RIFORMA DEL CATASTO E TASSAZIONE FISCALE: C’E’ IL RISCHIO DI UNA NUOVA PATRIMONIALE?

L’Osservatore d’Italia intervista l’Architetto Alberto D’Agostino, Professore di Economia Urbana ed Estimo Immobiliare presso l’Università La Sapienza di Roma

di Cinzia Marchegiani

L’Osservatore d’Italia sta seguendo da vicino la Riforma del Catasto che andrà inevitabilmente a toccare le tasche degli italiani. Una riforma annunciata epocale per l’impatto decisivo che si produrrà in seguito alla grande raccolta di dati con l’ausilio di modelli matematici e statistici che cambierà irreversibilmente il volto non solo censuario ma tributario del cittadini. Ciò inevitabilmente genera paura visto che ogni volta che si mette mano ad una nuova legge, l’aumento sulle tasse patrimoniali non ha risparmiato nessuno.

L’architetto Alberto D’Agostino, Professore di Economia Urbana ed Estimo Immobiliare presso l’Università La Sapienza di Roma, presente al convegno del 16 aprile 2015 tenutosi nella Sala del Chiostro presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale della Sapienza di Roma che ha affrontato con un approccio scientifico la svolta epocale che attenderà la riforma del Catasto italiano, contattato dal nostro giornale ci aiuta a comprendere questa complicata rivoluzione che coinvolgerà i proprietari degli immobili in Italia.

Tutti lo chiedono, sta per partire la Riforma del Catasto, c’è il rischio di una nuova Patrimoniale professor D’Agostino?
Le rispondo come economista urbano, il rischio di una patrimoniale c’è perché il nuovo catasto non considererà solo i “prezzi d’uso” reali o potenziali degli immobili (gli affitti) ma anche i valori: non quelli convenzionali ma quelli venali cioè di mercato corrente; sicuramente un brutto e preoccupante segnale.

Ci preoccupa, perché brutto segnale?
Il fatto che vengano censiti due dati monetari connessi storicamente attraverso un tasso di capitalizzazione di per sé stesso sempre incognito nella dottrina estimativa, non è una cosa positiva, anche se poi dipenderà tutto da come le indagini saranno eseguite e come i relativi risultati funzioneranno negli estimi che saranno fatti con i nuovi “misteriosi” algoritmi. Quanto ai tempi per la riforma, se fatta così come indicato espressamente dalla normativa “nella più rosea delle previsioni ci vorranno non meno di 10/20 anni”

Professor D’Agostino, i proprietari si devono attendere aumenti fiscali sulle case?
Le associazioni dei Consumatori sono convinte che arriveranno pesanti rincari dalla revisione delle rendite catastali. Si parla di rincari sostanziali, ma non ci sono ancora elementi oggettivi su cui fare conteggi attendibili e probanti. Vero è, che il metodo “patrimoniale” non appare equo.

Lei è un appassionato e stimato studioso del nostro catasto, può spiegare cosa non va nel metodo patrimoniale
Il mio pensiero, riguarda la preoccupazione legata al rigore tecnico-filosofico-economico della tassazione fiscale che dottrina, prassi, e scienza legano alla fruttuosità dei beni immobiliari piuttosto che al loro valore venale come questa legge sembra contemplare. Chi si è dedicato allo studio del Catasto anche per esigenze professionali sa che Einaudi lodò il Messedaglia per aver puntato per le pubbliche entrate sulla redditività piuttosto che sul valore, concetto sfuggente e sempre variabile. Ho letto e studiato per dovere accademico e professionale gli atti parlamentari riguardanti la legge sulla “perequazione fondiaria” presentata alla Camera dei Deputati il 20 marzo 1884, e riguardante il "Riordinamento della Imposta Fondiaria", progetto studiato e predisposto dal deputato Angelo Messedaglia da cui prese il nome. Mi chiedo: quanti dei nostri parlamentari l’avranno letta?

Professore D’Agostino, quale era lo spirito della ricordata legge ?
Come già accennato, la legge fu promulgata il 1° marzo 1886, con il n. 3682 e rappresenta un capolavoro della nostra legislazione catastale quale mezzo rivolto alla perequazione fondiaria tra le diverse zone d’Italia. Con essa lo Stato liberale abbandonò definitivamente il principio del Catasto patrimoniale nel quale si erano attardati alcuni dei 23 Stati preunitari, pur dopo l’introduzione già nel 1815 del Nuovo Censo Milanese basato appunto sul reddito e non sul valore capitale. Non a caso la legge fu conosciuta ed è tuttora ricordata come legge di perequazione fondiaria e quindi tributaria. Non per nulla – è utile ripeterlo – Luigi Einaudi, grande studioso liberale, scrivendone nel 1941 sulla Rivista di Storia Economica, sottolineava come la legge Messedaglia si ispirasse al criterio del reddito medio ordinario ritraibile, criterio che era stato già dei “sapienti economisti settecenteschi” (inglesi, lombardi, toscani, napoletani), molti dei quali esponenti dell’Illuminismo che ebbe in Italia uno sviluppo autonomo.

Insomma, una storica legge che ha lontane radici scientifiche, e principi economici
Occorre leggere gli Atti Parlamentari per rendersi personalmente conto di come fu profonda, oggettiva, scientifica e convincente, la discussione che ne scaturì. Einaudi la elogiò proprio per questo, coerente con il principio economico fondamentale che le imposte immobiliari devono essere correlate ai redditi ritraibili e non ai relativi valori patrimoniali dei cespiti.

Professor D’agostino, lei ricorda come la formazione e la conservazione di un Catasto equo è un’opera di civiltà
Certo, la perequazione dell’imposta che ne è la necessaria conseguenza è opera di giustizia. Infatti nella detta legge si mise in risalto che l’oggetto particolare o la fonte dell’imposta fondiaria non fosse l’intero prodotto agrario ma quella parte di esso che dicesi “RENDITA”, in senso più largo “REDDITO DOMENICALE”, che assume perciò un carattere speciale, per cui si distingue dalle altre imposte dirette.
Infatti il prodotto degli immobili posti a reddito è formato da due parti distinte: la prima parte è il risultato ottenuto sia dall’uso del capitale di esercizio cui spetta l’interesse, sia dal lavoro dell’Uomo cui spetta il salario e/o lo stipendio; il tutto corrisponde oggi all’interesse sui mezzi d’opera utilizzati ed alla remunerazione del lavoro impiegato per la trasformazione del bene naturale: la terra; la seconda parte è l’effetto congiunto della terra naturale medesima e del capitale incorporato stabilmente in essa; quest’ultimo configura il reddito domenicale, cioè il reddito del proprietario (rendita o affitto) ossia il famoso Bf (Beneficio fondiario). Non considerando la prima parte, che oggi nell’economia urbana si riferisce all’attività edilizia propriamente detta e che è comune a tutte le altre attività o industrie, ciò che rimane si può considerare cosa distinta e fonte speciale di ricchezza privata: è questo il vero oggetto imponibile dell’imposta fondiaria. Infatti se il valore monetario nominale del prodotto edilizio, cioè del cespite urbano, è variabile di anno in anno e subisce i rischi e le sorti degli ordinari prodotti industriali, la rendita padronale netta conserva una certa stabilità nel tempo ed ha inoltre una tendenza al costante aumento. Non a caso la radicata e ultra consolidata dottrina estimativa trae il valore del bene economico dalla rendita futura prospettica e non viceversa.

