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Roma

ARICCIA, MERCATO CONTADINO: AL VIA IL "PASTA MADRE DAY"

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Redazione

Ariccia (RM) – "Se tutti lavorassero per il proprio pane e niente più, ci sarebbe abbastanza cibo e tempo libero per tutti, i nostri bisogni si ridurebbero al minimo". Parte con una citazione del Mahatma Gandhi il Pasta Madre day, giornata nazionale dedicata alla riscoperta della panificazione con metodi non industriali, celebrata nei giorni scorsi in tutta Italia e al Mercato Contadino non può sfuggire un’occasione così importante per raccontare e donare i sapori e saperi (e sorrisi) sul cibo che verranno festeggiati da tutti.

Al Mercato contadino di Ariccia al parco dello Sporting Club Monte Gentile tutti gli interessati potranno portare un barattolo ed avere in dono del lievito madre preparato con la farina dell’azienda Umberto Di Pietro l’Antica Macina che coltiva oltre 40 ettari a grano e legumi a Capena. Lo abbiamo intervistato al telefono proprio mentre sta per preparare la pasta madre da regalare sabato al Mercato e entusiasta ci dice che si potrebbe creare un appuntamento fisso almeno una volta al mese:
 

Raccontaci, cos’è la pasta madre?
E’ un impasto di farina e acqua dove si è già avviata, spontaneamente e naturalmente, una fermentazione da parte di lieviti selvaggi e batteri lattici. Aggiunta quindi a un impasto, al posto del più diffuso lievito compresso (il lievito di birra), è in grado di farlo lievitare per ottenere pani, pizze e dolci. La pasta madre è per sempre, si può conservare tranquillamente in frigorifero anche per più di una settimana, basterà poi rinfrescarla (impastandola con farina e acqua e lasciandola lievitare per qualche ora) e sarà pronta per essere utilizzata per tutti i nostri impasti e per essere regalata a parenti e amici.
E’ migliore del lievito di birra per l’enorme complessità della sua flora batterica, in grado di apportare al pane un gusto più aromatico, complesso e saporito, e una digeribilità molto più elevata. I tempi più lunghi di lievitazione, infatti, così come la presenza di diversi ceppi di microorganismi, compiono una pre-digestione dei nutrienti (amidi e proteine) dei cereali e delle farine, lavorando quindi per noi e per il nostro intestino! I pani preparati con pasta madre, inoltre, si conservano più a lungo, anche per una settimana (se non lo finiamo prima!).
 

Dove possiamo trovarla?
La pasta madre non è in vendita. La pasta madre è viva, e appartiene alla nostra storia e alla nostra tradizione. Non ha un costo (non è altro che un pugnetto di acqua e farina) ma ha un valore incredibile, che si innalza nel gesto del dono. Regalare la pasta madre ai propri parenti, amici, ma anche – e soprattutto – agli sconosciuti, è un gesto che può farci sentire molto meglio, così come un segno di ottimismo, speranza e reazione per il futuro.
 

Perché una giornata dedicata al lievito madre?
In un momento storico come questo, dove si continua a parlare di crisi e recessione, dove le famiglie non arrivano alla fine del mese e le attività commerciali chiudono (anche i panifici), il Pasta Madre Day si propone come un momento di risposta e di reazione. Ritornare a questi gesti (il fare il pane, il donare, lo scambio) e riscoprirne la semplicità ci porta a reagire nei confronti di un’economia che ci vuole sempre più (e solo) consumatori, e non produttori. Fare il pane in casa è un gesto simbolico. È come urlare a tutti: “Noi ci siamo, noi siamo qui. Siamo esseri pensanti, amiamo la nostra vita, la nostra terra”. È farsi delle domande, sempre più indietro nella filiera del nostro cibo. Attraverso l’autoproduzione, infatti, sia del pane che di altri alimenti, il consumatore diventa più consapevole sui processi di produzione del cibo e sulla scelta e la qualità delle materie prime. E un consumatore più consapevole è davvero in grado di indirizzare, con le proprie scelte, l’economia locale e globale.