CRISI GRECA: LA GERMANIA BENEFICIA DI 100 MILIARDI DI EURO ESCLUSIVAMENTE DAL DEFAULT

Secondo i calcoli effettuati da un istituto tedesco Leibniz IHW la Germania ha fatto più di 100 miliardi di euro di risparmi di bilancio a partire dall'inizio della crisi greca del 2010, più del 3% del suo PIL, grazie alle notizie negative sulla Grecia

di Cinzia Marchegiani

Le crisi finanziarie portano benessere e producono affari ultramilionari? Sembra proprio si, ma non per i Paesi che sono minacciati dalla Troika e dal Fondo Monetario Internazionale, ma per i falchi che hanno volato sopra il loro cielo, soprattutto quello del popolo ellenico. Crisi che fanno fare affari d’oro e si legano indiscutibilmente alle notizie negative relative alle difficoltà economiche della Grecia. A svelare chi ha guadagnato grazie alla epocale crisi della Grecia è uno studio condotto dall’Istituto Leibniz per la ricerca economica IEWH, che in poche parole spiega come la Germania ha intascato 100 miliardi di euro di economie di bilancio dall’inizio della crisi del 2010, cifra che rappresenta circa il 3% del suo PIL.

Il pareggio di bilancio in Germania è dovuto in gran parte ad un risparmio di interessi derivanti dalla crisi del debito. I calcoli mostrati dal Leibniz-Institut für Wirtschaftsforschung Halle (IWH), spiegano dalla crisi del 2010 protratta fino ad oggi ha prodotto risparmi per il bilancio tedesco di circa 100 miliardi di euro (più del 3% del prodotto interno lordo, PIL), e può essere fatta risalire alla crisi greca. La Germania ha così beneficiato in ogni caso, dalla crisi greca, questi risparmi ottenuti sono stati superiori al costo della crisi.

E l’Istitiuto Leibniz spiega nel dettaglio i meccanismi di questa grande abbuffata tedesca. Se gli investitori si trovano ad affrontare una crisi, si cerca mettere i loro soldi più sicuro possibile (fuga verso la sicurezza). Mentre c’era la crisi del debito europeo, la Germania ha sproporzionato beneficiato di questo effetto: “Ogni volta che c'erano notizie negative sulla Grecia per i mercati finanziari negli ultimi anni, i tassi di interesse sui titoli di Stato tedeschi crescevano, e ogni volta che c'era una buona notizia a favore della Grecia, i tassi di interesse sono scesi sul Bund di circa 30 punti base in un giorno, come nel gennaio di quest'anno quando una vittoria di Syriza era sempre più probabile, o quando il nuovo governo ulteriori negoziati con la troika avevano rifiutato (Unione Europea – UE, Banca centrale europea – BCE e internazionali Fondo Monetario – FMI). Sempre in giugno, quando il governo greco ha deciso di effettuare un referendum sulle misure di riforma con un risultato esplicito, i tassi di interesse sui titoli di Stato tedeschi salirono. Cumulativamente, le notizie positive sulla Grecia che sono intercorse tra la fine del 2014 e la metà del 2015 hanno di riflesso condizionato un aumento dei tassi di interesse sui titoli di stato tedeschi di circa l’ 1,6%. Anche le obbligazioni di altri paesi hanno beneficiato (z. B. Stati Uniti, la Francia oi Paesi Bassi), ma in misura molto minore".

Calcoli dettagliati della grande abbuffata tedesca, alle spalle del popolo ellenico.Anche se queste cifre mostrano chiaramente che la Germania ha beneficiato finanziariamente dalla crisi greca, rimane difficile calcolare i risparmi fino al centesimo. Per questo l’IWH ha utilizzando una semplice regola di decisione (regola di Taylor) che simula una politica monetaria indipendente tedesca e derivato da ipotetiche tassi di interesse sui titoli di Stato tedeschi. L'adozione di una politica monetaria indipendente tedesco rappresenta uno scenario in cui la Germania sarebbe influenzata positivamente o negativamente da una crisi in Grecia. Il presupposto è che la politica monetaria della BCE sarebbe stato molto vicino alla politica ottimale per la Germania singolarmente sulla scia della crisi del debito sovrano europeo senza grossi squilibri sarebbero stati sostenuti nella zona euro. Così, un tale metodo è adatto per isolare l'effetto della crisi del debito sovrano sulla politica dei tassi di interesse della banca centrale ei tassi di interesse sui titoli di Stato. Con questo approccio, si arriva ai tassi di interesse simulati sui titoli di Stato tedeschi, che oggi sono in media circa superiore al 3% tra il 2010 e come osservato nella realtà. Tenendo conto della struttura per scadenze attuale del debito pubblico tedesco, i risparmi per il contribuente tedesco importo di 100 miliardi di euro nel corso degli ultimi quattro anni e mezzo.
Questi risparmi realizzati superano anche i costi potenziali della Germania anche se la Grecia non ha rimborsato il suo debito. Si stima che la quota tedesca sui pacchetti di salvataggio per la Grecia (sul meccanismo europeo di stabilità – ESM, la BCE e il FMI) per quantificare a circa 90 miliardi di euro. Il pacchetto attualmente da negoziare è già stato preso in considerazione. Anche se la Grecia ha rimborsato un centesimo, il settore pubblico tedesco avrebbe quindi beneficiato finanziariamente dalla crisi.

Insomma, l’evidenza vuole che la Germania abbia l’interesse economico ad alimentare con imposizioni sempre più restrittive le tensioni economiche nei paesi membri dell’Unione Europea, un ghiotto boccone che le regole di un gioco spietato glielo permette ancora. Siamo in Unione Europea, ma ogni nazione partecipa a questa strana staffetta con diverse armi e accessori, che l'IHW dimostranoe ssere impari.

E l’Italia ancora sta a guardare, prossima fermata per la Merkel sarà il bel paese nostrano. La Germania, grazie alla politica della Merkel di fatto guadagna sulle imposizioni della Troika e del FMI e la deriva dei paesi membri. Più sono vicino allo sfintere dell’infero, con tagli imposti alla sanità, pensioni e un default sempre più concreto, più la Germania trae vantaggio economico e accresce il suo impero. Chapeau! In Italia questo processo si chiama aggiotaggio….