Professore, una riflessione su questa Riforma che ormai è alle porte
Non sono un politico e quindi non spetta a me trarre le conclusioni sull’attività di governo, mi piacerebbe però assistere ad un maggior impegno dei consiglieri tecnici dei politici e conseguentemente ad una correzione di rotta circa i famosi ed attesi “algoritmi” in gestazione. E’ esperienza comune essere consapevoli di quanto sia pericoloso cambiare punto di vista ed atteggiamento rispetto agli antichi e fondamentali fattori della produzione: TERRA, LAVORO, CAPITALE. Da semplice cittadino temo che i nostri governanti incalzati endemicamente dall’emergenza e dal bisogno possano preferire di sacrificare la gallina pur nella consapevolezza che non ci saranno più uova giornaliere…nel futuro.




SCANDALO TUBERCOLOSI AL GEMELLI: LE FAMIGLIE DI 5 BAMBINI DANNEGGIATI SI COSTITUISCONO NEL PROCESSO A ROMA

Chiesto risarcimento negato dall’ospedale e dal vaticano. Ora altre 180 famiglie sono pronte a costituirsi parte civile con l'associazione Codacons

di Cinzia Marchegiani

Roma – Sono state depositate ieri, 6 maggio 2015,  dinanzi al Tribunale penale di Roma le prime cinque costituzioni di parte civile nell’ambito del processo per lo scandalo Tubercolosi al Gemelli.
I neonati erano risultati positivi ai test disposti dal Policlinico Gemelli dopo il caso dell'infermiera che si scopri essere affetta da tubercolosi, la stessa fu poi ricoverata allo Spallanzani.
Il Codacons, che rappresenta le famiglie di 5 bambini coinvolti nella nota vicenda sanitaria, ha scelto la strada della costituzione di parte civile allo scopo di far ottenere ai soggetti danneggiati dallo scandalo sanitario il giusto risarcimento, finora negato sia dall’ospedale, che non ha mai offerto un indennizzo alle famiglie nonostante una class action avviata dal Codacons e attualmente pendente in Tribunale, sia dal Vaticano, cui i genitori dei bimbi coinvolti si erano rivolti interpellando direttamente il Pontefice.
Ora altre 180 famiglie i cui bimbi erano risultati positivi ai test sulla Tbc subendo per questo una profilassi pesantissima, attraverso i legali dell’associazione (Avv.ti Antonio Castiello, Alessia Stabile, Nicola Sanitate, Giuliano Leuzzi e Vincenzo Rienzi) potrebbero aggiungersi a coloro che già hanno depositato le costituzioni di parte civile nel processo che vede gli imputati – dirigenti del nosocomio e medici – chiamati a rispondere del reato di lesioni personali colpose e relative aggravanti.

Il giudice della decima sezione del Tribunale penale di Roma si è riservato di decidere nella prossima udienza del 9 luglio 2015.
 




BEATRICE LORENZIN: LA MINISTRA E' INDAGATA DALLA PROCURA


LEGGI ANCHE: 21/03/2014 VIVISEZIONE: LORENZIN BLOCCA TAVOLO MINISTERIALE SULLE SPERIMENTAZIONI ALTERNATIVE

di Cinzia Marchegiani

Mercoledì 6 maggio 2015 l'ufficio legale del PAE ha comunicato la notizia che la Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati il ministro della Salute Beatrice Lorenzin unitamente al direttore generale sanità animale e farmaci veterinari dott. Silvio Borrello. Il fascicolo è stato assegnato al PM Felici che indaga per il reato di omissioni d'atti d'ufficio in seguito alla denuncia del Partito Animalista Europeo.

FATTI
A spiegare le motivazioni è lo stesso Stefano Fuccelli, presidente del PAE. Il nodo della controversia si articolo sul Tavolo tecnico Scientifico che è stato bloccato dal precedente direttore generale, dott.ssa Gaetana Ferri, rimosso dopo l'iscrizione sul registro degli indagati dalla Procura di Roma a seguito della denuncia del Partito Animalista Europeo per omissione d'atti d'ufficio, già indagato dalla medesima Procura per il coinvolgimento nello scandalo dei trafficanti di virus, anche il suo successore continua ad ostacolare il regolare svolgimento appunto del Tavolo tecnico-scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale.
"Apprendo con soddisfazione l'iscrizione sul registro degli indagati sia del ministro che del direttore generale e spero che la magistratura punisca seriamente i responsabili. Il Tavolo, inaugurato dal precedente Ministro della Salute Renato Balduzzi, è tutt'ora ostacolato dall'attuale ministro Lorenzin per collusione con Farmindustria e con la lobby di pressione. Troppi interessi – denuncia Fuccelli -ruotano intorno alla sperimentazione animale, dal profitto, e non certo per un miglioramento della salute umana, alla protezione legale. Un metodo inefficace che solo negli Stati Uniti produce ogni anno 100 mila decessi per cause iatrogene (fonte FDA) dovute cioè agli effetti collaterali dei farmaci non riscontrati sugli animali e per questo commercializzati.”

La iatrogenesi rappresenta la terza causa di morte dopo l'infarto ed il cancro sottolinea Fuccelli: ”è' un metodo sbagliato di cui tutti ne sono ben consapevoli dai vertici del ministero, ricercatori, sperimentatori fino ai produttori del farmaco. Gli unici che non lo devono sapere sono i consumatori, che anzi, vanno rassicurati – continua il presidente del PAE – perché se fossero informati di come funziona effettivamente, non comprerebbero più.”
E proprio sulla sperimentazione animale ritorna il sostenitore dei metodi alternativi Fuccelli spiegando che permette alle aziende sia di commercializzare qualsiasi sostanza anche nociva e mortale per l'uomo, sia di non esserne poi responsabili in caso di danni o disastri farmacologici poiché la sua produzione e diffusione nell’ambiente sono avvenute a norma di legge.”Milioni di decessi in tutto il mondo ma nessuno è mai andato in galera grazie all'alibi della vivisezione, questo è l'unico motivo per cui non viene abolita. “

VERITA’ CHE STANNO EMERGENDO
Una denuncia in piena regola sul sistema che ruota intorno a alla sperimentazione ma anche all’autorizzazione dei farmaci, spesso rilasciati con blande sicurezze, valutate per tanti anni in post-marketing. E Fuccelli per questo ricorda gli unici incontri avvenuti quando era ministro della salute Balduzzi :”al profilo scientifico sono bastate soltanto tre sedute di confronto tra le due commissioni di scienziati e ricercatori, pro e contro il modello animale, per far congelare la prosecuzione del Tavolo visto l'imbarazzante impasse in cui si sono venuti a trovare i pro-vivisezione. Abbiamo chiesto di calendarizzare sin da subito ed in streaming i prossimi incontri al fine di permettere a tutti i membri di lavorare proficuamente verso lo stesso scopo: accelerare il progresso scientifico, tutelare maggiormente la salute pubblica e conseguire un risparmio di spesa. Il Tavolo è il luogo istituzionale . ricorda Fuccelli – più accreditato alla discussione di un argomento che riguarda non soltanto il benessere degli animali ma soprattutto la tutela della salute pubblica. Continuare a perseverare nel sottrarsi al confronto conferma l'insussistenza scientifica della loro teoria."

