Trento, accoglienza: una rete che va oltre l’emergenza freddo

TRENTO – Il piano di accoglienza predisposto in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento prevede per la stagione invernale, da novembre ad aprile, un incremento di 97 posti. Si tratta in particolare di 12 posti destinati a donne, gestiti attraverso il contributo di associazioni di volontariato, e 85 per uomini, di cui 43 gestiti da associazioni di volontariato. Il numero complessivo di posti per l’inverno si assesta dunque su 202 unità anche per quest’anno. Diversi i soggetti coinvolti nella gestione: Fondazione Comunità solidale per i posti presso il Portico di Rovereto, Casa di accoglienza Bonomelli, Casa della Giovane per l’accoglienza femminile, cooperativa Villa S. Ignazio per i posti di emergenza sanitaria o convalescenza, cooperativa Punto d’incontro per la gestione dell’accoglienza invernale in via Borsieri presso la struttura messa a disposizione dalla cooperativa Spes, Trentino Solidale per la gestione dell’accoglienza invernale di Casa Papa Francesco in via Santa Croce, Associazione amici dei senza tetto per la gestione dell’accoglienza invernale di Casa Paola e Casa Maurizio, che rimangono aperti nel restante periodo dell’anno con fondi privati. Se nelle stagioni 2010/2011 e 2011/2012 sono stati aperti per brevi periodi nel corso dell’inverno servizi di accoglienza in emergenza, nel corso degli anni si è intensificato il lavoro per il passaggio ad altri tipi di progettualità, sperimentando anche nuove forme di coinvolgimento degli “utenti esperti” attraverso un rapporto alla pari. Ne sono un esempio i servizi di Casa Briamasco e Casa Orlando, attivi dal 2013, dove collaborano attivamente nella gestione dei servizi di accoglienza invernale gli hope, homeless peer, chi vive o ha vissuto una situazione di precarietà abitativa e dopo aver fatto un percorso di rielaborazione del proprio vissuto, sceglie di mettere a disposizione di altri le proprie risorse.


L’attività di accoglienza non è dunque limitata alla stagione invernale, ma è articolata e differenziata lungo tutto l’anno.
Sono 260 i posti in appartamenti semi protetti o alloggi in autonomia, destinati a diverse tipologie di utenti che stanno lasciando, o cercano di prevenire, una situazione di emarginazione, mentre strutture come Il Sentiero, Casa Orlando e Casa Briamasco, ad esempio, offrono la disponibilità all’interno dei 118 posti “a progetto”, per dare opportunità alle persone di crescere in un percorso di autonomia.

Positiva l’esperienza dello Sportello unico per l’accoglienza delle persone senza dimora, aperto dal novembre 2014 presso l’ex sede della Caritas in via Endrici 27, che ha il compito di coordinare l’accoglienza delle persone senza dimora attraverso un  accesso unico al servizio, garantire omogeneità nelle procedure di accoglienza, migliorare la qualità dell’accoglienza in termini di ascolto/orientamento e della certezza del posto al momento dell’accesso al dormitorio, monitorare il fenomeno, restituire informazioni utili allo svolgimento delle sue funzioni. Un servizio attivo tutto l’anno che permette di gestire meglio posti e risorse, evitando code ai dormitori.

Tutti i servizi sono finanziati sulla base della legge provinciale 35/1983, “Disciplina degli interventi volti a prevenire e rimuovere gli stati di emarginazione”.
Per i servizi di accoglienza in “bassa soglia” si spendono circa 1,2 milioni di euro (tra enti del terzo settore e volontariato), a questi si aggiungono 1,7 milioni di euro per i posti in “progettualità”. Per la mensa e il centro diurno presso il Punto d’incontro, la Provincia interviene con un finanziamento di 550 mila euro. Per la parte relativa agli appartamenti, gestiti da diversi soggetti che operano con diverse competenze nell’ambito dell’emarginazione sociale si stima una spesa di un milione di euro.Complessivamente nell’ambito dell’accoglienza di persone in difficoltà vengono spesi circa 4,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono iniziative locali nelle Comunità di Valle.




Terremoto, Giannini: stanziati oltre 15 milioni per aree colpite da sisma

Continua l’impegno del Miur per le aree colpite dal sisma del 24 agosto scorso. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, annuncia lo stanziamento di 15,6 milioni di euro per le scuole dei comuni toccati dal terremoto.

