GRECIA: SI CERCA L’ACCORDO CON I CREDITORI INTERNAZIONALI

di Cinzia Marchegiani

Grecia –
Grandi speranze e aspettative attendono il popolo ellenico. Sul piatto della bilancia  per la Grecia ci sono momenti decisivi, poiché sembra sempre più vicino l’accordo sugli obiettivi di avanzo per i prossimi anni con i creditori internazionali. Lo stesso premier Tsipras inviata al contempo i Paesi del Sud Europa, Italia compresa, ad appoggiare la posizione di Atene nel loro proprio interesse. Ma il premier greco percisa e ammonisce: “Basta che ci sia un atteggiamento positivo sulle proposte alternative al taglio delle pensioni o all'imposizione di misure recessive”.

Il premier ellenico, dopo quattro mesi di infruttuoso negoziato, auspica che dall'incontro messo in agenda domani tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, emergano discussioni di merito e la definizione di tempi chiari per un accordo sul programma di riforme che sblocchi gli aiuti finanziari necessari ad evitare il default del Paese e una probabile conseguente uscita dall'euro. Intanto è arrivata la nuova proposta di riforme che ha ricevuto Commissione UE da parte delle autorità greche che potrebbe sbloccare i nuovi finanziamenti ad Atene. Ma ll’opinione del leader di Syriza riguardo lo scetticismo manifestato da Ue, Bce e Fmi alle proposte avanzate dal governo greco in alternative ai tagli e a nuove strette fiscali é sintomo della resistenza a riconoscere il fallimento delle riforme operate negli ultimi cinque anni dalla Grecia. 

Tsipras, che tra l’altro esclude nuove elezioni, è consapevole che se la situazione dovesse evolvere nel modo non sperato, sarebbe l'inizio della fine della zona euro e porterebbe i mercati immediatamente a cercare la prossima vittima. Italia e Spagna sono anch’esse in una situazione economica critica e guardano con attenzione l’evolversi di questa trattativa Grecia-UE, poiché il suo fallimento innescherebbe reazioni a catena devastanti anche per i paesi membri del sud Europa. Ecco perché è fondamentale che questi governi diano appoggio alla posizione della Grecia soprattutto nel loro interesse, che lo stesso Tsipras si auspica. L’UE si dimostra cinica e impietosa che come un grande ciclone sta abbattendo tutela sociale e diritti universali, ottenuti con grande sacrificio e che da sempre sono alla guida dei paesi democratici.




IMMIGRATI: MARONI CHIEDE AI PREFETTI LA SOSPENSIONE DELLE ASSEGNAZIONI

 

Mentre Maroni vuole una sospensione delle quote fino a quando non ci siano condizioni di legalità e sicurezza, Renzi e Alfano preparano un provvedimento incentivante per premiare, economicamente, quei comuni che accoglieranno più possibile i migranti,

 

di Cinzia Marchegiani

Milano (MI) – Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, prende posizione netta riguardo l'eccezionale afflusso nel proprio territorio di cittadini stranieri che a seguito degli sbarchi sulle coste italiane chiede con energia una gestione molto attenta del fenomeno migratorio. Così Maroni in una lettera inviata ai Prefetti della Lombardia dichiara: "Vi chiedo di sospendere le assegnazioni nei Comuni lombardi in attesa che il Governo individui soluzioni di accoglienza temporanea più eque, condivise e idonee, che garantiscano condizioni reali di legalità e sicurezza". E lo stesso Maroni aveva annunciato la decisione di tagliare le risorse ai comuni che avrebbero continuato ad accogliere profughi e immigrati, facendo presente che secondo i dati resi noti dal Viminale nei giorni scorsi, la Lombardia e' la terza regione italiana, dopo Sicilia e Lazio, come percentuale di presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza: "Ricordo poi che in Lombardia vive già oltre un quinto degli immigrati regolari presenti in Italia, molti dei quali in cerca di lavoro. E' quindi impensabile inviare in Lombardia altri immigrati prima di aver riequilibrato la distribuzione".

MARONI BLOCCO COSTE ATTRAVERSO COINVOLGIMENTO UE E ONU
Maroni chiede che per la soluzione al problema dell'immigrazione clandestina – componente preponderante anche dell'ondata di arrivi di quest'anno – resta il blocco delle partenze dalle coste africane, attraverso il coinvolgimento dell'Ue, dell'Onu e di tutta la comunita' internazionale.

