OSTIA: SGOMINATA BANDA DI LADRI CILENI

di Cinzia Marchegiani

Ostia (RM) – Finisce male per i componenti una banda di ladri professioni, intercettati e arrestati dagli uomini del commissariato Lido di Ostia nel primo pomeriggio di sabato 20 giugno 2015 quando la sala operativa della questura di Roma segnalava l'arrivo nella Capitale di un'auto rubata a Grosseto provvista di un antifurto satellitare. Complessivamente 5 persone sono state arrestate per furto e altre 4, tutte di nazionalità cilena, denunciate per ricettazione.

Operazione Satellitare. Il monitoraggio costante del segnale aveva individuato sul litorale romano l'auto con a bordo 5 persone che agganciate dagli uomini del commissariato Lido, braccati dagli agenti hanno abbandonato l'auto tentando la fuga. Uno dei ladri, cercando di entrare all'interno di uno stabile, ha condotto gli agenti nel covo della banda.
Un bunker pieno di refurtiva. All'interno dell'appartamento gli agenti identificavano altre 4 persone tra cui tre donne e sequestravano una numerosa quantità di refurtiva come capi di abbigliamento ancora con i sistemi antitaccheggio inseriti, borse, orologi, telefoni cellulari, personal computer e numerosi arnesi per lo scasso. Dentro un borsone anche due passamontagna e una pistola Beretta modello 92 FS priva di tappo rosso.
Infine, gli agenti hanno recuperato anche le chiavi di 6 auto parcheggiate tutte nei pressi dell'abitazione che sono risultate rubate.




OSTIA LIDO: BANDA CILENA DI PROFESSIONISTI ARRESTATA GRAZIE AL SATELLITARE NELLA MACCHINA RUBATA

Durante la fuga,  i componenti della banda braccati dagli agenti della Polizia di Stato,  hanno improvvidamente portato i loro inseguitori, dritti  nel loro covo pieno di refurtiva ancora con sistemi antitaccheggio inseriti e una pistola Beretta modello 92 FS priva di tappo rosso

di Cinzia Marchegiani

Ostia (RM) – Finisce male per i componenti una banda di ladri professioni, intercettati e arrestati dagli uomini del commissariato Lido di Ostia nel primo pomeriggio di sabato 20 giugno 2015, la sala operativa della questura di Roma segnalava l'arrivo nella Capitale di un'auto rubata a Grosseto provvista di un antifurto satellitare.
Complessivamente 5 persone sono state arrestate per furto e altre 4, tutte di nazionalità cilena, denunciate per ricettazione.

Operazione Satellitare. Il monitoraggio costante del segnale aveva individuato sul litorale romano l'auto con a bordo 5 persone che agganciate dagli uomini del commissariato Lido, braccati dagli agenti hanno abbandonato l'auto tentando la fuga. Uno dei ladri, cercando di entrare all'interno di uno stabile, ha condotto gli agenti nel covo della banda.
Un bunker pieno di refurtiva. All'interno dell'appartamento gli agenti identificavano altre 4 persone tra cui tre donne e sequestravano una numerosa quantità di refurtiva come capi di abbigliamento ancora con i sistemi antitaccheggio inseriti, borse, orologi, telefoni cellulari, personal computer e numerosi arnesi per lo scasso. Dentro un borsone anche due passamontagna e una pistola Beretta modello 92 FS priva di tappo rosso.
Infine, gli agenti hanno recuperato anche le chiavi di 6 auto parcheggiate tutte nei pressi dell'abitazione che sono risultate rubate.




ROMA: ROMENO TRANCIA UN BRACCIO AD UN ITALIANO CHE DORMIVA ALLA STAZIONE TERMINI

di Cinzia Marchegiani

Roma – La stazione Termini si riconferma il bacino di delinquenza che sta diventano una vera emergenza della capitale. La sera del 19 giugno 2015, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato Viminale, diretto dal dott. Antonio Pignataro, hanno iniziato un intenso lavoro d’indagine per individuare e arrestare l’autore dell’efferato fatto di sangue. La vittima dell’aggressione è un cittadino italiano che è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza presso il Policlinico Umberto I per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ad un braccio, quasi tranciato da un fendente sferratogli con una bottiglia rotta.

