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Associazione Penelope, "Minori Scomparsi": parla Antonio Maria La Scala
Tempo di lettura 5 minutiIntervista al presidente Nazionale dell’Associazione Penelope Italia Onlus
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8 anni faon
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di Angelo Barraco – Paolino Canzoneri
Il 25 febbraio si è tenuto a Cagliari, presso l’Aula Magna della Corte d’Appello del Palazzo di Giustizia, un importante convegno denominato “Minori Scomparsi”, promosso dall’Associazione Penelope Sardegna. “L’evento è stato ideato ed organizzato dall'Avv. Paola Pischedda e dalla mia commissione della quale fanno parte Antonio Serreli e Miriam Useli. E' stato fortemente voluto dall'Avv. La Scala perché il problema dei minori è un problema molto attuale anche perché, l’arrivo di minori non accompagnati nel nostro territorio con il fenomeno dell’immigrazione e la loro fuga dai centri di accoglienza ha fatto schizzare le statistiche italiane dei minori scomparsi” è quanto ci ha riferito pochi giorni fa l’Avv. Gianfranco Piscitelli in merito al’iniziativa che ha richiamato un copioso numero di esperti del settore e non, che hanno ascoltato attentamente le parole degli esperti in merito a questo delicato tema che tanto caratterizza e affligge il nostro paese. Dagli anni 70 ad oggi sono scomparsi nel nulla circa 18.300 minori, incognite che pesano come macigni sulle famiglie in cerca di risposta che vivono costantemente nel dubbio che lentamente ha lacerato gli spiragli di quotidianità trasformandoli in dolore e angoscia. Voluminosi fascicoli d’indagine ancora aperti si trovano ancora oggi nelle Procure di tutto lo stivale e l’obiettivo di Penelope Onlus è proprio quello di tenere alta l’attenzione sul fenomeno, valutando con parsimonia tutte le piste possibili in merito alla sparizione dei minori che vanno dalle adozioni abusive al traffico d’organi, dai rapimenti allo sfruttamento fino all’allontanamento volontario consequenziale a fattori prettamente legati alla sfera emotiva e ai rapporti sociali che successivamente possono indurre il giovane ad intraprendere percorsi di vita ai margini della strada ed essere sfruttati per furti o essere indotti alla prostituzione. L’evento è stato presentato e moderato dall’Avvocato Gianfranco Piscitelli, Presidente dell’Associazione Penelope Sardegna nonché avvocato ed esperto nelle investigazioni e criminologia, Responsabile per la Sardegna dell’I.I.S.C.P.F. (Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologiche Forensi), Presidente il Distretto della Corte di Appello di Cagliari delle Associazioni “Centro Studi e Ricerche sul Diritto della famiglia e dei minori” e “Tutela dei Diritti” che nel corso di un’intervista che ci ha gentilmente concesso prima del convegno ci ha parlato del problema dei minori scomparsi precisandoci che “Purtroppo stiamo assistendo a suicidi di minori, abuso di alcool e droga in età minorili sempre più giovanili, microcriminalità, tutte facce di un grave disagio giovanile. Ecco perché entriamo sempre più nelle scuole a parlare con i ragazzi me il nostro messaggio vuole arrivare ai genitori per prevenire e capire. Una scomparsa anche in età adulta a volte è la punta terminale di un disagio che monta sin dall’adolescenza sino ad esplodere”. Ci ha inoltre parlato di quelle che sono le iniziative di Penelope e di come opera “La nostra associazione, sia quella sarda che la nostra madre Penelope Italia, pur se orientata e sorta in favore ed aiuto dei familiari ed amici delle persone scomparse, è molto aperta e sensibile a problemi collaterali quali i minori e la violenza di genere e quindi, anche con la collaborazione di altre associazioni a noi strettamente collegate, studia e svolge attività preventive su fenomeni quali bullismo, cyber bullismo, rapimenti, sottrazione internazionale di minori, commercio di minori ecc”.
Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo intervistato l’Avvocato Antonio Maria La Scala, che dal 7 giugno 2014 è Presidente Nazionale dell’Associazione Penelope Italia Onlus.
– Avete realizzato questo splendido evento sui minori scomparsi. Penelope come si muove in questo settore?
Io da tre anni sono il Presidente Nazionale quindi ho seguito questa linea; prima di tutto quella della sensibilizzazione che è un problema che purtroppo a cominciare dalla stampa non ne ha mai parlato per 80 anni. Siamo arrivati a 18.000 minori scomparsi e non abbiamo raggiunto tali cifre in un giorno ma in 40 anni e ogni anno sono aumentati sempre di più senza che nessuno ne abbia mai parlato se non da 6/7 anni grazie a Penelope ma mai come gli ultimi anni perché io ho messo al centro della mia attività i femminicidi e minori scomparsi. Femminicidi con donne scomparse, che poi scopriamo puntualmente essere state assassinate. Se non si sensibilizza non si va da nessuna parte e un risultato che abbiamo ottenuto è che per la prima volta nella storia del Vaticano, quest’anno il Papa ha parlato di minori scomparsi. Si è sempre parlato di minori abbandonati, di minori maltrattati, minori violentati, minori rapiti ma la parola “minori scomparsi” non era mai stata pronunciata se non dal Papa nel maggio 2016. A fine anno il Papa ha parlato dei minori non accompagnati. Grasso, il Presidente del Senato, ha lanciato un allarme su questo fenomeno e sul traffico d’organi. Tant’è vero che a dicembre la commissione giustizia bicamerale ha approvato all’unanimità la riforma del reato di traffico d’organi portando la pena fino a 10 anni solo per chi traffica. L’assistenza giuridica, nel momento in cui i familiari di persone scomparse si rivolgono a noi, è gratuita e psicologica gratuita. Facciamo le nostre indagini difensive, coadiuviamo le procure e facciamo in modo che eventuali casi si possano riaprire.
