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La ristrutturazione dell’appartamento del Segretario di Stato emerito, card. Tarcisio Bertone, fu pagata dal Governatorato. Lo ha detto oggi testimoniando al processo in Vaticano Marco Bargellini, della Direzione Servizi Tecnici del Governatorato. “Il cardinale avrebbe sostenuto le spese”, ha detto il teste spiegando che il Governatorato pagava in anticipo. Alla domanda se sapesse di pagamenti anche dalla Fondazione Bambino Gesù, Bargellini ha risposto: “Assolutamente no”
Era “una singolarità” il fatto che per la ristrutturazione del suo appartamento, il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato emerito, avesse indicato “il progetto, la ditta” e anomalo era anche che si fosse impegnato lui a pagare successivamente i lavori, mentre normalmente tutto questo spetterebbe al Governatorato che è il proprietario dell’immobile in cui il porporato risiede. Lo ha detto uno dei testimoni al processo in Vaticano, Marco Bargellini, responsabile della sezione ‘edilizia’ della Direzione dei Servizi Tecnici del Governatorato. Nel processo sono imputati due ex manager della Fondazione Bambino Gesù, Giuseppe Profiti e Massimo Spina, per la distrazione di fondi proprio per cofinanziare i lavori di restyling dell’appartamento del porporato
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