L'aggressione. Gli agenti hanno provveduto pertanto a raccogliere le testimonianze dei presenti ed a recuperare i filmati delle telecamere di sorveglianza della Stazione Termini, riuscendo a ricostruire l’accaduto.
Dai filmati e dalle testimonianze, infatti, è emerso che la vittima, che da qualche tempo trovava riparo nella stazione avendo perso lavoro e famiglia a causa della crisi economica, era intento a dormire sotto una pensilina quando è stato avvicinato da un uomo, poi identificato per A.I., romeno di 45 anni, senza fissa dimora con diversi precedenti di Polizia, che ha tentato di svegliarlo per impossessarsi del lenzuolo di carta sul quale la vittima stava dormendo. Quest’ultima ha tentato di allontanare l’aggressore che però, tornato con una bottiglia rotta in mano, gli ha sferrato un primo colpo al viso, andato fortunatamente a vuoto, ed un secondo ancora più violento e fatale al braccio, riuscendo quasi a tranciarlo.

Caccia all'aggressore. Venivano pertanto fatte convergere diverse pattuglie nella zona per non dare la possibilità al feritore di fuggire.Nello stessa mattinata gli investigatori del Commissariato Viminale, al termine di ricerche protrattesi ininterrottamente, sono riusciti a rintracciare l’autore del ferimento e ad arrestarlo per tentato omicidio. La vittima, operata d’urgenza dai sanitari del Policlinico Umberto I, grazie al provvido intervento, dovrebbe riuscire a recuperare l’uso dell’arto.




EPATITE C ED IL FARMACO SOFOSBUVIR: ANCORA DECESSI "SOSPETTI"

 

LEGGI ANCHE: FARMACO SOFOSBUVIR PER EPATITE C, COSTA TROPPO? IL PM GUARINIELLO VUOLE VEDERCI CHIARO

 

di Cinzia Marchegiani
Torino – Il farmaco supercostoso Sofosbuvir dedicato ai pazienti affetti da epatite era già finito nell’occhio del ciclone ad aprile 2015 per i prezzi differenti sostenuti dalle ASL e il privato. Sofosbuvir  venne autorizzato lo scorso  5 dicembre 2014 dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e venne disposta la rimborsabilità a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Il farmaco la cui denominazione in commercio è SOVALDI®, il cui principio attivo appunto il Sofosbuvir, è stato definito capace di inibire l’enzima “RNA polimerasi RNA-dipendente(NS5B)”, essenziale per la replicazione del virus dell'epatite C (HCV), è disponibile sotto forma di compresse. Ora questo farmaco continua a far parlar di se, dopo la famosa querelle tra Regioni e AIFA sulla disponibilità del medicinale di raggiungere tutti i pazienti.

Nuovi decessi: Sono scattati gli accertamenti da parte degli inquirenti della Procura del capoluogo piemontese che già indagavano sulla diffusione del Sofosbuvir, riguardo una ventina di decessi, due dei quali registrati a Torino. Il fascicolo è stato aperto per omicidio colposo. Si tratta di malati in attesa del medicinale, i cui alti costi sono sostenibili con difficoltà dalle amministrazioni sanitarie regionali. Il pm Raffaele Guariniello vuole capire se ci sono responsabilità. I casi raccolti sono in tutto 117.

Relazione fra morti ed efficacia farmaco:
Il Pm Guariniello, lo scorso 16 maggio 2015, aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti con ipotesi di reato per omissione di cure e lesioni colpose in quanto il Governo non avrebbe assicurato alle Regioni le somme necessarie a garantire a tutti i pazienti la costosissima terapia in grado di “cancellare la malattia”. Una pista da battere sicuramente deve essere anche la provata efficacia di questo farmaco, denominato miracoloso dalle stesse case farmaceutiche. In questa direzione, al fine di sgomberare qualsiasi ombra sulle eventuali possibilità che questi decessi siano imputabili al reato di omicidio colposo, è doveroso anche acquisire la pubblicazione del Position Statement “Efficacia e costo-efficacia del Sofosbuvir nel trattamento dell’epatite C” che ha effettuato la fondazione Gimbe, da cui invece emergono alcune criticità metodologiche relative alla robustezza delle prove di efficacia, oltre che all’entità e alla precisione dei benefici del farmaco.

