SMERALDINA SEI VOLATA VIA, LA TUA TESTIMONIANZA E LE COSCIENZE RESPONSABILI

Quattro anni fa eri una bimba felice e sana nel grembo di tua madre, ma all'Ospedale Garibaldi di Catania, durante il parto subivi dei gravi danni cerebrali. Giuseppe, tuo padre annuncia la tua morte:” Sei stata la mia migliore maestra di vita amore mio”

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di Cinzia Marchegiani

Catania – Sei volata via Smeraldina. Un dolore troppo profondo per chi ha conosciuto la tua vita e la tua battaglia. L’Osservatore d’Italia si stringe attorno alla famiglia Camiolo, un legame nato seguendo le gesta e una vera crociata dei suoi genitori affinché alla piccola figlia Smeralda gli fosse riconosciuta dignità e diritto di proseguire una terapia che aveva ricevuto agli Spedali Civili di Brescia. Quattro anni fa eri una bimba felice e sana nel grembo di tua madre, ma all'Ospedale Garibaldi di Catania, durante il parto subivi dei gravi danni cerebrali. Da quel momento ogni istante della tua preziosa vita è stato un atto di coraggio, di fierezza e di grande dignità che i tuoi genitori hanno fatto conoscere all’Italia intera, ma quello stesso Stato italiano che ti aveva aperto le porte alla speranza facendoti accedere alle infusioni con le staminali, poi vilmente ti ha scippato con una crudeltà senza eguali le stesse terapie, neanche dandovi una valida spiegazione, con un documento ufficiale che potesse giustificare che le infusioni ti facevano male. Non c’è traccia di alcun documento scientifico che attesti che fossero dannose per te, lo stesso ex ministro della salute Balduzzi, dovette dichiarare che non avevano dato problemi di pericolosità, facendo proseguire a chi aveva iniziato questo trattamento in un’azienda sanitaria, un’eccellenza italiana, mentre annunciava la legge sulla sperimentazione del metodo stamina.

Ecco, sei andata via, eravamo tutti in pensiero per te, tuo padre ci aveva avvisato che una piccola stella ci stava lasciando. Noi miseri umani siamo stati folgorati dalla tua tenerissima vita, dalla tua dolcezza e coraggio. Insopportabile questa notizia, inaccettabile. Hai scelto la strada di un amore sconfinato e protetta dall'amore dei tuoi genitori ti sei sentita libera di andare dove vuoi, lassù ormai è gioia infinita. Solo una cosa ti chiediamo, perdonaci per non aver fatto abbastanza per te, indifesa, come tutti i bimbi lo sono. Non potevi avere un papà e una mamma migliori di loro, anche questo è un segno di un grandissimo dono.

Tuo padre Giuseppe da poco ha informato gli amici e il mondo che in punta di piedi si affacciava sulle tue giornate, vissute sempre in modo speciale, di unicità straordinaria, con parole che distruggono il cuore:

Sei stata la mia migliore maestra di vita amore mio.
Ora sei volata via e non credo di averlo realizzato ancora…vorrei accompagnarti perché una bimba non può stare da sola nemmeno per un secondo.
Ti amo dolce e forte guerriera!
Papà

Mentre tu lottavi aggrappandoti disperatamente all’amore dei tuoi, ieri a Roma il Ministero della Salute celebrava un convegno sui “Falsi miti” e anche su stamina si sono lanciati a messaggi univoci, senza un confronto con i genitori che hanno la testimonianza tangibile dei loro figli trattati a Brescia. Chissà che la tua piccola e straordinaria testimonianza non voglia dare un forte segno a quelle responsabilità delle istituzioni che oltre a essere distanti, hanno condizionato fortemente il tuo viaggio in questa tribolata terra. A tuo padre, a tua madre volevano far credere che c’erano alternative migliori, negandoti di fatto la prosecuzione delle infusioni con le staminali mesenchimali agli Spedali Civili di Brescia. Ti è stata negata una terapia, non offrendoti nulla in cambio.


Sto rileggendo il documento medico rilasciato il 31 ottobre 2013, dove il neuropsichiatra infantile, la dr.ssa Aliberti e il neurologo, la do.ssa Pecoraro riportavano i tuoi successi e miglioramenti sullo studio dei tracciati EEGrafici:” i tracciati mostrano una progressa evoluzione migliorativa e che tali miglioramenti si registravano in ASSENZA di una modifica della terapia farmacologica (Fenobarbitale, Baclofene, Furosemide) che è rimasta invariata nel tempo, tranne per gli aggiustamenti in relazione al peso corporeo della piccola. UNICO elemento in più, può essere attribuito alle infusioni delle cellule staminali con il metodo stamina”.

Come un eco ora rimbombano le parole di tuo padre, che molto tempo fa gridava al mondo istituzionale che gli aveva voltato lo sguardo, tappandosi le orecchie: “Io sono solo un genitore che cerca di aiutare la propria figlia, sono entrato in un ospedale dalla porta principale,senza giudici ne altro, dopo un po’ lo stesso Stato mi dice che sono pericolose, ma ci sono segni positivi. Giudici, bagarre politico/scientifica, bassezze nei confronti di genitori che meriterebbero solo rispetto e sostegno e la speranza in una sperimentazione nella misura in cui era l’unico strumento per avere una “certezza scientifica” sul bene o male di tale terapia. Ma eccoci per la seconda volata abbandonati da uno Stato che non testa ma dice che fa male…e a chi e’ in cura? A chi avete, in teoria, fatto avvelenare???”

Smeraldina, sarebbe davvero un bel segnale di grande speranza se la tua piccola e preziosa vita diventasse un richiamo alle responsabilità che sono venute meno. Inaccettabile un accanimento nei tuo riguardi, avevi una speranza e te l'hanno vigliaccamente scippata, mi chiedo come si possa perpetrare tanto orrore.
Sulla tua pagina Smeraldina scorrono un’infinità di messaggi, testimonianze reali di un affetto profondo, perché c’è ancora chi sa dare valore alla vita, alla vicinanza umana.Tanti cuori e angioletti postati per chi giustamente non riesce a trovare le parole, non si possono trovare, ma solo essere vicini in questo momento di folle e disperato dolore.

Umilmente ho cantato la tua vita, il grande amore dei tuoi genitori, delle tante persone che ti amano, un inno che ora si trasforma in immensa energia. Vola libera dalle meschinità di un paese che non ha avuto il senso di rispetto per una bambina che chiedeva soltanto di vivere e avere quella speranza che non dovrebbe essere negata a nessuno.
Ai genitori, Giuseppe e Valeria condoglianze da tutta la redazione del nostro giornale, e un abbraccio ai due fratellini Nicolò e Alice, vittime di questa beffa.




VACCINO ANTINFLUENZALE, LA RESA DEI CONTI: GLAXOSMITHKLINE FA RITIRARE CON URGENZA 1,7 MLN DI DOSI

 

Uno studio da poco pubblicato smentisce il CDC: Quando i pazienti affetti da infezione influenzale sono stati divisi in base allo stato della vaccinazione, non c'erano differenze salienti; frequenza di ricovero in terapia intensiva è stata di circa due volte più elevato per i pazienti vaccinati, ed i pazienti vaccinati erano più del doppio delle probabilità di ricevere supporto meccanico ventilatorio per insufficienza respiratoria

LEGGI ANCHE: VACCINO INFLUENZALE INEFFICACE: SERRAVALLE INVITA I MEDIA ITALIANI A PUBBLICARE LO STUDIO DEL CDC DI ATLANTA

 

di Cinzia Marchegiani

Negli USA è arrivata la resa dei conti del vaccino antinfluenzale. In Italia il vaccino è stato pubblicizzato ovunque, un suo similare è finito anche a Porta a Porta con la famosa gaffe di Luca Pani, raccomandato perché protegge dai virus influenzali ed è stato consigliato calorosamente a tutti affinché si possa affrontare l’epidemia senza alcun strascico e problemi secondari. Ma il vaccino antinfluenzale sta dimostrando il suo vero volto, in fondo i virus sono sempre in mutazione e anche la comunicazione del CDC aveva dimostrato che i vaccini in commercio “anche quest’anno” avevano perso efficacia, perché la composizione del farmaco era stato sviluppato ipotizzando il ceppo del virus predominante che invece poi di fatto è mutato.

Ma ecco che la stessa GlaxoSmithKline lo scorso 16 aprile 2015 ha notificato con dicitura “URGENTE DOSI DA RITIRARE” al CDC e la FDA GSK che sta richiamando volontariamente tutti i lotti rimanenti del vaccino antinfluenzale 2014-2015 FLULAVAL® quadrivalente Thimerosal-Free (Siringhe preriempite). Questo richiamo non riguarda problemi legati alla sicurezza del FLULAVAL quadrivalente Multi Dose Fiale (MDV), FLULAVAL [trivalente] MDV o qualsiasi altro vaccino GSK. La GSK ha avviato volontariamente questo richiamo perché i prodotti FLULAVAL (siringhe preriempite) potrebbero aver subito una ridotta efficacia a causa di una diminuzione della potenza rilevata attraverso i test di routine. La potenza del vaccino è sceso sotto il limite prestabilito prima della scadenza del vaccino. Secondo la GSK, il problema riguarda solo la potenza delle dosi di vaccino FLULAVAL somministrati ai primi di gennaio 2015 o successivamente, le dosi di questo vaccino somministrato fino alla fine del 2014 non è caduta al di sotto dei limiti di potenza specificati e ci tiene a sottolineare che la potenza ridotta del vaccino FLULAVAL non pone problemi di sicurezza per le persone che lo hanno ricevuto, e ci mancherebbe verrebbe da dire!!

FALLIMENTO VACCINALE E LA RESA DEI CONTI
Il FLULAVAL® quadrivalente PFS è un vaccino antinfluenzale che protegge contro quattro virus: due virus influenzali A e due virus dell'influenza B. Il problema consiste nella ridotta potenza (meno del 5 per cento al di sotto del minimo specificato) nei due virus dell'influenza B contenute nelle siringhe preriempite 2014-2015 del vaccino FLULAVAL® quadrivalente Thimerosal-free (PFS). Ciò significa che il vaccino non è più conforme alle specifiche del produttore per la potenza di questi virus particolari. La potenza dei restanti due virus dell'influenza A nel vaccino era entro limiti prestabiliti. La potenza (o forza) di un vaccino è determinato dalla misura della concentrazione del principio attivo (chiamato anche antigene) nel vaccino. Non è conforme da ora in poi? Che devono dire le persone che hanno ricevuto questo vaccino certi che avrebbero loro protetto dall’influenza e dagli effetti negativi non prevenuti dallo stesso trattamento? Eppure il CDC aveva detto chiaro con un comunicato risalente addirittura il 4 dicembre 2014, che i vaccino antinfluenzale non era più efficace, tanto che anche in Italia solo dopo la nostra inchiesta e l’intervista al dottor Eugenio Serravalle, dopo 5 giorni l’AIFA ne prendeva atto e informava con una nota sul sito istituzionale.