Edilizia in primo piano, con 3,5 milioni di euro stanziati per finanziare indagini diagnostiche sugli elementi strutturali e non strutturali dei solai e controsoffitti delle scuole. Più 4,1 milioni per interventi di carattere strutturale e di adeguamento a norma degli edifici scolastici più colpiti dal sisma. Altri 3,8 milioni di euro serviranno per interventi di adeguamento sismico delle scuole delle quattro regioni colpite dal sisma (fondi ex Protezione Civile).

Sul fronte dell’offerta formativa, gli oltre 4,2 milioni assegnati saranno così ripartiti: 1,7 milioni saranno utilizzati per continuare a garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche curricolari ed extra curricolari, trasporti scolastici, allestimento e arredo delle aule e degli ambienti supplementari, libri di testo e materiale didattico anche digitale, servizi di refezione, servizi di accessibilità per alunni e studenti disabili. Con 1,6 milioni saranno finanziati interventi integrativi al Programma Nazionale “La Scuola al Centro” (apertura pomeridiana delle scuole) nelle regioni colpite dal sisma. Altri 600.000 euro saranno utilizzati per la realizzazione di progetti per ripristinare l’attività didattica ordinaria e ridurre il disagio sociale. I restanti 350.000 euro verranno impiegati per un piano di attività motorie, la partecipazione ai campionati studenteschi, ai mondiali International School Sports Federation e per l’acquisto di arredi o attrezzature per le attività sportive.

In accordo con la Protezione civile e con l’INGV, il Miur ha presentato oggi un piano di formazione rivolto alle scuole dei territori interessati, per fornire informazioni utili alla gestione del rischio sismico, alla conoscenza del proprio territorio e alla sicurezza degli edifici.

È anche partita un’importante iniziativa per la diffusione nelle aree colpite dal sisma delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) che ha visto già la realizzazione di 2 eventi e che garantirà anche la presenza di fablab mobili.

Sempre in accordo con il Dipartimento della Protezione civile, che sta svolgendo un ruolo fondamentale e con cui si è instaurata una positiva e concreta sinergia, il Miur sta valutando tutte le soluzioni proposte e si sta procedendo al montaggio dei moduli, privilegiando le scuole il cui l’anno scolastico è iniziato nelle tende.




Israele, morto Shimon Peres. Fu statista e premio Nobel per la pace

ISRAELE – Morto a 93 anni l’ex presidente israeliano Shimon Peres. La morte dello statista premio Nobel per la pace nel 1994 e’ stata riferita dalla radio militare, che ha interrotto la normale programmazione. L’emittente ha precisato che di prima mattina i medici dell’ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv terranno una conferenza stampa. Peres era stato colpito due settimane fa da un ictus che lo aveva costretto al ricovero in ospedale. Dopo le prime cure i medici avevano parlato di una condizione critica ma stabile. Ieri d’improvviso il peggioramento delle condizioni di salute, seguite dall’arrivo in ospedale dei familiari e stanotte dalla morte. Il decesso è avvenuto alle 2:15 ora locale (l’1:15 in Italia). Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per stamane una seduta di lutto del governo israeliano. In un comunicato, Netanyahu e la moglie esprimono ”profondo dolore per la morte di una persona cara alla Nazione intera, ed ex capo di Stato di Israele”.
‘Nella sua vita e con le sue azioni mio padre ci ha lasciato in eredita’ il domani”, ha detto alla stampa il figlio di Shimon Peres, Chemi, incontrando la stampa nell’ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv. ”Ci ha ordinato di edificare il futuro di Israele con coraggio e saggezza, e di spianare sempre strade per un futuro di pace”.
Il presidente americano Barack Obama saluta l’ex presidente e premier israeliano Shimon Peres come un uomo di Stato il cui impegno per la sicurezza di Israele e la ricerca della pace “è stato radicato nella sua base morale inscalfibile e nel suo ottimismo instancabile”. In un comunicato diffuso dalla Casa Bianca, Obama afferma che Peres guardava al futuro “guidato da una visione della dignità umana e di un progresso verso il quale lui sapeva che le persone di buona volontà avrebbero potuto avanzare insieme”.

