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Roma

ASD GIOC COCCIANO FRASCATI CALCIO, VENERDÌ LA CHIUSURA IN GRANDE STILE DEL “SUMMER SOCCER CAMP”

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Redazione

Frascati (Rm) – Tutto pronto per la grande festa. Venerdì si chiuderà con una festa speciale il “Summer soccer Camp” organizzato dalla Gioc Cocciano Frascati presso il campo dell'oratorio di Capocroce. Ieri (lunedì) è iniziata, infatti, l'ultima settimana degli stage di allenamento gratuiti dedicati a bambine e bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni che hanno avuto un grande riscontro. «Dopo le prime due settimane di Camp – sottolinea con soddisfazione il presidente Andrea Mari – abbiamo avuto in dieci giorni una media giornaliera di ben 25 bambini nati tra il 2005 e il 2008. Circa 250 bambini si sono alternati nel campo dell'oratorio di Capocroce seguiti dal nostro staff di sei allenatori coordinati da Genovese. A loro abbiamo affidato un compito non facile, ma si sono dimostrati all'altezza della situazione e li vorrei ringraziare per l'impegno e la passione che ci hanno messo». Anche questa settimana previsti allenamenti quotidiani dalle ore 17 alle 19 fino al grande appuntamento di venerdì a cui parteciperanno anche alcune autorità sportive e istituzionali. «Partiremo con un torneo finale in programma alle 17 – specifica Mari – che vedrà i bambini affrontarsi in vari quadrangolari, poi al termine ci sarà un piccolo rinfresco. Successivamente, chi avrà gradito questo periodo di prova, potrà sommarsi ai già numerosi iscritti di questa stagione agonistica. In seguito, in base ai numeri, formeremo i vari gruppi della Scuola calcio che inizieranno le rispettive fasi di preparazione alle attività di base previste dalla Federazione». Ma, al di là del successo del “Summer soccer Camp”, la società frascatana può mettere in mostra altri numeri notevoli. «Lunedì scorso, al primo allenamento della categoria Pulcini 2003-04, oltre 40 bimbi si radunati per dare il via alla nuova stagione – rimarca Mari -. Le categorie maggiori (Giovanissimi, Allievi 98, Juniores e Seconda categoria, ndr) stanno completando le varie fasi di reclutamento e formazione delle rispettive rose con punte di residenti frascatani vicine al 90%». Un altro motivo di vanto per la Gioc Cocciano Frascati. «Ritengo opportuno ribadire la nostra forte presenza sul territorio in quanto frutto di un lavoro sul territorio volto al solo ed unico obiettivo sociale. E non come frutto – polemizza Mari – di pseudo fusioni o travasi di squadre guidate da dirigenti o allenatori faccendieri e mestieranti che pagati a suon di euro trascinano piccoli atleti, con famiglie al seguito, in giro per i Castelli Romani, con la promessa del figlio campione. Noi siamo un'altra cosa – chiosa con orgoglio il presidente -: noi siamo la Gioc Cocciano Frascati, nata dall'unione di due entità dallo storico stampo frascatano».

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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