Redazione Lazio
ASL RM G, DOSSIER SHOCK: DIFFIDATI REGIONE LAZIO E MINISTERO DELLA SALUTE PER CARENZE NELL’ASSISTENZA SANITARIA
Tempo di lettura 6 minutiIl dossier di Cittadinanzattiva allegato all’interno dell’articolo è un lavoro certosino frutto di una capillare indagine
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10 anni faon
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ggiardino
[ IL DOSSIER DI CITTADINANZATTIVA ]
di Cinzia Marchegiani
E’ braccio di ferro tra il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Segretario Regionale Cittadinanzattiva Lazio Onlus. L’avvocato Roberto Crea, nonché segretario regionale della stessa associazione Cittadinanzattiva con un dossier minuzioso e sconcertante ha messo a nudo le gravi carenze della Asl RomaG in tema di emergenza – urgenza e assistenza sanitaria e per tale motivo a fine luglio 2014 ha diffidato, sia la Regione Lazio che il Ministero della Salute poiché all’orizzonte non ci sono alternative, la politica e l’amministrazione regionale del Lazio non sono riuscite a salvaguardare un territorio provinciale dove la sanità ha messo in ginocchio gli utenti e anche gli operatori sanitari.
Si legge nel documento:
“Rilevato
Che il Ministero della Salute, la Regione Lazio, in virtù del combinato disposto degli artt. 32 e 117 Cost. l’obbligo di garantire la tutela del diritto della salute e alle cure mediche appropriate;
Invita e diffida
1) Ministero della Salute, in persona del Ministro pt.;
2) Regione Lazio, in persona del Commissario Straordinario della Sanità, On.le Nicola Zingaretti;
3) Azienda Sanitaria Usl Rm/G, in persona del Direttore Generale Giuseppe Caroli
ad adottare ogni più opportuna iniziativa per provvedere a sanare le gravissime carenze strutturali e organizzative relative al distretto territoriale dell’Asl Rm/G, entro e non oltre il termine perentorio di 30 gg. dalla ricezione della presente. In difetto verranno adite le Autorità Giudiziarie competenti per l’accertamento delle eventuali responsabilità e per garantire l’effettività del diritto alla salute.”
Il dossier che potete leggere all’interno dell’articolo è un lavoro certosino frutto di una capillare indagine che mostra la grave situazione di assistenza sanitaria in cui versa ormai il territorio provinciale di Roma. “Adesso basta!” – tuona Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti del Malato Lazio “la diffida è esplicita, sono stati concessi 30 giorni per intervenire contro le gravi carenze della Asl Roma G in tema di emergenza – urgenza e assistenza sanitaria, dopo di che ricorreremo a tutte le Autorità competenti a tutela del diritto alla salute dei cittadini dei 70 comuni di quel territorio che oggi, e da anni, non è garantito".
Questa è la situazione denunciata:”La mancanza di un'emodinamica che possa salvare la vita in caso di infarto del miocardio, una sola ambulanza con medico rianimatore a bordo che è quasi sempre già impegnata in servizi di trasporto di malati da un ospedale all'altro, nessuna auto medica, l'eliminazione dei posti di rianimazione a Subiaco, nessuna risonanza magnetica, carenza drammatica di personale sanitario e di posti letto per acuti in un territorio abitato da quasi mezzo milione di persone e con flussi turistici e commerciali di altri milioni di cittadini.”
La sanità vittima di malapolitica e malagestione è al limite, la fotografia appena scattata mostra lo scenario di un paese che difficilmente di può definire competitivo, garante e lungimirante. Viene contestata la migrazione forzata verso altri ospedali pubblici e convenzionati soprattutto di Roma che non solo genera decine di milioni di euro di mancati introiti per la ASL Rm G (per la gigantesca mobilità passiva) – che significano mancati investimenti in servizi sanitari sul proprio territorio – ma rappresentano un disagio enorme e insostenibile per chi ha bisogno di diagnosi o di cure e per i familiari dei ricoverati, costretti a viaggi lunghi e costosi per assistere i propri cari.
