POMEZIA, "LA SUGHERETA": DA PARADISO A DISCARICA ABUSIVA

 

L'appuntamento per tutti è per sabato 28 marzo 2015  ore 9 al Campus Selva dei Pini in via Pontinia Km 31,4

 

di Cinzia Marchegiani

Pomezia (RM) – Rifiuti di ogni genere scaricati illecitamente, un degrado inaccettabile quello in cui perversa il Parco della Sughereta di Pomezia, un paradiso e un polmone che a pieno titolo è definito come il biotipo di notevole interesse sotto il profilo della conservazione. Un valore non solo scientifico ma naturale dunque la Sughereta, supportato da numerosi studi e relazioni appartenenti agli Ordii Agronomi e Forestali di Roma ed enti scientifici come il Dipartimento di Tecnologie,Ingegneria e Scienze dell’Ambiente e delle Foreste dell’Università della Tuscia, Dipartimento Biologia Vegetale Università la Sapienza e il Dipartimento Biologia dell’Università degli Studi Roma Tre.

La Sughereta è il più importante dei lembi relitti di boschi con Sughera tra Roma e le sugherete dell’area intorno al monte Circeo e alla Piana di Fondi. Un patrimonio dunque di immenso valore che invece di raccogliere consensi per la sua bellezza unica è entrato nelle cronache del litorale romano per la denuncia lanciata dai cittadini del forte impatto di inquinamento in cui silentemente è minacciata. Dei ragazzi di Pomezia durante alcune escursioni in Sughereta, si sono resi conto di come la situazione sia ormai diventata insostenibile: "qui la natura è stata per anni deturpata dall’agire senza criterio di una parte degli abitanti del comune, che, o sporcando direttamente o semplicemente non avvedendosi di quello che gli si parava intorno, ha contribuito alla situazione di deterioramento dell’ambiente.”

Testimonianza fattiva di come questo posto magico venga deturpato dai continui scarichi abusivi di rifiuti sono le attività di monitoraggio, infatti lo scorso ottobre 2014 la Polizia locale di Pomezia fermava un uomo che scaricava calcinacci all'interno del parco della Sughereta, mentre presso il Campus Selva dei Pini, bloccavano tre minori che si accingevano ad arrecare danni alle strutture esistenti. I tre ragazzi poi sono stati identificati e segnalati agli organi competenti.

Il degrado per questi ragazzi è stato inaccettabile, così armati solamente di buste, guanti e molta pazienza, hanno iniziato a raccogliere durante le loro passeggiate tutta l’immondizia che riuscivano a trasportare, dedicando quindi anche una sola ora delle loro giornate alla causa. Ma il piccolo sforzo ha ottenuto il massimo risultato, tanto che il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, ha preso molto a cuore la vicenda e quando gli è stata proposta un’intera giornata dedicata esclusivamente alla pulizia della Sughereta prevista per il prossimo 28 marzo 2015, egli ha subito accettato e ha addirittura proposto i mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti più pesanti, che di certo non entrano in semplici buste. Questo tipo di cittadinanza attiva è stato ulteriormente supportato dal consiglio comunale della città attraverso l’approvazione di un atto amministrativo, che dà la possibilità, a chi si volesse rendere utile sul territorio comunale per azioni di questo genere, di non incorrere in sanzioni o provvedimenti amministrativi.

L’iniziativa è stata accolta felicemente anche dal gruppo ecologista di Roma “Istinto Animale”, promotore di molte altre iniziative del genere sul territorio regionale, che ha garantito quindi sabato 28 marzo le braccia dei militanti e strumenti di prima utilità per chiunque volesse partecipare all’occasione, dando nuova linfa vitale alla causa.

I ragazzi vogliono dare risalto a questa giornata affinché ci sia una larga partecipazione della popolazione locale, nella speranza che l’azione non si fermi ad una sola giornata, ma diventi simbolo di un ideale di rispetto, conservazione e armonia con la Natura e l’ambiente in cui si vive.

La Sughereta ha una sua magia quasi esclusiva, molti raccontano come sia il loro luogo di passeggiate a due passi dal centro cittadino. Ma l’immondizia, ormai è diventata parte integrante di quest’area, è una ferita che gli stessi fruitori vogliono curare. La consapevolezza di un tesoro è la strada giusta affinché la sua valorizzazione sia l’arma per difenderla dagli scempi di chi pensa possa essere utilizzata come una discarica illecita.
Istinto Animale oltre a dare mani e braccia per il recupero di ogni tipo di rifiuto, conferma che aiuterà, assieme al mezzo di trasporto messo a disposizione a fine giornata dal comune di Pomezia, a portare via i materiali raccolti.

Insomma, una giornata all’insegna del rispetto di quei patrimoni che abbiamo a portata di mano, il 28 marzo tutti presenti dalle ore 9:00, il Meeting Point è al Campus Selva dei Pini Via Pontinia Km 31,4
L’unico accorgimento, si chiede di andare muniti di guanti (resistenti e non usa e getta) e chi può gli attrezzi da lavoro (pale, rastrelli, ecc…).

Salviamo la Sughereta una straordinaria occasione per diventare tutti più grandi.




ZAGAROLO: A SCUOLA LO SCANDALO DELLE PROCESSIONARIE, BIMBI A RISCHIO

 

Dopo due segnalazioni da parte di insegnati nessuno ancora ha provveduto alla sanificazione delle processionarie, grossi nidi sui pini che sovrastano il piazzale del 275° distretto De Amicis, nonché la strada dove gli alunni sono costretti a transitare per entrare e uscire dalla scuola

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Una situazione davvero non più tollerabile quella che i bambini della scuola De Amicis a Zagarolo sono costretti a subire. I pini che costeggiano la scuola sono infestati da grossi nidi di processionarie. Il piazzale dove gli alunni giocano e la stessa strada che percorrono per entrare all’istituto – un percorso obbligatorio – sono fonte di pericolo per la sicurezza stessa dei fruitori.

Questa situazione è stata relazionata dalle insegnanti, che oltre a far presente all’amministrazione Comunale la presenza di molti nidi sui pini, hanno anche riferito che sono state trovate grosse larve sul corridoio all’interno della scuola dove transitano i bambini.

Le segnalazioni sono state inviate la prima volta lo scorso 9 febbraio 2015 e la seconda il 17 febbraio 2015, come ci viene confermato anche dall’ufficio protocollo della stessa scuola. Le stesse insegnanti riferiscono che non fanno uscire i bambini nell’ora di ricreazione, perché è palese il pericolo che incorrono.

L'ABBAGLIO

Lo scorso venerdì 15 marzo 2015, erano presenti al’interno del piazzale della scuola di Zagarolo, due operatori di Ambiente, intenti a togliere il fogliame, ma evidentemente non è stato considerata un’emergenza la sanificazione dell’intera area.