Mancanza di studi indipendenti: La Fondazione Gimbe invitava, con questa pubblicazione, tutte le parti interessate a valutare con sano scetticismo e adeguato rigore metodologico tutte le innovazioni farmacologiche e tecnologiche evitando, sull’onda di un contagioso entusiasmo, di enfatizzare i benefici e minimizzare i rischi degli interventi sanitari, poiché un prodotto farmaceutico pubblicizzato miracoloso potrebbe nascondere in realtà poca trasparenza sulla sua efficacia. Per questo Gimbe conferma come tutti gli studi che hanno valutato l’efficacia del Sofosbuvir sono stati finanziati, progettati e realizzati dall’azienda produttrice Gilead Science e, al momento, non esiste alcuno studio indipendente. Non solo, ma dichiarano di non conoscere il reale valore aggiunto del farmaco rispetto a un confronto appropriato, sia perché mancano trial di efficacia comparativa del Sofosbuvir con altri agenti antivirali ad azione diretta, sia perché tutti gli studi prevedono l’associazione del Sofosbuvir con ribavirina ± peginterferon-alfa, mentre alcuni studi presentano limiti metodologici rilevanti (controlli storici, assenza di blinding).

Insomma, alle morti accertate o presunte dall’avanzamento inesorabile dell’epatite C, dovrebbe essere anche valutato senza alcun ombra di dubbio, se la somministrazione del farmaco, che trascina più ombre che luci sulla propria efficacia e sicurezza, avrebbe potuto eventualmente evitare il destino annunciato dei malcapitati pazienti. Un bel rompicapo per il pm Guariniello che dovrà indagare non solo sulla distribuzione carente del farmaco, ma tangibilmente correlare la morte dei pazienti alla mancata somministrazione del farmaco Sofosbuvir qualora il trattamento fosse reputato efficace per rallentare o arrestare la patologia.
 




SCANDALO PATRIMONIO EURO SPA: ULTIMO APPELLO AL GOVERNO DI FRATELLI D‘ITALIA

Il completamento della Nuvola di Fuksas ha costretto all’indebitamento la società Eur (partecipata dal Ministero delle Finanze e dal Comune di Roma) e alla imminente svendita di alcuni edifici di pregio della cittadella razionalista. Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia che, insieme al consigliere comunale Fabrizio Ghera, ha convocato i giornalisti nella sala stampa di Montecitorio chiedendo di fermare la vendita dei quattro palazzi di Eur Spa

di Cinzia Marchegiani

Roma – Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi-AN al goverrno e il consigliere comunale capogruppo Fabrizio Ghera FdI il 19 giugno 2015 hanno indetto una conferenza stampa alla camera dei Deputati  per un ultimo appello per salvare lo patrimonio immobiliare di Eur spa, anticipata da una massiccia campagna di informazione e mobilitazione e raccolta di migliaia di firme e tuonano: “La vendita dei quattro palazzi di Eur Spa sarebbe ancora evitabile. C’è una via d’uscita, una via alternativa per trovare risorse per il completamento della Nuvola di Fuksas che ha costretto all’indebitamento la società Eur (partecipata dal Ministero delle Finanze e dal Comune di Roma) e alla imminente svendita di alcuni edifici di pregio della cittadella razionalista.

Accettare la proposta per l’acquisto dell’albergo denominato “La Lama” e adiacente la Nuvola, farebbe incassare 80 milioni di euro che sommato il risparmio di 30 milioni dei lavori di completamento dell’albergo rappresenta per FdI una soluzione che deve essere valutata dal ministro Padoan e al management di Eur spa.

Alla conferenza il capogruppo di FdI si appella ai membri romani del governo e al sindaco Marino, perché il 24 giugno scade il concordato in bianco e potrebbe essere l’inizio della fine, l’alienazione del patrimonio potrebbe essere la morte di Eur: “Accettare questa proposta corrisponde alla possibilità di fare fronte alle richieste delle banche senza menomare il patrimonio immobiliare dell’Eur, all’incasso degli 80 milioni andrebbe. Se a queste cifre aggiungiamo i 37 milioni in arrivo dal Mef viene fuori quanto necessario al completamento della Nuvola senza che Eur spa sia costretta a svendere 4 palazzi di pregio”.