Shimon Peres, nato con il nome di Shimon Perski (in ebraico: שמעון פרס ascolta[?·info]; Višneva, 2 agosto 1923 – Gerusalemme, 28 settembre 2016), è stato un politico israeliano, di origini polacche, Presidente di Israele dal 2007 al 2014.
A lungo esponente di primo piano del Partito Laburista Israeliano, del quale è stato leader ininterrottamente dal 1977 al 1992 e successivamente a più riprese sino al 2005, sin dagli anni settanta ha assunto diversi incarichi di rilevo in seno alle istituzioni di Israele, operando come primo ministro nei periodi 1984-1986 e 1995-1996, nonché come ministro degli esteri (1986-1988, 1992-1995 e 2001-2002), della difesa, dei trasporti, delle finanze. Nel 1994 a Peres è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace insieme a Yitzhak Rabin e Yasser Arafat per gli sforzi nel processo di pace nel Vicino Oriente, culminati con gli Accordi di Oslo. Nel 2005 è diventato vicepremier nel governo di coalizione guidato da Ariel Sharon che gli ha affidato il ministero per lo sviluppo del Negev, della Galilea e dell’economia regionale. Nello stesso anno ha lasciato a sorpresa il Partito Laburista per aderire al partito centrista Kadima fondato dallo stesso Sharon. Eletto presidente d’Israele il 13 giugno 2007, è entrato in carica dal successivo 15 luglio sino al 24 luglio 2014. A partire dal 1º gennaio 2013 è stato il capo di Stato più anziano del mondo




Roma, Esquilino: preso il rapinatore seriale

ROMA – I Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante hanno scoperto e arrestato un rapinatore “seriale” di giovani ragazze che nell’ultimo mese è riuscito a mettere a segno 3 colpi, tutti ai danni di vittime poco più che 18enni, nella zona compresa tra l’Esquilino e la Stazione Termini.
L’uomo, un cittadino nigeriano di 21 anni con precedenti e domiciliato in un centro d’accoglienza della Capitale, era già stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante con le accuse di resistenza, violenza e porto abusivo di un coltello da cucina che, alla vista dei militari, ha tentato di gettare in strada scappando a gambe levate.

Quella strana reazione ad un semplice controllo e il particolare del coltello hanno fatto affiorare alla memoria dei militari alcune denunce per rapina sporte qualche giorno fa da 4 giovani ragazze. Secondo quanto raccontato dalle vittime, un “rapinatore solitario”, sotto la minaccia di un coltello da cucina, aveva colpito il 20 luglio scorso in via Passalacqua, dove aveva derubato una studentessa romana 19enne di 55 euro e un IPhone 6; due giorni dopo in via Nino Bixio, dove alla vittima, una giovane ragazza algerina, aveva portato via 140 euro e un smartphone Huawei P8; infine sei giorni fa, in via Giovanni Giolitti all’incrocio con viale Manzoni, aveva rapinato due giovani turiste inglesi, entrambi 18enni. Alla prima, il rapinatore ha portato via 80 euro, un IPhone 6 e una fotocamera Go-Pro, all’altra, che ha ingaggiato con l’aggressore una colluttazione, rimanendo lievemente ferita ad un braccio da un fendente di coltello, una borsa contenente 500 euro e un IPhone 6.
Gli immediati accertamenti svolti a seguito dell’arresto del 21enne hanno consentito di raccogliere nei suoi confronti inconfutabili elementi di colpevolezza che lo hanno messo in relazione con i colpi del “rapinatore solitario”, motivo per cui è scattato il fermo di indiziato di delitto.
Il cittadino nigeriano si trova ora nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




San Giuseppe Vesuviano: incendio di grosse dimensione nel parco nazionale del Vesuvio

SAN GIUSEPPE VESUVIANO (NA) – A San Giuseppe Vesuviano un incendio di vaste dimensioni sta interessando la zona del Parco Nazionale del Vesuvio. Sul posto è intervenuta la Protezione Civile “Cobra 2” allertata dal Corpo Forestale dello Stato di Ottaviano. I
volontari della “Cobra 2” hanno quindi provveduto a spegnere diversi fronti delle fiamme per non far propagare ulteriormente l’incendio. Sul posto anche gli uomini della Forestale e la “Smartland”.

Enormi le difficoltà incontrate per raggiungere alcuni punti del fronte di fuoco, risultati inaccessibili ai mezzi, tanto che si è dovuto procedere a piedi, senza acqua e con l’ausilio delle sole pale. La situazione ad un certo punto si è fatta talmente critica  che la forestale ha chiesto l’intervento dei mezzi aerei. In zona è quindi intervenuto un elicottero che ha provveduto a lanciare acqua per domare le fiamme.

Verso le 21 a causa dell’oscurità i volontari della “Cobra 2”, nonostante l’incendio fosse ancora in atto. hanno dovuto interrompere le operazioni di spegnimento per tutelare la loro incolumità.  Gli uomini della Protezione Civile riprenderanno a bonificare l’area alle prime luci di domani mattina.