Noi de l’Osservatore d’Italia abbiamo il video dove lo stesso Ministro Balduzzi, confemava al Presidente del PAE, Stefano Fuccelli, l’importanza di questi tavoli Ministeriali e il loro normale proseguimento, ad oggi disatteso. Questo è il video dell’incontro tra il’ex Ministro Balduzzi e Stefano Fuccelli.

Da allora la stessa Lorenzin ha pensato bene di non metter in agenda questo importante congresso scientifico…anzi alla conferenza sui “Falsi Miti” ha ritenuto liquidare lo stesso Fucceli, affermando che i membri designati per il tavolo ministeriale sono stati nominati, non rispondendo di fatto il perché nessuno di quei membri appartengano al pensiero scientifico dei metodi alternativi. Qui il video che dimostra il non confronto:

Tanto tuonò che piovve, e ora la ministra Lorenzin dovrà rispondere del suo comportamento, il fascicolo è stato assegnato al PM Felici che indaga per il reato di omissioni d'atti d'ufficio.




BANCHE, GIORGIA MELONI: PRESTITO IPOTECARIO "ULTIMA PORCATA DI RENZI"

Tuona Giorgia Meloni a difesa e a tutela dei pensionati proprietari di immobili: ”nel giro di pochi anni e a fronte di un prestito contenuto, gli anziani si ritroveranno a regalare l’intero valore della propria casa alle banche. Siamo davanti ad una cosa schifosa.”

di Alessandro Rosa

Sul prestito vitalizio ipotecario, ideato da questo Governo appena entrato in vigore, tuona Giorgia Meloni leader di Fratelli d’italia: "è l’’ultima porcata di Renzi” e spiega il motivo per il quale questa nuova manovra sembrerebbe non tutelare i pensionati e i proprietari di immobili, che nella necessità di liquidità potrebbero attivarlo, ipotecando le proprie case: "Renzi ci dice che il prestito vitalizio ipotecario può essere un’opportunità per gli anziani per ottenere un prestito dalle banche, che sarà restituito alla loro morte grazie al valore della loro casa di proprietà. In realtà, è solo l’ultima porcata inventata da Renzi per derubare la povera gente e regalare soldi alle banche. Con questo provvedimento – continua Giorgia Meloni – il Governo mette in atto un sistema di usura legalizzato con il quale viene consentito alle banche di farsi pagare gli interessi sugli interessi (anatocismo).”

La Meloni spiega quale meccanismo perverso attende pronto dietro l’angolo gli ignari pensionati:” Nel giro di pochi anni e a fronte di un prestito contenuto, gli anziani si ritroveranno a regalare l’intero valore della propria casa alle banche. Siamo davanti ad una cosa schifosa che ricorda tanto gli sciacalli del mercato nero in tempo di guerra, che pretendevano oro e argento in cambio di un tozzo di pane e del latte per i bambini. In Parlamento Fratelli d’Italia ha votato contro questa legge infame.”

Ma l'anatocismo no era illegale? Nuove perle dal governo Renzi sotto avanti a chi tocca?


La Meloni avvisa tutti, sulla trappola del prestito vitalizio che purtroppo è entrato in vigore, sperando che le persone più giovani tutelino quelle più anziane:” informate i vostri genitori, i vostri nonni e tutti gli italiani di quello che sta succedendo»




SCUOLA, LA PERLA DI MAURIZIO LUPI: BACCHETTA GLI INSEGNATI CHE HANNO SCIOPERATO

L'On. Lupi ne è convinto tanto che lancia il suo editoriale spiegando l’assurdità di questo sciopero nazionale del comparto degli insegnati:” In questo Paese siamo ormai abituati a tutto, ma uno sciopero contro l’assunzione di oltre centomila persone, che quella stabilizzazione chiedono da anni, non l’avevamo ancora visto”.

di Cinzia Marchegiani

Cambiano le sigle partitiche meno le linee guida. Il capogruppo di Area Popolare (ex NCD) alla Camera on. Maurizio Lupi si scaglia contro il comparto della scuola che ieri ha manifestato per le piazze di tutta Italia, da nord a sud, e condivisa da tutte le sigle sindacali, contro la riforma  sulla scuola e dichiara: “Ma una cosa deve essere chiara, il disegno di legge in discussione in Parlamento non è un decreto/sanatoria per la sistemazione dei precari. Se così fosse, o se a questo si riducesse, non avrebbe il nostro appoggio. La scuola non ha principalmente il problema dell’occupazione degli insegnanti, ma quello della formazione ed educazione dei ragazzi. La scuola – continua l’On. Lupi -deve essere pensata e organizzata in funzione del bisogno educativo degli studenti, ed è per raggiungere questo obiettivo che oggi alla scuola serve un organico in grado di assicurare che l’insegnamento avvenga in condizioni di stabilità, di efficienza e di qualità.”

Ma l'On. Lupi va oltre e ricorda che la riforma di cui stanno discutendo è un passo importante, e lo è solo se approvata nel suo complesso, verso un sistema scolastico che finalmente superi il centralismo burocratico di cui la scuola potrebbe morire.”La scuola ha bisogno allora, certo, di insegnanti stabili, ma anche di merito, presidi responsabilizzati nella loro funzione dirigente, di percorsi formativi più agili che comprendano alternanza scuola-lavoro, di autonomia e di libertà.” E conclude che si avrà la buona scuola se questo disegno non viene snaturato, mentre dice assolutamente “no”provvedimento tampone che la degradi ad assumificio”.

Una miriade di commenti all’On. Lupi che gli ricordano cortesemente di non provocare, così un suo contato lo redarguisce a dovere:”…lei sa benissimo che non si tratta solo di questo e probabilmente non si è informato su ció che gli insegnanti chiedono! Si chieda perchè il 100 per 100 di chi rappresenta la scuola (mi sa che l'unica che si è astenuta è stata la moglie di Renzi) si è mobilitato compatto…persone di destra e di sinistra tutti insieme…se lo è chiesto?”

Cose strane di questo mondo verrebbe da dire, tutti folli evidentemente si sono dati appuntamento per le piazze d'Italia. ASnche questa è una cartina al tornasole di quanto siano distanti dalla realtà chi mette firma alle riforme di questo paese.