L’on Rampelli lancia anche un forte paragone con l’EXPO di Milano: “costa 12 miliardi di euro al netto di alcune opere accessorie. I padiglioni temporanei, quelli che tra qualche mese saranno smontati, costano più o meno 4 miliardi. È impensabile che 12 miliardi di fondi pubblici vengano messi al Nord e poi non si riescano a trovare poche decine di milioni di euro per salvaguardare il patrimonio razionalista della Capitale d’Italia”.

Il sospetto di Rampelli è rivolto alla gestione e alla vendita dei palazzi di pregio che verrebbero venduti all’Inail ad una cifra irrisoria con la conseguenza che l’Inail possa mantenere gli immobili di valore pregio solo per pochi mesi per poi venderli all’Invimit con il dubbio che poi li metterebbe a garanzia di altri debiti dello Stato.




FRATELLI BIVIANO: 20 GIUGNO 2015 UN GIORNO MEMORABILE

 

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di Cinzia Marchegiani

Roma – Quanto accaduto intorno alla tenda blu piantata davanti al parlamento nel lontano 2013 entrerà nella storia del nostro paese, come monito che non esistono muri che non si possono valicare. L’Osservatore d’Italia è stato il primo giornale che ha dedicato e seguito le gesta di questi due ragazzi, partiti dalla lontana isola di Lipari ad insegnare che nulla era impossibile. Il mondo politico e le istituzioni finalmente si sono piegati verso i fratelli Biviano, malati di distrofia muscolare che hanno vissuto per quasi due anni dentro questa tenda davanti al parlamento dal 23 luglio 2013 fino al 20 giugno 2015. Le istituzioni hanno ascoltato finalmente i problemi, i disagi, ma soprattutto le necessità che i malati devono affrontare quotidianamente di cui il sistema sanitario nazionale non si era fatto carico.

 

La lieta novella: Proprio il giorno del compleanno di Sandro, il Civico 117A esulta alla notizia: Il Consiglio dei Ministri ha condiviso l’iniziativa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, su proposta del Ministro della salute Beatrice Lorenzin di istituire il 20 giugno di ogni anno la Giornata Nazionale Dedicata alla Distrofia Facio-Scapolo-Omerale, per sensibilizzare l’opinione pubblica, incrementare la piena consapevolezza tra pazienti, operatori sanitari e sociali, favorire la ricerca diagnostica e la prevenzione della patologia nei portatori sani.

 

Il progetto del Ministero della Salute ha messo a disposizione della famiglia Biviano tutta la tecnologia più avanzata e personalizzata alle varie, imprevedibili, disfunzioni del sistema nervoso. Il sistema verrà governato da una centrale operativa che h24 gestirà il monitoraggio dei parametri vitali e manterrà adeguati i livelli di cure mediche sotto forma di farmaci e riabilitazione. Non solo, ma proprio il 20 giugno è stata istituita la Giornata nazionale dedicata alla Distrofia facio-scapolo-omerale per rendere noti i risultati, i progressi nell’assistenza e nelle cure e procedere a una sempre maggiore informazione su questa malattia.
La titolare del dicastero della salute, Beatrice Lorenzin dichiara: “E’ il tipo di risposta che vogliono i malati. Dobbiamo garantire loro la migliore qualità della vita possibile. Questi malati ci chiedono di non essere abbandonati, di essere impegnati in un lavoro sostenibile, che dia loro dignità. Il progetto parte con la famiglia Biviano e potrà essere riprodotto in scala per tutte le persone affette da questo tipo di patologia. E’ un progetto che realizza gli obiettivi che ci siamo fissati: umanizzazione e cure domiciliari, che vuol dire assistenza in ambienti migliori, come la propria casa, a costi nettamente inferiori per il Sistema sanitario nazionale”.

L’annuncio Istituzionale: Alla conferenza del 19 giugno 2015, presso la sala stampa della Camera presso Montecitorio, l’On Paola Binetti, assieme agli addetti ai lavori in ambito sanitario e della ricerca scientifica e istituzioni politiche, hanno annunciato l’istituzione della giornata e i Fratelli Biviano, dove gli stessi hanno confermato il loro rientro a casa programmato per il pomeriggio del 20 giugno 2015 alle 18:00 dopo aver smantellato la tenda del Civico 117A.
Forte il trasporto dell'Onorevole Binetti nel moderare la conferenza stampa del 19 giugno alla camera. E' stato presentato il lavoro che impegnerà il ministero della Salute ma anche l'Istituto Puleio diretto dal Prof Bramanti. Grande la commozione dei presenti in sala, giornalisti e sostenitori, sia quando è stata letta la lettera del ministro Lanzetta che augurando a Marco e Sandro un nuovo inizio di vita si è firmata "una farmacista rurale".

