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di Angelo Barraco
ASCOLI PICENO – Sono stati rinvenuti frammenti di ossa bruciate nei pressi del monte dell’Ascensione che sovrasta la città di Ascoli Piceno. I Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli Piceno e del Ris di Roma stanno svolgendo i dovuti accertamenti per stabilire se i frammenti ossei sono umani o appartengono invece ad animali, se dagli esami dovesse emergere che tali resti sono umani, bisognerebbe stabilire se appartengono ad un uomo o ad una donna, poi si dovrebbe inoltre avviare uno screening in merito agli scomparsi della zona e procedere con la relativa comparazione del Dna con i familiari di tutti coloro che stanno cercando un congiunto con il fine ultimo di dare un nome e un volto a quei frammenti. Il lavoro è affidato ad un antropologo.
Sono stati due pastori a fare la macabra scoperta in modo puramente casuale nei pressi di un casolare abbandonato. La zona è attualmente oggetto di sopralluogo con la presenza del sostituto procuratore Umberto Monti, titolare dell’inchiesta. L’attenzione di molti cittadini della zona si concentra sulla recente scomparsa di Demetrio Di Silvestre, noto imprenditore edile di 56 anni di Tortoreto uscito da casa martedì sera e mai più rientrato. La moglie, notando che il marito non era rientrato a casa, ha provato a chiamarlo ma non ha ricevuto risposte così ha deciso di presentare denuncia di scomparsa presso la stazione dei Carabinieri. La sua BMW è stata rinvenuta nei pressi di Ascoli Piceno nella tarda serata di ieri 16 novembre, le ricerche sono proseguite fino a quando il buio non ha portato ad un fisiologico stop. La speranza dei familiari è che l’uomo torni presto a casa e non si capisce inoltre quale possa essere stato il motivo del suo allontanamento. Si è allontanato da solo? Sono sue le ossa rinvenute? Ci si augura di no, ma la vicenda del rinvenimento apre un’ulteriore maglia e andando a ritroso salta fuori che nel dicembre del 2015, in località San Savino di Ripatransone (Ascoli Piceno) furono rinvenute delle ossa chiuse in un sacco sepolto in contrada Collevecchio. La scoperta è avvenuta mentre un agricoltore si apprestava a scavare per piantare la vigna, non appena ha visto i frammenti ha immediatamente avvertito le forze dell’ordine. Sono state avviate indagini in merito a quel macabro ritrovamento. Lo scheletro è databile a 20 anni fa circa se non di più e la posizione delle ossa lascia pensare che non sia stata una morte naturale. A chi appartengono queste ossa? C’è forse un collegamento tra i due casi?
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