CONSIGLI ATTIVATI
Dato che l'attività influenzale negli Stati Uniti è in calo in questo momento, il CDC non raccomanda la rivaccinazione per le persone che hanno ricevuto il vaccino FLULAVAL. Tuttavia, le persone vaccinate con il vaccino ai primi di gennaio 2015 o successivamente, che desiderano essere rivaccinati devono parlare con il loro medico.
Le persone che hanno ricevuto il vaccino ai primi di gennaio 2015 o successivamente, e che hanno in programma di recarsi in nell'emisfero sud (dove la stagione influenzale è solo all'inizio) potrebbe parlare con il proprio medico delle opzioni di trattamento di influenza o di prevenzione, compresa la possibilità di essere ri-vaccinati con un altro vaccino antinfluenzale 2014-2015. Tuttavia, poiché un nuovo vaccino contro l'influenza è stato formulato per l'uso nel sud del mondo, la vaccinazione con un vaccino contro l'influenza dell'emisfero settentrionale approvato per l'uso negli Stati Uniti potrebbe fornire una protezione ottimale contro i virus influenzali attesi a circolare nel Sud del mondo nei prossimi mesi.

LOTTI RITIRATI CON URGENZA
La GSK ha inviato ai clienti che hanno acquistato le direzioni FLULAVAL® quadrivalente PFS alla la restituzione di qualsiasi vaccino non utilizzata da questi lotti. Tredici i lotti di vaccino sono interessati dal richiamo e comprendono: 2B472 / 379MY / 42N4L / 5AZ7H / 9A3ZM / ZS95Z / A2PK7 / AR57J / DR4GF / YF5DT / F45C5 / T3J4S / XP4J2: “Per Favore effettuare un conteggio fisico e registrare questi dati sulla cartolina di risposta e la bolla di accompagnamento che sono incluse con questa lettera. Si prega di verificare immediatamente il vostro inventario e restituire tutte le unità del FLULAVAL® elencato.”

SPORTELLO DEL CITTADINO IN ITALIA
Alla luce di questa notizia, anche in connessione con i rischi derivanti, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” invita le Autorità Sanitarie italiane a vigilare per identificare rapidamente e precocemente un eventuale problema di sicurezza.

ECCO LO STUDIO SMENTISCE COME LA VACCINAZIONE EVITA IL RICOVERO NEGLI ANZIANI
Lo studio “The Impact of Vaccination on Influenza-Related Respiratory Failure and Mortality in Hospitalized Elderly Patients Over the 2013-2014 Season” pubblicato il 23 febbraio 2015 su Pubmed dagli autori Manish Joshi, Deepak Chandra, Penchala Mittadodla e Thaddeus Bartte, mette in discussione le raccomandazioni del CDC:” L’Influenza è una malattia respiratoria causata da virus influenzali. Essa colpisce un gran numero di americani su base annua, causando uno spettro di malattie che vanno dalla malattia autolimitante alla malattia abbastanza grave da giustificare il ricovero ospedaliero. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) afferma che la vaccinazione antinfluenzale può ridurre la morbilità e la mortalità dell'influenza legata, soprattutto negli anziani con condizioni di base mediche, ma la vera efficacia del vaccino è venuto in discussione.” Gli obiettivi di questo studio erano di valutare il fallimento e la mortalità in una popolazione anziana e paziente ricoverato in un centro di cura terziario accademica negli Stati Uniti per l'influenza e per determinare se la vaccinazione preventiva ha avuto un impatto sulla gravità della malattia.

ECCEZIONALITA’ DELLO STUDIO
Il CDC afferma che la vaccinazione antinfluenzale può ridurre le malattie influenzali, le visite dei medici, assenze al lavoro e a scuola e prevenire ricoveri e decessi legati all’influenza, soprattutto negli anziani con condizioni mediche di base. Il CDC raccomanda la vaccinazione antinfluenzale annuale per tutti gli individui con età superiore di 6 mesi. Per quanto a nostra conoscenza, questo è il primo studio condotto negli Stati Uniti che descrive la morbilità e la mortalità dell'influenza in questo gruppo ad alto rischio ricoverato in un centro di cura terziario durante la stagione influenzale 2013-2014. Il gruppo di studio rappresenta la popolazione anziana a maggior rischio di morbilità e di morte secondo la CDC; solo un paziente era sotto 50 anni di età, con la maggior parte oltre 60 anni di età e di età media di 66. La stragrande maggioranza ha avuto anche co-morbilità.
Quando i pazienti affetti da infezione influenzale sono stati divisi in base allo stato della vaccinazione, non c'erano differenze salienti; frequenza di ricovero in terapia intensiva è stata di circa due volte più elevato per i pazienti vaccinati, ed i pazienti vaccinati erano più del doppio delle probabilità di ricevere supporto ventilatorio meccanico per insufficienza respiratoria. I nostri dati suggeriscono quindi che la vaccinazione ha offerto nessuna protezione contro malattie gravi in questa popolazione di pazienti ricoverati in ospedale. La mancanza di protezione documentato da questo studio si è verificato nonostante il fatto che 1) l'influenza predominante A ceppo (80%) nella nostra popolazione in studio era pH1N1, coerente con la relazione intermedia recente CDC e 2) il vaccino fornito di questa stagione è stato considerato sostanziale per protezione contro i ceppi circolanti. C'era anche una protezione contro la mortalità; tre su quattro pazienti in questo studio che è morto aveva ricevuto il vaccino influenzale.

EVIDENZE IMPORTANTI CHE DOVREBBERO FAR AFFRONTARE IL FALLIMENTO VACCINALE, INDICANDO PROCEDURE NEL RICOVERO DI ANZIANI VACCINATI
Lo studio termina con una riflessione e sintesi: “questo studio dell'impatto di vaccino influenzale preventiva sulla gravità della malattia nei pazienti più anziani ricoverati con l'influenza non ha trovato prove di un beneficio protettivo del vaccino. Infatti, la prevalenza di malattia grave e insufficienza respiratoria era statisticamente superiore nei pazienti vaccinati. Questi dati aggiungono a un crescente corpo di letteratura che solleva questioni circa l'efficacia complessiva del vaccino. Mentre ancora più dati sono attesi, si consiglia un alto indice di sospetto nelle persone che presentano la malattia simil-influenzale, basata sul protocollo per garantire la rapida diagnosi e trattamento precoce.”

Il mondo dei vaccini mostra come sempre un volto molto spesso sottaciuto… forse per non allarmare, ma di fatto questi studi e questi ritiri spesso anticipatamente annunciati da studi (che nessun giornale o media riporta) mette al muro quello che con grande facilità si vuole dimostrare goffamente. Quale strategia e obiettivi dovrebbe attuare la vaccinazione? I dati sono numeri che senza alcuna opinione rimandano alla presa di coscienza, perché diciamocela tutta, già era nell’aria che nuovi ceppi erano arrivati, come riporta l’allarme lanciato proprio dal sito della FIMCG in cui si annunciava il nuovo virus Svizzera: “un ceppo che non è coperto dai vaccini e potrebbe colpire ad ampio raggio, durare circa un mese e arrivare quindi fino alla metà di marzo.” Si sono pubblicati tanti report di contagio aumentati in merito alla diminuzione della copertura vaccinale, sarebbe auspicabile affrontare questi importanti studi, dati con quell’onestà intellettuale che riesca finalmente a mettere il malato prima di tutto, rispetto alle dosi che giacciono nei frigoriferi….la GSK chiede con urgenza il ritiro, evidentemente è talmente palese il fallimento vaccinale che molte persone potrebbero chiedere ora un bel risarcimento.

Suonano come un boomerang le parole lungimiranti del Professor Serravalle riportate nella nostra inchiesta di dicembre 2014: “Non ci sembra di chiedere troppo se desideriamo conoscere la reale situazione epidemiologica italiana, quanti i casi di vera influenza, quali i sierotipi identificati e correlabili con quelli vaccinali, quali le percentuali di malati tra vaccinati e non vaccinati.” Forse è talmente palese il contributo che questo studio potrebbe portare al mondo della sanità legata indissolubilmente all’industria farmaceutica che ci si domanda in tutta onestà, perché le nostre istituzioni sanitarie, comprese la stessa AIFA, non lo mettono in agenda, mentre tranquillizzano a priori le persone che i vaccini sono sicuri a prescindere senza aver valutato questi rapporti che Serravalle aveva indicato. I cittadini sono diventati persone attive e se non si vaccinano è perché hanno intuito che qualcosa di poco trasparente è in atto, come quando sentendosi male dopo una profilassi, con difficoltà si attua la farmacovigilanza…e non è un mito. Il vaccino antinfluenzale un mito che ora non ha più quelle caratteristiche straordinarie che si volevano dipingere.




PALERMO, OPERAZIONE GLAUCO II: ARRESTATI 14 TRAFFICANTI DI UOMINI

 

La Polizia di Stato ha individuato un organizzazione criminale che si occupava anche della permanenza sul territorio italiano agevolando il successivo espatrio, sempre illegale, verso altri Paesi europei, in particolare Norvegia, Germania, e Svezia

 

di Cinzia Marchegiani

Palermo – E’ merito della nostra Polizia di Stato se questi criminali sono stati intercettati ed arrestati con meritevole successo. L’obiettivo era stanare i trafficanti di uomini che vengono scaricati come mercanzia sulle nostre coste e poi messi nelle mani di chi doveva occuparsi di loro. Una pericolosa organizzazione transnazionale specializzata nell'immigrazione illegale è stata identificata e i suoi componenti sono stati arrestati dagli uomini delle Squadre mobili di Palermo, Agrigento, Catania, Milano e Roma coordinati dallo Sco (Servizio centrale operativo).

L'indagine "Glauco II" ha consentito di ricostruire la struttura organizzativa e le dinamiche del gruppo criminale, composto da cittadini eritrei, etiopi, ivoriani, guineani e ghanesi, che favoriva l'immigrazione clandestina.

Dalle intercettazioni viene ratificano un sistema ben congeniato con chi in Italia aspettava le imbarcazioni pieni di migranti:
Trafficante :Tu hai incontrato quelli che ti ho mandato io? Allora darò questo numero a tutti quelli che farò partire io, così ti darò lavoro. Così fanno anche gli altri organizzatori, che danno a tutti i contatti di persone in Italia che poi si occupano di loro.

Tra i 14 arrestati, spiccano un cittadino etiope e uno eritreo, ritenuti da tempo, tra i più importanti trafficanti di migranti che operano sulla cosiddetta "rotta libica".
L'etiope era latitante dal luglio del 2014, dopo le indagini condotte in merito al tragico naufragio avvenuto, il 3 ottobre 2013, nei pressi di Lampedusa e nel quale persero la vita 366 migranti, evento del quale il trafficante in questione è considerato organizzatore e responsabile.
L'organizzazione criminale si occupava anche della permanenza sul territorio italiano agevolando il successivo espatrio, sempre illegale, verso altri Paesi europei, in particolare Norvegia, Germania, e Svezia.




