Grottaferrata, arte e sport: la campionessa olimpica Elisa Bianchi al liceo artistico San Giuseppe

GROTTAFERRATA (RM) – Elisa Blanchi, la straordinaria campionessa olimpica, è stata ospite dei giovani studenti del Liceo Artistico Paritario “San Giuseppe” di Grottaferrata nell’ambito del Progetto “I giovani incontrano i Campioni” promosso dal CONI Lazio.

Un incontro, quello di ieri, che ha toccato varie tematiche importanti per lo sviluppo etico e morale dei futuri rappresentanti della nostra società

La conferenza, moderata dal Professore di Scienze Motorie dell’istituto, il Professor Mario Petrosino, è iniziata con l’introduzione del CONI e di come è strutturato in tutte le sue varie federazioni sportive; quindi si è passati alla presentazione di una breve storia delle Olimpiadi con un focus sulle ultime edizioni prestando attenzione al valoroso medagliere dell’Italia alle Olimpiadi di Rio 2016. La Campionessa Elisa Bianchi ha poi illustrato le caratteristiche del suo sport, la ginnastica ritmica, raccontando i suoi sforzi per conciliare gli studi e lo sport a livello agonistico, la difficoltà di vivere lontano dalla famiglia, i dolori degli infortuni e delle sconfitte e soprattutto le enormi soddisfazioni delle vittorie.

La sensibilità degli alunni del Liceo, attraverso le numerose domande, ha portato ad analizzare anche gli aspetti più intimi della vita di un Campione: le paure, il coraggio e la gioia dietro alla grande fatica per la preparazione di un esercizio. Durante il dibattito sono stati mostrati alcuni video delle gare ed esibizioni delle “Farfalle Azzurre” e, prima dei saluti e delle foto di rito, la Campionessa ha sorpreso tutti i ragazzi mostrandogli e facendogli toccare una delle sue più importanti medaglie vinte: la medaglia di bronzo di Londra 2012. Infine gli alunni hanno voluto omaggiare la presenza della Campionessa regalandole due ritratti e un disegno che rappresenta l’esercizio ginnico da lei creato. La scuola ha voluto unire l’importanza dello sport alla profondità dell’arte attraverso i colori e il disegno.




Viterbo, acqua per uso umano: in provincia torna lo spettro dell’arsenico

VITERBO – E’ di questi giorni la notizia che in diversi comuni viterbesi è stata rilevata ancora la presenza di Arsenico, oltre i limiti di 10 microgrammi/litro e di Fluoro, oltre 1.5 milligrammi per litro, previsti dalla legge a tutela della salute pubblica nelle acque ad uso umano, evidenziando così una inadeguata capacità di dearsenificazione e potabilizzazione degli impianti preposti all’erogazione di acque potabili.

L’Associazione medici per l’ambiente-Isde (International Society of doctors for the environment) di Viterbo esprime nuovamente grande preoccupazione per i rischi sanitari già ben documentati per le popolazioni dell’Alto Lazio, sottoposte cronicamente e da decenni all’esposizione all’Arsenico, sostanza tossica e cancerogena e al Fluoro, elemento con effetti tossici a livello sia neurologico che del sistema osseo. Le problematiche sanitarie e ambientali determinate dall’Arsenico sono infatti ben conosciute e sono costante oggetto di studi e ricerche; sul sito on-line di una delle più importanti biblioteche mediche internazionali “PubMed” (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/ ), digitando “arsenic drinking water” sono presenti, al febbraio 2018, ben 3123 pubblicazioni scientifiche a questo riguardo.

L’Organizzazione mondiale della sanità ricorda ed auspica come obiettivo di qualità un contenuto di arsenico pari a zero (o al più e in via transitoria di 5 microgrammi/litro) nelle acque destinate a consumo umano come vera e sicura tutela della salute pubblica

L’Arsenico infatti è stato classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (Iarc) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. Sempre più segnalazioni inoltre lo correlano anche ai tumori del fegato e del colon.
L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, e’ indicata inoltre da una cospicua e rilevante documentazione scientifica anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete di tipo 2, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

L’Arsenico, come molte altre sostanze tossiche, il Fluoro ad esempio, e cancerogene come vari metalli pesanti e pesticidi, possono, attraverso l’esposizione materna ad alimenti, aria e bevande contaminati, superare la barriera placentare e quella emato-encefalica e interferire in modo negativo con lo sviluppo del feto, soprattutto delle sue strutture neurocerebrali.

