ASSOTUTELA: LO SCEMPIO DEL BOSCO DI NEMI FINISCE IN PROCURA

 

L'ORDINANZA DEL SINDACO DI NEMI CHE PARLA DI "MANUTENZIONE" E NON DI "ABBATTIMENTO"

 

Redazione

Nemi (RM) – "Bugie su bugie, un castello che rischia di crollare da un momento all'altro. Se il sindaco di Nemi e l'ufficio Tecnico rispondessero ai miei esposti con documentazione certa e attinente ai fatti allora si che l'informazione fornita ai cittadini potrebbe essere corretta". Inizia così la nota di Ivan Galea Coordinatore di AssoTutela Roma Nord e Castelli Romani che prosegue: "Le parole stanno a zero, parlano le immagini del prima e del dopo: c'erano molti alberi, alla vista non pericolanti ne tantomeno a ridosso del ciglio stradale, che sono stati tagliati senza che ci sia stata una preventiva relazione di Forestale o Parco Regionale dei Castelli che ne registrasse la presunta pericolosità.

Lo scandalo è proprio questo: un verbale della Forestale – dice Galea – è stato stilato a posteriori dell'avvenuto taglio degli alberi, soltanto dopo che il sottoscritto ha allertato le autorità preposte fino ad allora ignare. E' come abbattere un palazzo e poi chiedere se quel palazzo sia pericolante. Dunque senza alcuna relazione di un esperto agronomo, del Parco Regionale dei Castelli Romani o della Forestale si è proceduto all'abbattimento degli alberi e non alla loro manutenzione come indicato nella famosa ordinanza che va tanto sbandierando l'amministrazione comunale". Il coordinatore prosegue la nota dicendo che: "E nonostante la denuncia di Assotutela sia uscita su ben 9 giornali di cui uno nazionale, ad oggi non c'è stato un solo ambientalista che si sia fatto vivo.

Ma adesso tutti i nodi verranno al pettine – avverte Galea – perché questo caso finirà direttamente in Procura, infatti formalizzeremo la denuncia per presunto danno ambientale e chiederemo di verificare altri eventuali reati commessi inerenti questo caso.

Le norme in materia sono tante e di pezzi di carta non vi è quasi nulla se non una ordinanza dello scorso anno che parla di manutenzione che in italiano non significa abbattimento. Se faccio manutenzione alla mia vettura – continua – non significa che la butto al primo sfasciacarrozze che incontro, pertanto il sindaco eviti di fare facili proclami ma piuttosto raccolga la documentazione necessaria che dovrà fornire a chi di competenza.

In ultimo ricordare che sulla via dei Laghi è successa la tragedia di un uomo schiacciato da un albero è solo un modo squallido di farsi propaganda. Piuttosto portiamo rispetto per certi tristi episodi che nulla centrano con il vergognoso scempio che si è compiuto in via De Santis".

Ma non finisce qui la lunga nota del coordinatore Assotutela:"Da indiscrezioni so anche che determinati sopralluoghi che il sindaco è andato sbandierando nel suo dovuto e necessario comunicato giustificativo non hanno nulla a che fare con il taglio degli alberi in via De Sanctis. Infatti, ripeto il concetto: soltanto dopo che Assotutela si è mossa, le istituzioni sono venute a conoscenza del taglio degli alberi in via De Sanctis a Nemi. Tanto è vero che le mie parole sono supportate dagli atti: c'è un verbale della Forestale datato 3 aprile che non autorizza nessun taglio su via De Sanctis. C'è un sopralluogo del Reparto agroforestale insieme ai guardiaparco dell'Ente Regionale Parco dei Castelli Romani che avrebbe addirittura appurato, pur non entrando in merito ad autorizzazioni, l'inutilità del taglio degli alberi su una vasta area e aver lasciato invece intatti alcuni alberi effettivamente pericolosi per la sicurezza dei cittadini.

Siamo proprio senza parole, sembra la barzelletta di chi indice gare pubbliche e poi chiede all'Autorità Anticorruzione se si può fare una gara tra parenti oppure no. Tutto verrà presto chiarito – conclude Galea – per il momento abbiamo arricchito il nostro dossier fotografico con le foto di prima e dopo il taglio.

Lo scenario è davvero cambiato: non sembra più di entrare nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani quando si arriva a Nemi per la via de Sanctis, bensì in un'area deturpata e desolante.

Chiudo riportando la voce di alcuni cittadini esterrefatti: dov'è finita tutta la legna dei tagli? Abbiamo letto su un quotidiano che qualcuno ha asserito che ci sono ditte pronte a tagliare in cambio della sola legna, anche quel qualcuno dovrà rispondere delle sue azioni".