SHOCK IN UNA SCUOLA DI BARCELLONA: STUDENTE UCCIDE UNA PROFESSORESSA CON UNA PISTOLA

Lo studente arrivato in ritardo per la lezione ha sparato con la balestra contro il volto del suo insegnante e poi ha sparato un altro colpo alla figlia, che è anche uno studente. La scena del massacro è proseguita quando l’insegnate della porta accanto si è recata nella classe richiamata delle urla e qui ha ricevuto un colpo di pistola dritto al petto, che afflosciandosi a terra è morta sotto gli occhi inermi degli studenti

di Cinzia Marchegiani


Barcellona (Spagna) – Follia e terrore all’'istituto Joan Fuster, che si trova in Ferran Reyes piazza nel quartiere di La Sagrera a Barcellona. Uno studente della stessa scuola di appena 13 anni super armato di balestra e pistola arrivato dopo le ore 9:00 di questa mattina in i ritardo per le lezioni, ha ucciso un'insegnate e ferito altre quattro persone. Secondo testimoni oculari, lo studente è entrato in classe 09:20, un'ora più tardi del previsto, ed è andato direttamente in classe. Qui ha sparato la balestra contro il volto del suo insegnante e poi ha sparato un altro colpo alla figlia, che è anche uno studente al centro. La scena del massacro è proseguita quando l’insegnate della porta accanto si è recata nella classe richiamata delle urla e qui ha ricevuto un colpo di pistola dritto al petto, che afflosciandosi a terra è morta sotto gli occhi inermi degli studenti. La vittima sembra essere un insegnante supplente appena arrivata da una settimana presso questo istituto.
Lo studente folle è entrato poi in un'altra classe e aggredito un altro studente con un coltello che aveva con se. Secondo fonti mediche, il numero di aumenti feriti è di quattro persone, uno dei quali, una di 14 anni con una ferita al petto. Due studenti dell'istituto, Jemima e Laura, hanno detto alla ABC che l'aggressore " aveva avvertito diversi compagni di classe che avrebbe ucciso qualcuno ". Secondo il racconto agghiacciante di ciò che è accaduto in questa giornata di terrore, tutti gli altri docenti quando hanno realizzato cosa stava accadendo, d’istinto hanno pensato di proteggere i propri studenti sbarrando la porta delle aule.

L’autore del massacro è stato identificato dal Mossos d'Esquadra e custodito all'interno della scuola, come riportato da un portavoce della polizia regionale. Emergency Medical System (EMS), ha inviato diverse preposti a scuola. Attualmente, decine di studenti sono concentrati alle porte dell'istituto e ci sono una mezza dozzina di ambulanze all'ingresso.
Tutti sono sotto shock, alcuni studenti del secondo anno dell'ESO Joan Fuster Institute hanno spiegato questa mattina, che il detenuto è un compagno di classe che ha ferito alla gamba la figlia di questo insegnate che è anche compagno di classe. Allo stato attuale, i compagni di classe dell’aggressore sono al secondo piano e stanno rilasciando dichiarazioni come testimoni, mentre il sindaco di Barcellona, Xavier Trias, si è subito recato a scuola assieme all'Assessore alla Pubblica Istruzione, Irene Rigau.

Giorno di ordinaria follia, Barcellona rimane pietrificata da tanta violenza e quell’annuncio di vendetta dello stesso autore dell’omicidio che è stato sottovalutato. 




FERMATE A GENZANO DI ROMA DUE SORELLE ROM MINORENNI IN POSSESSO DI ARNESI DA SCASSO

di Cinzia Marchegiani

Genzano di Roma (RM) – Gli agenti del Commissariato di Genzano, nella giornata di ieri hanno effettuato una serie di controlli sul territorio finalizzati al contrasto dei reati predatori, unitamente alla Squadra Anticrimine. Gli investigatori avevano preventivamente effettuato una mappatura del territorio stesso evidenziando le aree più a rischio.

I poliziotti, nell’ambito di queste verifiche hanno fermato due ragazze di 16 e 14 anni di origini rom, che dai successivi accertamenti sono poi risultate essere sorelle. Le ragazze sono state trovate in possesso di due grossi cacciaviti e di una lastrina in plastica dura, spesso utilizzata per l'apertura di porte d'accesso alle abitazioni.

Le medesime sono risultate già gravate da specifici precedenti di Polizia, in particolare a carico della maggiore è risultato un precedente arresto per il reato di furto in abitazione.
Pertanto, le due ragazze sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma per i reati di "possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso" e "porto di oggetti atti ad offendere", e quindi affidate ai famigliari.
La polizia di Stato conferma che le indagini stanno proseguendo al fine di verificare se le due minori risultino coinvolte in alcuni furti avvenuti nella zona.




STRAGE DI MIGRANTI: ECCO A VOI IL RENZY SHOW

Il Premier Renzi dopo la tragedia potenzialmente arginabile dalle politche mai innescate rilancia invece che la battaglia di tutti deve essere contro i trafficanti di esseri umani, che sono i nuovi schiavisti del XXI secolo:" Abbiamo già arrestato 976 scafisti-schiavisti e salvato migliaia di persone e speriamo di poter assicurare presto alle patrie galere anche lo scafista responsabile del disastro di stanotte. Su questo punto l'Italia chiede di non essere lasciata sola e dunque chiediamo che si svolga il prima possibile un Consiglio Europeo straordinario"

di Cinzia Marchegiani

Eh già…700 persone morte in mare annegate è un risultato che non era atteso? Corpi e vite in balia di scelte e strategie che ancora oggi rimangono assurde e criptate, diventati prima persone e poi numeri trasportati solo dal rumore del mare. Viviamo in un mondo sadico e smodatamente perverso soprattutto perché quando si sollevano forti temi che richiamano all’azione energica si grida con veemenza razzisti.
Ed ecco che il genio Renzi, un vero fenomeno, sarebbe da dire, dopo una tragedia di immense proporzioni riesce in poche parole a dimostrare come la politica è effimera e aggiungerei priva di una adeguata dignità.

Con un inciso di poche righe, il Premier Renzi di fronte ad una tragedia grottesca, figlia di una politca vuota e senza strategia, spiega agli italiani la sua nuova agenda: "voglio innanzitutto ringraziare le donne e gli uomini che sono ancora in mare a tentare di salvare persone. Non stiamo parlando di numeri, ma dei nostri fratelli e sorelle, di vite umane, e alle loro famiglie porgo il cordoglio di tutti. E mentre la parte migliore dell'Italia sta cercando di salvare vite, trovo davvero inconcepibili e inqualificabili le polemiche di una parte della politica italiana. La battaglia di tutti deve essere contro i trafficanti di esseri umani, che sono i nuovi schiavisti del XXI secolo. Abbiamo già arrestato 976 scafisti-schiavisti e salvato migliaia di persone e speriamo di poter assicurare presto alle patrie galere anche lo scafista responsabile del disastro di stanotte. Su questo punto l'Italia chiede di non essere lasciata sola e dunque chiediamo che si svolga il prima possibile un Consiglio Europeo straordinario. Per il resto auspico che per una volta l'umanità prevalga sulla demagogia. Almeno oggi. Grazie ai soccorritori: l'Italia è orgogliosa del vostro sudore, della vostra fatica.”

Caro Renzi, questi morti sono frutto della politica nostrana, sono persone che sono partite perché alimentate dai flussi degli scafisti che guadagnano anche 1000/2000 euro a “numero” trasportato. Siamo felici che alcuni di questi balordi siano stati arrestati, sarebbe da capire con quale virtù non si argina questa tratta di schivi, noi siamo l’ultimo anello di questa costosa transumanza, quindi fino a prova contraria complici di queste morti…Dice bene Magdi Cristiano Allam: "Ebbene, di fronte a un reato manifesto e reiterato, frutto di decisioni scellerate e dell’azione della criminalità organizzata straniera ed italiana, possibile che non ci sia un solo magistrato coscienzioso e responsabile in Italia, che nel nome dell’obbligatorietà dell’azione penale, denunci di procurata strage continuata colposa lo Stato, l’Unione Europea, le Nazioni Unite, il Vaticano, le organizzazioni umanitarie internazionali, le cooperative e le associazioni umanitarie italiane, gli scafisti e la criminalità organizzata straniera ed italiana, i giornali e le televisioni italiane che ci fanno credere che sia un bene accogliere i clandestini?”

Ora come un eco di uno scenario che diventa sempre più infernale, risuonano le parole del Commissario Avramopoulos che a Bruxelles ha spiegato la nuova agenda europea che dovrà gestire questi eventi ricorrenti per passare a reagire alle emergenze per l'attuazione di un approccio globale che affronti le sfide migratorie alle loro radici: ”l'agenda europea sulle migrazioni che sarà adottata a maggio è l'inizio di un processo di presentare una serie di azioni efficaci e sostenibili per affrontare le sfide migratorie” – e avvertiva – “con un tale insieme di circostanze di guerre in atto, dobbiamo preparare per una stagione migratoria, e la Commissione è pronta a fare la sua parte per sostenere e assistere gli Stati membri che sono colpiti i bisogni più urgenti e avere.Dobbiamo capire che il contesto attuale – in altre parole, l'afflusso senza precedenti di migranti ai nostri confini e, in particolare, i rifugiati – è purtroppo la nuova norma e avremo bisogno di adeguare le nostre risposte di conseguenza”- concludeva Avramopoulos.

Oggi quei 700 morti sono la vergogna di chi non ha voluto aprire gli occhi. Vergogna, immensa vergogna e sapete perché? Perché quando non si argina un delitto, si da l'autorizzazione a compierlo altre volte..ai buonisti, a chi ci ha lucrato, a chi da del razzista a chi ha sollevato questo grave problema mondiale….non sono degni di piangere questi corpi.

Renzi il nostro fenomeno italiano! Quest’epoca storica rimarrà scolpita come quella più assurda. Quante lacrime di coccodrillo che non consoleranno le coscienze. 




RIFORMA DEL CATASTO: UNA SVOLTA EPOCALE CHE CAMBIERA’ LA FISCALITA’ IMMOBILIARE

 

La riforma del catasto sarà una grande raccolta di dati con l’ausilio di modelli matematici e statistici che cambierà irreversibilmente il volto non solo censuario ma tributario del cittadini che inevitabilmente genera paura visto che ogni volta che si mette mano ad una nuova legge, l’aumento sulle tasse patrimoniali non ha risparmiato nessuno 

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Un convegno atteso quello di giovedì 16 aprile 2015 alla Sala del Chiostro presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale della Sapienza di Roma che ha affrontato con un approccio scientifico la svolta epocale che attenderà la riforma del Catasto italiano. Sin da subito si è appreso il valore e lo spessore dell’evento, avvalorato dai nomi altisonanti dei relatori e anche dalla massiccia partecipazione degli addetti ai lavori, tecnici, magistrati, politici e anche universitari, tale che sono state adibite altre due sale in streaming per far seguire lo storico dibattito.

SALUTI ISTITUZIONALI


 

UN CONVEGNO DALL’APPROCCIO SQUISITAMENTE SCIENTIFICO
Il Professor Saverio Miccoli, ordinario dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” è stato la vera anima di questo convegno, colui che ha fortemente voluto e organizzato questo incontro tra professionisti del settore, quelli che con criticità e competenza hanno sollevato importanti valutazioni e riflessioni normotecniche, indirizzi e contributi preziosi affinché la riforma del catasto sia più equa, efficiente e non produca più dubbi. Il professor Miccoli è stato il moderatore di tutto l’evento, che con parole chiare anche per i non addetti ai lavori ha anticipato come la riforma del catasto sia una legge di una portata epocale che è stata emanata dopo un lasso temporale enorme, che avrà e produrrà anche risvolti professionali. In effetti i settori che saranno coinvolti in questa riforma sono variegati e molteplici, riforma comunque diventata necessaria poiché il sistema attuale è divenuto nel tempo obsoleto dal punto di vista fiscale, poiché ora è inappropriato ai valori reali di mercato dei beni immobiliari. Il professor D’Andrea, direttore del DICEA ha ufficializzato l’apertura dei lavori auspicando capacità di sintesi delle diverse proposte nei vari settori anticipando che saranno fondamentali e che avranno incidenza sulla vita di tutte le persone. Il dottor Raffaele Squitieri, Presidente della Corte dei Conti intervenuto anche in parlamento in merito alla nuova legge, ha fotografato come il reddito immobiliare e la sua inefficiente valutazione influenzi a cascata una serie di condizioni che porta inevitabilmente ad un danno erariale amplificato che tocca anche la presentazione del modello ISEE e che implicitamente sono connesse alle rendite alle rendite catastali. Una serie di interventi hanno animato questo incontro e dibattito ognuno ha sollevato anche criticità nella stima e nelle norme all’interno di questa riforma, laddove sia necessario è stato indicata una riflessione affinché le distorsioni non producano effetti secondari e inappropriati di iniquità tra diversi proprietari immobiliari che abitano in posti diversi e con potenzialità diverse ambientali.