Diversi studi condotti anche nell’Alto Lazio (riportati di seguito a questo comunicato), l’ultimo in ordinetempo“Urinary Arsenic in Human Samples from Areas Characterized by Natural or Anthropogenic Pollution in Italy ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29425136), pubblicato proprio in questo mese sulla prestigiosa rivista International journal of environmental research and public health, richiamano ad una costante attenzione per il rischio sanitario connesso all’esposizioni croniche anche a dosi medio- basse di Arsenico e auspicano interventi definitivi per la soluzione del problema, quelli che a quanto sembrerebbe non sono stati adottati ed urgono in vari comuni del territorio viterbese.




Tivoli: grande successo per “In ricordo di Armando Albanesi”. Tante le personalità

TIVOLI – Grande successo per lo spettacolo teatrale “In ricordo di Armando Albanesi” (GUARDA LE FOTO), un grande uomo dalla incomparabile generosità. Condotto dall’attrice e cantante Roberta Albanesi, si è concluso lo spettacolo, organizzato al Teatro Giuseppetti di Tivoli, per ricordare, Armando Albanesi, un grande uomo dalla incomparabile generosità.

Ha continuato ad aiutare ed incoraggiare gli altri, combattendo con coraggio contro la malattia che lo aveva colpito circa due anni fa, mantenendo con tutti il suo immancabile humor ed il suo ottimismo. La serata di beneficenza, denominata “In ricordo di Armando Albanesi” è stata organizzata e coordinata da Virginia Giusti Albanesi, per consentire di continuare a fare del bene affinché neanche la morte interrompa quella generosità del marito soprattutto per la Mensa di Celestino de L’Aquila ed il villaggio Don Bosco di Tivoli.

L’incasso dello spettacolo, infatti sarà devoluto alle due opere sociali alle quali Armando Albanesi era legato da anni. Per una serata all’insegna del buonumore, con il direttore del Palco Matteo Kranner e la conduttrice Roberta Beba Albanesi, si sono alternati gli artisti Antonello Liegi, Franco Tamburini, Roberto Ranelli, Franco Fasano, Pablo e Pedro, Toni Fornari, I figli unici, Nduccio, Andrea Perroni, Lallo Circosta, Riccardo Graziosi, Lallo e e Fusi orari e Marco Capretti.

Tra gli ospiti, oltre a Padre Quirino Salomone della Mensa di Celestino della città di L’Aquila e Don Benedetto Serafini del Villaggio Don Bosco di Tivoli, erano presenti il sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, alcuni Magistrati del Tribunale di Tivoli e rappresentanti dei Carabinieri e della altre Forze di Polizia

E’ intervenuto anche il prefetto Francesco Tagliente, Questore di Roma fino al 2012, legato ad Armando Albanesi da una solida amicizia e che a margine dello spettacolo lo ha definito “un grande uomo dalla incomparabile generosità” ricordandolo anche per quello che è riuscito a fare per gli uomini della Questura di Roma.

Lo ha ricordato impegnato in prima persona, nella organizzazione di tanti eventi di beneficenza e di volontariato sociale istituzionale come la cerimonia conviviale per lo scambio degli auguri con le famiglie dei poliziotti e delle vittime del dovere




Tivoli: ecco le immagini dello spettacolo per Armando Albanesi




Roma, aguzzini cinesi: in manette padre e figlio

ROMA – Estorcevano denaro ad un connazionale, commerciante di un negozio in via Principe Amedeo, pretendendo i soldi, mai erogati, di rate finanziare di un falso contratto di prestito, che avevano costretto a sottoscrivere alla vittima, con violenze e minacce.

In manette, arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante, sono finiti due cittadini cinesi, padre e figlio di 62 e 36 anni, ex collaboratori commerciali della vittima, accusati di estorsione, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale in concorso.

L’indagine dei Carabinieri è iniziata quando un commerciante, 35enne cinese, lo scorso anno, ha denunciato le pesante minacce subite dai due aguzzini, che lo hanno portato a firmare, sotto forzatura, un contratto di prestito fittizio per la somma di 500.000 yen – circa 80.000 euro -.

Ovviamente, il commerciante non ha mai ricevuto il denaro finanziato, anzi, padre e figlio, residenti in Cina, durante i viaggi in Italia, lo contattavano pretendendo parte dei soldi, assicurandosi il pagamento continuando con le minacce ed episodi di violenza.

Lo scorso 9 febbraio, i Carabinieri sono stati avvisati dalla vittima che i suoi estorsori lo avevano contattato perché stavano arrivando nuovamente nella Capitale e pretendevano il pagamento di una quota, pari a 5.000 euro.