FARMACI PERICOLOSI PER DIMAGRIRE: TRAMONTA UN BUSINESS

Sono anni che si conoscono gli effetti devastanti di questi principi attivi prescritti in cocktail micidiali a scopo dimagrante e sono moltissime le denunce presentate alla procura in seguito a decessi dei pazienti in cura con tali miscele

di Cinzia Marchegiani

Centri benessere e purtroppo anche medici endocrinologi incauti e aiutati dalla normativa prescrivevano preparazioni magistrali per far dimagrire i propri pazienti, farmaci a tutti gli effetti di cui da tempo però si conoscono gli effetti devastati sul metabolismo e la salute di chi li ha presi per anni. Ma queste erano terapie sicure che facevano fare soldi a palate grazie al passa parola dei clienti che finalmente riuscivano a dimagrire dopo tante diete flop. I benefici estetici di queste terapie sono evidenti, sono in grado di far dimagrire in modo consistente le persone fortemente in sovrappeso, ma che soltanto nel tempo hanno conosciuto sulla propria pelle i danni a volte irreversibili. I medici erano favoriti dalla normativa che permetteva di inserire principi attivi quali il triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato nelle preparazioni a scopo dimagrante che le farmacie erano in grado, tramite i laboratori, di realizzare la miscela indicata.

Sono anni che si conoscono gli effetti devastanti di questi farmaci prescritti in cocktail micidiali a persone in sovrappeso ed ora il Ministro Lorenzin ha firmato il decreto che vieta le preparazioni magistrali a scopo dimagrante. Queste sostanze, tra cui anfetamine e benzodiazepine sono autorizzate singolarmente per diverse indicazioni terapeutiche come per il trattamento di ansia, depressione, altre per il diabete, ipertensione e epilessia, ma sono diventate le miscele ideali nella pratica superconosciuta nel campo estetico, sfruttando l’effetto sedativo e anoressizzante.


Il decreto è stato adottato su impulso dell’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha trasmesso al Ministero segnalazioni di sospetta reazione avversa della Rete Nazionale di Farmacovigilanza. Sarebbe il caso di conoscere i dati, sicuramente sconfortanti, delle vittime di queste pratiche che nulla hanno a che vedere con la prevenzione e la salute delle persone, e che hanno spinto solo ora a dare un taglio netto a questa moda del dimagrimento facile. Dalla segnalazione dell’AIFA è emerso che le preparazioni magistrali contenenti i citati principi attivi singolarmente, ma più spesso in associazione combinata tra di loro quando utilizzati a scopo dimagrante, hanno un rapporto beneficio-rischio estremamente sfavorevole e possono essere pericolose per i soggetti che ne fanno uso. In fondo i pazienti/clienti erano rassicurati dalla ricetta medica, dall’onorario degli specialisti che tutto era fatto secondo la legge italiana e a tutela della loro salute.

Il rischio che insorgano reazioni avverse aumenta, in relazione anche al numero di principi attivi associati nella preparazione che possono causare anche disturbi psichiatrici e reazioni a carico del sistema cardiovascolare. A ciò si aggiunge che tali combinazioni non sono mai state studiate secondo sperimentazioni cliniche regolari, risultano sprovviste di foglietto illustrativo e scheda tecnica a cui il paziente possa fare riferimento per informarsi sulle caratteristiche del prodotto e che la documentazione disponibile sui singoli principi attivi non garantisce la sicurezza degli stessi, quando sono somministrati in associazione tra loro. È noto altresì che le reazione avverse da preparazioni magistrali sono meno segnalate di quelle dei farmaci.

Due i divieti introdotti dal decreto:
1)  Medici e farmacisti non potranno rispettivamente prescrivere e allestire preparazioni magistrali a scopo dimagrante contenenti i principi attivi vietati, usati singolarmente o in combinazione associata tra loro;
2)  Non potranno, inoltre, essere prescritte o allestite preparazioni magistrali che, a prescindere dall’obiettivo terapeutico perseguito, contengano i predetti principi attivi in combinazione associata.

Al fine di evitare comportamenti elusivi finalizzati all’assunzione contestuale di più principi attivi, viene inoltre proibito a medici e farmacisti di prescrivere o allestire per il medesimo paziente più preparazioni magistrali singole, contenenti ciascuna uno dei principi attivi segnalati.
Il provvedimento segue altri due decreti adottati dal Ministro Lorenzin (il 20 maggio e il 27 luglio 2015), dopo segnalazione dell’AIFA, con i quali sono state bandite altre due sostanze utilizzate nelle preparazioni magistrali a scopo dimagrante: la fenilpropanolamina/norefedrina e la pseudo efedrina, che hanno anch’esse effetti importanti tali da aggravare la salute del paziente che ne fa uso senza sapere a cosa andava incontro.
In realtà proprio in Italia sono state attivate tantissime denunce a diverse Procure per i decessi avvenuti dopo l’assunzione di tali farmaci, che vengono prescritti tramite una ricetta medica e la preparazione nelle farmacie attrezzate di laboratorio, traendo in inganno l'ignaro paziente, della sicurezza su tale prescrizione.




FRANCIA: FAMIGLIA IN VIAGGIO, DIMENTICA LA FIGLIA DI 3 ANNI NELL’AREA PICNIC

Famiglia in vacanza, dopo aver percorso 150 chilometri si accorge dell’assenza della figlia ma solo dopo un annuncio diramato sul canale autostradale

di Cinzia Marchegiani

Valence (Francia) – In viaggio per il sud della Francia una famiglia solo dopo aver percorso 150 chilometri scopre che ha dimenticato la figlia di tre anni in un’area pic-nic dell’autostrada e solo dopo aver ascoltato la trasmissione radiofonica che ne ha lanciato l’allarme: “bimba di tre anni è stata abbandonata nel pomeriggio al rest spot Bras de Zil Sud di Valence”.
Per la bimba abbandonata fortuna vuole che a vederla spaesata è stata una famiglia premurosa, la stessa prima di lasciare l’allarme ha provato ad aspettare del tempo per vedere se i suoi genitori tornavano, ma quando hanno capito la gravità della situazione hanno allertato la polizia locale. La bimba era stata lasciata o dimenticata intorno a mezzogiorno vicino Loriol, ad una fermata di pic-nic accanto all'autostrada A7 (Lyon/ Marseille).

I genitori si accorgono dell'assenza solo dopo l'annuncio radiofonico della polizia. Gli ufficiali della polizia intervenuti, parlando con la bambina avevano intuito che aveva anche un fratello e una sorella e che aveva visto l'auto di suo padre che si allontanava dallì'area picnic, scordando lei a terra. Così la polizia ha diramato un appello sul canale autostradale “Radio Highway Info” che ha permesso al papà di capire cosa era accaduto e contattare verso le ore 15:00 la polizia referente. In quell’istante la famiglia aveva già superato Aix-en-Provence, ma non si erano accorti della sua assenza. Per ora i procuratori locali stavano considerando se prendere provvedimenti contro i genitori. Questa bambina è stata fortunata nell’aver trovato una famiglia premurosa e attenta, che ha letteralmente vegliato su di lei, sola e spaesata era una potenziale vittima di un incidente stradale o di rapimento. I genitori saranno ascoltati dai procuratori locali e non è esclusa un’azione legale nei loro confronti per abbandono del minore.