VITERBO, TUTTO PRONTO PER IL TUSCIA FILM FEST

VITERBO – È tutto pronto per la 13esima edizione del Tuscia Film Fest, in programma dall’8 al 16 luglio nell’arena di piazza San Lorenzo, allestita tra il Palazzo dei Papi e il Duomo nel centro storico di Viterbo. Saranno nove giorni di proiezioni ed incontri con registi, attori e addetti ai lavori che presenteranno le opere più significative dell’ultima stagione cinematografica italiana. Si parte l’8 luglio con Carlo Verdone, ospite d’onore di questa edizione, che ripercorrerà la storia della sua carriera e dei suoi successi e presenterà ‘L’abbiamo fatta grossà, commedia da lui diretta e interpretata insieme ad Antonio Albanese. Sabato 9 luglio sarà poi la volta di Rocco Papaleo. A sei anni da ‘Basilicata coast to coast’, l’attore e regista torna al Tuscia Film Fest per presentare il suo ultimo film ‘Onda su ondà, da lui diretto e interpretato insieme ad Alessandro Gassmann. Domenica 10 luglio sarà invece consegnato ad Alessandro Borghi il premio Pipolo Tuscia Cinema, dedicato alla figura di Giuseppe Moccia e consegnato ogni anno ad una personalità emergente del cinema italiano. Lo stesso Borghi accompagnerà poi il film ‘Non essere cattivò, ultimo lungometraggio del regista Claudio Caligari, candidato italiano al premio Oscar 2016. Riflettori accesi l’11 luglio per la regista Maria Sole Tognazzi con Io e Lei, commedia che vede Margherita Buy e Sabrina Ferilli protagoniste di un amore molto combattuto, e per Massimiliano Bruno che martedì 12 luglio presenterà ‘Gli ultimi saranno ultimì, opera girata in gran parte nella provincia di Viterbo, e ritirerà il premio Tuscia Terra di Cinema ‘Luigi Manganiellò

È tutto pronto per la 13esima edizione del Tuscia Film Fest, in programma dall’8 al 16 luglio nell’arena di piazza San Lorenzo, allestita tra il Palazzo dei Papi e il Duomo nel centro storico di Viterbo. Saranno nove giorni di proiezioni ed incontri con registi, attori e addetti ai lavori che presenteranno le opere più significative dell’ultima stagione cinematografica italiana. Si parte l’8 luglio con Carlo Verdone, ospite d’onore di questa edizione, che ripercorrerà la storia della sua carriera e dei suoi successi e presenterà ‘L’abbiamo fatta grossà, commedia da lui diretta e interpretata insieme ad Antonio Albanese. Sabato 9 luglio sarà poi la volta di Rocco Papaleo. A sei anni da ‘Basilicata coast to coast’, l’attore e regista torna al Tuscia Film Fest per presentare il suo ultimo film ‘Onda su ondà, da lui diretto e interpretato insieme ad Alessandro Gassmann. Domenica 10 luglio sarà invece consegnato ad Alessandro Borghi il premio Pipolo Tuscia Cinema, dedicato alla figura di Giuseppe Moccia e consegnato ogni anno ad una personalità emergente del cinema italiano. Lo stesso Borghi accompagnerà poi il film ‘Non essere cattivò, ultimo lungometraggio del regista Claudio Caligari, candidato italiano al premio Oscar 2016. Riflettori accesi l’11 luglio per la regista Maria Sole Tognazzi con Io e Lei, commedia che vede Margherita Buy e Sabrina Ferilli protagoniste di un amore molto combattuto, e per Massimiliano Bruno che martedì 12 luglio presenterà ‘Gli ultimi saranno ultimì, opera girata in gran parte nella provincia di Viterbo, e ritirerà il premio Tuscia Terra di Cinema ‘Luigi Manganiellò




ROMA: MUORE CARLO PEDERSOLI ALIAS BUD SPENCER

ROMA – È morto ieri 27 giugno 2016, all’età di 86 anni, l’attore Bud Spencer alias Carlo Pedersoli. L’annuncio è stato dato dal figlio Giuseppe: “Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata ‘grazie”