Sotto l’occhio del ciclone c’è la cosiddetta riconversione dell'ospedale di Subiaco che Cittadinanzattiva denuncia:”provocherà altri gravi disagi ai cittadini di un territorio nel quale il diritto alla salute e alle cure non è uguale a quello degli altri, e questo non è tollerabile. Tutto questo e' noto da molto tempo e contenuto paradossalmente proprio nei documenti ufficiali della ASL relativi alle attività del 2013! Dopo inutili sollecitazioni e richieste di incontri, anche negli ultimi mesi, rimaste inascoltate e senza risposte da parte della Regione, i cittadini hanno avuto solo promesse non mantenute, date relative ad impegni che cambiano continuamente e atti contrari a ciò di cui i cittadini hanno bisogno e chiedono con forza. Adesso basta.”
La replica a questa pungente diffida si legge in alcuni giornali che riportano la nota della Regione Lazio che attribuisce la polemica di Cittadinanzattiva, sulla situazione della sanità nella Roma G, del tutto infondata o frutto di distrazione:”come è noto con i piani operativi 2013/15 l’ospedale di Subiaco viene rilanciato e recuperato dalla cancellazione prevista e sancita dal decreto 80 del 2010 in vigore fino a ieri. Dunque non c’è alcun taglio ma lo sforzo di dare a quel territorio una sanità nuova. La nuova configurazione si pone l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini e garantire le funzioni di emergenza. Per quanto riguarda l’emodinamica dell’ospedale di Tivoli questa Amministrazione ha risolto in questi mesi tutti i problemi che ostacolavano la regolare e legale funzionalità del servizio e da settembre riprenderà a funzionare grazie anche all’apporto di due cardiologi, in più l’ospedale sarà dotato di un centro conto l’ictus che sarà collegato in rete con il Policlinico Umberto I.”
L’Osservatore d’Italia ha raggiunto telefonicamente l’avvocato Roberto Crea, che senza giri di parole ha ulteriormente confermato la decisione presa: "La replica della Regione di nuovo parla di cose che verranno fatte in futuro, il che conferma la correttezza dei dati presentati nella nostra diffida e la situazione molto critica dell'assistenza e soprattutto dell'emergenza nel territorio della ASL Roma G. Noi continueremo a vigilare, soprattutto in vista della scadenza dei termini dati dalla nostra azione. Ricordiamo alla regione e agli altri destinatari del nostro documento che stiamo parlando di diritti dei cittadini, di salute e di tutela, non di norme e di burocrazia. Proseguiremo questa battaglia fino ad ottenimento di quanto spetta ai cittadini di quel territorio. La regione Lazio, nella sua replica, sembra non aver letto la diffida, visto che non cita molti altri punti critici in essa contenuti. Questi sono il lavoro e il compito delle associazioni di tutela come Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato. La Regione compia atti formali e avvii i servizi che sono previsti, ripristini i posti letto e assuma o trasferisca il personale sanitario pubblico necessario a garantire a tutti i cittadini parità di diritti e di cure. Ognuno faccia il proprio lavoro".
L’avvocato Crea ricorda anche che a maggio scorso Cittadinanzattiva aveva chiesto di essere convocati da Rodolfo Lena, che ricordiamo è stato fino a poco tempo fa il sindaco di Palestrina, ora Presidente Commissione Politiche Sociali e Salute della Regione Lazio…ma sembra che Cittadinanzattiva- Tribunale per i Diritti del Malato Lazio stia ancora aspettando.
