polibio la pioggia ha provocato il rialzo di una porzione di pavimento in cocciopesto. La Soprintendenza in una nota sottolinea che la casa è "da tempo all'attenzione della Soprintendenza che ha condotto più sopralluoghi di monitoraggio, anche congiunti con i vigili del fuoco". La domus è situata al margine di una porzione di area non scavata del sito archeologico dove è insistente il problema del dissesto idrogeologico. A questo si aggiunge la presenza di cisterne sotterranee pertinenti a domus non scavate lungo i fronti di scavo, che determinano vuoti di terreno. "La Soprintendenza sta intervenendo su tutta l'area in maniera sistematica e programmata al fine di superare in maniera radicale le criticità ed evitare interventi temporanei e limitati che genererebbero solo spese progressive e non risolutive.”


La situazione a Benevento. Resta allarmante anche la situazione a Benevento che ha visto morire due anziani a causa del maltempo. Si continua a spalare fango e a scavare in quelle zone colpite dai temporali. Proprio ieri, alcuni studenti Erasmus dell’università del Sannio si sono uniti ai volontari del posto per poter essere d’aiuto. E già, sono stati definiti gli angeli del fango. In un comunicato ufficiale dell’Anas Spa di ieri sera, si legge: “ Lavoreranno tutta la notte gli uomini di Anas, per consentire, entro il pomeriggio di domani, la riapertura (seppure, ove necessario, con restringimenti della carreggiata) dei tratti di strada statale 372 `Telesina`, 90/bis `delle Puglie` e 212 `Fortorina`, interrotti a causa del violento nubifragio che ha colpito, tra ieri ed oggi, la zona del – continua – beneventano e che ha divelto barriere di sicurezza, scarpate ed opere idrauliche di smaltimento. A causa dello smottamento del fronte montuoso, in un versante particolarmente instabile, resta invece ancora critica la situazione della strada statale 87 `Sannitica`, si legge nel testo, fortemente compromessa dalla alluvione in corrispondenza del km 83,000, nel tratto compreso tra Torrecuso e Fragneto Monforte. Nella tratta, infatti, si renderanno necessarie verifiche ed approfondimenti da parte della Regione. Anas, intanto, effettuerà le verifiche sulle pertinenze stradali di competenza, sempre allo scopo di garantire la massima collaborazione a tutti gli Enti territorialmente coinvolti e di ripristinare la normale transitabilità della statale 87 e della restante viabilità danneggiata in totale sicurezza."
 




MALTEMPO KILLER: DUE VITTIME IN CAMPANIA. ECCO LE ZONE PIU' COLPITE

di Christian Montagna

Campania – Un’intera regione messa in ginocchio dal maltempo appare come spezzata in tanti piccoli frammenti. E’ la Campania questa volta ad aver registrato il maggior numero di danni e purtroppo anche di vittime. L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra nazione, ha causato inestimabili danni a Caserta, Salerno, Napoli, Avellino e Benevento.


Vittime a Benevento. E’ proprio Benevento ad essere la città maggiormente colpita. Il fiume Calore, esondato, ha causato diversi problemi in tutta la città. Il sindaco Fausto Pepe ha emesso un'ordinanza di chiusura delle scuole e ha annunciato l’arrivo dell’esercito in una città letteralmente “martoriata”. Sono sospese le lezioni anche all'università. E’ incredibile il lavoro che sta svolgendo il Comando dei Vigili del Fuoco in queste ore: diverse zone sono sommerse da acqua e fango, auto distrutte, frane e ovunque dissesti stradali. Le zone maggiormente colpite nella città sono le località Pantano, via dei Longobardi, via Ponticelli, zona Santa Clementina, zona industriale Ponte Valentino e via Cosimo Nuzzolo. In provincia si segnalano criticità anche in diversi comuni, tra cui Solopaca, Cautano, Reino, Pesco Sannita, Vitulano, Dugenta, Guardia Sanframondi e San Giorgio la Molara. A sostegno sta operando una squadra del Comando dei vigili del fuoco di Salerno, due mezzi anfibi di Napoli e Caserta e l'elicottero del nucleo di Pontecagnano (Salerno). In totale, sono circa 65 le unità che lavorano sul territorio. E’ una donna a Pago Veiano, in provincia di Benevento la prima vittima. Settantenne e originaria della contrada Iscalanoce, la donna era uscita durante il temporale ed è stata travolta dalla furia dell’acqua. La seconda persona morta, invece, ha perso la vita in una frazione di Montesarchio. Si tratta di un anziano di 71 anni morto di infarto mentre liberava la sua casa dal fango.