Carlo Pedersoli era nato a Napoli il 31 ottobre 1929 cominciò la sua carriera con il nuoto. Arrivò al cinema negli anni 60 con gli spaghetti western. Con ‘Lo chiamavano Trinità’ partì il sodalizio con Terence Hill che portò ad altri successi come ‘Altrimenti ci arrabbiamo’ o ‘Superpiedi quasi piatti’. Quando si separano, Bud diventa Piedone, il commissario Rizzo affiancato dall’imbranato Enzo Cannavale. Time lo incoronò come uno degli attori italiani più famosi nel mondo. Con il cinema la gavetta è lunga e Bud Spencer conquista il ruolo di protagonista nel western ‘Dio perdona io no’ soltanto nel 1967 grazie a Giuseppe Colizzi. Prima rifiutato per le richieste economiche ma poi arruolato perché risulta il solo adatto alla parte di gigantesco e minaccioso partner del protagonista, Pedersoli incontra qui di nuovo Mario Girotti. I due decideranno, alla fine del film, di cambiare i propri nomi sui manifesti per attrarre il pubblico e Pedersoli sceglierà il suo in omaggio alla birra Bud e all’adorato Spencer Tracy. Il successo del film è più che lusinghiero, ma sarà l’episodio successivo, ‘Lo chiamavano Trinita” (E.B. Clucher, 1970) a consacrare il successo personale del duo. Un vero e proprio colpo di fulmine con il pubblico che si ripeterà, infallibile, per altre 16 volte in tutto. Il cliché del personaggio è sempre lo stesso e Spencer lo riutilizzerà anche da solo: un gigante dal cuor d’oro che mena sganassoni, sorride sempre come un bambino, ristabilisce i torti e si gode la vita. Cow boy o investigatore (la serie di Steno ‘Piedone lo sbirro’), avventuriero o buon padre di famiglia, Bud Spencer mette perfino a punto un tipo di pugno a martello che lo renderà inconfondibile.




ROMA: PIAZZA SEMPIONE STRAPIENA PER IL “RINO GAETANO DAY”

Roma – Successo per la  VI  edizione  del  “Rino  Gaetano  Day” andato in onda ieri sera in piazza  Sempione  a  Roma dove si è  tenuto  il  consueto  concerto  della “Rino Gaetano Band”, la cover band nata, molti anni fa, da  un’idea di Anna Gaetano, sorella del cantautore.  Si tratta del più  grande  omaggio  musicale e non  solo  al  cantautore Rino  Gaetano, scomparso  a  soli  30  anni  per  un  incidente  stradale  a  Roma,  nel  1981.

L’evento  è stato  dedicato  al  40imo  anniversario  dell’uscita  del  suo  secondo  lp  ‐  “Mio  fratello  è  figlio  unico”  che  vide Rino Gaetano  affermarsi  nel  panorama  musicale  italiano  degli  anni  ’70.




APRILIA: A GIUGNO LA PRIMA INFIORATA DA RECORD

Aprilia (LT) – Si mette all’opera l’Associazione culturale Artistica e di Volontariato Infiorata Città di Aprilia: i volontari domani sabato 28 maggio, dalle 8 del mattino, saranno protagonisti della festa della Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa del quartiere Agroverde. Sarà realizzata una splendida infiorata sul sagrato della chiesa.

In programma anche la mostra “Icone e ceri pasquali” dell’iconografa Lucia Colangelo. Sarà l’ennesima prova generale in vista del grande evento previsto per fine giugno. Dal 24 al 26 giugno, infatti, l’associazione realizzerà la prima “Infiorata Città di Aprilia”, un evento da record.

Prosegue intanto il reclutamento dei volontari con l’aiuto di alcuni bar della città: l’obiettivo è quello di battere il record di una cittadina colombiana iscritta nel registro del Guinness dei Primati. I cittadini quindi potranno esprimere la loro volontà di partecipare all’Infiorata Città di Aprilia recandosi nei bar: “Antichi Sapori”, “Bar Saurini”, “Bar Davi” e “Pausa e Caffè”.

Stanno prendendo corpo i quadri che verranno ricoperti di petali, il percorso è già stato deciso: l’Infiorata inizierà dal sagrato della chiesa di San Michele passerà poi per via degli Oleandri, Largo dello Sport, viale Marconi, via dei Lauri, via delle Margherite (attraverso via Piemonte) e poi arriverà in via Di Vittorio per tornare in piazza attraverso via Giovanni XXIII. Un percorso importante, un lavoro intenso, per questo occorrono tante braccia.

Anche questa iniziativa – nata da un’idea in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, San Michele Arcangelo, grazie al coinvolgimento di alcuni fedeli delle parrocchie della Vicaria di Aprilia quali San Pietro in Formis, Maria Madre della Chiesa e Spirito Santo –  si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti dell’80esimo della città. Per raggiungere il recor è necessario l’aiuto di tutta la città: occorre almeno un migliaio di volontari. Il progetto prevede la realizzazione, con circa 900.000 steli di fiori, di un tappeto di 3.500 metri quadrati lungo ben 2.700 metri.