– Le casistiche di minori scomparsi sono aumentate negli ultimi anni?
Si. Per quanto riguarda i minori italiani, i dati ufficiali del ministro dell’Interno, che ogni sei mesi vengono aggiornati nel corso di una relazione semestrale, parlano dal 1974 al 30 giugno 2016 di 18.300 minori scomparsi sul solo territorio italiano. E’ chiaro che questo numero è aumentato di anno in anno, è chiaro che il 90% dei minori scomparsi sono stranieri quindi sbarcano sulle nostre coste, noi li accogliamo e li censiamo dopodiché alcuni raggiungono le famiglie di origine, altri invece formano il secondo problema cioè i bambini scomparsi in Europa che sono tra 10.000 tra Siriani e Iracheni. I bambini italiani scomparsi sono 1920 di cui non si è saputo più nulla.
– Avvocato, voi con Penelope avete portato avanti delle battaglie importanti e avete ottenuto dei risultati lodevoli come l’introduzione del reato di omicidio stradale. Quali sono le battaglie che adesso Penelope sta portando avanti?
Abbiamo già ottenuto l’omicidio con occultamento di cadavere. Per i femminicidi abbiamo ottenuto la condanna sia per l’omicidio di Roberta Ragusa a Pisa, sia per l’omicidio di Guerrina Piscaglia con Padre Graziano che ha preso 27 anni per omicidio a Firenze. Questi due omicidi, senza che sono stati mai trovati i corpi, rappresentano una pietra miliare della giurisprudenza italiana cioè esiste il reato di omicidio anche quando non si trova il cadavere, il che fino ad oggi era riconosciuto soltanto per le lupare bianche, per reati di mafia. Nei reati tra le mura domestiche è difficile che senza il corpo si venga condannati, noi abbiamo ottenuto questi precedenti con tanto di sentenze confermate anche in Appello. La nostra battaglia principale è sui femminicidi e le proposte di legge a riguardo, poi continuare questa battaglia per i minori stranieri non accompagnati perché vengono purtroppo indirizzati nella criminalità, adozioni illegali, traffico d’organi, prostituzione minorile, da questo punto di vista noi dobbiamo continuare a star dietro a tutte queste strutture perché spesso queste strutture di accoglienza sono un po’ in difficoltà a fare questa accoglienza; la terza fondamentale battaglia è sui cadaveri non identificati, noi abbiamo negli obitori circa 1.500 cadaveri non identificati da anni che costano l’ira di Dio allo Stato italiano.
L'Avvocato Antonio Maria La Scala nasce a Manfredonia (FG) l'8 settembre del 1968 e si laurea in Giurisprudenza nel 1993 presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" con il massimo dei voti con una tesi di Diritto Penale che dimostra palesemente una spiccata predisposizione per le materie legate al Diritto. Fra il 1993 e il 1994 ricopre il ruolo di Ufficiale di Complemento presso la Scuola Allievi Sottufficiali dell'Aquila all'Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo e proseguendo studi assidui tra cui Diritto penale, Diritto processuale penale, Diritto tributario e Diritto penale dell'impresa; consegue un Master di alta specializzazione in Diritto amministrativo militare presso la società Prisma di Roma. Dal 1997 ad oggi svolge con passione ed estrema perizia la libera professione di Avvocato occupandosi prevalentemente di reati militari, economici e reati contro la pubblica amministrazione. Nel febbraio del 2004 fonda l'Associazione culturale "Gens Nova" svolgendone il ruolo di Presidente Nazionale e coadiuvato da un suo consiglio direttivo, è promotore di iniziative ed eventi legati al volontariato sociale e culturale. Titolare e responsabile dell'ufficio dell'A.N.F.I. (Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia) per le regioni Puglia e Basilicata; copre anche il ruolo di Consigliere A.N.F.I. della sezione di Bari. Patrocinante dal 2010 innanzi le Supreme Corti Giurisdizionali Ordinarie e Speciali (Consiglio di Stato – Corte di Cassazione), svolge l'attività forense quale titolare di studio legale specializzato in Diritto penale della P.A. e Diritto penale tributario avvalendosi di collaboratori professionisti esterni. Dal 7 giugno 2014 assume il ruolo di Presidente Nazionale dell'Associazione Penelope Italia Onlus, con sede a Roma, nonchè coordinatore unico della rete legale gratuita italiana dell'Associazione Penelope che si occupa delle famiglie e parenti delle persone scomparse.
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