LOTTA ALLA PROCESSIONARIA

La Traumatocampa pityocampa, è un lepidottero defogliatore, chiamata comunemente  “processionaria” che attacca tutte le specie di pino e varie specie di cedro; particolarmente colpiti il pino nero (pinus nigra) e il pino silvestre (pinus sylvestris). L’insetto compie una generazione all'anno, le larve trascorrono l'inverno all'interno di un nido sericeo, posto in genere all'estremità dei rami più soleggiati. Gli adulti compaiono dalla seconda metà di giugno a tutto agosto. L’insetto, pur non pungendo l’uomo e non rappresentando vettore di patogeni è dotato di peli urticanti che, liberati nell'ambiente, possono provocare irritazioni cutanee, delle mucose, delle vie respiratorie e gravi lesioni oculari. La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria su tutto il territorio Nazionale, nelle aree in cui la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e possa costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali. Ai sensi del D.M. 17.4.1998 i proprietari, privati o pubblici, di terreni con vegetazione arborea infestata, con possibilità di danno alla salute pubblica per collocazione, devono pertanto intervenire in inverno (effettuando la raccolta e la distruzione dei nidi prima dell'uscita delle larve dai nidi, operazioni da eseguirsi con la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve nelle aree infestate) e a fine estate, intervenendo con trattamenti alla chioma con un insetticida microbiologico a base di Bacillus Thuringiensis che fornisce ottimi risultati nei confronti delle larve pur essendo del tutto innocuo per l'uomo, i vertebrati e gli insetti utili in genere. I trattamenti vanno eseguiti in ore serali e in assenza di vento. Il prodotto ha un'azione limitata nel tempo ed è facilmente dilavabile pertanto, in caso di grosse infestazioni o piogge abbondanti, è necessario ripetere il trattamento dopo alcuni giorni. 

DENUNCIA SANITARIA SCOLASTICA

Insomma, a Zagarolo quei nidi ci sono e non sono stati oggetto di valutazione di sicurezza pubblica sanitaria, almeno dal 9 febbraio ad oggi. Gli alberi in questione anche se sono di una proprietà privata, con la loro altezza sovrastano la strada di accesso alla scuola elementare e il piazzale dove gli alunni vanno a giocare, certamente ai bambini non interessa sapere di chi è la responsabilità della sanificazione, ma forse il dato oggettivo che rimane è che non c’è stata alcuna presa di coscienza viste le date delle stesse segnalazioni inviate. Saranno felici i bambini di giocare in un piazzale privo di foglie, mentre le tante larve sono libere di contaminare tutta l’area sottoposta alla loro presenza. Il fatto che siano state trovate anche all’interno della scuola fa pensare che l’infestazione sia ormai in stato  avanzato.

Le foto di denuncia che alleghiamo con l’articolo sono state scattate la mattina di lunedì 16 marzo 2015, perché in un primo momento la presenza degli operatori lo scorso fine settimana aveva fatto pensare che ci sarebbe stata la rimozione degli opulenti nidi… ma così non è stato.

Quest’articolo, sarà inviato alla ASL di appartenenza, dove sarà richiesto l’accesso agli atti per verificare chi non ha fatto il proprio dovere. Intanto gli alunni sono coloro che devono subire ad oggi un pericolo a portata di cielo.

La scuola, il luogo dove la sicurezza dovrebbe essere il vessillo delle istituzioni… il condizionale è d'obbligo!




ZAGAROLO: NIDI DI PROCESSONIARIE A SCUOLA DE AMICIS. AD OLTRE UN MESE DALLA SEGNALAZIONE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE TACE

Dopo due segnalazioni da parte di insegnati nessuno da lotre un mese ancora nessuno ha provveduto alla sanificazione delle processionarie, grossi nidi sui pini che sovrastano il piazzale del 275° distretto De Amicis, nonché la strada dove gli alunni sono costretti a transitare per entrare e uscire dalla scuola

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Una situazione davvero non più tollerabile quella che i bambini della scuola De Amicis sono costretti a subire. I pini che costeggiano la scuola sono infestati da grossi nidi di processionarie. Il piazzale dove gli alunni giocano e la stessa strada che percorrono per entrare all’istituto (essendo un percorso obbligatorio), sono fonte di pericolo per la sicurezza stessa dei fruitori. Questa situazione è stata relazionata dalle insegnanti, oltre a far presente all’amministrazione Comunale la presenza di molti nidi sui pini, è stato anche riferito che sono state trovate grosse larve sul corridoio all’interno della scuola dove transitano i bambini. Le suddette segnalazioni sono state inviate la prima volta il 9 febbraio 2015 e la seconda il 17 febbraio 2015, come ci viene confermato anche dall’ufficio protocollo della stessa scuola. Le stesse insegnanti riferiscono che non fanno uscire i bambini nell’ora di ricreazione, perché è palese il pericolo che incorrono.

UN ABBAGLIO

Lo scorso venerdì 15 marzo 2015, erano presente al’interno del piazzale, due operatori di Ambiente, intenti a togliere il fogliame, ma evidentemente non è stata considerata un’emergenza la sanificazione dell’intera area, infatti stamattina 16 marzo 2016, la situazione denunciata non è stata fronteggiata e purtroppo i nidi sono ancora presenti sugli alberi. 

LOTTA ALLA PROCESSIONARIA

Ricordiamo che la Traumatocampa pityocampa, è un lepidottero defogliatore, comunemente chiamata “processionaria” che attacca tutte le specie di pino e varie specie di cedro; particolarmente colpiti il pino nero (pinus nigra) e il pino silvestre (pinus sylvestris). L’insetto compie una generazione all'anno, le larve trascorrono l'inverno all'interno di un nido sericeo, posto in genere all'estremità dei rami più soleggiati. Gli adulti compaiono dalla seconda metà di giugno a tutto agosto. L’insetto, pur non pungendo l’uomo e non rappresentando vettore di patogeni è dotato di peli urticanti che, liberati nell'ambiente, possono provocare irritazioni cutanee, delle mucose, delle vie respiratorie e gravi lesioni oculari.

La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria su tutto il territorio Nazionale, nelle aree in cui la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo e possa costituire un rischio per la salute delle persone o degli animali. Ai sensi del D.M. 17.4.1998 i proprietari, privati o pubblici, di terreni con vegetazione arborea infestata, con possibilità di danno alla salute pubblica per collocazione, devono pertanto intervenire in inverno (effettuando la raccolta e la distruzione dei nidi prima dell'uscita delle larve dai nidi, operazioni da eseguirsi con la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve nelle aree infestate) e a fine estate, intervenendo con trattamenti alla chioma con un insetticida microbiologico a base di Bacillus Thuringiensis che fornisce ottimi risultati nei confronti delle larve pur essendo del tutto innocuo per l'uomo, i vertebrati e gli insetti utili in genere. I trattamenti vanno eseguiti in ore serali e in assenza di vento. Il prodotto ha un'azione limitata nel tempo ed è facilmente dilavabile pertanto, in caso di grosse infestazioni o piogge abbondanti, è necessario ripetere il trattamento dopo alcuni giorni.

SITUAZIONE ATTUALE AL DE AMICIS

Insomma, quei nidi ci sono e non sono stati oggetto di valutazione di sicurezza pubblica sanitaria. Gli alberi in questione anche se sono di una proprietà privata, con la loro altezza sovrastano la strada di accesso alla scuola elementare e al piazzale dove gli alunni vanno a giocare, certamente ai bambini non interessa sapere di chi è la responsabilità della sanificazione, ma forse il dato oggettivo che rimane è che non c’è stata alcuna presa di coscienza viste le date delle stesse segnalazioni. Saranno felici i bambini di giocare in un piazzale privo di foglie, mentre le tante larve sono libere di contaminare tutta l’area sottoposta alla loro presenza. Il fatto che siano state trovate anche all’interno della scuola fa pensare che l’infestazione ormai sia avanzata.
Le foto dell’articolo denuncia sono state scattate questa mattina, perché in un primo momento la presenza degli operatori lo scorso fine settimana aveva fatto pensare che ci sarebbe stata la rimozione dei opulenti nidi…ma così non è stato. Quest’articolo, sarà inviato alla ASL di appartenenza, dove sarà richiesto l’accesso agli atti per verificare chi non ha fatto il proprio dovere. Intanto gli alunni sono coloro che devono subire ad oggi un pericolo a portata di cielo.




