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La procura di Roma aprirà un fascicolo contro ignoti, e per associazione con finalità di terrorismo, nel quadro degli accertamenti che saranno avviati per fare luce sulla rete di contatti in Italia di Ahmed Hanachi, il tunisino autore del duplice omicidio di Marsiglia. Gli accertamenti, saranno curati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale.
Il primo ottobre due ragazze, 17 e 20 anni, sono state uccise fuori dalla stazione di Marsiglia. L’assassino, non radicalizzato ne’ noto per fatti di terrorismo ma delinquente abituale, ha tagliato la gola alla prima appena fuori dalla stazione di Saint-Charles, ha abbozzato una fuga, poi e’ tornato e ha pugnalato l’altra. Quando ha visto una pattuglia di militari si è gettato contro di loro gridando “Allah Akbar”, ma il primo soldato che ha estratto l’arma lo ha abbattuto con due colpi.
Un criminale comune più che un terrorista, dicono i rapporti di polizia a proposito di Ahmed Hanachi che, in Francia, non era mai stato segnalato per legami con l’integralismo islamico. La sua strada si era incrociata con quella di Anis Amri, tunisino come lui, ucciso a Milano, autore della strage del mercatino di Natale a Berlino: tutti e due ci erano passati per Aprilia. Amri ci aveva vissuto qualche settimana nel 2015, Hanachi si era sposato nel 2008 con una donna italiana con la quale ha vissuto fino a circa tre anni fa, quando ha lasciato il paese. Ma i suoi legami con la cittadina alle porte di Roma durano fino ad oggi: due notti fa, subito dopo l’attentato, è stata perquisita l’abitazione della suocera di Hanachi, che vive ancora ad Aprilia, e sia lei sia il marito sono stati interrogati a lungo
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