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di Matteo La Stella
Roma – Mentre il premier Renzi incontra i capogruppo di maggioranza ed opposizione delle Camere, asserendo che :”Compito di chi governa è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate”, gli investigatori francesi iniziano a mettere a fuoco i profili dei terroristi implicati nella successione di attentati scoppiata venerdì sera a Parigi. A tal proposito, senza alcuna selezione per chi entra nel paese monta la preoccupazione: uno degli attentatori uccisi, infatti, sarebbe entrato in Europa solo lo scorso 3 ottobre tramite la così detta “rotta dei Balcani”.
Gli attentatori. Tra gli autori del blitz alla sala concerti del Bataclan sarebbe stato identificato un uomo parigino, già noto alla Dgsi (Direction generale de la securite' interieure, ndr). L'attentatore, secondo la francese Bfm Tv, era già stato schedato dalle autorità per la vicinanza al mondo dell'Islam radicale. Stando invece alle rivelazioni del quotidiano belga “La Derniere Heure online”, 3 degli uomini del califfato avrebbero fatto parte della cellula jhiadista di Bruxelles, città che in queste ore sta ospitando perquisizioni a tappeto da parte della locale polizia. Vicino a ciò che è rimasto dei corpi di due kamikaze, invece, sono stati rinvenuti un passaporto egiziano, nei pressi dello Stade de France, ed uno siriano. Proprio in merito a quest'ultimo, il ministro dell'interno greco Nikos Toscas ha tuonato:” Apparteneva a un rifugiato siriano registrato il 3 ottobre sull'isola greca di Leros, secondo quanto prevedono le leggi Ue”. Tra i corpi degli jhiadisti senza vita, inoltre, sarebbe comparso anche quello di un 15enne la cui identità resta ancora ignota.
Renzi alle Camere. “Compito di chi governa è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate ma l'attacco di Parigi è un cambio di passo della minaccia terroristica in Occidente”. Questa la tesi del presidente del Consiglio che invoca:” La responsabilità di tutti noi su come ci poniamo di fronte a questa nuova sfida che durerà anni”. “L'opinione pubblica è scossa e deve sentire l'Italia unita” ha spiegato Renzi prima di sottolineare come l'Italia è :”Un Paese forte che ha sconfitto il terrorismo interno e le stragi di mafia. Vinceremo anche questa sfida”. Quello che sta accadendo, ha osservato poi lo stesso Renzi e l'equivalente di:”Mettere in discussione un modello di vita”.
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