E così, ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno predisposto un mirato servizio in abiti civili all’esterno dell’esercizio commerciale della vittima, luogo pattuito per l’incontro tra i tre connazionali, dove sarebbe dovuto avvenire lo scambio.

Avvenuta la consegna del denaro, i Carabinieri sono subito intervenuti, ma sono stati aggrediti dai malviventi con calci e pugni nel tentativo di fuggire. Bloccati e ammanettati, nelle loro tasche è stata rinvenuta la somma di 5.000 euro, appena ricevuta dal commerciante.

Padre e figlio sono stati portati in carcere a Regina Coeli.




Castelli Romani, tormenta di neve: disagi, strade chiuse e auto in panne. Critiche su gestione

CASTELLI ROMANI (RM) – Critica la situazione ai Castelli Romani dove la neve continua a scendere abbondante da questa mattina alle 8:00 su tutti i comuni dei Castelli Romani. Le situazioni con maggiori disagi sono a Rocca di Papa, Rocca Priora e Ariccia, dove la polizia locale e la polizia stradale hanno chiuso alcune strade: la Sp 218 che collega Ariccia alla via dei Laghi è impraticabile, stanno operando i mezzi spargisale e spalaneve delle protezioni civili e della Città Metropolitana.  Chiusa al traffico anche la via De Sanctis a Nemi.

Disagi e molte auto in panne anche su via Tuscolana, via Pratoni del Vivaro, via della Montagna Spaccata che sono attualmente chiuse.  Numerosi i soccorsi ad automobilisti fermi per la tormenta di neve da parte della stradale, polizia locale e protezione civile, una famiglia con bambini è stata soccorsa e liberata a Rocca Priora rimasta impantanata nella neve nella loro auto .

Anche una donna ad Ariccia è stata soccorsa dagli agenti della polstrada su via delle Cerquette e aiutata ad uscire dalla sua auto ferma nella tormenta di neve. Disagi alla circolazione su via dei Laghi  con auto in panne e in mezzo alla strada e la polizia provinciale che dirige il traffico. Auto ferme sulla via Nemorense e lunghe code di traffico a causa del ghiaccio su diversi punti della strada.

Il consigliere metropolitano del Pd Massimiliano Borelli critico con la gestione dell’emergenza da parte della Città Metropolitana: “Malgrado l’allerta meteo  – scrive Borelli –  e quindi la possibilità di nevicate a media quota, molte strade dei Castelli Romani e di altre zone della provincia sono impraticabili, anche per l’assenza dei mezzi della Città Metropolitana. I Sindaci non sanno come fare. Come Presidente della commissione viabilità chiederò spiegazioni al neo delegato alla Viabilità della #Raggi, Marcello De Vito. Ancora una volta i nostri territori sono abbandonati a se stessi, perchè si pensa a finanziare funivie a Roma, piuttosto che spargere il sale sulle strade a rischio. Lo scorso anno i termosifoni nelle scuole, quest’anno le strade… ma quando inizieranno a governare anche questo Ente, e sopratutto, dare risposte anche a questi cittadini?”

 




Grottaferrata, carnevale: tutto pronto per il gran finale di martedì grasso

GROTTAFERRATA (RM) – Si concluderà il 13 febbraio, martedì grasso, il ricco carnet di eventi che anche quest’anno ha dato vita al Carnevale Grottaferratese 2018.

Il raduno per la partenza del corteo in maschera è previsto alle 14,30 in piazza De Gasperi per proseguire attraverso Corso del Popolo, viale San Nilo, proseguire a destra su Via Domenichino, girare a destra per Largo Passamonti fino ad arrivare nell’area inferiore del Parco San Nilo dove alle 18 ci sarà il tradizionale rogo del pupazzo di Re Carnevale.

L’evento, organizzato dal Comitato Carnevale Grottaferratese, è stato promosso dagli assessorati al Turismo e alla Cultura del Comune di Grottaferrata e con il contributo della Regione Lazio

“La collaborazione tra istituzioni e cittadini, comune e associazioni del territorio, forze dell’ordine e comitato organizzatore sta diventando ragionevolmente motivo di orgoglio da parte dell’Amministrazione comunale” ha dichiarato il sindaco Luciano Andreotti. “Intendo in tal senso ringraziare la Regione da una parte, il Comitato organizzatore nella persona del presidente Paolo Vinciguerra e tutti i volontari per l’impegno profuso, i figuranti di Grottaferrata che si sono spesi per la riuscita dell’evento, come pure il personale della Protezione Civile e delle forze dell’ordine ai quali va tutta la mia gratitudine. Quello che posso garantire – ha aggiunto il primo cittadino – è un impegno sempre più convinto da parte del Comune per fare in modo che la manifestazione continui a migliorare e a caratterizzarsi per unicità e legame al territorio di Grottaferrata”.

