Asterix & Obelix Slap Them All, il ritorno dei Galli in 2 dimensioni

Asterix e Obelix, per chi non lo sapesse, sono due noti personaggi della serie a fumetti Asterix, creata in Francia nel 1959 dal duo formato da René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni) e che vide la pubblicazione in Italia nel 1968 grazie all’editore Mondadori. Fu da subito un grande successo vista la simpatia dei protagonisti e le trame ben fatte che ci portavano al 50 a.C. quando i romani avevano annientato e occupato militarmente la Gallia ad esclusione però di un piccolo villaggio dell’Armorica che resisteva ad ogni attacco. Dal fumetto ai videogiochi il salto è stato semplice ed immediato ed il primo gioco è comparso nel 1983 per Atari 2600 con il titolo omonimo Asterix a cui seguono la bellezza di ventidue titoli incluso quest’ultimo Asterix & Obelix: Slap them All sviluppato dalla software house Mr. Nutz Studio e che andiamo a recensire nelle prossime righe. Il titolo inizia come ogni fumetto, film e videogame fino ad oggi uscito: nella Gallia del 50 a.C. l’unico fazzoletto di terra che resiste alle legioni romane è un piccolo villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli di cui fanno parte gli inseparabili Asterix e Obelix. Tra una battuta di caccia al cinghiale e l’occasionale zuffa con le guarnigioni limitrofe, i nostri due protagonisti dovranno affrontare diverse avventure in giro per l’Europa. Storicamente i videogiochi di Asterix non hanno mai avuto bisogno di chissà quali trame, e questo Asterix & Obelix Slap Them All non fa eccezione. La differenza con il passato è che adesso anche gli sviluppatori ne sono consapevoli. Il gioco si divide in sei atti, ciascuno dei quali è dipanato in sottocapitoli da completare intervallati da schermate fisse con dialoghi e illustrazioni. Tutti gli atti (ad eccezione dell’ultimo) sono adattamenti diretti di un albo classico della serie, e vi riprendono situazioni, personaggi e dialoghi. Un’idea davvero simpatica questa, sia per chi si è cresciuto con le opere di Goscinny e Uderzo, ma sia per i giocatori più giovani che possono conoscere storie e personaggi che hanno fatto la storia. Asterix & Obelix Slap Them All è un videogioco che strizza l’occhio al vintage, infatti è un videogame a scorrimento laterale, in cui da soli o in compagnia ci si dovrà fare strada attraverso nutriti gruppi di nemici. A disposizione dei due Galli vi è un moveset variegato in maniera dignitosa, dove alla classica combo fatta con il l’attacco principale vanno alternate le mosse speciali. Queste ultime consumano energia (rappresentata da piccoli fulmini sopra la barra della salute) ma permettono di guadagnare vantaggi tattici, quali la possibilità di spezzare la guardia dei nemici, respingerli o stordirli. L’energia si potrà poi ricaricare con gli attacchi normali. A fare da contorno ai ceffoni intervengono sia il tasto per afferrare che per effettuare alcune manovre evasive: premendo due volte una direzione si farà eseguire al personaggio uno scatto in avanti che stordirà tutti i nemici con cui verrà in contatto. Più che la parata (con il dorsale destro) è proprio questo scatto che alla prova del gameplay si dimostra irrinunciabile, in quanto offre il doppio vantaggio sia di piazzare alcuni colpi su nemici difficili che di tagliare in due lo schermo e liberarsi da situazioni potenzialmente letali. Necessario aggiungere che se si gioca da soli con il pulsante dorsale sinistro si può cambiare personaggio, però se l’energia di uno solo dei due arriva a zero la partita termina inevitabilmente e bisognerà ricominciare il sottocapitolo che si stava giocando.