OMICIDIO TERNI: FEDRIGA (LN) PUNTA IL DITO SUL GOVERNO

di Cinzia Marchegiani

Terni – In merito all'omicidio del giovane ventisettenne Davide Raggi, colpito alla gola  dal  marocchino Amine Aassoul, 29 anni, con una bottiglia di vetro interviene in una nota il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Fedriga: “Il governo ha sulla coscienza la vita del ragazzo ucciso a Terni.”

L'immigrazione incontrollata con gente che esce ed entra indisturbata dal nostro Paese porta anche a casi simili. Questo fatto inaccettabile è la conseguenza delle politiche lassiste e buoniste messe in atto da questo esecutivo di incompetenti. Oggi non accettiamo le lacrime di coccodrillo di Renzi e Alfano che invece di piangere devono assumersi le loro responsabilità, conclude Fedriga.

IL FATTO

La tragedia ha visto morire Davide Raggi, una bottiglia rotta e un colpo alla gola la sua vita è stata spezzata per sempre. Il gesto consumato in piazza dell'Olmo davanti al bar People nella notte del 12 marzo 2015 ha lasciato attoniti tutti  e ora tanta rabbia. Il presunto omicida è un marocchino anche lui un giovane ragazzo che dalle cronache ora si apprende essere stato espulso nel 2007 dall'Italia e recentemente gli era stata rifiutata la richiesta d'asilo. E ora la domanda lecita che gli italiani rivolgono alle istituzioni, come possa essrci sicurezza se queste follie sonodiventate ordinaeie e quotidiane.  

Il marocchino Amine Aassoul, 29 anni, è stato arrestato a Terni dalla polizia. Gli investigatori nel corso di un conferenza stampa tenuta la mattina di venerdì in questura riferiscono che il marocchino era arrivato a Terni negli anni scorsi dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto, ma gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato nel 2007 dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche.   Assoul – secondo quanto si è appreso – era tornato in Italia nel maggio dell'anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito.

L'emergenza sicurezza non è questione di colore politico ma di scelte sensate che ora i cittadini pretendono. La morte di Davide Raggi è inaccettabile, chi ancora vuole bendare l'oggettività di una nazione in balia di regole calpestate, lo deve spiegare alle famigie che ora piangono una morte senza senso.




L’EUROPA MINACCIATA DALLA CARNE AMERICANA TRATTATA CON DISINFETTANTI

Friends of Earth Europe ritiene che la pressione da parte dei funzionari commerciali, agricoltura e industria degli Stati Uniti sta già portando a una riduzione degli standard alimentari, e forse anche come la condizione per gli Stati Uniti di firmare il trattato commerciale TTIP

di Cinzia Marchegiani

UE/USA -La denuncia che aleggia sull’Europa arriva da "Friends of Earth Europe" il quale avverte che la pressione da parte dei funzionari commercial, agricoltura e industria degli Stati Uniti sta già portando a una riduzione degli standard alimentari, e forse anche come condizione per gli Stati Uniti di firmare il trattato commerciale TTIP. Friends of Earth Europe è la più grande rete ambientale di base in Europa, che riunisce 74 organizzazioni nazionali membri, circa 5.000 gruppi di attivisti locali, e oltre due milioni di sostenitori in tutto il mondo. La minaccia di carne statunitense prodotta risciacquato con disinfettanti venduta in Europa è in aumento, anche prima di qualsiasi accordo di scambio tra UE-USA avverte Friends of Earth Europe: "I funzionari della sanità e della sicurezza alimentare dell'UE alla riunione delle parti interessate hanno detto che un nuovo lavaggio chimico antimicrobica può essere approvata quest'anno per disinfettare le carcasse di pollame e carne."

ll TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) va ricordato è il trattato di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d'America  oggetto di negoziati volutamente segreti, è qualcosa di più di una semplice trattativa di liberalizzazione commerciale. Il negoziato TTIP, lanciato ufficialmente nel luglio 2013 è stato portato avanti in modo opaco e segreto dalla Commissione europea e dall'Amministrazione statunitense.

I nuovi risultati mostrano – continua il comunicato Friend of Earth of Europe – che la Commissione europea ha cercato in precedenza di approvare in vendita cosiddetto "pollo al cloro" e altre carni disinfettati, ma non solo, si sta elaborando un programma per consentire l’importazione di polli lavati in acido perossiacetico, un disinfettante di uso comune in allevamenti industriali negli Stati Uniti.

L’UE e i governi nazionali hanno più volte affermato che l'approccio dell'UE per la sicurezza alimentare non è in pericolo, e che gli standard di sicurezza alimentare non saranno compromessi dalla TTIP UE-USA. Tuttavia, Friends of Earth Europe ritiene che la pressione da parte dei funzionari commerciali e agricoltura e industria fabbrica degli Stati Uniti sta già portando a una riduzione degli standard alimentari, e forse anche come condizione per gli Stati Uniti di firmare il trattato commerciale TTIP.

Mute Schimpf, attivista cibo per Friends of Earth Europe ha dichiarato: "L'approccio dell'UE per la sicurezza alimentare è sotto attacco, anche prima che sia concordato alcun accordo commerciale con gli Stati Uniti, nonostante ripetute smentite dai governi dell'UE e nazionali, la pressione è in aumento per consentire a più importazioni di fabbrica allevamento di carne sciacquato in disinfettanti. L'Unione europea deve prendere una posizione chiara e vietare tutte le importazioni di carne prodotta in questo modo, e mostrare al pubblico che non è in speleologia agli interessi commerciali. "

I governi nazionali dell’UE hanno già bloccato iniziative della Commissione europea per l'approvazione "pollo al cloro", citando il principio di precauzione e di incertezza scientifica, così come le preoccupazioni dettagliate che il suo uso potrebbe mascherare gli standard di scarsa igiene, impatto sulla salute dei lavoratori e portare a più inquinamento.
Mute Schimpf continua: " Friends of Earth Europe sta chiamando per i colloqui TTIP per fermare i pericoli che pone per la sicurezza del nostro cibo e l'impatto ambientale della sua produzione sono indicazioni più che chiare come il TTIP sia un cattivo affare per le persone e. il pianeta stesso. "




SARDEGNA, MALATI SLA: SALVATORE USALA PRONTO ALLO SCIOPERO DELLA FAME

Invece da lunedì 23.03.2015 rifiuteranno qualsiasi terapia, da mercoledì 25.03.2015 non assumeremo più nulla e grida all'assessore Arru, Vergogna!

di Cinzia Marchegiani

Sardegna – Salvatore Usala, Presidente del Comitato 16 Novembre i primi giorni di febbraio 2015 aveva lanciato un ultimatum alla Regione Sardegna, poiché l'Ente aveva preso l'mpegno pubblicamente di mantenere inalterati i fondi sociali per il 2015. La promessa disattesa aveva di fatto spinto i malati di SLA a chiedere immediatamente la correzione dei fondi in finanziaria in Commissione:”poiché – ricordava lo stesso Usala- ci sono gli emendamenti presentati dai consiglieri che vi appoggiano, basta approvare quelli (ve li allego) o fateli propri dalla Giunta, che ci fate bella figura. Il 10.12.2014 avete preso l'impegno di pagare il pregresso della 162/98, a distanza di due mesi nemmeno un euro è arrivato ai comuni. Vogliamo una data certa di liquidazione! Chi sono gli uffici che si arrogano il diritto di non mandare le comunicazioni relative ai rinnovi, come concordato con i precedenti assessori da anni? Spiegategli cos'è la trasparenza e l'accesso agli atti. Vogliamo la comunicazioni in contemporanea con i comuni, anche via E-mail.”