“Sono davvero tante le persone da ringraziare – ha proseguito l’assessore al Turismo, Mirko Di Bernardo – in una manifestazione che per la prima volta in tanti anni è riuscita ad attrarre fondi sovracomunali dalla Regione che ha sostenuto il Carnevale con 10mila euro. Tutto ciò anche con il contributo della nostra Amministrazione comunale, in particolare del sindaco e dell’assessore alla Cultura, Luciano Vergati, insieme agli uffici delegati al sottoscritto, ha reso la festa particolarmente riuscita in allegria, sicurezza e organizzazione. Tutto ciò è stato possibile grazie alla splendida collaborazione con il Comitato organizzatore presieduto da Paolo Vinciguerra, dall’addetto safety and security, architetto Carlo Seidel, ovviamente dalle forze dell’ordine: con i Carabinieri e gli agenti della Polizia Locale, quindi la Protezione Civile e la Croce Rossa. A fianco a tutta l’organizzazione, nel vivo dell’evento, si sono fatti riconoscere e ben volere gli angeli della sicurezza, allievi della Scuola italiana Difesa personale ai quali va un sentito saluto”.

“A tutti – concludono il sindaco e l’assessore al Turismo – augurando ancora buon lavoro per la conclusione, vanno i ringraziamenti e l’arrivederci al prossimo. Ai cittadini, in particolare ai più giovani, il più sentito augurio di buon divertimento a Grottaferrata”.




Roma, riprende gli agenti con il cellulare insultandoli: arrestato 55enne romano

ROMA – Sprezzante e carico di odio, questo è l’atteggiamento con il quale un italiano, venerdì sera verso le 21:00, a piazza Navona, davanti alla chiesa di S. Agnese, ha preso il cellulare iniziando a filmare due agenti di Polizia Locale appartenenti al gruppo Centro, intenti in attività di presidio della piazza.

L’uomo, durante le riprese, ha iniziato a commentare il video ad alta voce con insulti e frasi diffamatorie nei confronti dei due agenti di polizia locale:

Alla domanda degli agenti sul motivo di tale comportamento, A.M., romano del 1963, ha continuato a filmare e ad insultare, rifiutando di fornire loro le sue generalità. L’atteggiamento minaccioso e reticente dell’individuo ha alla fine generato un inevitabile confronto, sfociato nell’arresto del “filmaker” per resistenza alle Forze dell’Ordine. Una donna del 1961, presente sul posto e presumibilmente compagna dell’uomo, si è unita agli insulti, oltraggiando anch’essa gli agenti e fomentando l’uomo: condotti ambedue presso il comando di via della Greca, sono stati denunciati per i reati di rifiuto delle generalità, oltraggio alle Forze dell’Ordine, e resistenza (per l’uomo), poi risultato aver scontato in passato di 15 anni in carcere.

L’arrestato, durante il trasferimento in tribunale per la direttissima, anche ieri mattina ha reiterato il suo atteggiamento sprezzante e irrispettoso nei confronti della Polizia Locale.

“Questa vicenda conferma l’orientamento del Comando Generale, – ha dichiarato il Comandante Generale del Corpo di Polizia di Roma Capitale – che non intende tollerare nessun tentativo di aggressione alla propria onorabilità. Proprio ieri – ha proseguito il Comandante Generale – abbiamo presentato opposizione contro una richiesta di archiviazione per una persona, responsabile di aver pubblicato frasi diffamatorie nei nostri confronti sui canali Social.”




Roma, rapine ai supermercati della Magliana e Portuense: arrestato

ROMA – Al termine di ininterrotte indagini, i Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma – gruppo reati gravi contro il patrimonio – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Lucia Lotti, hanno dato un nome e un volto all’autore di tre rapine messa a segno il mese scorso, ai danni di altrettanti supermercati dei quartieri Portuense e Magliana.

Si tratta di un 46enne romano, già noto alle forze dell’ordine, che è stato sottoposto a fermo di P.G. con l’accusa di rapina.