RENZI E ALFANO PREPARANO INCENTIVI AI SINDACI PER OSPITARE MIGRANTI
Ma Renzi contrattacca, per i sindaci il governo ha in cantiere un provvedimento per premiare, economicamente, quei comuni che accoglieranno i migranti, quindi un incentivo che invece di penalizzare spinga i primi cittadini ad accogliere il più possibile i migranti. La direttiva e l’idea è stata lanciata direttamente dal ministro della difesa, Angelino Alfano e sottoscritta dal presidente del consiglio Matteo Renzi: "Dobbiamo dare incoraggiamenti e incentivi anche sul patto di stabilità ai comuni che ci danno una mano. C'e' piena condivisione con quello che ha detto il ministro Alfano", ha spiegato Renzi in conferenza stampa al termine del G7.
Anche se il provvedimento deve essere ancora concepito dal punto di vista normativo e non finirà nel ddl enti locali. Con ogni probabilità occorrerà attendere. Ma il premier ha voluto dare un segnale ai governatori della Liguria, Lombardia e Veneto che hanno minacciato tagli ai trasferimenti regionali per quei comuni che accoglieranno. Difficile che possa realmente accadere senza incappare nella Corte Costituzionale, ma in ogni caso la sola levata di scudi da parte dell'asse del Nord rischia di vanificare il lavoro del governo a livello europeo.

RENZI ECCO LE PROSSIME POLITICHE DI ACCOGLIENZA E MIGRATORIE
Matteo Renzi creca di sottodimensionare l’emergenza migranti: "Non siamo di fronte ad un fenomeno apocalittico". La cifra dei 24mila profughi da spostare dall'Italia, avanzata nel piano della Commissione, e' giudicata tuttavia è del tutto inadeguata dal premier. La gestione delle quote di migranti, da dislocare nei singoli Paesi europei, e' una “partita” ancora apertissima che il premier intende giocarsi nel consiglio straordinario del 25-26 giugno.
In tal caso Renzi deve spiegare ai partner europei che bisogna fare di più. Renzi ricorda come sia stato il ministro Maroni a concepire il piano sull'emergenza immigrati e come quel piano fu firmato anche dal governatore Veneto, Luca Zaia. Per ora e' il "modello Maroni" a dover essere applicato, ma il premier ha già pronta l'alternativa e come lui stesso dice, cambiare non e' questione di giorni, ma di settimane.
La strategia per Renzi è investire nella cooperazione internazionale, un settore caduto nel dimenticatoio con le ultime amministrazioni: "Sulla cooperazione internazionale l'Italia e' stata, negli ultimi anni, la peggiore nel G7. Dobbiamo ricominciare anche da lì per dare una risposta al tema degli immigrati". E anche la risoluzione dell'Onu rischia di sortire un effeto placebo: "La risoluzione Onu e' utile, ma non e' con essa che si risolve il problema". Il premier vuole perciò un impegno diplomatico forte in Libia. Intanto per costringere le fazioni in campo a dialogare, formare un governo e con esso affrontare la questione dei mercanti di esseri umani. Fatto questo, investire nella cooperazione con i Paesi africani. Renzi per dare il buon esempio è pronto a recarsi in vista ufficiale nel Corno d'Africa, ad Addis Abeba, a metà luglio. 

LE FAMIGLIE DISAGIATE INSORGONO

Nel frattempo gli italiani caduti in disgrazia in seguito alla recessione economica, senza lavoro e  con grandi emergenze abitative, chiedono dove il governo trovi il tesoretto per incentivare i sindaci ad accogliere nei propri territori i migranti quando non ci sono soldi per iutare famiglie italiane in estreama difficoltà e povertà, andando ad ingrossare il bussines dei bamdi prefettizzi che vedono assegnare 1.450 euro EURO per migrante per dare loro osptitalità, vitto e alloggio, quando un padre di famiglia con quel reddito ci camperebbe la famiglia e ci pagherebbe anche le tasse allo Stato italiano




VACCINO ANTINFLUENZALE INEFFICACE: ECCO CHE ARRIVA LA NUOVA FORMULA

 

Del vaccino somministrato in questa stagione, i virus H3N2 che sono stati ulteriormente analizzati, il 71% era dissimile al ceppo del vaccino commercializzato a causa di una deriva antigenica, e ha fatto registrare un eccesso di mortalità per tutte le cause tra le persone di età superiore ai 65 anni. Consumatori infuriati