Ma ad oggi nulla è stato fatto e Salvatore Usala, anch’esso un malato di SLA grida “Vergogna” rivolgendosi all’assessore Luigi Arru definendolo Pinocchio. Il comunicato rilasciato da poche ore lascia poco all’interpretazione e attoniti tutti, costretti ad essere testimoni di un mondo dove il malato attaccato ad un respiratore, che difende i propri diritti e di tutti i malati, deve ricorrere a scelte estreme affinché sia fatta giustizia. Usala fa recapitare l’annuncio:”Sono semplicemente ridicoli i nostri amministratori, in questo caso l'Assessore Arru, recita un comunicato ufficiale dell'11.3.2011 . Ricordo che nell'esercizio provvisorio si possono spendere i dodicesimi del bilancio, quindi l'Assessore fa solo propaganda, come dire ai dipendenti regionali: dobbiamo aspettare la pubblicazione nel Buras per pagarvi! Ma non si vergognano a ricorrere a tali bassezze? VERGOGNATI PINOCCHIO!!! Ma non preoccuparti, hai tempo per fare anche tutte le delibere, hai due sedute di Giunta, basta che gli atti siano concertati con noi. Sono sempre più stanco, e quando mi stanco mi arrabbio perciò rilancio. Da lunedì 16.03.2015 saremo in sciopero della fame al 50%, assunzione di 600 calorie al giorno, da lunedì 23.03.2015 rifiuteremo qualsiasi terapia, da mercoledì 25.03.2015 non assumeremo più nulla. Luigi Arru, sei un medico ematologo, sai benissimo quali conseguenze comportano queste azioni, mantieni tutti gli impegni, consultaci prima, non aspettare il 25! Se qualcuno si farà male sarà tutta tua la responsabilità. Non ti hanno prescritto di fare l'assessore, visto che ci sei pedala!”




INFLUENZA AVIARIA: GLI SCIENZIATI LANCIANO L’ALLARME DEL VIRUS

di Cinzia Marchegiani

Siamo stati abituati a lanci allarmistici sulle nuove pandemie mondiali che dovevano spazzare con un soffio l’umanità. Ebola, che ha prodotto la corsa alla scoperta di farmaci che in seguito ad un summit tra scienziati l’OMS decide di autorizzare la loro somministrazione al popolo africano spinti da una scelta etica, visto che due americani infettati ne avevano usufruito pur non essendo stati sperimentati sull’uomo. Poi in sequenza l’influenza stagionale, in questo caso le industrie produttrici di vaccini non sono  state proprio fortunate perché il farmaco prodotto era inefficace in quanto nel frattempoil virus pandemico era mutato  e ora le fiale giacciono nelle stive di tutti gli Stati mondiali. Infine arriva il morbillo che dopo la gaffe del nostro Ministro Lorenzin  a Porta a Porta che affermava come questa malattia infettiva aveva fatto strage negli anni precedenti nel Regno Unito, di fatto sul sito governativo inglese smentisce categoricamente le sue dichiarazioni potendo leggere a chiare lettere il report ufficiali:“Prima del 2006, l'ultima morte per morbillo acute era nel 1992. Nel 2006, ci fu uno morbillo morte in un maschio di 13 anni che aveva una malattia polmonare sottostante e stava prendendo farmaci immunosoppressori. Un'altra morte nel 2008 è stato anche a causa di morbillo acuti in un bambino non vaccinato con immunodeficienza congenita, la cui condizione non ha richiesto un trattamento con immunoglobuline. Nel 2013, 1 decesso è stato segnalato in un uomo di 25 anni, dopo la polmonite acuta come complicanza del morbillo. Tutti gli altri morti per morbillo dal 1992 sopra riportati sono in individui anziani e sono stati causati dagli effetti tardivi di morbillo. Queste infezioni sono state acquisite nel corso del 1980 o prima, quando le epidemie di morbillo si è verificato.”

Ora ecco il nuovo allarme lanciato da uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature che afferma come il virus H7N9 dell'influenza aviaria, che si sta diffondendo fra le persone in Cina, potrebbe provocare una pandemia fra gli esseri umani: "L'espansione della diversità genetica e della diffusione geografica indica che, a meno che non si adottino misure di controllo efficaci, l'H7N9 potrebbe persistere e diffondersi oltre la regione" della Cina in cui ha già colpito, afferma lo studio, indicando che il virus ha subìto delle mutazioni. L'H7N9 aveva infettato 571 persone in Cina, Taiwan, Hong Kong, Malesia e Canada nel 2013, uccidendone 212. In poco tempo il focolaio sembrò esaurirsi, ma all'inizio di quest'anno il numero di infezioni è tornato a salire, spingendo le autorità a studiare meglio il virus".

L’Osservatore d’Italia in merito è andato a verificare sul sito del CDC-Center for DiseaseControllo and Prevention, che dettagliatamente spiega la storia e la patogenicità di questo virus.                                                         Le infezioni umane con un nuovo influenza aviaria A (H7N9) virus sono stati segnalati in Cina nel marzo 2013. La maggior parte di queste infezioni si ritiene essere il risultato di esposizione a pollame infetto o ambienti contaminati, come i virus H7N9 sono stati trovati anche nel pollame in Cina. Mentre alcune malattie lievi nei casi H7N9 umani sono stati osservati, la maggior parte dei pazienti hanno avuto gravi malattie respiratorie, con circa un terzo con conseguente morte. Nessuna evidenza di diffusione sostenuta da persona a persona del H7N9 è stato trovato, anche se alcune prove indica limitata diffusione da persona a persona in rare circostanze. Il primo caso al di fuori della Cina era in Malesia ed è stato segnalato il 12 febbraio 2014. Il caso è stato rilevato in un viaggiatore da un'area H7N9 colpite della Cina. Il nuovo virus H7N9 non è stato rilevato in persone o uccelli negli Stati Uniti.La CDC avvertiva che era probabile che i casi sporadici di H7N9 associati all'esposizione di pollame avrebbero continuato a verificarsi in Cina. E 'anche possibile che H7N9 possa diffondersi al pollame nei paesi vicini e che i casi umani associati all'esposizione pollame possono essere rilevati in questi paesi vicini.

Sempre la CDC informava che sarebbe stato possibile anche che i casi H7N9 potevano continuare ad essere rilevati tra i viaggiatori di ritorno da paesi H7N9 colpiti, forse anche negli Stati Uniti: ”Tuttavia, fino a quando non ci sono prove di continuo, diffusione sostenuta da persona a persona del H7N9, la valutazione del rischio per la salute pubblica sarebbe non cambia in modo sostanziale. La maggior parte relativa a questa situazione è la potenziale pandemia di questo virus. I virus dell'influenza cambiano costantemente ed è possibile che questo virus possa acquisire la capacità di diffondersi in modo semplice e sostenibile tra le persone, innescando una epidemia globale di malattie (pandemia). Il governo degli Stati Uniti sostiene sorveglianza internazionale per H7N9 e altri virus influenzali con potenziale pandemico”. La CDC sta seguendo la situazione da vicino e H7N9 coordinamento con i partner nazionali e internazionali e prende azioni di preparazione di routine ogni volta che viene identificato un nuovo virus con potenziale pandemico, tra cui lo sviluppo di un vaccino di fare è necessario un vaccino in caso di vaccino. Tali misure di preparazione continuano. CDC ha anche emessi orientamenti per i medici e le autorità sanitarie degli Stati Uniti, così come fornito informazioni per persone che viaggiano in Cina.