Il decreto 80 del 2010 citato nella nota, fissava il passaggio da 82 a 10 posti letto, dove non c’è cancellazione ma drastica riduzione…. ora vedremo a quale percentuale di riduzione di posti letto si assisterà. Il dossier parla chiaro, e forse la risposta arrivata tramite nota dalla Regione Lazio è molto approssimativa e lontana dalla realtà che Cittadinanzattiva ha invece ha denunciato nel dossier: “Il territorio della Asl Rm G ha un bacino di utenza di residenti pari a quasi 482.000 persone. A questo bacino di utenza di residenti, vanno aggiunti i dati seguenti: Valmontone, con i suoi circa 6 milioni di visitatori l’anno, è considerato l’Outlet più visitato d’Italia, 19.809 visitatori al Museo Archeologico Nazionale di Palestrina. L'Asl Rm G ha un organico di 1.740 operatori sanitari, 613 fra medici e veterinari, 332 tecnici, 385 amministrativi e 79 dirigenti ed è l'azienda sanitaria più estesa del Lazio; Attualmente, l’Azienda versa in uno stato di grave carenza di personale, mancando 90 medici, 150 infermieri e 240 operatori tecnici e sanitari. Il bilancio preventivo dell’Asl Rm G indica una "perdita prevista per il 2014 di 104 milioni e 393 mila euro". Inoltre, la situazione in cui versano i reparti ospedalieri desta grande preoccupazione, essendo da tempo in difficoltà con serie conseguenze per i cittadini, costretti a continue migrazioni, talvolta a rischio della vita (per mancanza o carenza di servizi di emergenza) e con impatto grave sulla qualità della vita (a causa del ricovero di molti pazienti in altre strutture di altre ASL anche molto lontane dai paesi di residenza). Come dichiarato dalla stessa Azienda Sanitaria, < Per quanto riguarda l’”Emodinamica” i dati di Associazionattiva sembrano tutt'altro rispetto a quelli della nota regionale:" EMODINAMICA. E’ chiusa da 15 mesi la struttura dedicata alla terapia dell'infarto del miocardio, patologia che nel 2013 ha fatto registrare nell'Asl Rm G il "rischio grezzo" più alto della provincia per la mortalità a 30 giorni dal ricovero: 11,49% contro una media nazionale di 9,98% (Tivoli, dopo 2 anni di primato negativo italiano, ora ha il settimo peggior dato della penisola: 17,66%). L'Emodinamica di Tivoli, che era stata aperta da poco, è stata chiusa nel maggio 2013 dalla Regione che, nonostante l'abbia finanziata per 3 milioni di euro, non l'aveva accreditata. Ricordiamo, infatti, quanto dichiarato dalla Regione a gennaio: "l'Emodinamica presto sarà operativa", dopo aver "autorizzato l'accreditamento della struttura sanitaria e concessa la deroga al blocco del turn over assegnando due medici". Ciò rappresenta il riconoscimento del ruolo fondamentale che avrebbe questa struttura per salvare vite di persone colpite da infarto del miocardio. Poi l'Asl Rm G assicurò di "inaugurare il reparto tra la fine di aprile e la metà di maggio". Ma è ancora "statica" la situazione dell'Emodinamica con la quale, nei mesi di attività, il "tasso di mortalità era stato ridotto all'1,6%, grazie ai circa 500 trattamenti effettuati". Anche l'Asl da tempo ripete nei suoi rapporti annuali "con forza la necessità di un'emodinamica cardiaca che sia operante nell'arco delle 24 ore e possa fungere da centro di riferimento per tutto il territorio. E' ben documentato che la concentrazione delle emodinamiche nell'area urbana di Roma determina una disparità di trattamento dei pazienti con infarto miocardio acuto". Eppure ora sembra che il miracolo si compia a settembre dopo tanti imbarazzanti contrattempi e rinvii…
Il Presidente Zingaretti è il Commissario ad acta della sanità Laziale, e sembra che Cittadinanzaattiva abbia sollevato un vespaio con questo dossier sconcertante, che fotografa una realtà alquanto diversa da quella caldeggiata, difficilmente si potrà uscire dal commissariamento con queste cifre e soprattutto con emergenze che stanno mettendo a dura prova la sicurezza degli utenti che dovrebbero essere tutelati da un piano sanitario che non guarda solo alla burocrazia ma alla vita umana e soprattutto alla sua qualità….30 giorni intimati dalla diffida, e a settembre mancano davvero pochi giorni.