CARNEVALE DI VENEZIA: ARRESTO IN MASCHERA

di Matteo La Stella

Venezia – L'uomo arrestato ieri da due agenti del Nucleo di Polizia Sezione Municipale di Venezia indossava un lungo mantello nero ed un cappuccio. Perfettamente in linea con il trend della laguna, pervasa dal caratteristico Carnevale delle maschere veneziane, non aveva messo in conto di non essere il solo a poter usare la maschera come diversivo. Nei giorni del Carnevale infatti, proprio per preservare le tasche della folla oceanica di turisti accorsi nel capoluogo veneto, l'originale Polizia Municipale, disseminata per la città, ha effettuato un'operazione di controllo in maschera. Così nel pomeriggio di sabato, intorno alle ore 15:00, due agenti in “assetto carnevalesco”, durante la perlustrazione della zona a ridosso del pontile ACTV ( impresa di trasporto pubblico che opera a Venezia ) di Calle Vallaresso, presa d'assalto dai turisti, hanno notato un uomo con mantello e cappuccio agirarsi in modo sospetto tra la folla. Si sono messi così sulle sue tracce, seguendolo sull'affollatissimo battello diretto a Piazzale Roma. Il brigante mascherato non ci ha messo molto ad avvicinarsi ad una turista, per rovistare nel suo zaino alla ricerca di qualcosa da arraffare. Gli agenti lo hanno prontamente bloccato, consentendo allo zaino della turista israeliana, ignara di ciò che le stava per capitare, di rimanere inviolato. Addosso al brigante sono stati trovati sterline, franchi e un documento bulgaro, che a seguito di una verifica si è scoperto essere falso. Per l'uomo sono scattate le manette ed una doppia denuncia per tentato furto aggravato ed utilizzo di documento falsificato




CATANIA, MORTE NEONATA: DIMESSA LA MAMMA DI NICOLE

Redazione

Catania – Nella giornata di ieri è stata dimessa la mamma della piccola Nicole, morta poche ore dopo essere venuta al mondo, durante la disperata corsa da Catania a Ragusa alla ricerca di un reparto di rianimazione che potesse accoglierla. La clinica Gibiino ha infatti ritenuto le condizioni della donna, Tania Laura Egitto, in linea con l'iter postpartum firmando così le dimissioni della stessa.

Intanto, dopo il vertice tenutosi ieri per appurare le gravi responsabilità, l'Assessore Regionale alla Salute Lucia Borsellino, pronta a dimettersi, ha incaricato il dirigente del dipartimento regionale Attività sanitarie ad-”Avviare le procedure finalizzate ad un'eventuale sospensione delle attività di ostetricia della casa di cura Gibiino di Catania, limitatamente alla sola attività di ricovero per il parto”-precisando poi che si tratta di una procedura dovuta, in attesa controdeduzioni della clinica e dell'ispezione della Commissione Ministero-Regione che si insedierà lunedì prossimo. La mossa è appoggiata dal governatore Crocetta che spiega-”In attesa di capire cosa è accaduto quella notte abbiamo deciso di sospendere i parti nella clinica coinvolta nella vicenda, mi pare il minimo”. Sono anche stati richiamati a colloquio i dirigenti delle aziende sanitarie coinvolte e le centrali operative del 118, già ascoltate ieri in sede di riunione.

Le indagini per appurare le responsabilità sono in mano alla Polizia di Stato, manovrata da-” due sostituti procuratori esperti nella materia”-, come si legge nella nota emessa dalla Procura della Repubblica di Catania, dalla quale emerge che da un preliminare studio della documentazione la neonata sarebbe morta per una serie di gravi concause sin dal momento del parto e delle terapie iniziale a cui è stata sottoposta. Si parla poi di “atti urgenti e irripetibili” nella definizione delle competenze. Già domani potrebbe essere reso noto il numero degli indagati, in quanto sono ancora in corso accertamenti per quanto riguarda la modalità di reazione delle strutture centrali, ma anche i tempi di intervento e la validità del personale impegnato sull'ambulanza del 118 utile ad affrontare un'eventualità del genere. La procura aggiunge anche che nella giornata di lunedì, la consulenza medica del caso sarà affidata ad un medico legale,un ginecologo ed uno specialista di neonatologia e rianimazione.




SALERNO: ARRESTATO MENTRE TRASPORTAVA 90 KG DI HASHISH

di Mat. LaS.
Salerno – Nella giornata di venerdì, al termine di un'operazione eseguita dalla Squadra mobile di Salerno, è stato rinvenuto nel bagagliaio di una vettura un quantitativo di 90 chilogrammi di Hashish . Alla guida dell'auto un giovane di nazionalità marocchina, subito arrestato per traffico di sostanze stupefacenti. Il traffico di droga sembrerebbe essere un gene di famiglia poiché i due fratelli dello stesso, nel mese di novembre dello scorso anno, erano già stati sorpresi ed arrestati mentre, in zona periferica, erano impegnati a cedere 20 chilogrammi di Hashish a due salernitani, già noti alle forze dell'ordine.




AUTOSTRADA: SORPRESO A FUMARE UNO SPINELLO IN AREA DI SOSTA, AVEVA CON SE UN CARICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI

di Mat. LaS.

Autostrada A1 Milano-Napoli – Un giovane ventiseienne romano, è stato sorpreso sulla A1 Milano-Napoli dagli agenti della Polizia Stradale Sottotenenza di Frosinone mentre, fermo in una piazzola di sosta fumava uno spinello. La rapidità con cui il giovane si disfaceva dello spinello, per poi occultare qualcosa all'interno dell'abitacolo ha insospettito gli agenti che , durante la perquisizione del veicolo, una Daewoo Matiz, hanno rinvenuto mezzo chilogrammo di Hashish e 40 grammi di Cocaina. Il ventiseienne è stato tratto in arresto, e condotto in ospedale per verificare tramite esame tossicologico, che si trovava alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti.




PALERMO: RISSA IN DISCOTECA, MUORE 25ENNE

di Matteo La Stella
Palermo
– Non ce l'ha fatta il ragazzo di 25 anni trovato moribondo fuori da una discoteca palermitana nelle prime ore della mattina. Siamo vicino al quartiere Zen di Palermo, ed intorno alle 4:00 della mattina, scoppia una rissa: calci e bottigliate alla nuca del giovane che rimane a terra. All'arrivo del 118, Aldo Naro è in fin di vita. Trasportato immediatamente all'Ospedale di Villa Sofia muore, nonostante i tentativi di rianimarlo dei paramedici, per un arresto cardiocircolatorio. Per individuare gli aggressori, stanno ora indagando i Carabinieri, che spiegano -”teniamo in considerazione tutte le ipotesi, ma non privilegiamo nessuna pista al momento. Le indagini sono appena iniziate.”




ROMA: SGOMINATA LA BANDA DEGLI ASSEGNI RUBATI

di Matteo La Stella

Roma – Sarebbero 14 le persone arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, su ordinanza del pubblico ministero Laura Condemi, nell'operzione denominata “heads of wood”. Tra di essi anche un impegato dell'Inail, tassello fondamentale nell'attuazione della frode bancaria messa in atto dal gruppo. Il team, operava tra il Lazio e la Campania, aprendo conti correnti su cui venivano versati assegni rubati,originariamente indirizzati al risarcimento di incidenti stradali, infortuni sul lavoro e di compagnie telefoniche. Il denaro illecito veniva poi abilmente dirottato su carte prepagate. L'uomo in forza all'INAIL forniva informazioni riservate e documenti falsificati, quali per esempio carte di identità, fruibili grazie alla posizione da lui occupata ed essenziali per aggirare i meccanismi di controllo bancario. Le azioni erano poi “falsamente autenticate” da sigilli del Comune di Roma e dell'Agenzia delle Entrate capitolina. I reati contestati alla banda sono: associazione a delinquere finalizzata alla falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa ricettazione e riciclaggio. Il gruppo avrebbe truffato oltre 200 persone, racimolando una cifra che si aggira intorno ai 330.000.00 Euro.




TRAPANI: INDAGATO EX VESCOVO PER APPROPRIAZIONE INDEBITA

di Matteo La Stella

Trapani– Iscritto nel registro degli indagati l'ex Vescovo di Trapani Francesco Miccichè, in carica dal 1998 al 2012, con l'accusa di:-”appropriazione indebita e malversazione di fondi pubblici”, destinati all'8×1000. Nella giornata di giovedì la Polizia Giudiziaria e la Guardia Forestale hanno perquisito gli uffici della curia, Oltre l'abitazione di Miccichè e di quello che sulla carta, sembra essere stato solo il suo autista per molti anni,Orazio Occhipinti, che invece sarebbe legato ad altri filoni di indagine, nonchè discendete della famiglia mafiosa Dattilo, Comune del trapanese. Il Vescovo , già allontanato dalla curia locale nel 2012 per mano dell'allora Papa Benedetto XVI, e già "comparsa", negli atti giudiziari solo come parte lesa in riferimento ad altre indagini, è oggi indagato per accertamenti su parte del suo vicariato, dal 2000 al 2012. I publici ministeri Tarondo, Di Sciuva e Morri avrebbero fondato il loro sospetto sulle dichiarazioni di Don Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani, arrestato lo scorso giugno per violenze sessuali nei confronti di immigrati , e di quelle di Don Ninni Trepiedi, ex direttore degli uffici amministrativi della curia. Ancora però, risulta difficile quantificare la presunta somma sottratta alle casse Caritas.




ROMA: SGOMINATA LA BANDA DEGLI ASSEGNI RICICLATI

Sarebbero 14 le persone arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, su ordinanza della Procura della Repubblica, per aver riciclato titoli di credito rubati. Tra di essi anche un impegato dell'INAIL, tassello fondamentale nell'attuazione della frode bancaria messa in atto dal gruppo. Il team, operava tra il Lazio e la Campania, aprendo conti correnti su cui venivano versati assegni rubati. Il denaro illecito era poi dirottato su carte prepagate. L'uomo in forze all'INAIL, forniva informazioni riservate e documenti falsificati, quali carte di identità per esempio, fruibili grazie alla posizione da lui occupata ed essenziali per aggirare le banche. Le azioni erano poi “falsamente autenticate” da sigilli del Comune di Roma e dell'Agenzia delle Entrate capitolina. I reati contestati alla banda sono: associazione a delinquere finalizzata alla falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa ricettazione e riciclaggio. 




NAPOLI: 53 MILIONI DI EURO FALSI SCOPERTI IN UNA CANTINA

di Matteo La Stella
Napoli – In cantina ci si aspetterebbe di trovare cianfrusaglie inutilizzate, ricordi di una vita o bottiglie di vino ad invecchiare. A Villariccia in Provincia di Napoli, la cantina di Antonio Sgambati era invece adibita a luogo di stoccaggio per il denaro contraffatto. I Carabinieri della Compagnia di Giuliano, in seguito ad una perquisizione nella sua abitazione, hanno rinvenuto e sequestrato 53 milioni di Euro in banconote da 100, 50, 20 e 10 replicate perfettamente, pronte ad essere immesse sul mercato. Si tratta forse del più ingente sequestro di banconote false della storia. La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha avviato un'indagine volta ad individuare i respondabili di tutte le tappe della filiera , dalla produzione allo smistamento dei 53 milioni di falsi riprodotti fedelmente. I Carabinieri del Nucleo Operativo Antifalsificazione Monetaria sono ora al lavoro per fornire prove all'Autorità Giudiziaria. Per l'ingegnoso Sgambati, padre legittimo di una cantina originale, scatta invece l'arresto. È accusato di falsificazione, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. 




TEULADA: PESCHERECCIO SI ROVESCIA, COMANDANTE MUORE CON LA SUA IMBARCAZIONE

di Matteo La Stella

Teulada (CA) – Mercoledì sera, un peschereccio che navigava a largo del porto di Teulada, nel Sulcis, si è rovesciato. A bordo c'erano il Comandante, Calogero Romeo di 44 anni e l'equipaggio composto da 3 elementi di nazionalità: tunisina, ucraina ed italiana, tratti in salvo dai soccorsi navali accorsi sul luogo del naufragio. Per il Comandante, che ancora mancava all'appello, veniva richiesto dal 13° MRSC ( Maritime Rescue Subcenter Cagliari) l'intervento di un elicottero AB212 dell'Aeronautica Militare che immediatamente, decollava dalla Base Aerea di Decimomannu, nei pressi di Cagliari, per prestare soccorso all'uomo disperso.

Non c'è stato però nulla da fare. Il Comandante è stato ritrovato questa mattina dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, coordinati dalla Capitaneria di Porto, ancora all'interno del peschereccio senza vita. Il corpo del Comandante cagliaritano ,“affondato” insieme alla sua imbarcazione , verrà ora trasportato al porto di Teulada. Le cause scatenanti il naufragio del “Jolly”, così si chiamava il peschereccio lungo 15 metri, sarebbero da attribuire alle reti da pesca impigliate in ostacoli presenti sul fondale. 




REGGIO EMILIA: PRESA LA BANDA DEI NONNI IN BICICLETTA

di Matteo La Stella

Reggio Emilia– Ieri, dopo l'assalto alla farmacia di via Pansa, sono scattate le manette per 4 arzilli signori. Intorno alle 11 e 45 , tre componenti della banda, si sono presentati in farmacia, poco distante dal centro di Reggio, in veste di acquirenti. Giunti davanti al personale hanno sfoderato due pistole giocattolo e un cutter. Arraffato il bottino, il trio ha imboccato via Samoglia per recuperare le biciclette e tentare la fuga. A questo punto entra in gioco il quarto complicce, in attesa dei tre a bordo di un' autovettura, che dopo essersi disfatti delle biciclette lo hanno raggiunto. Decisivo l' intervento di una volante della Polfer: gli agenti sono stati insospettiti dal quartetto che,a bordo dell'auto si abbassava al loro passaggio tentando di nascondersi. Accorsi anche gli agenti della Squadra Mobile della Polizia, che disinnescano la fuga ed effettuano l'arresto. I quattro sono: Angelo Moratti 75 anni, Marco Sassi 68 anni, Paride Astorre 56 anni e Daniele Zangirolami 47 anni. Gli ultimi due stavano già scontando una pena in semilibertà vigilata per precedenti di rapina, i primi erano comunque già noti alle Forze Dell'Ordine. I rapinatori hanno poi confessato di essersi conosciuti in un centro per anziani Reggiano, dove avrebbero partorito e costruito il blitz criminale.