DATI RILEVATI DAL CDC
Durante la primavera del 2013, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riportato 132 infezioni H7N9 umani, con 44 morti. La maggior parte dei casi avevano malattia esordio durante il mese di aprile. A partire da maggio, nuovi rapporti di infezione H7N9 umani in Cina sono diventati meno frequenti. Da giugno a fine settembre del 2013, che ha riportato tre nuove infezioni H7N9 in Cina; uno aveva la malattia esordio nel mese di aprile, e uno portato a morte. La diminuzione dei casi H7N9 durante l'estate probabilmente il risultato di una combinazione di misure di controllo adottate dalle autorità cinesi – come la chiusura in diretta mercati di uccelli – e il cambiamento del tempo. Gli studi indicano che i virus dell'influenza aviaria, come i virus dell'influenza stagionale, hanno un andamento stagionale: circolano a livelli superiori a freddo e ai livelli più bassi nella stagione calda.
All'inizio di ottobre, la frequenza di episodi di infezione umana da H7N9 ha cominciato ad aumentare. L'OMS e Cina hanno segnalato nuovi casi di H7N9 in Cina al mese rispetto ai mesi estivi, tra cui tre casi segnalati da Hong Kong Regione amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese a inizio dicembre. Questi casi hanno coinciso con l'arrivo della stagione più fredda in Cina e non erano inattesi. La maggior parte dei casi che sono stati segnalati avevano esposizione pollame e vivevano nelle zone in cui H7N9 era stato trovato in precedenza. A metà gennaio, i casi continuano ad essere segnalati e la frequenza di tali relazioni è aumentato.
Anche se sono in corso per alcuni dei casi più recenti indagini epidemiologiche, attualmente è stata trovata alcuna prova che indica la trasmissione sostenuta da uomo a uomo è in corso.

Insomma….possiamo attenderci una nuova campagna vaccinale dall’allarme appena lanciato? Ci si auspica che non sia in edizione un altro film “Contagion”. A detta di molti basterebbe fare ammenda delle dosi di vaccino sprecate della famosa  H1N1 con i soldi pubblici giacenti nei frigoriferi. Ricordiamo che con lo sviluppo di focolai di influenza pandemica del virus H1N1 nel 2009, il ministero della Salute con un approvvigionamento d’urgenza del vaccino aveva sottoscritto un contratto capestro con la Novartis per l'acquisito di 24 milioni di dosi di vaccino per un ammontare complessivo di 184 milioni 800mila euro. Il caso volle che il procurato allarme si risolse con un solo caso sul territorio italiano che spinse il ministero ad interrompere la fornitura di oltre 12 milioni di vaccini non ancora prodotti, per un controvalore di 97 milioni 615mila 179 euro. Ora l’indennizzo dovuto alla casa farmaceutica è sotto l’inchiesta della magistratura, poiché il prezzo comprensivo del costo è sospettato di essere stato gonfiato dell'adiuvante, ed emergerebbe da un controllo dell’Agenzie delle Entrate della Novartis "evidenti profili d'illiceità fiscale, si legge, afferenti un fenomeno di trasfer pricing infragruppo, finalizzato all'accrescimento artefatto dei costi di produzione di vaccini adiuvati con MF59"

Come il nostro quotidiano aveva già sottolineato è libera interpretazione o profetica lungimiranza? Ai posteri… come sempre l’ardua sentenza. Per esorcizzare scenari apocalittici mai avvenuti, basterebbero guardare “Contagion”, l’epidemia mai avvenuta, e quel vaccino uscito dal cappello a cilindro che nel film salvò l’umanità.




ALLARME IGIENICO – SANITARIA: CARCASSE DI ANIMALI CON MUFFA DESTINATE ALLE TAVOLE DEGLI ITALIANI

 che avendo denominazione DOP può essere prodotto solo nel Comune omonimo. A Pescara una macellazione clandestina di agnelli privi di bollo sanitario e ha rinvenuto carcasse di animali attinte da muffe che, opportunamente ripulite e sezionate, sarebbero arrivate sulle tavole degli italiani

di Cinzia Marchegiani

 

Foggia, Asti, Pescara,Salerno e Napoli, sono le città dove nelle ultime due settimane, i Carabinieri dei Nas hanno ispezionato stabilimenti di produzione e vendita alimentare, sequestrando 18 tonnellate di alimenti scaduti, in cattive condizioni igienico-sanitarie e privi di tracciabilità. Un bollettino spaventoso che fa emergere quanto di poco sano e genuino gli italiani metto sulle loro tavole e nello stomaco. 


NAS DI FOGGIA ha rinvenuto e sequestrato, in una industria dolciaria della Capitanata, 10 tonnellate di materie prime (farine, margarina, ingredienti per dolici, aromi fruttati, granella di nocciola, sciroppi, caramello) utilizzate per la produzione di coni e cialde per gelati, scaduti di validità anche da sette anni, nonché prodotti dolciari pronti per la vendita, detenute all’interno di locali in evidente stato di degrado, con sporco diffuso che ricopriva anche i macchinari e le attrezzature per la produzione. I militari hanno accertato all’interno del sito produttivo la presenza di volatili ed escrementi di animali sul pavimento. Il titolare dell’industria dolciaria, un uomo di 52 anni del posto, è stato denunciato ed è stata disposta l’immediata sospensione della produzione


NAS DI ALESSANDRIA ha scoperto ad Asti un laboratorio di panificazione che produceva illecitamente per la successiva vendita “pane di Altamura” DOP (denominazione d’origine protetta) che, secondo il disciplinare, può essere prodotto solo ed esclusivamente nel Comune di Altamura con l’impiego di farine di semola rimacinate ottenute da speciali varietà di grano duro coltivato nei territori dei comuni della Murgia barese; (Altamura, Gravina di Bari, Poggiorsioni, Minervino Murge e Spinazzola)

NAS DI PESCARA ha sequestro 3 tonnellate di alimenti di origine animale nel corso dei controlli a quattordici “auto-negozi” itineranti che stazionano nei mercati delle principali città abruzzesi, contestando decine di sanzioni per mancata tracciabilità degli alimenti e per scarse condizioni igieniche e strutturali. In un mercato della provincia di Teramo, i militari hanno sequestrato un “camion–negozio” che presentava i piani di appoggio per carni, salumi e formaggi arrugginiti e dello sporco talmente diffuso tra gli scaffali e le attrezzature che ricopriva vistosamente anche gli alimenti. La ruggine aveva raggiunto persino il registratore di cassa e le monete metalliche che si trovavano all’interno. Durante i controlli alle macellerie e agli stabilimenti di lavorazione carni, il NAS di Pescara è intervenuto su una macellazione clandestina di agnelli privi di bollo sanitario e ha rinvenuto carcasse di animali attinte da muffe che, opportunamente ripulite e sezionate, sarebbero arrivate sulle tavole degli italiani

 

NAS DI SALERNO ha sequestrato, all’interno di un container posto nel cortile antistante una comunità alloggio del salernitano, 1,5 tonnellate di pasta alimentare e oltre 1000 confezioni da litro di latte prive di tracciabilità nonché 1200 lattine di bibite con data di scadenza ampiamente superata

 

NAS DI NAPOLI nel corso di un controllo ad un laboratorio di lavorazione carni del napoletano, ha sequestrato oltre una tonnellata di strutto alimentare e salumi stagionati privi di tracciabilità e chiuso un locale per l’affumicatura degli insaccati carente dei requisiti igienico e strutturali.