LEGGI ANCHE: VACCINO ANTINFLUENZALE, LA RESA DEI CONTI: GLAXOSMITHKLINE FA RITIRARE CON URGENZA 1,7 MLN DI DOSI

di Cinzia Marchegiani

Sul vaccino antinfluenzale entrato con forza nelle cronache non solo europee ma anche di oltre oceano atlantico verrebbe da dire.. “Tanto tuonò che piovve”. La stagione influenzale 2014-2015 è giunta al termine in Europa, in tutti i paesi si stanno registrando dei bassi livelli di attività ed ecco che si deve far fronte alla preparazione del nuovo vaccino per la prossima epidemia, e così si tirano le somme che dimostrano come tutte le inchieste de l’Osservatore d’Italia si sono avvalse di documenti inattaccabili. L’AIFA proprio due giorni fa, il 5 giugno 2015, lascia testimonianza ufficiale indelebile dell’efficacia, o meglio inefficacia del vaccino antinfluenzale che era raccomandato per la stagione 2014-2015 a tutti i cittadini, compresi i bambini: “Durante la stagione si sono diffusi i virus dell'influenza A(H1N1) pdm09, A (H3N2) e di tipo B virus, con il ceppo dominante A (H3N2) che ha rappresentato oltre il 50% di tutti i rilevamenti di virus. Dei virus H3N2 che sono stati ulteriormente analizzati, a causa di una deriva antigenica, il 71% era dissimile al ceppo del vaccino. Ciò ha causato l'efficacia limitata della componente H3N2 dei vaccini contro l'influenza della scorsa stagione. Le componenti A (H1N1) pdm09 e B del vaccino hanno offerto protezione contro i virus circolanti.”

VACCINO ANTINFLUENZALE INEFFICACE RITIRATO DAL COMMERICO IN USA
Non è un caso che negli USA la GlaxoSmithKline proprio il 16 aprile 2015 aveva notificato con dicitura “URGENTE DOSI DA RITIRARE” al CDC e la FDA il richiamando volontariamente tutti i lotti rimanenti del vaccino antinfluenzale 2014-2015 del FLULAVAL® quadrivalente Thimerosal-Free (Siringhe preriempite). Il richiamo non riguardava problemi legati alla sicurezza del farmaco, ma perché i prodotti FLULAVAL (siringhe preriempite) potevano aver subito una ridotta efficacia a causa di una diminuzione della potenza rilevata attraverso i test di routine. Insomma anche in America si ritirano le dosi di vaccino dal mercato ma a stagione critica superata, mentre sono state vendute e somministrate durante la stagione influenzale pur sapendo che il CDC aveva specificato, con un comunicato risalente addirittura il 4 dicembre 2014, che il vaccino antinfluenzale non era più efficace.

AIFA CONFERMA L’INEFFICACIA DEL VACCINO C OMMERCIALIZZATO
E ora l’AIFA afferma: “Parallelamente all’aumento dell’attività dell’influenza e vista la concomitante predominanza del ceppo A(H3N2), è stato osservato un eccesso di mortalità per tutte le cause tra le persone di età superiore ai 65 anni, tra le categorie più a rischio per le complicanze dell’influenza. Negli otto paesi dell'UE che hanno riportato i dati degli ospedali, si sono verificati in questa stagione 6.023 casi di ospedalizzazione per influenza, oltre la metà dei quali ricoverati nei reparti di terapia intensiva”.

Praticamente, sono stati commercializzati vaccini inefficaci e sono invero aumentati i casi da ricovero proprio per la predominanza del ceppo che però non era stato indicato per la composizione del vaccino. Ciò non solo insospettisce i consumatori, ma fa emergere più ombre che luci su sul vaccino antinfluenzale che ogni anno finisce sulle pagine di cronaca, tra morti sospette e inefficacia, poiché difficilmente riesce ad intercettare la composizione dei virus che circoleranno sul quale però  le case farmaceutiche devono progettare e testare il vaccino raccomandato dalle organizzazioni mondiali.

CITTADINI SEMPRE PIU’ ARRABBIATI
Il cittadino chiede trasparenza, ingiustificabile dover accettare che le istituzioni pur avendo i dati dell’inefficacia vaccinale per il virus H3N2, le autorità regolatorie del farmaco, compreso il Ministero della salute non si siano creati problemi per problemi importanti di salute legati alla copertura della popolazione, tant’è che sono stati ricoverati pazienti per colpa del virus circolante non considerato però nella preparazione del vaccino, dimostrando che la profilassi comunque non avrebbe tutelato i consumatori.

Non solo, se il vaccino servirebbe a far diminuire la propagazione dei virus tra la popolazione, che effetto produce un vaccino inefficace? Impossibile dimenticare il Fluad Show andato in onda sulla rete ammiraglia della Rai nella trasmissione Porta a Porta che ha fatto scendere in campo gli alti responsabili ministeriali per una vaccinazione in diretta pur di tranquillizzare gli italiani. Ora gli stessi italiani chiedono la medesima energia e determinazione per spiegare che il vaccino caldeggiato è servito a ben poco tant’è che la stessa AIFA conferma che sono aumentati i pazienti ricoverati per colpa del virus H3N2 e non alla diminuzione delle profilassi effettuate.