Tantissima l'emozione quando ancora una volta Sandro ha scandito con ficcante precisione quante e quali ragioni hanno spinto questi due immensi ragazzi a lasciare Lipari per trascorrere quelli che da cinque giorni si sono trasformati in due anni di fatiche indicibili.
L'intesa tra tutti i presenti è che questo non è il finale, l'epilogo della vicenda "tenda blu di Montecitorio" ma l'inizio di un lavoro in reciproca sinergia tra istituzioni e malati, nell'auspicio di trovare non uno, ma tante vie di diverso genere per garantire a quanti più malati possibile sia il sollievo per una vita dignitosa.

Il cuore della battaglia spesso derisa:
La lotta dei fratelli Biviano era stata associata esclusivamente alla battaglia per Stamina, li hanno derisi, minacciati, insultati perché dicevano che occupavano un’area che doveva essere sgomberata, di certo fanno un pò sorridere queste frasi in questo periodo, quando le città sono diventate il naturale bivacco degli immigrati, ma a loro è dedicata tutta la comprensione dei benpensanti. Sandro e Marco Biviano non hanno villeggiato dentro quella tenda, a luglio di due anni fa fecero una scelta coraggiosa sulla scia del caso Stamina finita in parlamento con l’autorizzazione della sperimentazione. Hanno vissuto all’addiaccio o al caldo soffocante, giorno dopo giorno con la loro presenza sono stati un richiamo alle responsabilità dei vari onorevoli e del ministro della Salute, verso il malato, troppo spesso citato negli slogan come persone da proteggere, da tutelare, ma nella pratica abbandonati, nell’assistenza e cura, al loro triste destino e a carico esclusivamente dei familiari. La loro battaglia decorosa, di grande dignità ormai è entrata di diritto nella storia italiana, tra i capitoletti della lotta all'“indecenza”.

Eppure la politica ha sempre fatto orecchie da mercante, pensando che per i due fratelli Biviano, Sandro e Marco fosse diventato un capriccio rimanere sul selciato lontano dalla loro casa, dai loro affetti più importanti, tanto da essere stati ricoverati in ospedale a più riprese per problemi legati al loro stile di vita percorso dopo tanti mesi in un umile tenda, senza fisioterapia e cure adeguate. Lo scorso 7 giugno il deputato e responsabile sanità del PD, Federico Gelli, dopo l’annuncio della sentenza della Cassazione sul diniego relativo il dissequestro delle cellule custodite nei laboratori del nosocomio Bresciano ammoniva: “Alla luce di questa ulteriore e definitiva bocciatura del metodo stamina trovo indecente che davanti a Montecitorio stazioni ormai da troppi mesi la tenda innalzata per protesta dai suoi sostenitori. Per questo motivo invito le autorità competenti di liberare la piazza da questa presenza che non ha più senso – conclude il parlamentare democratico – e non fa altro che gettare una cattiva immagine davanti ad una delle più importanti istituzioni del Paese”.

Questa vittoria è dedicata a tutti i malati che Sandro e Marco hanno voluto tutelare di fronte alla "cecità" delle istituzioni. La tenda rimarrà come un marchio a fuoco sul quel selciato di Piazza Montecitorio, che da ieri rappresenta a pieno diritto il luogo dove i diritti dei cittadini sono stati difesi. Due folli ragazzi venuti da Lipari hanno insegnato che il coraggio di vivere non conosce ostacoli e sofferenze quando la giustizia nasce come valore inalienabile e ora dimostra come tante affermazioni crudeli regalate nei loro confronti sono stati superficiali soprattutto di chi ha voluto vedere in loro un presuntuoso pretesto di fare una gita fuori porta. La battaglia è un tributo anche a tutte le persone che non si sono tirate dietro e hanno aiutato Sandro e Marco nella permanenza tribolata in un umile tenda che come un topolino ha osato affrontare quel palazzo bellissimo del potere ma afono e cieco al richiamo straziante dei malati.