Oltre alla sofidsticazioni di alimenti con marchio DOP, gli alimenti sequestrati erano pericolosi per la salute del consumatore che ignaro avrebbe pagato a caro prezzo cibo conservato con scarse condizioni igienico e sanitari che la stessa legge obbliga di rispettare.  




FERGUSON: FOLLA INFEROCITA CON LA POLIZIA. GRANE PER BARACK OBAMA

 

di Cinzia Marchegiani

Ferguson – Un’America spaccata da uno scandalo inquietante che ancora non si placa. A Ferguson, sono stati feriti due poliziotti, il vice capo della polizia di Ferguson tenente colonnello Al Eickhoff ha confermato che l'incidente è accaduto intorno a mezzanotte di mercoledì scorso. Gli ufficiali sono stati portati in un ospedale vicino a Ferguson, Missouri. Uno degli ufficiali è stato colpito alla fronte e l'altro è stato colpito alla spalla.

Un episodio che nasce da una situazione non affrontata nel modo migliore in questa città dove le tensioni fra le forze dell’ordine e i cittadini hanno preso una piega purtroppo irreversibile. La notte del’11 marzo 2015, circa 1.500 persone sono scese in strada davanti al dipartimento stesso della polizia per protestare contro l’uccisione di Tony Robinson, un ragazzo di 19 anni afro-americano, ucciso venerdì 6 marzo 2015 nel corso di un confronto con un agente di Polizia. La manifestazione si è svolta a seguito delle dimissioni di Thomas Jackson capo della polizia di Ferguson, che diventa il sesto funzionario costretto a dimettersi dopo che un rapporto del Dipartimento di Giustizia americano ha criticato Dipartimento di Polizia di Ferguson per pregiudizi razziali e corruzione della città la scorsa settimana. Inoltre la morte avvenuta dell’adolescente disarmato Michael Brown sotto il tiro della polizia Darren Wilson nel mese di agosto 2014 e la decisione di una grande giuria di non incriminare l'ufficiale nel novembre 2014 ha di fatto suscitato proteste a livello nazionale.

L'incidente ha prodotto anche un rapporto pubblicato dal Dipartimento di Giustizia, secondo cui la polizia di Ferguson ha creato paura e risentimento tra i residenti afro-americani, con multe, biglietti e forza eccessiva.
Secondo le prime analisi della sparatoria, i colpi che hanno ferito i due agenti di polizia, sono stati sparati da una casa su una collina di fronte alla stazione di polizia. 




INGHILTERRA: AUMENTANO VORTICOSAMENTE GLI STUPRI SUI BAMBINI

 

7.775 casi nel 2013 e 2014 rispetto A 5674 episodi di stupro su bambini nel 2009 e nel 2010

 

di Cinzia Marchegiani

Londra – Un abuso indicibile spesso mascherato o edulcorato come un atto naturale, in cui le pressioni psicologiche del violentatore condizionamento e plagiano il minore, vittima violata nella carne e nella consapevolezza. Così lo stupro diventa troppo spesso un crimine che vve sottotraccia e reso silenzioso. Nel Regno Unito l’ HMIC l’Ispettorato di Sua Maestà di Constabulary valuta in modo indipendente le forze di polizia e di polizia in tutta l'attività di squadre di quartiere che fronteggiano le forme gravi di criminalità e la lotta contro il terrorismo nel pubblico interesse. L’HMIC ha sorvegliato infiniti dati registrati acquisiti dalla Polizia, dal Ministero della Giustizia, e ha lavorato su raccolte di dati del Metropolitan Police Service e la città di Londra, realizzando controlli crociati per monitorare il territorio e fornire una serie di dati a consentire un'analisi più approfondita di come lo stupro viene affrontato in una particolare area di Inghilterra e Galles.
I dati, appena diffusi dall’ispettorato di Sua Maestà di Constabulary (HMIC), condotto dal gruppo Rape Monitoring (RMG) rilasciano una fotografia aberrante. Il rapporto annuale da poco reso pubblico dimostra che ci sono stati 5674 episodi registrati di stupro bambino nel 2009 e nel 2010, rispetto ai 7.775 casi nel 2013 e 2014. Negli ultimi quattro anni, si è registrata una tendenza terribile in incidenti registrati di stupro, con le azioni penali e condanne invece in diminuzione. I dati mostrano anche che lo stupro adulti è aumentato del 38 per cento dal 9383 casi registrati nel 2009 e nel 2010 per 12.952 nel 2013 fino al 2014.

Si legge che purtroppo gli stessi funzionari di polizia confermano che i tagli di bilancio hanno influito negativamente sul livello di servizio per le vittime di stupro: ”Quasi 17.000 agenti di polizia sono stati tagliati dal 2010. unità specializzate per reati sessuali sono stati sciolti, come gli agenti di polizia hanno in questi ultimi anni è stato schierato in posizioni più generali.”
L’HMIC decide la profondità, la frequenza e aree da ispezionare sulla base dei nostri giudizi su ciò che è nel pubblico interesse. Nel fare questi giudizi, si considerano i rischi per la popolazione, i rischi per l'integrità della polizia, la qualità del servizio, le preoccupazioni del pubblico, l'ambiente operativo, il peso delle ispezioni e dei potenziali benefici per la società derivanti miglioramenti che potrebbero derivare dal controllo .
Di fatto il crimine più nauseabondo viene perpetrato sui minori, che diventano duplici vittime del loro aguzzino, spesso è una persona che fa parte della sua quotidianità, che prima scardina la fiducia del bambino, per agire facilmente andando a manipolare la sua mente, affinché quegli atti terribili rimangano segreti e taciuti.

Per questo motivo nel Regno unito partirà un corso all’interno delle scuole che coinvolgeranno per ora ragazzi di 11 anni, cui verrà insegnata la sostanziale differenza tra stupro e sesso consensuale. Questi progetti sottoposti alle classi detti di "consenso" permetteranno di affrontare le preoccupazioni che gli stessi adolescenti vivono, perché appunto sottoposti a una pressione senza precedenti per avere rapporti sessuali in età precoce.
Le classi inizieranno quest'anno e verrà insegnato ai bambini come riconoscere e rispondere alla pressione sessuale, alla coercizione e alle tecniche manipolative, compreso mentire.
Una delle tecniche che possono essere impiegate è il " vicolo della coscienza ", un incontro originariamente ideato per aiutare gli attori di una probabile scena e imparare ad interfacciarsi con i loro personaggi. Questo corso presto sarà utilizzato nelle scuole inglesi per insegnare ai bambini i pericoli e dilemmi di consenso al rapporto sessuale.