BRACCIANO, BEL CANTO: AL VIA IL PROGETTO BRACCIANO.CO

Bracciano (RM) – A Bracciano il prossimo sabato 14 maggio la presentazione ufficiale del progetto e conferenza “Il dizionario strumento di intercultura: l’opera di Ichiro Nishikawa”, patrocinata dall’Ambasciata del Giappone.

Davanti ad un pubblico numeroso riunito al Duomo di Bracciano si è tenuto venerdì 6 maggio il primo evento inserito nel progetto Bracciano.Co organizzato da numerose associazioni del territorio e coordinato dal Consorzio Lago Bracciano nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni delle relazioni Italia-Giappone.La passione per il Bel Canto di molte giovani cantanti del Paese del Sol Levante è stato il filo conduttore del concerto finale della seconda edizione della Masterclass di Canto Lirico a cura dell’associazione culturale Discanto. Una iniziativa tenuta dal soprano Mariella Devia e dal professor Carlo Boschi per la direzione artistica della pianista giapponese Satoko Kawabata. Sei giovani cantanti si sono esibite in pagine celebri su musiche di Verdi, Puccini, Bellini, Donizetti, Mozart. Hanno cantato in particolare Aki Yasue, Haruka Suzuki, Maiko Kimoto, Mayu Uchida, Yoco Hinokuma e Yuri Yoshikawa.

Il progetto Bracciano.Co, dopo il primo appuntamento del 6 maggio, viene presentato ufficialmente sabato 14 maggio alle 16.30 alla sede del Consorzio al molo degli Inglesi, lungolago Argenti Bracciano.

Nella stessa data alle 17 si tiene, su organizzazione dell’Associazione Culturale Sabate di Anguillara, la conferenza “Il dizionario strumento di intercultura: l’opera di Ichiro Nishikawa”, evento patrocinato dall’Ambasciata del Giappone in Italia. Relatore: Teresa Ciapparoni La Rocca, yamatologa. Nel corso della conferenza verrà distribuito il glossario A pesca di parole. Il mondo del lago nella rete del dizionario, a cura di Carola Lodari, strumento utile per l’accoglienza sul territorio. Al termine della conferenza “cha no yu”, Cerimonia




ROMA: OLTRE 3MILA OPERE PER “CENTO PITTORI DI VIA MARGUTTA”

Roma – 102 volte 100: dal 28 aprile al 1°maggio tornano i “Cento pittori di via Margutta”. Oltre tremila opere per la rassegna artistica più attesa della capitale. L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà aperta dalle 10 alle 22. Quella dei Cento pittori di via Margutta, che è tra le manifestazioni più attese della primavera romana, ha acquistato oramai il valore di una meravigliosa tradizione. Un appuntamento importante di pittori in una delle strade più rinomate: famosa, per il susseguirsi di generazioni di artisti che hanno abitato dal 600 in poi. E poi dagli artisti che espongono dal 1970 conferendole un carattere di internazionalità proprio grazie agli artisti provenienti da diverse parti del mondo: “Grazie all’associazione dei Cento pittori, questa strada continua a vivere una magica atmosfera” spiega il curatore e presidente dell’associzione, Alberto Vespaziani: “avendo scongiurato, con la loro presenza, il pericolo di trasformarla in una delle tante vie commerciali della capitale. L’associazione dunque conclude Vespaziani – rimane uno dei movimenti artistici più importanti che si propone di mantenere vivo il nome di via Margutta in Italia e nel mondo. Di interessare la gente a quella pittura nascosta che spesso può arrivare, come sempre è arrivata, nella storia dell’arte”.