Danni a Salerno. Anche la città di Salerno non è stata risparmiata dall’ondata di maltempo. Particolarmente colpito è il comune di Castel San Giorgio, dove in via Cerreto un muro di contenimento ha ceduto causando una perdita di gas metano da una condotta di bassa pressione. L'autostrada A3 al km 47 tra Cava dei Tirreni e Vietri sul Mare è parzialmente ostruita da un albero caduto sulla sede stradale in fase di rimozione.


Nell'Agro Nocerino-Sarnese, i sindaci di Scafati, Nocera Inferiore e Sarno, in seguito all'allerta meteo annunciata nel pomeriggio dalla Protezione civile della Regione Campania, hanno deciso di lasciare chiuse le scuole nella giornata di oggi, giovedì, per ragioni di ordine pubblico e per tutelare l'incolumità dei cittadini.


Smottamenti a Caserta e Avellino. Anche a Caserta un albero è caduto sulla strada, fortunatamente senza causare feriti. Il forte dissesto stradale della zona tra l’altro ha contribuito agli allagamenti di numerose zone. Violenti temporali e raffiche di vento hanno tenuto sotto scacco la provincia per diverse ore. Anche la Prefettura di Caserta ha chiesto, la scorsa notte, l'intervento delle Esercito per fronteggiare alcune emergenze nel Casertano causate dalle intense precipitazioni. I mezzi delle Forze Armate sono entrate in azione, in particolare, a Santa Maria Capua Vetere dove sono stati sgomberati da detriti fangosi e massi di alcuni tratti della strada statale 7 Appia.


Ad Avellino le strade sono subito diventate torrenti. Tombini saltati e altri disagi sono stati segnalati ovunque in città dove via Francesco Tedesco, parte di corso Europa e delle vie del centro storico sono state letteralmente invase dall’acqua.La situazione desta preoccupazione nella Valle di Suessola, molto vicino ai Comuni della Valle Caudina tra le province di Caserta, Avellino e Benevento.


Temporali anche a Napoli. Secondo quanto comunicato dalla Polizia Municipale alcuni minuti fa, via Campana, altezza civico 71, nelle cosiddette “curve” in direzione della rotonda di Marano, Villaricca, Qualiano, ha subito un grave dissesto strutturale su un muro di contenimento del terrapieno che regge la strada. Al momento ci sono due pattuglie della Polizia Municipale di Quarto impegnate a restringere la carreggiata per evitare il transito dei mezzi pesanti sul tratto a rischio crollo. Quanto prima verranno posizionate delle barriere al fine di creare un senso unico alternato regolamentato da impianto semaforici che resterà in funzione fino a quando non verrà effettuato l'intervento di consolidamento della strada. E’ stato inoltre chiuso al traffico il sottopassaggio Claudio, nella zona di Fuorigrotta, allagato dalla pioggia. Al momento, continua incessantemente a piovere.


Record di fulmini a Napoli. Centinaia e migliaia di fulmini hanno accompagnato i temporali nel corso della scorsa serata. Bagliori subito seguiti da enormi boati hanno squarciato il cielo di Napoli. Secondo la Protezione Civile che ha diffuso un’allerta meteo arancione, quelli della scorsa notte sono stati temporali ricchi di scariche elettriche. Dalle colline di Posillipo, via Tasso, via Manzoni, via Petrarca, dal corso Vittorio Emanuele, da via Crispi, dai Camaldoli, da Capodimonte e San Martino è stato possibile vedere il susseguirsi dei fulmini. Non sono mancati black out e interruzioni alle linee telefoniche.


Le previsioni. In base al bollettino meteo regionale e nazionale, la Protezione Civile ha segnalato forti disagi per le prossime 24-36 ore a partire da ieri pomeriggio. Sono previste precipitazioni diffuse a carattere di rovescio o temporale accompagnate da un’intensa attività elettrica e forti raffiche di vento. Le zone d’interesse dell’allerta, oltre la città di Napoli, sono quelle di: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese; Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Alta Irpinia e Sannio; Tusciano e Alto Sele; Piana Sele e Alto Cilento; Tanagro; Basso Cilento. Nessuna notizia incoraggiante dunque per le prossime ore.