I fratelli Biviano ritornano a casa: Mentre scriviamo al Civico 117A si stanno effettuando le operazioni di chiusura della tenda e l’Osservatore d’Italia con molta emozione sarà al loro fianco soprattutto in questo giorno intriso di gioia ma anche di tanta tristezza nel cuore, consapevoli che per i Biviano li attende una vita ora degna di essere chiamata tale. Ritorneranno alla loro casa di Lipari, sapendo che li aspetta la loro mamma che ha vissuto con ansia e tensioni tutti questi mesi, e le due sorelle anche loro malate, a cui mandiamo saluti affettuosi. Marco e Sandro commentano emozionati: “Non abbiamo mai fatto battaglie che non fossero al servizio di tutta la comunità: questa è la grande lezione che abbiamo appreso ed è il nostro impegno per il futuro”. “Va e fai della tua vita un’opera meravigliosa”… Sandro e Marco avete fatto molto di più!
 




SPERIMENTAZIONE FARMACI SUGLI ANIMALI: ECCO LA NUOVA SQUADRA DI ESPERTI DEL TAVOLO MINISTERIALE

 

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di Cinzia Marchegiani

Riparte il Tavolo tecnico-scientifico sui metodi alternativi/sostitutivi alla sperimentazione animale del Ministero della Salute. Inaugurato dal precedente ministro Balduzzi a seguito di un accordo politico con il Partito Animalista Europeo, successivamente bloccato dall'attuale ministro Beatrice Lorenzin.

A distanza di due anni, a seguito dell'iscrizione sul registro degli indagati del precedente direttore generale Gaetana Ferri, rimossa dall'incarico, e dello stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dal Dicastero confermano l'intenzione di proseguire con nuove sedute del Tavolo scientifico.

"Adesso il tavolo verrà ripristinato – dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli – ma con importanti cambiamenti, dal numero degli esperti sulle alternative che dovrà risultare equivalente alla controparte per sopperire l’inaccettabile sperequazione (3 su 17) alle strategie da adottare. Il Professor Bruno Fedi ha portato egregiamente a termine l'incarico assegnatogli di formare una squadra di esperti altamente specializzata ed unita in risposta ai ricercatori pro-test."

La nuova commissione è composta da autorevoli esperti appartenenti alla comunità scientifica accreditati anche a livello intenazionale: 

Prof. Bruno Fedi. Professore di urologia. Già Primario ospedaliero. specialista in Anatomia Patologica; Oncologia; Ginecologia. Autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche.
Dott.ssa Susanna Penco. Biologa Esperta di colture cellulari. Dirigente nell' ospedale S. Martino Genova. Da anni promotore e relatore di corsi/convegni su "Metodiche Sostitutive"

Dott. Oriano Perata. Specialista in Chirurgia. Aiuto chirurgo ospedaliero

Dott.ssa Valeria Roni. Biologa Phd. in Scienze Oncologiche Molti anni di attività in G.B. e Germania. Esperta in Genetica

Dott.ssa Costanza Rovida. Esperta in chimica analitica ha lavorato per tre anni alla Commissione Europea, partecipando a due gruppi di lavoro: sviluppo del RIP 3.3 (REACH Implementation Project, Technical Guidelines to Industries) e come coordinatore del “Work package” nel progetto europeo sullo sviluppo di metodi integrati e alternativi ai tests sugli animali. Attualmente rappresentante del CAAT, Centro per lo studio dei metodi alternativi, Università di Costanza.

Prof. Giulio Tarro. Docente di virologia all’Università di Napoli e professore aggiunto alla Temple University di Philadelphia, presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera WABT dell’Unesco. Virologo di fama internazionale, ha lavorato anche con il professor Albert Sabin, creatore del vaccino antipolio orale. Vincitore di numerosi premi scientifici. Primario ospedaliero in quiescenza.

Dott. Marcello Villanova. Neurologo, specializzato in malattie neurodegenerative in particolare nella distrofia muscolare , massimo esperto in Italia di SMA 1. Responsabile Unità di Recupero e Riabilitazione Funzionale Malattie Neuromuscolari Ospedale Nigrisoli di Bologna. Autore di numerose pubblicazioni.

Il presidente del PAE, Stefano Fuccelli si dichiara soddisfatto dei due anni di battaglie "che hanno riportato nell’alveolo della verità e della giustizia l’avanzamento del progresso scientifico, – ha inoltre dichiarato Fuccelli – che nascerà indubbiamente dal confronto scientifico del Tavolo Ministeriale appena riavviato".