Storia della “Associazione Cento Pittori via Margutta” La tradizionale mostra di Via Margutta è nata nel lontano autunno del 1953, per iniziativa spontanea di alcuni pittori che nell’immediato dopoguerra si riunirono e decisero di dar vita e colore ad una strada che da sempre era stata il rifugio naturale di pittori, scultori, poeti, musicisti ed artigiani. E’ doveroso ricordare alcuni dei maggiori artefici di questa magnifica iniziativa che hanno vivacizzato una delle più caratteristiche vie romane; essi furono il compianto Gino Zocchi, Giovanni Omiccioli, Angelo Urbani del Faretto ed altri attuali artisti romani tra cui Giorgio Vespaziani e Domenico Lucani, che, infaticabilmente aiutati dall’entusiasta Dott. Venanzangeli che ne fu il protettore, diedero vita ad una manifestazione che è ormai entrata a far parte delle caratteristiche attrazioni Romane. A proposito del dott. Venanzangeli si deve dire che tanto ebbe a cuore detta manifestazione che sin dalla prima edizione, ottobre 1953, riuscì a far patrocinare tale iniziativa dall’allora Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo. Detto patrocinio si concretizzò per le prime edizioni nella fornitura gratuita dell’energia elettrica e successivamente nel predisporre dei pannelli di iuta cucita intorno a delle armature metalliche che servivano a dare un certo ordine alla mostra. E così fino al 1969, anche sotto il patrocinio dell’Assessorato alle Belle Arti e Problemi della Cultura, a primavera ed in autunno gli artisti riempivano con le loro opere tutta la via Margutta, via Alibert, via degli Orti di Napoli e vicolo del Babuino, nonché tutti i caratteristici cortili. Successivamente, non si sa per quali motivi, con l’allora Assessore Prof. Mazzarello, l’Assessorato alle Belle Arti e Problemi della Cultura non intese più organizzare la mostra di via Margutta. Soltanto allora, dopo un anno di silenzio, alcuni pittori romani sentirono la necessità di continuare in qualunque modo quella che veniva considerata dai cittadini di Roma e dagli artisti Romani una festa dell’Arte. Fu così che si costituì l’attuale “Associazione Cento Pittori via Margutta” con un regolamento ed uno statuto che ricalca idealmente lo spirito che animò i precursori della mostra di strada. Infatti lo Statuto dice che l’Associazione non ha fini di lucro ed è indipendente da partiti politici e che scopi dell’associazione sono quelli di promuovere un dialogo cosciente tra l’artista ed il pubblico; di sensibilizzare e catalizzare l’opinione pubblica nel solco della tradizione culturale italiana all’opera di artisti che, accanto ai maestri contemporanei, stanno proponendo la loro maturità professionale. Si cercò di dare un certo ordine alla mostra ed all’inizio, senza alcun patrocinio, si fecero costruire dei cavalletti metallici e successivamente degli ombrelloni gialli e rossi, che oltre che riparare le opere esposte dalle eventuali intemperie hanno ulteriormente caratterizzato la mostra. Successivamente si riuscì ad ottenere il patrocinio dell’Assessorato alle Belle Arti e Problemi della Cultura, patrocinio che si è sempre concretizzato nell’agevolare l’Associazione con i vari permessi d’occupazione suolo pubblico, vigilanza urbana etc. Oggi possiamo dire che l’Associazione Cento Pittori Via Margutta ha dato via alle manifestazioni artistiche fatte al di fuori delle gallerie tanto che a Milano nella via Bagutta ne esiste una analoga.

L’ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA, con la forza della sua compagine (centoquaranta artisti), ha creato una struttura espositiva composta da cavalletti metallici sormontati da ombrelloni che rappresentano la caratteristica peculiare delle manifestazioni. Tutte le spese inerenti l’organizzazione, le strutture, l’impianto elettrico, l’energia, la pubblicità a mezzo manifesti, striscioni, stampa, sono a completo carico degli associati. Fin dal 1985 gli artisti di Via Margutta hanno esposto anche in Piazza di Spagna, a dicembre e a luglio, e precisamente nella parte della piazza antistante il parcheggio pubblico e fino al parcheggio delle “carrozzelle”. Detta località fu prescelta dopo che fu preclusa la possibilità di esporre sulla scalinata di Trinità di Monti, dove tali esposizioni avvenivano con il patrocinio del Comune di Roma dal 1967 Recentemente la V Commissione Consiliare permanente del Dipartimento IV del Comune di Roma, con verbale n. 30 nella seduta del 3.3.98, ha preso in considerazione le richieste di una maggiore attenzione, da parte della Amministrazione Comunale, alle necessità dell’Associazione, esprimendo parere favorevole alla utilizzazione di Piazza Mignanelli per esposizione delle opere degli artisti. Da allora l’ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA espone per due volte l’anno (a dicembre e a giugno ) a piazza Mignanelli. Gli artisti che espongono le loro esperienze vogliono anche testimoniare con la loro presenza l’attaccamento a questa via e cercano di farla rimanere strada consacrata all’Arte e sono riusciti, finora, a non trasformarla in una via aperta alle molteplici attività commerciali che ne avrebbero snaturato la caratteristica peculiarità che è ARTE ed ARTIGIANATO. L’Associazione ospita Artisti di tutto il mondo, assolvendo così al suo ruolo di diffondere la cultura e di sensibilizzare la opinione pubblica alle opere di Artisti noti e meno noti che propongono la loro professionalità. L’Associazione garantisce l’autenticità delle opere in quanto ogni artista, accuratamente selezionato, deve sottoporsi a prova artistica. Il consenso del pubblico a questa iniziativa è sempre maggiore in quanto riconosce all’Associazione Cento Pittori di Via Margutta il ruolo che gli è proprio di rendere più vivo il Centro Storico di Roma e quello di essere un vero veicolo culturale ed umanitario per le molteplici iniziative come quelle sul problema degli anziani (offrendo un televisore ad una casa di riposo), sul problema degli handicappati (dando la possibilità di esporre le loro opere), aiutando concretamente gli artisti indigenti, facendo esporre a profughi di paesi dell’Est Europeo, mettendo a disposizione della Croce Rossa Italiana 120 opere, ricavando una considerevole cifra messa a disposizione del popolo somalo; la stessa cosa è stata compiuta anche a favore degli indigenti italiani, ed ultimamente ha organizzato una riuscitissima mostra che si è svolta nel chiostro della Fontana dell’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina il cui ricavato è andato a favore dell’Ospedale Fatebenefratelli per i malati lontani. Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2003 si è svolta una importante rassegna artistica con opere di grande formato  presso le “Piccole Terme Traianee” di Palazzo Valentini. Detta mostra è stata promossa dalla Provincia di Roma.