I due protagonisti di base condividono lo stesso moveset: al di là delle ovvietà (Asterix è relativamente più debole ma molto veloce, Obelix è resistente ma molto goffo e lento) a differenziarli sono le mosse speciali e il sistema di prese: ad esempio Asterix può prodursi in una trottola che funge da alternativa allo stordimento. Le prese invece sono utilizzabili quando un nemico è in fase di stordimento grave, indicata dalle classiche stelline intorno alla testa. In quel caso Asterix prenderà il nemico e lo farà roteare proprio come nel fumetto, mentre con Obelix si potrà scegliere se schiaffeggiarlo o tirarlo stile bowling dall’altro lato dello schermo. Naturalmente alcuni nemici non saranno afferrabili, soprattutto i boss. Per questi ultimi il gioco li introduce con una schermata a parte, simili ai caricamenti di un picchiaduro o alla locandina di un incontro di pugilato; nonostante la presenza di nemici minori come disturbatori, nessuno di loro rappresenta una sfida insormontabile. Cosa sensata in quanto il titolo è ovviamente diretto a un pubblico giovanissimo o a chi vuole rivivere i titoli con cui si è cresciuto a cavallo fra gli anni 80 e 90. A livello strettamente estetico il risultato è semplicemente eccellente: il gioco sembra prendere vita direttamente dalle tavole di Uderzo, con colori sgargianti, animazioni accuratissime e sfondi di pregiata fattura. Una cura e un amore che permettono di trovare spazio anche ad altre citazioni, che stavolta si rifanno al passato videoludico del marchio: lo stesso titolo Asterix & Obelix Slap Them All è un’evidente citazione sia ad Asterix & Obelix Bash Them All, uscito su Game Boy Advance nel 2002 che al celeberrimo Asterix & Obelix, pubblicato su Super Nintendo a inizio anni Novanta. La sensazione di trovarsi a sfogliare un fumetto della serie è amplificata da tutti gli elementi grafici di contorno, dai denti che saltano durante le risse alle immancabili onomatopee per i colpi andati a segno. Il tutto poi mantiene una fluidità assoluta: tecnicamente parliamo di un lavoro davvero senza difetti, che esalta nella quantità di elementi che è in grado di muovere a schermo. Completano il pacchetto una cura squisita nelle illustrazioni e un’effettistica fedele e cartoonesca, contornata da musiche ben fatte anche se non numerose. Il gioco in sé dura circa sei ore, ma non è un difetto: considerando il genere, allungare fin troppo il brodo avrebbe portato soltanto a noia. Gli sviluppatori per evitare la ripetitività troppo marcata hanno inserito fra una storia e l’altra alcuni livelli in cui bisogna gareggiare contro l’atleta romano Cornodurus, inseguire i cinghiali o rompere oggetti come barili o macchine da guerra.

Come accennato poche righe sopra, il peggior difetto di Asterix & Obelix Slap Them All è la ripetitività, che comunque ricordiamo essere il tallone d’Achille di tutti i videogame di questo genere. Questo difetto viene purtroppo affiancato dalla mancata “crescita” dei personaggi e da alcune mosse che sono fin troppo sbilanciate, tanto che a difficoltà normale è possibile prevalere dall’inizio alla fine usando sempre le stesse tecniche. La ripetitività purtroppo ovviamente riguarda anche gli avversari che vengono riproposti quasi fin da subito nonostante ci siano alcune varianti, ma visto la tipologia di gioco in stile anni ‘90, questi difetti sono da mettere in conto. La politica del riciclo purtroppo però affligge anche l’altra grande componente di qualunque arcade a scorrimento, ovvero le boss fight. Troppe volte ci si ritroverà ad affrontare sempre gli stessi nemici, da centurioni (sia singoli che in coppia) al povero pirata Barbarossa, il cui assalto alla nave è inserito più volte come “intermezzo” tra un viaggio e l’altro. Il gioco infine pecca anche nella battaglia finale, che necessitava di un avversario memorabile e invece si limita a una semplice riproposizione di alcuni boss affrontati negli stage precedenti. Lo stesso ruolo del povero Giulio Cesare nel gioco è ai limiti del cameo, cosa che gli toglie quell’aura da onorabile nemico supremo che dovrebbe avere. Tirando le somme, possiamo dire che questo Asterix & Obelix Slap Them All è un graditissimo ritorno in stile videoludico dei personaggi creati da Goscinny e Uderzo. L’amore degli sviluppatori per il piccolo eroe di carta si è concretizzato in un videogioco graficamente squisito, appagante e pieno di citazioni ai fumetti originali e al suo passato videoludico, del quale si propone di essere erede. Ma a fronte dei pregi, il gioco pecca nel suo riciclo incessante di elementi, nemici e situazioni, nonché nella ripetitività intrinseca del suo genere, che viene purtroppo arginata solo in parte. Il capolavoro magari non è all’orizzonte, ma la buona strada ormai è imboccata e siamo sicuri che in un prossimo sequel i difetti sopra elencati saranno eliminati o quanto meno alleggeriti. Se avete vissuto gli anni 89/90 oppure volete far conoscere ai vostri figli i Galli che hanno caratterizzato la vostra infanzia, questo è il titolo giusto.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica:8

Sonoro: 8

Longevità: 7

Gameplay: 7,5

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise