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Redazione
Roma – “Non pensavamo si arrivasse a tanto ma, dopo le linee di bus tagliate in periferia, lasciando ai margini la popolazione più svantaggiata, ora si procede con la seconda tranche di soppressioni di mezzi pubblici. Una ristrutturazione dagli effetti devastanti per Roma”. Lo sostiene Michel Emi Maritato che continua: “La cosiddetta seconda fase di razionalizzazione del servizio, altro non è che un razionamento, una vera e propria mannaia che si abbatte sui già tanto tartassati e svantaggiati romani. Il debito contratto per ‘parentopoli’, sperperi e una gestione dissennata, come sempre si scarica sui cittadini. Linee essenziali, bus veloci e forse gli unici efficienti – come il 20 e il 40 ma anche il 412, il 105, il 310, il 451 e la linea H che collega l’ospedale San Camillo alla stazione Termini – saranno soppresse. E sul fronte della lotta all’evasione – continua Maritato – le idee sono più confuse che mai. I ‘portoghesi’ non si combattono con la repressione, fra l’altro avendo pochissimi controllori a disposizione. Chi viaggia gratis, magari per poche fermate, forse un biglietto graduato a una cifra più bassa di 1 euro e 50 cent lo farebbe. E che dire della metropolitana, per cui il ticket è valido per una sola corsa e non i 100 minuti concessi per la rete di superficie? Non ci siamo – incalza il presidente – togliamo la gestione dalle mani di personaggi non in grado di assicurarla. AssoTutela – conclude – sta valutando se non sia configurabile, con i nuovi tagli, l’interruzione di pubblico servizio”.
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