SAVERIO MICCOLI – ORDINARIO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"

RIFORMA DEL CATASTO E FISCALITA’ IMMOBILIARE
Il 12 marzo 2014 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 23 sulla delega fiscale, che contiene, al suo interno, le linee guida per realizzare finalmente la riforma del catasto urbano, attesa da molti anni. Ora, per rendere effettive le novità, serviranno diversi decreti legislativi, i quali dovranno rispettare le scadenze fissate nel testo definitivo del provvedimento. La stessa delega prevede l’emanazione di decreti attuativi entro un anno dall’entrata in vigore della stessa legge. E’ stato per ora emanato il primo D.Lgs che riguarda la composizione e attribuzione delle Commissioni Censuarie e si è in attesa dell’emanazione del provvedimento attuativo che riguarda la individuazione dei criteri da utilizzare per procedere alla revisione del sistema estimativo tramite funzione statistiche e logaritmi specifici. Sono oltre 62 milioni di immobili in tutta Italia che saranno interessati dalla riforma del catasto, che rappresenta senza sorta di alcun dubbio una rivoluzione epocale perché muterà radicalmente il metodo con cui verrà calcolato il valore catastale dei fabbricati.

ANALISI DELLE CRITICITA’ TESE A MIGLIORARE EQUITA’
Il convegno ha messo sul piatto della bilancia diverse criticità, e gli interventi hanno con dovizia presentato una doverosa scrupolosa indagine, legati indissolubilmente al lavoro e impegno colossale con cui si effettueranno le nuove valutazioni estimative 62 milioni di immobili che dovranno essere rivelate e sottoposte al nuovo classa mento in una previsione di cinque anni per la piena attuazione della revisione, previsione che per molti tecnici già viene anticipata esiguo.
La vera novità di questa riforma vede il valore degli immobili calcolato non più sul numero dei vani ma dei metri quadrati. La rivoluzione catastale rivaluterà in futuro dal 30 al 180% degli immobili e individuare anche chi fino ad oggi ha pagato di meno per case di maggior prestigio, ma non solo, rivaluteranno anche i locali commerciali, definendo meglio anche il magazzino che sembra sarà calcolato come parte integrante del locale commerciale.
Saranno in azione 106 organismi costituiti dai membri delle Agenzie delle Entrate, dell’Anci e geometri, fiscalisti e ingegneri, che almeno con la stima rosea dei cinque anni dovranno stimare non solo le case, ma capannoni, magazzini, negozi per ottenere le nuove rendite catastali, che influenzeranno direttamente il calcolo dell’imponibile dell’IMU, Tasi e Irpef.

EVASIONE E CORTE DEI CONTI

Se molti hanno timore della nuova riforma che andrà colpire in maniera inevitabile le tasche degli italiani, il Dottor Massimo Romano, Consigliere della Corte dei Conti spiega in realtà che obiettivo e l’orientamento è quello di affermare su base nazionale un vero obiettivo di equità, rispetto alle diverse situazioni che possono differire nel valore dalla posizione, dal tipo di ambiente, ma anche raggiungere una gestione patrimoniale verso un sistema migliore che punti ad un miglioramento dell’evasione.

RAFFAELE SQUITIERI PRESIDENTE DELLA CORTE DEI CONTI

LA RIFORMA E VISIONE DI NUOVE CITTA’ INTELLIGENTI
Interessante è stato l’intervento del professor Antonio De Felice Uricchio, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, che vede questa riforma come una vera “mission” e l’ obiettivo della crescita del nostro Paese, che va sostenuta da una visione strategica di gestione e velocizzazione immobiliare che nel tempo è mutato notevolmente e ora va sostenuto e rilanciato.

ANTONIO DE FELICE URICCHIO – MAGNIFICO RETTORE DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI "ALDO MORO"

RICORDO DI UN MAESTRO NINO FAMULARO INNOVATORE DELLE DISCIPLINE DELL'ESTIMO E DEL CATASTO
Il convegno ha voluto ricordare il maestro Nino Famularo, con quell’affetto e stima profonda dallo stesso professor Saverio Miccoli e prof. Alfredo Passeri con alcune notazioni che hanno tratteggiato una figura di immenso spessore, caratteriale e di scienza. Famularo proprio dal 1925 iniziò una intensa attività di ricerca nel campo dell'estimo civile, rurale e catastale, i cui risultati furono pubblicati su diversi periodici scientifici (Ingegneria,IL Politecnico, Rivista del catasto e dei servizi tecnici erariali). Conseguì nel 1942 la libera docenza in estimo rurale e contabilità, della quale, cinque anni dopo, ottenne la conferma definitiva; nel 1943 fu nominato ispettore generale nell'ambito della Direzione del catasto e dei servizi tecnici erariali. Dall'anno accademico 1943-44 ottenne l'incarico d'insegnamento dell'estimo civile e rurale nella facoltà di ingegneria dell'università di Roma. Nel 1945 pubblicò a Roma le Lezioni di estimo civile e rurale, nelle quali condensava i risultati delle sue numerose ricerche e sottolineava la necessità di rinnovamento della metodologia estimativa.

Il convegno si è concluso con la tavola rotonda tra politici moderata dal dott. Claudio Barnini, caporedattore A.G. La Repubblica, poiché sarà la politica stessa poi a valutare gli effetti della riforma catastale in visione dei suoi percorsi evolutivi. La delega Fiscale Legge 23 del 2014 è stata approvata senza neanche un voto contrario, questo indica quanto la stessa è stata condivisa da tutte le diverse posizioni politiche, e l’obiettivo politico sarà determinante perché sarà quello che deciderà il sistema tributario.

Una giornata densa si contributi specifici hanno sviscerato e dato attenzione anche alle varie casistiche che nel corso degli accertamenti andrebbero valutati per non creare iniquità. La riforma del catasto sarà una grande raccolta di dati con l’ausilio di modelli matematici e statistici che cambierà irreversibilmente il volto non solo censuario ma tributario del cittadini che inevitabilmente genera paura visto che ogni volta che si mette mano ad una nuova legge, l’aumento sulle tasse patrimoniali non ha risparmiato nessuno.

Ma saranno sufficienti cinque anni per questo immenso lavoro? Nessuno sembra darne certezza.

GIANNI GUERRIERI – DIRETTORE CENTRALE OMISE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE




MORBILLO E VACCINAZIONE FACOLTATIVA MMR: SFATIAMO QUALCHE MITO

 

Gli scheletri negli armadi di alcune pubblicazioni sui vaccini e i casi di autismo spiegati dal Dr Girolamo Giannotta, che grazie ad un viaggio scientifico e accademico ci svela inquietanti paradigmi che nessuno ha il coraggio e l’onestà di affrontare. Un documento unico che svela come il vaccino MMR abbia causato in alcuni soggetti la temutissima MIBE, invece attribuita, assieme alla panancefalite sclerosante subacuta (SSPE), sempre e solo al virus selvaggio del morbillo.

di Cinzia Marchegiani

Sul morbillo si è detto di tutto e male, molti tabella hanno mescolato informazioni su casi di contagio, che non equivalgono ai casi di decessi (ma semplicemente le persone che hanno contratto la malattia) con i decessi che si sono avuti nel terzo mondo. Insomma anche stavolta si è fatto un brodo per confondere dati, report e soprattutto mortalità generati da questa malattia.
Uno strano gioco quello dell’informazione, attenta a sparare titoli shock quando muore un bambino per una malattia soprattutto se quel bambino non aveva ricevuto la profilassi vaccinale, nel caso del morbillo poi spieghiamolo una volta per tutte che è una scelta facoltativa, non obbligatoria. Il gioco ipnotico e manipolativo dell’informazione è conosciutissimo e agisce su tre canali ormai non più secretati, quello uditivo, visivo e cinestesico, permette di condizionare scelte, abitudini e ancor peggio creare dipendenze delle persone, sfruttando e facendo leva sulla sfera emotiva, quella della gioia e anche del dolore, se poi ci si spinge sul terrore, il risultato è assolutamente certo.
Ma un giornale che sceglie di fare il servizio al cittadino fa una scelta etica, spesso fuori dal coro, un coro però assordante che per tempo o incompetenza non approfondisce e si limita a pubblicare un pezzo semplicemente con un banale copia e incolla dell’ansa di turno, o del comunicato ufficiale di una Asl. L’Osservatore d’Italia ha fatto una scelta etica, per questo abbiamo approfondito anche il caso delle morti da morbillo che hanno acceso moltissime discussioni, soprattutto da parte dei genitori che aridi delle informazioni corrette non sanno più a chi santo credere… Se poi nel calderone mettiamo siti che pur di spingere alle vaccinazioni si sono lanciati con vignette oltre la censura realizzate per offendere chi solleva il problema dei danneggiati da vaccino, ha oltraggiato di fatto i bambini affetti da autismo, il quadro diventa serio e allarmante.

Ma veniamo al morbillo. Il caso della bambina morta a Roma ha lacerato tutti, ma il fatto disdicevole che spesso queste notizie servono a difendere posizioni assurde e si perde l’occasione di creare un terreno di confronto medico e scientifico che possa informare seriamente, non memori che sono gli stessi genitori che devono prendere importanti decisioni per i propri figli. Così con un tam tam quasi ipnotico l’informazione e le stesse istituzioni hanno gestito le paure semplicemente allarmando con statistiche e consigliando vivamente di fare tutti i tipi di vaccinazioni, come se il vaccino sia una pratica esente da rischio per lo stesso bambino. Ma questo non basta a tranquillizzare i genitori che troppo spesso si presentano al centro vaccinale senza che sia stata loro fornita la corretta informazione, purtroppo i danni da vaccino esistono e colpiscono come una sorta di lotteria e il genitore lo sa perfettamente, e si affida alla santa provvidenza e al calcolo della probabilità…se tutto va bene, la storia si conclude con un vissero felici e contenti. Ma siamo davvero ritornati al medioevo?

Il Dr Girolamo Giannotta, ci aiuta anche in questa inchiesta sanitaria a riportare nell’alveolo della notizia l’informazione seria, con l’augurio che l’effetto scenografico orchestrato possa essere sostituito accademicamente con la scienza medica, che non vuole, e non deve condizionare né scelte e né abitudini ma fornire semplicemente quello strumento magnifico che ogni genitore dovrebbe avere…la consapevolezza.

