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ATTENTATI PARIGI: CRESCE TIMORE PER IL GIUBILEO E AUMENTANO I CONTROLLI

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Tempo di lettura 2 minutiAlfano ha ricordato inoltre che l’innalzamento del livello di allerta consente l’attivazione immediata in caso di necessità dei reparti speciali

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Redazione

Roma – Dopo gli attentati di Parigi anche in Italia cresce la paura e il timore di possibili attentati terroristici, soprattutto in seguito alle esplicite minacce che l’Italia ha ricevuto sia nel periodo antecedente agli attentati al Bataclan, minacce in cui si vedevano bigliettini con scritte in arabo fotografati nei punti rappresentativi dello stivale e in prossimità delle forze dell’ordine. In questi bigliettini erano contenute minacce al nostro paese ed un chiaro segnale che gli Jihadisti sono qui. A Firenze è stata rinvenuta una scatola con dei fili che fuoriescono da essa e ciò ha fatto scattare l’allarme bomba e ci sono in azione artificieri, Polizia e Vigili del Fuoco. Falso allarme oppure si tratta di un segnale?  Intanto si avvicina il tanto atteso Giubileo e con esso la preoccupazione di possibili attacchi. Il Ministro Angelino Alfano, nella sua informativa alla Camera riferisce: “Il livello di preoccupazione per la minaccia terroristica cresce con il Giubileo: Roma ed il Papa sono già stati al centro di dichiarazioni minacciose inneggianti alla distruzione e all'odio. Rafforzeremo la vigilanza sui punti sensibili, a partire da piazza S.Pietro, dove ci saranno percorsi stabiliti per l'afflusso e postazioni fisse di controllo. Attenzione anche alle minacce dal cielo”. Ha aggiunto inoltre: “E naturale che il livello di preoccupazione possa crescere in coincidenza con l'imminente avvio del Giubileo”, e ha precisato che la pianificazione dei relativi dispositivi di sicurezza si concentreranno sui punti piu' a rischio a cominciare da piazza san Pietro dove confluiranno masse imponenti di pellegrini, soprattutto in occasione delle cerimonie piu' significative: “il loro afflusso seguira' percorsi prestabiliti e il filtraggio verra' eseguito sia in transito, con l'ausilio di metal detector portatili, sia all'atto dell'accesso alla piazza con un passaggio obbligato attraverso nuove postazioni fisse munite di dispositivi di ultima generazione”. Alfano precisa che una particolare attenzione viene data al possibile rischio di un attentato tramite mezzi come droni, “ogni aspetto di una possibile minaccia aerea e' stato approfondito a livello interforze e interdisciplinare coinvolgendo anche l'Aeronautica militare, l'Enac e l'Enav riguardo alla estensione dei provvedimenti che andranno a interdire il sorvolo durante l'intero periodo del Giubileo”.
 
Alfano ha ricordato inoltre che l’innalzamento del livello di allerta consente l’attivazione immediata in caso di necessità “dei reparti speciali delle forze di polizia, in particolare di Nocs e Gis, e delle forze speciali militari chiamate ad entrare in azione in scenari di particolare complessita' operativa”. Dal Vaticano, in merito al Giubileo, ha parlato invece il segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin che in seguito ai fatti di Parigi ha riferito che da questo momento ci si sente un po’ tutti sotto minaccia e che “per quanto riguarda il Vaticano, soprattutto in vista del Giubileo che vedra' convergere a Roma un certo numero di persone, ci sara' una maggiore attenzione e un maggior controllo” ha aggiunto inoltre “sappiamo che ci sono queste minacce pero' mi sembra che la preparazione dell'evento continui. Non ci sono decisioni che interromperanno lo svolgimento dell'Anno Santo. Speriamo che tutto vada bene, anche grazie a questo rafforzamento delle misure di sicurezza”. Parolin ha riferito inoltre che il Papa andrà in Africa “si svolgera' normalmente. Certo, la situazione nella Repubblica Centrafricana rimane difficile, si vedra' che cosa fare, ma il viaggio e' confermato, dobbiamo essere coraggiosi, costanti, prudenti e saggi ma dobbiamo anche continuare a percorrere la nostra strada con i nostri principi. Sappiamo da sempre che il dialogo e l'amore sono difficili e messi alla prova in questo contesto umano e storico" ma "questo e' il momento di testimoniarlo, il Papa ci guida in questo, e noi lo faremo”. 

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