L’obiettivo è teso al miglioramento non solo della sperimentazione animale, che produce sofferenza inutile alle cavie, ma soprattutto per tutelare il consumatore spesso inconsapevole degli effetti iatrogeni dei farmaci, che rappresentano la terza causa di morte dopo infarto e il cancro, poiché gli stessi medicinali definiti salvavita e venduti in farmacia, vengono testati definitivamente sull’anello finale della catena della produzione e trials clinici dei farmaci, cioè “l’uomo”.

“E' un Tavolo importante che preoccupa i produttori del farmaco che vedono a rischio i loro straordinari profitti – Dichiara ancora il presidente PAE – e per questo è stato e continuerà ed essere osteggiato. E' l'ultima speranza – conclude Fuccelli – per tentare di abolire o quantomeno di indebolire la sperimentazione animale, preso atto del fallimentare epilogo dell'iniziativa dei cittadini europei Stop Vivisection, colpevole l'inadeguatezza del comitato promotore. La lotta contro la vivisezione riparte dall'Italia"




ANZIO E NETTUNO: ASSEDIO DI IMMIGRATI E MORTE DEL TURISMO

di Cinzia Marchegiani

Anzio / Nettuno (RM) – Un quadro allarmante che ha fagocitato il litorale romano con l’effetto dell’immigrazione ormai sfuggita al controllo di territori, lo denuncia Fabrizio Santrori, consigliere alla Regione Lazio.
“Estate di fuoco per Anzio e Nettuno sotto assedio, Renzi e Alfano uccidono anche il turismo del litorale laziale” con quest’annuncio l’On Santori affronta l’emergenza rifugiati nel Lazio che sta investendo ogni sfera del vivere civile, causando gravi disagi ai cittadini e seri rischi di guerriglie urbane ingestibili: “Mentre Francia, Germania e Austria chiudono le frontiere a Roma succede l’impossibile: dopo la tendopoli al Tiburtino, le bugie dell’amministrazione Marino per nascondere l’arrivo dei rifugiati insediati nell’ex scuola della Polizia di Vicolo Casal Lumbroso e i finti sforzi del Premier Renzi e del ministro Alfano derisi in tutta Europa, anche il litorale laziale, – Santori spiega – a ridosso delle vacanze estive, si ribella alla costante pressione esercitata da questi flussi migratori che a tranche vengono ospitati in strutture senza alcun confronto con i residenti lasciati all’oscuro”.

APPOGGIO ALLE ASSOCIAZIONI L’On Santori sente di dare tutto il proprio supporto e vicinanza al “Comitato delle Sirene di Anzioche ha denunciato alla Procura della Repubblica le devastanti conseguenze che sta subendo il turismo locale con l’arrivo di un’ottantina di immigrati nello storico hotel Succi a Lido delle Sirene, già chiuso dopo un’ordinanza e un sopralluogo della Asl: “Nel totale disprezzo delle regole questo insediamento segue un’altra scellerata decisione di qualche tempo fa che ha portato altri 60 immigrati in 4 villini a Via Armellino” segue il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori.

IMPATTO ACCOGLIENZA FORZATA L’On Santori espone una fotografia lucida di ciò che questi quartieri hanno e stanno subendo con politiche sorde e cieche ai destini delle famiglie che vivono questi territori ormai diventati far west conclamati: “Come più volte denunciato dall’Associazione Città Futura l’impatto di questa immigrazione incontrollata, che oltre a clandestini e rifugiati include le popolazioni nomadi, ha i suoi effetti negativi anche a Nettuno dove il rovistaggio nei cassonetti per il recupero di materiali da rivendere illegalmente, il degrado, la microcriminalità, la situazione incontrollata del Borgo medioevale, i furti in appartamenti – continua Santori – sono ormai all’ordine del giorno”.

