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di Maurizio Costa
ROMA – L'Italia presenta un inquinamento dell'acqua potabile da arsenico ancora a livelli altissimi: ben 37 zone (solamente nel Lazio) hanno valori di fluoro e altri elementi dannosi sopra la norma.
La Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, che da ormai troppo tempo non rispetta i valori e non riesce a diminuire i livelli di arsenico e fluoro nelle acque potabili.
La Direttiva sull'acqua potabile impone agli Stati membri d'Europa di controllare e testare l'acqua destinata al consumo umano e verificare 48 parametri biologici e chimici. Se i livelli di elementi dannosi superano la soglia, il Paese può valersi di tre deroghe della durata di tre anni ciascuna, in modo da poter ovviare al problema.
L'Italia ha già usufruito delle tre deroghe messe a disposizione dall'Europa e adesso la Commissione scende in campo per tutelare i cittadini d'Italia e del Lazio. Il Commissario per l'Ambiente Europeo, Janez Potočnik, ha messo in mora il nostro Paese, il primo passo verso la procedura di infrazione.
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