Molti cittadini che hanno assistito allo show nazionale con amarezza vorrebbero mandare al mittente una battuta al vetriolo: “La memoria storica è qualcosa di labile evidentemente per i diretti responsabili non solo del ministero della salute, ma della stessa RAI, perché è inaccettabile pensare di condizionare con una trasmissione decisioni importanti di adulti e anche bambini”. Ora le case farmaceutiche stanno già producendo il vaccino con le nuove indicazione impartite dall’AIFA e EMA, che però solo a stagione passata potrà dimostrare di essere stato in grado di anticipare se la composizione dei virus siano i medesimi di quelli circolanti. Insomma, signori e signori, tutto è probabile, ma solo il tempo galantuomo certificherà come sempre la copertura vaccinale.




ELEZIONI TURCHIA: SCONFITTA PER IL PRESIDENTE ERDOGAN

di Alessandro Rosa

Istanbul – Il 7 giugno 2015 la Turchia è andata al voto per rinnovare il Parlamento, con un’ affluenza dell'86%. 54 milioni di elettori hanno consegnato una risultato inaspettato per il Presidente Erdogan, il suo partito conservatore AkP per la prima volta dopo 13 anni perde la maggioranza assoluta, anche se rimane il primo partito. Entra di prepotenza nella scena politica del paese il partito curdo Hdp nato solo lo scorso anno, la sua performance inaspettata ha fatto superare l’alta soglia di sbarramento del 10% che lo porta diritto nel parlamento.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan mirava ad incassare la maggioranza assoluta con ben 367 seggi per poter realizzare il presidenzialismo d’acciaio e cambiare la costituzione dello stesso paese. Amaro però è il responso delle urne che attestano il partito di ispirazione Islamica di Erdogan solo al 40% con  un magro botino si soli 258 seggi, non centrando assolutamente l’obiettivo impostosi. All'opposizione conquista circa il 25% dei suffragi il kemalista Chp e 131 rappresentanti, il nazionalista Mhp con oltre il 16% e 82 parlamentari ed infine il partito filo-curdo Hdp che ha sfiorato il 13% ed entra per la prima volta in Parlamento con 78-80 deputati. Ciò significa che le opposizione potrebbero formare un governo di coalizione, avendo più di 290 seggi.

SCONFITTA INESORABILE PER ERDOGAN, NON CI SARA’ IL PRESIDENZIALISMO
Non solo non è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta, ma per Erdogan queste elezioni parlano di sconfitta inesorabile. Il suo partito ha incassato solo il 40% lontano assai da quel 60% dei suffragi che gli avrebbero permesso di indire il referendum per conquistare il potere esecutivo che avrebbe consegnato alla Turchia ad una Repubblica presidenziale, con lui al comando.
La Turchia, pur essendo ancora un paese conservatore, con queste elezioni ha frenato e ridimensionato il Presidente Erdogan. Ora gli occhi sono puntati sulle possibile alleanze, i nazionalisti dell'Mhp potrebbero allearsi con il partito'Akp, anche se prima del voto i tre partiti di opposizione hanno escluso ogni alleanza con l'Akp, dopo che per anni hanno denunciato  le spinte dittatoriali e islamiche del "sultano" e la corruzione emersa con le inchieste sulla Tangentopoli del Bosforo, affossate dal potere.

I tre partiti Chp, Mhp e Hdp invero potrebbero cercare un'intesa, l'Hdp e l'Mhp potrebbero superare i loro conflitti interni almeno per togliere all'Akp il potere fino al voto anticipato, che spetta al presidente decidere se e quando convocare. Il segretario generale del Chp, Gursel Tekin proprio in riferimento a scenari ancora tutti da ipotizzare ha dichiarato"La democrazia ha vinto. Non sembra possibile un governo di un singolo partito. È chiaro che ci sarà un governo di coalizione".




ONCOLOGIA PEDIATRICA: PRIMA PAZIENTE IN ITALIA AVVIATA ALLA PROTONTERAPIA

 

L’innovativa soluzione terapeutica è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) di Trento, ma i medici avvertono, occorre un approccio terapeutico multidisciplinare per vincere i tumori

 

di Cinzia Marchegiani

Trento – E' nel Centro di Trento ad essere trattata la bambina di appena nove anni affetta da cordoma, un tipo raro di tumore che di solito insorge nel sacro o nella base cranica, cioè ai due estremi della colonna vertebrale e con un’incidenza dello 0,5 per milione di persone,  con la Protonterapia.  Per la prima volta in Italia un trattamento potrà dare speranza alla piccola paziente che ha da poco iniziato una forma di radioterapia basata su fasci di protoni, anziché di fotoni, più precisa e meno dannosa per i pazienti. L’innovativa soluzione terapeutica è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) di Trento.