Mi sono imbattuta sul sito della CDC dove per primo aveva allarmato il mondo intero per un’epidemia scoppiata nel parco giochi più grande del mondo. Non riuscivo a comprende il clamore dato dal tam tam mediatico successivo, eppure a chiare lettere il sito ufficiale riportava che il 45% dei contagiati non era stato vaccinato, riportiamo i report per correttezza: Tra i 110 pazienti della California, 49 e cioè il 45% non sono stati vaccinati; cinque (cioè il 5%) hanno avuto 1 dose di vaccino contenente morbillo, sette (6%) hanno avuto 2 dosi, uno (1%) ha avuto 3 dosi, 47 (43%) hanno uno stato vaccinale non conosciuto o non documentato ed uno (1%) aveva una sieropositività con immunoglobuline G che certificava la presenza di immunità specifica. Dodici dei pazienti non vaccinati erano bambini troppo piccoli per essere vaccinati. Tra i 37 rimanenti pazienti vaccino-eleggibili, 28 (67%) sono stati volutamente non vaccinati a causa di convinzioni personali, e uno era su un piano alternativo per la vaccinazione”.

Ricordiamo altresì che proprio le evidenze delle coperture vaccinali, fornite dal Reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps), ISS lo scorso 19 febbraio 2015 spiegava la verità sulla riduzione delle coperture vaccinali: “l’analisi dei dati del grafico di copertura per la prima dose di morbillo nel periodo 2006-2013 evidenzia che complessivamente non si sono registrate variazioni di rilievo della copertura media nazionale. La copertura era pari all’88,3% nel 2006 e all’88,1% nel 2013 e quindi la variazione percentuale nel periodo è pari a -0,2%. I dati che riguardano le coperture vaccinali per il morbillo sono quindi aumentate progressivamente fino al 2008, quando hanno raggiunto un plateau del 90%. Al 2013 la copertura vaccinale è dell’88,1% contro il 74,1% dell’anno 2000, quindi c’è stata una crescita di 14 punti percentuali…insomma un aumento considerevole nel totale”.

Partendo da questi dati ufficiali e poi manipolati per destabilizzare le certezze dei genitori il dr Girolamo Giannotta attraverso un viaggio scientifico ci mette a disposizione informazioni affinché ognuno possa scegliere nella piena consapevolezza. Ma soprattutto questo rimane un documento scientifico che finalmente spiegherà come una morte venga sfruttata per seminare terrore, e non si ha l’onestà intellettuale ed etica dei professionisti di affrontare l’altra faccia della medaglia dove invero esistono i danni e malattie prodotte dalle stesse vaccinazioni che di fatto rimane uno scenario volutamente sottaciuto. Lo stesso vaccino MMR è stato accertato (pubblicato sul sito CDC) abbia prodotto la temutissima MIBE.

IL MORBILLO CLASSICO
Il morbillo è una malattia altamente trasmissibile per via aerea provocata da un virus che ha un genoma fatto di RNA a singola catena. Penetrato nelle vie aeree superiori, il virus raggiunge facilmente monociti e cellule linfoidi, e molto presto la sua replicazione avviene all’interno dei linfonodi drenanti di questi distretti corporei. Durante la prima viremia (passaggio nel sangue), il virus viaggia associato alle cellule, quali i leucociti, con una piccola percentuale di cellule mononucleate infettate (cellule T, B e monociti). L’estensiva replicazione nel tessuto linfoide porta ad una viremia secondaria che è successiva alla prima, e la replicazione continua nell’epitelio della cavità buccale e nel polmone. Clinicamente, al contagio fa seguito un periodo d’incubazione di 10-14 giorni che non si presenta con sintomi apparenti. Questo è il tempo necessario per consentire al virus un’efficace moltiplicazione prima di produrre una seconda viremia che invaderà l’intero corpo e darà inizio ai sintomi della prima fase (lacrimazione, fotofobia, tosse, febbre di grado medio, arrossamento della gola). Il medico esperto potrebbe fare diagnosi dopo 3-5 giorni dall’inizio della febbre, e prima della comparsa dell’esantema, se va a ricercare le macchie di Koplik all’interno della mucosa orale in corrispondenza dei molari (una spruzzatina di calce, dicevano i vecchi clinici). In 4a-5a giornata, si innalza la febbre e comincia a comparire un esantema che si espande in direzione cranio-caudale (partendo da dietro l’orecchio ed andando verso le parti sottostanti del corpo) e che procede ad ondate, ciascuna delle quali si associa ad una recrudescenza della febbre. La tosse aumenta e diventa catarrale, il bimbo non sopporta la luce, mangia pochissimo, ha un aspetto decisamente sofferente e vuole stare al buio. Per chi li ha visti, come li ho visti io, sono decisamente sofferenti, e la loro sofferenza dovrà continuare obbligatoriamente per altri 3 giorni, quando la febbre cadrà bruscamente (per crisi), se non sono insorte complicazioni.
Siamo così arrivati, nella migliore delle ipotesi a 8 giorni pieni di malattia con tutte le sofferenze accluse. Se la febbre persiste o si rialza, è segno che sono in atto delle possibili complicazioni.

L’OPPOSIZIONE DELL’ORGANISMO AL VIRUS
I rapporti che si instaurano tra il virus del morbillo ed il sistema immunitario, sono cattivi rapporti che possono condurre a gravi conseguenze. A dispetto di una forte risposta specifica anti-virus del morbillo e dell’induzione di una robusta memoria immunologica, il virus induce, paradossalmente, un’immunosoppressione che dura dei mesi e comprende: linfopenia generalizzata, ridotta od assente risposta proliferativa, alterato profilo citokinico, concentrazioni elevate di IL-10 ed un viraggio verso le risposte immunitarie dal tipo TH1 al tipo TH2, che programmano l’organismo e lo rendono ad alto rischio per le infezioni batteriche secondarie.
Quando si contrae il morbillo classico, dopo 10-14 giorni di incubazione (periodo che intercorre tra l’infezione e l’esordio della malattia), una persona infetta è contagiosa a partire da 2-3 giorni prima della comparsa del rush fino a 4 giorni dopo la sua comparsa. La risposta immune dell’ospite contro il virus del morbillo è essenziale per la sua eliminazione, per il miglioramento clinico e per la produzione di un’immunità di lunga durata. Prima della comparsa dei sintomi (fase prodromica), l’immunità innata è in attività: si attivano i linfociti T natural killer e s’incrementa la produzione di IFN‐α e β. Ci sono diverse evidenze che suggeriscono che i TCD8+ sono particolarmente importanti per il controllo e l’eliminazione del virus. Linfociti T citotossici specifici contro il virus del morbillo si trovano nel sangue durante l’esantema ed assieme ai TCD4+ infiltrano il sito di replicazione virale. Comunque, il virus può persistere più a lungo all’interno dell’organismo, e lo si può ritrovare nei monociti (per più di una settimana) e nelle urine (oltre 10 giorni dopo la comparsa).
L’eliminazione del virus è ritardata in caso di malnutrizione ed nei pazienti con deficit dell’immunità cellulare. Comunque, una lunga persistenza del virus si ha nei casi di morbillo congenito e nei soggetti infettati col virus HIV‐1, ed anche nei soggetti normali può persistere. In ogni caso, l’RNA virale persiste per oltre 3 mesi dopo la malattia. La persistenza dell’RNA virale dopo la malattia e la profonda e permanente immunodepressione generata dal virus del morbillo, sono due cattivi compagni di viaggio. E che si tratti di cattive compagnie non ci sono dubbi. Comunque, l’eliminazione del virus dopo il morbillo è un processo prolungato ed esso permane nel corpo in 1/3 dei pazienti anche dopo 3-4 mesi dalla malattia. In ogni caso, la clearance del virus del morbillo è lenta e la sua prolungata presenza nell’organismo, sotto forma di RNA dopo l’apparente guarigione, è una regola. Forse la clearance può anche essere rallentata da un viraggio della risposta immunitaria dal tipo TH1 al tipo TH2 con la produzione di Treg e citokine che rallentano l’eliminazione dell’RNA virale.

PANENCEFALITE SCLEROSANTE SUBACUTA E MIBE. COSA CAUSA LA PERSISTENZA DEL VIRUS?
La persistenza dell’infezione da virus del morbillo è stata definitivamente associata con la panencefalite sclerosante subacuta (SSPE), che è una fatale malattia neurologica con alti livelli di infezione neuronale dovuti al virus del morbillo che si replica all’interno del sistema nervoso centrale. Nei pazienti immuno-compromessi, la persistenza del virus del morbillo è pure legata ad un’altra infezione neurologica che è la MIBE.
1. La MIBE (Measles inclusion body encephalitis), od encefalite a corpi inclusi da morbillo, è una rara complicazione del sistema nervoso centrale, che fa seguito al morbillo. È stata spesso descritta in bambini ed adulti che ricevono terapie immunosoppressive e per tale motivo colpisce essenzialmente l’ospite immunocompromesso. Anche il vaccino anti-morbillo in questi soggetti la può provocare, come è già successo ad un bambino di 21 mesi con una grave immunodeficienza. La malattia neurologica normalmente esordisce dai 3 ai 6 mesi dopo il rush del morbillo, con una media di 4 mesi. Gli antigeni del virus del morbillo sono presenti nel cervello, ed il virus è stato isolato direttamente dal cervello degli individui affetti. La MIBE differisce dalla SSPE perché sono assenti livelli elevati nel siero e nel liquor cerebrospinale di anticorpi neutralizzanti anti-morbillo. Il decorso della malattia è relativamente breve, dura da giorni a settimane, provoca convulsioni, deficit motori e stupore che spesso conduce al coma ed alla morte. Comunque, la persistenza del virus può generare malattie del sistema nervoso centrale nei soggetti immunocompromessi e negli immunosoppressi. Spesso, questi quadri si vedono nei reparti di ematologia e nei soggetti che hanno avuto un trapianto di cellule staminali. Un quadro di MIBE si è verificato anche in un ragazzo trapiantato di 13 anni che probabilmente aveva avuto il morbillo ad 1 anno, e questa è sicuramente una situazione insolita.
2. La PANENCEFALITE SCLEROSANTE SUBACUTA, SSPE è una lenta e progressiva malattia che è invariabilmente fatale. Il periodo di latenza tra il morbillo e l’esordio della malattia neurologica è usualmente compreso tra 4 e 10 anni (intervallo tra 2 mesi e 23 anni). Dai dati del Regno Unito e dagli USA, pare che l’incidenza calcolata della SSPE possa essere di 4-11 casi/100.000 casi di morbillo, con un rischio più alto per le precoci infezioni. Infatti, l’incidenza, per il morbillo contratto sotto l’anno di vita, è di 18 casi/100.000 casi di morbillo; mentre dopo i 5 anni di vita è di 1.1 casi/100.000 casi di morbillo. I tedeschi dicono che il rischio di sviluppare una SSPE, per un caso di morbillo contratto sotto i 5 anni di vita, oscilla da 1/1700 ad 1/3300 casi di morbillo. È lo stesso rischio che si ha di morire a causa del morbillo.