SCANDALO GLIFOSATO, L’ERBICIDA ORA E’ CANCEROGENO PER GLI ESSERI UMANI

La sintesi della relazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)  dell’OMS  afferma che esistono prove che l’esposizione al Glifosato è associata allo sviluppo di tumori come il linfoma non-Hodgkin e il cancro al polmone

di Cinzia Marchegiani

Il contestatissimo pesticida Glifosato, il diserbante sistemico fitotossico per tutte le piante, in grado di devitalizzare anche gli organi di conservazione ipogea delle erbe infestanti, come rizomi, fittoni carnosi (che in nessun altro modo potrebbero essere devitalizzati) è sotto inchiesta anche da parte dell’EFSA, dopo le nuove prove scientifiche che lo etichettano come pericoloso per l’uomo. L'assorbimento del pesticida avviene in 5-6 ore, e il disseccamento della vegetazione è visibile in genere dopo 10-12 giorni. Il glifosato di fatto è un forte chelante, il che significa che immobilizza i micronutrienti critici, rendendoli indisponibili per la pianta. Ne deriva che l'efficienza nutrizionale genetica delle piante ne viene profondamente compromessa. Questo pesticida è uno degli erbicidi di impiego più ampio e diffuso nell’agricoltura italiana, e la sua pericolosità per l’uomo venne messa in evidenza nel 2012 la rivista Food and Chemical Toxicology che ne pubblicò uno studio di Gilles-Éric Séralini e collaboratori i quali evidenziavano già allora la grave patogenicità e cancerogenicità nei ratti. Ma la ricerca, in seguito, fu ritirata per le critiche ricevute dalla comunità scientifica sulle metodologie di trattamento dei ratti e sull'affidabilità dei dati e dei risultati dello studio.

Le nuove conclusioni dell’OMS. Ora questo pesticida è sotto indagine e l’EFSA valuterà le conclusioni di un rapporto dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (IARC) in cui si conclude che l’erbicida Glifosato è probabilmente cancerogeno per gli esseri umani. Una relazione di ben 92 pagine della nuova valutazione del Glifosato è stata riassunta e pubblicata dell’Agenzia la Ricerca sul Cancro dell’OMS pubblicata nel marzo 2015 e verrà analizzata nel contesto del riesame da parte dell’EFSA. Il glifosato attualmente ha il più alto volume di produzione globale di tutti gli erbicidi.

Il più grande uso in tutto il mondo è in agricoltura, perchè ritenuto non pericoloso. In un rapporto ISPRA relativo agli anni 2011 e 2012 ed elaborato sulla base di dati provenienti dalle Agenzie RTegionali per la Protezione dellì’Ambiente (ARPA) (ARPA) e delle corrispondenti agenzie provinciali (APPA), il glifosate viene definito come uno degli erbicidi più utilizzati nell'agricoltura italiana. Secondo dati parziali dell' ARPAV, ad esempio, si sa che nel 2007, nella sola provincia di Treviso sono stati impiegati 55.000 chilogrammi di Glifosato e 8.000 chilogrammi di Ammonio-Glufosinato. Il successo del glifosato era stato collegato alla sua bassa pericolosità, dovuta a vari fattori, tra cui la bassa tossicità per l'uomo rispetto agli erbicidi in uso all'epoca della sua introduzione.

Aumento del Glifosato con le culture OGM. L'uso agricolo del Glifosato è fortemente aumentato -ricorda l’OMS- in quanto la sviluppo di colture che sono state geneticamente modificate per renderle resistenti al Glifosato. Quindi utilizzato per colture geneticamente modificate. Il Glifosato è usato anche in applicazioni forestali, urbani e domestici. La relazione dell’OMS specifica: “Il Glifosato è stato rilevato nel aria durante la spruzzatura, in acqua, e negli alimenti. La popolazione generale è esposta principalmente attraverso residenza nei pressi di aree irrorate, l'uso domestico, e la dieta, e il livello che è stato osservato è generalmente bassa”.

Esposizione e associazione a timori per l'uomo. Nella stessa sintesi redatta dall’OMS si afferma che esistono prove che l’esposizione al Glifosato è associata allo sviluppo di tumori come il linfoma non-Hodgkin e il cancro al polmone. Infatti il 20 mar 2015, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’agenzia specializzata sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha valutato la cancerogenicità oltre del Glifosato di altri quattropesticidi organofosfati. I risultati delle valutazioni IARC classificano il Glifosato, e il Malathion insetticidi e Diazinone come agenti probabilmente cancerogeni per l'uomo e anche gli insetticidi Tetraclorvinfos e Paration. 

Le nuove “Prove scientifiche” convincenti, prima non era pericoloso. Le nuove valutazioni si basano sulla base scientifica di prove convincenti che questi agenti causano il cancro negli animali da laboratorio. Per il contestatissimo Glifosato, non vi era limitata evidenza di cancerogenicità nell'uomo per non-Hodgkin linfoma. Vi sono prove convincenti che il anche il Glifosato può causare il cancro negli animali da laboratorio. Sulla base di tumori nei topi, Stati Uniti Environmental Protection Agency (EPA) il Glifosato era stato originariamente classificato come possibile cancerogeno per l'uomo e inserito nel gruppo C nel 1985. Dopo una nuova valutazione di tale studio sui topi, l'EPA ha cambiato la sua classificazione a prova di non cancerogenicità nell'uomo e inserito nel Gruppo E nel 1991. Ma l'EPA statunitense Scientific Advisory Panel ha osservato i risultati sul Glifosato erano ancora significativi utilizzando due test statistici raccomandato nel IARC Preambolo. Così il gruppo di lavoro IARC che ha condotto la nuova valutazione ha esaminato i risultati significativi dal rapporto EPA e diversi risultati positivi più recenti nel concludere che vi sia sufficiente evidenza di cancerogenicità negli animali da laboratorio. E così emerge che anche il Glifosato causa danni al DNA, causando danni cromosomici in cellule umane, anche se ha dato risultati negativi nei test con batteri. Uno studio su comunità dove i residenti erano vicini ai campi irrorati da Glifosato hanno riportato aumenti di marcatori ematici di danno cromosomico (micronuclei) dopo che formulazioni di Glifosato sono state spruzzate nelle vicinanze.