Un universo di grande fragilità dei figli minori emerge dalla nostra attuale civiltà, frenetica e poco attenta alle sfumature caratteriali in cambiamento. Figli silenti, assenti e lontani che vivono vergogne che non sanno comprendere o come raccontare, dove il pedofilo e lo stupratore manipola mentalmente la sua capacità intellettiva. L’abuso perpetrato al minore diventa così un segreto impossibile da confessare, dove l’atto carnale diventa una colpa che è meglio dimenticare. La sensibilizzazione in questa direzione porta a prendere coscienza del proprio corpo, dell’inviolabilità che nessuno può circuire né con la forza fisica e né tanto meno quella psicologica. Il Regno Unito affronta così il mostro del secolo, gli stupri silenti che rovinano generazioni intere. Un atto dovuto, visto il report dei casi appena pubblicato. Mai è troppo tardi per iniziare a proteggere i minori.




ARSENICO E SICUREZZA ALIMENTARE. L’OMS METTE I LIMITI SOLO PER L’ACQUA POTABILE


Uno studio condotto da Evira (Autorità finlandese per la sicurezza alimentare) dimostra che, secondo le valutazioni peggiori, l'assunzione di arsenico inorganico da riso a grani lunghi può superare il limite giornaliero considerato sicuro per gli adulti, anche l'arsenico inorganico da alimenti per bambini a base di riso può superare leggermente il limite giornaliero considerato sicuro

di Cinzia Marchegiani

Questo approfondimento nasce dalla necessità di fare servizio al cittadino, poiché molti lettori hanno chiesto di avere più informazioni riguardo l’Arsenico che si potrebbe trovare negli alimenti che sono presenti sulle nostre tavole. L’Osservatore d’Italia attento alle nuove scoperte scientifiche aveva pubblicato proprio ieri un nuovo studio Svedese condotto presso il Karolinska Institutet e dell'Università di Uppsala in Svezia che ha sollevato timori e domande, proprio sulla sicurezza alimentare. L’articolo ARSENICO: SCOPERTA SHOCK, MUTAZIONE GENETICA DEGLI INDIGENI PER RESISTERE  spiegava nel dettaglio come alcuni gruppi indigeni delle Ande del nord dell'Argentina hanno sviluppato una maggiore resistenza all’arsenico. I ricercatori svedesi in tal caso hanno dimostrato anche identificato il gene che sta alla base di questo metabolismo alterato che riesce a proteggere contro l'esposizione ad arsenico. Lo studio citato è importante poiché che è il primo a dimostrare che alcuni esseri umani sono geneticamente adattati ad un ambiente inquinato. La frase “incriminata” dello studio che ha sollevato molteplici precisava:” L'arsenico si trova naturalmente nella roccia in molti luoghi del mondo, ed è uno dei cancerogeni più potenti nel nostro ambiente. Le persone sono esposte principalmente attraverso l'acqua potabile e cibo, in particolare il riso e vari prodotti di riso.

In effetti l'arsenico è presente in natura, a livelli elevati nelle acque sotterranee e del suolo di alcune parti del mondo. L'elemento tossico può entrare nella catena alimentare quando è assorbito dalle colture tramite l'acqua e il terreno. Un'esposizione prolungata all'arsenico può causare tumori e lesioni della pelle. E' stato anche associato a problemi dello sviluppo, alle malattie cardiache, al diabete, e a danni al sistema nervoso e al cervello.

Il riso in particolare, può assorbire più arsenico rispetto ad altre colture e come alimento base per milioni di persone può contribuire significativamente all'esposizione all'arsenico, molto dannoso per la salute umana.

Secondo i dati FAO, la contaminazione, da arsenico nel riso è particolarmente preoccupante in alcuni paesi asiatici, dove le risaie sono irrigate con acque sotterranee contenenti sedimenti ricchi di arsenico, pompate da pozzi tubolari poco profondi. Migliori sistemi d'irrigazione e pratiche agricole più efficienti potrebbero contribuire a ridurre la contaminazione, ad esempio coltivando il riso in letti rialzati piuttosto che in campi allagati.

Le informazioni specifiche che si hanno a disposizione sulla sicurezza alimentare vengono prodotte dall’EFSA- Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Sull’arsenico anche EVIRA (Autorità finlandese per la sicurezza alimentare) ha prodotto una corposa documentazione. Dell’arsenico occorre tenere a mente che è un elemento presente negli alimenti in numerosi composti diversi. Di questi, le specie di arsenico inorganici sono i più dannosi. L’Arsenico inorganico (IAS) è il responsabile cancerogeno del polmone, della pelle e cancro della vescica. Uno studio condotto da Evira (Autorità finlandese per la sicurezza alimentare) dimostra che, secondo le valutazioni peggiori, l'assunzione di arsenico inorganico da riso a grani lunghi può superare il limite giornaliero considerato sicuro per gli adulti. L'arsenico inorganico da alimenti per bambini a base di riso può superare leggermente il limite giornaliero considerato sicuro.
Lo studio terminato da Evira è tra il primo del suo genere al mondo. Oltre ad analizzare le concentrazioni di arsenico inorganico in alimenti per bambini a base di riso, lo studio ha esaminato l'assunzione di arsenico inorganico da cibi ricercati tra persone finlandesi di età diverse. Questa assunzione è stata confrontata con il valore limite considerato sicuro per l'arsenico inorganico, cioè 0,3-8 microgrammi per chilo di peso corporeo al giorno, impostata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA.

L'assunzione di arsenico inorganico tra i diversi gruppi di età della popolazione è stata valutata sulla base dei dati di concentrazione misurati da alimenti e dati di consumo dei prodotti alimentari.
La ricercatrice Eeva-Maria Rintala che lavora presso Evira nell’Unità di Ricerca Chimica e Tossicologia, spiega lo studio :"Il valore di apporto modelli matematici è stato redatto secondo lo scenario peggiore. Questo modello è basato sulla più grande concentrazione misurata di arsenico inorganico negli alimenti e la più grande quantità di consumo di detti prodotti alimentari."

I risultati dello studio sono stati pubblicati in una pubblicazione scientifica peer-reviewed: Rintala, EM, Ekholm, P., Koivisto, P., Peltonen, K., Venäläinen, ER dal titolo L’assunzione di Arsenico inorganico da Riso a rani lunghi e il cibo a base di riso per le pappe dei bambini. Fondamentalmente emergono queste valutazioni:

1) ALIMENTI PER L'INFANZIA SONO BASSE CONCENTRAZIONI DI ARSENICO
Lo studio ha analizzato la concentrazione totale e inorganico di arsenico in dieci alimenti per bambini a base di riso e otto tipi di riso a grani lunghi.
Nel caso di alimenti per l'infanzia, la minore concentrazione di arsenico totale e inorganico è dovuto al fatto che gli alimenti per bambini comprendono anche altri cereali e frutta, per esempio. La concentrazione totale di arsenico di alimenti per bambini a base di riso era sotto di 0,3 milligrammi per chilo di cibo. Nel complesso, quantità misurabili di arsenico inorganico sono stati trovati in soli quattro alimenti per bambini a base di riso.
La più alta concentrazione totale di arsenico del riso a grani lunghi studiato era di poco superiore a 0,5 milligrammi per chilo e la concentrazione di arsenico inorganico era chiaramente inferiore a 0,5 milligrammi per chilo.