 




TV,“OPEN SPACE”: NADIA TOFFA CONQUISTA IL WEB

di Christian Montagna

Milano – Uno share decisamente basso quello registrato dalla prima puntata di Open Space, il programma condotto dalla Iena Nadia Toffa. A cura della redazione delle Iene e contro ogni previsione, il pubblico non ha gradito lo spettacolo, a mio avviso eccellente. Ma, d’altronde, cosa aspettarsi da un popolo che vuol sapere sempre meno la verità?

La bravissima giornalista e conduttrice, semplice, spontanea e simpatica è riuscita comunque ad inchiodare oltre un milione di telespettatori dinanzi al maxi schermo e, calcolando che si tratti di un esordio, la situazione potrebbe sicuramente migliorare.

La prima puntata. Quello di Open Space è un format del tutto nuovo e originale e tramite il sito internet si può chiedere chi intervistare e cosa chiedere ai personaggi. Un programma così accurato e preciso ha saputo smascherare diverse realtà intervistando i diretti interessati in studio. Dal calciatore Carlo Gervasoni che ha venduto decine di partite, a Raffaele Sollecito assolto da poco dall’accusa di omicidio della studentessa Meredith Kercher, ai politici del momento Giorgia Meloni e Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle fino ai personaggi dello spettacolo come l'ultima Miss Italia, Frank Matano e Paolo Ruffini. Cronaca nell’intrattenimento, tematiche dolenti alternate a simpatici interventi comici è quanto la giornalista Toffa è riuscita a mettere in atto. Dal calcio truccato, alle sale giochi, alle dichiarazioni di Monsignor Charamsa, agli haters e tanti altri temi dolenti sono stati toccati nel corso della trasmissione. Dopo sei anni di inchieste e duro lavoro, finalmente Nadia Toffa ha ottenuto una trasmissione tutta sua, in un periodo in cui spesso, la tv è affidata a pseudo giornaliste- soubrette che strumentalizzano al meglio le vicende.

La conquista del web. Il popolo del web ha ampiamente gradito lo spettacolo; numerose sono state le interazioni con il programma attraverso il sito web www.openspace.it . Questa mattina, sulla pagina Facebook di Nadia Toffa, in migliaia si sono complimentati per il programma. “Finalmente ospiti che non sono lì per fare risse o per far parlar di sé ma ospiti educati che rispondevano a ciò che gli veniva chiesto”, hanno commentato poi i suoi fan.

I risultati Auditel. Su Rai1 Provaci ancora Prof 6 ha conquistato 5.138.833 spettatori pari al 20.91% di share. Su Canale 5 Il Segreto ha raccolto davanti al video 4.212.000 spettatori pari al 16.4% di share. Su Rai2 il Gran Premio di Russia di Formula 1 ha totalizzato 2.238.643 spettatori con l’8.46% di share. Su Rai3 Report ha raccolto davanti al video 2.007.792 spettatori pari ad uno share dell’8.43%. Su Rete4 Master & Commander – Sfida ai confini del mare totalizza un a.m. di 826.000 spettatori con il 3.41% di share. Su La7 Airport è stato scelto da 441.000 spettatori (2.02%). Su Real Time/+1 la replica de Il Boss delle Cerimonie ha registrato un ascolto medio pari a 406.000 telespettatori con l’1.5% di share.




NAPOLI, SPARATORIA A FUORIGROTTA: IL POLIZIOTTO FERITO E’ FUORI PERICOLO

di Christian Montagna

LEGGI ANCHE: NAPOLI: A FUORIGROTTA SI SPARA TRA LA GENTE. FERITO UN POLIZIOTTO

Napoli – “Nicola Barbato il collega di Napoli è fuori pericolo, parla, mangia omogeneizzati e muove le braccia, le gambe per ora ancora no, è fuori pericolo”: ecco quanto si apprende, con immenso piacere, dalla pagina Facebook della Polizia di Stato.

Nicola Barbato sta meglio anche se non riesce ancora a muovere le gambe. Una grande notizia che allieta gli animi di tutti gli italiani che con ansia hanno pregato e sperato in questi lunghi giorni di agonia.

La sparatoria. Era lo scorso 24 Settembre quando, Nicola Barbato, agente della sezione antiracket di Napoli, veniva colpito al collo davanti alla stazione della Cumana di Fuorigrotta a Napoli. Impegnato con un altro collega in una operazione anti racket nel quartiere, in abiti civili, attendeva il via per poter entrare all’interno del negozio il Capriccio e fermare gli estorsori. Così però non era stato: Raffaele Rende, l’autore della sparatoria, vistosi braccato aveva aperto il fuoco all’interno della vettura dei poliziotti.

