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Cronaca

ASSOTUTELA: LO SCEMPIO DEL BOSCO DI NEMI FINISCE IN PROCURA

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Tempo di lettura 3 minuti Galea: "Formalizzeremo la denuncia per presunto danno ambientale e chiederemo di verificare altri eventuali reati commessi inerenti questo caso".

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L'ORDINANZA DEL SINDACO DI NEMI CHE PARLA DI "MANUTENZIONE" E NON DI "ABBATTIMENTO"

 

Redazione

Nemi (RM) – "Bugie su bugie, un castello che rischia di crollare da un momento all'altro. Se il sindaco di Nemi e l'ufficio Tecnico rispondessero ai miei esposti con documentazione certa e attinente ai fatti allora si che l'informazione fornita ai cittadini potrebbe essere corretta". Inizia così la nota di Ivan Galea Coordinatore di AssoTutela Roma Nord e Castelli Romani che prosegue: "Le parole stanno a zero, parlano le immagini del prima e del dopo: c'erano molti alberi, alla vista non pericolanti ne tantomeno a ridosso del ciglio stradale, che sono stati tagliati senza che ci sia stata una preventiva relazione di Forestale o Parco Regionale dei Castelli che ne registrasse la presunta pericolosità.

Lo scandalo è proprio questo: un verbale della Forestale – dice Galea – è stato stilato a posteriori dell'avvenuto taglio degli alberi, soltanto dopo che il sottoscritto ha allertato le autorità preposte fino ad allora ignare. E' come abbattere un palazzo e poi chiedere se quel palazzo sia pericolante. Dunque senza alcuna relazione di un esperto agronomo, del Parco Regionale dei Castelli Romani o della Forestale si è proceduto all'abbattimento degli alberi e non alla loro manutenzione come indicato nella famosa ordinanza che va tanto sbandierando l'amministrazione comunale". Il coordinatore prosegue la nota dicendo che: "E nonostante la denuncia di Assotutela sia uscita su ben 9 giornali di cui uno nazionale, ad oggi non c'è stato un solo ambientalista che si sia fatto vivo.

Ma adesso tutti i nodi verranno al pettine – avverte Galea – perché questo caso finirà direttamente in Procura, infatti formalizzeremo la denuncia per presunto danno ambientale e chiederemo di verificare altri eventuali reati commessi inerenti questo caso.

Le norme in materia sono tante e di pezzi di carta non vi è quasi nulla se non una ordinanza dello scorso anno che parla di manutenzione che in italiano non significa abbattimento. Se faccio manutenzione alla mia vettura – continua – non significa che la butto al primo sfasciacarrozze che incontro, pertanto il sindaco eviti di fare facili proclami ma piuttosto raccolga la documentazione necessaria che dovrà fornire a chi di competenza.

In ultimo ricordare che sulla via dei Laghi è successa la tragedia di un uomo schiacciato da un albero è solo un modo squallido di farsi propaganda. Piuttosto portiamo rispetto per certi tristi episodi che nulla centrano con il vergognoso scempio che si è compiuto in via De Santis".

Ma non finisce qui la lunga nota del coordinatore Assotutela:"Da indiscrezioni so anche che determinati sopralluoghi che il sindaco è andato sbandierando nel suo dovuto e necessario comunicato giustificativo non hanno nulla a che fare con il taglio degli alberi in via De Sanctis. Infatti, ripeto il concetto: soltanto dopo che Assotutela si è mossa, le istituzioni sono venute a conoscenza del taglio degli alberi in via De Sanctis a Nemi. Tanto è vero che le mie parole sono supportate dagli atti: c'è un verbale della Forestale datato 3 aprile che non autorizza nessun taglio su via De Sanctis. C'è un sopralluogo del Reparto agroforestale insieme ai guardiaparco dell'Ente Regionale Parco dei Castelli Romani che avrebbe addirittura appurato, pur non entrando in merito ad autorizzazioni, l'inutilità del taglio degli alberi su una vasta area e aver lasciato invece intatti alcuni alberi effettivamente pericolosi per la sicurezza dei cittadini.

Siamo proprio senza parole, sembra la barzelletta di chi indice gare pubbliche e poi chiede all'Autorità Anticorruzione se si può fare una gara tra parenti oppure no. Tutto verrà presto chiarito – conclude Galea – per il momento abbiamo arricchito il nostro dossier fotografico con le foto di prima e dopo il taglio.

Lo scenario è davvero cambiato: non sembra più di entrare nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani quando si arriva a Nemi per la via de Sanctis, bensì in un'area deturpata e desolante.

Chiudo riportando la voce di alcuni cittadini esterrefatti: dov'è finita tutta la legna dei tagli? Abbiamo letto su un quotidiano che qualcuno ha asserito che ci sono ditte pronte a tagliare in cambio della sola legna, anche quel qualcuno dovrà rispondere delle sue azioni".

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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