COME SI MANIFESTA LA SSPE
Inizialmente la SSPE si manifesta con lievi deficit cognitivi che diventano più gravi col trascorrere del tempo, e sono seguiti da deficit motori e convulsioni. I neuroni di sostanza grigia e bianca sono infetti ed istologicamente ci sono corpi inclusi cellulari. La caratteristica sierologica della SSPE è l’elevazione degli anticorpi specifici anti-morbillo sia nel sangue che nel liquor. Dalle biopsie cerebrali risulta che i neuroni infetti non gemmano particelle virali. Pare che l’incapacità dei neuroni nella SSPE di produrre un virus completo extracellulare possa essere dovuta ad un difetto nell’espressione proteica determinata da una mutazione in uno dei tre geni virali per le tre proteine H, F ed M.
Non ci sono evidenze di trasmissione del virus del morbillo dai casi di SSPE. Pare che l’RNA virale presente in varie parti del cervello sia clonato, e questo implica che il virus può essere entrato durante la fase acuta dell’infezione, forse attraverso le cellule endoteliali infette della barriera emato-encefalica. Purtroppo, l’incapacità ad eliminarlo comporta una graduale diffusione nel contesto del sistema nervoso centrale (SNC). Una volta entrato, può diffondere tra i neuroni senza la necessità di essere rilasciato come particella virale completa. Comunque, il virus presente nel SNC al momento in cui appare la SSPE differisce sostanzialmente dall’originale wild-type. È confermato che nelle infezioni persistenti il virus del morbillo ha tra i suoi bersagli favoriti i neuroni e la glia.

UN MOMENTO DI RIFLESSIONE
La comunicazione apparsa il giorno 11 marzo 2015 su Repubblica, a firma di Corrado Zunino, mi offre qualche spunto di riflessione. Si legge: “Lo scorso ottobre la bimba ha contratto l’infezione, che poi si è trasformata in una panencefalite subacuta sclerosante letale”.
La prima riflessione riguarda il lasso di tempo tra morbillo (contratto ad ottobre 2014) e morte avvenuta a marzo 2015. Non si arriva complessivamente a 4-5 mesi. Sicuramente i tempi sarebbero poco compatibili con la SSPE, dico sarebbero poco compatibili, alla luce di quello che ho detto prima. Secondo, ci sono le convulsioni che farebbero propendere più per una MIBE che per una SSPE. Nella SSPE si manifestano prima i deficit cognitivi, poi quelli motori ed infine le convulsioni.
Evidentemente, Corrado Zunino ha i risultati del liquor cerebrospinale e del siero, nei quali avrà scoperto che vi erano elevati titoli di anticorpi specifici anti-morbillo.
Credo, inoltre, che anche il professor Gualtiero Walter Ricciardi, ordinario di igiene al Gemelli, ed oggi presidente dell’Istituto superiore di Sanità, che agli occhi dei lettori è stato durissimo con questi poveri genitori, ha i titoli degli anticorpi neutralizzanti anti-morbillo di sangue e liquor della povera vittima. Da parte mia, a questi sfortunatissimi genitori, va tutta la mia solidarietà e le mie condoglianze.
Considerato l’alto rischio che le informazioni sulle quali ho fatto le riflessioni precedenti non siano corrispondenti al vero, anche le riflessioni evocate saranno prive di valore probatorio.

GLI STUDI SUL VACCINO MMR, SPIEGHIAMO QUALCHE ALTARINO
Il mio primo atto doveroso porta ad eliminare immediatamente dalla scena, e da questo contesto, Andrew Wakefield che nel 1998 disse testualmente: “We did not prove an association between measles, mumps, and rubella vaccine and the syndrome descrive”. La sindrome descritta allora era definita col termine di enterocolite.
Nel 2003, l’European Research program for Improved Vaccine Safety Surveillance dice: “Il disegno e la comunicazione dei risultati di sicurezza relativi agli studi condotti col vaccino MMR, sia pre- che post-marketing, sono in gran parte inadeguati e l’evidenza degli eventi avversi che seguono la vaccinazione con MMR non possono essere separati dal suo ruolo di prevenire la malattia specifica”.
Nello stesso anno, Frank DeStefano, dice: “that vaccinations do not cause CNS demyelination, nor do they trigger its clinical manifestation in those with subclinical disease”. Wakefield dice di non aver trovato un’associazione tra enterocolite e vaccino MMR, Frank DeStefano garantisce per tutte le vaccinazioni ed il sistema di sorveglianza dice che ci sarebbero problemi pre e post-marketing.
In linea con i suoi eccellenti principi, DeStefano nel 2004, pubblica un articolo che nel 2014 è etichettato da uno degli autori, il dr William Thompson, col termine di “studio manipolato”.

VACCINO E AUTISMO NEI MASCHI AFRO-AFRICANI E IL CASO DELLA CDC
Anche se pubblicato diversamente, lo studio effettuato nel CDC, mostrava un aumento del rischio (+ 236%) per autismo nei maschi afro-americani vaccinati con il vaccino MMR prima di 36 mesi di età. Il secondo co-autore di questo studio, il dottor William Thompson, dice che la decisione è stata presa (sotto pressione) per eliminare i dati che indicavano l’incremento del rischio. La questione negli USA adesso è nota come “The CDC Whistleblower Issue”. Il 27 agosto, 2014, l’avvocato del dr Thompson ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, indicando quello che era successo, ed ha manifestato il suo rammarico per la sua partecipazione nella frode.

STUDIO CASO-CONTROLLO HORNIG ET COL 2008. ERRORE SCIENTIFICO, ASSOCIAZIONE NON SIGNIFICA CAUSALITA’
Un gruppo di scienziati americani che hanno un amico irlandese che era amico di Wakefield, producono uno studio caso-controllo che si prefiggeva lo scopo di determinare se i bambini con disturbi gastrointestinali (GI) ed autismo hanno più probabilità, rispetto ai bambini con soli disturbi GI, di avere RNA del virus del morbillo e/o infiammazione dei tessuti intestinali e se l’autismo e/o l’inizio degli episodi GI è collegato temporalmente alla vaccinazione MMR. Si tratta solo di 25 bambini con disturbi intestinali ed autismo paragonati con 13 soggetti con soli disturbi intestinali. Questo in assoluto è lo studio più allucinante che io abbia mai letto. Senza entrare in tutti i particolari dello studio, una delle conclusioni è la seguente:“Only 5 of 25 subjects (20%) had received MMR before the onset of GI complaints and had also had onset of GI episodes before the onset of AUT (P = 0.03)”. Ne deriva che il 20% dei soggetti autistici esaminati in questo studio hanno la successione temporale vaccino MMR/disturbi gastrointestinali/autismo. Però, in antitesi con la frase precedente affermano che: “L’ordine temporale tra la vaccinazione MMR, gli episodi GI e l’autismo sono incompatibili con un ruolo causale del vaccino MMR, come fattore scatenate o esacerbante di entrambi i disturbi: gastrointestinali ed autismo”.
Oltre le questioni semantiche, questo è uno studio caso-controllo. Poiché il mondo accademico si è dato delle regole che dovrebbe rispettare e non calpestare, mi preme ricordare che tali studi nella migliore delle ipotesi possono al massimo stabilire l’associazione ma non la causalità. Quindi, quando qui si conclude per l’assenza di causalità si commette un gravissimo errore scientifico. Tali studi al massimo, e nella migliore delle ipotesi, possono concludere per la presenza od assenza dell’associazione, senza poter sindacare sulla componente biologica della malattia. Questo è il vizio cronico di chi conduce gli studi caso-controllo, che confonde l’associazione con la causalità (nel suo caso assenza di associazione = assenza di causalità). Intanto, associazione non è sinonimo di causalità; ed anche nel caso in cui l’associazione fosse dichiarata causale, rimarrebbe comunque l’onere di dimostrare che i due fattori sono legati da un rapporto causa-effetto (causalità).

Nel 2012, il Cochrane Database Syst Rev afferma, in un articolo: “The design and reporting of safety outcomes in MMR vaccine studies, both pre- and post-marketing, are largely inadequate”. Per tutta risposta, nel 2013, Frank DeStefano si era impegnato a valutare l’associazione tra autismo e le stimolazioni immunitarie ricevute nei primi due anni di vita in seguito a tutte le vaccinazioni. Ha analizzato uno studio caso-controllo che ha studiato 256 affetti da ASD con regressione, con un gruppo di controllo di 752 bambini sani. Fatta salva la tecnica per diagnosticare l’ASD, è interessante la creatività nel valutare e quantificare l’esposizione totale alle proteine evocanti anticorpi ed ai polisaccaridi vaccinali, poiché ha sommato il contenuto antigenico di ciascun vaccino ricevuto, i cui dati derivavano da un registro e dai dati registrati dai medici. Dopo le sue belle e difficili analisi statistiche ha sentenziato: “In questo studio, l’incremento dell’esposizione a proteine e polisaccaridi vaccinali, durante i primi due anni di vita, non è collegato al rischio di sviluppare ASD”.
Qui non desidero entrare in merito e mi limito a ricordare a Frank DeStefano, che gli adiuvanti vaccinali viaggiano assieme ai vaccini, e che non è possibile dimenticarsi di loro impunemente.
Nel 2014, per meno di un mese, resta pubblicato un articolo di Hooker che aveva osato criticare il lavoro di DeStefano del 2004. Secondo Hooker, DeStefano et al. (2004), non avrebbero completato, come di dovere il loro studio, poiché quei risultati dimostravano una forte relazione tra l’età della prima somministrazione del vaccino MMR e l’incidenza dell’autismo esclusivamente nei ragazzi Afro-Americani, che potrebbe indicare un ruolo del vaccino nell’eziologia dell’autismo all’interno di questo gruppo della popolazione. Lo studio ritrattato forniva nuove evidenze di una relazione statisticamente significativa tra il tempo della vaccinazione MMR e l’incidenza di autismo nei maschi Afro-Americani. Gli editori con rammarico ritrattano l’articolo poiché vi erano interessi di parte non dichiarati dall’autore il quale avrebbe compromesso il processo di revisione tra pari. Inoltre, dopo la pubblicazione della revisione paritaria sono emerse preoccupazioni circa la validità dei metodi e delle analisi statistiche, quindi gli editori non hanno più fiducia nella solidità dei risultati. Certo, la confessione del dr Thompson non so fino a quando proteggerà questo oscuro e potente personaggio. Ci sarebbe dell’altro, ma per ora vi lascio metabolizzare tutto ciò.

PERHE’ NON SEMPRE IL VACCINO HA SUCCESSO. REPORT E COPERTURE
Una delle prime epidemie di morbillo che colpiva anche i vaccinati si verificò nel 1977, quando su 147 adolescenti colpiti, 54 erano stati vaccinati con una dose di vaccino antimorbillo. Nel 1998 in Alaska, un’epidemia di morbillo si verificò in una popolazione altamente vaccinata. I casi confermati erano 33, e 31 di loro avevano ricevuto una dose di vaccino anti-morbillo ed uno aveva due dosi. Nel marzo del 2003, in una scuola della Pennsylvania sono stati confermati 9 casi di morbillo e 6 avevano avuto due dosi di vaccino MMR. Nel 2006 a Duisburg in Germania, si è verificata una grossa epidemia di morbillo con 614 casi ed ha colpito vaccinati e non vaccinati.
Nel 2011 la stessa Germania ha registrato 1600 casi di morbillo. 55 casi si sono verificati in una scuola con 4 vaccinati colpiti. All’11 febbraio 2015 i casi californiani totali di morbillo sono 110, con una dose di vaccino ci sono 5 malati, con due dosi di vaccino sono 7, uno ha tre dosi ed un caso aveva IgG specifiche quale segno di pregresso contatto col virus del morbillo. Il totale è 14 e di questi 14 il CDC considera sicuramente immunizzati 9 (7 con due dosi di vaccino + 1 con tre dosi + 1 con IgG). La percentuale di 9 su 110 è di 8,18% che da sola basta per dire che la massima copertura teorica raggiungibile da una campagna vaccinale di massa potrebbe nelle migliori e più rosee ipotesi, avvicinarsi al 91-92% che non serve per eradicare il morbillo e serve ancora meno ai teorici della herd immunity. Da questi calcoli ho eliminato i 5 soggetti con una dose di vaccino, e l’ho fatto per concedere le migliori chance al CDC che sembra più tesa ad invitare alla vaccinazione che a proteggere la salute della popolazione; insiste sulla seconda dose senza ricercare i veri motivi delle ricorrenti epidemie che certo non finiranno qui.
Nel 2013 in Italia sono stati segnalati 2251 casi e nel 2014 i casi erano 1674, per un numero totale di casi di 3925. Leggendo questi numeri, fanno decisamente ridere i 140 attuali casi, che si sono verificati in USA tra il 2014 ed il 2015. Lo stato vaccinale degli italiani era noto nel 93,5% dei casi, di questi il 90,6% non era vaccinato, il 7,4% aveva ricevuto una sola dose di MMR e l’1% aveva ricevuto due dosi di vaccino.