I Carabinieri hanno identificato l’uomo, grazie all’analisi delle immagini del circuito di videosorveglianza degli esercizi commerciali rapinati e al sequestro della pistola calibro 9,  il casco integrale ed i vari indumenti indossati durante i vari colpi messi a segno, rinvenuti dagli investigatori, presso la sua abitazione.

In tutte e tre le rapine il 46enne, armato di pistola, entrava all’interno degli esercizi commerciali con volto travisato dal casco integrale e, sotto minaccia si faceva consegnare l’incasso dagli addetti alle casse.

Il rapinatore seriale si trova ora nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria




Roma, rapina e sequestro di persona: manette ai polsi per tre Casamonica

CIAMPINO (RM) – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere, emesso dal GIP presso il Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 esponenti della famiglia Casamonica, residenti nella zona Anagnina di Roma, di età compresa tra 30 ed i 41 anni, ritenuti responsabili dei reati di rapina e sequestro di persona.

L’ARRESTO DEI CASAMONICA

Il modus operandi era sempre lo stesso:

Selezionavano annunci di vendita di auto di ignari cittadini i quali, dopo essere stati contattati, dopo una serie di minacce ed intimidazioni, venivano costretti ad effettuare il passaggio di proprietà senza ricevere alcun compenso. Ad inchiodare gli esponenti della nota famiglia di origine sinti, è stata l’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Tenenza di Ciampino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma – gruppo reati gravi contro il patrimonio – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Lucia Lotti. I fatti risalgono al mese di agosto 2016, quando i militari hanno raccolto la testimonianza di una delle vittime che, riuscendo a fuggire dai suoi aguzzini, si rifugia nella caserma dei Carabinieri di Ciampino, raccontando di essere seguito da alcune persone, poi identificate negli odierni arrestati.

Le indagini hanno messo in luce un modus operandi particolarmente efferato ed organizzato da parte dei Casamonica:

Rispondevano ad un annuncio di un veicolo in vendita da parte di privati, per poi dargli appuntamento presso la loro abitazione per i successivi accordi. Una volta che l’ignara vittima di turno, proprietario del veicolo in vendita, entrava nell’abitazione dei Casamonica, iniziava l’incubo. I tre, due uomini ed una donna, sottraevano le chiavi del veicolo minacciando il proprietario, costringendolo – spesso con la forza e sempre dietro minaccia – a recarsi presso una vicina agenzia di pratiche auto per formalizzare il passaggio di proprietà a loro favore.

Non contenti di ciò, alla legittima richiesta dei malcapitati di ottenere il proprio denaro, i Casamonica pretendevano il pagamento del “disturbo”, ovvero del tempo trascorso dentro casa loro, e costringevano le vittime ad andare insieme a loro presso un vicino bancomat per prelevare una ulteriore somma di denaro ritenuta “congrua”.

E’ proprio in uno di questi casi che una delle vittime, condotta al bancomat vicino alla Tenenza dei Carabinieri di Ciampino, è riuscita a scappare e a chiedere aiuto ai militari, che hanno iniziato le indagini, conclusesi con gli arresti di oggi.

Particolarmente significative le testimonianze raccolte, che disvelano un collaudato sistema dove i Casamonica, dietro la forza intimidatrice del proprio nome, si appropriavano illecitamente di profitti mediante condotte truffaldine e con intimidazioni ai danni di cittadini, commercianti e professionisti.




Colleferro: giovane spacciatore in manette

COLLEFERRO (RM) – 160 gr. di cocaina e 200 gr. di marijuana. Questa è la quantità di droga rinvenuta e sequestrata dai Carabinieri della Stazione di Colleferro nei confronti di un ragazzo di 20 anni di Gavignano, incensurato, arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, nel corso di uno dei quotidiani servizi di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato il giovane nel centro di Colleferro, mentre era alla guida della propria auto.
Durante le verifiche, il giovane ha mostrato subito segni di eccessivo nervosismo, inducendo i Carabinieri ad approfondire il controllo: il motivo di tanta agitazione era costituito da alcune dosi di marijuana trovate nella sua disponibilità.
I successivi accertamenti dei Carabinieri presso il suo domicilio hanno permesso di sequestrare circa 160 gr. di cocaina e 200 gr. di marijuana – già suddivisi in dosi – oltre a bilancini di precisione e circa 200 euro, il tutto nascosto in una cassetta metallica.
La droga sequestrata avrebbe potuto fruttare al pusher circa 20mila euro. Il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto, disponendo per lo spacciatore il regime degli arresti domiciliari in attesa di giudizio definitivo.