Scoperta sul Glifosato inoppugnabile, gli Stati membri dell’UE allertati. Il programma Monografie IARC fornisce valutazioni scientifiche sulla base di una revisione globale del letteratura scientifica, ma rimane la responsabilità dei singoli governi e altre organizzazioni internazionali organizzazioni di raccomandare regolamenti, legislazione, o interventi di sanità pubblica. 




PAKISTAN, VILLAGGIO DEGLI ORRORI: BAMBINI STUPRATI SOTTO EFFETTO DI FARMACI

di Cinzia Marchegiani

Kasur (Pakistan) – Il Pakistan è rimasto travolto e scioccato dallo scandalo scoperto una settimana fa sugli abusi sessuali inferti sui minori ad opera di una banda di criminali che producevano e vendevano i video illeciti delle loro violenze perpetrate in un villaggio della provincia Punjab nel Ganda Singh Wala zona di Kasur  negli ultimi 10 anni. Le indagini sul massiccio scandalo abusi sessuali su minori – definito il più grande nella storia del paese – hanno rivelato che sono stati realizzati circa 400 video e 280 minori vittime di abusi sessuali dalla banda organizzata composta da più di 25 criminali.

Stupri e ricatti, una storia lunga quasdi 10 anni.  Lo scandalo è scoppiato la scorsa settimana quando i genitori delle vittime si sono scontrati con la polizia durante una protesta quando hanno accusato le autorità di non aver perseguito adeguatamente i criminali. Diversi genitori delle vittime sono stati costantemente ricattati e costretti a pagare centinaia di migliaia di rupie con minacce di rilascio dei video in pubblico. I rapporti emersi su questo scandalo ha messo in evidenza come le famiglie in questa località erano impotenti e i funzionari sono rimasti per tutto il tempo apatici. Nella maggior parte dei casi i bambini vittime di abusi erano sotto i 14. Il periodo degli stupri sui bambini è assai lungo, dal 2006 al 2014, che hanno permesso ai criminali violentatori di produrre e vendere 400 video. Un’indagine assolutamente pubblica, che ha mostrato tutti gli orrori perpetrati su questi piccoli bambini, ha svelato addirittura come venivano tramortiti le loro vittime, infatti veniva iniettato un farmaco nella spina dorsale prima di essere aggrediti e costretti a rapporti sessuali, altri minori costretti a situazioni degradanti. Tutti i 25 stupratori, identificati nella maggior parte dei casi con nome e cognome, provengono dalla comunità pakistana. Si ritiene che migliaia di copie dei video circolano nel mercato mondiale venduto ciascuno di loro per 40 Rupie. Uno degli appartenenti della banda criminale ha confessato che la banda ha venduto i video a siti porno che operano in Gran Bretagna, Stati Uniti e in Europa

Un rapporto presentato al ministro principale dello scorso 1 agosto 2015 ha detto che sei imputati erano già stati arrestati. La polizia ha detto un altro sospetto è stato arrestato domenica mattina, portando il numero totale dei sospetti arrestati nel caso di sette. Il primo ministro del Punjab Shahbaz Sharif ha ordinato un'inchiesta giudiziaria sulla questione per portare i colpevoli alla giustizia.

Haseeb Amir, il principale accusato scandalo pedofilia di Kasur, ha confessato di sottoporre i bambini ad abusi e fare i loro video. Secondo SP Investigation Kasur, Nadeem Abbas ha detto in una dichiarazione rilasciata alla polizia il principale accusato di scandalo abusi sui minori ammesso commettere il reato di bambini abusato sessualmente per registrare le immagini nei video. Finora sono stati individuati sette sospetti su 10 e sono stati presi in custodia e sono stati Identificati con l'aiuto di 30 videoclip recuperati dalla polizia.

Alla luce della notizia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata anche nella tutela dei diritti dell'infanzia, chiede che un'inchiesta analoga sia immediatamente aperta anche in Italia che miri a prevenire e contenere la pedofilia e la pedopornografia online. Ormai in continuo aumento. Stiamo parlando di centinaia di milioni di utenti “adulti” che navigano su una Internet segreta ad uso dei trafficanti di droga, di esseri umani, assassini e pedofili. È chiamata “Deep Web” o “Dark Net”, e utilizza Tor e altri strumenti di oscuramento dell’identità per evadere i controlli. Il Deep Web comprende siti di droga, armi e tratta di persone; il reclutamento di assassini, acquisto di valute contraffatte, furto di dati di carte di credito e passaporti falsi. E molto altro. Ed è anche un terreno di azione dei pedofili. 




LITORALE ROMANO: CONTROLLI SERRATI CONTRO IL COMMERCIO ABUSIVO SULLE SPIAGGE

di Ci. Ma.

Roma – Mercatini ambulanti, garttacheccari, negozi dì abbigliamento su due ruote sulle spiagge d’Italia hanno visto la mattina del 7 agosto 2015 scattare controlli straordinari lungo parte del litorale romano disposti dal Questore di Roma Nicolò D’Angelo, al fine di contrastare in maniera più incisiva il commercio abusivo sulle spiagge.

I servizi hanno riguardato in particolare i territori di Ardea e Civitavecchia e hanno visto impiegati gli agenti della Squadra Nautica della Questura di Roma, insieme ai colleghi dei commissariati di zona, della Capitaneria di Porto e della polizia locale.

In totale sono stati sequestrati 6 carrelli per il trasporto e la vendita della merce sulla spiaggia, oltre a una cospicua quantità di abiti, cappelli, fermagli per i capelli, bigiotteria e gonfiabili da mare per un valore complessivo di circa 20mila euro.
Sono 8 le persone identificate dagli agenti della Polizia di Stato e altrettante le sanzioni amministrative elevate.