ROMA, OSPEDALE FORLANINI: SPUNTANO DEI DOCUMENTI INEDITI SULLA RICONVERSIONE DEL NOSOCOMIO

La proposta di trasferire il Consiglio Regionale presso l’ospedale, viene osteggiata dal consigliere regionale Santori: “decisione sembra assurda, considerato che la struttura di Via della Pisana è nuova e ben funzionante”. E domani presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale alle 17 alle 19 Santori produrrà documenti inediti

di Cinzia Marchegiani

Roma – Appuntamento domani 7 Maggio dalle ore 17 alle ore 19 in Via della Pisana 1301 presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, con il consigliere regionale Fabrizio Santori con documenti inediti, interventi e aggiornamenti sulla situazione dell’ospedale romano Forlanini.
Santori non ci sta sulla riconversione di un ospedale storico che ha segnato e fatto della sanità laziale un riferimento indiscutibilmente importante per i suoi fruitori e per gli stessi medici, un vanto dell’eccellenza italiana.
L’on. Santori parla chiaro sui progetti che vedono l’ospedale al centro di un grande cambiamento: “il Forlanini rappresenta un patrimonio di questa città e in particolare dei nostri quartieri e di tutto il territorio. I progetti di riconversione di questa eccellenza appaiono ancora molto grigi, poco chiari, e soprattutto non sembrerebbero garantire l’utilità sociale, la garanzia dell’interesse collettivo, una progettazione attenta alla trasparenza e al contenimento dei costi. C’è quindi il sospetto- continua Santori – che qualcosa non vada bene e che, di fatto,ci si trovi ad assistere all’ennesima speculazione di pochi.” Per questo motivo Santori vuole vigilare, denunciare ed essere parte attiva in questo momento, cercando anche il coinvolgimento di associazioni, comitati e anche la partecipazione dei singoli cittadini.

SANTORI PROMOTORE DELL’INIZIATIVA E DELLA DENUNCIA L’On. Santori non ci sta, e rispedisce al mittente l’incapacità di saper attuare strategie mirate: “Stante la sordità della Regione Lazio, incapace fino ad oggi di recepire qualunque impulso delle opposizioni, soprattutto in sede di approvazione del Collegato di Bilancio dove con oltre 30 emendamenti, invano, ho tentato in qualunque modo di garantire un’adeguata riconversione per il territorio, ho voluto fortemente farmi promotore di un’iniziativa concreta, ma soprattutto di denuncia con l’intento di poter raggiungere l’obiettivo di vedere valorizzato questo complesso e anche per il contenimento della spesa che si avrebbe trasferendo al suo interno uffici su cui Comune, ASL e Regione ad oggi pagano affitti salati per i servizi socio-sanitari”.

 

APPUNTAMENTO IN REGIONE Con quest’appuntamento Santori invita tutti e ammonisce: “è importante farlo bene ma anche presto, al fine di evitare che le strutture siano soggette a obsolescenza, degrado, occupazioni abusive, abbandono generalizzato. C’è anche uno splendido quanto importante Museo al suo interno. La proposta di trasferire il Consiglio Regionale in quella sede ci sembra assurda, considerato che la struttura di Via della Pisana è nuova e ben funzionante."

Allora domani 7 Maggio dalle ore 17 alle ore 19 in Via della Pisana 1301 presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, l’On. Santori sarà presente con documenti inediti, interventi e aggiornamenti sul caso Forlanini.




MALATTIE RARE E QUEL BUSINESS A MOLTI ZERI. STAMINA UNA SCOPERTA DA OSTACOLARE

In altri paesi si discute del problema mentre in Italia i nostri ammalati subiscono il silenzio delle istituzioni. Ora rimangono ombre pesanti sui conflitti d’interesse sul caso stamina

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di Cinzia Marchegiani

L'opinione pubblica è da sempre convinta che le malattie rare siano patologie sulle quali l'industria farmaceutica riesce a fare pochi affari per la ridotta produzione e vendita di farmaci nel settore.
Tale assunto viene smentito categoricamente da una ricerca apparsa in Svizzera che rivela un giro d'affari inaspettato per le multinazionali che si occupano del settore: la sola Novartis, infatti, risulta essere il principale beneficiario della vendita di medicinali per le malattie rare a livello mondiale con 11,3 miliardi di franchi di fatturato. Proprio alla luce di tali dati, il governo confederale elvetico ha al vaglio una disciplina al fine di concedere al settore farmaceutico degli incentivi affinché porti avanti la ricerca sulle malattie meno conosciute. Incentivi concretizzati in una protezione dalla concorrenza sul mercato svizzero per un periodo di almeno 12 anni.
Sempre al di là delle Alpi, alcune associazioni si sono opposte a queste forme di protezionismo mettendo in guardia sulle conseguenze di queste decisioni visto che si è assistito a un'esplosione dei costi delle terapie basate su questo tipo di farmaci.
A riportare la notizia è Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che sottolinea come questo dato importante evidenzia un fatto grottesco per la sanità italiana:”almeno in altri paesi la politica e le istituzioni portino avanti battaglie contro le patologie rare, mentre in Italia non esiste una seria e approfondita discussione e gli ammalati sono relegati a subire un isolamento che gli esclude dalle cure che meritano, con una ricerca costretta a fare ormai il fai da te".

UN BUSINESS MONDIALE
Proprio su queste case farmaceutiche è uscito un dossier che spiega il fenomeno significativo del mercato svizzero dei medicinali e dei suoi attori, tanto da assegnargli lo scettro e fama a livello mondiale. Si legge infatti, le aziende svizzere – Novartis, Roche, Merck Serono e Actelion – costituiscono l’11% del mercato mondiale dei medicinali, con vendite che superano gli 87 miliardi di franchi. Il fatturato di Novartis, numero due mondiale, è di 48,6 miliardi di franchi svizzeri (51,5 mld di dollari). Quello di Roche, numero sei mondiale è di 32,4 miliardi di franchi svizzeri (34,5 mld di dollari). L’Europa è il nostro principale acquirente, ma i mercati dei paesi emergenti sono in espansione, soprattutto i paesi dell’Asia. Per la ricerca e lo sviluppo in Svizzera, le cinque aziende svizzere membri d’interpharma hanno investito più di sei miliardi di franchi, cioè il 38,7% della loro spesa mondiale; un importo cinque volte maggiore del fatturato realizzato in Svizzera. Negli Stati Uniti, l’altro polo di ricerca di queste aziende, la spesa ha superato i cinque miliardi di franchi. Nuovi medicinali Negli ultimi decenni, i costi di sviluppo sono notevolmente aumentati. Trentacinque anni fa, i costi per lo sviluppo di un nuovo medicinale ammontavano a 127 milioni di franchi. Oggi, sono necessari più di 1,5 miliardi per finalizzare un nuovo prodotto.

STAMINA NON E’ UN CASO
Uno sguardo doveroso è da rivolgere al caso stamina e la grottesca capacità delle istituzioni di non focalizzare quelle evidenze che sono ormai sotto gli occhi di tutti, ma che con terrore tutt’oggi non si affrontano. E' forse un caso che la ricercatrice Cattaneo sia stata nominata senatrice a vita, che sia a sua firma la commissione d’indagine sul caso stamina, e anche che sembrerebbe si stia battendo affinché i senatori che stanno valutando i temi riguardo la sperimentazione animale, finiscano in una nube poco chiara?…. I possibili conflitti d’interesse in questa storia emergono ed emergeranno sempre di più, ma c’è da chiedersi davvero cosa si nasconde dietro l’ostruzionismo alla ricerca della verità. A noi gli incassi delle lobbies sembrano un valido motivo affinché le terapie che si potrebbero effettuare in un ospedale siano state ostacolate con qualsiasi mezzo. Il neurologo Villanova è ora autore con John Robert Bach di uno studio che mette in rilievo evidenze inequivocabili di miglioramenti clinici in tre bambini affetti da Atrofia Muscolare in seguito alle infusioni avvenute presso gli Spedali Civili di Brescia, mettendosi categoricamente in contrasto con il ministro Beatrice Lorenzin e le sue tesi e posizioni a riguardo.