Santori condanna la disastrosa politica dell’accoglienza forzata nel Lazio, citando l’esempio di via dei Tinozzi nel quartiere San Giacomo a Nettuno dove sono ospitati 40 extracomunitari provenienti della Liberia, Ghana e Sudan alloggiati all’interno di un immobile privato appena realizzato che si aggiungono ad altri 90 immigrati già ospitati nella villa in via Sele nell’ex casa di riposo per anziani: “Nonostante le richieste di rassicurazione inviate dai residenti e dai comitati di quartiere continuano a non arrivare risposte dal Prefetto di Roma”-conclude con amarezza Fabrizio Santori




NUORO: MALTRATTAMENTI E FARMACI SCADUTI AGLI ANZIANI

 

La Polizia di Stato di Nuoro dopo un anno d'indagini, ha eseguito il sequestro preventivo della struttura integrata per anziani "Residenza Familia", riscontrati maltrattamenti, l'abbandono di persone incapaci, la somministrazione di medicinali scaduti e l'esercizio abusivo della professione medica

 

di Cinzia Marchegiani

Nuoro (NU) – Un'altra notizia di degrado e violenza in cui gli anziani sono costretti a vivere inn case di riposo. Dieci giorni fa gli uomini della Squadra Mobile, in collaborazione con i Vigili del fuoco, con la Asl e con il Servizio ispezione della Direzione territoriale del lavoro, avevano eseguito una perquisizione della struttura di via Aosta, sequestrando numerosi atti e medicinali scaduti.
Dall'indagine è emerso che anche le condizioni igieniche dei locali e dei degenti erano precarie e che il personale socio sanitario e infermieristico presente non era sufficiente a garantire un'adeguata assistenza, come previsto dalla legge regionale che disciplina la materia.
Così i sigilli sono scattati la mattina del 18 giugno 2015 per la casa di riposo per anziani a Nuoro. La Polizia di Stato di Nuoro dopo un anno d'indagini, ha eseguito il sequestro preventivo della struttura integrata per anziani "Residenza Familia" dove sono stati riscontrati maltrattamenti, l'abbandono di persone incapaci, la somministrazione di medicinali scaduti e l'esercizio abusivo della professione medica.
L'attività investigativa è iniziata dopo l'accertamento di numerose irregolarità amministrative e dopo la segnalazioni di gravi fatti da parte dei parenti di alcuni anziani.

Il sequestro preventivo, è stato disposto dal Gip per il pericolo che la disponibilità della struttura potesse aggravare o protrarre le conseguenze dei reati e mettere in pericolo la stessa incolumità degli ospiti.
Al momento dell'esecuzione del sequestro si trovavano ricoverati nella casa di riposo 37 anziani, alcuni dei quali non autosufficienti. Gli ospiti sono stati immediatamente trasportati in altre sette strutture della provincia.




APRILIA: INCIDENTE GRAVISSIMO, PERDE LA VITA UNA PERSONA

di Alessandro Rosa

Aprilia (LT) – Stamattina intorno alle ore 10:00 ad Aprilia in provincia di Latina si è verificato un gravissimo scontro che avrebbero coinvolto un camion e una macchina all’altezza del km 45 della Pontina in direzione Roma, nei pressi del Comune di Aprilia. Il traffico sin da subito è stato bloccato, causando diversi chilometri di coda. L’impatto è stato devastante, tanto che per l’uomo che era alla guida dell’autovettura non è servita la corsa dell’intervento dei sanitari chiamati al 118, che sono arrivati con l’eliambulanza. Per l’uomo che sin da subito versava in condizioni gravissime, non c’è stato nulla da fare. Di rito sul posto i rilievi eseguiti dagli agenti della polizia stradale per la ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente.




PONTINA: INCIDENTRE GRAVISSIMO, PERDE LA VITA UNA PERSONA

Scontro tra un camion e una macchina all'altezza del km 45 della Pontina in direzione Roma

di Alessandro Rosa

Aprilia (RM) – Stamattina intorno alle ore 10:00 si è verificato un gravissimo scontro che avrebbero coinvolto un camion e una macchina all’altezza del km 45 della Pontina in direzione Roma, nei pressi del Comune di Aprilia. Il traffico sin da subito è stato bloccato, causando diversi chilometri di coda. L’impatto è stato devastante, tanto che per l’uomo che era alla guida dell’autovettura non è servita la corsa dell’intervento dei sanitari chiamati al 118, che sono arrivati con l’eliambulanza. Per l’uomo che sin da subito versava in condizioni gravissime, non c’è stato nulla da fare. Di rito sul posto i rilievi eseguiti dagli agenti della polizia stradale per la ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente.