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ASTI – Sette anni di carcere è la pena inflitta dal giudice del tribunale di Asti, Andrea Carena, presidente del collegio giudicante, a Vito Sorgente, commercialista di 75 anni di Asti accusato di frode fiscale ed evasione per 45 milioni di euro. Sorgente avrebbe aiutato un centinaio di clienti del suo studio a evadere il fisco attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e altri documenti. Confermata la richiesta di condanna avanzata dal pm Luciano Tarditi.
“Faremo ricorso in appello”, annunciano i legali del commercialista, Aldo Mirate e Ivo Caraccioli. Intanto stamane è iniziato il filone bis del processo che vede imputato lo stesso Sorgente e altre undici persone, in concorso per gli stessi reati.
Con l’inserimento di false consulenze nella contabilità delle aziende, il professionista sarebbe riuscito a far ottenere per anni alle imprese consistenti sconti fiscali dovuti al rialzo fraudolento dei costi con conseguente abbattimento dell’imponibile tributario delle società e dei proprietari.
Sorgente venne arrestato nel 2013 dalla Guardia di finanza e nel 2014 è stato rinviato a giudizio. L’Agenzia delle Entrate ha già recuperato oltre 7 milioni di euro. Nel dicembre 2016 il processo a carico del commercialista è dovuto ricominciare da zero a causa del trasferimento in Calabria del giudice.
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