Le malattie rare sono un vero business, ma questo già lo sapevamo, ma non solo per le case farmaceutiche , ma per tutto l’indotto dei finanziamenti dati a goi go, per pubblicazioni e carriere accademiche. Possibile che nessuno ha notato che i più forti detrattori sono stati e alcun sono ancora nella fondazioneTelethon come ricercatori, che fa campagna nazionale anche in Rai per ottenere donazioni in denaro per continuare nelle loro ricerche? C’è stato un segnale preciso avvenuto nel passaggio del testimone dal ministro Balduzzi all’attuale, che purtroppo ha scritto una brutta pagina di questo governo, tutte le strade tracciate sia sulla sperimentazione del metodo stamina che sui tavoli ministeriali dei metodi alternatici per le sperimentazioni sono stati seppelliti.
Verrebbe da dire Mauro Ferrari docet….un emerito professore americano rispedito a casa con volo di secondo ordine solo perché aveva osato ascoltare anche le famiglie dei malati.

Sulla senatrice Cattaneo ora molte ombre si stanno dileguando, ma c’è da chiedersi chi voglia con tutta onestà verificare cosa è accaduto dentro la stanza dei bottoni.




VACCINI E CONTROINDICAZIONI TACIUTE: L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA E RADIO COLOSSEUM

 

Martedì 5 maggio alle ore 19:00 l'appuntamento radiofonico con la diretta insieme a David Gramiccioli per cercare di comprendere il mondo dei vaccini, e le storie di chi si è ritrovato ad affrontare "mostri" che nessun genitore vorrebbe mai raccontare

 

di Cinzia Marchegiani

Si parla troppo spesso dei vaccini, della loro importanza, di come abbiano cambiato il volto della storia e della sanità pubblica mondiale, ma troppo spesso, l’altra faccia della medaglia, quella che riguarda i danneggiati da vaccino, non viene mai affrontata con lo stesso peso e la stessa determinazione. Una sorta di leggende metropolitane si sono create attorno ai volti e alle storie delle famiglie che affrontano quasi come appestati il loro dramma e il loro dolore, soli contro un sistema che fa finta di non vedere, spesso citati nei report istituzionali come un normale danno calcolato, che fa parte della partita in gioco. Invece questi bambini sono reali, i loro drammi sono insopportabili da accettare, un calvario il loro e quello delle famiglie che fa comodo non vedere, che diventano numeri estrapolati dai calcoli della probabilità. Invero sono numeri che devono lottare con le unghie e con i denti per il riconoscimento dei diritti sanciti dalla legge italiana. Così oltre il danno, anche una odiosa beffa.

L'EVENTO RADIOFONICO CON DAVID GRAMICCIOLI,  UNA VOCE CHE DA SPAZIO ALLE STORIE E ALL'INFORMAZIONE 

Martedì 5 maggio sera su Radio Colosseum, David Gramiccioli, affronta questo tema spinoso, ospitando nella sua trasmissione la storia di tre famiglie, tre bambini nati sani che hanno subito un danno, in seguito alla profilassi vaccinale. Sono tre storie come molte altri percorsi di vita interrotti perché una pratica medica all’improvviso ha cambiato irreversibilmente la loro innocenza e il futuro. Alle 19:00 su Radio Colosseum interverranno Angela Lomele, Giusi Collemi e Sauro Scarpeggio. David Gramiccioli infine affronterà con l’avv. Roberto Mastalia gli aspetti non solo legali, ma quello dei diritti di cui i genitori possono avvalersi per difendere il principio stesso della vita oltre a quello per la libertà di cura di cui all’art. 32, comma 2 della Costituzione e di autodeterminazione.

Per seguire la diretta radiofonica CLICCARE QUI 

C’è da chiedersi come mai questa odiosa e grave faccia del mondo delle vaccinazioni non vuole essere affrontata con il giusto riguardo, soprattutto perché nasconde molti vuoti legati alle segnalazioni della farmacovigilanza di cui spesso i genitori non sanno cosa siano, come dovrebbero essere effettuate sia dagli stessi che dal personale sanitario, le stesse che invero tutelerebbero, se applicate, i diritti di quei numeri da statistica caduti nella disgrazia di un danno da vaccino. Ma tutti i bambini possono affrontare un insulto vaccinale, ci sono delle regole da rispettare affinché si possano prevenire questi danni?

Un mondo quello dei vaccini che viene sempre scosso non solo da queste storie drammatiche che coinvolgono le famiglie, ma anche quello degli scandali legati al mondo istituzionale, come quello in ordine temporale che ha sollevato l’inchiesta partita da Roma sui vaccini animali dove sono stati rinviati a giudizio i vertici del Ministero della Salute, per via della presunta diffusione della “Lingua Blu“e Aviaria per lucrare sui commercio dei vaccini, che per ora ha visto il segretario generale del Ministero della Salute, Romano Marabelli, (nominato appena due mesi fa dalla Lorenzin) autosospendersi dopo essere stato travolto dalla suddetta inchiesta assieme ad altri 41 indagati con diverse posizioni che vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione, dall'epidemia alla diffusione di una malattia degli animali, dalla falsità ideologica alla rivelazione di segreti d'ufficio.
Martedì 5 maggio sera, grazie alla sensibilità di David Gramiccioli, un momento di arricchimento personale e anche di solidarietà a chi nella vita sta affrontando mostri più grandi di loro stessi. C’è sempre la possibilità di diventare più grandi, perché il ruolo del genitore deve essere di assoluta consapevolezza. 




VACCINAZIONI: L’ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA E PEDIATRI

Un accordo siglato che riconosce ai pediatri che aderiranno, un bel cachet fino a 3000 euro per il raggiungimento degli obiettivi imposti, oltre 15 euro a profilassi eseguita (molti sono vaccini facoltativi) ai loro assistiti presso il loro studio. Ora si deve comprendere se i pediatri firmeranno visto che sarà sotto la loro responsabilità la conservazione dei vaccini in un frigorifero apposito, secondo le norme vigenti in materia. Chi e come sarà valutata una causa per problemi di reazione avversa o danni all'assistito?

di Cinzia Marchegiani

Cambiamenti in vista per i pediatri ma anche per i genitori che dovranno affrontare il percorso delle vaccinazioni dei propri figli nella Regione Toscana. L'accordo tra la Regione e pediatri di famiglia, è stato siglato il 9 aprile 2015 presso il Palazzo Strozzi Sacrati dall'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, dal segretario della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) Toscana, Paolo Biasci, e dai componenti del Comitato regionale per la pediatria di famiglia: i direttori generali delle Asl 5 di Pisa, Rocco Damone, Asl9 di Grosseto, Daniele Testi, Asl10 di Firenze, Paolo Morello Marchese, Asl 11 di Empoli, Monica Piovi; e il presidente della SdS Bassa Val di Cecina, Samuele Lippi.