Trasportato d’urgenza all’ospedale Loreto Mare, Nicola sin da subito aveva fatto temere per la sua vita. Condizioni gravissime e in peggioramento per giorni, fino a quando, l’assessore Zampella aveva comunicato miglioramenti in vista dopo la visita al nosocomio. Oltre a lui, anche Mattarella, Alfano, Pansa, erano giunti in ospedale per incontrare la moglie del poliziotto.

Sul web era stato diffuso l’identikit dell’uomo ricercato e da subito, era partita una incredibile caccia all’uomo terminata poi a San Giovanni a Teduccio lo scorso 26 Settembre.




GALLICANO NEL LAZIO: AL VIA LA II EDIZIONE DEL CONCORSO FOTOGRAFICO “GALLUS CANIT”

di Christian Montagna

Gallicano nel Lazio – Questa sera,  alle ore 18 , presso l’ex granaio del Castello di Passerano, in Via Maremmana II km 8 si terrà la seconda edizione del concorso fotografico “Gallus Canit”. L’evento si pone come obiettivo la premiazione dello scatto migliore assegnato precedentemente su un tema. L’argomento scelto per questa edizione è “il lavoro nei campi”.

Proiezioni video, proiezioni foto, cena di beneficenza con prodotti tipici locali e di norcineria saranno solo alcune delle sorprese della serata.

Interverrà al concorso in veste di giurata, la giornalista dell’Osservatore d’Italia, Cinzia Marchegiani e, oltre ad altri colleghi, il presidente della CNA di Roma e l’assessore alla cultura al Comune di Tivoli, Urbano Barberini. Al timone ci sarà invece Mario Galli, consigliere comunale di Gallicano nel Lazio e promotore dell'iniziativa.

Il concorso fotografico, oltre a valorizzare la pratica agricola, settore primario dell’economia, promuovere una maggior sensibilizzazione alla sua tutela, coinvolgere appassionati di fotografia che avranno modo di cogliere istantanee e scatti del paesaggio rurale, vuole contestualmente valorizzare l’Agro Romano Antico nei dintorni di Gallicano nel Lazio (Rm).


Un po’ di storia. Gallus Canit, concorso fotografico che prende il nome dall’antica iscrizione del comune di Gallicano nel Lazio, ha come finalità quella di valorizzare le radici storiche come simbolo di un legame viscerale con il territorio. Gallus Canitè un viaggio ideale teso ad ampliare i confini e le prospettive di una terra, quella di Gallicano nel Lazio, piena di spunti, bellezze naturali e storia. “Nell’anno del più grande evento mondiale mai realizzato sulla nutrizione e l’alimentazione, Expo Milano 2015 – spiega Mario Galli – ho pensato di dedicare alla pratica agricola la seconda edizione di Gallus Canit. In un periodo storico in cui è sempre maggiore l’attenzione, ma soprattutto la richiesta, di prodotti alimentari biologici, di un ritorno alla terra madre, fondata sulla tutela della biodiversità, la protezione dell’ambiente e il rispetto delle culture e delle tradizioni locali, con questo evento si vuole porre l’accento sulla ricchezza dei piccoli produttori – conclude Galli – poco conosciuti, ma lontani dall’ inquinamento ed in armonia con la natura. E per questo da valorizzare”.
 




TERREMOTO A NAPOLI, L’ALLARME DEGLI SCIENZIATI: “IL SUOLO SI STA SOLLEVANDO”

di Christian Montagna

Napoli – “Fino a quando ci sarà questo continuo sollevamento del terreno, la zona dei Campi Flegrei sarà interessata da scosse di terremoto o da sciami sismici”: è questo il punto di vista di alcuni scienziati dell’Osservatorio Vesuviano dopo che, uno sciame sismico di circa 30 scosse, aveva terrorizzato Napoli e la provincia. Restano ancora , indelebili, i ricordi di quegli attimi in cui, chiunque, avrebbe pensato al peggio. Agnano, Pozzuoli e Napoli non vivevano un evento sismico da anni.


