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Cronaca

Roma: catturato pluripregiudicato latitante

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Tempo di lettura 3 minuti La sua storia criminale inizia negli anni ’80, periodo in cui risultano a suo carico diversi provvedimenti per delitti contro la persona, furto, rapina ed estorsione nonché per detenzione a busiva di armi.

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ROMA – Nella giornata di ieri i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza unitamente a personale della locale Questura hanno arrestato il latitante C. Z., ricercato in quanto destinatario di un provvedimento definitivo di carcerazione, per il quale deve scontare 9 anni di carcere.

Era da poco entrato in un negozio di parruccheria in zona Villa Glori allorquando gli agenti della Squadra Mobile ed i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della G.d.F. sono piombati all’interno sorprendendolo e non dandogli il tempo di organizzare una fuga.

Era arrivato in bicicletta e l’aveva posteggiata davanti all’attività. Con sé aveva uno zainetto, delle chiavi ed un cellulare. C. Z., originario di Fondi (LT), è un pluripregiudicato per delitti contro il patrimonio nonché dedito a traffici di sostanze stupefacenti, che risulta aver presentato dichiarazioni ai fini fiscali fino al 2008, manifestando redditi di scarsa entità allorquando era titolare di una ditta individuale, con sede a Fondi, che svolgeva attività di intermediazione nel commercio di vari prodotti, anche di calzature ed accessori.

Lo stesso era stato denunciato per reati tributari come da approfondimenti investigativi eseguiti dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, che stava indagando sulla situazione economico – patrimoniale del latitante, mentre la Squadra Mobile si stava occupando dell’attività d’indagine sulla sua cattura.

La sua storia criminale inizia negli anni ’80, periodo in cui risultano a suo carico diversi provvedimenti per delitti contro la persona, furto, rapina ed estorsione nonché per detenzione a busiva di armi.

Negli anni ’90, inizia la propria dedizione ai traffici di sostanze stupefacenti, in relazione ai quali viene colpito da provvedimenti cautelari e misure di prevenzione a carattere personale.

Nel 2002 viene colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Firenze relativa a un sodalizio criminale costituito da individui di etnia albanese operante in Toscana e dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con collegamenti con un altro gruppo delinquenziale, anch’esso albanese, attivo nel basso Lazio e dedito principalmente al commercio illecito di droga dalla madrepatria e dall’Olanda: a Z. veniva contestato di avere acquistato, in concorso con soggetti albanesi, “plurimi quantitativi di cocaina var iabili da kg. 1 a 4 per volta, occupandosi di organizzare il ricevimento della cocaina e provvedendo al pagamento del prezzo”.

Nel 2006, il pregiudicato viene segnalato nuovamente all’A.G. quale membro di un sodalizio criminale dedito a traffici di sostanze stupefacenti.

Fa poi rientro in carcere nell’ottobre 2006 in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Roma per il delitto di ricettazione. Scarcerato nel novembre 2006, lo stesso prosegue la propria dedizione ad attività criminali e viene segnalato all’A.G., come già evidenziato, per violazioni penali alla normativa tributaria e per un episodio di truffa.

Nel 2012, viene eseguita nei suoi confronti e di altri 33 soggetti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari emessa dal GIP di Roma a seguito di specifiche indagini condotte dalla locale D.D.A..

Oltre a reati inerenti gli stupefacenti, viene contestata all’indagato anche l’ipotesi delittuosa di cui all’a rt. 12 quinquies del D.L. 306/19 92.

Le indagini portarono alla scoperta di un’organizzazione criminale di trafficanti di droga acquistata in Spagna con base a Fondi e interessi, oltre che nella città del sud pontino, sull’asse Roma – Terracina.

Contestualmente, C. Z. viene raggiunto da un ulteriore provvedimento cautelare emesso in data 26.10.2012 dal G.I.P. di Latina, per i reati di estorsione, usura e porto abusivo di armi, per poi ricevere nel 2013 una prima condanna, con giudizio abbreviato, poi confermata dalla Corte d’Appello di Roma nel 2015, che ha infl itto una pena pari ad anni 14 di reclusione; contestualmente, la predetta Corte ha applicato al condannato la misura degli arresti domiciliari con applicazione di dispositivo di controllo elettronico.

Arrivando ai giorni nostri, nel 2017, ovvero poco prima della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso relativo alla condanna inflitta, rideterminando la pena in 13 anni e 10 mesi, si rendeva irreperibile evadendo dai domiciliari; il successivo 27 maggio 2017, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma ha emesso l’ordine di esecuzione per la carcerazione per l’espiazione della suddetta pena, rideterminata, in anni 9, mesi 3 e giorni 1 di reclusione.

Sono in corso approfondimenti sulla posizione dei gestori dell’esercizio commerciale in cui è stato rintracciato il ricercato.

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Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

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A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

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Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

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Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

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Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

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Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

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