STUDI SULL’IMMUNITA’ E EFFICACIA. COSA NON TORNA
Poland e Jacobson (2012), dicono che il 2–10% dei vaccinati con due dosi di MMR non sviluppa titoli di anticorpi protettivi, e l’immunità può svanire col tempo ed esita nel “fallimento secondario del vaccino” che sfocia nel morbillo in caso di eventuale contagio.
Nel 1989–1991, negli USA l’epidemia di morbillo aveva colpito il 20–40% dei soggetti immunizzati con una o due dosi di vaccino. Nell’ottobre del 2011 in Canada, si realizza un’altra epidemia con 98 casi, dei quali oltre il 50% avevano ricevuto 2 dosi di vaccino. Queste epidemie, che si realizzano in una popolazione altamente vaccinata a causa del fallimento primario (non responders) e secondario (declino del titolo degli anticorpi protettivi), trovano in questi due fattori il modo per ampliare il pool di persone suscettibili alla malattia una volta che un virus wild-type viene introdotto in questa comunità. La situazione paradossale è che il morbillo, nelle società altamente immunizzate, si verifica soprattutto tra quelli precedentemente immunizzati. Si stima che per eliminare la persistente endemicità del morbillo sia necessaria una copertura vaccinale superiore al 95%, necessaria per ottenere una herd immunity. Comunque, anche le 2 dosi di vaccino in 763 soggetti vaccinati hanno portato l’8,9% dei soggetti immunizzati a perdere i livelli protettivi degli anticorpi specifici neutralizzanti circolanti dopo circa 7.4 anni, in assenza di un boostering ambientale con un virus wild type.

MORBILLO, VACCINO MMR. CASI DI MIBE, SSPE IN BAMBINI VACCINATI
Poiché in questi giorni si sono pronunciati duramente delle eminenze scientifiche, che hanno tuonato contro due sfortunatissimi genitori senza adottare la benché minima sensibilità nei confronti della morte di una bambina, queste poche righe dovranno servire da monito ai tanti che credono di poter continuare sulla cattiva strada intrapresa. Bitnun et al., hanno pubblicato un caso di encefalite a corpi inclusi (MIBE) che si è verificato in un bimbo apparentemente sano di 21 mesi che era stato vaccinato con MMR al 13° mese. A questo bambino non era stata fatta una diagnosi precedente di immunodeficienza e non era stato affetto da Morbillo. Durante il ricovero viene fatta la diagnosi di immunodeficienza primaria caratterizzata da una profonda depressione della conta dei linfociti TCD8 ed una disgammaglobulinemia. Sono state condotte tutte le analisi idonee a dimostrare che la MIBE era prodotta dal virus del morbillo (su materiale bioptico sono state eseguite indagini istologiche ed immunoistochimiche) e la presenza del virus nel cervello era stata confermata dalla RT-PCR. L’indagine genetica ha permesso di stabilire che si trattava del ceppo vaccinale Moraten/Schwarz ed il gene della fusione differiva dagli altri genotipi A dei virus wild-type conosciuti.
Nel 2006 il WHO dice: “For situations where cases of SSPE occur in vaccinated individuals who have no previous history of natural measles infection, the available evidence points to natural measles infection as the cause of SSPE, not vaccine”. In altre parole, se si verifica un caso di SSPE in un soggetto immunizzato, che non ha una storia di morbillo alle spalle, le evidenze disponibili puntano in direzione di un’infezione naturale e non del vaccino. Scusatemi ma la logica ha una sua valenza: ma se non esiste una pregressa malattia naturale, come si può addebitare ad un’entità inesistente la SSPE?
Campbell et al. (2007), affermano che i dati epidemiologici e virologici suggeriscono che il vaccino del morbillo non causa SSPE. Dicono questo sulla base dei dati epidemiologici disponibili su incidenza di SSPE, incidenza del morbillo, copertura vaccinale e rapporti di SSPE in gravidanza o subito dopo il parto.
Malik et al. (2012), riportano il caso di un bambino di 7 anni che alla fine è diagnosticato come SSPE. Questo povero bambino aveva praticato la sua MMR a 15 mesi di vita. I livelli di immunoglobuline nel liquor cerebrospinale erano alti come il titolo degli anticorpi anti virus del morbillo. La lettura completa dell’articolo mi fa capire che questi autori verranno massacrati poiché non ci sono né risultati bioptici né autoptici che avrebbero validato al 100% il caso.

DOCUMENTO SECRETATO?
A giugno del 2014 la Merck Sharp & Dohme Corp., produce un documento pubblico del quale oggi sono entrato in possesso. Quando si parla di encefaliti ed encefalopatie si fa riferimento anche al famoso CDC che dice che un certo numero di encefaliti sono attese in una popolazione infantile a prescindere dalle vaccinazioni. Poi il documento torna ad essere realistico e dice: “Tuttavia, i dati suggeriscono la possibilità che alcuni di questi casi possano essere causati dai vaccini contro il morbillo. Il rischio di questi gravi disturbi neurologici, seguenti la somministrazione del vaccino con virus vivo ed attenuato del morbillo, rimane di gran lunga inferiore al rischio di encefalite ed encefalopatia che può far seguito all’infezione con virus selvaggio del morbillo (uno per due mila casi)”.
In altre parole si ammette la possibilità che alcuni casi di encefaliti ed encefalopatie siano provocati dal vaccino, anche se il rischio è inferiore rispetto a quello veicolato dal ceppo selvaggio, quello che provoca il morbillo naturale. Poi si spingono anche oltre le parole rassicuranti del CDC, dicendo: “Ci sono state segnalazioni di casi di panencefalite sclerosante subacuta (SSPE) nei bambini che non avevano una storia di infezione da virus del morbillo selvaggio, ma che avevano ricevuto il vaccino contro il morbillo. Alcuni di questi casi possono essere ricondotti ad episodi di morbillo non diagnosticati nel primo anno di vita o, eventualmente, alla vaccinazione contro il
morbillo”.

Insomma un viaggio lungo certamente, doveroso affinché possa entrare il mondo complicato delle malattie trasmissibili, dove il morbillo, con il suo volto, gli studi con le loro evidenze cristallizzano un dato certo, ancora ad oggi, nessuno abbia volontà di affrontare seriamente un’indagine sanitaria sul mondo dei vaccini. Il caso volle che alcuni documenti secretati sono ora disponibili.




ZAGAROLO: LA SCUOLA DE AMICIS DEDICA UNA GIORNATA ALLE FAMIGLIE

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Sabato 18 aprile alle ore 16:00 presso il 275° Circolo Direzione Didattica De Amicis la scuole apre le porte per una giornata dedicata alle famiglie, ai genitori, agli operatori per sensibilizzare e approfondire l’universo del bambino. “Il bambino al centro del Sistema – buone prassi nell’integrazione tra scuola, famiglia e servizi”.

L’evento è stato organizzato dall'associazione culturale e di promozione sociale "Gestiamo parole" da "Progetto Anemos" con il patrocinio del Comune di Zagarolo e la collaborazione del 275° Circolo. E' un incontro che si propone l'obiettivo di informare e di condividere il tema dell'importanza del sistema di relazioni, con un’attenzione centrale al bambino. Attraverso la conoscenza dei vari aspetti che compongono la relazione, si osserverà cosa può o meno influenzare e creare ostacolo o viceversa implementare la relazione funzionale. Un importante momento dedicato soprattutto ai genitori, ma anche insegnanti poiché il mondo così delicato del fanciullo sia al centro dell’interesse di tutti. La comunicazione tra i grandi deve tornare ad essere un elemento di supporto per comprendere quanto sia necessario un momento di riflessione, di partecipazione, per il benessere dei bimbi, che rappresentano un patrimonio troppo importante per la nostra comunità. La scuola in questa direzione ha deciso di aprire le porte alle famiglie, ai loro dubbi e perplessità, sicuramente un modo per dimostrare che anche i grandi posso diventare migliori nell’interesse supremo maggiore, quello del benessere dell’alunno ma anche figlio e bambino che cresce in una società che troppo velocemente vive e con difficoltà dedica momenti per una crescita non solo culturale, ma interiore. Non a caso il titolo di questa giornata è “Il Bambino al centro del Sistema”.

La dottoressa Michela Merlo affronterà temi che arricchiranno semplicemente i partecipanti, spesso non ci si rende conto come le giornate frenetiche a cui siamo abituati a vivere fanno scivolare situazioni importanti invece meritevoli di essere approfondite e affrontate. La dottoressa Melo è Psicologa evotiva, Psicoterapeuta familiare a orientamento sistemico relazionale con formazione in Psicodiagnostica e Psicologia Giuridica. Lavora da anni nelle scuole (dalla materna ai licei), con sportelli d'ascolto, progetti comunali e distrettuali a contrasto della dispersione scolastica e corsi di formazione per i docenti.

Il bambino al centro del sistema…un momento per crescere assieme ai figli, quando è importante esserci in quella società che vorremmo preservare, cerchiamo anche di costruire le basi per un futuro migliore dei nostri bambini.




SARDEGNA, SCANDALO ANAS E IL CROLLO DELLA STRADA 554: IL DEPUTATO PILI DENUNCIA TUTTO ALLA CORTE DEI CONTI

Danno erariale di almeno 20 milioni di euro: “Chi ha sbagliato progetti, indagini, collaudi e realizzazione deve pagare sino all’ultimo euro. La vergogna della 554 non può e non deve passare nel dimenticatoio degli uffici dell’Anas o del ministero delle infrastrutture” annuncia Pili

di Cinzia Marchegiani

Sardegna – L’Anas sta collezionando orrori su orrori, come le ciliegie, una tira l’altra. Ma a stabilire le responsabilità per il caso del crollo e il cedimento della strada 554 in Sardegna sarà la procura di Cagliari, tutta la documentazione è arrivata nelle mani del sostituto procuratore Emanuele Secci. Al momento non ci sono indagati, le fasi successive dell’inchiesta appena aperta saranno indirizzate nell’istituire una perizia tecnica per stabilire le cause del disastro. L'assegnazione della nuova indagine è un atto doveroso sulla base delle denunce circostanziate e documentate con foto e video dal deputato di Unidos, Mauro Pili, che dimostrerebbero come i crolli in questa area di strada erano già evidenti fin dal 2009, grazie a Google. 