2) LA CONCENTRAZIONE DI ARSENICO NEGLI ALIMENTI DOVREBBE MONITORATO
Nello studio pubblicato l'assunzione di arsenico inorganico è stata valutata per una sorgente sola, riso a grani lunghi o cibo a base di riso bambino.
Rintala spiega:"Al fine di valutare l'assunzione cumulativa di arsenico inorganico da cibi diversi, sarà importante in futuro per ottenere informazioni sulle concentrazioni di arsenico inorganico negli alimenti diversi dal riso".
Lo sviluppo di analisi di arsenico continua all’ente Evira. Il metodo di indagine verrà applicata alla determinazione dei composti di arsenico in altri alimenti inclusi pesci, molluschi, cereali, bevande e verdura.

Il dato oggettivo che emerge da queste ricerche è il fatto che non ci sono valori limite per la concentrazione di arsenico inorganico negli alimenti, mentre per l’acqua potabile è stato indicato. Infatti l'Unione europea ha adottato il limite dell'OMS che è stato fissato nel 1993, per il totale delle concentrazioni ammissibili di arsenico nell'acqua potabile, ed equivale a 10 mg/l. Per quanto riguarda gli alimenti, nessun limite per le concentrazioni totali ammissibili di arsenico o di arsenico inorganico esiste nella normativa dell'Unione europea in questo momento. Secondo gli esperti, tra cui l'EFSA, sono necessarie ulteriori ricerche su arsenico inorganico negli alimenti e l'esposizione dei consumatori a esso. Attualmente, esiste poca ricerca sul tema. Rimane indiscusso che l’Arsenico è un semimetallo che si trova in bassi livelli in quasi tutti gli alimenti. Prodotti alimentari comunemente contengono decine di diversi composti di arsenico.

DATI DELL’ AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE EFSA
La relazione fornisce EFSA produce informazioni sui livelli di arsenico (arsenico totale (TAS) e arsenico inorganico (IAS) in una serie di alimenti sul mercato europeo classificati secondo il sistema di classificazione FoodEx (EFSA, 2011a). Inoltre, fornisce stime di esposizione alimentare cronica allo IAS (arsenico inorganico) in Europa che utilizzano dati di consumo individuali dalla EFSA Comprehensive alimentare europea Consumo Database (EFSA, 2011b).
L'arsenico è un metalloide onnipresente presente a basse concentrazioni nelle rocce, nel suolo e nelle acque sotterranee naturali. Nell'acqua terreno naturale, l'arsenico è tipicamente presente in forme inorganiche (As (III), As (V) o una combinazione di entrambi); forme organiche sono rare in acqua come sono il risultato di attività biologica. Anche se l'esposizione cutanea e per inalazione è possibile, il cibo e l'acqua potabile sono le principali vie di esposizione ad arsenico. Le specie di arsenico organiche come arsenobetaina e diverse arsenosugars sono le forme più comuni di frutti di mare, mentre in alimenti di origine terrestre forme di arsenico predominanti sono l’arsenico inorganico, As (V) e As (III) e singole specie di arsenico metilato (metilarsonato, methylarsenite e dimetilarsinato (DMA). L’Arsenico entra nella catena alimentare principalmente attraverso l'acqua ei terreni contaminati.

STATI MEMBRI: Per le acque destinate al consumo umano (direttiva 98/83/CE) di un valore parametrico di 10 mg/l è stabilito senza distinguere le forme di arsenico, mentre per le acque minerali naturali (Direttiva 2003/40 / CE), una limite massimo di 10 mcg/l è previsto per l'arsenico totale (Tas).

ALIMENTI E SICUREZZA
Vegetariani e Arsenico: l'esposizione alimentare all’arsenico è stato anche valutato nella popolazione vegetariana, ma questa valutazione si è basata su un numero molto limitato di soggetti. Confrontando cinque rilevazioni con i dati su entrambi i vegetariani e la popolazione in generale, la gamma di media dell'esposizione alimentare è 0,10-0,42 mg/kg di peso corporeo al giorno e 0,11-0,34 mg/kg di peso corporeo al giorno, rispettivamente. Il 95 ° percentile dell'esposizione alimentare variava 0,28-0,60 mg/kg di peso corporeo al giorno e 0,18-0,55 mg/kg di peso corporeo al giorno nel vegetariana e la popolazione in generale, rispettivamente. Questi risultati indicano differenze notevoli tra vegetariani e la popolazione in generale.

Esposizione alimentare neonati e bambini: in generale, con l'eccezione della popolazione più giovane (neonati e nei bambini), il contributo principale all’esposizione alimentare all’arsenico inorganico è dato dal gruppo alimentare di prodotti a base di grano trasformati (non a base di riso). Altri importanti contributi per l'assunzione complessiva dell’arsenico inorganico in tutte le classi di età erano riso, latte e prodotti lattiero-caseari e acqua potabile.
Nei neonati e nei bambini, i principali apportatori erano latte e prodotti lattiero-caseari seguito da acqua potabile, prodotti trasformati a base di grano (non a base di riso) e alimenti per lattanti e bambini. Il contributo degli alimenti per neonati in queste classi di età può essere sottovalutato in quanto nella maggior parte dei casi, i dati di consumo in EFSA non indicano la potenziale presenza di riso negli alimenti per lattanti. Il consumo di tre porzioni (90 g/die) di alimenti per lattanti a base di riso potrebbe rappresentare una fonte importante di arsenico inorganico (1,59-1,96 mg/kg di peso corporeo al giorno).
Fatta eccezione per il riso, presentando un livello relativamente alto di arsenico inorganico, il contributo all'esposizione alimentare degli altri principali gruppi alimentari è dovuto principalmente ai loro livelli relativamente elevati di consumo. In particolare i prodotti a base di grano trasformati (non a base di riso) ha fatto un grande contributo alla esposizione complessiva all’arsenico inorganico. In quasi tutte le indagini alimentari e classi di età il pane di grano e panini fornivano il contributo più dominante all'esposizione.

INCERTEZZA VALUTAZIONI ARSENICO E DOSI
Le fonti più importanti di incertezza nel presente valutazione riguardano l'eterogeneità dei dati di consumo alimentare. Al fine di ridurre l'incertezza delle valutazioni dell'esposizione da arsenico, sarebbero necessari dati più analitici in particolare nei pesci e frutti di mare, e in gruppi di alimenti che forniscono un contributo significativo per l'esposizione alimentare (ad esempio, il riso e pane e prodotti a base). Dati analitici presentati all'EFSA devono seguire le esigenze della guida dell'EFSA su Standard Sample Description ver. 2.0 nonché i requisiti specifici per la presentazione dei dati sulla presenza di arsenico (ad esempio l'identificazione di riso come ingrediente) descritto sul sito dell'EFSA. Dati più dettagliati del consumo ridurrebbero le incertezze associate con le stime di esposizione alimentare nella popolazione generale, e in particolare in alcune classi di età (classi giovane età) e gruppi specifici di popolazione (ad esempio, i vegetariani).
Anche la ricercatrice Rintala dello studio pubblicato da Evira ricorda: "E possibile che i valori di soglia saranno fissati per l'arsenico inorganico, in futuro, al fine di indicare la concentrazione massima consentita di arsenico inorganico nei prodotti specifici, come gli alimenti per bambini.”

Se l'Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA indica l’assunzione il valore limite considerato sicuro per l'arsenico inorganico, 0,3-8 microgrammi per chilo di peso corporeo al giorno, la Fao in tal senso è intervenuta già lo scorso anno, la commissione CODEX Alimentare che per la prima volta ha stabilito il livello massimo di arsenico consentito nel riso stabilendolo a 0,2 mg per kg.