TECNICA PROTON TERAPY
Si tratta di una metodica efficace almeno quanto la radioterapia classica, ma con minori effetti tossici a lungo termine che, soprattutto nel caso dei bambini, possono portare allo sviluppo di altre patologie, anche gravi.La terapia con protoni rappresenta, un approccio all’avanguardia per il trattamento dei tumori. Nel mondo sono 48 i centri che la utilizzano. La proton therapy consiste nel colpire il tumore con fasci di particelle subatomiche (protoni) prodotti da un acceleratore simile, con le debite proporzioni, a quello del Cern di Ginevra. Gli studi, seppur iniziali e limitati nel numero, dimostrano l’efficacia di tale approccio anche per i tumori pediatrici.

AVANGUARDIA ITALIANA
La peculiare localizzazione della neoplasia che ha colpita la bambina ha indotto l’equipe del prof. Franco Locatelli, responsabile dell’Oncologia pediatrica del Bambino Gesù, a sottoporre la piccola paziente alla nuova metodica. La classica radioterapia, infatti, avrebbe avuto effetti collaterali troppo pericolosi tenendo conto della zona su cui sarebbero stati diretti i fasci radianti. In tutto saranno effettuate 41 frazioni (dal lunedì al venerdì) per un totale di circa 2 mesi di trattamento. Al contempo la piccola paziente, prima di poter essere sottoposta a protonterapia, ha effettuato un complesso percorso diagnostico e clinico, culminato con l’asportazione chirurgica di una porzione del tumore che aveva alla base del cranio.
La dott.ssa Angela Mastronuzzi, neuro-oncologa pediatra del Bambino Gesù ha spiegato ai giornali: “Si tratta di una tecnica che, soprattutto nei bambini, comporta meno effetti collaterali a lungo termine, poiché permette di risparmiare quanto più possibile i tessuti sani che non sono stati colpiti dal tumore – spiega– I protoni, infatti, hanno la peculiarità di rilasciare energia direttamente nella sede del tumore, senza compromettere i tessuti sani intorno. Negli Stati Uniti è usata già da molti anni per il trattamento dei pazienti pediatrici, soprattutto di quelli affetti da tumori del sistema nervoso centrale”.

APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE, NON ESISTE METODO UNICO PER SCONFIGGERE I TUMORI
Non esiste una tecnica o terapia unica che da prospettive di guarigione, per questo è stato evidenziato e sottolineato come la protonterapia, da sola, non può essere risolutiva: “I tumori pediatrici, attualmente, sono delle patologie curabili e guaribili nella maggior parte dei casi. Tali possibilità di guarigione sono state raggiunte grazie all’approccio terapeutico multidisciplinare che prevede, su ogni singolo caso, il coinvolgimento di più specialisti che intervengono ognuno in un aspetto significativo del percorso di malattia del piccolo paziente. In tale scenario terapeutico, la protonterapia rappresenta un ulteriore approccio, potenzialmente molto vantaggioso in diversi casi”.

DR AMICHETTI DIRETTORE DEL CENTRO DI TRENTO
Il dr Maurizio Amichetti, Direttore del centro di Trento replica: “Il centro di Trento ha iniziato la sua attività alla fine del 2014 trattando già un buon numero di pazienti adulti con sicurezza, cosa che ci ha spinto a sviluppare l’approccio proposto dai colleghi del Bambino Gesù – spiega il dr Amichetti – dopo un confronto che ci ha permesso di analizzare le numerose e complesse peculiarità di un caso estremamente difficile da affrontare. Tale approccio potrà nel prossimo futuro far rientrare nella casistica italiana i pazienti che attualmente vengono inviati in altri centri di protonterapia nel mondo per un approccio innovativo e sempre più usato che potrà permettere, nei casi indicati, effettivi vantaggi soprattutto in termini di risparmio dei tessuti sani nel trattamento dei piccoli pazienti”.




LORENZIN: FIOCCO ROSA E CELESTE PER IL MINISTRO DELLA SALUTE

di Cinzia Marchegiani

Roma –
Beatrice Lorenzin, il ministro della Salute ha voluto dare lei l’annuncio al mondo della nascita dei suoi due gemelli e lo ha fatto tramite Twitter e Facebook, postando anche la loro foto: “Ecco Francesco e Lavinia. Mamma e papà sono felici ed emozionati”. I due gemelli, Francesco e Lavinia sono nati questa mattina alle ore 11:30 e già i loro nomi sono diventati virali nel web. Molti gli auguri alla neo mamma, soprattutto dal mondo delle famiglie con bambini malati gravi, sensibili al tema della salute, augurano prosperità e benessere perché la vita è un bene troppo prezioso ma soprattutto la felicità dei propri figli.