ROMA, OSPEDALE GEMELLI: DISABILE CON MENINGITE SOSPETTA RISPEDITO A CASA

 

Affetta da una disabilitante malattia rara, la signora Lucrezia (nome di fantasia) con una richiesta di ricovero per accertamenti urgenti per sospetta meningite, viene spedita a casa, e chiesti gli esami diagnostici a pagamento. La stessa non può ricevere l’assistenza domiciliare, essendo senza diagnosi

di Cinzia Marchegiani

Roma – In questi giorni si parla molto di taglia alla sanità soprattutto nella prevenzione, ma questa storia che mi ha raccontato un donna che è diventata protagonista di un fatto sconcertante avvenuto nell’ospedale Policlinico Gemelli ha veramente dell’assurdo e anticipa forse quello che sarà presto la nostra sanità pubblica. Non potevo credere a quello che la signora Lucrezia, nome di fantasia, mi stesse raccontando, tanto da chiedere la documentazione che attestasse quella che è di fatto la sua disperata denuncia. Lucrezia, è una donna costretta al letto a causa di una malattia neurodegenerativa molto grave e rara, infatti leggendo la sua certificazione genetica rilasciata dal Dipartimento di Medicina Molecolare Azienda Ospedaliera S. Camillo – Forlanini U.O.C. Laboratorio di Genetica Medica, si legge che è affetta da una rara patologia ereditaria del tessuto connettivo nota come “sindrome del meningocele laterale”. Gli stessi medici che la seguono gli hanno prescritto che al momento può solo fare il monitoraggio dell'evoluzione della sua malattia:“Non intravedo la possibilità – si legge –  di trovare in qualche ulteriore indagine una risposta utile. Per migliorare la sua situazione orfana di cure le risorse sono poche. Sicuramente un supporto infermieristico h. 24 e fisioterapia respiratoria è l'unica fonte di supporto. A questo può pensare di aggiungere (oltre alla terapia che già effettua) un supporto quotidiano di L-acetil-carnitina mg/giorno (ad es., Nicetile 500 1 cp/die), coenzima q10 1000 mg/giorno, vitamina E 200 UI/giorno, vitamina C 1000 mg/giorno (ad es., Cebion 1000 1cp/die). Ricordi sempre che parte della sua sintomatologia ha origine cardiovascolare. Quindi sarebbe opportuno bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno e dormire in posizione antireflusso, sollevando il letto da terra a livello del capo di circa 35 cm. e la mascherina dell'ossigeno. Tutti questi suggerimenti hanno basso valore risolutivo ma potrebbero esserle di qualche giovamento”.

Gestione sospetta meningite al policlinico Gemelli di Roma. Lucrezia, ci invita, dopo averci inviato tutta la documentazione inerente a dare voce alla sua storia: “Sono stata inviata al Pronto Soccorso con questa ricetta medica: 'Si richiede ricovero per accertamenti urgenti in paziente affetta da Sindrome del Meningocele Laterale Multiplo malattia rara, che presenta da 10 gg febbricola cefalea pulsante edema mucose per sospetta Meningite, la paziente tachicardica con pregresso infarto IMA e affetta Sindrome di Lehman'. Ma il Pronto Soccorso dell’ospedale Policlinico A.Gemelli di Roma, nonostante una sospetto caso di meningite, l’ha dimessa senza alcun controllo, dalla cartella clinica del Pronto Soccorso si legge: “ Esito a domicilio. Si consiglia sospensione antibiotico e visita infettivologica da prenotare. Si prescrive riposo, evitare eventi stressanti, evitare di assumere alcolici o farmaci che possono causare sonnolenza come narcotici o alcuni antistaminici”.


Il medico del Pronto Soccorso inoltre le consiglia di informare il medico, cioè lo stesso che aveva fatto una richiesta URGERNTE PER SOSPETTA MENIGITE, per un eventuale follo-up a lungo termine. Ma il pezzo forte viene quando alla paziente, viene spiegato e scritto nella stessa cartella di Pronto Soccorso di tornare in ospedale se lei o i suoi familiari ravvisassero dei particolari sintomi, quali cefalea severa o ingravescente, confusione, sonnolenza o difficoltà a rimanere svegli, convulsioni, vomito ripetuto, instabilità della marcia, mancanza di equilibrio, disturbi visivi o visione doppia, riduzione della forza di un braccio o di una gamba.

Esami che Lucrezia deve fare a pagamento. “Al Pronto Soccorso e Centro Ospedaliero Specifico – spiega Lucrezia – invece di un dovuto ricovero mi hanno prescritto tanti esami da eseguire fuori dalla loro struttura Ospedaliera Policlinico A. Gemelli. Fatevi due conti ditemi come e cosa fare? Queste sono le prestazioni richieste: 1) RM Cervello e Tronco Encefalico Angolo ponto cerebellare; 2) RM Rachide Cervicale; 3) RM Rachide Lombosacrale; 4) RM Rachide Dorsale; 5) Eco color doppler Tronchi Epioaortici; 6) Ecodoppler Cardiaca. 7) Eco Reni e Surreni; 8) V. Urologica. Lucrezia avvilita e preoccupata mi dice: “Queste le note di prescrizione che mi vengono rilasciate senza aver effettuato gli accertamenti urgenti del caso visto che i sintomi descritti su questo foglio sono gli stessi per i quali mi sono rivolta in P.S. con, ripeto richiesta medica, ho sintomi pesanti, gravi, mi da fastidio la luce, ho una forte tensione alla nuca, ho la testa che mi scoppia, ma non è stato contemplato il doveroso ricovero e continue convulsioni. Vorrei ricordare che per me muovermi dal mio letto è molto difficoltoso, e non mi piace ricoverarmi, lontana dai miei conforti che ho a casa, ma sono massacrata, stremata… ma soprattutto preoccupata per me e per i miei cari… Sto male e vorrei spaccare tutto. E' uno scaricare di responsabilità competenze e ruoli che non contemplano purtroppo coscienza, scienza e umanità. Ho chiamato ASL, CAD, PUA e all'unisono rispondono che non è di loro competenza. Il mio medico se non ha le risposte degli esami specifici richiesti tramite ricovero in un Ospedale pubblico cosa può fare? Triste a chi capita! Sto smuovendo mari e monti tante parole ma di fatto nulla. Sono nel mio letto da sola per il "sospetto… non valutato" e l'ultima? La cooperativa non fa venire le assistenti domiciliari per questo motivo pretendendo un certificato che, per come stanno le cose non è possibile compilare. C'è da impazzire!”

Lucrezia si trova in una follia sanitaria, con sospetto di caso di meningite, l’hanno rinviata dal medico di base per fargli prescrivere gli esami del caso sopra menzionati senza mai sconfessare che si possa trattare di meningite, anzi invitano a presentarsi al Pronto Soccorso, qualora lei e i suoi familiari ravvisano importanti sintomi legati alla patologia sospetta. “Ho chiamato tutti i centri diagnostici convenzionati di Roma e dintorni -racconta Lucrezia – che hanno tempi d'attesa folli anche se per accertamenti URGENTI di sospetta diagnosi grave e rischiosa per me e per chi è entrato in contatto con me… ma a loro non gli frega niente il problema la paura i dolori la sofferenza sono tuoi e l'urgenza solo se a pagamento. E' gravissimo il comportamento”.