"Obiettivo di questo accordo – chiarisce l'assessore Marroni – è quello di migliorare e ampliare i servizi assistenziali rivolti alla popolazione pediatrica, favorendo l'adesione da parte delle famiglie ai programmi vaccinali promossi dalla Regione, con l'implementazione del compito dell'esecuzione dell'atto vaccinale da parte del pediatra di famiglia nello studio dove di norma esercita la sua attività".

PUNTI FONDAMENTALI DELL’ACCORDO
I pediatri dovranno eseguire minuziosamente compiti sanciti dall’accordo, al quale ciascun pediatra di famiglia aderirà volontariamente:
– Informazione e promozione delle vaccinazioni. L'attività di informazione e promozione all'adesione al calendario vaccinale si sviluppa in due momenti principali: prima della nascita e al momento del primo Bilancio di salute.
– Acquisizione del consenso informato secondo le modalità espressamente previste dalla normativa. Nel caso che la famiglia non intenda procedere alle vaccinazioni, il pediatra acquisisce invece il dissenso informato.
– Effettuazione della vaccinazione. Il pediatra esegue l'atto vaccinale avendo cura di seguire le indicazioni e la tempistica prevista dal calendario vaccinale regionale. Le sedute vaccinali possono essere effettuate in occasione dei bilanci di salute o in sedute programmate ad hoc.
– Registrazione delle vaccinazioni effettuate. L'atto vaccinale deve essere annotato sul libretto pediatrico ad uso delle famiglie, sulla cartella informatizzata ad uso del pediatra e, a regime, sul software messo a disposizione dell'azienda.
– Segnalazione degli eventi avversi. Il pediatra deve segnalare tempestivamente le reazioni avverse agli uffici aziendali, con l'invio dell'apposita scheda di segnalazione.
– Segnalazione e recupero degli inadempienti. Il pediatra si impegna a collaborare con l'azienda per il recupero degli inadempienti, con modalità che saranno precisate a livello aziendale.
L'accordo prevede anche che il pediatra si impegni alla conservazione dei vaccini in un frigorifero apposito, secondo le norme vigenti in materia, e sotto la propria responsabilità.
L'accordo entra in vigore da subito, al momento della firma. I pediatri di famiglia in Toscana sono 430. Ciascun pediatra aderirà volontariamente.

COMPENSI RICONOSCIUTI AL LAVORO DEL PEDIATRA. MOLTE PROFILASSI SONO FACOLTATIVE
Per le attività di informazione, promozione, acquisizione del consenso informato, effettuazione dell'atto vaccinale, registrazione della vaccinazione, segnalazione e recupero degli inadempienti da parte del Pediatra di famiglia (ma se molti sono facoltativi?) da parte del Pediatra di famiglia si fa riferimento a quanto stabilito dal punto 4.3 dell’AIR 2001, tuttora vigente, che prevede un compenso che si articola in una tariffa per la prestazione vaccinale e in una per il raggiungimento degli obiettivi, infatti viene riconosciuto:
– un compenso di 15 euro per ogni atto vaccinale, oltre i premi obiettivi:
– 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per terza dose di esavalente (di cui due sono facoltativi ma non se ne fa parola)
– altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti > del 95% per morbillo (anch’esso facoltativi
– e ancora altri 1000 euro per copertura vaccinale tra i propri assistiti femmine > dell’ 80% per papilloma virus (anch’esso facoltativo)

L’accordo però è chiaro, se l’obiettivo non viene raggiunto, gli stessi compensi saranno dimezzati per il raggiungimento di coperture tra 92 e 95% per terza dose di esavalente e morbillo, e di coperture tra 71 e 80% di Papillomavirus. Per le coperture inferiori a quelle accordate, non sarà riconosciuto alcun compenso, oltre le 15 euro per atto vaccinale. Si fa presente che dalla stessa copertura non saranno conteggiati i soggetti irreperibili e quelli che hanno firmato il consenso informato.

L’adesione a questo accordo vedrebbe, da una un lato, forzare la vaccinazione da parte del pediatra in virtù dei compensi raggiungibili, ma dall’altra un carico di responsabilità indipendentemente dagli obiettivi raggiunti. L'accordo ricordiamo che  il pediatra si deve impegnare alla conservazione dei vaccini in un frigorifero apposito, secondo le norme vigenti in materia, e sotto la propria responsabilità. Questo serve ad assicurare che il lotto del vaccino ubicato preso lo studio medico, dovrà essere mantenuto sempre ad un intervallo di temperatura per mantenere la catena del freddo, altrimenti gli stessi farmaci vanno incontro a deterioramento e quindi non più somministrabili.

SCANDALO VACCINI CONSERVATI A TEMPERATURE AMBIENTE A LIVORNO

Sono passati solo pochi mesi, a fine novembre 2014, quando circa 500 vaccini antiinfluenzali destinati ai bambini sono stati trovati in un controllo conservati in modo scorretto, a una temperatura diversa e più alta rispetto a quella prevista dalla legge. Purtroppo è la scoperta agghiacciante che hanno fatto i Carabinieri Nas di Livorno all'interno del centro pediatrico Accademia, in via Caprilli, durante le perquisizioni disposte dalla Procura di Pisa in merito all'indagine sulla presunta corruzione nella maxi inchiesta medici low cost. La scoperta dei militari portò all'iscrizione nel registro degli indagati dei quattro medici associati alla clinica. Il reato che viene loro contestato è quello di "somministrazione di medicinali guasti o inefficaci". I prodotti infatti devono essere conservati in frigorifero a una temperatura massima di otto gradi, mentre gli stessi investigatori li hanno trovati all'interno di alcuni magazzini a temperatura ambiente.

CHI RISARCISCE I DANNI DA VACCINO?

L'accordo  appena siglato potrebbe regalare più ombre che luci, soprattutto sulle responsabilità legate all’integrità farmaceutica del prodotto, ciò significa che ogni medico si dovrà organizzare con un frigorifero che sappia anche mantenere la catena del freddo in caso di interruzione della corrente. Ma se a un assistito accade qualcosa dopo la profilassi, quali saranno le dinamiche che si instaureranno? Quali e quanti controlli saranno accertati affinché si possa risalire alla causa effettiva di un eventuale reazione/danno? Sicuramente un punto che non regala tranquillità all’operatore sanitario.

Ricordiamo che è lo Stato italiano con la Legge 210/92 del 25 Febbraio 1992, n. 210 (in Gazzetta Ufficiale, 6 Marzo, n. 55) che prevere l’“Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni”.
L’articolo stabilisce:
1. che chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge.
2. l'indennizzo di cui al comma 1 spetta anche ai soggetti che risultino contagiati da infezioni da HIV a seguito di somministrazione di sangue e suoi derivati, nonché agli operatori sanitari che, in occasione e durante il servizio, abbiano riportato danni permanenti alla integrità psico-fisica conseguenti a infezione contratta a seguito di contatto con sangue e suoi derivati provenienti da soggetti affetti da infezione da HIV.
3. I benefici di cui alla presente legge spettano altresì a coloro che presentino danni irreversibili da epatiti post-trasfusionali.
4. I benefici di cui alla presente legge spettano alle persone non vaccinate che abbiano riportato, a seguito ed in conseguenza di contatto con persona vaccinata, i danni di cui al comma 1; alle persone che, per motivi di lavoro o per incarico del loro ufficio o per potere accedere ad uno Stato estero, si siano sottoposte a vaccinazioni che, pur non essendo obbligatorie, risultino necessarie; ai soggetti a rischio operanti nelle strutture sanitarie ospedaliere che si siano sottoposti a vaccinazioni anche non obbligatorie.