TURCHIA AL VOTO: TENSIONI PER LE ELEZIONI POLITICHE

di Cinzia Marchegiani

Ankara (Turchia) – Oggi la Turchia va al voto. Una prova attente il Presidente Recep Tayyip Erdogan in queste politiche, che vedono 81 province andare al voto per il rinnovo di 550 membri del Parlamento. Le elezioni che coinvolgeranno quasi 54 milioni di elettori turchi confermeranno vincitore chi riuscirà ad attribuirsi la maggioranza assoluta e quindi 276 seggi. Oltre le 81 province si aggiungono  2 milioni e 867mila aventi diritto al voto registrati all'estero e distribuiti in 54 Paesi. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha chiesto un voto massiccio per il suo partito Akp di ispirazione islamica  che è al potere dal 2002, ciò coronerà il trionfo di Erdogan che potrebbe aprire la strada a un presidenzialismo forte con un aumento dei poteri non solo della polizia a discapito della magistratura, ma anche sul controllo dei media e internet e soprattutto sulla stessa Banca centrale.

Insomma se il Partito AKP riuscirà ad incassare abbastanza maggioranza avrà il potere di mettere mano a modifiche controverse sulla Costituzione e consegnare al presidente Erdogan maggiori poteri esecutivi. Tutto è in mano alla forza del Partito HDP se sarà in grado di passare la soglia di sbarramaneto che è fissato al 10%. Non sono mancate ovviamente le tensioni che hanno raggiunto il picco la scorsa settimana quando l’autista di un politico del partito HDP è stato giustiziato nella provincia orientale di Bingol, ed è stata fatta esplodere anche una bomba tra manifestatnti nella provincia orientale di Diyarbakir, provocando la morte di due persone e ferendone decine.

Queste politiche cambieranno il volto della Turchia, se il governo AKP si aggiudica la maggioranza dei 300 seggi, potrebbe chiedere un referendum nazionale per cambiare la costituzione, mentre se ne prende 367 posti a sedere, potrebbe da solo promulgare gli emendamenti costituzionali senza passare per alcun referendum. La competizione è fortissima come le tensioni, tanto che gli elettori avrebbero postato le foto che mostrano alcuni tentativi di frode che includono voti multipli, i tentativi di mantenere osservatori volontari partiti di opposizione di distanza dalla seggi o di voto di siriani che non hanno la cittadinanza turca.




ALLARME SALMONELLA: RITIRATI ALIMENTI PER INFANZIA NUTRINIMAX

di Cinzia Marchegiani

Negli alimenti per l'infanzia "NutriniMax" confezione da 500 ml e "Infatrini" confezione da 500 ml prima del consumo sono state trovate tracce di salmonella. L’allarme arriva dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco, i lotti in commercio avente n° 100 492 033 e 100505227 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I rivenditori a loro volta dovrebbero avere messo in evidenza un cartello per avvisare i propri clienti. Si tratta di alimenti speciali per lattanti e bambini, prodotti dall'azienda Nutricia GmbH con sede a Allee am Röthelheimpark 11 91052 Erlangen. Questi alimenti per bambini sono prodotti dalla società "Nutricia GmbH" leader e specialista nel mondo nel campo medico della nutrizione enterale. La società ha annunciato che la contaminazione è stato rilevata durante il campionamento di routine da parte della "Food Inspection Agency". L'analisi degli ispettori alimentari ha rivelato una contaminazione da salmonella. La causa della contaminazione non è chiara.

Secondo le prime indagini, i prodotti sono stati prodotti e commercializzati in piena conformità con i processi validati. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato gli alimenti speciali per lattanti e bambini di tutti i punti vendita, informando i consumatori.
 

COS'E' LA SALMONELLA?
La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium. Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.
Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.

CONTROLLI SEVERI E INFORMAZIONE CORRETTA METTONO IN SICUREZZA I CONSUMATORI
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto degli alimenti speciali per lattanti e bambini interessati dalla contaminaziooe invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.
Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che gli altri alimenti per lattanti e bambini non coinvolti si possono consumare con serenità.
 