Reclami agli uffici competenti. Lucrezia ha inviato all'URP del Gemelli il reclamo documentato, sperando che possa avviare una procedura di controllo circa la gestione del suo caso e alla sottoscritta che ha dato voce tramite L’osservatore d’Italia un caso alquanto grave ai danni di una malata, che si sente anche in colpa di poter infettare qualcuno, e che senza una diagnosi, neanche la cooperativa dell’assistenza potrà recarsi presso la sua abitazione. Il 6 agosto l’Urp risponde alla signora Lucrezia comunicando che provvederanno agli accertamenti del caso. Lucrezia immediatamente risponde sempre tramite email, mandata anche al giornale per conoscenza, spiegando che gli accertamenti del caso dovrebbero essere rivolti in primis e urgentemente al suo stato di salute ad oggi ancora senza diagnosi e di conseguenza senza una terapia: “Sono stremata e ho imminente bisogno di assistenza ospedaliera. Resto in attesa di vostra urgente risoluzione fattiva entro venerdì 07/08/2015. Distinti saluti” – così saluta Lucrezia in attesa di una risposta che possa essere concreta per un caso inverosimilmente accaduto.
Stamattina il nostro giornale ricontatta telefonicamente la signora Lucrezia per sapere se vi è stata risposta. Per ora tutto tace, ma il medico di famiglia che si è recato da lei per un peggioramento del suo quadro clinico ha formulato una richiesta stavolta di ricovero per sospetta meningite, specificando che il paziente è affetto da Meningocele laterale affetta Sindrome di Lehman, che presenta da 10 giorni febbricola, cefalea pulsante ingravescente, edema della mucosa e episodi convulsivi, trattata con antibiotico gentalin 80 mg fin qui senza alcun beneficio, spiegando tra l’altro che la paziente ha un pregresso infarto del miocardio.
 




MAFIA CAPITALE: SALVATORE BUZZI SCATENATO SU DANIELE LEODORI


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di Cinzia Marchegiani

Daniele Leodori, mr. preferenze alle regionali del Lazio 2013 e Presidente del Consiglio Regionale del Lazio aveva detto ai giornali, al tempo della bufera appena esplosa di Mafia Capitale, di non conoscere né Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative, né Massimo Carminati, tanto che aveva annunciato querela nei loro confronti che invece  facevano il suo nome durante gli interrogatori in seguito al loro arresto.
Daniele Leodori messo davanti alle evidenze delle intercettazioni, tanto che in queste dava addirittura del “tu” allo stesso Salvatore Buzzi e dopo l’inchiesta del nostro giornale dove veniva messo in evidenza il fatto che nel 1996 l'allora vice sindaco del Comune di Zagarolo Daniele Leodori non poteva non conoscere il titolare della cooperativa “29 giugno” dedita alla raccolta rifiuti del territorio gabino, aveva rilasciato un’intervista a "Il Messaggero" per spiegare la sua verità.

Salvatore Buzzi dalla prigione in Sardegna sta facendo tutti i nomi e sembra avere una buona memoria, tanto che ironicamente ai magistrati che lo stanno interrogando, fa comprendere che il suo compagno di cella ha paura di venire avvelenato assieme a lui. E’ un pozzo di informazioni che ovviamente andranno verificate passo passo.
Salvatore Buzzi scatenato anche contro Daniele Leodori. Stavolta , Buzzi, spiega il giro delle assunzioni, richieste dai politici per persone di loro conoscenza, imposte come se fosse un fatto di normale amministrazione. Tra queste mette nel calderone anche Daniele Leodori: “Mi chiamò Daniele Leodori per assumere una persona. E questo tizio arrivò con aria strafottente dicendo che doveva piglià seimila euro al mese, se nò non veniva a lavorare”.

Questa è un’altra intercettazione inedita, il 27 ottobre 2014, alle 11:59 Salvatore Buzzi chiamava il Presidente del Consiglio del Lazio, Daniele Leodori che si trova nell’informativa dei ROS (Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri) – Servizio Centrale II Reparto investigativo I sezione.

Legenda:
S: Salvatore Buzzi
DL: Daniele Leodori

DL: Salvatore (evidentemente ha il numero registrato sottom il suo nome NdR)
S: Presidente buongiorno, come stai?
DL: buongiorno, bene, tu?
S: beni, senti UN’INFORMAZIONE, MI HA CERCATO UN PAIO DI VOLTE Sabelli, ma è della tua segreteria?
DL: eh….dipende, qualc…qualcuno c’è, per cosa?
S: no pe…perché fa incontrà una persona (inc) però siccome dice: volevo sapè se era della tua segretera o chi era
DL: si, sta qua, un…se è de …del Consiglio regionale sta qua Sabelli
S: ok
DL: si, si
S: ok
DL: senti l’latra cosa me la verifichi?
S: si, si, te l’ho detto è già verificata, visite mediche, dopo l’doneità, parte
DL: ok, va bene
S: sto seguendo la procedura, ok
DL: ok
S tranquillo
DL: grazie tanto, grazie, ciao ciao
S: ciao

Interessante comprendere come alcuni politici hanno repentini vuoti di memoria, addirittura si scordano di aver conosciuto una persona di un certo “spessore” come Salvatore Buzzi, ma che dopo le evidenti intercettazioni pubblicate su tutti i giornali, hanno segnali di rimembranze seppur evanescenti. Di certo Buzzi sta svuotando il sacco, lui che dava dal 3 al 5 % delle commissioni sulle gare vinte ai soliti politici, non ci sta ad espiare la colpa su fatti di corruzione, dove in questo gioco di scambi di favori a molti zeri, c’è il corruttore e il corrotto… semmai i magistrati, una volta accertato il reato, dovranno capire a chi assegnare precisamente questi ruoli.
 




VACCINO MENINGITEC: IL MINISTRO LORENZIN NON CHIARISCE LE RESPONSABILITA'

 

L’AIFA con la risposta trasmessa tramite il Ministro della Salute smentisce se stessa, prima dice che non sono distinguibili le normali reazioni di un vaccino dai sintomi di una reazione avversa, mentre nella risposta dice che non sono state identificate reazioni avverse

 

di Cinzia Marchegiani

Dopo quasi nove mesi, come un parto sofferto arriva oggi all’onorevole Renata Polverini, firmataria di un’interrogazione presentata il 21 novembre 2014 la risposta del Ministro della salute sul caso del vaccino Meningitec che aveva allarmato, e non poco, molti genitori che avevano sottoposto i propri figli alla profilassi vaccinale con questo tipo di vaccino,  poi ritirato dal commercio poiché la stessa azienda farmaceutica aveva segnalato la presenza di "corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile nelle fiale del vaccino".