Insomma, i produttori dei vaccini non risarcirebbero le vittime, ma lo Stato si fa carico degli indennizzi, ovviamente usufruendo dei soldi pubblici, anche per chi viene contagiato da una persona vaccinata….Scenari in realtà che molti non conoscono l’esistenza, forse anche perché molti medici, prescrivono i richiami vaccinali senza fare informazione a 360 gradi, come del resto sono le esperienze che molti genitori raccontano  in seguito agli incontri avvenuti nei centri vaccinali. Con questo accordo i pediatri saranno impegnati ad informare i genitori su questo mondo ancora sconosciuto, soprattutto perché molti di questi vaccini sono espressamente facoltativi.




EXPO 2015 MILANO E QUELLA BRUTTA FIGURA DI ALFANO

Il ministro Alfano, in un altro paese avrebbe fatto subito le valige. Le sue ultime parole famose ora chiedono la sua stessa testa e le dimissioni: “rafforzato i poteri di prefetto, questore e di tutte le forze dell'ordine per prevenire le infiltrazioni, mentre su quello dell'ordine pubblico è stato messo a punto un sistema di flussi di informazione che servirà a impedire a chi vuole rovinare la giornata del primo Maggio di farlo

di Cinzia Marchegiani

Milano – L’inaugurazione dell’Expo 2015 ha lasciato il marchio di un’Italia inetta, incapace a prevenire anche le minacce sfacciatamente anticipate di gruppi palesemente guerraioli. I black bloc, si confermeranno coloro che non hanno rispetto delle regole, della libertà degli altri, del patrimonio privato e comune dei cittadini. Poco importa, devastare e bruciare negozi, macchine, ridurre un cencio una città, l’importante lasciare il segno e che segno. Su questa ennesima sciagura Angelino Alfano si conferma una disgrazia per la sicurezza italiana e non solo, considerato che questo evento internazionale accoglierà i turisti da tutto il mondo. Era il 21 aprile 2015 quando sul sito del suo Ministero Interno si leggeva la sua strategia affinché sull’EXPO 2015 a pochi giorni dall’inaugurazione la sicurezza sarebbe stata un vanto. «Sono 490 gli obiettivi sensibili che a Milano saranno controllati dalle forze dell'ordine già presenti sul territorio e da un contingente di rinforzo composto da oltre 3.700 unità». Lo spiegava il ministro dell’Interno Angelino Alfano nella prefettura di Milano, al termine del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato per fare il punto sugli aspetti connessi alla pianificazione del sistema sicurezza, a pochi giorni dall’inaugurazione di Expo 2015. Si tratta di un lavoro, proseguiva poi Alfano, «che ha permesso di applicare l'interdizione a 79 imprese non in regola con l'antimafia e di effettuare 109 ispezioni nei cantieri e 7 dinieghi dalla whitelist delle imprese. Lo Stato ha fatto tutto il lavoro possibile per evitare che qualcuno approfittasse dell’evento». Sul fronte delle minacce terroristiche il ministro illuminava che il decreto antiterrorismo ha rafforzato i poteri di prefetto, questore e di tutte le forze dell'ordine per prevenire le infiltrazioni, mentre su quello dell'ordine pubblico è stato messo a punto un sistema di flussi di informazione che, come ha dichiarato il ministro, «servirà a impedire a chi vuole rovinare la giornata del primo Maggio di farlo».

ORA LA PROCURA INDAGA, IPOTESI DI REATO DEVASTAZIONE
Per la procura i violenti che hanno messo a fuoco e ferro la città di Milano, dovranno rispondere del reato di devastazione. Per ora sono state arrestate cinque persone, ma le indagini, coordinate dal Procuratore Maurizio Romanelli, capo del pool antiterrorismo, continuano poiché sotto la lente d’ingrandimento sono finite, tramite i filmati acquisiti, tutte le persone che incappucciate hanno dato fuoco alla città, alle macchine, negozi e filiali di banche, sgretolando vetrine con pietre, molotov e bombe carta. L’ipotesi di reato contestato, previsto dall’articolo 419 del c.p. prevede pene comprese tra un minimo di 8 anni e un massimo di 15 anni di carcere.

RISARCIMENTI AI CITTADINI, PAGA LA REGIONE LOMBARDIA
Il governatore lombardo, Roberto Maroni, al termine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza proprio sui danni cagionati ai proprietari dei negozi, macchine e banche ha annunciato che la Regione Lombardia metterà a disposizione un milione e mezzo di euro per risarcire i cittadini dei danni subiti durante gli incidenti nel corso della manifestazione No Expo a Milano.

LA CITTA’ SOTTO ASSEDIO, MA LE FORZE DELL’ORDINE HANNO EVITATO SPARGIMENTO DI SANGUE
Il prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia, ha spiegato il perché i teppisti sono stati lasciare agire:”L'Expo non si poteva macchiare di sangue, né dei manifestanti, né delle forze dell'ordine": La strategia tenuta sul campo dalle forze dell'ordine per contenere i manifestanti violenti è stata svelata, poiché è stato valutato che non valeva la pena intervenire e arrestare perché avremmo creato danni ancora più gravi:” I veri obiettivi dei violenti, sottolinea Pansa – erano piazza Duomo e la Scala.

Ora quelle stesse parole del Ministro Alfano risuonano come una beffa: "è stato messo a punto un sistema di flussi di informazione che servirà a impedire a chi vuole rovinare la giornata del primo Maggio di farlo” che la regione Lombardia laverà con 1,5 milioni di euro, alla faccia della crisi e povertà delle famiglie italiane. In un altro paese il ministro avrebbe fatto le valigie ed espatriato…ma siamo in Italia dove ormai non ci vergogna più di nulla.




ANONYMOUS ATTACCA LA BANCA DATI DELL’AIFA

di Cinzia Marchegiani

Un’azione mirata all’Agenzia del Farmaco Italiana quella annunciata da Anonymous lo scorso 29 aprile 2015. L'azione di Anonymus intende sollevare una denuncia sulla miriade di presunte azioni compiute dalle case farmaceutiche che sarebbero state "insabbiate dallo Stato".

L’Agenzia Italiana del Farmaco è l’autorità nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia. E’ un Ente pubblico che opera in autonomia, trasparenza e economicità, sotto la direzione del Ministero della Salute e la vigilanza del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia. Collabora con le Regioni, l’Istituto Superiore della Sanità, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, le Associazioni dei pazienti, i Medici e le Società Scientifiche, il mondo produttivo e distributivo.

ATTACCO MIRATO ALLA BANCA DATI AIFA
Anonymosu spiega nel dettaglio il perché di questa azione mirata alla banca dati dell’AIFA: “L'8,6 % del PIL italiano viene impiegato nel settore sanitario. Uno dei nostri ex ‘monarchi’ ed attuale senatore a vita, Mario Monti, dichiarò che la sostenibilità della sanità stava divenendo difficoltosa. Non a caso tagliò i finanziamenti sanitari, penalizzando personale e infrastrutture. Però lo stato non ha – continua Anonymous- oppure non ha voluto, riflettere sul prezzo dei farmaci. Non ci pare ragionevole che ci sia un business dietro alla nostra salute, compriamo per svariati euro farmaci che sono stati prodotti ad un prezzo veramente ridicolo."