Quanti soldi sono stati necessari per la realizzazione di quest’opera non solo inutile, ma che ora arreca danno e disagi alla mobilità degli stessi cittadini? Il deputato di Unidos ha trasmesso tutti gli atti alla Corte dei Conti, perché la strada 554 è uno scandalo, un disastro annunciato. Il firmatario del documento spiega: “chi ha sbagliato paghi, i vertici dell’Anas rispondano alla Corte dei Conti per danno erariale di almeno 20 milioni di euro. Chi ha sbagliato progetti, indagini, collaudi e realizzazione deve pagare sino all’ultimo euro. La vergogna della 554 non può e non deve passare nel dimenticatoio degli uffici dell’Anas o del ministero delle infrastrutture.” Il deputato Pili chiede urgentemente un intervento affinché i responsabili risarciscano il disastro compiuto nella realizzazione di quella strada compreso il danno al territorio e allo sviluppo turistico: “ Per questo motivo ho trasmesso alla Corte dei Conti un articolato ricorso/ denuncia perché si apra immediatamente un’indagine contabile sul danno provocato alle casse dello Stato sulla gestione dell’arteria viaria. Il presidente dell’Anas e tutti coloro che ne fossero responsabili insieme a lui devono pagare sino all’ultimo euro il disastro. E’ inaccettabile che siano spesi decine di milioni di euro per realizzare l’opera viaria e solo ora vengo attivate le indagine idrogeologiche e solo ora si realizzano i controlli piezometri dell’area interessata”- infuocato Pili propone.

ESPOSTO/DENUNCIA CORTE DEI CONTI E QUELLE DOMANDE PESANTI?

Nella denuncia emerge un’inquietante domande: “Chi ha autorizzato il riempimento di quell’arteria viaria per oltre un metro di spessore di bitume/asfalto appesantendo ulteriormente l’intero sedime stradale e favorendo ulteriormente lo slittamento valle dell’arteria viaria?” Per Pili quel tipo di intervento di tappabuchi è scandaloso perché non solo inutile ma anche dannoso, oltre che essere risultato assai costoso.
“La denuncia alla Corte dei Conti del misfatto Anas della 554 è un fatto obbligato che avrebbe dovuto fare la regione che invece resta in silenzio e continua a tollerare ritardi e nefandezze sulle strade sarde a partire da quella della 131 per proseguire sulla 195 verso Pula” tuona Pili. I rimproveri sono rivolti al governo dell’Anas a livello centrale che con i fatti accaduti continua a mostrare falle da far spavento per una società che governa decine di miliardi di euro di opere:”un governo serio manderebbe a casa tutti i vertici senza perdere troppo tempo” – conclude il deputato Pili.
L’esposto denuncia alla Corte dei Conti sul disastro della strada statale 554, rappresenta un atto dovuto poiché si configurerebbe un danno erariale di circa di 20 milioni di euro, cifra che per il firmatario è anche una previsione in difetto considerato l’intervento realizzato male con gravissimi errori progettuali e realizzativi e tutte le conseguenze sull’intera area, compreso il danno al turismo e ai cittadini costretti a file interminabili sin dalla prossima stagione turistica.

L’Anas altri guai in casa anche su questa vicenda e Pili vuole andare fino in fondo proprio perché troppo spesso la vertenza infrastrutture è stata schiacciata dalla rassegnazione dei tempi lunghi e infiniti in alcuni casi: “Bisogna ripristinare il principio dei tempi certi e soprattutto su questo particolare tratto occorre imporre interventi rapidi e urgenti, strutturali e non da tappabuchi. E’ evidente che su questo tema proseguiremo in un’azione incessante per controllore e monitorare tutti gli interventi e tutte le negligenze di Anas in Sardegna”.

La 554 è una ferita per la Sardegna che è alle porte della bella stagione. Per ora sono gli stessi abitanti che dovranno affrontare quotidianamente altri gravosi problemi…così oltre il danno e la beffa per loro un disagio spaventoso. Chi pagherà? Non saranno le dimissioni del Presidente dell'ANAS a portare serenità, un danno pesante anche per le competenze italiane ora frutto di indagini pesanti che fanno ritornare l'Italia il fanalino di coda e ora sotto gli occhi di tutti…e sulla carta stampata!




FRONTEX CONFERMA SPARI DEI CONTRABBANDIERI IN OPERAZIONE DI SALVATAGGIO

Questa è la seconda volta quest'anno che i contrabbandieri armati hanno preso di nuovo una nave utilizzata per il trasporto di migranti a seguito di una operazione di soccorso nel Mediterraneo centrale. Notizie che ora diventano più agghiaccianti se si pensa che il commissario Avramopoulos ha annunciato che dobbiamo essere pronti ad una stagione migratoria, 7000 arrivi solo negli giorni. A maggio nuova agenda dell'Europa per fronteggiare la transumanza

di Cinzia Marchegiani

Nonostante ci siano state alcune smentite, il Frontex conferma oggi tramite un comunicato ufficiale che dei contrabbandieri lunedì 13 aprile 2015 hanno sparato diversi colpi d’arma da fuoco per recuperare una barca di legno dopo che i migranti che trasportava sono stati salvati circa 60 NM dalla Libia. L'operazione di ricerca e soccorso è stata effettuata da un rimorchiatore italiano e Guardia costiera islandese con la nave Týr messo in atto da Frontex.
Questa è la seconda volta quest'anno, quando i contrabbandieri armati hanno preso di nuovo una nave utilizzata per il trasporto di migranti a seguito di una operazione di soccorso nel Mediterraneo centrale.
La nave Týr che già stava portando 342 migranti da una operazione di salvataggio in precedenza, è stato chiamato per assistere il rimorchiatore in un altro soccorso. Dopo che la maggior parte delle 250 persone a bordo della seconda nave migrante sono stati trasferiti al rimorchiatore, un motoscafo si è avvicinato e il suo equipaggio ha sparato diversi colpi in aria e poi assalitori hanno accelerato per fuggire via con la barca ormai vuota dei migranti.

Il direttore esecutivo di Frontex ha spiegato che questo episodio è un segno che i trafficanti in Libia sono a corto di barche e sono più disposti a usare le armi per recuperare quelli utilizzati per il trasporto dei migranti.
La Týr e tutte le altre navi e aerei che partecipano al Frontex coordinato dalla Joint Operation Triton hanno continuamente assistito le autorità italiane nel salvataggio di circa 7 500 migranti da Venerdì scorso. Undici corpi di migranti sono stati recuperati, tra cui nove da una barca capovolta. Quasi tutte le operazioni hanno avuto luogo tra il 12 e il 60 NM dalla costa libica. I migranti salvati in questi giorni provengono principalmente dai paesi del Corno d'Africa, sub Sahara e l'Africa occidentale.

L'UE AVVERTE, CI SARA' UNA STAGIONE MIGRATORIA, GESTIONE AL COLLASSO

Notizie che ora fanno tremare per i nuovi scenari che ci aspettano poiché oggi al parlamento europeo il commissario Avramopoulos rivolgendosi al parlamento Europeo, agli onorevoli deputati parla chiaro sulla situazione ormai non gestibile dell’immigrazione ormai al collasso:” l'arrivo di oltre 7.000 migranti – secondo le stime di Frontex – negli ultimi giorni ci ricorda che dobbiamo essere ben consapevoli delle realtà immediate alle nostre frontiere. L'Europa si trova in mezzo a un arco di ampliamento di instabilità che va da Oriente fino al Nord Africa.Sul nostro fianco orientale, il conflitto in Ucraina, combustibili instabilità e l'ansia in tutta la regione.”
Ma non solo avverte: “Con un tale insieme di circostanze di guerre in atto, dobbiamo preparare per una stagione migratoria, e la Commissione è pronta a fare la sua parte per sostenere e assistere gli Stati membri che sono colpiti i bisogni più urgenti e avere.Dobbiamo capire che il contesto attuale – in altre parole, l'afflusso senza precedenti di migranti ai nostri confini e, in particolare, i rifugiati – è purtroppo la nuova norma e avremo bisogno di adeguare le nostre risposte di conseguenza.”

LA NUOVA AGENDA EUOPEA PER AFFRONTARE LA TRANSUMANZA

Il Commissario Avramopoulos spiega i nuovi scenari all'orizzonte e indica la nuova agenda euopea che dovrà gestire questi eventi ricorrenti, per passare a reagire alle emergenze per l'attuazione di un approccio globale che affronti le sfide migratorie alle loro radici. L'agenda europea sulle migrazioni che sarà adottata a maggio è l'inizio di un processo di presentare una serie di azioni efficaci e sostenibili per affrontare le sfide migratorie.
Questa sarà la base su cui la Commissione ritiene che l'Unione europea dovrebbe andare avanti.
L'agenda europea sulle migrazioni si basa su quattro pilastri che sono strettamente correlati tra loro e di pari importanza:
• Un forte sistema europeo comune di asilo che garantisca l'assistenza alle persone bisognose di protezione, ma limitare gli abusi;
• Una nuova politica in materia di immigrazione legale per definire il quadro in cui le persone con diverse competenze che abbiamo bisogno può venire in Europa;
• Una lotta forte contro l'immigrazione irregolare che include un piano chiaro per combattere il contrabbando e il traffico di migranti e di una politica di rimpatrio efficace;
• Borders che proteggono un'Europa che rimane aperta.

NUOVE SFIDE, NUOVI PROTOCOLLI UE

Per far fronte a queste sfide, la Commissione europea o l'Unione europea afferma che non può risolvere da sola tutti i problemi e che occorre sviluppare un approccio globale e la necessità di agire insieme con gli Stati membri. ll commissario Avramopoulos anticipa le nuove strategie: “Per questo motivo mi sono impegnato in un dialogo con ciascuno di loro. Ho incontrato quasi tutti i ministri degli Interni e sto visitando molti Stati membri. In queste occasioni, ho sempre chiamare gli Stati membri a mostrare solidarietà con azioni concrete. I recenti incidenti nel Mediterraneo, con migliaia di migranti traversata – principalmente dalla Libia, ma anche dalla Turchia – per l'Italia e la Grecia, è un duro monito che abbiamo anche bisogno di impegnarsi in modo sostanziale con i paesi terzi. Ecco perché voglio anche visitare i principali paesi terzi (Morrocco, Egitto, Tunisia).”
La necessità di rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e applicare strumenti di politica estera, politiche di vicinato, gli aiuti allo sviluppo e il commercio, al fine di raggiungere l'obiettivo di flussi migratori meglio gestiti, è la formula per ora indicata dallo stesso commissario che dichiara: “Questo non può essere un rapporto unidirezionale. I paesi terzi devono vedere i vantaggi di lavorare con noi in materia di migrazione. Continueremo anche a fornire sostegno ai paesi terzi vicini nei loro sforzi lodevoli per ospitare sfollati o per combattere trafficanti di esseri umani e contrabbandieri. Allo stesso tempo, una politica di migrazione di successo dipende anche sulle politiche dell'occupazione, dell'istruzione e della ricerca connesse ed efficaci.”

Insomma ormai il vaso di pandora è stato aperto, si salvi chi può! Ormai non si può più mentire sullo stato di transumanza che si sta evolvendo in questa parte del pianeta. Soprattutto perché non sono chiare le linee che l’UE vuole mettere in atto, intanto in Italia il Viminale ha dato chiare direttive, servono 6.500 posti, per questo nella circolare non si esclude la possibilità che i prefetti ricorrano a misure drastiche pur di reperire strutture disponibili. Perché, come viene specificato nel provvedimento trasmesso: ”E' indispensabile trovare soluzioni per una civile accoglienza ai gruppi di migranti e richiedenti asilo”.