Renata Polverini non soddisfatta dalla risposta del ministro Beatrice Lorenzin. Renata Polverini, firmataria dell’interrogazione parlamentare, si dichiara non soddisfatta della risposta all'interrogazione del ministro Lorenzin, perché non chiarirebbe le responsabilità e non rassicurerebbe le famiglie sulle conseguenze del vaccino.

L’interrogazione e la storia di malasanità. L’interrogazione di Renata Polverini faceva emergere un quadro allarmante in quanto dopo la comunicazione del ritiro c'era stata una riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa del 21/23 ottobre 2014 in cui si riteneva non emergessero "segnali di sicurezza ne dimostrazioni di reazioni avverse particolari allo specifico difetto di qualità" che aveva portato al ritiro cautelativo dei lotti in Italia e tuttavia detta valutazione si basava sulle "evidenze disponibili" non entrando nel merito degli effetti e dei danni lungo latenti. Durante la riunione veniva inoltre precisato che le eventuali reazioni avverse non sarebbero state comunque distinguibili da quelle usuali. Quindi l’AIFA ammetteva di non essere in grado di valutare le differenze tra una reazione normale o un danno da vaccino.

Il problema del conflitto d'interesse. L’interrogazione evidenziava un grave problema di conflitto di interesse innescato nella verifica e controllo dello stesso vaccino, poiché i dovuti controlli erano stati affidati alla stessa casa farmaceutica produttrice del Meningitec, una sorta di controllore che deve controllare se stesso.

Quel ritiro tardivo. Mentre ancora si vaccinava con gli stessi lotti. Il provvedimento di ritiro del vaccino era stato emesso dall'Aifa nei giorni 26 settembre 2014 e 6 ottobre 2014, ma comunicato all'utenza con gravissimo ritardo. Non solo, qui si parla di lotti specifici G76673 scad. 09/2014; H20500 scad. 11/2014; H45452 scad. 02/2015; H45457 scad. 02/2015; H92709 scad. 02/2015; J55457 scad. 09/2016; J70483 scad. 09/2016; H99459 scad. 06/2015; H52269 scad. 06/2015; J01106; J01114; che erano comunque somministrati da anni. E non tutte le ASL si sono attivate per informare l'utenza circa l'avvenuto ritiro del vaccino ed in particolare questo non sarebbe avvenuto nel caso della Asl RMF. Infatti, la quasi totalità dei soggetti vaccinati nei mesi precedenti con i predetti lotti di Meningitec non era stata ancora informata sull'accaduto né tantomeno era stato predisposto un protocollo di monitoraggio dello stato di salute della popolazione vaccinata inclusi i bambini.

La riposta all’interrogazione del Ministro della Salute. Beatrice Lorenzin risponde affidandosi alla nota diffusa dell’Agenzia del Farmaco, chiarendo che “nessun Stato ha ritenuto necessario porre in essere alcuna azione a tutela dei pazienti, poiché non sono state identificate reazioni avverse riconducili alla contaminazione, – la nota del ministro prosegue poi ricordando che il ritiro era cautelativo – Tutte le valutazioni effettuate hanno confermato che le evidenze ad oggi disponibili non suggeriscono né la necessità, né l’opportunità di predisporre controlli specifici di monitoraggio della salute dei soggetti vaccinati con i suddetti lotti, né risulta che simili iniziative siano state adottate nei paesi in cui i vaccini sono stati ritirati”.

Nella risposta del ministro non viene menzionato il caso dei bambini della regione Lazio vaccinati con i lotti incriminati e successivamente alla data ufficiale del ritiro. Nella risposta del Ministro Lorenzin non vi è traccia del caso romano, più di trenta famiglie, in gran parte della regione Lazio, si erano rivolte all’avvocato Roberto Mastalia, chiedendo di essere tutelate legalmente poiché avevano accertato, dal numero del lotto apposto sul libretto sanitario dei propri figli, – apposizione obbligatoria per legge – che i bambini avevano ricevuto la somministrazione del vaccino riconducibile ai lotti incriminati e cosa ancor più grave alcuni di loro avrebbe ricevuto l’inoculo in data successiva a quella del ritiro ufficiale.

Successivamente una nota legale veniva inviata all’Aifa, al Ministero della salute ed all'EMA, dagli avvocati nominati dalle famiglie dei bambini trattati con i lotti specifici, con cui si contestavano le modalità di trasparenza e rassicurazioni esercitate nei confronti di questo caso di malasanità. L’avviso bonario legale ai rappresentati istituzionali e garanti della salute pubblica sollevava punto per punto importanti quesiti e richieste, oltre ad informazioni scientifiche che contrastano pesantemente con i vari comunicati pubblicati dall’AIFA, quest'ultimi tesi esplicitamente a rassicurare il pubblico. I legali chiedevano di rendere immediatamente pubblici i risultati degli esami effettuati sinora sui lotti vaccinali ritirati, chiedendo di far disporre esami accurati, da parte di soggetti pubblici e non dalle case farmaceutiche produttrici, sui lotti vaccinali ritirati e quelli risultanti ancora in commercio nella direzione di stabilire la reale natura delle sostanze contaminanti, la quantità e la modalità con cui hanno stabilito tale contaminazione.

L’avvocato Roberto Mastalia, appena letto il testo della risposta del ministro Lorenzin all’interrogazione ha comunicato tramite L’Osservatore d’Italia le proprie posizioni:
“Prendiamo atto con disappunto, più che con stupore, del contenuto della risposta data dalla Ministra della Salute all'interrogazione parlamentare di questa mattina relativa al caso Meningitec. Il disappunto nasce dalla constatazione che, a fronte delle ripetute segnalazioni dei mesi scorsi provenienti da decine di famiglie preoccupate per la salute dei loro figli, l'atteggiamento della Ministra non è affatto cambiato permanendo un sostanziale disinteresse per una vicenda che ancora oggi ha molti punti oscuri in ordine ai quali, come al solito, si spera in un intervento della Magistratura.