Protagonista della vita culturale ed artistica della Capitale, sia per l’importanza delle manifestazioni (oltre cento artisti superselezionati con oltre 3000 opere), sia per l’alto livello artistico delle opere esposte, l’ASSOCIAZIONE presenta tanti artisti, ma ciascuno con un proprio linguaggio espressivo, una propria tecnica, un proprio messaggio. Queste importanti RASSEGNE D’ARTE sono aperte a tutti i cittadini che vogliono visitarle, che possono intrattenersi con gli artisti per approfondire la conoscenza dei loro linguaggi espressivi. Una così assidua partecipazione alla rassegna testimonia che nell’animo degli artisti permane viva la memoria storica di ciò che la celebre strada ha rappresentato in altri tempi, nonché la determinazione di portare avanti nel tempo questi valori, insieme al fascino che emana  dalle antiche vestigia.

In tutte le edizioni, l’ASSOCIAZIONE presenta artisti di tutto il mondo ed  ospita nuovi talenti, che, come un vento rinnovatore, arricchiscono ulteriormente la manifestazione, sempre aperta ed attenta ai nuovi fermenti artistici.  La Mostra d’arte in Via Margutta porta vita e cultura alla città ed in particolare al centro storico, con effetti di ricaduta sulla cultura dei cittadini e di tutti coloro che operano nel settore. La strada, uscendo dal letargo, si anima del clima di festa e di allegria della manifestazione.  Le manifestazioni  rappresentano il positivo risultato che si è ottenuto con la collaborazione nata tra l’ASSOCIAZIONE CENTO PITTORI VIA MARGUTTA con il COMUNE DI ROMA, la REGIONE LAZIO e la PROVINCIA DI ROMA che, insieme, vogliono rendere sempre più vivo e gioioso il  CENTRO STORICO attraverso le manifestazioni a cielo aperto.

Recentemente le manifestazioni sono state  inaugurate da autorevoli  personalità del mondo della cultura e della politica, quali il Sindaco Francesco Rutelli, l’Assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgna, l’Assessore alla cultura della Provincia di Roma Paola Guerci, il Consigliere Ugo Sodano, il Consigliere Ferretti, il Presidente del Municipio I Giulia Pasquazi, il consigliere Mollicone, l’Assessore Pamela Pantano, il Consigliere Ivana Della Portella, nonché da personaggi del modo dello spettacolo quali l’attrice Valeria Marini, la ballerina Carla Fracci, il presentatoree musicista Enzo Arbore. Riconoscimenti e meriti sono stati  ufficialmente conferiti dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio CIAMPI, dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giovanna Melandri, dall’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Pasquale Donato, dall’Assessore alla Cultura della Provincia di Roma Paola Guerci, dal Sindaco Walter Veltroni. L’Associazione ha svolto le sue attività artistiche non solo a Roma ma anche in molte altre località: FIUGGI, ARICCIA, ANZIO, MINTURNO, ANAGNI, TARQUINIA, PESCARA, …