PORTO CESAREO, PSICOSI SQUALO: INSORGONO GLI IMPRENDITORI TURISTICI

di Alessandro Rosa

Porto Cesareo (LC) – La psicosi da squalo per gli avvistamenti di due "verdesche" vicino alle spiagge a Campomarino e Porto Cesareo, ha fatto infuriare gli imprenditori turistici per il danno d'immagine che potrebbero accusare già in una realtà di crisi economica sempre più accentuata.
Ma la psicosi per gli attacchi di squali nei nostri mari è infondata. Questi pesci cartilaginei, il cosiddetto “squalo azzurro” o verdesca, come viene chiamata comunemente la specie Prionace glauca, sono tornati alla ribalta dopo l’ennesimo avvistamento in questi giorni di uno squalo vicino alle spiagge a Porto Cesareo che seguono quegli degli squali elefante quest'inverno. Sicuramente con l’avvento di social network, questa fenomenologia di condividere e inviare filmati ha amplificato paure ancestrali che non corrispondono al pericolo reale.

UNA PSICOSI RIDIMENSIONATA

La presenza di piccoli esemplari sotto costa si registra in tutta Italia, dove le segnalazioni sono una ventina l’anno. Secondo gli esperti numeri da “ordinaria amministrazione”, anche perchè la maggior parte rimane impigliata nelle reti dei pescatori, mentre pochi squali arrivano fino a riva, a portata di ombrellone. Una prima buona ragione per stare tranquilli rispetto a quello di attacchi di uno squalo nei confronti dell’uomo, è che in Italia è un’ipotesi remota. Insomma la psicosi nasce per informazioni imprecise, che determinano la sensazione di paura, in quanto i pesci per loro natura non sono pericolosi: potrebbero reagire se attaccati, sotto stress, se troppo stimolati. Per gli esperti, le verdesche si sono spinte verso la costa alla ricerca di cibo che fa pensare che negli ultimi anni ci sono stati probabilmente dei cambiamenti ambientali nella disponibilità alimentare, che hanno favorito l’avvicinamento degli squali. Il ripetersi degli avvistamenti, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sta provocando effetti di psicosi tra i bagnanti. Molti tra i frequentatori della costa jonica, infatti, hanno espresso timori e preoccupazione. Il timore da parte degli imprenditori turistici è che gli allarmi possano comportare un danno all'immagine del litorale interessato. In ogni caso questi predatori all’apice della piramide alimentare rappresentano l’ago della bilancia di tutto l’ecosistema marino, eliminarli vorrebbe dire destabilizzare l'intero sistema.

In realtà questi avvistamenti e i tanti click che ha ricevuto il filmato in questione, dimostra quanto meravigliose sono queste acque di bellezza unica, in una cornice naturale che fa del Salento una meta turistica invidiataci dagli stranieri che tra l'altro confermano ogni anno la loro assoluta fedeltà per queste perle e patrimoni unici italiani, dove le acque cristalline e il cielo si confondono come in unico riflesso d’autore. Il Salento si conferma una perla marina italiana.




ROMA, PANTHEON: IL 7 GIUGNO AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DEL "LINFORADUNO"

di Cinzia Marchegiani

Roma – È diventato un appuntamento solenne quello al Pantheon dei Linfoamici che da tutti Italia si riuniscono ogni anno nella capitale in una location più bella del mondo, piazza della Rotonda. Quest’anno l’evento è arrivato alla sua quarta edizione e i Linfoamici, già si sono messi in viaggio per portare i propri abbracci e tutti rigorosamente gratis. Il linforaduno è una festa, spiega meglio Anna Milici Vicepresidente Linfoamici per Giacomo a l'Osservatore d'Italia: “Un incontro di storie, di anime, di testimonianze, di vite strappate e riprese, afferrate e riconquistate. Ma non solo. Con e attraverso il linforaduno è importante diffondere a tutti l'importanza delle donazioni di midollo e sangue, proprio con la testimonianza di chi ce l'ha fatta, scegliendo il modo più bello di festeggiare la vita: quello di donarla agli altri”.

Dalle ore 15:00 al Pantheon ci saranno tanti abbracci e sorrisi per un evento che viene vissuto con grande orgoglio e soddisfazione da parte dei Linfoamici che con l’occasione si incontrano venendo da ogni angolo d’Italia. Quattro anni fa i linfoamici, un gruppo formato per la maggior parte da ragazzi, tutti malati di linfoma di Hodgkin (tumore maligno del sistema linfatico) si sono incontrati per stringersi e coinvolgere e informare più persone possibili. Negli incontri virtuali su facebook i linfoamici riescono a mettere a nudo le proprie debolezze e soprattutto le più belle vittorie confrontandosi nel gruppo “Sconfiggiamo il linfoma di Hodgkin”, lì si sono sempre aiutati, confortati quotidianamente laddove c’era necessità di un consiglio tecnico o meno per poter affrontare questa battaglia non più da soli. Più di 800 membri ogni giorno si scambiano storie, consigli, si danno conforto, si stringono intorno a quelli di loro che sono ancora nel pieno calvario delle chemioterapie, accompagnandoli nel difficile percorso, quello che è stato di ognuno di loro, quello in cui cadono capelli e speranze, forze e spensieratezza.