“L’evento che si è verificato due giorni fa, ha avuto un’intensità superiore rispetto a quella che ha interessato i Campi Flegrei nel 2012, ha spiegato a Panorama.it Giuseppe De Natale, Direttore dell’Osservatorio Vesuviano- Ingv , ed è sicuramente la più importante in termini di magnitudo che si è verificata negli ultimi anni. Tre anni fa, la zona fu colpita da sciame sismico di 220 eventi ma tutti con una magnitudo inferiore a 2”.


Monitoraggio continuo. E’ continuo perciò il monitoraggio dell’intera area. La zona colpita dallo sciame sismico, è interessata dal sollevamento del suolo a partire già dagli Anni 70. Per oltre un decennio, precisamente fino al 1984 ha subito un susseguirsi di terremoti o sciami sismici che hanno generato un importante sollevamento del terreno, talvolta anche superiore ad un metro di altezza. Fino al 2005 poi uno stop dei movimenti del sottosuolo ma, negli ultimi dieci anni è ripresa l’attività nel sottosuolo che ha portato ad oggi all’innalzamento di 30 centimetri.


La polemica. Non si placa però la polemica circa le trivellazioni nei territori deli Campi Flegrei. Il progetto di un impianto geotermico con la conseguente perforazione continua per la realizzazione di quattro pozzi profondi sta cercando infatti di sfruttare la forza del vulcano per ricavarne energia. Ma, gli esperti si dividono sulla questione, anche perché, uno di questi pozzi andrebbe scavato proprio nel punto in cui mercoledì è stato registrato l’epicentro dello sciame sismico. Anche dall’Ingv, suggeriscono di non perforare questa zona.


Ancora più diretto il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo: "Eseguire trivellazioni all’interno dei Campi Flegrei può generare sequenze sismiche con eventi di magnitudo non prevedibile, fenomeni di esplosione ed eruzione dei pozzi, modificazione del regime delle falde acquifere, generazione di campi fumarolici, propagazione di sistemi di frattura, bradisismo, diffusione di gas nocivi, alterazione del microclima".


I dati dell’Osservatorio Vesuviano. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Vesuviano, la superficie del suolo nell'area dei Campi Flegrei ha subìto un aumento della velocità. Nell’area in cui sorge il supervulcano più pericoloso d'Europa, il dossier riporta anche l'attività sismica degli ultimi 12 mesi nella zona, escludendo però le 3 scosse verificatesi lo scorso 7 ottobre sul territorio i Pozzuoli, Agnano e Bagnoli il cui epicentro è stato identificato proprio nella fascia tra Bagnoli e la Solfatara di Pozzuoli, a una profondità di circa 2 chilometri.

 

L’allarme dello scienziato Kir’janov. Lo scienziato Kir’janov, geologo russo docente della facoltà di geologia dell’Università statale di San Pietroburgo, ha dichiarato alla Voce Russa: “ La camera magmatica si sta riempiendo: se il sollevamento avviene in maniera regolare, afferma, allora è probabile che sia in corso il riempimento della camera magmatica e per questo si sta sollevando il terreno sopra di essa. I Campi Flegrei sono un super vulcano, come anche Yellowstone negli Stati Uniti e Toba in Indonesia, che eruttano più di mille chilometri cubici di magma che provocherebbero eruzioni catastrofiche. Nella regione dei Campi Flegrei è avvenuta una grande eruzione circa 30-40 mila anni fa. La cenere vulcanica che ne risultò si trova ancora adesso nel Mar Mediterraneo, in Bulgaria, in Ucraina e persino nel territorio russo. Ora sta avvenendo l’ennesimo riempimento della camera magmatica e prima o poi l’eruzione potrebbe succedere”.


I Campi Flegrei sono una vasta caldera di natura vulcanica e nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici. “Eruzioni di questo genere di vulcani, ha poi concluso, potrebbero portare al cosiddetto inverno vulcanico: i gas di zolfo e la cenere prodotta dallo scoppio raggiungono l’atmosfera e ricoprono la superficie terrestre. I raggi solari non riescono a penetrare attraverso lo spesso strato fino al suolo e i gas, trasformatisi in acido solforico, scendono sulla superficie terrestre sotto forma di sedimenti tossici. Gli scienziati affermano che la Terra ha già sperimentato una catastrofe simile 74 mila anni fa, dopo lo scoppio del vulcano Toba nell’isola indonesiana di Sumatra. Questo comportò il cambiamento del clima e una moltitudine di vittime umane”.  L’allarme però sarebbe da protrarre nel tempo visto che, per riempirsi, potrebbero trascorrere decenni o centinaia di anni.