UNA DENUNCIA CHE ACCENDE I RIFLETTORI SUL FATTURATO DELLE CASE FARMACEUTICHE
Anonymous fotografa uno scenario che vede il malato come il cliente di suddetto business, che spesso spende la gran parte dei suoi averi spinto dalla paura: “dietro le dubbie e costose pratiche della medicina allopatica possiamo benissimo notare come le grandi case farmaceutiche abbiano dalla loro parte diversi bilioni: la più ricca di esse, la Pfizer, ha un fatturato di ben 67,42 miliardi di dollari (2011).

CANNABIS E CURE AUTORIZZATE PER MOLTE PATOLOGIE, ANONYMOS SPIEGA L’INGANNO
Per quanto l'uso medico della cannabis è riconosciuto in un numero crescente di paesi e per quanto anche nel nostro paese siano autorizzate le cure con farmaci a base di cannabinoidi, – specifica il comunicato – sono tantissimi i malati di fibromialgia, leucemia, sclerosi multipla, cancro (e non solo) che, a causa delle difficoltà nel vedersi riconosciuto il diritto alla cura, scelgono di violare la legge auto-coltivando cannabis di varietà terapeutiche per alleviare dolori, spasmi muscolari e malessere da chemio.

ANONYMOUS SPIEGA IL GIRO D’AFFARI CHE STA DIETRO LA COLTIVAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE A PRODURRE LA CANNABIS
Nonostante le autorizzazioni del CNR di Rovigo e,in particolare, dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (che produrrà, a regime, fino a 100 kg l'anno di cannabis ad uso medicinale, stimati sulla base dei 56 kg importati nel 2014), ammettere la coltivazione, il possesso e il consumo personale della cannabis terapeutica darebbe un vero taglio all’acquisto a prezzi proibitivi di farmaci cannabinoidi, che attualmente sono prodotti solo all'estero, talvolta anche in paesi dove la cannabis ad uso medico resta di fatto illegale. Il governo, tuttavia, concede licenze alle società farmaceutiche consentendo loro di crescere cannabis per lo sviluppo di nuovi farmaci. Pur riconoscendo gli effetti collaterali decisamente innocui e molto blandi se confrontata con altri farmaci convenzionali utilizzati nelle medesime terapie, la cannabis terapeutica è ancora contemplata solamente come alternativa ai farmaci già disponibili in commercio per quanti non ne abbiano ottenuto benefici. Da antiproibizionisti esigiamo che le leggi tutelino il diritto all'assunzione e alla coltivazione personale di marijuana, sia per scopo terapeutico che ricreativo.

ANONYMOUS FA GUERRA ANCHE AGLI PSICOFARMACI, TROPPI INTERESSI E ABUSO, MANCATE TUTELE AI MINORI
Gli psicofarmaci prodotti dalle grandi multinazionali si sono ormai da tempo affermati grazie alle pressioni delle case farmaceutiche e alla complicità dei governi che tacciono volontariamente sulle conseguenze nefaste degli psicofarmaci. Anzi, il potere compie ogni sforzo per diffonderne l'uso in modo capillare. Queste sostanze costituiscono per il potere lo strumento ideale per il controllo sociale e rappresentano la realizzazione di quella molecola per l'assoggettamento della coscienza che i nazisti hanno a lungo ricercato. Moltissimi sono i settori amministrati dallo stato nei quali le persone rischiano la somministrazione forzosa degli psicofarmaci. Si pensi per esempio al sistema scolastico, nel quale in moltissimi paesi occidentali abbondano psicologi che monitorano con discrezione il comportamento e le valutazioni degli alunni, catalogandoli in molte diverse categorie di "disagio", ossia di malattia. A seconda del tipo di disagio la famiglia dell'alunno sarà fortemente sollecitata ad intraprendere una cura a base di psicofarmaci per il figlio o la figlia.
Anche nei centri e nelle comunità di recupero per tossicodipendenti vi è un uso smisurato di psicofarmaci sempre in concomitanza con l'assunzione di metadone provocando gravissimi e non valutati danni alla salute.
Tantissimi sono anche gli individui che scelgono volontariamente di assumere psicofarmaci. Ne esistono di moltissimi tipi e con effetti collaterali e a lungo termine spesso davvero sconcertanti. A tal proposito sottolineiamo come l'assunzione volontaria di psicofarmaci sia incentivata dalle grandi case farmaceutiche che finanziano i medici affinchè li prescrivano anche quando assolutamente non necessari. Considerando la gravità dell'intossicazione da queste droghe del sistema per il controllo della coscienza sottolineiamo come il consumo di THC curerebbe in modo assai più efficace e senza conseguenze molte patologie psichiche.
Ovviamente c’è un enorme uso di psicofarmaci anche nelle strutture per il trattamento del cosidetto "disagio psichico", cioè sia nei centri per le terapie farmacologiche psichiatriche, sia quelli che fino a poco tempo fà si chiamavano ospedali psichiatrici giudiziari.
Questo abuso sconsiderato di psicofarmaci, favorito dai governi di tutto il mondo genera un flusso incessante di miliardi di dollari nelle casse delle grandi industrie farmaceutiche dalla Bayer alla Pfizer, dalla Novartis alla Roche…

Anonymous vuole fare campagna d’informazione con questo attacco e si rivolge alle persone perché sollecita ad una presa di coscienza e inviata a tutti ad informarsi e insorgere contro le menti degradate e schiave del profitto dei padroni degli stati e delle case farmaceutiche: “vi invitiamo a leggere il link sugli effetti devastanti degli psicofarmaci. Non è difficile immaginare le condizioni delle generazioni future, che nasceranno tra gli OGM, i pesticidi della Monsanto e l'inquinamento globale. Vi invitiamo, ancora una volta, ad unirvi al nostro movimento, vi invitiamo a non essere più le vittime sacrificali di questo malato e immondo sistema, non riusciranno a piegare la nostra volontà, padroni delle BIGPHARMA: siano maledetti i vostri valori di sfruttamento! “ – conclude il comunicato.

Insomma guai in vista per l'agenzia regolatoria dei farmaci, del resto, tra scandali al sole, sperimentazionim illegali, farmaci chemioterapici prima introvabili e poi lievitati astronomicamente, segnalazioni di farmacovigilanza arrivate dopo molti anni nella rete nazionale, ai presunti danni all'erario tra vaccini inefficaci autorizzati con contratti segreti, ai pacemaker installati negli interventi chirurgici al cuore senza mai essere stati controllati dall'ISS ci si chiede con che forza ci si vuole dare un cambio d'immagine semplicemente lanciando slogan sui falsi miti. Sicuramente un'azione da  condannare, ma che accende riflettori che forse non sono mai stati spenti su questa macchina della sanità italiana che ha troppe ombre da sistemare e giustificare…fortuna vuole che l'Italia è stata per tanti anni una vera eccellenza nel mondo.