I lotti di Meningitec furono ritirati a cavallo tra i medi di ottobre e novembre 2014, per espressa ammissione della casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, in seguito ad una presunta contaminazione da "ossido di ferro e di acciaio inossidabile ossidato" che aveva comportato anche una modificazione esteriore nel prodotto avendolo reso di colore "arancione" e quindi, teoricamente, riconoscibile agli occhi di quelli che si ritiene siano professionisti del settore.
Vale la pena ricordare che, contrariamente a quanto ventilato in quei giorni nel colpevole silenzio dei media, tali lotti erano stati prodotti ben due anni prima, nell'ottobre 2012, per cui parlare, come fa oggi la Ministra di "ritiro cautelativo" appare francamente grottesco!
Non si può fare a meno di rilevare che nei giorni immediatamente successivi, mentre le istituzioni – ed in particolare Ministero della Salute ed AIFA – dimostratesi come al solito negligenti ed inefficienti per ben due anni,si sbrigavano a comunicare di aver effettuato i controlli del caso e che questi erano risultati negativi, guarda caso, la stessa casa farmaceutica affermava di non aver ancora ultimato i controlli!
E' di tutta evidenza, quindi, come in questa vicenda vi siano dei soggetti che continuano a mentire per nascondere non si sa bene quali interessi alle spalle di bambini vaccinati con prodotti contaminati e di genitori ancora oggi giustamente preoccupati per la salute dei propri figli che hanno diritto a conoscere cosa sia realmente accaduto.

E pensare che, almeno inizialmente, ci si era limitati a richiedere solo di informare tutte le famiglie interessate e di sottoporre a monitoraggio, mediante protocollo da concordare, la salute dei bambini vaccinati anche perché è bene ricordare che le attuali conoscenze del funzionamento del sistema immunitario e della dannosità di certe sostanze – ammesso e non concesso siano state effettivamente quelle – non offrono alcuna certezza ed alcuna garanzia in proposito; basta guardare a quanto accaduto negli ultimi anni per prodotti come il Thimerosal o l'Alluminio, utilizzati per decenni come adiuvanti all'interno dei vaccini, per i quali ogni giorni vengono pubblicati nuovi studi sulla loro tossicità e dannosità.

In questi giorni, grazie al fondamentale apporto di internet, abbiamo avviato importanti collaborazioni con associazioni che anche in altri paesi, in questo caso la Francia, si battono per conoscere la verità, verificare le reali condizioni dei bambini ed ottenere il giusto ristoro per quelli che hanno ricevuto danni già evidenziatisi e con i legali che le tutelano”.

Una storia inquietante dove per le istituzioni, non c’è la necessità, né l' opportunità, nonostante la fabbrica delle parole, di indagare sugli effetti a lungo termine che potrebbero sorgere a danno di un vaccino contaminato da ruggine e acciaio. Così è se vi pare… cari italiani.
 




MONDIALI NUOTO: ARGENTO PER I 200 STILE PER LA LEGGENDARIA FEDERICA PELLEGRINI

Lacrime di tensione e gioia di Federica Pellegrini per la sesta medaglia iridata nel giorno del 27esimo compleanno. L’oro alla statunitense Katie Ledecky

di Cinzia Marchegiani

kazan – Federica Pellegrini è scoppiata in lacrime alla notizia della sua medaglia d’argento stile libero ai mondiali di nuoto a Kazan in Russia. "Sono felice" -racconta ai microfoni, ma non riesce a trattenere la tensione e le lacrime , poi continua – "Pensavo di non farcela. Tutti mi dicevano di fare i 400 perché lì la medaglia era sicura ed i 200 erano troppo veloci… E' stato importantissimo, per me, riuscire a prendere una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima, nel mio ultimo mondiale".

Per la leggendaria Federica, amata dai suoi connazionali come la regina del nuoto, si tratta della sesta medaglia iridata nel giorno del suo ventisettesimo compleanno a dieci anni di distanza dalla prima conquistata. Oro per la statunitense Katie Ledecky in 1`55"16 davanti a Federica Pellegrini in 1`55"32, ed alla statunitense Melissa Franklin in 1`55"49.
Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno la Divina del nuoto azzurro, un oro olimpico, quattro titoli mondiali, undici primati del mondo (tra cui l'attuale dei 200 sl in 1'52"98), si è regalata il secondo posto nei 200 stile libero ai mondiali di Kazan in 1'55"32 (27"28, 56"45, 1'26"09 i passaggi) battuta solo dal fenomeno mondiale la diciottenne americana Katie Ledecky che vince in 1'55"16.

E' l'ennesimo record della sua sconfinata e leggendaria carriera: è per la sesta volta sul podio iridato nei "suoi" 200 stile libero. Un'impresa che nasce a Montreal dieci anni fa: argento nel 2005, bronzo nel 2007, oro nel 2009 e 2011, argento nel 2013. Solo Ryan Lochte domani nei 200 misti la potrebbe eguagliare (tre ori, un argento ed un bronzo dal 2005).

Lacrime di gioia  per la Pellegrini,  e tanta tensione che solo i grandi campioni trattengono nelle fibre dei propri muscoli, pronti però a scattare e dare il meglio di se stessi nel momento unico delle gare attese anche dopo mesi e anni di allenamento. 




TEST IQ: ECCO LA STUDENTESSA DI 12 ANNI CHE SUPERA EINSTEIN E HAWKING

di Cinzia Marchegiani

Regno Unito – E’ inglese la studentessa di 12 anni che ha raggiunto il più alto punteggio possibile nel test QI Mensa, superando quelli ottenuti da Albert Einstein e Stephen Hawking. Il suo nome è Nicole Barr della contea inglese di Hessex,  ha raggiunto in punteggio impressionante di 162 nel test Mensa IQ che non solo la mette tra i primi cento delle persone più brillanti del mondo, ma attesta che il suo quoziente di intelligenza è superiore a quello del fisico Harwing, il fondatore della Microsoft Billa Gates e del fisico Albert Einstein, che hanno il IQ con 160 punti.

 

La ragazza, che è uno studente del 7° anno presso la Burnt Mill Academy, ama leggere, canto e recitazione. A scuola primaria, Nicole aveva fatto accesso diversi anni prima di suoi coetanei e affrontava esercizi di algebra complessi prima dell'età di dieci anni. I suoi genitori, che non nascondono l’orgoglio per questa performance di Nicole, la dipingono come una ragazza dedita allo studio con passione, spiegando che da grande la figlia avrebbe il desiderio di essere un medico: “Lei è una ragazza che lavora duro, molto duro. Rimane dopo la scuola a fare i compiti senza perdere un solo giorno" – racconta la mamma, Dolly Buckland .

 

La media dei punteggi di IQ tra gli adulti si aggira intorno a 100 punti e qualsiasi punteggio superiore a 140 è considerato tipico di geni. Eminenti scienziati come appunto Einstein e Hawking hanno raggiunto 160 punti. Il gruppo Mensa, che riunisce persone con un alto quoziente intellettivo, ha già accolto Nicole con orgoglio.Nicole Barr, già da piccola ha dimostrato di essere una studentessa promettente, e ora questo punteggio ne conferma quelle doti straordinarie che tutti avevano osservato. Nicole diventerà medico, questa è la sua aspirazione, e sarà davvero un patrimonio per l’umanità.