 




ALLARME MALTEMPO: NAPOLI SARA’ LA CITTA’ PIU’ COLPITA

di Christian Montagna

Napoli – Anche quest’anno, l’inverno non è entrato in punta di piedi. I metereologici annunciano una grande ondata di maltempo che si abbatterà sulla nostra penisola a partire da oggi. Ma, al Centro Sud, sarà il capoluogo partenopeo il più colpito in assoluto.


Allerta meteo a Pozzuoli, Napoli e Bacoli. Pioggia, pioggia e ancora pioggia: ecco cosa vedremo nelle prossime ore a Napoli. Le abbondanti precipitazioni che da ieri sera si sono riversate sul Centro Sud, oggi, potrebbero causare non pochi danni. Ed è già scattata l’allerta meteo. Sul profilo Facebook del Sindaco di Bacoli Josi Gerardo della Ragione, ad esempio, si legge : “ Bacoli allerta meteo: avviso alla cittadinanza. Si avvisa la cittadinanza che domani, Sabato 10 Ottobre 2015, è prevista un'allerta meteo. Sono previste precipitazioni che nel corso della mattinata diverranno diffuse a prevalente carattere di rovescio, con forte intensità. I venti spireranno moderati prevalentemente da Nord con locali rinforzi e raffiche nei temporali. Il mare si presenterà molto mosso o agitato. Le temperature massime diminuiranno. Per questo motivo: Si invita tutta la popolazione, per il periodo della presente allerta ed al verificarsi di temporali di elevata intensità, a mantenere la calma ed a prestare attenzione ai seguenti scenari di eventi previsti, adottando tutte le possibili misure di auto-protezione”.

 

Pioggia, venti forti e possibili frane e smottamenti dunque saranno protagonisti di questo week end a Napoli . Possibili blackout elettrici e telefonici, caduta di alberi, tegole e cornicioni, problemi alla circolazione stradale e danneggiamenti vari non saranno da escludere. Anche il Comune di Napoli, ha informato dalla sua pagina Facebook gli utenti con il seguente comunicato: “Questo Servizio Protezione Civile, visto il Bollettino Meteorologico Regionale odierno e quello emesso dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, riporta le "Notizie dell'Allegato-B2-Comuni" che prevedono dalle ore 22.00 di venerdì 9 ottobre 2015 e per le successive 24 ore, i seguenti fenomeni meteorologici significativi. Zone d'Interesse all'allerta: 1, 3, 5, 6, 8 (Zona 1: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 4: Alta Irpinia e Sannio; Zona 5: Tusciano e Alto Sele; Zona 6: Piana Sele e Alto Cilento; Zona 7: Tanagro; Zona 8: Basso Cilento.) Precipitazioni: diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, anche di forte intensità. Venti: moderati o forti settentrionali, con raffiche nelle zone temporalesche. Mare: generalmente agitato. Visibilità: ridotta nelle precipitazioni più intense.” Nessuna ordinanza di chiusura delle scuole è stata però emanata, a Napoli, dal sindaco De Magistris.


Tra le zone a rischio c’è anche l’area dei Campi Flegrei, recentemente colpita da sciame sismico, dove, sono previste precipitazioni diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, anche di forte intensità, con raffiche di vento nelle zone temporalesche e visibilità ridotta nelle precipitazioni più intense. Anche l’amministrazione comunale di Pozzuoli ha perciò repentinamente attivato lo Stato di Attenzione sul territorio di propria competenza.


La situazione nel resto d’Italia. Il resto d’Italia, non sarà immune da questa ondata feroce di maltempo che solo pochi giorni fa aveva messo in ginocchio alcune città sarde. A Cagliari, Olbia, Nuoro, Carbonia, Ales, Terralba, Tempio Pausania, Oristano le scuole sono state preventivamente chiuse. Tra le città principali, quelle che rischiano di avere una situazione più estrema e pericolosa nella giornata di domani ci sono oltre a Napoli e Roma, anche Salerno, Latina, Frosinone, tutto l’Abruzzo, tutto il Molise, gran parte della Puglia e soprattutto Foggia, Taranto e Lecce, la Calabria jonica quindi Crotone e Catanzaro, la Sicilia Jonica soprattutto tra Messina e Catania ma secondo gli ultimi aggiornamenti anche Palermo dove potrebbero esserci proprio in mattinata temporali brevi ma intensi. Attenzione anche in alcune zone di Marche, Umbria e bassa Toscana.