EVENTO
Linforaduno, con la partecipazione di “Linfoamici per Giacomo” e “Vip Onlus”, ormai si conferma una festa coinvolgente, con tanta musica, sorrisi e quelle strette di mano che coinvolgono speranze e opportunità per cambiare anche con un piccolo grande gesto la vita dei malati. E’ un incontro dove si può scoprire da vicino cosa si nasconde dietro le mascherine dei reparti di ematologia, rivolto soprattutto a tutti quelli che hanno bisogno di credere e vedere che davvero dal cancro si può guarire. E’ l'invito ad avvicinarsi al mondo delle donazioni di midollo e di sangue: “Saremo noi, a testa alta, che cerchiamo di dare un senso al dolore, un posto a questo piccolo mondo che siamo stati costretti ad abitare e che porteremo dentro per sempre Sarà mostrare al mondo la forza della vita. Quella che alla fine vince, quella che continua, quella che si riprende tutto e di più; quella assetata, affamata, di chi la propria, l'ha potuta stringere tra le mani. Il Linforaduno e' tutto questo chiuso in tanti abbracci”.

Domani, domenica 7 giugno al Pantheon dalle 15:00 alle 19:00 i malati ma anche i famigliari e tanti amici offrono un momento per poter consegnare la giusta prospettiva alla vita, troppo spesso sciupata nelle faccende quotidiane che non permettono di apprezzare al meglio questo dono meraviglioso. "Il cancro non è contagioso.. l'amore si" così con tanti abbracci e sorrisi si crea quel legame indissolubile, perché nella consapevolezza e la condivisione delle battaglie e delle vittorie si amplifica la forza e il coraggio di vivere con determinazione e gioia anche il dolore. E allora al via tanti free hugs, il lancio di palloncini in ricordo degli amici che non ci sono più e i clown vip che con palloncini e risate allieteranno i bimbi. Con l’occasione ci sarà la vendita di gadget e magliette con il logo dell’ associazione “Linfoamici per Giacomo”, nata lo scorso anno per sostenere economicamente Giacomo (un ragazzino che il linfoma di Hodgkin non vuole proprio lasciare in pace) e la sua famiglia.




MARINA ITALIANA: AMMUTINAMENTO DEGLI IMMIGRATI, A FATICA DOMINATA LA RIVOLTA

La denuncia arriva da Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm), che chiede cosa sarebbe accaduto, se i migranti si fossero impossessati della nave da guerra

di Cinzia Marchegiani

Porto di Pozzallo (RG) – Una situazione che sembra non più sostenibile quella che i soccorritori della Marina Militare italiana devono affrontare nelle operazioni di soccorso ai migranti. La denuncia arriva da Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) che informa di essere stato messo al corrente che l'equipaggio della nave Spica della Marina militare durante la navigazione verso il porto di Pozzallo, dove ieri ha sbarcato 1.019 migranti, sarebbe riuscito a fatica a domare la rivolta messa in atto da un considerevole numero di stranieri che si trovavano sistemati sul ponte di volo. “Il fatto sarebbe avvenuto dopo un principio di incendio prontamente domato dai militari e quanto accaduto sarebbe stato filmato da alcuni membri dell'equipaggio. Mi risulta – Cormellini spiega – che non sia la prima volta che si verificano degli atti di protesta da parte dei migranti nei confronti degli equipaggi delle unità navali impegnate nelle operazioni di soccorso e se anche questa volta il fatto riferitomi risulterà vero, e non ho alcun motivo di non crederlo tale, allora è chiaro – prosegue Comellini – che gli aggressori dovranno essere identificati e puniti ma contemporaneamente bisognerà anche verificare l'esistenza di eventuali responsabilità di coloro che hanno messo in pericolo la sicurezza della nave Spica e dell'intero equipaggio permettendo che fosse imbarcato un così elevato numero di migranti a bordo di una unità navale che non è certamente attrezzata per il trasporto passeggeri il cui equipaggio è composto da soli sessanta militari”.

Cosa sarebbe accaduto, domanda Comellini, se i migranti si fossero impossessati della nave da guerra? Oppure in caso di incendio non controllato quanti morti ci sarebbero stati se fosse stato necessario abbandonare la nave che, sicuramente, ha dotazioni di salvataggio calibrate in base alla consistenza dell'equipaggio? Forse – conclude Comellini – è il caso che la Marina militare adotti delle urgenti misure a protezione degli equipaggi e delle sue navi da ogni possibile rischio prima che sia troppo tardi.